Dialogo con Gentiloni: L'Europa ai tempi del Coronavirus
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Dialogo con Gentiloni: L'Europa ai tempi del Coronavirus
Il dialogo del Direttore scientifico del Festival dell’Economia di Trento Tito Boeri con il Commissario europeo agli Affari Economici Paolo Gentiloni sui nuovi strumenti messi in campo dalla Comunità Europea per rispondere alla crisi del coronavirus: il MES, il Recovery Fund e il S.U.R.E.
buonasera buonasera a tutti voi che ci seguite perché registrati a quest'evento oppure perché collegati via streaming buonasera commissario gentiloni trappola sera grazie per aver accettato queste nostre invita tra l'altro sappia che noi saremmo molto felici di averlo anche di persona a trento quando finalmente potremo fare il festival come normalmente facciamo nelle piazze nelle strade e nei teatri di trento mi chiedevo pensando a questo nostro dialogo odierno se quando lei è stato nominato commissario europeo per l'economia si era immaginato di trovarsi in un momento così importante per l'integrazione europea qualcuno ha usato il termine momento di hamilton facendo riferimento al segretario tre giorni diciamo il ministro del tesoro del governo federale americano che nel 1792 riuscì a portare a termine il suo sogno che era quello di mutualizzazione dei singoli stati un'operazione che fu la premessa dell'integrazione economica ma anche politica degli stati uniti perché tutti riconobbero in questo la cooperazione di integrazione allora c'era uno stato che era la virginia lo stato più ricco e che si opponeva con forza questo processo speriamo che non si ripeta in questo caso che il cambiamento di campo della germania porti con sé e vinca le resistenze anche di quei piccoli paesi quelli che noi chiamiamo paesi frugali perché effettivamente si tratta di una svolta molto importante la riassumo brevemente per chi ci ascolta la commissione diventerà il maggiore emittente sovranazionale di debito in europa si tratterà di 750 miliardi e titoli a lungo termine con scadenze previste fino a 30 questi soldi raccolti sui mercati finanziari serviranno in parte 250 miliardi per finanziare prestiti e paesi membri ma la parte più importante per contributi che tra l'altro si sommeranno a quelli normalmente erogati dalla commissione circa 1.100 miliardi ogni anno attraverso i vari fondi strutturali e secondo alcune tabelle che circolano in questi giorni il nostro paese l'italia dovrebbe ricevere circa il 10 per cento di pasta di questa somma mentre io personalmente e altri riteniamo che quello sia movimento il momento davvero molto importante c'è chi per esempio leggevo io lo infrange un sito web e influente a livello europeo guidata da voi camicia altre venuto a diverse edizioni del festival tende un po a sminuire il risultato e dice ma i soldi sono pochi arriveranno fra molto tempo si pone domande sulla condizionalità sui tempi capisco bene la condizionalità verrà esercitata dall occidente con berla yen e dalle film quindi di fatto dal suo dal suo ministero quindi proprio partire dal chiederle quando arriveranno i soldi ponendo che chiaramente tutto vada liscio sia nella riunione prossima del consiglio europeo sia poi nel processo di ratifica a livello nazionale e soprattutto quale tipo di condizionalità ci sarà nel erogare questi aiuti e questi presti sì grazie innanzitutto grazie a voi per la la opportunità anche se appunto via via video ma ormai siamo abituati e certamente anch'io mi auguro di essere presto a trento in una in un'edizione fisica non non mi sarei aspettato di vivere una una vicenda così terribile naturalmente come quella che abbiamo vissuto io l'ho vissuta in realtà a bruxelles perché sono a bruxelles da dal primo marzo sera l'ultimo mio passaggio in italia è stato quando ho votato per il mio il successore nel collegio di roma 1 cioè roberto quartieri mi ha fatto molto piacere ma da allora sono a bruxelles sapete che tra l'altro il belgio è stato uno dei paesi più colpiti da questa pandemia quindi ho visto da vicino anche se in un altro paese