Democrazia e sviluppo
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Democrazia e sviluppo
Lo sviluppo economico promuove il processo di democratizzazione politica? E il processo di democratizzazione promuove lo sviluppo? Se la risposta a entrambe le domande è affermativa, vuol dire che è possibile un circolo virtuoso in cui i cambiamenti economici e politici si influenzino a vicenda. Che cosa ci dicono gli eventi degli ultimi due secoli su questa possibilità?
buongiorno e benvenuti a questo incontro su democrazia e sviluppo abbiamo piacere di avere come relatore torsen perso un paio di minuti per dirvi un po chi ha persa una persona che non avrebbe bisogno di presentazioni in un in un incontro di carattere più accademico torsen persona del direttore della istituzione international economic studies di stoccolma dove anche professore è stato anche sentendo il professor alla land school of economics e direi che torsen persone un po uno dei padri fondatori della political economics and political economics è un un sviluppo della letteratura economica che ha preso piede molto negli ultimi 10 15 anni e che è particolarmente interessante voi ne vedrete oggi un'applicazione particolarmente interessante perché oltre a chiedersi alla cosa tipica che gli economisti fanno ovvero cerca di analizzare cosa fanno i consumatori cosa fanno le famiglie cosa sono le imprese va a guardare un po di più che cosa fanno i policy maker che cosa fanno i governi che cosa fanno i politici quindi un angolo nuovo e un angolo fondamentale per cercare di capire poi dove vanno i paesi quindi sicuramente lo sviluppo cui lui ha contribuito tantissimo con soprattutto con un libro che è uscito nel 2000 per le menti press che si chiama appunto politica l'economics explaining economiche polsi ed è un libro che è un po considerato la bibbia del scritto insieme a guido tabellini è considerata un po la bibbia della politica l'economics tra san persona contribuito non solo appunto allo sviluppo di questa di questa politica l'economics ma anche a tante altre cose economia monetaria come me internazionale macroeconomia e ha un numero abbastanza impressionante di pubblicazione di eccellenza ha riveduto anche tantissimi premi ne cito solo qualcuno perché altrimenti sarebbe un po troppo lungo 36 e membro del econometrics site dal 97 è stato presidente della european economic association nel 2003 e poi siede come membro del comitato per il premio nobel per l'economia dal 95 quindi insomma lui è uno di quelli che sceglie a chi va il premio nobel peraltro nel 97 è stato anche attribuito il premio per il miglior economista europeo giovane e torsen non me ne voglia giovane vuol dire con meno di 45 anni nel 97 ma non vorrei sembrarvi così non vorrei descrivervi una persona insomma che con tutti questi premi e tutte queste pubblicazioni viene dalla luna torsen io l'ho conosciuto sotto anche un altro profilo nella a cancun nel 99 quando c'era la latin american econometrics site io ho scoperto sulla spiaggia anche torsen è un bravissimo giocatore di calcio gioca molto bene soprattutto a centrocampo quindi insomma posso presentarvi oggi con molto piacere quello che forse possiamo definire un po l'ibrahimovic dell'economia sai che richiama in niente grazie mille grazie anche per questa introduzione è una cosa che fa sempre piacere sentire ma prima di iniziare non volevo sottolineare che oggi parlerò fondamentalmente di una ricerca che è stata un lavoro con un comune svolto assieme a guido tabellini economista italiano che ha parlato già in questo festival festival di guido si parla perché è diventato tra l'altro nuovo rettore della bocconi ma al di fuori dell'italia va detto che è promette uno degli economisti forse il l'economista più noto del mondo attuale quindi volevo ricordare anche lui allora oggi parlerò punto di democrazia e sviluppo va detto che gli ultimi due secoli sono stati due secoli molto particolari almeno dal punto di vista delle scienze sociali due secoli eccezionali per l'umanità sono stati due secoli durante i quali il mondo vissuto un inizio di una forte crescita economica molti paesi un vero e proprio decollo della crescita in molti paesi cosa che però purtroppo non è avvenuta ovunque ovunque non tutti i paesi hanno avuto una crescita sostenuta ma dove questo è avvenuto non è avvenuto però contemporaneamente inoltre anche quando questo è avvenuto non sempre si è trattato di una crescita sostenibile questa varietà quindi di esperienze tra un paese e l'altro fa sì che oggi esistono delle differenze molto profonde del tenore di vita da un paese all'altro del mondo lo stesso discorso vale tutto sommato anche per i cambiamenti politici questi ultimi 200 anni sono stati il momento nella storia dell'uomo in cui la democrazia ha preso piede ha cominciato a nascere purtroppo anche questo però non è avvenuto ovunque non in tutti i paesi quando è avvenuto è