Economie emergenti e crisi globale
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Economie emergenti e crisi globale
La mano invisibile, sostiene qualcuno, sarebbe tale semplicemente perché in realtà non esiste. Ed è comunque evidente che con l’affermarsi della globalizzazione dei mercati non si è certo ridotta la povertà, e si sono invece accresciute le disuguaglianze sia tra gli Stati sia dentro i confini nazionali. Attraverso una critica serrata del capitalismo contemporaneo, può emergere una visione alternativa e più equa dell’economia ma anche della società.
buongiorno benvenuti a tutti a quest incontro con il professor kaushik basu sempre aule vuote al festival dell'economia ci accontenteremo so che anche l'altra sala che ha uno schermo e piena tutta viene è un ritorno un felice ritorno quello del professor basi perché è stato già ospite del festival dell'economia nella sua prima edizione all'epoca il professore era già un docente della cornell university era consigliere del governo indiano economista allievo del premio nobel amartya sen e nel frattempo negli anni che sono trascorsi da allora ha preso un'aspettativa dalla cornell university perché è stato chiamato alla banca mondiale dove ricopre il ruolo di economista capo e credo anche di signor vice presidente ma soprattutto in questi anni ha scritto e pubblicato un libro che è del 2011 che si intitola oltre la mano invisibile ripensare l'economia per una società giusta che è freschissimo di stampa in italia infatti se guardate il finito di stampare e di questo mese del maggio 2013 questo direi è forse l'apporto maggiore dello studio di calci baso in questi anni è un libro che verrà discusso questo pomeriggio nell'ambito degli incontri con l'autore curati da la collega tonia mastrobuoni in cui è il professor basso discuterà con l'economista altro professore luigi zingales dei temi del suo libro non so quante idee condividete quindi sarà pensa una discussione molto interessante è però anche io vorrei dire qualcosa perché per prepararmi a questo incontro ovviamente ho preso i libri mano comincia a leggerlo e mi sembra un libro molto importante vorrei semplicemente annunciare i punti che mi sembrano così importanti prima di dare la parola del professore il primo punto è che leggendolo ho la piacevolissima sensazione di capire tutto pur non essendo un economista né di formazione di professione e quindi penso sia un libro rivolto veramente come si ripropone come si prefigge a un pubblico più vasto e non agli addetti ai lavori secondo motivo è che mi sembra un libro di un tempismo perfetto perché tutti noi negli ultimi anni abbiamo vissuto come ben sappiamo sotto l'imperio per non dire la dittatura dell'economia non sappiamo bene noi italiani che abbiamo chiamato gli economisti al potere nel penultimo governo nazionale e appunto viviamo l'economia come un qualcosa che ci cala dall'alto ci ordina di fare quello che siamo costretti a fare ci impone le sue leggi nella nostra vita quotidiana il libro dà voce a questo sentimento di frustrazione di passività o di sottomissione presunta l'economia per dirci che così non è necessariamente ma che l'economia può essere anche discussa e soprattutto pensata in un modo diverso da quello che hanno nella maggior parte degli economisti e quindi un libro di critica radicale direi non tanto all'economia quanto al pensiero economico è un libro diciamo che soprattutto chiama in causa il pensiero economico dominante e questo secondo me il terzo aspetto che mi ha molto colpito è un libro di grande libertà mentale venendo da un economista che possiamo chiamare un economista e mainstream che ricopre cariche di responsabilità consigliere del governo dell'ue con indiana come ho detto è alto dirigente della banca mondiale infine quarto e ultimo punto che mi ha affascinato nel prendere in mano e cominciare a leggere il libro di calci quasi è che prende di petto una questione secondo me cruciale dei nostri tempi una questione che si sa che c'è ma che viene discussa fino a un certo punto perché in qualche misura viene considerata ineluttabile immutabile un po come i fenomeni metereologici ed è la questione della diseguaglianza la questione dell'ineguaglianza che come il libro cdc nelle primissime pagine continua a crescere nel mondo e anzi è oggi ai livelli massimi nella storia dell'umanità cioè il divario tra chi meno ha echi più al tra i più poveri i più ricchi e oggi a livelli di massimi assoluti ecco e dice l'autore il pensiero economico spesso troppo spesso è al servizio di questa realtà cioè si preoccupa di giustificare questa realtà ma dice l'autore non necessariamente questo è il ruolo degli economisti anzi lui pensa l'autore pensa che il compito gli economisti sia di mettere in discussione questo reato di fatto di vedere come può essere affrontato naturalmente il tema dell'ineguaglianza è direttamente è vicinissima mente collegato al tema del festival dell'economia di quest'anno sovranità in conflitto perché sia lì si sa quando l'ineguaglianza si realizza all'interno delle singole società sia quando si realizza tra paesi fra economie fra nazioni interpella proprio in questo modo perché se il mio benessere deve essere proporzionale al tuo malessere se la mia crescita e funziona della tua povertà è chiaro che le cause ei motivi del conflitto sono perfettamente riuniti ecco a questo punto do la parola al professor basso grazie piaccio thank you yet erogati grazie per questa cortese e cordiale presentazione vorrei ringraziare sito può avere il giuseppe laterza per il loro invito a tornare a trento fanno di un ritorno perché ero qui proprio altro anni fa sono veramente lieti di essere qui passeggiando per trento vedendo una piazza le persone che si riuniscono per discutere ecco questo mi fa pensare a quello che si è iscritto so che le similitudini non sono perfettamente corrette ma nel terzo proprio secolo prima di cristo le persone si incontrano con platone con socrate per parlare proprio nelle piazze ed è questo che mi fa pensare i festival di trento è con lo sfondo di questi magnifici edifici questo lo rende ancora più vivo e quindi grazie per aver fatto tornare in questo ambiente stiamo attraversando una fase estremamente difficile per l'economia mio bar a memphis e questo per due ordini di motivi da una parte abbiamo dei problemi immediati urgenti i problemi che avrà versati in italia che sono problemi che vi toccano direttamente e molto è stato causato da che cosa successe da poco come per esempio la crisi dei mutui subprime nel comune di andare le occasioni tila difesi del mercato soprano e in europa però ritengo che in realtà aggravate di questi problemi abbiano delle radici più antiche le radici risalgono proprio al processo della globalizzazione le radici di questi problemi sono dovute anche alla tecnologia che sono molti avanti nel corso degli anni naturalmente nessuno è da ritenersi responsabili in questo caso voglio dirvi quello che penso della globalizzazione la globalizzazione non è un processo che è il seguito di una decisione di una persona in realtà ci sono miliardi milioni di persone che hanno scoperto qualche piccola tecnologia qualche cosa di innovativo che congiuntamente ha portato alla globalizzazione la globalizzazione da parte della nostra vita è un po come la forza di gravità magari non potete non essere favorevole alla gravità ma discutere della gravità è assolutamente insensato nel senso che non ci sono alternative e poi la stessa cosa della globalizzazione ci sono degli aspetti della promulgazione che si possono affrontare ci sono delle sfide importanti in cui far