Cultura ed economia
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Cultura ed economia
I comportamenti delle persone cambiano, pur lentamente, nel corso del tempo e sono molto diversi tra paesi. Pensiamo al ruolo delle donne, al loro rapporto con il lavoro, alla fertilità. Oppure all'impegno profuso sul lavoro, al modo con cui ci si pone di fronte alla legge o al rispetto dell'ambiente. Fino a che punto l'economia può spiegare queste differenze di comportamento e fino a che punto bisogna invece chiamare in causa qualcos'altro, ovvero quella che chiamiamo cultura?
ora buonasera grazie per essere intervenuti partiamo una puntualità disarmante e la cosa mi fa piacere perché vuol dire che ci priviamo persino del quarto d'ora accademico a come sarebbe lecito aspettarsi da una tale relatrice e mi fa piacere invece che riusciamo a partire in perfetto orario il mio compito sarà brevemente solamente quello di moderare di darvi 23 coordinate su come ci muoviamo questo pomeriggio dopodichè la grande protagonista sarà rachele fernandes e la sua lezione diciamo così abbiamo circa un'ora e un quarto io introdurrà brevemente poi dopo la lezione la relazione di arak infernali che potrete seguire anche grazie alle slide che verranno proiettate sullo schermo ci sarà spazio per delle domande che suppongono saranno numerose e interessanti vi presenta anch'io perché ovviamente mi pare corretto ed educato quantomeno sono stefano salis e lavoro per la relazione culturale del sole 24 ore non sono un economista come noterete con tutta evidenza nel corso di queste di questa breve chiacchiera e però voglio ringraziare gli organizzatori del festival economia di trento per avermi dato l'opportunità di tornare ad occuparmi di temi che sono certamente economici ma sono sicuramente di un orizzonte culturale molto più vasto in effetti per chi di voi non conosce gli studi paper se i lavori che a racale fernandes sta portando avanti nella sua carriera scientifica la relazione che si viene a creare tra comportamenti culturali attitudini culturali modi di interpretare la propria vita nella società e di portare avanti il proprio ruolo nella società e risultati economici non sono così distanti come potrebbe sembrare a un primo di primo acchito sono certamente molto difficili da quantificare la teoria economica attuale recente cerca di avere un impatto di studiare quanto più possibile l'impatto della produzione del reddito trascurando forse proprio quello che il capitale sociale e che sta prima della produzione stessa e cioè come attraverso quali attitudine modi culturali viene prodotto in particolare alla che il fernandez che è docente di economia alla new york university ma ha insegnato alla london school of economics una serie di altre università se occupate agli studi che hanno a che fare con il ruolo delle donne nella produzione diciamo così di reddito e di di capitale ma diciamo in senso più vasto di impatto del loro ruolo nella società in particolar lo vedremo anche nelle slide di loro partecipazione al lavoro e ovviamente capite che questo è un tema decisivo se una società per suoi costumi e abitudini ritiene che la donna debba stare a casa ovviamente a tagli così la propria visione del mondo in maniera molto diversa che se c'è una società che invece prevede che la donna abbia un ruolo preponderante anche nel lavoro e ci mancherebbe così possiamo dire noi e così le abitudini di sposarsi con donne che lavorano influenzano a loro volta le abitudini dei figli che vengono generati esiste una relazione diretta tra a chi è figlio di una donna che ha lavorato nella propria vita che aumenta notevolmente le possibilità chi sposare per esempio un'altra donna che lavora e quindi di capire che la donna lavora eccetera eccetera ecco io non perdo altro tempo con le mie chiacchiere e dò la parola aracri fernandes come vedete cultura ed economia sono due termini molto molto ampi cercheremo attraverso questa relazione di farli avvicinare di capire quali relazioni profonde li leghino anche se a volte sembrano apparentemente distanti ecco il fernandes grazie stefano di queste genti di parole di presentazione ringrazio anch'io gli organizzatori la provincia autonoma di trento e tutti gli organizzatori e locali e tutti coloro che hanno reso possibile questo meraviglioso evento un'organizzazione di questo tipo veramente valorizza questa già bellissima città complimenti stefano vi ha già dato un assaggio del mio intervento vorrei iniziare dicendo che l'economia è diventato un elemento centrale nella vita moderna e nell'analisi dei problemi sociali pensiero economico pone l'enfasi su incentivi e svolge un ruolo importante io sono un economista però credo di poter dire che il ventesimo secolo è stato secolo del trionfo dell'economia il trionfo dell'economia delle sue metodologie si è diffuso e nell'ambito di tutte le scienze sociali evidenziando una serie di timori sul fatto che l'economia possa soverchiare tutta la nostra vita ha avuto un impatto su tutta una serie di fattori identità e chicca guardie civili a riforme dell'istruzione eccetera la struttura dei governi la formazione dei partiti politici ci sono moltissimi argomenti che non sono stati ancora studiati dall'economia adesso noi ci riteniamo tutti economisti ecco il successo delle metodologie economiche è stato il grande misura dovuto al rigore e la semplicità del una serie di presupposti molto semplice è basato sul concetto di preferenza e di convinzioni e sociali l'uomo economico e il ruolo di quest'uomo o di questa donna economica e degli incentivi che suo ambiente lida ma le convenzioni sociali preferenze da dove derivano ecco gli economisti possono che rendere come gli antichi greci che l'uomo sia un animale sociale ma non dobbiamo forse considerare la natura dell'uomo per capire quali sono i quesiti sociali economici fondamentali questa è la questione della quale vorrei parlare oggi pomeriggio soffermandomi sull'effetto della cultura sull'esito sulla canna economico è costata preferenza il sociale commissione sociale variano nei vari paesi e considerando il fatto che noi siamo costruiti socialmente perlomeno in parte e se questo cambiamento di convinzioni preferenze ha un impatto sull'economia allora questo pone una sfida che noi economisti dobbiamo affrontare e analizzare profondamente e soprattutto dare un nostro contributo nella sua comprensione quindi scusate dimenticavo che avevo delle diapositive ecco la mia prima diapositiva bene questa è una panoramica del mio intervento primo punto riguarda quanto appena detto c'è perché la cultura poi una sfida l'economia e soprattutto cosa può dare l'economia alla compresa della cultura secondo punto cioè sul ruolo dell'economia della confessione della cultura parlerò in particolare di un lavoro mio che definisco approccio epidemiologico parlando del ruolo della donna e la sua parte ci passano nel mercato del lavoro concluderò trattando alcuni aspetti che riguardano sfide per il futuro sia perché si occupa di economia e per chi si occupa di cultura ci si potrebbe chiedere ma cos'è la cultura spesso troviamo moltissime definizioni di cultura ai nostri fini potremmo definirlo un corpus di conoscenze condivise di comprensione di frase molto vago alcuni diciamo negli ultimi dieci anni hanno fornito più di 100 stanza definizione di cultura quindi non cercherò di aggiungerne un'altra ai nostri fini diremo a quanto serve le differenze nella cultura sono una lezione sistematiche nelle commissioni alle