avvenuto con tempi diversi e non sempre in modo consolidato ci sono stati dei paesi che sono poi ritornati ad altre modalità di governo ne consegue che oggi esistono delle profonde differenze di esperienza democratica tra un paese e l'altro ci sono quindi degli interrogativi molto grossi perché alcuni paesi sono ricchi mentre altre sono altri sono poveri perché alcuni paesi sono democrazie stabili mentre altri sono autocrazie stabili e altri ancora sono afflitti da questa costante instabilità politica va da sé che ciascuno di questi interrogativi è stato oggetto di ampia ricerca di tipo economico politologico storico soprattutto degli storici economici e politici questo da molto tempo quindi oggi non affronterò queste domande di grandissimo peso incentrerà soprattutto sul rapporto tra questi due fattori cambiamento economico il cambiamento politico sono effettivamente correlati istintivamente ci verrebbe da dire di sì che esiste sussiste un collegamento tra i due però al di là di quello che ci sembra così a livello puramente istintivo che cos'altro si può dire è importante partire dai dati esistenti che sembrano indicare una forte associazione tra l'odierno tenore di vita el esperienza democratica volevo farvi vedere a questo proposito un grafico che evidenzia questa relazione per 155 paesi nel 2000 questi sono dati del 2000 appunto questo è una figura che parla da sé ma cercherò comunque di illustrarla un pochino più in dettaglio qui vediamo tenore di vita esperienza democratica in questi 155 paesi e questi sono dati raccolti nel 2000 ciascun puntino rosso che vediamo sul diagramma rappresenta quindi un paese tu le ordinate e riportato una misurazione dello stunt del tenore di vita cioè il reddito pro capite in quel determinato paese nel 2000 ciascun puntino in questa dimensione quindi verticale riflette il grado di crescita economica che quel paese ha avuto in passato questa come vedete una scala logaritmica quindi partendo dal puntino in alto a destra che rappresenta gli stati uniti a quello in basso a sinistra ci sono praticamente cinque livelli il che significa una differenza di 150 volte quindi gli stati uniti sono 150 volte più ricchi del paese più povero questo vi può dare un'idea anche di quali sono poi l'entità la scala di queste differenze sulle hascisc e invece abbiamo indicato un termine molto semplice cioè il grado di esperienza indica rappresentato come numero di anni in cui quel paese è stato democratico a partire dal 1900 anche qui vedete che c'è una profonda variazione direi che questo evidenzia chiaramente un rapporto positivo in media i paesi hanno un'esperienza democratica maggiore però quello che forse più colpisce in questa immagine è questa forma triangolare composta da questi puntini questo è interessante perché evidenzia che un'esperienza democratica prolungata sembrerebbe garantire o quantomeno essere associata anche con un maggiore reddito mentre invece non è vero il contrario cioè per avere un reddito elevato non occorre necessariamente che ci sia una lunga esperienza democratica come vedete a sinistra ci sono paesi che hanno avuto una scarsissima esperienza democratica che però sono comunque ricchi possono essere sia poveri che ricchi la ricerca che volevo affrontare oggi cerca di chiarire quali sono i meccanismi alla base di questa situazione allora se ci chiediamo quali possono essere i motivi di questo rapporto ce ne sono fondamentalmente tre uno potrebbe essere che la democrazia favorisca la crescita economica in uno stato democratico ci sono condizioni di maggiore stabilità quindi che stimolano investimenti ci sono magari politiche anche migliori più prevedibili e che quindi inducono una maggiore crescita anche in altri crescita economica maggiore di quella che avvenga in altre situazioni oppure si potrebbe dire che un reddito maggiore incoraggia la democrazia quindi aumentando il reddito di un paese c'è anche un maggior desiderio di libertà di valore non materiali con migliorare del tenore di vita questo è quello che sostiene la teoria della modernizzazione delle scienze politiche che risale già agli anni 60 e che ha appunto interpretato le cose in questo modo ma c'è una terza possibilità che potrebbe essere il fatto che ci sia invece un altra spiegazione alla base di questi due fattori cioè il rapporto potrebbe essere un rapporto puramente spurio quindi potrebbe esserci in gioco una situazione storica o una storia passata che promuove magari la crescita promuove la democrazia quindi il rapporto potrebbe essere indotto da qualcos'altro negli ultimi decenni gli storici gli economisti politologi hanno offerto tutte e tre queste spiegazioni in diversi momenti storici più o meno intensità e hanno quindi fornito anche diversi dati a sostegno delle proprie tesi nel complesso io penso sia comunque vero che sappiamo ben poco di questa dinamica congiunta del mutamento economico del mutamento