fronte e su questo vorrei tornare in seguito il conflitto di sovranità e secondo me sono regali capito è una bella titolo il mio libro che è stato appena citato da pietro in realtà verte molto proprio sul concetto di sovranità in conflitto e alla fine della mia relazione vorrei ritornare su questo tema la crisi di oggi nell'economia anche una crisi dell'economia con la e maiuscola della disciplina economica ed è su questo che verde il mio libro vorrei parlare peso del che questo della crisi della disciplina economica e di come dobbiamo assolutamente trovare delle nuove strade sapete ho avuto la fortuna di osservare la crisi globale nel senso che l'ho potuta seguire da punti di vista e da posti diversi ci sono alcuni studiosi che si specializzano nello studio per esempio delle tempeste e che arrivano in aereo e seguono la progressione del temporale io ho avuto un vantaggio naturale analogo nel senso che quando la crisi è iniziata è stata la crisi appunto famosa dei mutui erano 2007 2008 in questa crisi è nato negli stati uniti e all'epoca ero professore negli stati uniti e leggevo il giornale leggevo le riviste cercavo di capire quello che stava succedendo cercavo di capire da che cosa veniva causata la mula casa dei mutui la crisi dei mutui subprime dopodiché nel 2009 la crisi era passata al resto del mondo e io le ho avuto la stessa fortuna nel senso che ho lasciato gli stati uniti e mi sono trasferito in india sono diventato infatti consulente presso il governo e quindi ho seguito in pratica l'evoluzione della crisi che contamina ma il resto del mondo nell'arco degli ultimi sette mesi ho lavorato presso la bike sulla banca mondiale quindi mano a mano che la crisi si ripercuote a livello mondiale vedo un punto al suo progredire nelle mie diverse vesti professionali e nelle mie diverse posizioni geografiche vediamo adesso la crisi nei paesi industrializzati e includendo anche l'europa ma vediamo anche però qual è la prospettiva dei paesi in via di sviluppo dei paesi emergenti io per esempio sono riuscito a seguirla proprio dal dall'india dove si è sviluppata la crisi e presso la banca mondiale mi occupo in particolare di questo approccio conto dei paesi emergenti quando sono tornato in india all'inizio mi sembrava di interagire con le stesse persone quanto perché ai vertici degli ambiti in cui si discute che sia roma che sia washington che sia londra che sia nuova delhi o dare al salam ma in realtà le discussioni sono sempre analoghi le persone hanno seguito la stessa informazioni e le discussioni sono assolutamente confrontabili quando però scende nella società vera allora vedi le differenze mi sono reso conto di essere in un paese veramente diverso quando sono passato dagli stati uniti all'india proprio nella prima settimana in cui ero lì ero il primo consulente economico o presso il governo indiano e aveva un autista un autista che doveva portarmi da un posto all'altro nella prima settimana appena insediato stavo per mettermi la cifra di sicurezza e il mio autista una pista governativo molto orgoglioso che sapeva che era un professore universitario e che adesso era un consulente importante per il suo governo si è rivolto volesse molto timidamente ha detto signore adesso che lei è il primo consulente economico di questo paese non ha più bisogno di utilizzare la cintura di sicurezza e questo ti fa rendere conto che ti dà un inizio diverso rispetto delle libertà individuali però portato ai mazzi è lui che mi dice che non devo giocarmi la cintura di sicurezza non sono obbligato ma la decisione spetta solo a me è l'unica l'ultima volta che i mezzi questa cosa del genere quando volevo da tanti bar azzalin salaam l'unica volta in cui qualcuno mi ha detto che potevo fare a meno anche di mettermi la cintura li di sicurezza ecco in realtà sa cosa che quel caso mi è stato detto o sceglie lei se vuole mettersela o meno ma adesso partiamo i problemi più seri vorrei vedere insieme a voi che cosa ha causato parzialmente la crisi in cui si trova anche l'italia la crisi dei mutui subprime è senz'altro ha svolto un ruolo importante ma di per sé questa crisi cosa ha fatto ha senso solo un cerino acceso del cerino su qualche cosa che comunque era pronto ad accendersi e quindi non ha svolto un ruolo fondamentale è stato senz'altro un problema ne ho scritto lo analizzato adesso voglio scegliere questi dettagli perché ho visto come è nata la crisi negli stati uniti nel 2010 però abbiamo visto la crisi del debito sovrano nei paesi europei e questa è una crisi importante una crisi che in qualche modo ha scoperto degli errori importanti nella creazione dell'euro non voglio essere critico e un po paura dire questo perché sono questa cosa che dico perché la creazione dell'euro zone realtà è uno degli esperimenti più importante che si sia fatto in ambito economico evidentemente c processo che è destinato anche ad essere caro abitato di difetti ma è lì che si vedono le radici di questa crisi mi vorrei far vedere delle immagini che secondo me è riassume bene quanto vi voglio dire ecco in cosa questi sono i costi del presti dei crediti nei diversi paesi all'interno dell'eurozona dal 99 in poi quando è stata creata l'eurozona e tutti hanno secondo me forse non capito bene quello che stava succedendo adesso mi voglio spiegare o meglio questa immagine l'eurozona era una zona di unione monetaria ma non era una zona di unione fiscale quando un governo per il pezzo del denaro all'interno di questa eurozone bene si rende si ride responsabile diciamo di restituire questi denari a livello individuale di paese cosa che non è stata compresa da tutti neanche dagli investitori all'inizio quindi immediatamente a seguito della creazione dell'eurozona nel 99 a limare all'inizio di questo grafico quindi i costi del credito per tutti i paesi dell'eurozona erano più o meno analoghi per cui la germania alla grecia si fermavano praticamente a pagare gli stessi interessi sulla credit a cui solo è nato male e per tutto una serie di anni poi quando si è avuta la crisi dei mutui sub prime e siamo arrivati al 2007 poi col 2008 la crisi del liman ebbene tutte le economie mondiali erano situazioni problematiche che cosa che ha ridotto gli investitori sembra mente studiosi esitanti ci si è resi conto che l'eterno all'eurozona in realtà la valuterà la stessa è però le responsabilità di ripagare il debito erano diverse e parcellizzate tra diversi governi quindi i costi del prestito è diventata diverso molto improvvisamente tra i diversi paesi e vedete che meglio la fine di questo periodo vediamo che per la grecia il risultato estremamente costoso prendere avere dei crediti viceversa nei paesi dell'europa settentrionale costi erano molto più contenuti e qui si è esploso il problema e su questo vorrei soffermarmi un attimo qual è il problema che si è avuto in seguito ebbene io l'ho visto per esempio in india in un giorno e meno ricordo bene in india è successa una cosa che la santa tempur hanno fatto il gambe rating degli stati uniti è questo veramente un segno del mondo globalizzato che una volta che sia il downgrading degli stati uniti ne hanno parlato in tutto il mondo mi ricordo benissimo quella sera quando è successo perché ero perché non mercato stiamo comprando il pesce a nuova delhi è il mio telefonino ha cominciato a suonare più di quanto non faccia solo normalmente alla fine vedevo che mi stavano chiamando molti giornalisti molti giornalisti continuavano a chiamarmi mi hanno chiamato fino alla sera e mi sono reso conto quelli che era successo qualcosa importante gli stati uniti erano sottoposti al downgrading da parte di standard