preferenze sociali nel corso del tempo dello spazio o tolgo qui sociali diversi e ricordate che in questa definizione non fa assolutamente pensare che la cultura sia i relazionale o stati che vediamo un po cosa pensano gli economisti della cultura quando gli economisti considerano le variazioni per esempio nei tassi di risparmio non so perché i giapponesi risparmiano più degli americani ecco gli economisti pensano di spiegare queste variazioni e i diversi risultati con l'idea di variazioni in termini di politica ed istituzioni di tecnologie se pensiamo diversi gruppi di persone ecco si comportano in maniera diversa per questioni di ambiente diverso per loro patrimonio per esempio il grado di istruzione che hanno ecco in questo tipo di esercizio nel quale c'erano gli economisti noi consideriamo la distribuzione delle preferenze degli agenti alle loro convinzioni c'era la loro cultura come fa cosa di dato per scontato che non cambiava il variare dell'ambiente una cosa che economista non considera come è possibile spiegazione è che questo può essere spiegato la differenza di convinzione e preferenze cielo diverse di diversi risultati possono essere spiegati da diversità culturali perché no credo che un articolo famoso di steven e becker spiega molto bene questa idea con de gustibus non est disputandum insomma chiaramente non occorre che me lo spieghi visto che il latino sull origine della nostra lingua quindi le differenze presentata poi sono spiegate la diversita di gusti da un punto di vista teorico e non sta in piedi e sta cosa non possiamo osservare credenze e gusti per esempio il fatto che già protestato in più dell'americano ecco lo fa perché ha un diverso atteggiamento nei confronti del risparmio dell'avarizia ma questo non ci dà alcuna spiegazione solida ecco la controparte firicano di questo esercizio teorico ossia tentare di spiegare ancora una volta la differenza nei tassi di risparmio tre giapponesi americano come conseguenza di un intervento di politica o differenze istituzionali tecnologiche di istruzione eccetera e dire che la parte che non è spiegabile è la cultura ciò che noi chiamiamo da economisti i residui non è quantificabile definirlo culturale non è soddisfacente si potrebbe essere cultura ma potrebbe essere anche qualcos'altro quindi diciamo che questa città non soddisfa l'economista che tende a essere molto rigoroso e di conseguenza all'economista nel passato pignorava alla cultura facevano anche un altro aspetto quando parliamo di cultura non mi addentro molto in questo oggi ossia è difficile fare degli studi sul welfare se consideriamo le preferenze come elemento endogeno quando l'economista tenta di delineare indirizzi politici non so quali saranno le aliquote fiscale piuttosto come funziona la previdenza eccetera l'economista pensa alle preferenze dei singoli come una cosa data per scontata cercando di massimizzare per esempio la felicità della gente cercando di potenziare al massimo ciò che li rende felice ma cambiano negli ambienti nelle diverse culture e cambiano anche nel tempo quindi bisogna modificare le istituzioni le aliquote fiscali e le abitudini eccetera questo cambia le preferenze ma è un esercizio che secondo me non ha senso cosa ce ne facciamo quindi è da un punto di vista teorico anche per gli economisti è molto difficile parlare di cultura e per questo sono riluttanti l'ostacolo principale per costare la cultura nell'analisi economica è sempre stata l'assenza dei lavori infine ci seri che è evidente non c'è la cultura ha un peso sul risultato economico il giapponese mangia sushi l'italiano mangia pasta questo è rilevante ciò che conta è l'esito economico cercato di spiegare il fatto che non possiamo basarci sulle differenze di comportamento delle persone perché possono fare diverse cose per diversi motivi né possiamo basarci sulle indagini e sui risultati degli studi perché la gente tende a dire sì faccio questo perché mi sembra bene farlo quindi dire che la gente che lavora tende a lavorare perché gli piace lavorare ma questo non conclude la questione la gente tende a dire che mi piace lavorare perché lavoro quindi diciamo che è difficile cos'era gli atteggiamenti come evidenza di qualcosa certo è un indizio interessante ma non è un'evidenza rigorosa da un punto di vista economico quindi il l'impegno principale dell'economista nei decenni nell'approccio alla cultura cerca di capire come distingue le differenze da convinzione preferenze da differenza degli ambienti differenze istituzionali o del patrimonio personale per esempio grado d'istruzione solo di recente gli economisti hanno cominciato a considerare seriamente questo aspetto molti dei presenti hanno dato un grande contributo questo lavoro e mi concentrerò in particolare d'ora in poi sul lavoro fatto da me di recente con alcuni colleghi italiani nell'analisi delle donne che lavorano e l'impatto della cultura sul rapporto che la donna col mercato del lavoro uno potrebbe chiedersi perché è parlare di donne lavoro e cultura diciamo che ne parliamo perché esse hanno un grosso impatto sull'economia che lavorino o meno ecco questo ha un impatto sull'economia quindi si tratta di un esito economico che interessa l'economia siano solo a loro poi perché le donne in particolare io credo che le donne in particolare sono coloro che hanno pagato lo scotto della cultura cioè nel corso del tempo ci sono state notevolissime differenze tra uomo e donna o il modo in cui la società si esprime nei confronti della donna ecco questo è un atteggiamento che è cambiato nel corso del tempo quindi interessante analizzare questo aspetto partiamo con alcune immagini con alcuni grafici qui e mi scuso inglese donne lavoratrici sposate negli stati uniti si tratta delle donne tra i 25 e 44 anni bianche sposate e non lavorano in agricoltura nel 1880 circa il 2 per cento di questa popolazione femminile lavorava e vediamo che la curva è in crescita del 2 per cento è giunta a quasi il 74 per cento nel 2000 come vediamo è stato un lungo percorso temporalmente durato più di 120 anni vediamo ancora una volta l'italia è un esempio molto interessante arco da 60 a 90 5 svezia regno unito socialisti germania francia paesi bassi italia con curve comunque in incremento l'italia è un po bassa ed è interessante cercare di capire perché se si chiede un economista tradizionale per quale motivo il ruolo delle donne è cambiato nel corso del tempo pensando alle diverse curve ad eccezione della curva italiana perché ruolo è cambiato l'economista di solito da una risposta istintiva e leicester la tecnologia ai suoi diversi aspetti che hanno effettivamente cambiato ruolo della donna per esempio lavatrice e lavastoviglie l'aspirapolvere gli elettrodomestici quindi che hanno liberato la casalinga oppure fatto che sia disponibile il latte in polvere per cui la donna non deve più allattare il bimbo può dare il latte in polvere e tornare a lavorare la contraccezione per cui la donna può maggiormente controllare la propria fertilità e puntare sulla carriera quindi la tecnologia nel corso del tempo aiutato le donne a lavorare di più c'è stato anche un cambiamento strutturale che è una forma di tecnologia naturalmente l'importanza della forza fisica diminuite aumentata l'importanza del cervello e quindi la donna può lavorare di più poi che dire dei cambiamenti di atteggiamento di cultura che ruolo hanno avuto per essere una spiegazione se io chiedo ai presenti la gente dirà sì la cultura è importante è stata importante