politico è chiaro che la vita complessa allora la risposta quale alla fin fine io credo che ci sia qualcosa di vero in tutte e tre le teorie si è vero che il reddito aumenta la democrazia è vero che la democrazia stimola la crescita in una qualche misura ci sono poi anche peraltro dagli altri fattori che entrano in gioco e che promette risposte spiegano ambedue queste cose ma forse bisogna andare oltre un'evidenza che le cose non siano semplici viene da un'analisi della storia di questi 155 paesi fino diciamo alla situazione odierna odierno meglio del 2000 scritto che di questo questo è il dato nel grafico anche qui vediamo che non c'è un'unica storia non c'è un determinismo chiaro i tempi la tempistica relativa dei cambiamenti politici e del decollo della crescita economica sono diverse volevo chiarire questo con l'ausilio di alcuni esempi questa indagine storica può poggiare su due serie di dati molto importanti per la crescita economica e cioè i dati di angers magis che ha lavorato fino agli anni ottanta in questa raccolta di dati uno trova informazioni sui livelli di reddito pro capite annuale fino al 1880 in alcuni casi e poi c'è un altro fonte di dati importanti che è il dato diciamo è l'insieme di dati invece politici sono vari studi che rientrano in un progetto di car che adesso lavora nel maryland nel michigan prima iniziato negli anni 70 e si tratta di dati sulle istituzioni politiche anche qui annualmente per tutti i paesi indipendenti con più di mezzo milione di abitanti dal 1800 in poi quindi sono due fonti di dati utilissime che ho utilizzato molto ampiamente vediamo alcuni esempi allora questo è un altro grafico che riguarda il pil pro capite l'esperienza democratica nel regno unito bene farò vedere alcuni di questi grafici quindi volevo spiegarvi come sono impostati sulle hascisc e abbiamo il tempo a partire quindi dal 1800 fino al 2000 a destra qui abbiamo indicato di nuovo il pil pro capite in scala logaritmica questa curva in blu evidenzia lo sviluppo del reddito nel regno unito a partire del 1820 quando è iniziata la raccolta dei dati fino a 2000 a sinistra invece vediamo un altro parametro che l'esperienza democratica cioè gli anni di democrazia vissuti dal paese a partire dall 800 rappresentati da questa curva rossa che vedete sotto allora se partiamo dal punto di vista economico soprattutto se guardiamo questi dati disponibili sembra esserci una specie di calo improvviso negli anni un aumento improvviso nel 1830 quando è iniziata una crescita intensa nel regno unito e da lì 1830 35 diciamo da lì in poi c'è stata una crescita piuttosto stabile a tutt'oggi anche lì con qualche alto e basso con queste piccole variazioni della curva un piccolo calo negli anni 30 poi di nuovo nel dopoguerra ma in generale c'è stata una crescita economica sostenuta a partire dal 1830 se guardiamo la curva rossa si parte da zero quando non c'era la democrazia poi quando si è arrivata la prima legge sulle riforme in cui si è avuta una maggiore rappresentanza parlamentare si è ampliato l'elettorato eccetera nella nostra definizione e possiamo dire che lì è nata la democrazia del regno unito che ha continuato sempre sopravvivere quindi l'esperienza democratica aumenta in modo lineare ovviamente non ci sono state dittature bene in questo caso sembrerebbe che crescita economica e democrazia siano cresciute di pari passo questo invece è il mio paese la svezia qui l'inizio della crescita sostenuta sia avuto un po più tardi attorno al 1870 75 prima c'era un economia agricola poi iniziata l'industrializzazione da quel punto in poi c'è stata una crescita sempre una crescita sostenuta la nostra democratizzazione avvenuta ben dopo rispetto a regno unito nel 1910 quando ho iniziato suffragio universale e quindi diciamo da lì inizia la democrazia svedese dopodiché c'è stata una crescita costante di esperienza democratica sono passati ormai cent'anni vi faccio vedere naturalmente l'italia visto che siamo qui mi sembra ovvio qui vediamo l'inizio dello stato italiano 1860 e vedete che c'è una situazione di stabilità nella crescita economica nel senso che non c'è veramente crescita poi quando si può dire che sia iniziata la crescita economica vabbè discutibile diciamo c'è stato un miglioramento torno al novecento poi ci sono stati anche 30 anni di ristagno nell'immediato dopoguerra e dopo di che naturalmente certo la crescita economica è aumentata in modo sostenuto in basso vediamo invece la democrazia niente democrazia quindi fino all'introduzione alla nascita della repubblica che oggi celebriamo e dopo di che anche qui c'è stato la crescita ovviamente abbiamo della democrazia bene in questo caso si può dire che o l'introduzione della democrazia ha coinciso con la crescita dell'economia anche lì praticamente le due cose sono nate diciamo di pari passo più o meno poi c'è un altro paese che ha avuto una storia politica più complessa