Globalizzazione
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Globalizzazione
Diverse ondate di globalizzazione, intesa come intensificazione degli scambi commerciali, demografici, e culturali tra aree molto distanti, si sono manifestate nella storia. La penultima, tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del XX, si concluse tragicamente con una guerra mondiale e la presa del potere da parte di movimenti autoritari in molti paesi europei. Qual è il futuro della fase di globalizzazione che stiamo attraversando?
degli effetti non voleva e per fare questo il professor sistema questa va bene i romani come dicevo assistant professor di scienza politica all'università bocconi di milano ed è anche membro del comitato consultivo della ibrahim index africa per l'ex la sua ricerca di cui si occupa e politica comparata economia politica metodologia quantitativa ha pubblicato in varie prestigiose riviste internazionali giusto per citarne alcune la journal of public romics a macome political science review e ottenuto il dottorato alla columbia university e anche insegnato alla london school of economics alla fed si scusò chiave in germania quindi ha girato un bel po ed è ora qui a trento e ci parlerà della globalizzazione grazie tante si chiama se riesco a gestire e cominciò non mi si vedono i miei solamente possiamo far comparire le mie no non succede e tristezza ciò che serve è come si fa va beh aspetta che fermo però ancora non si sa ecco le 8 allora cominciò partendo molto da lontano citazione a premio al vecchio scriveva nel 77 dopo cristo e diceva secondo un calcolo di minima e ogni anno l'india la cina è quella penisola che era la penisola arabica prendono da noi cento milioni di sesterzi dal nostro impero tanto ci costa il lusso e la vanità delle donne questa frase interessante per tre ragioni secondo me la prima è quella che scambi a lungo raggio in giro per il mondo sono una cosa abbastanza antica la seconda è che già in tempi romani c'era in qualche in qualche misura un sentimento di ostilità a questo tipo di commercio e se volete una the globalization barca la terza è quella che già in tempi romani gli opinionisti non capivano bene come funziona la globalizzazione e diventerà chiaro questo terzo punto nel resto della presentazione ora questa non è una la madonna una citazione isolata si è beccato un errore è peggio di così non poteva fare perché non ha ricaricato ecco non è una citazione isolata mercante il portoghese 600 che dice l'argento vaga per tutto il mondo questo è il ragionamento che i portoghesi stavamo prendendo dalle americhe e poi finisce ammassarsi in cina dove sembra avere il suo centro naturale quindi questo spostamento di risorse dal mondo occidentale alla cina non è una cosa nuova e quindi globalizzazione se volete poteva esistere già in in tempi romani ma sicuramente la prima vera ondata e globalizzazione e quella della seconda metà dell'ottocento per darvi un'idea di quello che succede nel 1860 la gran bretagna e la francia firmano un trattato questo comode chevalier in cui diminuiscono i dati sul suo movimento di merci ea questo trattato si uniscono negli anni i soliti noti sembra quasi un primo tentativo di unione europea entra al belgio entra la prussia entra l'italia appena diventata unificata entra la svizzera poi la svezia sono fondamentalmente il nucleo del paese le une europea che conosciamo adesso e cominciano a commerciare con tariffe con con dati molto bassi c'è anche un integrazione finanziaria i mercati finanziari molto forte ci sono anche spostamenti di persone per darvi un'idea negli anni tra il 70 e il 1914 4 milioni di italiani se ne vanno e arrivano solo negli stati uniti e le notizie cominciano a viaggiare in modo molto veloce il telegrafo a quel punto copre buona parte del mondo prima del telegrafo ci si metteva settimane per portare notizie da londra a new york adesso le notizie si spostano attraverso l'atlantico in modo in modo automatico questa è una mappa dei telegrafi nel 1872 ora questa prima epoca di globalizzazione finisce e finisce male finisce male perché c'è una serie di reazioni a questi movimenti di merci di capitali e di persone emerge o gruppi che che ci dicono che dobbiamo avere america forse no suona familiare ku klux klan nasce per ristabilire cerchi e razziali ma anche e soprattutto come movimento che rappresenta un ostilità nei confronti dei cattolici che erano gli italiani e gli irlandesi ai tempi in europa occidentale cresce l'antisemitismo e si comincia a dire che alla fine buona parte dei problemi della germania sono dovuti agli immigrati polacchi illegali se solo potessimo disfarci di costoro e dove si finisce si finisce nel protezionismo nel erezione di barriere al movimento di merci pensate alla autarchia durante il regime fascista in italia il caffè il surrogato di caffè fatto con la cicoria e chiudono anche le frontiere agli immigrati negli stati uniti progressivamente cominciano a dire no ai cinesi quindi i primi stato china esclusione non accettiamo più immigrati cinesi e poi dopo si espande via via con vari pezzi delle gees l'azione restrizioni a chi può entrare prima di quel momento in realtà era molto semplice spostarsi negli stati uniti lo stesso avviene anche in australia per esempio guerra mondiale che distrugge il mondo come lo si sa la immaginando in quel momento i regimi democratici che erano freschi giovani ma comunque funzionanti in modo sufficientemente adeguato crollano team in europa e alla fine la globalizzazione la prima ondata e globalizzazione finisce e storici dell'economia dicono non dimentichiamoci che in qualche modo la prima globalizzazione si è uccisa da sola non è stato solamente un