l'impatto tragico di questa di questa vicenda e non c'è dubbio che questa vicenda avrà delle conseguenze economiche enormi sappiamo nella nostra siamo stati un po accusati nelle nostre previsioni di primavera di essere stati leggermente ottimisti sulle cifre del dl rebound della della ripresa per l'anno prossimo perché noi come sapete abbiamo previsto un nostro scenario di base una caduta del sette e mezzo quest'anno che poi viene via via confermata un po da tutte le marche come ordine di grandezza da tutte le istituzioni che fanno previsioni è una ripresa rimbalzo fino al 6 per cento per l'anno prossimo e sappiamo quanto siano gravi le conseguenze di questo lockdown di questi lockdown non sappiamo con certezza che il rimbalzo possa essere di queste dimensioni dipende naturalmente dal ritmo di questa abbandono delle misure di confinamento dipende dalla forza e dalla dalla fiducia che i consumatori e le imprese avranno nei prossimi mesi e dipende anche dalle misure che vengono presi a livello nazionale che a livello europeo io qui non avrei mai pensato che francamente spero che a nessuno di noi capiti di rivivere un'esperienza così terribile ha detto questo certamente le misure adottate sono molto importanti adesso siamo passati da marshall hamilton va bene però io non esagererei poi con con questi paragoni perché c'è qualcuno che può essere anche urtato da da dall'idea che le decisioni che abbiamo preso siano le premesse di diritti di chissà che cosa intendiamoci chissà che cosa che io personalmente culturalmente molto mi augurerei ma insomma faccio il commissario europeo quindi stando ai fatti è successa sicuramente una cosa straordinaria e cioè che le istituzioni europee hanno avuto una reazione molto rapida e di dimensioni molto rilevanti senza ripercorrere tutti i passaggi che per resto tito boeri ha già richiamato l'ultimo passaggio quello di della visione e l'altro ieri è certamente quello di maggiore dimensione se volessimo sintetizzare l'importanza di questo ultimo passaggio e anche di alcune delle premesse e delle mosse precedenti sia pure in modo più indiretto o specifico è qui si tratta di aver dotato per la prima volta la politica economica e di bilancio della commissione europea di un volume di fuoco economico questa politica il bilancio fino ad ora era fatta come sapete fondamentalmente da regole tetti soglie e raccomandazioni o addirittura procedure d'infrazione se le raccomandazioni non venivano seguite o se lo scarto rispetto a queste regole era troppo elevato e poi nella crisi che abbiamo avuto dieci anni fa nella istituzione di strumenti per salvare paesi che avevano bisogno di un salvagente no il in italia molto famoso mass è appunto lo strumento attraverso il quale ci sono stati gli interventi per la grecia per il portogallo della spagna nelle nella crisi precedente ma qui c'è una cosa completamente nuova e che sappiamo ad esempio essere stata invocata a lungo prima da mario draghi e poi da christine lagarde e cioè la non abbiamo non possiamo avere solo una politica monetaria comune dobbiamo avere almeno straordinariamente eccezionalmente per alcuni aspetti con alcuni strumenti una politica di bilancio con una politica economica e qui la decisione assunta la proposta fatta l'altro ieri va esattamente in questa direzione cioè la commissione da sui mercati e raccoglie 750 miliardi in realtà 850 perché altri 100 ne deve raccogliere per quello strumento deciso po prima che si chiama ashura che quindi sono 850 e li usa per finanziare con come ricordava boeri sussidi e crediti e prestiti a lunghi lunga maturità progetti comuni questo è non so se sia il momento hamilton certamente è un tool momento fondativo per per questo tipo di politica e di coordinamento di politiche economiche perché è un coordinamento con volume di fuoco non è soltanto un coordinamento con regole in che tempi e in che modo ma i tempi alcune misure sono già disponibili di tutte tutto questo ventaglio di misure che sono state adottate alcune misure che sono tutte in crediti sono già disponibili in particolare