di quelle che abbiamo visto qui l'argentina qui vedete che la curva rossa cioè dell'esperienza democratica a molti momenti di momenti piatti ce ne sono 5 che rappresentano i periodi quindi fine degli anni venti 1820 la legge sono tanti i cinque momenti di democrazia e cinque momenti invece di gestione autocratica c'è questo periodo dalla fine degli 1880 fino al 1930 dove le cose stavano andando bene anche se la democrazia era debole però insomma c'erano delle elezioni dopodiché è iniziato periodo difficile la fine degli anni trenta periodo peroni che andava veniva il controllo assunto dall esercito e soltanto nell 83 quando l'elezione di alfonsina ha portato una democrazia che da allora si continua continua a sussistere guardiamo anche la crescita economica dell'argentina vedete che all'inizio le cose vanno bene attorno al 1940 45 prima della guerra l'argentina era effettivamente uno dei cinque paesi più ricchi al mondo dopodiché come vedete c'è un rallentamento della crescita quando c'era stato questo problema a questa fase politica difficile non c'è stata a quanto sembra ancora una ripresa molto rapida a questo punto quindi l'argentina ha fatto dei passi indietro non è più ovviamente uno dei cinque paesi più ricchi del mondo a un terzo del reddito diciamo rispetto a quello americano che ci sono momenti di instabilità e di cambiamento politico che coincidono con la crescita economica o viceversa con la stagnazione vediamo un altro paese latino americano e con storica una delle più antiche democrazie del mondo anche se questo è un po controverso secondo i nostri dati la democrazia risale al 1843 dicono che risale al 1880 ma ciò nonostante è una tra le più antiche democrazie al mondo la raccolta di dati economici però comincia solo intorno al 1900 eventi e vediamo che però il vero decollo arriva solo intorno al 1950 dunque una settantina d'anni dopo l'introduzione della democrazia dunque è qui che in questo caso abbiamo la crescita del reddito che non segue l'andamento della democrazia andiamo da un'altra parte del mondo in uganda un paese diventato indipendente negli anni sessanta dopo un periodo di colonialismo vediamo che ci sono delle curve piatte con alcuni esperimenti democratici intorno agli anni 70 e è difficile dire che lucan da entrata nell'euro della crescita economica sostenibile in realtà è un paese ancora molto povero e se confrontiamo i dati vediamo che il reddito è intorno alla metà del reddito della svezia prima del suo sviluppo quando la svezia era un paese povero questo grafico ci mostra che non tutti i paesi che sono delle entrate indipendenti solo negli anni sessanta sono rimasti poveri al contrario qui abbiamo un boom economico straordinario singapore adesso è uno dei paesi più ricchi del mondo ma sfortunatamente non è ancora entrato in una fase democratica dunque non è un paese libero come vediamo dalla curva piatta fino alla cina che non è mai stata democratica c'è un piccolo tentativo negli anni nel 1913 quando il como interna ha cercato di introdurre le elezioni libere ma senza riuscirci dunque non c'è democrazia ma una crescita economica spettacolare almeno negli ultimi trent'anni bene cosa possiamo imparare da tutte queste diverse storie e cosa possiamo dire circa il rapporto tra democrazia e crescita economica questo il tema della ricerca include linee di ricerca teorica ed empirica e si basa su una ricca casistica storica e su dati economici e politici molto bari e la storia ci dice che dobbiamo veramente vedere quelle che sono le differenze fra i paesi perché non abbiamo un'unica esperienza un'esperienza univoca e bisogna considerare le diverse istituzioni le differenze storiche le differenze geografiche e quelle culturali e la ricerca cerca di desumere un senso da tutto questo e cerca di dire possiamo dire qualcosa di sistematico nonostante si tenga conto di tutte queste differenze vi ho dato 6 esempi di risultati empirici che abbiamo desunto e adesso vi mostrerò alcune conclusioni il primo risultato riguarda questa domanda vale a dire se la democrazia promuove la crescita un problema qui è che quando cominciamo esaminare i dati vediamo che le riforme non sono eventi casuali dunque il fatto di entrare o di uscire da una democrazia non è una cosa sistematica e questo è problematico dal punto di vista della misurazione statistica perché ci sono paesi che entrano in una fase democratica e quella democrazia funziona bene ma ci sono paesi che entrano in una dittatura e quella dittatura magari funziona bene dal punto di vista economico e questo confonde un po i nostri dati statistici ci si potrebbe indirizzare verso un tipo di ricerca che include dati e date fare vari esperimenti ma quello che dobbiamo fare invece è stare molto attenti e utilizzare una metodologia statistica rigorosa e quello che abbiamo cercato di fare di creare un laboratorio statistico non voglio entrare nei dettagli