Costruire le città africane
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Costruire le città africane
Un’analisi dello sviluppo di Nairobi negli ultimi dieci anni alla luce delle predizioni delle teorie della crescita urbana sulla relazione fra decisioni di investimento, uso dei suoli e densità urbana. Come la corruzione condiziona l’evoluzione di ingombri e altezze, l’urbanizzazione marginale, il riempimento degli spazi e il risanamento dell’edilizia legale, e gli errori nella destinazione dei suoli.
questa sezione del festival è dedicata a le città africane il titolo esatto costruire le città africane di fianco a me gia il professor vernon henderson che studia proprio questi temi e io personalmente penso che oggi conoscere come sono le città africane forse ci aiuta un po di più a conoscere qual è la realtà africana oggi e ci aiuta anche a fare un confronto con quella che è la nostra e quindi come dobbiamo porci molte volte per affrontare questo tema l'anno scorso secondo alcuni studi la popolazione urbana del continente africano ha superato la popolazione rurale questo significa che conoscere le città africane appunto significa conoscere un po meglio cosa e come cresce l'africa e le città africane oggi sono veramente la parte di africa che andrebbe quasi esplorata come avvenuto ai tempi delle grandi esplorazioni del territorio africano le grandi città africane molto spesso sono assediate da una cintura di baraccopoli di slam che sviluppano quasi vita propria sono difficili da visitare difficili da conoscere anche per i giornalisti anche per i missionari perché appunto sviluppano una vita propria e delle dinamiche proprie sono quasi una città all'interno delle città eppure queste parti di grandi megalopoli africane che se si vanno a vedere i numeri sono quasi ingestibili città come leggo come kinshasa sono veramente delle città quasi impossibili da governare per il numero di abitanti per come si sono sviluppate per come crescono bene il professor vernon henderson e qui proprio per raccontarci queste cose io gli lascio la parola poi ci sarà lo spazio per domande e interventi grazie è un grande piacere essere qui al festival dell'economia e trovo che sia un evento molto interessante molto stimolante io parlerò di un argomento di cui ha già parlato il collega tony benn a boss di questa mattina in relazione ad un progetto che stiamo portando avanti insieme sulle città globali e in particolare le città africane io prenderò parte di questo punto progetto ne parlerò in particolare di un paper che stiamo scrivendo mi soffermerò su alcuni aspetti per fare questo io parlerò più in generale su alcuni degli argomenti e poi parlerò più nello specifico spero che adesso mi sentiate dicevo parlerò di città africane parlerò più nel dettaglio di nairobi anche i co autori hanno un'approfondita conoscenza di nairobi la conoscono meglio di quanto la conosca ieri non ci ho mai vissuto però la conosco abbastanza bene magari c'è qui anche qualcuno di nairobi e quindi avremo la possibilità di scambiare alcune opinioni comunque qual è l'idea di fondo l'idea è che nei paesi in via di sviluppo circa i due terzi del capitale privato di una l'azione è costituito da edifici e il volume degli edifici mi riferisco proprio alla cubatura degli edifici è appunto la misura di riferimento del capitale ci sono inoltre investimenti massicci nelle infrastrutture pubbliche questo soprattutto in relazione a strade ed autostrade e direi che questo assorbe sostanzialmente la gran parte del capitale ci sono ovviamente anche i macchinari e poi sono inclusi anche gli edifici industriali la maggior parte di questo capitale si trova nelle città e soprattutto nelle grandissime città se pensate alle città africane crescono molto velocemente soprattutto le cosiddette città climate le prime site cioè quelle molto più grandi rispetto alle altre e questo significa dover costruire case dover costruire infrastrutture e questo significa anche un impiego veloce di capitale all'interno di questi spazi urbani che sono in rapida trasformazione e lo vedremo meglio considerando la situazione di nairobi non è che sappiamo moltissimo di questo processo non sappiamo se questo rende le città più efficienti o meno ci sono