accidente della storia o come molti fanno solamente colpa della prima guerra mondiale se è finita è finita perché c'erano delle tensioni interne che dopo hanno avuto delle manifestazioni in termini di chiusura per mettere un po di numeri dietro a queste queste affermazioni questo è un plot che sull'asse verticale a la percentuale di prodotto interno lordo del mondo che viene esportata noi potete pensare a tutto quello che il mondo produce e che poi porta in posti diversi da quelli dove stato prodotto in paesi diversi da dove è stato prodotto le barre grigie sono la prima guerra mondiale a seconda guerra mondiale fine dei regimi comunisti in europa centrale e quello che uno osserva e che c'era una una crescita delle esportazioni prima della prima guerra mondiale queste crollano dopo la prima guerra mondiale e rimangono basse fondamentalmente fino alla fine del comunismo e per darvi un'idea più precisa la barra tratteggiata è la media delle esportazioni quindi la media di quella curva tra il 1905 e il 1914 e fondamentalmente non si ritorna al livello di integrazione commerciale che se aveva in quegli anni prima della prima guerra mondiale fino alla metà degli anni 70 quindi gli anni tra il 14 e il 75 in realtà sono un'eccezione degli anni in cui il mondo era estremamente chiuso sicuramente dopo la fine dei regimi comunisti in europa centrale la globalizzazione prende un passo molto veloce ed emergono anche ori emergono nuovi attori questa è la linea rossa è la percentuale di prodotto interno della cina che la cina esporta e fondamentalmente nel momento ai primi anni 90 la cina comincia a esportare in maniera incredibile e a un certo punto più del 40 per cento di quello che la cina produce viene esportato quindi ci sono nuovi protagonisti e i paesi del mondo avanzato o quello che consideriamo il mondo avanzato fino agli anni 90 in realtà seguono un po il percorso medio vi faccio vedere questa linea verde che è l'italia che è stato un paese molto medio se volete in termini di quanto integrato nei mercati internazionali era ora che cos'è la globalizzazione non ve lo dirò è una combinazione di processi o una costellazione di processi come dicono i tedeschi che coinvolge merci coinvolge capitali coinvolge il lavoro e coinvolge l'informazione termini di merci a che fare con la liberalizzazione del commercio internazionale e quindi riduzione delle barriere allo spostamento di merci attraverso confini di vari paesi per quanto riguarda i capitali significa liberalizzazione dei movimenti di capitale uno può prendere i propri risparmi nel paese a e investirli nel paese b e viceversa in termini di lavoro la globalizzazione anche fare col movimento di persone di possessore di forza lavoro che si spostano attraverso i confini per lavorare in posti diversi da quelli in cui sono nati e l'informazione sappiamo che a questo punto abbiamo tutti quanti in tasca accesso a fondamentalmente l'intero scibile umano e anche molte foto di gatti oltre che scibile umano e ora una cosa importante da tener a mente quando pensiamo alla globalizzazione è che alla fine questo è un processo che ha avuto effetti estremamente positivi dal punto di vista del benessere umano in generale questo grafico vi mostra nel tempo dagli anni 80 ad esso il reddito medio di persone medie persone che stanno tra il cinquantesimo sessantesimo percentile nella distribuzione del reddito la linea nera e la germania a quella verde e l'italia è quella rossa è la cina è quello che notiamo è che queste persone media in cina partono ad avere un reddito molto basso e cominciano ad avvicinarsi lentamente allo standard di vita dei paesi avanzati come italia o germania ora questi sono numeri in in dollari calibrati per potere d'acquisto parità di potere d'acquisto quindi tengono conto del fatto che il costo della vita può essere diverso in posti differenti e per questa ragione per esempio l'italia è un po più ricca della germania per una parte la sua storia fondamentalmente per per questo ora possiamo paragonare questo stesso gruppo di europei a qualcun altro in cina e quindi questo questo grafico vi mostra il reddito medio di del 20 per cento più ricco in cina e lo confronta ancora con persone medie al centro della distribuzione in europa occidentale e quello che notiamo è che adesso c'è una parte importante della popolazione cinese che ha uno standard di vita più elevato dell'italiano del tedesco medio qui qualcuno sta molto meglio di prima potremmo fare o vedere cose analoghe se guardiamo al numero di persone che sono sulla soglia del del morire di fame per esempio in cina ce n'erano milioni ancora pochi decenni fa e adesso stanno fondamentalmente sparendo ora nonostante il fatto che in aggregato se guardiamo all umanità la globalizzazione è una forza positiva crea moltissima tensione nei paesi avanzati e già alla fine degli anni 90 a denis rodrik va detto ma forse la globalizzazione è andata troppo avanti troppo troppo lontano e identificava tre fonti di tensioni la prima è quella che nel momento in cui vari fattori produttivi possono spostarsi attraverso le frontiere alcuni possono spostarsi più facilmente che altri e questo significa che qualcuno vince e qualcuno perde potenzialmente da questi nuovi spostamenti la seconda fonte di tensione è un è collegata a un conflitto su in qualche misura l'identità del dei paesi che chi esattamente siamo quali sono le norme che ci diamo e quali sono le istituzioni sociali che ci siamo dati sono sostenibili in questo mondo globale e l'ultima è quella che diventa molto più difficile finanziaria la spesa pubblica e vi farò vedere tra pochi minuti perché ora per quanto riguarda il commercio ci sono delle cose molto semplici