ma essenzialmente abbiamo voluto esaminare i paesi che sono gemelli per così dire vale a dire che hanno le stesse condizioni e che hanno la stessa probabilità di entrare nella democrazia nello stesso periodo alcuni ci entrano nella democrazia altri no e in questo modo possiamo del numero dei dati e confrontarli ecco questo è un disegno di ricerca che abbiamo utilizzato anche se però spiegato in maniera un po semplice ecco che abbiamo preso queste date abbiamo visto che mediamente c'è un effetto della crescita e l'effetto è che dopo l'introduzione della democrazia la crescita aumenta dell'un per cento rispetto a prima poi abbiamo esaminato quei paesi che sono passate dalla democrazia alla dittatura qui l'effetto medio della crescita è negativo in media intorno al meno 2 per cento all'anno dunque la crescita diminuisce se si torna alla dittatura ma devo dire che questi effetti della crescita sono molto vari e dunque c'è una forte dispersione statistica dei nostri risultati questo è un risultato che abbiamo ottenuto il secondo riscontro dei nostri studi si basa sul fatto che le riforme non sono tutte uguali il fatto che la democrazia abbia un effetto sulla crescita dipende dal tipo di politiche che vengono realizzate in particolare le politiche economiche abbiamo dunque esaminato riforme economiche su vasta scala sotto forma di liberalizzazioni economiche e c'è anche un lavoro dicevate e tabellini che sottolinea proprio quanto abbiamo trovato noi e vediamo che il fatto di avere una liberalizzazione economica da una maggiore crescita dell'un per cento e avere una liberalizzazione che comporta anche un apertura degli scambi down effetto della crescita ugualmente ampio vale a dire un più 1 per cento dunque si pensa se facciamo entrambe le riforme arriveremo al 2 per cento ma questo non è sempre vero la sequenza in cui si liberalizza il sistema politico e il sistema economico è molto importante lo si può fare in due modi prima l'economia e poi la politica oppure viceversa si si fa prima una liberalizzazione economica prima della liberalizzazione politica allora l'effetto enorme non è il 2 per cento ma il 3,5 per cento di crescita extra se si fa l'inverso ma da dire si introduce la democrazia prima di aprire e liberalizzare l'economia l'effetto è quasi zero dunque vediamo che c'è una grossa differenza ci sono paesi che si sono comportati così per esempio la corea del sud che ha liberalizzato l'economia prima di introdurre la democrazia le filippine hanno fatto il contrario il cile ha liberalizzato all'economia prima di introdurre la democrazia e l'argentina ha fatto il contrario e sapete che la corea del sud il cile appartengono ai casi di successo mentre le filippine in argentina non hanno avuto lo stesso successo un altro aspetto di differenza riguarda il tipo di democrazia che si introduce perché anche questo può avere un effetto nella nostra ricerca abbiamo esaminato il tipo di democrazia introdotta vale a dire un certo sistema elettorale petrocco di un altro oppure una democrazia parlamentare o presidenziale questi sono i due archetipi di cui si parla sempre in letteratura e anche nel discorso pubblico vediamo l'introduzione di una forma di governo presidenziale rispetto a quella parlamentare di tipo democratico vediamo immediatamente che la democrazia presidenziale ha un effetto di crescita maggiore è la differenza che sia in media è dell 1,5 per cento vale a dire abbiamo una crescita del 15 per cento maggiore se abbiamo una democrazia presidenziale perché ci possiamo chiedere ci sono delle teorie che ci hanno spinto a svolgere questa ricerca empirica secondo cui i dati sembrano sostenere e collaborare la nostra ipotesi se vediamo per esempio le spese pubbliche la spesa pubblica dopo l'introduzione della democrazia la spesa pubblica è molto maggiore nelle forme parlamentari rispetto a quelle presidenziali abbiamo una spesa pubblica che maggiore del 5 per cento rispetto a quella parlamentare ecco se pensiamo che questa non è una forma di governo positiva beh questo è un dato che ci può aiutare un'altra cosa che abbiamo visto che una democrazia parlamentare ha maggiori probabilità di introdurre liberalizzazioni economiche dopo l'introduzione della democrazia e dunque questi sono alcuni segni alcuni indizi che ci possono aiutare a capire meglio la situazione il quarto riscontro che abbiamo trovato riguarda un'altra dimensione delle riforme vale a dire alcune riforme vengono casualmente sorprendentemente altre riforme invece sono da lungo attese franco è stato cacciato nel 75 e ogni spagnolo sapeva che sarebbe successo e si era preparato a quel fatto a quell evento mentre quando un l'iter per esempio di un paese del terzo mondo viene ammazzato magari succede che cambia il governo ecco la teoria ci dice che le aspettative delle persone sono molto importanti soprattutto per quanto concerne al loro comportamento economico