Giovani e pandemia. Le nuove prospettive dall’Europa

Oggi, possiamo guardare con maggior fiducia al futuro? Molti segnali ci dicono che la pandemia è in parte arginata e forse potremo presto parlare di endemia, perché il virus, che sarà meno mortale e, grazie ai vaccini, meno diffuso, diventerà parte delle nostre vite come una malattia che si può affrontare con attenzione ma senza misure straordinarie. Ma nel frattempo il mondo è cambiato, spesso in peggio, e tante cose si sono ribaltate: incombe la guerra in Europa e si sono perse occasioni, si sono deteriorate le condizioni di vita di tante persone. In questo anno europeo della Gioventù, quali sono gli strumenti che hanno i giovani per affrontare un’epoca in cui la loro naturale socialità tra i muri di scuola e università è stata annullata? È possibile dare un ordine in questo disordine? Proviamo allora a dare una fotografia attuale e di prospettiva sui disagi, le speranze e le opportunità concrete dei giovani per renderli partecipi all’occasione di ripresa del nostro Paese. CON: Flavio Deflorian, Rettore Università degli Studi di Trento; Nadio Delai, Sociologo; Anna Manca, Vicepresidente di Confcooperative Nazionale; Daniele Marini, Università di Padova; Mariapia Veladiano, Dirigente scolastica e scrittrice; Laura La Posta, giornalista Il Sole 24 Ore

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Le edizioni dalla prima alla sedicesima sono state organizzate in collaborazione con Edizioni Laterza.

La 17 e 18esima edizione sono state organizzate in collaborazione con Gruppo Sole 24 Ore.

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