sono già disponibili le linee di credito facilitate del mes destinate alla spesa sanitaria come sapete hanno un tetto del 2 per cento del pil per ciascun paese quindi nessun paese delle dimensioni dell'italia possono arrivare dalle parti dei 35 36 miliardi e le diciamo così la dotazione della banca europea degli investimenti di 200 miliardi per sostenere le piccole e medie imprese che è stata deliberata a lunedì scorso dopo una discussione piuttosto complicata dal board of governors queste due strumenti 200 miliardi da una parte e teoricamente fino a 240 anche se sappiamo che il mes non sarà utilizzato certamente da paesi che hanno tassi d'interesse paragonabili o più vantaggiosi di quelli che che arrivano con il mes sono già disponibili poi abbiamo strumenti in via di definizione che io mi auguro possano essere definiti entro la metà di luglio in particolare questo sua che ancora ha bisogno della ratifica di alcuni parlamenti quindi mi auguro che si completi il percorso entro metà luglio per consentire alla commissione questa prima emissione di titoli nella seconda metà di luglio per sua il pack il pacchetto posto mercoledì che abbiamo chiamato next generation iu è un pacchetto che deve passare attraverso due fasi una prima fase el approvazione da parte del consiglio europeo e la seconda fase la ratifica da parte dei parlamenti nazionali di una in particolare delle decisioni che il consiglio europeo assumerà approvando la proposta della commissione e cioè l'incremento dall 1,3 al 2 per cento della soglia del del tetto delle risorse proprie della commissione perché questa emissione di debito questa raccolta di di quattrini sui mercati finanziari la commissione la farà anche grazie all'incremento di questo tetto quanto tempo porteranno questi due percorsi beh io mi auguro il più in fretta possibile c'è un primo consiglio europeo a metà giugno non tutti sono certi che sarà quello conclusivo ed eventualmente ce ne potrebbe essere un secondo ai primi di luglio per dare il via libera io sono relativamente ottimista sul fatto che questa proposta verrà approvata ci sono sempre dei ritocchi possibili naturalmente ma parliamo di ritocchi non credo che l'architettura la sostanza di questa proposta verrà modificata penso che anche la reazione dei paesi più riluttanti sia una reazione più negoziale che non di porte sbattute in faccia alla proposta della commissione almeno questa è la mia è la mia valutazione e aggiungo ricordo a tutti che primo luglio comincia il semestre della presidenza tedesca presenza di turno tedesco della unione europea è certamente la germania ha avuto con il suo accordo con la francia un ruolo importante nel fornire anche alla commissione diciamo così una base su cui costruire la propria proposta quindi io confido che il consiglio approvi questa questo percorso della della prossima riunione o nelle prossime due riunioni e che su questa base si possa procedere molto rapidamente poi alle ratifiche parlamentari avendo detto tutto questo la risposta semplice però alla domanda è quando entra in funzione il pacchetto grosso diciamo così che grosso è nel senso che nella le cifre di cui parlava boeri che sono in realtà cioè un po dismessi rispetto alle alle tabelle che al momento la commissione ha no al momento che la commissione ha approvato la commissione ha approvato delle chiavi di allocazione che riguardano tra l'altro soltanto quella parte di questi 750 miliardi che hanno delle chiavi di allocazione nazionale perché poi ci sono alcuni programmi che invece sono dei programmi aperti e non hanno una chiave di allocazione predeterminata per esempio il programma shore non ha a dei tetti a delle dei vincoli per evitare che tutto vada un paese ora ma non ha la chiave predeterminato invece i fondi principali principale dei quali è questo che ricava ricoveri al resilient fan hanno delle chiavi predeterminate di allocazione decisero commissione la commissione ha nella chiave di allocazione prevede per l'italia appunto contributi per 81,8 in grande e 90,9 in loans il totale come già