poor immediatamente quella sera ci siamo resi conto che quello che era successo negli stati uniti avrebbe avuto ripercussioni in tutto il mondo ci siamo riuniti e tutti quanti per vedere che cosa sarebbe successo non avevamo effettivamente capito che cosa sarebbe successo e questo è molto importante per la mia storia nell'arco dei giorni successivi gli stati uniti hanno scritte glassate vanno subito al downgrading dalle linee sandri pole ma tutto il denaro degli investitori in realtà venivano sottratti da tutto il mondo ed erano del denaro veniva trasferito al tesoro dai bond i buoni del tesoro perché perché stava succedendo questo è bene adesso ce ne rendiamo conto adesso lo vediamo e questo in qualche modo legato anche alla costruzione dell'eurozona quando nel mondo ci sono delle incertezze gli investitori vogliono investire i loro denari paesi sicuri e quindi per esempio del denaro viene trattato molto dall'india dal brasile piuttosto che anche dalla corea del sud dal sudafrica ma questo non sorprende renault paesi emergenti e quindi paesi che sono in qualche modo considerato i pochi sicuri ma il fatto che viceversa i denari vengono sottratti dalla zona euro e trasferiti negli stati uniti questo è di risulta così chiaro ma perché è proprio per questo grafico già nel 2008 2009 ci si era resi conto che diversamente quello che si pensava prima del 99 e se si concede un prestito alla spagna per esempio al governo spagnolo e ussi si concede un prestito il governo italiano si è certi che o si era certi che non si fosse un default nel senso che non ci sarebbe stato mai il caso che è un le star internazionali si sentisse dire dal governo italiano spagnolo che non avrebbero avuto il loro debito ripagato ci sarebbe sempre stata una banca centrale e una banca centrale che diceva la spagna e l'italia non possono fare default basta stampare più denaro per restituire il credito non è una cosa molto positiva però lo si fa se qui non ci sono alternative bene cose che adesso non è più possibile perché l'italia non ha una banca centrale che possa stampare così il denaro e lo stesso vale anche per la spagna gli investitori quindi si sono resi conto che il paese che effettivamente a sulla banca centrale che può agire indipendentemente è proprio gli stati uniti con gli stati uniti che sono stati la causa del problema sono stati anche in qualche modo è paese in cui tutti gli investire i risparmi sono stati trasferiti perché è un paese che non poteva andare in default perché il governo federale avrebbe sempre chiesto alla federal riserve di restituire quanto investito quando poi trasferisce i tuoi denari a un altro paese vuoi sapere anche quanto possono essere delle variazioni valutarie perché puoi perdere nei soldi anche se quel paese pancras quindi se si metta del denaro nel tesoro degli stati uniti se è certo che non posso andare il paese in default perché il paese di scuola della banca centrale che ti evita il default però se c'è un crollo valutario questo punto perde comunque perdi nel termini di rapporto di cambio e questo richiede un altro tipo di garanzia la cina per esempio ha delle riserve valutarie in dollari tali per cui un crollo del dollaro ridurrebbe in modo importante la ricchezza della cina la cina non può permettere quindi un crollo del dollaro quindi per un certo periodo il dollaro in termini di cambi valutari è sicuro e protetto perché la cina ha investito in modo massiccio sapete c'è quella vecchia storia che dice che di george maynard keynes cosa dice che quando prendi prezzo 10 dollari dal tua banca in qualche modo 6 controllato da quella banca crs lyon principessa prende a prestito 10.000 di dollari vanno trovando sei tu che controlli la banca è successa una cosa analoga anche per quanto riguarda la cina gli stati uniti nel senso che c'è un intervento invece molto forte fra due paese perché la cina detiene grossa fetta degli investimenti valutari americani non sappiamo esattamente in quale il valore che si ma il bacio tra le più dirà quanto ma ci sono comunque sistemi per calcolarla e sappiamo che può essere meta quasi delle riserve cinese circa metà di tre trilioni di riserve sono quanto la cina detiene in valuta americana e quindi questo consta un po come anche garanzia ma torniamo quello che dicevamo poc'anzi e parliamo del franchi centrate la presenza di ma anche centrale e della possibilità di ricevere crediti ebbene credo che sia un errore nel tratto dell'isola nell'articolo 125 modo particolare questo articolo sì che per le banche centrali sia molto difficile salvare il governo del proprio paese e credo che questo risulti chiara molto infatti criticano questo articolo l'articolo 125 del trattato di lisbona ma il cambiamento di una clausola di un trattato richiede tempi estremamente lunghi è un processo molto complesso il trattato di lisbona quindi qualche modo li merita e di dire eredita questa clown solo dal trattato precedente dal trattato di maastricht quindi è una clausola che ha una lunga storia richiederà un emendamento ma questo purtroppo avverrà solo in tempi lunghi che fare nel frattempo vediamo adesso brevemente le conseguenze di questo grafico di questo grafico che abbia appena mostrato dal 99 in poi le imprese hanno diventato facile dopodiché si è sottoscritto una quantità di prestiti esagerati vede il rapporto del debito pubblico rispetto al pil all'interno dell'euro area in rosso e in blu in particolare il è la grecia diciamo i colori sono cambiati comunque diciamo che c'è un rosso bordeaux che è l'europa e vediamo il blu il blu la grecia quando la prova col governo indiano vedevo che l'europa viene citata sempre come sempre in cui il deficit fiscale è stato gestito bene in cui il debito pubblico gestito bene e in india si diceva a dovete imparare dall europa e migliorare da loro adesso naturalmente la situazione normalmente adesso la cosa non è più così nelle economie emergenti non si parla più di questo rapporto così elevando in india per esempio il rapporto debito pubblico pil ed il 60 64 per cento qui vedete nell'area euro viceversa è quasi al cento per cento è indiretto in particolare 160 in giappone tra l'altro e 200 per cento ma il prestito del giappone però viene fatto per lo più in yen e in questo caso il rischio quindi è controllato cosa ha causato questa crisi ebbene ha causato conseguenze dolorose in italia in particolare vediamo un risultato straordinario vediamo i dati italiani a sinistra vedete l'aumento dei tassi di occupazione e vedete viceversa il calo del pil nazionale e vedete che c'è un cambiamento radicale che si verifica nell'arco di cinque sei anni quindi un periodo estremamente doloroso e quindi risulta essere evidente che la produzione industriale cala questo era evidente negli stati uniti la disoccupazione non è elevata tanto quanto in europa infatti il percettore di 7,5 per cento ma c'è qualcosa di più profondo che avviene al di sotto di questo tasso che è molto preoccupante spesso coloro che sono disoccupati negli stati uniti anzi nel 40 per cento la disoccupazione è disoccupazione di lunga durata quindi sono state disoccupati per molti anni cosa che non è solo tramite frequenti degli stati uniti a dire la verità non è mai successo negli ultimi decenni dal 44 in poi quindi dopo la seconda guerra mondiale che dove questo non sia mai successo che ci sia una percentuale così elevata di disoccupati di lunga durata questo fa sì che le competenze anche vanno persi nel senso che le persone non possono essere assorbite nel mondo del lavoro c'è una perdita di competenze quindi che si verifica negli stati uniti quindi anche se la percentuale