diversi aspetti che possono essere considerati si può optare per esempio per un tipo di edilizia come quella di new york che si sviluppa in altezza con una forte densità abitativa oppure ci può essere il modello di los angeles sono città più estese diciamo sulla superficie ci sono tutta una serie di argomenti di conseguenza da considerare che hanno a che fare con per esempio la progettazione di per sé con i piani urbanistici e questo si ricollega anche all'espansione della città vera e propria si può arrivare ad una città diffusa la strong siti che si diffonda in modo tentacolare e in modo anche abbastanza disorganizzato e questo ovviamente comporta dei costi significativi ci sono poi anche degli impatti sulla regolarità della della vita cittadina che derivano proprio dal fatto che ci sia una città diffusa o più o più concentrata e ci sono anche molti studi su questi con tipi anche di sviluppo della città che possono avere un profilo di particolare più rettangolari più circolari e uno degli aspetti fondamentali su cui ci soffermiamo oggi è l'aspetto climatico nel senso che si corre la la valutazione delle città e l'attività edilizia in queste città per creare le infrastrutture e il cambiamento climatico è chiaro che questo è un argomento di grande difficoltà e bisogna valutare tutti gli aspetti secondo me se ci si dovrebbe anche soffermare di più su questi aspetti perché molto spesso li signora e non è corretto poi ci si chiede anche se l'impiego di queste risorse di questo capitale di questa ricchezza sia efficiente o meno e di questo parleremo nel dettaglio quindi noi nella mente abbiamo un'immagine tipica della città con il centro cittadino densissimo di servizi di negozi di uffici poi c'è una fascia ulteriore e poi ci sono aree residenziali quelle particolari dove vivono le persone particolarmente abbienti che possono permettersi di vivere vicino al centro e poi via via le periferie più ampie purtroppo il microfono non funziona più le città africane però hanno un quadro diverso c'è un miscuglio di utilizzi del territorio ci sono le bidonville ci sono gli slam che sono vicine alla zona commerciale e c'è un irregolarità anche appunto della organizzazione della città forse funziona meglio così il microfono mi sentite meglio viso ma l'avvocato laura gas al viso stati purtroppo in cabina non sentono nulla gli interpreti non sentono purtroppo in cabina si provano per ora funziona ci sono anche dei regimi istituzionali carenti cosa significa questo lo vedremo tra un momento ma mi riferisco al processo di assegnazione degli spazi urbani affinché siano utilizzati nel modo migliore ci sia il massimo utilizzo di questi spazi urbani ovviamente questo ha delle ripercussioni economiche che vedremo vi faccio vedere però intanto due immagini non so quanto bene riusciate a vedere ma qui abbiamo toronto qui c'è il lago di toronto questo è il centro di toronto e credo possiate vedere che c'è un layout della città abbastanza regolare ci sono le vie appunto che sono organizzate attorno a questo centro sono una forte densità di edifici e via via che ci si allontana dal centro diminuisce anche l'altezza degli edifici quindi c'è questo sviluppo particolare al centro invece qui vediamo nairobi che è un po più complicata forse nel senso che attraversata da strade ed arterie di traffico c'è un'area dove ci sono i palazzi amministrativi qui a destra c'è il centro e sembra quasi sfocata l'immagine ma non è la foto che è sfocata e proprio l'irregolarità del tessuto urbano che ci da questa impressione perché non c'è una griglia sostanzialmente che è stata utilizzata ma ci sono e difficili diverse altezze mischiati ai grattacieli vicino a edifici molto più bassi è veramente un guazzabuglio sostanzialmente di edifici diversi e adesso vediamo un immagine più da vicino di nairobi di uno slam e in particolare che si chiama che era di cui parleremo oggi perché parte qui e poi si estende per mille acri ovviamente questa parte al di fuori della foto che è stata evidente vedendo questi sono i confini di kibera e questi edifici bianchi sono dell'islam sono baraccopoli e questa mia visione del satellite ci sono poi degli insediamenti molto densi poi ci sono altri edifici più bassi ci sono dei sentieri