nel cambiamento di atteggiamento ma l'economista la pensa in modo diverso ecco un evidenza in diretta del cambiamento di atteggiamento questa mend argine che ha posto questo quesito lei è d'accordo che una moglie lavori anche del caso in cui l'uomo possa portare a casa il pane per tutti domanda posta a partire dal 35 fino alla fine degli anni 90 naturalmente con un buco nel periodo bellico nel 36 meno del 20 per cento delle persone approvava il fatto che una donna sposata lavorata nel caso in cui il marito riuscisse a mantenerla nel 2000 le cose sono completamente invertite meno del 20 per cento è in disaccordo sul fatto che una donna lavori se l'uomo può mantenerla vedere c'è stato un sostanziale cambiamento di atteggiamento come dicevo prima il fatto che gli atteggiamenti siano cambiati certo una cosa interessante è indicativo suggestivo di qualcosa ma di per sé non prova nulla certo e cambiare gli atteggiamenti sono cambiati e allora è un po ironico ma l'economista tende a essere come sapete piuttosto conservatore e penso che l'economista tipico potrebbe dire sì certo c'è stato un cambiamento di credenze e di atteggiamenti ma semplicemente riflettano la parte importante dell'economia cioè l'avvento della tecnologia quando cambia la tecnologia cambiano le preferenze le convinzioni le credenze quindi non è che le convinzioni fanno sigla john e lavorino di più no è la tecnologia che lo induce e di conseguenza cambiano anche atteggiamenti e convinzione e vediamo un po il ruolo delle convenzione con questo lavoro che ho fatto in passato con alessandra fogli e claudio livetti alcuni anni fa abbiamo evidenziato che l'uomo la cui madre lavorava mentre lui cresceva tende a sposarsi con donne che lavorano e quindi non può sposare la propria madre c'è un concetto può incestuoso ma è così abbiamo cercato di escludere fatto che fosse dovuto al benessere le istruzioni alla regione geografica o altri fattori economici no si è trattato di un rapporto molto chiaro nel dato all impatto quantitativo era notevolissimo l'effetto di avere una madre che lavorava aumenta la probabilità che la vostra moglie lavori per un uomo del 32 per cento 3 da 2 punti percentuali quindi diciamo che se la vostra madre lavorava la probabilità che voi come moglie lavoriate aumenta stunt un per cento quindi questo è importante trasmissione di trasferenza e convenzioni abbiamo anche analizzato alcune evidenze dinamica della teoria fornite da quanto è avvenuto durante la seconda guerra mondiale negli stati uniti durante quella guerra c'erano diverse percentuali e di uomini che sono stati inviati al fronte ecco negli stati in cui il maggior numero era stato inviato al fronte maggior numero di donne ha cominciato a lavorare proprio perché gli uomini erano andati a combattere e in quell'istante c'erano insomma più uomini sono stati cresciuti da donne lavoratrici e pertanto noi abbiamo concluso che secondo la nostra teoria sarebbero risultati più interessanti per le donne e avrebbero investito maggiormente nelle capacità di mercato eccetera valutando le evidenze empiriche effettivamente tiene questa correlazione per cui negli stati in cui più uomini erano andati in guerra di conseguenze più donne crescevano figli maschi lavorando allora in quelle corti di persone di maschi di femmine ecco le donne lavoravano di più e questo invece non vale per le corti precedenti a un'altra evidenza che sicuramente conoscete ci sono comunque queste grosse differenze e la diapositiva che vediamo qui evidenzia la partecipazione femminile alla forza lavoro nel 2003 per i paesi ocse come vediamo varia da percentuali basse e venti per cento turchia l'italia è certa dopo il messico terzultima a percentuali superiori all 80 per cento per svezia islanda quindi ci sono moltissime variazioni per cui queste variazioni sono influenzate da variabili di paese cioè tecnologia istituzioni politiche o piuttosto dal patrimonio dei singoli dal numero di persone laureate in turchia rispetto norvegia e islanda o non può essere dovuto anche a un fattore culturale su quanto si crede sia importante il ruolo della donna ecco questo è un altro aspetto importante da considerare poi parliamo dell'approccio epidemiologico l'epidemiologo quando vuole studiare degli esiti su per esempio come mai in giappone le cardiopatie sono hanno una minore incidenza che negli stati uniti non so quale sia la situazione in italia perché hanno meno attacchi di cuore che è dovuto fatto genetico o è dovuto al fatto ambientale il fatto di vivere in giappone cibo che si mangia l'aria che si respira e micro di batteri eccetera favoriscono il giapponese volendo studiare un aspetto del genere l'epidemiologo considera per esempio di migranti giapponesi negli stati uniti cerca di capire se le cardiopatie e presso gli immigranti oi loro discendenti negli stati uniti ovviamente giapponesi convergono con l'incidenza delle cardiopatie degli americani se convergono se tutti alla fine hanno lo stesso numero di infarti allora certo non è genetica è una questione di ambiente perché il giapponese equiparato l'americano per cui la risposta è ambiente se invece non c'è convergenza allora non si può dire cosa sia certo potrebbe essere una causa genetica ma potrebbe essere dovuto a questioni per esempio abitudini alimentari e magari giapponesi hanno una dieta più salubre degli americani e quindi in un caso si può concludere qualcosa con certezza in un altro caso ma questa è la strategia epidemiologica che si utilizzano nell'ambito della sanità applicherò questo tipo di approccio per studiare la cultura ci si potrebbe credere chiedere le differenze da paese a paese nel risultato economico per esempio la propensione al risparmio sono influenzati da fattori economico istituzionali o la cultura gioca un ruolo importante dal punto di vista quantitativo qui ci troviamo davanti ad un insieme di problemi diverso il comportamento gli emigranti magari può essere influenzata in modo diverso dagli shock per esempio la lingua diversa difficoltà di occupazione eccetera c'è una simulazione che viene nel tempo e quindi anche dal punto di vista culturale importante capire che cosa fanno i turchi in torchi e cosa fanno i norvegesi in norvegia magari questo non ci aiuta a capire che cosa fanno negli stati uniti perché si trasformano in cittadini americani poi la selezione è importantissima l'italiano tipico che emigra negli stati uniti non necessariamente l'italiano tipo potrebbe non essere rappresentativo della propria cultura per la cultura dell'italia quindi abbiamo tutto un insieme di convenzioni diverse dal primissima pubblicazione che ha utilizzato quello che io chiamo l'approccio epidemiologico alla cultura all'economia e quella di karol è ri e ha studiato il comportamento la propensione al risparmio degli immigranti in canada e non hanno trovato nessun effetto significativo da parte della cultura quindi non è vero per esempio che i migranti asiatici in canada hanno un tasso di risparmio diverso rispetto a quello di altri migranti quindi sembra che la cultura non sia poi così importante ora insieme ad alessandra foglie in una serie di pubblicazioni ho cercato di esaminare quello che è un campione meno problematico gli americani di seconda generazione per essere un americano di seconda generazione bisogna essere una persona i cui genitori sono nati all'esterno degli stati uniti ma la persona stessa all'americana seconda generazione è nato negli stati uniti quindi possono essere per esempio