supponiamo che la gente pensi che la democrazia verrà e che porterà dei benefici ebbene questo fa sì che la gente investa di più prima della riforma democratica perché la gente vuole prepararsi alla democrazia abbiamo voluto capire se questa tesi è confermata dai dati non è stato facile farlo perché bisogna fare una misurazione sui 200 anni di quelle che sono state le aspettative delle persone un compito difficile abbiamo cercato sulla base dei dati di estrapolare la probabilità di accadimento di una riforma e noi statistici sappiamo che da questi dati possiamo acquisire delle conoscenze e dunque possiamo utilizzare il dato dell'aspettativa per capire qual è la probabilità di accadimento della democrazia e vediamo che se siamo in una democrazia se c'è una probabilità di un colpo di stato in questa probabilità diminuisce la crescita accelera dunque se le persone sono più sicure che la democrazia è consolidata c'è un effetto sugli investimenti sulla crescita economica nelle dittature non c'è questo effetto delle aspettative dunque se la democrazia diventa più probabile c'è comunque un piccolo effetto negativo in questo caso abbiamo un asimmetria fra democrazie e dittature vedevo un altro aspetto l'ipotesi della modernizzazione vale a dire il reddito rende più probabile la democrazia che cosa abbiamo fatto qui abbiamo cercato di calcolare la probabilità di vedere un cambiamento politico magari il passaggio dalla dittatura alla democrazia o viceversa in un dato anno e poi abbiamo correlato questa probabilità a diversi fattori politici ed economici in particolare il reddito in questo caso vediamo che riscontriamo una simmetria perché la tesi della modernizzazione sembra non essere corroborata dai dati vale a dire diventare più ricchi non rende più probabile la democrazia ma nella democrazia vediamo che c'è un forte e chiaro effetto di consolidazione vale ghera e se il paese democratico un reddito più alto rende un colpo di stato meno probabile anche se questo riscontro magari viene il contestato da altri ricercatori perché dipende un po da come si misura la democrazia vediamo quest'ultimo risultato che riguarda l'esperienza democratica fra da dire qual è l'effetto di essere una democrazia da tanto tempo e sulla possibilità di sopra verdi sopravvivere come democrazia abbiamo confrontato società con lo stesso reddito ma con numeri diversi di anni di democrazia abbiamo confrontato per sempre con scarica al paraguay o altri paesi dove c'è una storia dittatoriale più lunga abbiamo visto che la democrazia passata è molto importante nel senso che se si è una democrazia e se si è a un lungo periodo di democrazia nel passato questo riduce le probabilità di cadere la dittatura nella dittatura c'è un aumento della probabilità di uscire dalla dittatura dunque il paraguay e il costa rica per tornare a questo esempio o il costa rica avrebbe una maggiore probabilità di ritornare alla democrazia se ci fosse un colpo di stato il paraguay no tabellini e sottoscritto abbiamo parlato del concetto di capitale democratico nel senso che con la democrazia si accumula esperienza i valori cambiano quando le persone vedono come funziona la democrazia è anche il consolidamento delle istituzioni rende più probabile la sopravvivenza della democrazia c'è un effetto non solo della storia ma anche della geografia vale a dire se lo un paese è circondato da più democrazia ha maggiori probabilità di essere democratico e di consolidare la propria democrazia pensiamo all'ucraina ecco questi sono alcuni riscontri alcuni risultati della nostra ricerca ora cosa ce ne facciamo di questi risultati beh innanzitutto devo dire che questi risultati sono piuttosto recenti e devono essere ancora esaminati da altri colleghi alcuni sopravviveranno altri no ma credo che siano indicativi e tutti questi risultati suggeriscono che la varietà è molto importante come ho scritto qui non tutte le riforme democratiche sono uguali anche se c'è la stessa riforma non c'è lo stesso effetto in ogni luogo in ogni tempo e questo è un punto da considerare non siamo di un mondo deterministico ma in un mondo molto diverso sfaccettato come si dice in inglese e il diavolo sta nei dettagli ma credo che stiamo progredendo nella nostra comprensione di questo diavolo vale a dire i quali riforme fanno la differenza ecco si trovano dei riscontri sistematici dei dati infine torniamo al dilemma che ho posto all'inizio mostrando di questo grafico ricordiamo il grafico iniziando con cui abbiamo cominciato e pensiamo ai risultati il numero 1 e 5 vale a dire l'effetto dell'autocrazia sulla crescita varia molto e secondariamente non c'è un effetto del reddito sulla probabilità di uscire dalla democrazia entrambi questi risultati ci dicono che è necessario osservare la dittatura a tutti i livelli di reddito se l'effetto della dittatura varia molto dopo un po vedremo diversi livelli di reddito e se redditi