da tener a mente questo è un libro di testo dell'economia del primo anno se due economie chiuse cominciano a commerciare una con l'altra entrambe le economie diventano più ricche e o più prospere perché perché ciascuna economia si specializza nelle cose che fa relativamente meglio quelle per le quali ha un vantaggio comparato e quindi se il paese ha un vantaggio comparato a produrre pomodori e un paese b ha un vantaggio comparato produrre automobili che cosa succede invece di fare automobili male nel paese a di konami specializzo a produrre pomodori vivendo al paese b in cambio di automobili che loro sono più bravi a fare di quanto siano bravi a fare a crescer pomodori e che cosa succede settori per i quali ho un vantaggio comparato si espandono i settori che invece sono svantaggiati devono contrarsi in questo modo la i paesi riazlo che hanno le loro risorse produttive per fare le cose che sono relativamente più bravi a fare ora una cosa che secondo me nel discorso pubblico si tende a dimenticare è che questa scomparsa questa crisi di settori nei quali un paese non è competitivo non è una conseguenza in attesa o una qualche modo una una cosa che si può evitare questa è parte del pacchetto dell'apertura degli scambi commerciali e quella che so già nel momento in cui aprono le frontiere agli scambi commerciali che i settori in cui non sono competivo devo lasciarli sparire quindi per metterla come direbbe un programmatore di computer ufficio del nord bug non è un errore di percorso è parte del pacchetto della globalizzazione è quella che so che alcune industrie dovranno per forza declinare ora questo crea un problema perché stiamo dicendo c'è qualcosa che in aggregato beneficio entrambi i paesi che aprono le frontiere però danneggia qualcuno all'interno quindi non può essere una cosa buona è infatti la soluzione del libro di testo e quella che dice per fare in modo che l'apertura delle frontiere al commercio sia un miglioramento paretiano nel senso che possiamo star fa far stare almeno qualcuno meglio senza far stare nessuno peggio è quella che sia disposto a compensare i perdenti da questa transizione nel momento in cui so che non sono competitivo a produrre certe cose so che i lavoratori in quel settore rimarranno disoccupati dovrò pensare a come compensarli nel periodo in cui sorriso occupati ea come aiutarli a fare la transizione nei settori in cui invece sono competitivo questa è una cosa centrale perché senza compensazione chiaramente o una serie di perdenti che ci rimettono e basta dalla globalizzazione nei paesi avanzati val la pena ricordare quali sono i vantaggi comparati dei paesi avanzati in generale sia un vantaggio comparato quando si ha un'abbondanza di qualcosa relativo una relativa abbondanza di un fattore e nei paesi emergenti qual è il vantaggio da dove deriva il vantaggio comparato ai paesi emergenti fondamentalmente nel fatto che hanno una molta gente una forza lavoro enorme che posso pagare relativamente poco e quindi mi specializzò in quei settori che richiedono più intensità di lavoro e quindi pensate alla cina qual è il vantaggio della cina che ha una forza lavoro enorme e comunque dei salari ancora ancora bassi al contrario i paesi avanzati hanno un vantaggio comparato su capitale fisico o umano quindi su macchinari e su conoscenza questo vuol dire che vincono quei settori dove il vantaggio comparato deriva dall avere per esempio capacità creative o abilità di progettazione questo vuol dire anche che nei paesi avanzati la globalizzazione danneggia moltissima gente perché i portatori di capitale fisico o umano e quindi i padroni delle fabbriche o persone ad alte competenze sono numericamente molto meno dei lavoratori fabbrica o erano meno dei lavoratori di fabbrica nel momento in cui la globalizzazione aziende è chiaramente in aggregato si vince nel senso che i paesi diventano più prosperi momento in cui si aprono ma nei paesi avanzati che vincono vincono gli architetti milanesi designer delle case di moda non vincono però le grandi maggioranze che prima erano impiegate in nel manifatturiero in occupazioni a medio livello di competenze questo è importante perché ha delle conseguenze politiche ora una cosa teneramente prima di poi passare a parlare un po di politica è che la specializzazione in diversi settori dovuta alla globalizzazione porta anche a emerge all'emergere di queste catene globali e il valore che cosa significa che alcuni paesi speciali si specializzano in nella produzione di certi tipi di prodotti e hanno a volte bisogno di input intermedi per produrre quello che poi alla fine vendono sono mercati internazionali e queste cose le importano da altri posti che sono specializzati in quel tipo di prodotto per fare un esempio se guardate i dati dello jesi di sulla composizione del valore delle esportazioni di due paesi come l'italia la germania un quarto più di un quarto del valore delle cose che l'italia o la germania esportano sono importate da altrove quindi l'italia importa poi usa le importazioni per produrre qualcosa che poi rivende sui mercati internazionali qual è la conseguenza centrale e soprattutto dal punto di vista delle politiche che questa integrazione a che è molto difficile dire va bene chiudiamo le frontiere perché l'aumento chiedo chiude le frontiere danneggia anche i produttori locali che hanno bisogno di importare materie prime e input intermedi quindi non è così semplice dire a me ne dimentichiamoci di questa esperienza di integrazione del commercio e torniamo a una nuova autarchia questa è una mappa famosa su una cosa che tutti quanti considererebbero il prodotto italiano eccellenza italiana nel mondo che è la nutella e la nutella il quartier