inferiore il problema comunque è molto grave si parla di disaccoppiamento di distaccamenti distacco vediamo che l'economia reale va male la finanza nell'ultimo atto viceversa è andata abbastanza bene il mercato azionario viceversa artista un qualche modo migliorando anche se l'economia reale non va per niente bene quindi c'è questo scollamento importante che vediamo a questo proposito vorrei darvi un consiglio cercano di guardare insieme a voi un pò la sfera di cristallo per poter anticipare il futuro dopo di che cercheremo di parlare anche dei paesi emergenti in questa immagine c'è qualche cosa che non era assolutamente inatteso nel senso che il mercato finanziario ho cominciato a riprendersi alla fine del 2001 e ancora di più alla fine del 2012 perché è bene i paesi industrializzati hanno deciso congiuntamente che avrebbero iniettato liquidità né all'interno dei propri sistemi ricorderete che alla fine del 2011 all'inizio del 2012 c'è stata una massiccia iniezione di liquidità 1,3 trilioni di dollari sono stati iniettati dalle banche europee per permettere alle banche di sopravvivere si parla di ltr o enormi quantitativi quindi di liquidità iniettata nelle banche europee dei paesi comunque industrializzati se fosse stato una politica europea ho rifatto sicuramente questo cioè con iniezione massiccia poi abita nel 2012 mario avrà anche tex ha detto che il passaggio tra le europee avrebbe comunque difeso l'impegno e gli interessi tenone paesi membri se fosse stato un politico europeo e ora è fatto esattamente la stessa cosa però va anche detto che in realtà con cui sta iniezione massiccia di liquidità si garantisce un po del tempo per la soluzione del problema non è che questa sia una risoluzione del ten del problema in qualche modo ti permette di posticiparla del problema è questo che si ottiene con liquidità e questo è un motivo di preoccupazione perché l'edizione di liquidità anche è avvenuto questa massiccia iniezione di liquidità ebete dopo continuare all'infinito in realtà c'è una finestra triennale dopodiché il denaro va sostituito e da dove viene presto denaro verrà tolto dalle banche alla fine del 2014 inizio del 2015 se non ci sono delle riforme importanti da adesso allora demo temo che ci sarà un'altra ondata di turbolenza forte per l'eurozona alla fine del 2000 14 inizio del 2015 quando questo denaro deve essere restituito fortunatamente ci sono dei segnali importanti che ci dicono che si può per esempio pensare a un'autorità sovrintendente sovranazionale sono stati fatti vari passi in questo senso proietta 2014 ne verranno fatto altri probabilmente verrà costituita questa istituzione c'è un rischio però col quale dobbiamo convivere detto questo vorrei segnalare che i paesi emergenti devono molto a questa crisi fanno con un solo in qualche modo coinvolti da questa crisi sappiamo che il tasso di crescita dei paesi emergenti oggi non sembrano poi così male confrontati con resto del mondo l'india cresce del 5 per cento circa su base annuale la cina cresce a una 7,7 per cento su base annua li 7,5 7,7 per cento l'indonesia cresce con un ratto superiore al 6 per cento sulla del male il brasile cresce di meno circa 2 per cento all'anno però nel mondo di oggi non è neanche un dato così negativo va peraltro ricordato che si tratta di paesi in cui ci sono tantissimi poveri vorrei citare dell'india per esempio che poi conosco meglio bene l'india metà degli anni 2000 cioè dal 2003 al 2008 cresceva ad un tasso dell 89 per cento un tasso molto molto elevato adesso si è ridotto 5 per cento però in india ci sono 300 milioni di persone che sono poveri ma terribilmente poveri quindi qualsiasi turbolenza nell'economia può colpire il paese in modo molto molto grave e serio tale per cui paesi emergenti anche se crescono sono comunque strettamente frange li l'africa sub sahariana fino al 95 cosa che ha disturbato molto onesto al mondo per cui la percentuale di persone al di sotto della linea di povertà era in ascesa fino al 95 fortunatamente nell'arco degli ultimi decenni questa percentuale sta calando dal 95 infatti ha raggiunto un plateau dalle per cui adesso si sta riducendo comunque ci sono dei problemi di paesi con un 50 60 70 per cento degli abitanti che vivono al di sotto della soglia di povertà la soglia di povertà è 1,25 dollari al giorno quindi una comunità di povertà veramente bassissima ti coinvolge una fascia ampissima della popolazione dobbiamo anche ricordare che se l'economia globale ha cattivi risultati ebbene questo avrà delle ripercussioni gravi nei paesi emergenti e li vedremo una sofferenza che a prescindere dall'entità della crisi in europa che nel non sarà mai altrettanto grave quindi bisogna chiedersi a livello collettivo che fare questo è un problema che deriva appunto dalla globalizzazione dobbiamo affrontare questo problema con delle regole che siano globali e collettive politiche monetarie primis le banche centrali mondiali devono coordinare un'azione devono adottare delle politiche di controllo congiuntamente e coordinarsi e perché questo è importante visto che l'esperimento condotto nell'eurozona sia senz'altro un esperimento di tutto rispetto sisto via indirizzando della parte del posto giusto molti temono circa l'euro ma secondo me è una direzione giusta anche bing l'ente stata costituita nel 1694 all'epoca la banca vincolante prima il secolo delle banca centrale come la banca svedese quando sono state create delle banche centrali nel xvii secolo gli economisti anche persone pensanti i politici si rendevano conto che allora pete in concorrenza nella produzione dei prodotti andava bene per i vestiti per gli abiti per le auto per qualsiasi cosa ora come la concorrenza fa bene ma quando vogliamo viceversa pensare al banche centrali la concorrenza non va bene ci deve essere solo una autorità centrale così stata sostituita la autorità centrali e autorità unica abbiamo visto appunto che il mondo è andato verso la globalizzazione tutto il mondo in qualche modo è membro non la stessa economia abbiamo creato una banca centrale per una nazione però adesso l'economia mondiale è come se fosse pure un'economia unica tale per cui siamo rientrati con un po a quello la sezione in cui eravamo nel xvii secolo ci sono molto corta che creano valute ci sono circa 200 banche centrali sono due auto 200 autorità che creano valuta però in realtà l'economia resta la stessa per tutti questo porta delle persone inevitabili tensioni che assolutamente non hanno confronti con quanto succedeva in precedenza pensate che siamo adesso all'esempio del giappone il nuovo capo della banca centrale giapponese cura da in giappone ha deciso il centro in cui dtt in italia liquidità ritardo proprio sistema il giappone voleva aumentare l'inflazione perché si trova in estensione deflazionistica quindi voleva aumentare la propria relazione si sapeva anche che la tasso di cambio aveva portato un apprezzamento eccessivo dello yen quindi voleva in qualche modo calmierare la propria valuta in qualità di economista indipendente penso che l'opzione del giappone sta con la giusta è quella la direzione da seguire effettivamente però nel mondo di oggi con enti decisori diversi dipendenti nel momento in cui un governo adotta questa politica una banca centrale adotta questa positiva mentirebbe delle altre si preoccupano perché ricevi pensano che cosa succederà il nostro tasso di cambio il tasso di cambio non è un qualche cosa di individuali ovviamente se sa all'esame e naturalmente rispetto alla valuta di un altro quindi c'è sempre una reazione azione reazione e i politici cinesi e di molti altri paesi si