uscito anche sui nostri giornali ed i 172 mia questo il grosso di questo parte con il bilancio pluriennale della commissione dal primo gennaio el angoscia perché come sapete e questo è un elemento fondamentale del discorso che facevo prima cioè il coordinamento delle politiche di bilancio con firepower è un elemento fondamentale è il collegamento tra questo fondo è il bilancio della bella e l'unione perché senza questo collegamento avremmo fatto un ulteriore fondo interstatale intergovernativo come per esempio il mes che sarebbe stato utilissimo ma non avrebbe avuto questo diciamo così questa forza strategica quindi queste cose cominciano dal primo gennaio 2021 c'è qualcosa di anticipato rispetto a questo ci sono i tre programmi con linee di credito di cui parlavo prima dei match che commissione per quanto riguarda su air e ci sono alcuni programmi anche del prossimo pacchetto che possono essere anticipati e sono due programmi abbastanza più limitati possono essere anticipati rispetto alle popolazioni delle ratifiche dei parlamenti nazionali hanno solo bisogno dell'approvazione del consiglio diciamo così e sono un programma che si chiama real you e che distribuirà alcune decine di miliardi ma alcuni miliardi li distribuirà già nel 2020 anche questo con delle location chi nazionali diciamo più finalizzato all'emergenza sanitaria proprio a conrad 19 fare fronte come fosse protezione civile famosi reati più e poi un altro programma che i miei servizi di exim hanno elaborato insieme al dg competition quindi commissaria per stagger che è questo scusate gli acronimi bruxelles e si sono micidiali comunque si chiama solvency support instrument ssi e dovrebbe poter entrare diventare operativo già in ottobre di quest'anno che cos'è il solvency support instrument nasce sostanzialmente da la constatazione di uno squilibrio nelle richieste in deroga alle regole degli aiuti di stato pervenute alla commissione in queste settimane avete visto tutti questo squilibrio sono arrivati alla commissione richieste di derogare alle regole sugli aiuti è stato per 2,3 milioni quindi per 2.300 miliardi e il 47 per cento di questi 2,3 trilioni erano richieste di un solo paese la germania e naturalmente questo è semplicemente la traduzione del fatto che non tutti i paesi europei hanno lo stesso fiscal paola anzi sono molto diverse e il fondo solvency supporto instrument si rivolge a quelle imprese che noi riteniamo strategiche per il futuro dell'europa e che possono trovarsi in delle condizioni in cui gli stati in cui si trovano ad operare non sono in grado di dargli il necessario supporto di per evitare crisi di solvibilità naturalmente parliamo di imprese che non fossero in crisi prima dell'arrivo del della dei l'ok da un ed imprese che hanno un valore strategico per per la commissione questi due strumenti diciamo la protezione civile è rafforzata e questo solvency supporti instrument sono gli unici due che entrano operativamente in parte nel 2020 e anche nel 2020 avremo come dicevo quei tre programmi che totale curvano più di 500 miliardi di potenziali basati su crediti e affidati a quelle tre diverse istituzioni questo è e sui tempi ora non so se è la condizionalità e cioè quindi se capisco bene allora ad ottobre cominciano arrivare i primi si arriverà comunque sopra i 172 miliardi i primi già da ottobre attraverso questi strumenti particolari però il grosso dal gennaio 2021 e riguarda la condizionalità si potrebbe quasi dire che nel 2020 fondamentalmente ci sono gli strumenti basati su crediti prestiti quelli decisi dall eurogruppo a suo tempo mentre invece gli altri anticipo sui programmi grossi sarà liberamente limitato cioè nell'ordine di qualche miliardo è con nonna significativi e attenzione però che la questione dei tempi è molto importante anche per il programma grosso il programma grosso è quello che raccoglie all'incirca i tre quarti dei 750 miliardi complessivi è un singolo fondo anche qui c'è una sigla si chiama ricoveri a brasilia facility rrf lo abbiamo presentato ieri io e il commissario e il vicepresidente