le figlie di italiani o di polacchi nati però negli stati uniti quindi i fattori di choc sono meno importante il problema per dell'assimilazione culturale rimane e può essere anche esacerbato o ci può essere una maggiore assimilazione l'idea di base è molto semplice le donne nate negli stati uniti da genitori stranieri affrontano gli stessi prezzi di mercato gli stessi istituti per forza di cose perché vivono negli stati uniti sono andati a scuola negli stati uniti sono nati negli stati uniti sono cresciuti negli stati uniti tuttavia a causa del retaggio genitoriale potrebbero avere convenzioni preferenze diverse relativamente al ruolo della donna le dimensioni della famiglia e tutta una serie di altre problematiche quindi noi abbiamo cercato di studiare il comportamento di queste donne di seconda generazione e abbiamo utilizzato come variabile culturale il livello della partecipazione al mondo del lavoro nel paese di origine dei genitori la lfp quindi la partecipazione al mercato del lavoro quando dico che utilizziamo appunto il livello di partecipazione al mercato del lavoro delle donne nel paese di origine vediamo da che cosa influenzato questo fattore cerchiamo di vedere per esempio quanto lavorano le donne in italia questo viene influenzato da fattori istituzionali ed economici per esempio i salari la probabilità di trovare un posto di lavoro la localizzazione del lavoro vicino a casa lontano da casa il reddito del marito il costo dell'assistenza quotidiana la qualità dei servizi forniti fattori economici e istituzionali ma ci sono anche fattori culturali cioè le convenzioni e le preferenza nei confronti del lavoro o della vita casalinga il modo in cui si viene trattati dalla famiglia dagli amici dai vicini anche l'immagine che i media danno della donna che lavoro va inclusa in questi fattori cambiando il paese in cui si trova la donna quindi non considerano le donne in italia e i norvegesi in norvegia ma analizzando le donne americane negli stati uniti donne con genitori di origine diversa che posso garantire che abbiamo le stesse variabili economiche e istituzionali le stesse variabili legate alle strategie politiche l'unica differenza tra queste donne e la loro cultura cioè quello che i genitori hanno insegnato loro quello che i genitori hanno loro trasmesso ora cercherò di essere estremamente chiara questa questo è un compito fortemente asimmetrico cioè ci sono molti motivi per cui non abbiamo un valore esplicato rio per quanto riguarda la partecipazione della donna al mondo del lavoro anche se solo anche se la cultura importante perché ci possono essere questione di assimilazioni di misurazione errata di selezione di incentivi sociali diverse eccetera eccetera la cosa più importante è comunque è l'intento sociale che può essere diverso quindi possiamo avere il meccanismo di ricompensa di punizione che può agire in modo totalmente diverso ora nel nostro sud non abbiamo trovato se non avessimo trovato nessun ruolo per la cultura chiaramente non avremmo deciso di procedere su questa strada allora se troviamo però che la partecipazione della donna il mondo del lavoro può spiegare quello che le donne fanno allora dobbiamo dire che effettivamente la cultura passato un test veramente molto difficile ora la grande sfida che abbiamo affrontato in questo studio con diversi gradi di successo e in diverse pubblicazioni è legato anche al fatto che ci sono anche dei canali economici di trasmissione intergenerazionale i genitori non trasmettono soltanto delle convinzioni proprie figlie sfortunatamente trasmettono anche altri aspetti importanti per noi economisti come per esempio all istruzione e la ricchezza le capacità quindi la crosta domanda per un economista che deve chiaramente affrontare diverse misure di rigore del proprio studio e abbiamo controllato adeguatamente le differenze legate a queste variabili economiche allora vediamo che cosa abbiamo fatto abbiamo analizzato le donne di seconda generazione negli stati uniti utilizzando il censimento del 1970 abbiamo considerato le donne sposate per verificare le loro opzioni tra la scelta di lavorare di non lavorare all'esterno della famiglia sono donne di 30 40 anni che non vivono in campagna e non sono all'interno per esempio di un'azienda agricola chiaramente potremo utilizzare decenni diversi dal 1930 1970 queste donne di 30 40 anni magari potevano avere questa età negli anni 1970 quindi genitori devono essere arrivate negli stati uniti entro il 1940 1950 allora prendiamo questa varietà del 139 140 per motivi statistici e per motivi di dati abbiamo scelto però il 1950 perché avevamo dati solidi li abbiamo anche per i decenni successivi abbiamo escluso persone che venivano dall unione sovietica e altri paesi nei quali c'erano delle economie centrali da pianificazione centralizzata e in totale abbiamo messo insieme un campione di 6777 di 25 paesi questo è il nostro campione rappresentativo donne che mete lavoravano 10 ore alla settimana detto 10 ora la settimana 170 avevano in media tre figli la partecipazione al mercato del lavoro delle donne nel 1950 nei vari paesi in media del 24 per cento 3,7 figli in media vi faccio vi spiego bene questo campione perché è importante avere una idea di quelle paesi stiamo parlando quindi sull'asse orizzontale vedete la partecipazione al molto lavoro delle donne nel 1950 mentre sull'asse verticale potete vedere il numero di ore lavorate durante la settimana nel 1970 se il padre era nato nei paesi qui indicati potete vedere che la maggior parte di questi paesi sono europei l'italia si perde al centro di questo cluster di paesi ma c'è e poi vedete appunto la germania la svizzera l'austria finlandia eccetera abbiamo che la cina la turchia il giappone con i paesi dell'america latina cuba messico e alcuni paesi del medioriente come libano e la siria ecco questo è il nostro campione di 6.700 donne di 25 paesi diversi ah scusate devo tornare indietro di una diapositiva ecco allora abbiamo documentato questo rapporto probabilmente che dovremmo avere una linea di regressione correlazione positiva tra quanto le donne lavoravano nel 1950 e il loro paese d'origine del padre e quanto queste donne lavorano nel 1970 negli stati uniti abbiamo documentato ricorrendo a varie modalità una delle cose più importanti per noi era controllare anche il livello di istruzione di queste donne un parametro che è stato incluso come variabile esplicativa perché è importante farlo perché se non lo facciamo tutto potrebbe essere determinato dal livello d'istruzione quindi potremmo avere delle donne che vengono cane i genitori che vengono da paesi in cui c'è la tendenza ad una maggior impegno nel lavoro delle donne che sono donne più ricche più istruite e chiaramente magari lavorano di più perché prendono gli stipendi più alti perderebbero più reddito stando a casa e ne abbiamo controllato l'istruzione della donna ma anche del marito e il reddito del marito e questo rapporto però si è indebolito anziché rafforzarsi l'effetto quantitativo è importante soprattutto per la donna media in questo campione cioè per la donna la costruzione era media sposata a l'uomo medio uomo distruzione media e di reddito medio ecco questa donna se ai genitori che vengono dal libano rispetto alla donna che ha genitori che vengono dalla finlandia lavorerà il 22 per cento in meno e questo un effetto quantitativo molto importante in economia è un quinto in meno quindi questo è quanto abbiamo osservato abbiamo cercato anche di