sono in qualche modo preoccupante dell'azione intrapresa dal giappone a livello mondiale infatti ci si preoccupa che ci possa essere una guerra valutaria a livello mondiale situazione in cui ciascuna banca centrale voglia adottare delle cambiamenti politici che avevano in qualche modo a causa delle ripercussioni altrove e quindi nel momento in cui un paese adotta una politica di iniezione di valutaria e di liquidità all'altro reagisce nello stesso modo l'obiettivo quindi è come dicevo nel mio libro che c'è questo gene major non c7 del g8 g20 ma il g major che cosa vuol dire il cim air è come un po sembra una nota si parla di sinfonia di coordinamento i paesi più importanti e vanno coinvolti naturalmente ci sarebbe degli stati uniti e dell'europa con la banca centrale europea della cina del giappone dell'india e anche tutte le economie emergenti perché il mondo di oggi è un mondo estremamente globalizzato e bene queste entità devono assolutamente riunirsi si tratterà di 20 25 paesi e organizzare questo incontro tra i più grandi paesi e di coordinare l'azione delle banche centrali di ciascuno in modo tale che il rischio di una guerra valutaria venga ridotto perché ci sia una maggiore collaborazione tra i paesi e questa è la direzione da seguire c'è un bisogno quindi di un maggiore coordinamento delle linee politiche adottate da ciascun paese c'è un altro ambito molto importante e credo che questo sia l'interesse anche per l'italia e con questo parlerò anche di sovranità abbiamo un bisogno di maggiore il coordinamento per quanto riguarda le politiche monetarie poi bisogna vedere però che produce anche sul mercato del lavoro che crea delle anche lì infatti si porta un maggiore disuguaglianza e maggiori tensioni e su questo vorrei parlare il passo you prima di parlare di questo vorrei illustrare le cause più profonde ossia la struttura dell'economia mondiale totalmente cambiate in questa immagine vediamo quanto è venuto nel mondo concentriamoci solamente sulla curva blu russia i paesi brics è la loro percentuale di pil mondiale tutto il mondo ha un pil di 100 mettiamo la percentuale dei paesi brics era di circa 16 per cento nel 90 ora è il 27 per cento è un cambiamento veramente unico e incredibile che succedono incremento così rapido i principali driver nei bric sono fondamentalmente la cina però dal 94 anche l'india sta crescendo sai rapidamente e questo grafico lo riflette vediamo un marcato incremento dei paesi brics infine vedete prima c'erano i paesi in via di sviluppo ora emergenti in passato commerciavano molto con il mondo industrializzato mentre adesso commerciano molto con i paesi dell'emisfero inferiore osservate un attimo questo grafico mentre decido cosa dire fatto deciso osserviamo questo grafico che illustra gli scambi commerciali dei paesi emergenti con i paesi con gli altri paesi per meno del 16 per cento poi all'inizio poi nel primo decennio di questo secolo più di 30 per cento e la banca mondiale indica chiaramente anche se non lo vediamo nel grafico che tra il 2010 e il 2011 i paesi dell'emisfero boreale con le loro controparti hanno scambiato più del 50 per cento quindi diciamo che il 50 per cento dei loro bilanci proviene dai paesi del sud anche in questo caso la cina è molto importante ma anche se l'altra va verso la tralasciamo vediamo che il sud come commercia molto con il sud quindi c'è una resilienza del sud vediamo ora un altro grafico sugli investimenti globali del sud del mondo i paesi ad alto reddito sono tramite ancora i principali investitori meno si può dire dei paesi del sud però la banca mondiale dice che prima del 2015 e degli investimenti totali dal mondo l'investimento del sud del mondo supererà quello dell'emisfero nord continuerà a crescere nei prossimi decenni durante la mia permanenza in india come consulente del governo mi sono reso conto che negli ultimi sei anni la quantità di investimenti esteri dal regno unito all'india e dall'india e in gran bretagna in tre anni di questi sei ci sono stati piu investimenti da regno unito verso l'india mentre negli ultimi tre anni è il flusso si è invertito una cosa del tutto inattesa si è trattato di attendere come la tata altri gruppi indiani molto importanti che hanno vestito in gran bretagna cosa che non era mai successa nella storia del mondo quindi c'è un cambiamento strutturale in tutto il mondo che è in atto quali ne sono le cause che cosa fare questo cambiamento di struttura sta generando molte turbolenze dovute in parte alla globalizzazione al cambio delle tecnologie del mercato del lavoro vediamo queste cause non so se mi concedete altri dieci minuti grazie bene quali sono le cause la tecnologia ha cambiato questo quadro ha creato praticamente un mercato del lavoro globale quasi unico che crea molte difficoltà ma è un fatto incontrovertibile c'è un lavoro di eric maskin game al claim che ne parla in dettaglio riassumere in breve quanto sta avvenendo in passato risorsa importante per lo sviluppo economico era il lavoro che era polarizzando in alcuni paesi quindi presenti nei mondiali lavoravano per l'india e filippini lavoravano nelle filippine e gli africani africa eccetera però la tecnologia ha cambiato tutto questo possiamo avere dei servizi di base naturalmente non quelli più qualificati altro nome perché abbiamo una specie di bacino comune della manodopera ricordi l'ironia della economia globale e ricordo sono 2003 2004 la televisione americana alla sera prime time presentava le molti commentatori conservatori che parlavano all'azienda americana e non patriottiche che delocalizzavano perché il lavoro questa mattina in altri paesi del naso a seguito di questi attacchi serali cosa successe molti altri paesi cominciarono a delocalizzare perché si era trattato quasi di una campagna pubblicitaria che evidenziava la possibilità di guadagnare di più se si fosse delocalizzato quindi una pubblicità nel prime time costa moltissimo negli usa e quindi le piccole aziende sudafricane cinesi filippine non sarebbero state capaci di pubblicizzare la propria manodopera negli usa a quell'ora e quindi a un certo punto tutti hanno cominciato a delocalizzare nel bene o nel male la tecnologia ha avuto un impatto nel modificare il mercato del lavoro e questo ha generato anche delle diseguaglianze in pratica la parte più benestante dei paesi emergenti sta diventando sempre più ricche quindi aumentano le disuguaglianze nei paesi emergenti perché i lavoratori più competenti riescono a partecipare a questo bacino di manodopera mondiale quelli meno qualificate nei paesi industrializzati teoricamente fanno parte dello stesso bacino e anche loro ne sono penalizzati e quindi la diseguaglianza e due paesi industrializzati anche in essi aumentano la disuguaglianza aumenta negli usa in cina in india in questi paesi che fanno parte del bacino mondiale di manodopera innanzitutto è difficile controllare tutto questo chi ne trae vantaggio nei paesi emergenti e tra l'altro anche l'africa sta cominciando a far parte di questo club ha moltissime persone veramente indigenti dovremmo dire bene che il mercato sia globale però ci sono delle politiche economiche che devono essere radicalmente cambiate la crisi delle economie di oggi è una crisi dei soggetti economici delle discipline economiche bisogna concepire modi totalmente diverse per risolvere i problemi credo sia possibile ci sarà un periodo di riflessione di illuminazione intellettuale per cercare di formulare nuove politiche le cose che fate qui a trento ritengo siano estremamente importanti le porterò in india se fosse possibile che in india ci si riunisce una volta all'anno