dombrovskis questo strumento si basa da solo fa 560 miliardi tra grande stellone solo questo strumento e si baserà su programmi nazionali cioè ogni paese anche lui ha già le sue chiavi di allocazione sa quindi ogni paese quanti granze quanti loans avrà disponibili per questa facility i ricoveri e ogni paese fa la sua proporrà il suo piano credo che sia molto importante capire i 22 limiti in cui ci dobbiamo muovere da una parte noi non stiamo affrontando una crisi assimilabile paragonabile a quella di dieci anni fa non abbiamo singoli paesi che chiedono di essere salvati e che hanno fatto delle scelte sbagliate e nei confronti dei quali si impongono condizioni più o meno draconiane per poterli salvare abbiamo una crisi che sa che ha origini quelle che sappiamo è che ha colpito anche se con tempi e esiti diversi tutti e 27 i paesi e che tuttavia rischia di produrre conseguenze economiche diverse da paese a paese e per questo che oltre a liberare le risorse disponibili in ciascun paese cosa che abbiamo fatto già a metà marzo con alcune decisioni sulle regole di bilancio e sulle regole degli aiuti di stato la commissione mette in campo molti strumenti comuni gli strumenti comuni servono un po per evitare quella che io definisco il rischio di una grande frammentazione cioè che la crisi pur essendo una crisi che investe tutti produca conseguenze molto molto diseguali già nelle nostre previsioni di primavera si vedono le differenze diciamo così senza interventi che si produrrebbero per l'impatto diverso già nel 2020 e per i rimbalzi diversi nel 2021 quindi non c'è da fare paragoni addirittura noi ci siamo proposti di sostituire la parola condizionalità con la parola priorità può sembrare una una una distinzione antica abbastanza insignificante no però stamattina faceva un'intervista alla televisione greca è insomma convincere l'opinione pubblica greca che dà il nome morando non non c'è il memorandum che chi arriva e ti dice devi devi ridurre del trenta per cento le pensioni devi fare questo e quell'altro eccetera sei tu broker non c'è neanche la troika dato sei tu governo greco che deve fare la proposta alla commissione è dialogando con la commissione assicurare una coerenza di questa proposta con le priorità comuni e con le raccomandazioni che la commissione stabilmente emette e lo devi fare presto questo è l'invito che abbiamo rivolto a tutti i governi perché è vero che le risorse di questa rf quindi del grosso di questo fondo di ricoveri saranno attribuite assegnate a partire dalla prossima primavera però è anche vero perché li avrà l'approvazione formale anche dei piani di ricoveri andresini anzi dei diversi paesi ma il nostro suggerimento ai paesi membri di presentare questi piani di rigore e resilienza già a settembre ottobre insieme alle note di aggiornamento del def insieme ai alle proposte di bilancio perché il dialogo poi con la commissione è molto importante per mettere a fuoco questi questi progetti quindi è chiaro che dobbiamo sapere due cose 1 che come per tutti i fondi europei qualunque imprenditore o o amministrazione locale abbia avuto a che fare con fondi europei sa qual è il quale sia il livello di serietà di dettaglio di impegno sui tempi di precisione negli obiettivi che vengono richiesti quando si erogano risorse europee e figurarsi se non verranno richiesti quando si parla di piani da 100 150 miliardi e su questo non c'è dubbio e contemporaneamente questo per quanto riguarda la forma per quanto riguarda il contenuto noi spingeremo molto come si dice in gergo la la ownership dei diversi paesi perché nessuno meglio dei singoli governi può sapere quali sono le priorità strategiche il nostro compito sarà quello di tenere questi piani ancorati alle priorità strategiche e le priorità strategiche sono le priorità delle grandi transizioni digitale ambientale su cui la commissione è impegnata e delle strozzature delle difficoltà dei problemi da risolvere che non da oggi i diversi paesi hanno e sono diversi da paese a paese lei ha parlato di volume di fuoco mi chiederò questo