delle stradine e questa parte in particolare di kibera è abbastanza vicino al centro e qui abbiamo un insediamento di tipo formale ci sono dei parcheggi vedete le macchine aree ancora più formali dal punto di vista dello sviluppo cittadino è qui dove mi sto mostrando di nuovo siamo nella bidonville il mercato esercita una forte pressione sul fatto che questa area vicinissimo all'area più o meno che non è una bidonville insomma venga risistemata e questo è quello che sta avvenendo a partire dal 2013 e infatti vediamo adesso come sia l'immagine del 2015 ci sono stati vari i lavori di costruzione rapido un vino è rimasta lì per quello e di sicuro non andrà via difficile però vedere questa bidonville dal centro perché in mezzo ci sono tutti questi edifici quindi ma sembra che sia più organizzata la cosa in realtà alabiso bill è rimasta lì ma è nascosta e ci sono di conseguenza due diverse visioni degli slum esistenti la prima visione quella forse più comune e ci dice che queste bidonville devono essere riqualificate devono essere risanate bisogna fare un upgrade cosa significa upgrade e bisogna migliorare anche la qualità degli abitanti qui ci sono tante unità che sono di proprietà delle famiglie appunto che che ci abitano e quindi bisogna migliorare questa situazione bisogna poi rigoler le regolari nel senso di migliorare la qualità dei diritti di proprietà di queste famiglie bisogna poi polarizzare anche il layout della bidonville stessa cercando di convertire per esempio i sentieri dismessi per creare delle strade che poi che siano utilizzabili almeno ad una corsia in modo che ci arrivino i servizi pubblici c'è però una problematica da considerare è che il fatto che spesso se gli slam sono vicini al centro cittadino sono posti in un'area che è di grande interesse economico e e questo ovviamente crea delle forti pressioni sull'islam l'altra visione dell'islam è semplicemente di demolire e ricostruire spostare i residenti a ricostruire in modo diverso con edifici molto più alti il microfono non funziona più se quanto riguarda la situazione di nairobi questa seconda opzione non implicherebbe una grande perdita di capitale questa in realtà è anche quello che ha fatto la cina la cina negli ultimi decenni sostanzialmente ha demolito parti intere di città elia e ha ricostruito queste queste aree ha ricostruito completamente la ristrutturata le città la cena lea rifatte le persone si sono state spostate sono state spostate intere fabbriche questo è il modello che ha seguito la cina è anche il modello che sta seguendo addis abeba ne ha già parlato e collega toni questa mattina in relazione appunto alla ricostruzione con grandi edifici che sono di proprietà del del governo e le amministrazioni stanno cercando di stimolare le persone a lasciare le aree in cui l'amministrazione stessa vuole ricostruire per poterne fare un utilizzo migliore anche sviluppare delle attività commerciali questo ovviamente implica dei costi ci sono delle spese perché c'è il costo di trasferire tutte queste persone ma forse il costo maggiore è quello della perdita delle reti sociali perché gli slam sono comunità sono delle reti sociali e quando le persone vengono trasferite anche se magari questa può essere una buona idea è chiaro che perdono i contatti le persone bisognerebbe trasferirle tutte insieme rimetterla in comunità che ricostituiscono la comunità qui vediamo degli slam in realtà londinese di un po di tempo fa se siamo a kensington e poi a shore del centro di londra sostanzialmente sono foto queste della fine del 1800 l'ultima foto quella del mio 890 ci mostra l'area proprio poco prima che venisse demolita e ricostruita le costruzioni che vediamo qui sono migliori di quelle che abbiamo visto di nairobi ma non esistono più comunque queste chiamiamole bidonville londinese è andato è sparito tutto questo è stato ricostruito tutto quest'anno alcune informazioni di background adesso parlerò del settore formale del settore informale parlerò di istituzioni e parlerò in particolare della situazione di nairobi soffermandomi sulla situazione attuale ci sono due periodi in particolare interesse per quanto riguarda nairobi che sono il periodo del 2003 2004 e poi il 2015 abbiamo dei dati che ci parlano