in una piccola città invitando molti esperti per decidere insieme credo dovremmo farlo anche noi parliamo dei problemi fondamentali delle discipline economiche che dobbiamo analizzare proprio alla luce del cambiamento della struttura economica globale non si può agire singolarmente bisogna unire le forze del john stuart mill è una volta tenendo una conferenza nel 1858 disse in merito alle leggi del mercato magari non ci piacciono le leggi del mercato ma non le possiamo negare non possiamo negarne l'esistenza esistono disse del negarle sarebbe come pensare un marinario che prende il mare e non ama le leggi dei venti e delle maree e pensa di negarne l'esistenza e questo marinaio finirà male bisogna riconoscere leggi del vento e delle maree e saperle sfruttare allo stesso modo dobbiamo conoscere le leggi del mercato e della globalizzazione dobbiamo prenderne atto e sfruttarle al nostro vantaggio quali problemi possono porre queste regole pensiamo la diseguaglianza globale cosa è successo nel mondo c'è stata una globalizzazione dell'economia tra l'altro essa non è iniziata ieri è iniziata sette mila anni fa quando i nostri antenati comuni dall'africa partirono e si diffusero negli altri continenti lì inizia la globalizzazione e continuo su piccola scala ogni tempo la gente si spostava emigrava le cose si sono velocizzate dopo il 1945 la globalizzazione ha accelerato moltissimo la conseguenza è che le possibilità di guadagnare e diventare più le restanti sono aumentate molto non c'è stata però una concomitante globalizzazione politica quindi abbiamo dei piccoli gruppi di potere che tutelano solo i loro interessi di parrocchia quindi bisogna avere delle norme globali avere degli organismi decisionali globali per cui non siano solo giappone usa ed europa a decidere bisogna coinvolgere il sudamerica il sud est asiatico i paesi dell'africa sub sahariana perché possano decidere insieme e capiscano cosa vuol dire non avere una democrazia nel mondo sono dati vecchi quelli che vado a citare non li ho riaggiornati ma le cifre della disuguaglianza non cambiano molto nel 2007 se consideriamo le persone le dieci persone più ricche al mondo e loro la loro ricchezza totale e tra l'altro una cosa interessante su queste dieci persone che cinque di loro hanno abbandonato l'università non si sono mai laureate quindi se vi siete laureati diciamo vi siete un po esclusi dal poter diventare una delle dieci persone più ricche del mondo quindi consideriamo il loro reddito le loro entrate a questo valore superiore un reddito di tutta l'etiopia in un anno più del doppio quindi praticamente secondo alcuni calcoli addirittura il triplo l'etiopia 70 milioni di abitanti sicuramente vi sono delle persone molto ricche se escludiamo i ricchi etiopi consideriamo solo il 90 per cento dei poveri etiopi rispetto a quei 10 dic traete le vostre conclusioni sono un economista ci vuole un po di diseguaglianza nel mondo affinché ci sia uno stimolo alla lotta e al miglioramento ma diseguaglianze di questa magnitudo in cui 10 più ricchi hanno un reddito che il doppio o il triplo rispetto quasi certamente ovvia c'è qualcosa che non va se ci fosse una democrazia globale se ci fosse la possibilità di parlare con i governanti del mondo bisognerebbe dire questo è intollerabile questa disuguaglianza non è tollerabile in italia negli stati uniti tanto meno in india però la situazione è così questo perché le distribuzioni internazionali democratiche sono molto deboli nessuno si oppone a questa disuguaglianza e secondo me dobbiamo fare qualcosa cosa si può fare ancora una volta servono delle politiche mondiali per gestire il mercato mondiale le politiche fiscali quelle monetarie che cominciano a portare verso l'alto i più derelitti del mondo fino ad avere un livello di reddito più accettabile problemi che sono nati in medio oriente per fare un esempio i problemi che non saranno risolti se non c'è una democrazia globale naturalmente è importante ristrutturare il pensiero economico e le politiche economiche ma il pensiero economico in primis ora molto brevemente accetterò il cambiamento che bisogna attuare nel pensiero economico e poi potremmo farne di dibattito prima di criticare la mia stessa disciplina vorrei un goccio d'acqua roma che i mercati sono estremamente contenuti le leggi del mercato sono altresì il settore privato è assai importante l'imprenditoria altra tanto e perdente tuttavia andando l'estremo opposto prendendo una posizione alida fondamentali spesso il mercato dicendo lasciamo fare solo al mercato tutto andrà bene è una cosa sbagliata questa è derivata da una risposta antica saggezza da un testo di adamo smith è il concetto della mano invisibile del xviii secolo si diceva che le persone che cercano i propri interisti egoisti possono dare un certo ordine all'economia è come se ci fosse una mano invisibile si lavora senza pensare all'economia un economista scriverlo di testi o commerciante commercia un editore pubblica libri una che opera nell'ambito tessile fatico vestiti smetto fece questa scoperta il mercato è come una mano invisibile che considera consente un coordinamento di tutti quei soggetti però pensare che sia una legge ossia che va bene l'egoismo personale che vanno può essere egoista l'infinito e alla fine nel conseguire il bene sociale smetto non lo disse mai che questo è fondamentalismo di mercato che non mi deve avere spazio o alle nostre politiche non si rese conto di come la sua frase sarebbe stata portata fuori contesto il termine mano invisibile mi pare dopo la pagina 200 nei suoi testo e quando egli crea un meno dice la parola mano in non venne mai citata nel suo indice e non poteva sapere quanto sarebbe diventato importante va quindi fondamentalisti che dicono lasciamo tutto al mercato senza alcuna forma di coordinamento e risultato sarà un ordine sbagliato andata nella vecchia delhi osservate il traffico non c'è carenza di razionalizzare singolo e autisti guidano in modo molto egoistico per raggiungere la meta velocemente corrono il possibile è proprio per ottimizzare il viaggio non c'è ordine nella vecchia delhi c'è solo il caos puro questo è l'opposto del concetto elencato da smith quindi ci vuole una mano coordinatrice cioè lo stato che può svolgere un ruolo molto importante ma oltre questo ci vuole anche è una cosa che smette ha ribadito e kenneth arrow un burro moderno ha citato e ruolo dell'altruismo delle norme e sociale della creatura questi sono ingredienti importanti affinché una società stia bene servono di norme sociali cultura coordinamento quindi l'economia se ne un po dimenticata gli economisti negli ultimi 50 anni si sono concentrate sulla massimizzazione del profitto del singolo pensando che il risultato sarebbe stato l'ordine negli ultimi 10 15 anni ci si è resi conto che in effetti servono le norme sociali serve la cultura affinché una società la spezia deve ancora una volta star ritengo che il gruppo che si è riunito qui a trento con un diversi settori possa avere un ruolo molto importante nel cambiare anche i tessili di economia in modo da creare nuove politiche che rendano il mondo migliore e nonostante tutte le difficoltà rimango assai ottimista supereremo questa difficoltà ci vorranno almeno due o tre anni 4 anni però c'è da andare e il mondo nel suo insieme ringraziamo il professor kaushik basu per la sua esposizione così chiara e così ricca per averci aiutato a vedere un po più i nostri problemi nell'ambito dei venti e delle onde dell'economia globale farci sentire forse un po meno euro vittime e penso che ci siano delle domande per lui quindi darò subito la parola a chi alza