volume di fuoco sarà tanto più forte quanto la commissione europea acquista una capacità fiscale di questo cenno anche nel documento che avete presentato l'altro ieri quindi vuol dire avere in qualche modo una capacità di raccogliere delle entrate a livello europeo senza dover ogni volta negoziare coi singoli paesi bisogna fare degli investimenti oppure essere costretti a delegare alla banca centrale europea insomma avere capacità fiscale anche il presunto posto per fare delle emissioni di debito in qualche modo sicuro veramente cittadino europeo pensa ma cosa vuol dire questo vuol dire che io ho già la tassazione a livello locale o la tassazione a livello nazionale si aggiunge un terzo livello di tassazione o l'europa riesce a creare una nuova base imponibile recuperando quella che gli singoli stati non riescono ad emergere riferisco per esempio alla web tax cosa che un singolo stato non riuscirà mai a tassare i giganti del web soprattutto rispetto al livello in cui consumatori utilizzano queste strutture perché spesso i giganti del web hanno questa possibilità di spostare i profitti altrove che visa tassarli in base al numero di consumatori di utenti di queste strutture poi lo stesso discorso vale per le grandi multinazionali anche qui principio dovrebbe essere quella di i consumatori se mai avere una postazione proporzionale al numero di consumatori infine c'è anche l'aspetto della competizione fiscale all'interno dell'europa purtroppo c'è stata richiamata da tanti eventi anche recentemente anche dalla vicenda fc a e ogni tanto viene da chiedersi ma questi paesi frugali si oppongono a questo processo perché alla fine il processo porterà anche ad impedire che ci sia eccessiva competizione fiscale all'interno dell'unione europea o ci sono altre ragioni per questa loro resistenza ecco come la vede perché anche questo rientra tra le prerogative della sua della del del suo mandato quello di intervenire su tutti questi aspetti di tassazione a livello europeo e di recupero di base imponibile a livello europeo si è così lo dico spero senza alcun tono minaccioso io sarei anche il commissario alle tasse nel senso che un altro dei grandi servizi di cui sono responsabile è un servizio che si chiama taxud che si occupa di tasse e di dove dobbiamo partire dal non deve apparire minimamente minaccioso perché come vorrei già di fatto anticipava non è che la commissione europea si mette a sottrarre gestito o aggiungere tassazioni individuali rispetto alle prerogative degli stati me questo credo almeno in questa fase storica sia assolutamente impensabile tant'è che anche in termini diciamo linguistici noi qui ci riferiamo alla soglia soglia delle delle risorse proprie della della unione europea le risorse proprie attualmente sono assicurate da un lato dal contributi degli stati membri in base ai loro reddito e cerci sapete bene sono contributori netti ci sono beneficiari netti sono paesi che sono a metà l'italia è tra i contributori netti nel senso che tra il dare e avere poi grosso modo diamo una quindicina di miliardi e ne riceviamo 11 va grossomodo almeno negli ultimi anni dalla dalla commissione dall'unione europea oltre ai contributi dei vari stati ci sono come risorse proprie alcuni meccanismi che riguardano la una quota dell'iva e delle delle mission trade system fin qui che cosa si aggiungerà nel prossimo bilancio secondo le proposte già di fatto acquisite a una piccola operazione aggiuntiva di tassazione secondo le proposte della commissione di tassazione della plastica manuzzi ma in realtà ci sono capitoli molto sostanziosi in in discussione che appartengono a due grandi famiglie la famiglia ambientale quindi tassazione sull'energia da aggiornare perché è tuttora vengono incentivati a livello unione europea combustibili fossili che dovrebbero essere disincentivati ma la direttiva sulle tasse per l'energia è vecchia di 19 anni quindi non è da aggiornare e il secondo loro con molto più complicato questo meccanismo di aggiustamento ai confini per le emissioni inquinanti la cosiddetta carbon borger tax