dimostrare agli economisti ma anche a noi stessi che non c'è una variabile strettamente economica che ci possa spiegare questi fatti quindi la nostra preoccupazione principale è stata data dal capitale umano inosservato certo pensiamo alle istruzioni l'istruzione in generale come capitale umano nella donna stessa o anche nella sua rete etnica perché sappiamo che le reti sociali e hanno un ruolo molto importante anche per quanto riguarda la probabilità di trovare un posto di lavoro e la qualità del posto di lavoro allora molto rapidamente vediamo insieme che cosa si può fare si può includere per esempio il reddito pro capite del 1950 nel paese del genitore e lasciate che me lo spieghi diciamo che questo ci consente di misurare meglio il fattore capitale perché l'istruzione della donna importante magari i genitori i genitori le hanno un qualche cosa che noi non consideriamo nel nostro iter dell'istruzione quindi questa non è una spiegazione potenziale poi vediamo gli anni 50 nel 1950 il pil pro capite sull'as orizzontale sulla strip cena ancora una volta abbiamo il numero di ore lavorate da queste donne negli stati uniti e vediamo i paesi di origine dei genitori qui non abbiamo un rapporto diretto e questo non ci spiega non ci spiega perché le donne lavorano di più se c'era un reddito pro capite più alto per esempio nel paese d'origine del padre un'altra spiegazione potrebbe essere l'utilizzo dell'istruzione fatto dai genitori o livello di istruzione dei genitori qui vediamo un dataset molto più piccolo quindi possiamo considerare il chelsea meter 1940 gli stati uniti e cercare di vedere quanti anni di istruzione scolastica avevano avuto gli immigranti nel 1940 questo però non è necessariamente un campione rappresentativo quindi l'abbiamo fatto ve lo mostro qui sull'asse orizzontale abbiamo il numero di anni di istruzione dei genitori cioè delle donne e degli uomini che provengono a tutti questi diversi paesi sono valori media ovviamente è qui il rapporto positivo c'è quindi sembra che se i genitori vengono da paesi scusate se i genitori vengono da paesi in cui gli immigranti tendono ad avere un livello d'istruzione superiore questo può spiegare effettivamente le ore di lavoro negli stati uniti delle figlie non ha potere esplicativo però è importante per capire meglio la partecipazione della donna al mondo del lavoro non posso indicarvi qui una regressione però se mettessimo entrambe le variabili esplicative considerando gli anni distruzione la partecipazione al mercato del lavoro nemmeno 250 soltanto quest'ultimo potrebbe avere un potere esplicativo ci sono poi anche altre possibilità abbiamo analizzato anche in modo diretto installare gli stipendi nell'economia una cosa che facciamo è la regressione degli stipendi che ci consente di spiegare i salari vengono spiegati in base all'età alle istruzioni eccetera eccetera anche al sesso ora questo tipo di regressione può essere fatta chiedendosi il quantità del lavoro fatto delle donne nel paese di origine dei genitori può spiegare effettivamente la cosa beh la risposta è no la partecipazione al mercato del lavoro non spiega e l'entità dei salari degli stipendi e quindi siamo piuttosto soddisfatti della robustezza della nostra variabile aspettativa le ultime diapositive che vi voglio mostrare prima di passare alla discussione sono legate a studio abbastanza simili fatti però questa volta su comportamenti ancora una volta ho scelto di attuare un approccio epidemiologico cioè considero lo stesso campione è però in questo caso si tratta di europei e nel 1990 il boulevard you save ha posto due domande alle persone questo è un sondaggio rappresentativo domande relativamente all'atteggiamento delle donne e le donne al lavoro la domanda numero uno è questa il fatto di essere una casalinga e altamente gratificante come il lavoro stipendiato e sei d'accordo o non sei d'accordo con questo assunto numero due il fatto davvero un lavoro è il modo migliore per una donna per rendersi indipendente e ancora qui la risposta può essere sono fortemente d'accordo sono d'accordo non sono d'accordo non sono assolutamente d'accordo ora ho analizzato l'atteggiamento medio cioè la percentuale di persone che sono d'accordo o sono totalmente d'accordo con questa affermazione nel paese di origini nel 1990 è opposto la domanda epidemiologica che questa questa percentuale ci aiuta a spiegare il comportamento sul luogo del lavoro negli stati uniti nel 1970 questa è una ricerca del 1190 stiamo parlando delle donne del 1970 ho chiesto ai tedeschi agli italiani e ai francesi e questa loro risposta ci può aiutare a prevedere quello che hanno fatto le donne nel 1970 negli stati uniti non in germania in francia in italia ma negli stati uniti ecco questa è la struttura epidemiologica e qui potete vedere i risultati sull'asse orizzontale abbiamo la percentuale di persone che non sono d'accordo o non sono assolutamente d'accordo con l'affermazione che il fatto di fare la casalinga sia tanto gratificante quanto lavorare per un lavoro stipendiato vedete che abbiamo un'alta percentuale di persone che non sono d'accordo con questa affermazione al 1990 circa il 50 per cento in portogallo germania e norvegia anche l'italia una percentuale piuttosto alta 40 45 per cento e poi qui in basso invece abbiamo quelli che non sono d'accordo con questa affermazione con un 25 per cento circa per la turchia e per l'irlanda ad esempio e c'è un rapporto positivo piuttosto forte qui vediamo anche la valutazione in base alla formazione professionale della donna reddito del marito diciamo che i paesi più conservatori hanno avuto un'influenza sulle donne nate negli stati uniti e anche se stiamo parlando del 1970 c'è un'influenza di questi paesi e se invece e se invece analizziamo un'altra domanda cioè quella e il lavoro il modo migliore per una donna per raggiungere indipendenza allora ancora una volta speriamo quella percentuale di chi è d'accordo fortemente d'accordo nel 1990 asse orizzontale potete vedere che la situazione è un po diversa perché sempre più persone sono d'accordo sul fatto che il lavoro è la cosa migliore per una donna per essere indipendente però abbiamo percentuali molto più alte in danimarca finlandia portogallo germania nostre norvegia l'italia più o meno a metà strada e poi al di fuori di questa tendenza abbiamo l'irlanda e paesi bassi e sull'asse verticale vediamo il numero di ore medio lavorato alla settimana negli stati uniti nel 1970 la correlazione fortemente positiva quindi una donna il cui padre era nato in un paese in cui le persone oggi tendono a dire che il lavoro è la migliore strada per l'indipendenza di una donna che questa donna non metto le probabilità di lavorare al 1970 negli stati uniti che non la figlia di un padre nato in un paese in cui non viene spesso questo punto di vista quindi la cultura si trasmette da generazione a generazione secondo questo risultato altri due punti interessanti relativamente alla cultura dopo di che apriremo il dibattito allora quando consideriamo le persone coniugate come in questo caso ci si deve chiedere ma effettivamente il comportamento sul mercato del lavoro è influenzato dall eredità culturale di una donna o dall eredità culturale del marito ritorniamo al nostro esempio di donne di 25 paesi diversi che hanno appunto genitori nati in paesi diversi soprattutto il genitore della donna nato in un paese diverso rispetto al genitore del marito della donna ora abbiamo visto che per quanto riguarda il