generale della nutella della ferrero stanno in piemonte però il cacao viene dall'africa occidentale l'olio di palma viene da papua nuova guinea o dal brasile poi il la produzione per il mercato nordamericano è fatta in canada e via dicendo e immaginiamo se dicessimo chiudiamo le frontiere alle importazioni dove può l'italia coltivare le palme per l'olio di palma o il cacao e quindi anche all'eccellenza e dell'export della rotella sparirebbe e ora la cosa centrale quella che esiste un modo abbiamo detto al modo dal libro di testo per far funzionare l'integrazione degli scambi commerciali e questo è il un applicazione in termini politici di quello del libro di testo si chiama in scienza politica è un bed libro non c'è una traduzione decente in italiano noi la traduciamo come liberalismo inclusivo qual è la logica la logica è quella che se è vero che l'integrazione dei dei dei mercati porta benefici in aggregato ma danneggia alcuni significa che possiamo prendere un po di queste risorse in più che abbiamo dal dal beneficino aggregato è redistribuirle per compensare i perdenti e uno dei più citati nella storia la scienza politica un paper di cameron che mostrava semplicemente che economie più aperte tendono avere degli stati più generosi e l'idea è quella che gli stati sociali per esempio del dell'europa occidentale erano una risposta a questa progressiva integrazione che da dopo la seconda guerra mondiale ci porta gradualmente verso la globalizzazione questo modello funzionava funzionava anche perché in realtà dove va a compensare abbastanza poca gente perché era un mondo ancora veramente chiuso abbiamo detto questo modello entra in crisi entra in crisi alla fine degli anni 90 perché perché gli scambi commerciali si intensificano emerge la cina che era in qualche modo a ma la sorpresa emerge e torna come giocatore importante sui mercati globali e quindi avremmo bisogno di più risorse per compensare un numero maggiore di perdenti stiamo integrando di più dobbiamo fare più compensazione ma al tempo stesso ci si ritrova anche con meno risorse per compensare i perdenti perché meno risorse perché al tempo stesso in cui apre le frontiere al commercio internazionale aprono anche le frontiere ha i movimenti di capitale e questo significa che tassare i capitali diventa molto difficile vi farò vedere un po di cose più avanti e ora perché è andata così e questo non è chiaro chiunque vi dica che c'è una soluzione semplice per capire la ragione per cui questo modello che cerca di combinare l'apertura al mondo globale e al tempo stesso cerca di compensare quelli che ci rimettono perché fallisce in questo modo e congetture che uno può avere è quella che alla fine le élite nei paesi avanzati non abbiano avuto sufficiente lungimiranza e rendersi conto di quali sarebbero stati i costi di una globalizzazione senza aver pensato a come compensare chi avrebbe sofferto dal rì aggiustamento a essere inseriti nell'economia globale c'è chi dice che forse gli incentivi politici non erano allineati nel modo corretto e forse le classi politiche dei paesi avanzati hanno potuto continuare a vincere elezioni dimenticandosi di quello che stava avvenendo e del malcontento che stava alla fine alimentandosi era ancora troppo ristori limitato in termini numerici per influenzare decisioni politiche fino al momento in cui invece il bachrach diventa sufficientemente importante e le classi politiche tradizionali rischiano di essere spazzate via la crisi del 2008 e poi la crisi del debito in europa aggravano questo problema perché è difficile fare compensazione nel momento in cui sto tagliando la spesa pubblica in modo brutale che cosa succede non c'è compensazione ma promesse di compensare i perdenti dalla globalizzazione non vengono nemmeno prese sul serio dai votanti a questo punto quindi correre in un'elezione dicendo cercheremo di avere una globalizzazione in cui ci occuperemo di quelli che ne hanno sofferto in questo questo modo sono promesse che non fanno vincere un'elezione e cosa succede la globalizzazione è percepita come un pacchetto di cose da un lato abbiamo il libero commercio ma ci sono anche altri tipi di scambi e in particolare movimenti di persone e i movimenti di informazione e quindi una posizione che un modo molto forte yacht a un margalit ha cercato di vendere nel dibattito è quella che alla fine il la percezione quella che non solamente il commercio senza compensazione è male ma il mondo globale minaccia la nostra identità minaccia chi siamo e infatti i dati mostrano che molti hanno un rifiuto della globalizzazione come pacchetto non solamente del libero commercio o dell'integrazione dei capitali ma più in generale vorrebbero tornare un mondo che è più chiuso una uno degli elementi di questa della componente culturale del pacchetto globalizzazione verso non globalizzazione sono anche i diritti dei lavoratori le aspettative che le persone potrebbero avere riguardo per esempio avere un lavoro a vita e in questo paese in buona parte dei paesi dell'europa occidentale c'era l'idea uno trova un lavoro e poi quel lavoro se lo tiene finché no va in pensione dallo stesso era anche in giappone dove forse un po più ancora così e a un certo punto ci viene detto no questo si poteva fare prima della globalizzazione ma adesso la globalizzazione rende impossibile questo tipo di relazione in cui trovi un lavoro o te lo tieni a vita o trovi un lavoro poi poi mettere su famiglia avere un mutuo anche se è un lavoro normale comunque potrai comprarti una casa e crescere la tua famiglia i tuoi figli in una casa di proprietà e ci dicono la globalizzazione rende questo è impossibile ora questa tensione tra alcune attese o alcuni diritti dei