più alti non ci aiutano ad uscire dall'auto krazia se questo è vero allora i paese rimangono dittatoriali anche se il reddito va in una direzione diversa osserviamo la parte sinistra del grafico rappresenta paesi con passa esperienza democratica ma con diversi livelli vediamo singapore in cima che non è mai stato una democrazia e questa è un'evidenza del fatto che l'autocrazia non è negativa per tutti i paesi del mondo naturalmente non sappiamo quali sarebbero stati i risultati di singapore se fosse stata una democrazia magari migliori ma non lo sappiamo questo è un modo comunque per interpretare questo modello no abbiamo altri risultati quindi da 1 a 3 che ci dicono che se si entra in una democrazia c'è un effetto sulla crescita e se si entra in una dittatura c'è un effetto negativo sulla crescita ma non tutte le riforme democratiche hanno lo stesso effetto economico e questo suggerisce che ci deve essere un'associazione positiva tra il fatto di avere una democrazia e il fatto di avere un reddito perché si cresce di più con la democrazia e lo stesso vale con l'autocrazia ma in senso inverso e questo forse ci aiuta a spiegare la parte centrale del grafico dove vediamo questa curva positiva dove una più lunga esperienza democratica è associata ad un reddito più alto ma non è una curva allineare non è una rappresentazione lineare è piuttosto varia infine abbiamo questi risultati da quattro a sei che ci dicono che in una democrazia sia il reddito se aumenta e la passata esperienza democratica se lunga aiutano consolidare il sistema democratico e poi ho detto che una democrazia più consolidata rende le aspettative di un colpo di stato più basse e questo a sua volta un effetto positivo sulla crescita economica questa è la nota ottimistica di tutto questo perché ci suggerisce che ci può essere un circolo virtuoso vale a dire un paese entra in democrazia e magari per caso o per circostanze storiche per una coincidenza storica e poi rimane democratico per un po questo porta della crescita economica l'economia crescita questo a sua volta aumenta il reddito e questo porta una minore probabilità di ritorno alla dittatura e dunque non c'è un ritorno alla dittatura c'è un'esperienza democratica più lunga e questo a sua volta rende ancora meno probabile il ritorno alla dittatura in questo modo si continua a crescere e c'è un feedback positivo in tutte le direzioni e alla fine si consolida la democrazia e si ha un reddito sempre più alto e questo è forse ciò che vediamo nella parte a destra del grafico dove nessun paese con una lunga esperienza democratica è povero nota finale queste domande sono indubbiamente importanti e affascinanti sia come ricercatore ma anche come cittadino normale ma sono domande molto difficili a cui rispondere pertanto dobbiamo assumere un atteggiamento umile perché certamente non siamo ancora in grado di dare un giudizio definitivo andare magari alla banca mondiale e ordinare il tipo di riforme necessarie comunque stiamo accumulando alcuni dati alcune conoscenze sull'interazione tra democrazia o un cambiamento politico e crescita economica e questa possibilità di un circolo virtuoso ci fa sperare nelle regioni turbolente ci può essere un risultato positivo forse in africa abbiamo morì show sportlandia che sono democratici da 40 anni e sono adesso paesi di medio reddito in un continente che ha afflitto da tutta una serie di mali dunque mi fermo su questa nota ottimistica grazie per questa questo presentazione molto interessante peraltro ci dà anche una nota positiva noi siamo secondo questi dati una giovane democrazia che anni quindi se continuiamo a nessuna democrazia forse questa è la prima volta che in questo festival possiamo parlare di una nota positiva forse riusciremo a crescere un po di più in futuro credo che ci sia tempo per delle domande che possono essere fatte sia in italiano che in inglese immagino quindi non solo se vogliamo forse non so se c'è un microfono che forse si potrebbe ci potrebbe aiutare si impara l'italiano l'inglese come preferisce italiano così volevo sapere nel suo parere come si dovrebbe agire in quei paesi dove diciamo si intende a esportare la democrazia qual è la sua visione e conosce i suggerimenti al di là magari dei quelli che possono essere diciamo le direzioni che vengono date dagli organismi internazionali intorno a queste 661 international organizations a bindi è una domanda difficilissima quella che lei mi fa le organizzazioni internazionali insistono molto sulla riforma democratica lo fanno ormai da dieci quindici anni prima non si sentiva parlare di democrazia la banca mondiale o al fondo monetario internazionale adesso invece lo fanno il risultato di questo lo si vede io penso sia importante capire che la democrazia non significa soltanto avere delle elezioni in un paese questa è una forma di democrazia superficiale direi poi magari le elezioni ci sono però i