lavoro l'uomo il marito sembra giocare un ruolo più importante della donna cioè dove la dove è nato il padre del marito influenza di più rispetto al luogo dove è nato il padre della donna questa sembra essere la variabile esplicativa più forte dal punto di vista della fertilità entrambe entrambe lobby di nascita dei genitori sembrano essere ugualmente importanti allora questa probabilmente è cultura ma siamo sicuri che sia cultura non qualcos'altro e allora ci siamo chiesti e magari la cultura viene trasmessa ad altri non necessariamente dai genitori per esempio i vicini giocano un ruolo il quartiere in cui si vive gioca un ruolo importante la conservazione della cultura un ricercatore molto importante nell'ambito dell'immigrazione ha fatto uno studio analizzando i quartieri etnici e i dati di densità di questi quartiere cioè sono parametri di segregazione residenziale per americani di seconda generazione cerchiamo di dirla in termini un pochettino più semplici e l'inglese più semplice o meglio in italiano più semplice con la traduzione allora se prendiamo un italiano che vive in un quartiere negli stati uniti in media quanti in percentuale quanti altri residenti in quel quartiere sono italiani beh ci sono gruppi etnici che tendono ad aggregarsi altre invece non si aggregano dal punto di vista residenziale se la cultura importante si potrebbe pensare che il ruolo della cultura è più forte laddove abbiamo persone come gli italiani che vivono in modo più aggregato rispetto invece a luoghi dove ci sono persone di convenzione di nazionalità diverse allora se consideriamo i paesi più legati il messico per esempio 18 per cento prendete un messicano quel messicano tende a vivere in un quartiere in cui il 18 per cento degli abitanti e messicano anche i giapponesi 12 per cento gli italiani 12 per cento al contrario i turchi i francesi e il libanesi tendono aggregarsi di meno 0,3 0,4 per cento rispettivamente allora ci siamo chiesti l'effetto della variabile culturale aumenta quando appunto abbiamo questa tendenza a vivere insieme a connazionali la risposta è sì effettivamente quindi siamo ancora più sicuri del fatto che quello che noi abbiamo letto in questi dati è cultura allora chiaramente la metodologia può essere molto utile per studiare immigrati e loro discendenti e una metodologia che può essere utilizzata per studiare l'effetto della cultura è tutta una serie di altre problematiche che possono essere interessanti dal punto di vista economica dall'altruismo alla fiducia dall impegno nel lavoro alla carriera all'istruzione alla fertilità le pratiche ambientali alla ridistribuzione per esempio riteniamo che si è dovuta la fortuna o allo sforzo all'impegno chiaramente tutto questo influenza il modo in cui noi ci speriamo sul posto di lavoro il modo in cui votiamo i nostri politici e tutti questi parametri demologici potrebbero essere analizzati con questa metodica bene all'inizio ho parlato molto delle sfide che la cultura pone all'economia e sono sfide reali noi abbiamo cercato di gestire il tutto in modo empirico un gruppo di economisti decentemente ha dimostrato che la cultura gioca un ruolo importante però vorrei concludere sottolineando le cose più importanti e più positive dell'economia della cultura l'economia è una disciplina che può aiutarci a pensare in modo rigoroso e in modo quantitativo relativamente tutta una serie di problematiche della cultura problematiche che prima non venivano prese in considerazione in questi termini in particolare possiamo cercare di quantificare e di riflettere sull'importanza dei diversi canali di trasmissioni qual è l'importanza dei genitori rispetto al quartiere alle scuole al marito la trasmissione culturale di tipo ottimizzate come avete sentito alberto visini l'altro giorno lui ritiene che sia utilizzante quindi viene scelta per dare un identità culturale ai propri figli e poi chiaramente questa è un comportamento che viene trasmesso che sia utile o meno e che a 1 piaccia o meno è come influenzano le istituzioni cambiamento culturale quale l'interazione tra la cultura e le istituzioni ci possono essere dei cosiddetti incidenti economici che portano a istituzioni come per esempio la schiavitù ora questo se la schiavitù può avere delle conseguenze importantissimi per il comportamento culturale delle persone quindi diciamo che ci sono differenze geografiche di capacità differenze storiche tutte queste differenze possono influenzare significativamente quello como diventa successivamente e quindi anche l'economia e alla fin fine quando è che la cultura subisce cambiamenti repentini e quand'è che invece cambia lentamente chiaramente possiamo pensare alla tecnologia e al fatto che la tecnologia spesso cerca di reagire a domande culturale la pillola ma è stata inventata per caso era fortemente desiderata quindi richiedo che tutto questo sia dovuto ad atteggiamenti e da richieste specifiche che vengono dalla nostra situazione culturale grazie per le domande del pubblico io sceglierei la parola direttamente al pubblico se vuol fare se c'è qualcuno che vuole fare le domande perché in modo tale che possiamo subito anche entrare nel vivo se c'è qualche curiosità che è stata suscitata da questa da questa versione a me pare molto chiara di evidente come il binomio cultura economia sia poi correlato è stretto e diventi evidente in alcuni in alcuni macro marco fenomeni c'è qualcuno che vuole fare domande la prima la faccio io allora così rompiamo il ghiaccio e cherie mi riallaccio a quest'ultimo punto e cioè di quando la cultura si modifica rapidamente o lentamente non la volevo chiedere aracri fernandes se si è accorta durante le sue ricerche di quanto tempo ci vuole per che una comunità non sono gli immigrati ma anche stanziali si accorga di una modifica culturale quanto tempo ci vuole perché una modifica culturale avvenga e che cosa fa sì che questa modifica culturale che sfocia in comportamento e con unico venga accolta dalla stessa comunità è una domanda molto difficile per certi versi non ho ancora condotto delle ricerche su questo argomento pur tuttavia ritengo che almeno nelle ultime giornate non so in passato cosa dice d'aver se lo ritiene di essere completamente diversa dai propri genitori di aver fatto grosso passo se non altro in termini di musica insomma non è che ascoltiamo la stessa musica dei nostri genitori la cultura è cambiata molto rapidamente e penso che l'economia abbia avuto un grosso impatto su questo ci sono effetti non dovuti necessariamente alla tecnologia ma la concorrenza per esempio la globalizzazione è avvenuta si è ampliata e questo fa sì che i paesi devono fare un cambiamento di prassi non necessariamente migliori o peggiori devono cambiare le proprie prassi per essere competitive quindi potrebbe salvarlo direbbe il bello avere una società in cui tutti lavorano 30 ore alla settimana ma poi nella pratica è difficilissima attuarlo perché altrove molti lavorano di più quindi non è una questione di ottimizzazione piuttosto di competitività ritengo anche che come diceva daniel cohen l'altro giorno parlando di tecnologia e società post industriale effettivamente una cosa che ha sottolineato è che anche nelle zone rurali dove l'economia non è cambiata per nulla la donna guarda la televisione vede che si può vivere in modo diverso vede donne con un paio di figli più libere e quindi la fertilità è cambiata in questi gruppi è anche nei paesi nelle zone rurali che non hanno avuto la transizione demografica c'è