lavoratori e globalizzazione è una cosa che è stata forse nottata molto molto presto prima di altre e c'è un famoso articolo di richard stili che si intitola semplicemente la globalizzazione minaccia i diritti dei lavoratori ed è del 95 prima che si parlasse di globalizzazione più che tanto e sicuramente non nella sfera pubblica che cosa succede la reazione a questo pacchetto di globalizzazione è un'opposizione tra una agenda cosmopolita che coinvolge appoggio alla globalizzazione apertura all'immigrazione in qualche misura anche una varietà di stili di vita e rispetto dei diritti di minoranza e di vario tipo e nel caso dei paesi dell'europa occidentale in particolare appoggio a più integrazione europea dall'altra un pacchetto nazionalista che vuole protezionismo chiudere le frontiere le importazioni chiudere i confini a il movimento di persone pone un accento importante su valori tradizionali o su un passato più o meno mitico è una nostra gira per un passato mitico e una un'importanza cruciale è la sovranità nazionale alla probabilità di poter essere padroni a casa nostra di riprendere il controllo e rendere l'america grande di nuovo per le vicende varie varie declinazioni in giro per il mondo avanzato ora mi sai dire quanto tempo 1 o che un ottimo e ora la ragione per cui tutto questo è importante è perché alla fine almeno per me come politologo più che non essendo economista è quello che questo modello di globalizzazione senza compensazione dei perdenti e stato un fallimento in termini di compensazione un sacco di gente ci ha rimesso in termini di soldi ma è stato anche un fallimento di rappresentanza come dice surf rider in qualche misura i bisogni ole ole richieste alle domande le istanze di parti importanti della società non sono state prese sul serio e nessun paese è stato in grado di compensare in modo efficace tutti quanti quanti sono stati dislocati dalla globalizzazione e il malcontento dei perdenti della globalizzazione si riversa non solo sulle specifiche politiche che sono state implementate ma anche sul sistema in generale quindi c'è una frustrazione nei confronti del modello delle democrazie liberali che i paesi occidentali si era andati dopo la seconda guerra mondiale in più c'è anche una cosa interessante che questi shock i perdenti stanno tutti quanti divenuto di quanti negli stessi posti e quindi alla fine quello che avviene che alcune aree che erano specializzate nei settori sui quali i paesi avanzati non avevano un vantaggio comparato quindi settori che spariscono questi sono concentrati in in alcune aree e portando la creazione di quelle che in inglese negli stati uniti chiamano le roste birds le cinture di ruggine e che cosa succede che l'attività economica nei paesi avanzati e basata abbiamo detto su capitale umano il capitale fisico ma soprattutto capitale umano ed è ed è che l'attività economica e il dinamismo economico è concentrato nelle città nelle grandi città e quindi si crea anche un opposizione di tipo geografico tra un mondo urbano che abbraccia la globalizzazione che è contento avere più immigrati e un mondo di periferie arrugginite che vorrebbe tornare a un passato più o meno mitico di com'era il mondo avanzato negli anni 50 o 60 e poi il mondo negli anni 50 60 forse così piacevole come dei nostalgici ci fanno credere è un altro discorso però è comprensibile che in questa cintura di ruggine depresse ci sia nostalgia per quando invece le cinture non erano di ruggine ma si chiamavano i distretti industriali ed erano vibranti i distretti industriali del europa occidentale e ora la globalizzazione porta in modo molto visibile a dei cambiamenti nella distribuzione del reddito e in qualche modo ci porta a una nuova era placcata oro quella che è il nome inglese si chiama the golden age incorrettamente tradotta in italiano l'età adorata guild significa placcata oro luccica fuori però in realtà dentro non è particolarmente luccicante questo è un grafico che sempre nel tempo dagli anni 80 ad esso mostra il reddito medio della metà più bassa la metà inferiore della distribuzione del reddito per la popolazione quindi questo ci dice in media persone che sono sotto al 50 per cento e il 50 100 più povero quanto guadagnano e questi sono valori in dollari ma sempre aggiustati per il potere d'acquisto e quello che si nota è che fondamentalmente c'è una stagnazione nel nel tempo nel reddito di queste persone dagli anni 80 all il 2016 gli italiani nella meta più bassa della popolazione non diventano più ricchi quindi non c'era tra sviluppo se del caso gli italiani sono più poveri adesso in termini di potere d'acquisto di quanto fossero negli anni 80 questa meta più bassa e c'è una molto lieve convergenza nel caso della gran bretagna che è la linea grigia e nel caso della francia che è la linea blu però in germania e in italia fondamentalmente lo standard di vita delle persone normali non migliora in questi 30 anni se guardiamo invece al 20 per cento più ricco questo è il reddito medio del 20 per cento più ricco negli stessi paesi e lasciando perdere l'italia che è un caso un po eccezionale ed è un caso se volete separato e il 20 per cento più ricco sta meglio adesso di quanto stesse nel negli anni 80 in germania in francia inghilterra mentre le persone normali se volete non hanno visto nessun miglioramento nel loro standard di vita ancora più estremo è il caso se guardiamo all'un per cento più ricco questo è il reddito medio dell'un per cento più ricco ness gli stessi quattro paesi e fondamentalmente il reddito a parità di potere d'acquisto quindi non c'è inflazione non c'è niente qui di queste persone è fondamentalmente raddoppiato e in paesi come la germania o la francia che ancora