risultati non sono poi rispettati il metro di valutazione che utilizziamo in questo studio per definire la democrazia va al di là del fatto di avere delle libere elezioni ma anche altri fattori per esempio qual è la provenienza dei candidati rispetto alla società da quali ambiti sociali provengono oppure quali sono i vincoli che ci sono per il governo in carica quindi volendo fare una raccomandazione diciamo bisogna non guardare soltanto il fatto che ci sia un'elezione appunto ma bisogna che ci sia un quadro che permette una vita politica corretta in quel paese questa è un po la mia opinione dei paesi se ci può rivelare rivelare il nome degli ultimi in alto sulla destra e scusate forse avrei dovuto aggiungerne alcuni quello in alto in alto a destra sono gli stati uniti che ha una democrazia dal 1800 e quello col paese col reddito maggiore poi regno unito che quello appena più sotto poi sotto regno unito c'è la costa rica c'è il costa rica che senz'altro ricco rispetto al resto dell'america latina e gli altri due dovrebbero essere la svizzera la danimarca poi gli altri adesso non mi ricordo esattamente comunque sono paesi europei penso l'olanda e il belgio thanks for your action la ringrazio ci sembra di capire mi sembra di capire che la crescita economica porta l'economia o viceversa però mi sembra che non ci sia speranza vera e propria di democrazia nei paesi più poveri è vero è così sì però questa è la situazione attuale questa è una fotografia del 2000 diciamo molti di questi paesi poveri sono paesi nuovi non hanno avuto ancora tempo di crescere le riforme democratiche di qualche tipo ci sono state anche nelle zone più povere del mondo soprattutto in africa e ci sono anche delle democrazie di lungo corso diciamo come il botswana poi seguito dal sudafrica poi ancora la costa d'avorio che si è evoluta verso una democrazia quindi è un po presto per trarre conclusioni perché hanno un'esperienza democratica che risale a pochi anni fa in fondo quindi non sappiamo ancora che impatto questo possa avere sull'economia ci vorrà un po di tempo per riuscire a capirlo si possono considerare anche altre variabili però al di là di quel dell'economia si può guardare al grado di sanità per esempio di salute che ci sono dei lavori di tim buckley di massa jukic da max che indicano che un'esperienza democratica contribuisce anche a un miglioramento della salute della popolazione scenda la mortalità e quando si hanno delle riforme democratiche la mortalità infantile per esempio si scompare o si riduce normalmente in tempi molto brevi quindi ci sono altri aspetti della vita sociale che si modificano più rapidamente in cui si riesce ad avvicinarsi un po di più verso l'europa anche se arrivare veramente ai livelli europei ovviamente richiederà parecchio parecchi anni se non per non decenni e allora io ne approfitto per fare anche ultima domanda ci potrebbe dire di più di questo discorso della autocrazia ci possono essere anche diversi tipi di regimi dittatoriali che magari hanno degli effetti diversi anche sull'economia sì grazie lei ha toccato un altro punto interessante normalmente in una democrazia ci sono delle regole che più o meno vengono seguite possiamo parlare di diverse forme di democrazia ovviamente perché riteniamo che anche il sistema elettorale abbia un peso a seconda che sia un po in democrazia presidenziale o parlamentare eccetera però se pensiamo invece alla situazione della dittatura anche le dittature sono molto diverse sono dittature militari ci sono dittatore di altra natura io non credo che ci sia uno dei dati certi su questo questo anche perché è difficile fare queste valutazioni perché sono sistemi che non poggiano su regole quindi è uno può pensare che anche che ne sono la personalità di un leader siano fattori che tendono ad avere un peso grosso io tendo a pensare che potrebbe essere utile cercare di capire come cambia una leadership in un sistema dittatoriale cavaliere se c'è una qualche forma di responsabilità comunque di un leader di un dittatore e chiaro che non ci sono elezioni popolari però forse c'è una sorta di processo i feedback un dittatore che non funziona in qualche modo viene sostituito con qualcun altro questo può essere una delle virtù della democrazia proprio il fatto che esiste un meccanismo di selezione penso spesso si pensa alla democrazia semplicemente come un sistema per rappresentare gli interessi del popolo però anche un modo più civile se vogliamo per mettere da parte una figura politica che non è in grado di fare il suo lavoro e questa è la parte di trasparenza e di responsabilità che esiste nella democrazia io credo che le dittature che funzionano abbiano anche loro un meccanismo analogo al loro interno ci sia qualcuno che effettivamente sceglie il leader in modo in qualche modo efficace e senza domande direi che possiamo chiudere qui
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