che è in sostanza un meccanismo che tende a proteggere il sistema europeo nella misura in cui il sistema europeo diventi sempre più all'avanguardia in termini ambientali quindi è un meccanismo che tende a evitare la concorrenza sleale diciamo così di imprese più inquinanti nei confronti delle imprese europee che nel frattempo magari per rispettare dei limiti di legge stabiliti dalla commissione dei limiti di emissione eccetera eccetera sono diventate meno inquinanti meccanismo assai complicato che deve essere concordato con l'organizzazione mondiale del commercio perché non deve apparire con una misura protezionistica e che noi stiamo adesso in fase di come si dice qui di impact assessment per determinarne un po in disegni e che siamo chiamati a proporre l'anno prossimo poi c'è un'altra coppia molto importante di ipotesi che è in discussione attualmente una sede internazionale ocse e g20 tecnicamente o politicamente g20 e che sono le due grandi operazioni globali che riguardano le piattaforme digitali da un lato e la tassazione minima per le imprese dall'altro sono entrambe molto importanti la prima credo che sia ormai arcinota ci sono delle iniziative nazionali in francia in italia in spagna in austria ma farebbe senso avere invece una tassazione globale di queste piattaforme per evitare duplicati e del resto le stesse piattaforme essendo consapevoli che devono non possono continuare a pagare delle tassazioni ridicole preferiscono avere una soluzione globale che non avere una legge spagna un'altra un altro paese e l'altra che tra l'altro dal punto di vista dei possibili ricavi a livello europeo sarebbe ancora più significativa è l'introduzione di una tassazione minima che eviti quei fenomeni di politiche di tassazione aggressive e di competizione interna all'interno dell'unione come siamo messi con queste due grandi capitoli non ne abbiamo l'impegno politico diplomatico che ovviamente manterremo anche perché legato anche a dinamiche di relazioni commerciali con i grandi attori globali di lavorare per trovare queste soluzioni globali questa sede ocse con l'obiettivo di raggiungere quest'anno nel 2020 e contemporaneamente queste anche il mandato che io ho avuto dal presidente von der leyen se non si riuscisse a da raggiungere queste queste intese globali nel 2021 avanzare delle proposte europee sia sulla digital e cena sulla corporate taxation dobbiamo sapere per per concludere 22 piccole postille la prima è che comunque il diciamo questa materia secondo i trattati è una materia che a livello europeo si decide all'unanimità per preservare anche il principio che è che la la capacità di raccogliere tasse dai propri cittadini è una prerogativa degli stati nazionali così è nella architettura a quale dei trattati tuttavia io credo che le condizioni politiche per fare dei passi in avanti sia grazie al traino e alle implicazioni della transizione ambientale sia rispetto alla consapevolezza che matura sulla tassazione minima e sulla tassazione digitale penso che ci siano la seconda postilla e che sono certo che la presidenza di turno tedesca sarà molto attiva perché questa è certamente una priorità per il ministro delle finanze tedesco oserei dire anche culturalmente insomma di dire che abbiamo fatto un passo così importante con questi fondi comuni dobbiamo trovare un modo anche gradualmente non c'è fretta abbiamo venti anni di tempo per arrivare a un incremento significativo di queste risorse proprie però per i processi vanno avviati nel prossimo periodo quest'anno l'anno prossimo saranno decisivi bene no questi sono davvero dei dossier molto importanti anche perché le tasse ambientali sono perché noi definiamo le tasse p gorjan e se servono come deterrente a dei comportamenti che sono nocivi per l'ambiente però in principio se funzionano non danno gettito a lungo andare quindi è importante che ci sia invece delle fonti di gettito figura tour e come può essere la web tax law o appunto il fatto di evitare che ci siano dei paradisi fiscali vi lascio usare questa espressione in europa è certamente come