consideriamo relativamente galità ri relativamente ad alta tassazione sono stati sociali generosi lo standard di vita è fondamentalmente piatto per le classi popolari e invece lo standard di vita di questi l'un per cento che non sono pochi beninteso cioè c'è una persona che stanno l'un per cento in questa stanza o c'è nemmeno mezza una persona su 100 sono tante però questi vedono l'ora di migliorare un sacco e quindi si va verso un mondo in cui alcuni vincono e vincono parecchio e di più alla fine non vedono niente di interessante nel proprio presente o niente di meglio adesso rispetto agli anni 80 ora parte di questo è dovuto al fatto che quando il capitali possono spostarsi attraverso i confini dei paesi diventa molto difficile tassare i profitti nel momento in cui ti dico ti alzo le tasse e vi dice va bene ai miei soldi li investirò da un'altra parte dove invece non vengo tassato a questi livelli e in particolare le multinazionali fanno una cosa più interessante che è quella di riportare in modo puramente contabile i propri profitti in paesi in cui pagano meno tasse e c'è un paper molto recente di questi tre autori trasuda va via zuma che hanno stimato quelli che loro chiamano i profitti mancanti delle nazioni e quello che loro stimano e che il 40 per cento dei profitti delle multinazionali viene spostato in modo puramente contabile verso rifugi fiscali dove il livello di tassazione è bassissimo e chi perde in modo netto da questo tipo di processi e sono i grandi paesi dell'europa unita germania francia italia spagna sono perdenti da questo da questo processo quindi si trovano con l'impossibilità di tassare le multinazionali amazon di vende libri vende le scarpe rendere le camicie però le tasse le paga in irlanda dove paga il 4 per cento e il negozianti che vendeva il libro o le scarpe 20 anni fa invece le tasse le paga va a ben altri livelli che cosa significa questa diventa più difficile tassare i capitali e quindi le risorse fiscali per il funzionamento dello stato cadono sempre di più sui lavoratori e quindi diventa anche in qualche modo futile dire aumentiamo la generosità dello stato sociale perché stiamo spostando risorse da la parte bassa della distribuzione del reddito altre persone dentro la parte bassa distribuzione del reddito i super ricchi invece le tasse fondamentalmente le pagano nei paesi in cui decidono di pagarle che sono i paesi che non gliele fanno pagare per darvi un'idea quantitativa di cosa questo significhi questo grafico vi mostra per un tot di paesi il rapporto tra i profitti dichiarati e la spesa per salari dichiarati ora la spesa per salari è una buona misura di quanta attività economica un'impresa sta svolgendo in un certo posto e che cosa succede se la dei profitti sono molto più alti dei salari significa che è in realtà sto facendo molti più soldi di quanti mi aspetterei di farne dato quanto pago i lavoratori che poi alla fine contribuiscono alla produzione di questi di queste questo fatturato e allora in francia o in italia o in canada svizzera stati uniti stranamente i profitti sono molto più bassi rispetto alla spesa delle imprese in termini di salari e invece in lussemburgo in irlanda e portorico i profitti sono enormi rispetto ai salari amazon non ha molta attività in irlanda perché non paga molti lavoratori in irlanda i lavoratori li paga in germania o in italia però i profitti le riporta in irlanda dove paga le tasse tipo al 3 per cento e fondamentalmente questo significa che questi paesi non rifugio sono quelli che si trovano senza risorse per finanziare ulteriore spesa quindi avviandoci verso la conclusione sono quasi nino e primi anni 2000 de niro avril ci dice che c'è un trilemma sono tre cose che sono desiderabili ma possiamo sceglierne solamente due su tre e queste sono lo stato nazionale la democrazia è l'integrazione economica allora una cosa che uno potrebbe fare è tornare al mondo relativamente chiuso del degli anni cinquanta sessanta in cui ho democrazia in cui cittadini chiedono stato sociale più generoso chiedono sanità pubblica chiedono le pensioni chiedono diritti dei lavoratori e abbiamo anche lo stato nazionale però dobbiamo rinunciare all'integrazione economica essendo relativamente chiusi un'altra possibilità è quella in cui teniamo stato nazionale e integrazione economica ma dobbiamo dimenticarci alla democrazia i votanti vorrebbero uno stato sociale più generoso vorrebbero più soldi per la sanità e via dicendo a non possiamo abbiamo una camicia di forza adorata la globalizzazione ci impone di tagliare la spesa su questo o su quel capitolo dello stato sociale per esempio oppure l'altra possibilità è quella di dimenticarsi gli stati nazionali e pensare a come avere un'integrazione economica con integrazione politica quindi permettere ai votanti bisceglie delle politiche globali per esempio sulla tassazione delle multinazionali e ora questa è un po complicata come soluzione perché vediamo già quanto difficile integrare un meno di 30 paesi in europa immaginiamo avere un sistema democratico con il resto del mondo e quindi che cosa succede la soluzione che i votanti trovano più desiderabili alla fine questa soluzione nazionalista e in particolare il nazionalismo economico e che quali sono gli elementi centrali nazionalismo economico uno è un desiderio di protezionismo di chiudere le frontiere alle merci alle importazioni da altri paesi la seconda è quella di dire a questo punto dello stato sociale non ce ne frega neanche più che tanto per cui preferiamo piuttosto un livello di tassazione molto basso per tutti pensate alla riforma fiscale di trump o alla popolarità della flat tax in italia questo queste due cose che sono in realtà diversa