la mano da parte mia c'e ne ho due una puntuale tecnica un chiarimento lei ci ha detto che nel flusso di investimenti diretti tra regno unito e india negli ultimi sei anni in tre anni diciamo è stato dominante il flusso dal regno unito verso l'inter negli altri tre anni viceversa volevo semplicemente capire se questi anni sono alternati oppure sono 33 cioè se disegnano una tendenza oppure se sono diciamo così alternati e quindi non c'è una tendenza netta in questo movimento la seconda domanda penso di poterla fare a nome di tutti cioè sarei curioso di sapere che cosa lei alla fine ha fatto con quella cintura di sicurezza perché ho visto che la sua tesi di dottorato e sulla teoria della scelta quindi forse la sua risposta un interesse anche generale non soltanto aneddotico grazie ad esso se ci sono domande è il momento prego grazie ricollegandomi alla necessità di una politica monetaria globale unica quello che volevo chiedere al professore e se ritiene che in europa non ci sia bisogno anche di una politica del lavoro unica in maniera tale da uniformare il mercato dei diritti anche grazie ai kew grazie andato a risponde a queste due domande per quanto riguarda lo scambi fra regno unito inning è bene non c'è una tendenza in alcuni casi la prevalenza è stata in una direzione e l'altra e nell'altro non è stato non c'è questa divisione dei primi tre anni di secondi tre anni ma se confrontiamo la situazione rispetto a qualcosa quindici anni fa questa era assolutamente impensabile non si poteva pensare mai che ci sarebbe stato un anno in cui l'india investire di più nel mio dito rispetto a quanto non succede normalmente cioè che il gran bretagna investe più in in india è qualche cosa di partita particolare qui c'è un calcolo della banca mondiale in cui ci dice che in realtà questa tendenza diventerà finalmente mondiale per quanto riguarda la città di sicurezza ebbene la prima volta in cui l'autista mi ha detto che potevo metterla come non metterla è bene non volevo imbarazzarlo per 15 di non usarla mi sono semplicemente tenuto fermo sulla mia sedile dopo di che però deciso comunque di utilizzarla per quanto riguarda la sua domanda assolutamente ai molto valida sono effettivamente convinto che ci sia bisogno di un mercato unico anche del lavoro e a questo proposito vorrei dire una cosa che forse può sollecitare un po gli animi perché comunque vorrei dire ritengo che ci sia bisogno di politiche miranti ad avere maggiore flessibilità nel mercato del lavoro e questo devo dire che lo ha sostenuto anche in india in cui c'è molti pochissima flessibilità garantita nel mercato del lavoro ma anche come dire la stessa cosa c'è bisogno senz'altro di un meccanismo di welfare tale per cui quando le persone entrano ed escono dalle capre lavoro venga comunque coperte da una certa di protezione e questo dovrebbe essere una protezione universale non necessaria a una determinata posizione ci vuole una certa facilità per bonsai né da un lavoro all'altro credo che tutta l'eurozona è tutta l'unione europea deve assolutamente mettersi attorno al tavolo per adottare una politica del mercato del lavoro che sia più flessibile e la stessa cosa si sta avendo per quanto riguarda le politiche creditizie va fatte anche per la politica del mercato del lavoro dunque la mia domanda riguarda un'eventuale guerra delle valute lei diceva che il modo migliore per evitarlo sarebbe avere una banca centrale che riunisca molti paesi quindi su 20 30 eccetera ma la mia domanda è avendo questi macro paesi alla fine non avremo una guerra di materie prime nel senso che il lavoro di tutti questi venti paesi sarà di una massa di gente che però sarà comune ad altri paesi quindi la guerra delle valute cambierà con una nuova valuta ma se poi vi siamo a quel punto l'unica cosa che avrà valore non sarà come nel settecento per esempio o il militare come negli stati uniti che possono stampare quanto gli pare tanto comunque hanno una garanzia o semplicemente il possesso delle materie prime stesse a dare il valore della valuta cioè torneremo alla vecchia renzi sul logo de grazia coltello mangia per quanto riguarda questo raggruppamento di paesi io volevo dire che potevano essere 20 25 delle economie più importanti naturalmente ci potrebbe essere una guerra comunque anche in questo caso sarebbe magari una guerra all'interno della sala quando i 20 25 si discute però è meglio avere una guerra all'interno di un contesto piuttosto che questa guerra che fuoriesca dai margini di un aula quando si sono uniti dagli del g20 e hanno parlato di politiche fiscali si sono avuti molte discussioni animate però per la prima volta c'è stata una qualche coordinamento in questo senso e la crisi è stata in qualche modo contrastata poi per quanto riguarda il fatto che ci possono essere altre delle banche centrali che si oppongo del bene questo rischio per lo meno non c'è se si scelgono i 20 25 rapportarti delle banche principali c'è rischio senz'altro che magari si possano rivolgere in modo aggressivo ai paesi che non sono all'interno del picco il nucleo non posso rispondere a questa domanda spero penso che quando di esseri umani quando difende vogliono difendere i propri interessi si rendono conto che c'è qualche cosa che va al di là del proprio egoismo che c'è un interesse collettivo so che il mondo non funziona sempre secondo queste logiche so che le persone tendono a sviluppare i contrasti quando si incontrano ma non siamo comunque una posizione di far riunire 250 banche mondiali a cercare un'unica politica ma se lo fanno almeno le principali se lo fanno con un atteggiamento diverso tra l'altro c'è un'altra cosa che volevo citare l'altro io posso io credo che gli economisti abbiano svolto un ruolo nel forse limitare lo spazio dell'altruismo un altruismo svolge il ruolo fondamentale nel funzionamento della nostra economia mondiale dobbiamo assolutamente coinvolgere anche questa cifra per cui bisogna rendersi conto che bisogna essere anche altruisti grazie io la chiedo in inglese la domanda perché faccio meglio la mia domanda è la seguente ha fatto riferimento al bisogno di ripensare mettere in discussione la disciplina economica che ne pensa di allontanarsi da questa crescita questa tensione verso la crescita visto che non c'è una correlazione fra e latina il benessere e la felicità la mia domanda si ricollega in parte alla precedente qual è il fine ultimo che deve avere l'economia c'è spazio per un'altra domanda grazie professore lei ha parlato di un esigenza di una regola che sia comune si è parlato anche di una politica monetaria globale per tutto il mondo quindi e poi diceva che ha in europa abbiamo una politica fiscale al di là di una politica ma nell'aria secondo rai non abbiamo bisogno forse in futuro anche della politica fiscale che si è veramente mondiale a breve grazie risponderò queste tre domande le prime due fra l'altro erano collegate e quindi risponderò congiuntamente adesso parlerò di pil e felicità ma secondo me c'è un ripensamento importante che dobbiamo fare e cioè di collocare l'economia tra le discipline sociali car polani ha scritto dell'importanza per esempio della embedded economics del e cioè li trasferiva anche l'economia farà le scienze sociali ha fatto riferimento degli obiettivi come il pil cosa fare bene la felicità è importante se si vuole seguire punto l'evoluzione della felicità ma credo che sia un po sono un po scettico circa così studi sulla felicità perché quando si chiede una persona quanto sei felice se il più felice di prima ebbene la risposta dipende molto dall ambito culturale d'aver radice culturale piuttosto che della