lei dicevano si può ricorrere invece contributi nazionali per finanziare ricoveri fan un'ultima domanda proprio e mi può dare una risposta telegrafica perché sappiamo che altri impegni lei parlava prima di questi 100 miliardi di share e so che nel suo mandato c'è anche la possibilità di costituire e di cominciare a gettare le basi per un sussidio di disoccupazione a livello europeo giorni sembra che adesso abbia una struttura per cui interviene più come cassa integrazione come pagamento per gli autonomi ma secondo lei può diventare un veicolo anche per avere diciamo un ammortizzatore sociale che copra insomma soprattutto i lavoratori mobili a livello europeo io direi su una linea molto realistica andrei per per gradi perché questa crisi ci ha offerto la possibilità di un'accelerazione micidiale per questo programma sua che diciamo era immaginavamo di proporre in una fase ulteriore verso la fine di quest'anno e con tutta una serie di di cautele che derivano fondamentalmente da sia da ragioni di fondo e cioè il rischio di trasferire risorse da paese a paese che che è stato un avete i cardini della discussione degli ultimi dieci anni qui nelle istituzioni europee cosiddetta moral hazard eccetera eccetera e sia preoccupazione di natura diversa ma che si cumulano e che sono molto forti soprattutto nei paesi scandinavi di avere uno strumento europeo che interferisca con i propri modelli di welfare di cui ad esempio i paesi scandinavi e anche per ragioni assolutamente nobili sono molto gelosi questo quindi di fronte alla coronavirus e al rischio di un impatto occupazionale micidiale che attualmente non è tanto evidenziato dai tassi di disoccupazione mai evidenziato dalla caduta delle ore lavorate e che però potrebbe poi tradursi più avanti impatti maggiori non devo dire a tito boeri che ne sa molto più di me e ci siamo concentrati su la possibilità di adottare una misura diciamo di emergenza che va a supporto di figure particolari di schemi particolari che sono gli schemi che da noi si chiamano cassa integrazione in germania corsa byte in francia insomma spaziali in buona sostanza che cercano di conservare un rapporto tra i lavoratori e le imprese in cui lavorano anche un momento di difficoltà e di crisi e che intervengono queste risorse in aggiunta agli schemi nazionali e senza interferire con gli schemi nazionali vi assicuro che per produrre una decisione rapida perché l'abbiamo presa in 20 giorni e avere il consenso di tutti i paesi membri su questa decisione rapida sono stati necessari diversi accorgimenti no perché io assolutamente rispetto queste loro riluttanze e la preoccupazione la doppia preoccupazione sia quella pubblico del trasferimento di di bilancio da un paese all'altro rendiamoci conto che suor è stato il primo esperimento di decisione di emettere titoli comuni da parte della commissione europea per soli 100 miliardi poi è venuto quello grosso proposto l'altro ieri ma quello era già un precedente e contemporaneamente paesi che sono molto contrari c'è una discussione qui in europa sul salario minimo per esempio molto contrari a introduzione dei meccanismi omogeneizzati su queste materie sociali io penso che quindi nel programma di lavoro della commissione c'è alla fine di quest'anno l'impegno a proporre meccanismo permanente lavoreremo sul meccanismo permanente non credo che sarà una replica di questo diciamo così di emergenza che abbiamo adottato ma intanto io personalmente sono molto contento del fatto che attraverso una finalità così precisa si sia varato il primo strumento diciamo così di emissione comune di debito da parte della commissione europea e forse se non era per quella finalità sarebbe stato anche difficile vararlo in panne filosi adatta grazie mille allora speriamo proprio di vederla a trento in settembre o in altre occasioni e grazie e buon lavoro per tutte le cose importanti di cui ci ha parlato anche di un lavoro a voi grazie ciao io diciamo fra poco ci vedremo fra poco con la continuazione con vittorio colao
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