e non necessariamente connesse vengono tenute assieme da una retorica nazionalista con dei risvolti anche un po a volte razziali se volete o etnici stitch questo è il tipo di proposta che viene dai dai partiti della destra radicale ma non solamente dai partiti di destra radicale e ora quel che è importante ricordarsi che questa non è chiaramente la soluzione migliore la soluzione migliore sarebbe dal libro di testo avere globalizzazione più compensazione però è comprensibile che senza compensazione preferisco buttare via la globalizzazione piuttosto che tenerlo per cui questa è una soluzione di ripiego ma in assenza di una compensazione effettiva di tutti quanti quelli che subiscono dei costi dalla globalizzazione è comprensibile che questo tipo di piattaforma sia molto molto popolare con coi votanti e se volete in quasi tutti i paesi avanzati e a questo punto quasi e maggioritaria ci sono dei problemi però con questo tipo di piattaforma la prima è quella che abbiamo detto ci sono queste catene globali di valore quindi non è così semplice tornare a questo passato mitico di economia e chiuse che consumano quello che producono fondamentalmente perché è quello che producono dipende anche da quello che possono importare da altrove e quello che vendono all'estero dipende anche da quello che possono importare lavorarci sopra e poi esportarlo di nuovo la seconda è questa sta diventando abbastanza chiara nel caso del delle guerre commerciali di trump è che quelli che pagano di più il costo e protezionismo sono i conti amatori a trovammo piace dire faccio pagare alla cina o faccio pagare al messico i dazi ma i dazi non li paga la cina i dati non li paga il messico i dazi di paga al consumatore americano in più quello che succede che nel momento in cui faccio partire una guerra commerciale i miei avversari mi puniscono facendo aumentare i dazi sui prodotti che io e sporto a loro e questo danneggia alla fine poi gruppi domestici e la stessa cosa sta succedendo negli stati uniti nel momento in cui la cina dice adesso non importiamo più la soia dagli stati uniti i produttori di soia si trovano in una crisi economica brutale tant'è che trump deve dire a bene abbiamo trovato 18 miliardi per compensare i contadini che producono cose che adesso non siamo più in grado di esportare e quindi con questa cosa un po deprimente vi lascio e apriamo alla discussione grazie tante io ero prima di tutto per una lezione e possiamo aprire facciamo una domanda alla volta la vogliamo cominciare più davanti allora io intanto la ringrazio per la lucidità dell'esposizione che mi trova concorde su moltissimi punti e le prospettive sono abbastanza terrificanti allora posto che io penso che le responsabilità maggiori siano da attribuire al classi dirigenti mancanza di lungimiranza sicuramente perché quali potevano essere gli effetti della globalizzazione era secondo me abbastanza prevedibile gli altri colpevoli sono le socialdemocrazie europee che sono completamente venute meno al loro compito di compensazione dei perdenti e ancora continuano su questa strada a questo punto che si fa perché qui è la politica che deve intervenire e come le faccio questa domanda secondo lei è possibile che il consumatore diventi un soggetto politico cosa intendo dire con questo lei giustamente citato all'inizio quando amazzone partita parlo di diversi anni fa io ho comprato molto da mazzo libri soprattutto perché poteva avere i libri che mi interessavano direttamente dagli stati uniti da dopo visto quello che che amazon fa ed è questo e che diviene permesso di fare perché in europa ci sono tre paradisi fiscali che sono il lussemburgo l'irlanda e l'olanda e l'europa non intende minimamente intervenire su questo io ho smesso e assolutamente non compro da amazon questa è un'azione puramente individuale ecco le chiedo se questo si estendesse e se magari andiamo io vivo a padova c'è un punto di consegna delle merci di am sono andiamo fuori con un cartellino dicendo amazon non paga le tasse mentre noi che sia potrebbe avere un qualche effetto grazie e allora primo punto è quello che è decisamente le socialdemocrazie europee hanno dimenticato qual era il loro elettorato di riferimento però secondo me questa è una cosa abbiamo cominciato a lavorare su questo poi ancora una risposta non ce l'ho secondo me questa è stata in qualche modo fare di necessità virtù nel senso che il movimento verso il centro dei partiti socialdemocratici era dovuto al fatto che sapevano che qualunque promessa di rinnovata generosità dello stato sociale avrebbe dovuto essere poi dimenticata perché non c'erano le risorse e questa è una cosa che secondo me va va tenuta mente ora per quanto riguarda i consumatori ora è vero che uno potrebbe dire adesso io i libri li compro solamente in una libreria e che con del mio amico padovano e le scarpe le compro dal negoziante locale e via dicendo ora il discorso fondamentale quello che uno potrebbe farlo però deve pagare soldi per alcune cose e alla fine questa è una forma di protezionismo quindi a tutti i costi del protezionismo o il discorso centrale secondo me questo qual è la differenza tra amazon e la ford o perché jeff bezos è molto più ricco di nero riforme fondamentalmente perché c'era ford ma c'era anche chrysler e quindi alla fine la concorrenza portò anche tipo a mondi monet sono dei prezzi ma anche migliori condizioni di lavoro perché voglio attrarre i lavoratori e via dicendo il tipo di banditismo che alcune di queste di queste compagnie si permettono di fare deriva da abusi di posizione dominante e se non è emersa in questi anni un'alternativa ma sono secondo me è perché ci deve essere qualche maniera in cui amazon fa in modo che non