stato grossissimo calo dell'offerta di testa dell'interessante studiarlo più in dettaglio ecco forse scusate prego sono giovanni pala volevo fare solo una domanda cioè quello che mi sembra el'influenza dell'economia sulla cultura ma quello che mi se nella mia storia così economica anche di imprenditori sembra che se mai c'è stata poca cultura nell'economia io so che tutte le volte che ho operato messo più cultura nell'economia ho guadagnato molto molto di più certe volte anche 20 volte di più di quanto non avesse potuto guadagnare senza cultura cioè l'aiuto della cultura dell'economia non è solo c'è anche una cosa possa diciamo forse non sono stato chiaro una classificazione g min per esempio nella conoscenza della città o semplicemente una conoscenza di operare nella città una città come milano per esempio che si è trasformata molto velocemente che in dieci anni ha cambiato il suo sistema economico che ha avuto un analisi un'evoluzione da un quartiere all'altro posso dire un posto dove c'è il politecnico il quartiere bovisa valutavano il valore immobiliare ben dieci anni fa nessuno ci sfida nessuno gli dava niente costa una casa costava 100 euro al metro quadro c'erano degli struttura industriale che costano 100 euro al metro quadro che ha provveduto dieci anni fa che quello poteva col politecnico evolve su un certo modo ha guadagnato 20 volte mentre oggi magari costano 2 mila euro a metro quadro piccolo esempio si rivela vuole sfruttare tubo da un punto di vista questi di euro poi la voglio dire non voglio dire questo voglio dire che l'influenza della conoscenza della cultura nell'economia ma e adriano olivetti la cosa opposta non è che voglio dire un modo invece che nell'altro non è solo essere meccanicistici da un punto di vista della quantità di profitto vuol dire che operare con la cultura si opera anche meglio per la bellezza non era solo sul guadagno la minaccia in tazza ma in effetti è un grosso impegno per l'economia così a cercare di capire quanto il contesto nel quale vivono essendo lì poveri fatto sulla loro produttività sulla loro creatività indubbiamente a livello di azienda è una cosa che è stata fatta si leggono articoli sui giornali che dicono che non so microsoft o google ambiente creativo lo possono dipingere fare cose molto divertenti che non avvengono nelle università è uno li invidia perché in certi ambiti per esempio dove avere molta innovazione rapidamente si sembra capire molto meglio qual è l'effetto di un ambiente di lavoro stimolante che non sia routine e piattezza ecco non so se ho risposto correttamente alla sua osservazione ma in effetti diciamo l'imprenditore più all'avanguardia lo hanno realizzato peso non lo si può dire per docente diverse tahrir l'amministrazione pubblica solo frutto di combine di trento e volevo fare questa domanda spesso quando e miss pick off col cile che forse ha fatto anch'io ias correttissimo devo confessare che mi sono esposta diversi quesiti per certi versi è molto prematuro parlare di livelli ottimali cioè qual è l'effetto della cultura sulla economico come utilizzare la cultura per modificare le politiche residenziali cioè impedire alle persone che vivono tutte nella stessa zona integrandole di accertare insomma non so ancora rispondere l'economista non è ancora grande in grado di pronunciarsi su questo perché in effetti siamo proprio a studi assolutamente in luce quindi è un quesito molto interessante spero che lei e possa occuparsene nei suoi studi più delle sue ricerche non è una questione di limiti o di restrizione fleece ai flussi migratori che hanno consentito il boom di moltissime economie a cominciare dagli stati uniti secondo me bisogna chiedersi pensando ai problemi dell'inizio del secolo scorso essi sono molto diversi dall'inizio di questo secolo c'è insicurezza sul posto del lavoro come gestire l'immigrazione come integra le persone se questa la scelta migliore non sono pronta a rispondere prego vengo da milano e mi hanno nella metropoli che in questo momento sta affrontando qualcosa che altre metropoli europee hanno affrontato già da tempo cioè a fronte di dei forti flussi migratori c'è un po questa dicotomia adesso l'inter mi proprio di dibattito tra si sia più giusto scegliere un modello multiculturale o un modello di integrazione culturale in questo momento le critiche a entrambi i modelli dal modello inglese multiculturale modello francese di integrazione culturale sono forti e i fallimenti sia dell'uno che dell'altro modello sono evidenti le ha detto giustamente che gli economisti ancora non sono in grado di dare delle risposte in cosa sia più corretto cosa sia meglio però intermedi public policy questo questo tema ormai è di attualità ecco provo a lanciare una provocazione senso secondo lei in termini di interazione tra istituzioni cultura perché questo è il problema che l'istituzione interagisca diversamente a seconda della cultura di riferimento cioè la cultura del del nucleo di migrazione una domanda sono sì grazie allora io sono contenta di dare le mie opinioni personali e anche se appunto questa non è l'opinione economica diciamo così la sua domanda effettivamente è correlata all'interazione con le molteplici culture che condividono una stessa zona un approccio è quello dell'asse fair di lasciare le cose come stanno l'altra possibilità prevede se vogliamo ottenere un'integrazione degli sforzi di integrazione le politiche residenziale secondo me sono importantissime da questo punto di vista quindi io ritengo che sarebbe bello avere soprattutto quando parliamo di edilizia residenziale a basso prezzo sarebbe bello avere non solo i migranti in queste zone ma per le persone più povere della società in generale ma non è bello che i poveri vivano solo con poveri il tra loro le società funzionano molto meglio se abbiamo un mix tra i ceti meno abbienti e il ceto medio perché ci sono più esempi positivi ci sono reti sociali più articolate tutto funziona meglio a credo che questo si applica anche agli emigranti anche se non conosco e delle vere e proprie evidenze che lo dimostrano per quanto riguarda gli istituti non so in realtà quale sia lo stadio del dibattito attuale in italia relativamente a questioni di questo tipo quindi non so pensiamo per esempio al velo delle donne musulmane e le ragazze che vanno a scuola con il velo secondo me idealmente dovrebbero poterlo fare perché no tutto questo io come economista non lo vedo negativo non è una cosa che produce un effetto negativo se mi dite le donne non possono andare a scuola non possono avere accesso agli sport o alle scuole perché provengono a determinate religioni beh allora questa è una cosa che mi darebbe molto più fastidio ma tutto quanto è simbolico secondo me dovrebbe essere lasciato nelle culture diverse piuttosto che cercare di cambiarlo però questa non è certo scienza economica sono la mia più nella personale parecchie vuole una risposta che questo genere mai alla domanda stessa che el implicava altre domande prego una ragazza qui in fondo in salve io non studia economia insomma in tutt'altro settore sono il settore dell'agricoltura e delle scienze scienze alimentari io lo farei solo non è una domanda più che altro un osservazione e la mia famiglia vive in canada io sono qui in italia sono nata in italia con mia madre vivo qui a trento è però ho visto un rapporto affronta re il tema dell'immigrazione molto diverso tra l'italia e ad esempio il canada dove sono stata dove spesso vado dove anche ha fatto l'università