felicità comandato obiettivo per cui posso dire che sono molto felice magari nella cultura indiana tutti risponderebbero che sono felici perché la loro cultura gli impone così altri viceversa risponderò no quindi io credo che il confronto fra paesi della felicità e di difficile interpretazione per cui io mi affiderei le misure più tradizionali ne abbiamo vari di indicatori ciclici per esempio di amartya sen hanno parlato di diversi sistemi per misurare lo sviluppo presso la barca mondiale abbiamo sviluppato una serie di indicatori che sono risultati essere molto importanti e cioè imparare ad apprezzare il paese concentrandosi sulla 40 per cento inferiore della popolazione quindi se un 40 per cento della popolazione 6 40 per cento più povero diciamo viene considerata come centrale questo ti dà una buona fotografia del paese bisogna comunque concentrarsi su questa fascia più bassa questa è la l'obiettivo della prosperità condivisa che è l'obiettivo appunto della banca mondiale che secondo me è un buon obiettivo qual è l'obiettivo finale qual è il senso finale dell'economia in un mondo migliore un mondo migliore un termine un po vangogh però alla fine è questo che cerchiamo l'obiettivo è quello di raggiungere maggiore armonia e felicità e questo deve essere tale per cui non dobbiamo pensare solo ai nostri individualità al mio paese in mib della mia razza le persone condividono la mia religione non sono questi i criteri dobbiamo pensare come collettività al nostro bene comune nostra il mondo è troppo piccolo oggi per poter pensare a ciascuna ed entità separata dagli altri in realtà tutti veniamo dallo stesso pool genetico dobbiamo pensare a un mondo migliore per tutti però vorrei anche parlare da scienziato molte delle analisi vengono condotte senza in realtà considerare qual è l'obiettivo più ampio e va benissimo quando un economista cerca di carni dei con le connessioni fra le politiche monetarie l'inflazione normalmente quella persona magari risulta essere ossessionata da gli aspetti scientifici da e cioè che cosa fa la banca centrale che cosa succede i prezzi questo è come se pitagora volesse guardare il triangolo reto dire che rapporto c'è fra il l'angolo l'angolo a 90 gradi e resto è bene i vari scienziati tutti si concentrano sui loro piccoli problemi ma congiuntamente l'obiettivo è quello di arrivare a un paese migliore so che karima che poi ha parlato della coordinamento delle politiche monetarie e sulle politiche fiscali ebbene credo che attualmente c'è bisogno della politica monetaria per tutto il mondo ma anche la politica fiscale riveste grande importanza visto che me l'hai detto vorrei soffermarmi un attimo sulla politica fiscale all'interno dell'eurozona abbiamo visto che far costruire dei paesi all'interno di una entità monetaria senza dedicare abbastanza attenzione alla coordinamento fiscale si possono causare dei problemi adesso l'europa sta leggendo questo poi c'è un quesito più importante tutti stanno scrivendo e preoccupandosi di questo al giorno nel senso che ci sono tanti diversi politiche fiscali in tutto il mondo le politiche sono tali per cui c'è una totale caos nel senso che tu puoi produrre in un paese mettere i render i prodotti altrove mettere i guadagni di un'altra porta ancora e quindi ci sono molte grandi aziende che in qualche modo riescono a evitare le tasse io non è che il colpo vero di gioco e le aziende ovviamente le leggi esistono e vanno seguite se queste ti permettono di evadere dal pagamento delle tasse tanto meglio per loro però è assolutamente impossibile che ci siano dei buchi appunto nella normativa fiscale perché secondo me è tutto il mondo dovrebbe sedersi intorno al tavolo appunto in modo tale da adottare delle politiche fiscali che renda impossibile per le multinazionali a trarre vantaggio da delle possibile i buchi nelle politiche fiscali di ciascuno stato tale da permettere punto le multinazionali di evadere il pagamento poi delle tasse una questione se nelle i grafici non solo nei grafici ma anche nelle analisi che vengono condotte da parte degli esperti viene preso in considerazione il problema del movimentazione di capitali attraverso il la corruzione e soprattutto il narcotraffico grazie il nostro tempo sta finendo siamo su inesorabili del festival di trento quindi vi chiedo se ci sono altre domande di farli adesso grazie prego professor ha parlato delle esigenze di una regola democratica lei diceva che dobbiamo mettere a punto dei metodi tali per cui coloro che sono colpiti da una politica possono anche avere una voce in capitolo questo vale quindi anche per un adozione di misure a livello globale la prima domanda avverte va appunto sul capitale della corruzione dell'arco traffico e bene ovviamente sono capitani che sfuggono il nostro controllo non perché non lo vogliamo ma perché per loro stessa natura non possiamo raccogliere dati relativamente a questo per quanto riguarda il narcotraffico il capitale della corruzione anche naturalmente bisognerebbe includere dei nostri calcoli si lavora molto in questo senso ma evidentemente è molto difficile avere dei dati precisi quando lavoravo in india nel mio incarico precedente molto importante salto molto importante anche per l'india perché ci sono capitali lettrici massicci che vengono spostati però devo dire che è molto molto difficile tenerne conto per quanto riguarda la democrazia globale bene questo senz'altro al problema che cos'è la democrazia ci sono molti i requisiti da soddisfare quello più importante però perché ci sia la democrazia è che bisogna esercitare un voto quando si sceglie un leader se la decisione di quelli della avrà una ripercussione su di te sei tu che decidi appunto se lo vuoi o meno bene negli stati uniti sono un paese talmente potente tale per cui il presidente degli stati uniti ha ripercussioni sul benessere in tutto lui delle presenti del mondo quindi nel caso esistesse veramente un sistema democratico tutti dovrebbero votare per l'elezione del presidente americano ma evidentemente questo non succederebbe mai chi sarebbero si erano sempre dei voti che vengono espressi a livello nazionale quindi come si può avere una maggiore democrazia bisogna costituire più istituzioni la banca mondiale e uno dell'istituzione che possono garantire appunto maggiore democrazia si tratta di istituzioni multilaterali in cui viene garantita o più spazio magari a quei paesi piccoli come degli appestati del subsahara che altrimenti non avrebbero voce ci sono poi le organizzazioni mondiali del lavoro in cui si può garantire spazio a quei paesi che normalmente non l'avrebbero ecco questa secondo me è la direzione in cui muoverci sappiamo che le prime costruzione della democrazia è costata molto le prime costruzioni della democrazia erano tali per cui non avevano il voto coloro che non venivano neanche considerati pensiamo alla democrazia in grecia insegna all'interno della città stata una democrazia che pensava di essere donne in realtà non lo era c'erano due categorie di persone che venivano trascurate nel metterle lei quelle due categorie di persone erano talmente lontane dalla consapevolezza di cure e della decisione che io non è che costerà per le donne non veniva garantito il voto agli schiavi non veniva garantito il governo quindi quando si celebra la democrazia si sa sempre che comunque c'è qualcuno che viene lasciato al cuore ve ne è una battaglia che richiede tempi lunghi affinché veramente tutti vengano coinvolti grazie siamo anche più sorpasso specie oggi possiamo dire con fiducia arrivederci al festival di trento
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