emerga una competizione seria e per quanto riguarda la tassazione il problema fondamentale questo è l'europa unita non ha competenze sulle politiche fiscali e allora ci vorrebbe un nuovo trattato e quindi più integrazione per dire adesso l'irlanda fai pagare le tasse alle compagnie esattamente lo stesso aliquota che pagano in germania in francia in italia e così le pagano poi da noi e non ora il problema è questo ci vuole nuovo trattato si era stato un qualche tentativo la commissaria alla concorrenza aveva cercato di dire a questa non è tanto una violazione delle politiche fiscali dei non ci sono trovati fiscali però questa è una violazione delle politiche di concorrenza che era un tentativo in qualche modo di spacciare una coordinazione della fiscalità attraverso una politica che non è del the radio nato è collegata è molto complicato no e se avesse la soluzione poi dopo non lo so però questa è la strada sarebbe quella di qualche mese abbiamo visto l'impatto che ha avuto la cina nel mercato globale come globalizzazione e cosa succederebbe se entrasse al tavolo del capitalismo globale anche il continente africano quali nuovi scenari si aprirebbero con questa una nuova ondata di dopo l'irruzione è questa la domanda e secondo me come la cina non c'è nessuno perché la cosa che un po il buyer's di recente che che molti osservatori hanno avuto e roman darsi conto che alla cina per buona parte della storia dell'umanità è stato il paese più ricco del mondo e la cina è stata in qualche modo marginale dalla scoperta delle americhe da parte del degli europei e poi questi 500 anni sono stati in qualche modo marginali sono tornati ad esso essere il giocatore globale che erano fino al 1500 e l'africa è più piccola di quanto sembri secondo me chiaramente nel momento in cui nuovi attori entrano uno deve i paesi avanzati devono avere pensato a quali saranno le conseguenze e nel momento in cui aprì ai già destra le risposte da dare cosa che non è stata fatta nel caso della cina per esempio con l'accordo multifibra che ha danneggiato il tessile nei paesi avanzati in modo brutale uno va a pensare guarda caso a questo settore mi sparisce e quindi si può fare sempre ma bisogna aver pensato prima quali saranno le conseguenze quali settori saranno più influenzati e via dicendo si potrebbe essere infatti cinesi stanno già cercando di sincerarsi che saranno loro a controllare esattamente cosa succedesse momento in cui l'africa cominciasse a crescere su sedie prossimo sì il problema fondamentale mi sembra che sono le disuguaglianze che è emerso e la flex tracks da questo punto di vista non fa aggravare il problema la è infatti la cosa la cosa interessante è quella che questo tipo di proposte che mai flat tax o come opzione è la fretta se ancora discussa meglio non parlarne mai penso al piano fiscale alla riforma fiscale di trump aveva prestato ha votato o ha vinto anche grazie a votanti in queste cinture di ruggine la verità è che ai votanti la cintura di ruggine a sto punto una promessa di è stato sociale non la prendono granché sul serio e quindi se io gli dico guarda il suo taglio le tasse a te non ti beneficia in modo particolare però in questo modo riesco ad attrarre un altro tipo di gruppo sociale che ogni volta è una soluzione vincente questa la chiamava chi c'è negli anni 90 l'aveva chiamata la formula vincente della destra radicale in cui attiro gruppi di classe media promettendo la flat tax e gruppi operai fondamentalmente sulla base di questo protezionismo e questo ritorno a un mondo di occupazione stabile e sicura e via dicendo e questi mitici anni 60 70 in italia germania francia che forse non sono mai esistiti però che nella memoria storica sembrano avere una certa presa memoria l'opinione pubblica aiuta no mai sul fatto che la tac sia regressiva cioè non è che ci voglia una laurea in economia è un fatto matematico cioè la serie no buongiorno volevo chiedere come mai l'italia visto che diciamo uno scenario che le ha presentato pochi giorni fa ha aderito al protocollo della via della seta visto che dicevamo la cina viene considerata come il demone della globalizzazione è già un italia quasi da sola diciamo all'interno dell'unione europea ha fatto questa scelta e questa è una buona domanda sinceramente è abbastanza difficile capire per quale ragione si sia stati così disponibili nei confronti della cina secondo me a questo punto al governo qualunque opportunità di aumentare le attività economica comunque sembra estremamente attraente per cui si è stati molto molto aperti o molto disponibili nei confronti della cina per questa ragione io sono cresciuto a trieste e il porto di trieste è un parte di questa di questa offerta che è stata fatta la cina secondo me li dice fintanto che riusciamo a far funzionare il porto è meglio che niente e secondo me questa è la spiegazione principale incentivi economici molto di breve termine di o guarda però il porto sta lavorando e senza pensare quale potrebbero essere conseguenze invece più a lungo bisogna anche dire che a questo punto la cina il suo shock la esaurito nel senso che ormai è lì i settori del mondo avanzato che dovevano sparire sono spariti e per ora i settori che rimangono forti e mondo avanzato sono quelli su quella cina ancora non ha imparato però ci metterà forse un po di più a imparare a fare automobili piuttosto che fare o chincaglieria elettronica o tessile questo è quanto posso dire sinceramente entrare nella mente di del governo è abbastanza complicato sento tempo abbiamo abbiamo un'ultima domanda se c'è qualcuno no sennò possiamo chiudere qui c'è un altro applauso al professor stanic e lo ringraziamo
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