e purtroppo io vedo che già qui in italia dove io adesso lavoro ma ho fatto molta fatica a trovare lavoro già qui in italia o ho visto che per una donna se sei donne se sei giovane fi 10 volte molta più fatica di un uomo è questa una cosa secondo me che dovremmo veramente vergognarci specialmente la politica penso che si dovrebbe vergognare di questo fatto se sei giovane ti dicono obama tu sei giovane di fare la gavetta che mettono a fare qualsiasi stupidate di lavoro che professionalmente non ti non non tanto non ci appaga ma non ti non ti accresce proprio dal punto di vista professionale è in più se sei donna sei già mezzo a crocifissa insomma sei donna non ci prendiamo va in gravidanza e niente sei solo una spesa e e questo problema lo vedo molto qui in italia quando sono stata all'estero invece avevo era molto giovane mi hanno dato molte possibilità e proprio hanno avuto un rapporto diverso con l'immigrato non solo perché ero italiana anche con un e con qualsiasi tipo di immigrato musulmano indiano qualsiasi tipo indipendentemente dalla religione e dal paese anche di provenienza qui in italia spesso vero che se tu vieni da un paese i cosiddetti paesi dell'est sei ancora non viene valorizzato magari come dovresti essere un sono però penso che sia più c'è vedo una correlazione forse più politica su come si devono gestire le immigrazioni su come si deve gestire l'istituzione di tutto adesso io non è una domanda c'è solo una mia osservazione da diciamo da persona che va avanti indietro dall'italia all'america insomma tutto qui allora aggiungo io la domanda per la dottoressa dalla professoressa fernandes se crede che è appunto in alcuni casi è meglio che gli stessi doveri forzino la mano la mano alla società quando vedono che non c'è riscontro obbligando in qualche modo per esempio la tutela delle donne lavoro e la stessa possibilità di carriere di guadagno che magari per motivi culturali diciamo così non si verifica signori peter la frase perché non l'ho sentita bene di forzare la mano alle istituzioni quando si accorgono che dovrebbero fare qualcosa in più cioè facciamo finta che si si deve obbligare a fare una legge per cui le famose quote rosa che sono interni qui una presenza più forte di donne in politica o una pari opportunità nelle carriere quando ci si accorge da un punto di vista culturale che servirebbe ma si fatica ad avere questo tipo di parità diciamo così innanzitutto vorrei dire che ho apprezzato moltissimo il commento del signor italo canadese secondo molto interessante effettivamente io conosco molte donne come lei che hanno fatto un'esperienza in canada sono venuti l'italia ho fatto un'esperienza totalmente diversa e anche questa è una modalità eccellente per poter testare l'importanza della cultura ma in modalità diverse rispetto a quello che ho fatto io perché io praticamente ho detto manteniamo le istituzioni uguali e vediamo se le convenzioni e le culture espresse dal singolo influenzano la situazione ma chiaramente la cultura un impatto anche sulle istituzioni e per esempio se abbiamo una cultura sciovinista e maschilista è molto più probabile che le istituzioni siano di questa natura ed è meno probabile che sia possibile far passare delle leggi anti discriminazione magari ci sono le leggende discriminazione ma non vengono messe in atto ora vorrei utilizzare il suo commento come opportunità per spiegare che quello che io ho fatto ci dà un impressione minima dell'importanza quantitativa della cultura perché io non ho incluso le differenze di istituzione non ho considerato le donne che devono affrontare in italia il problema di istituzioni si assiste no diciamo che qui praticamente abbiamo considerato gli istituti degli stati uniti tutti uguali e pari certo sarebbe stato bellissimo avere un gruppo di donne che le hanno lavorato in due paesi diversi perché avremmo potuto mantenere la conta da costante delle donne e cambiare quindi la variabile istituzione allora la domanda relativamente al fatto che se sia necessario o meno spingere per cambiare le nostre istituzioni e nostri governi chiaramente questo è la quintessenza della democrazia noi dobbiamo fare pressione per far sì che i nostri politici riflettano ai nostri desideri e le nostre convinzioni le nostre preferenze dal punto di vista sociale spesso questa molto difficile e molto costoso e poi ci possono esserci può essere opposizione anche da grosse fette della società negli stati uniti questo cade però dobbiamo dire che nonostante lobbying intenso per i neri e per le donne finalmente le istituzioni sono cambiate e questo forse è cambiato prima ancora che grosse fette della popolazione fossero pronta ad affrontare il cambiamento prima che la popolazione degli stati uniti possa pronto ad accettarla integrazione diciamo dei neri negli stati uniti però effettivamente c'è stata la legge e la legge viene attuata e ha portato a questo cambiamento ora è una buona idea mettere delle quote di ingresso non lo so abbiamo visto dei risultati disastrosi negli stati uniti e quando abbiamo introdotto misure di questo tipo diciamo che dipende tutto un po dal modo in cui queste cose vengono imposte magari potremmo avere una quota rosa tra i professori universitari potrebbe essere una buona idea potrebbe essere una idea negativa lo stesso dicasi per gli studenti incoraggiate a studiare fisica e chimica ad esempio le quote rosa per gli studi in fisica e chimica potrebbe essere una buona idea ma potrebbe essere anche non è solo qui dobbiamo pensare con molta cautela a una possibile struttura di incentivazione tenendo ben presente le conseguenze che ci potrebbero essere comunque esercitare pressioni secondo me sembra una cosa positiva abbiamo tempo ancora per una due domande nessuno allora faccio io un ultima domanda che è questa mia sorpresa sorpreso colpisce il fatto che ci siano dei gruppi di immigrati che ripeto mi ha sorpreso e mi ha colpito che ci siano dei gruppi di immigrati che tendono ad avere dei vicini diciamo così di rapporti di vicinato con con proveniente dalla stessa della stessa patria d'origine volevo sapere quanto invece accelera il la possibilità di cambiare modo di vita l'essere più propensi possibile a mischiarsi con altre con altri gruppi etnici s è mai capitato negli studi che è stato fatto che a un certo punto si sia verificato una scelta culturale diciamo così sbagliata che abbia premiato in qualche modo un atteggiamento etnico o tradizionale meno competitivo meno vantaggioso per la società poi sta un po no non lo so se ci vedesse per esempio è giusto una domanda non so se si è mai verificato in tutto ne sta devo dire che in base a quello che ho studiato fin ora che sono poi le convinzioni e il comportamento della donna al lavoro è il risultato di fertilità in un certo senso possiamo dire che c'è una perdita al punto di vista economico legato ad un dato atteggiamento per esempio se le donne lavorano di meno guadagnano di meno non minore opportunità di far studiare i propri figli c'è tutta una cascata di conseguenze che deriva da questo atteggiamento però diciamo che un esperimento naturale nato nella società e che abbia dimostrato non so che determinati comportamenti sono premianti o meno è un po difficile trarre una conclusione in questa direzione se non ci sono altre domande no chiudiamo la ringraziamo rachid per nando e soprattutto per la chiarezza con la quale ha dimostrato le sue tesi vi ringraziamo e alla prossima
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