del del tessuto urbano dell'ingombro proprio degli edifici abbiamo anche dei dati in relazione ai all'altezza degli edifici faccia riferimento ai dati leader che sono dati di tele rilevamento e sono delle misurazioni estremamente accurate i dati del 2015 li abbiamo da un'azienda che vende questi dati come come prodotto proprio molto costoso fare questo tipo di indagine perché fanno delle foto aeree poi a livello elettronico delimitano dei poligoni che sono gli edifici e mettono tutto questo insieme a dei dati ulteriori e fanno una modellazione tema che è una modellazione digitale di elevazione a tutto questo costa molto ma sono informazioni che per esempio che richiedono le amministrazioni cittadine perché vogliono sapere come sia il tessuto urbano come siano gli edifici ma anche le utilities quindi chi eroga ai servizi all'interno delle città ha bisogno di questi dati per sapere per esempio dove mettere le tubature dove portare le fognature e così via noi abbiamo scoperto che c'è la potenzialità di avere una mappatura dell'intero pianeta con questo con questo procedimento quindi i satelliti statunitensi che girano attorno al pianeta possono essere utilizzate questo scopo perché fanno delle foto che sono ad altissima risoluzione e ogni giorno uno di questi satelliti per lo meno copre tutta una parte del globo e questo significa che abbiamo potenzialmente migliaia e migliaia di immagine che possiamo utilizzare e ci sono le tecnologie di cui abbiamo bisogno per utilizzare poi queste foto per esempio per mettere insieme questi dati dall'alto e avere i dati sull'elevazione sull'altezza degli edifici grazie quindi ai satelliti si può fare una mappatura di tutto il pianeta con grande grado di precisione si chiama appunto modellazione del modello digitale di elevazione costa un sacco di soldi ma magari fra un paio d'anni potremmo dire con la quale nostro pianeta questo è il modello del pianeta terra parlerò poi di nuovo di slam e parlerò dei potenziali benefici che derivano dalla conversione degli slum vicino al centro cittadino e vedremo anche come mai spesso le bidonville non vengano invece riqualificate cos'è una bidonville partiamo da qua abbiamo utilizzato delle mappe per il nostro studio fatte dall'università della colombia con colleghi giapponesi con agenzie nazionale e abbiamo valutato nairobi sulla base dei dati satellitari la modellazione come vi ho detto prima è stata fatta un'analisi di nairobi come era nel 2004 e poi anche successivamente e tra l'altro queste immagini sono state combinate le osservazioni sul terreno fatte da persone che sono andate lì e hanno valutato come fosse come fossero gli edifici quanto fossero alti come appunto si diffondessero se c'erano degli insediamenti che non erano nel piano regolatore e è chiaro però che è molto difficile fare un'analisi di questo tipo diversi gruppi possono rilevare le cose in modo diverso quello che abbiamo in particolare esaminato è il materiale è il costruito e in particolare abbiamo valutato i materiali il 56 per cento delle unità sono colpi unità abitative voglio dire sono costruite in lamiera degli elementi di lamiera che possono ondulata che possono essere praticamente assemblati e poi ci sono già un 19 per cento addirittura di legno e fango e per per il resto si utilizzano materiali più tradizionali come nel settore formale ci sono due tecnologie possibili innanzitutto negli slam si utilizzano dei materiali a basso costo che possano potenzialmente essere anche riutilizzati e c'è meno il rischio di fatto che le persone appunto portino via grande valore se se ne portano via e d'altra parte si possono smontare spostare emettere da un'altra parte ma è chiaro che il problema è che non si può costruire in altezza e la qualità dello spazio probabilmente non è molto buona quindi abbiamo il modello urbano classico di cui abbiamo già parlato questa mattina in questo è difficile accedere al centro città perché perché man mano che ci si allontana dal centro il prezzo dei terreni ovviamente si abbassa crolla letteralmente in alcuni casi e poi vedremo qualche dato a riguardo per cui dove si costruisce sostanzialmente le bidonville lepido mille si sa consumano molto terreno molto territorio e quindi vanno costruite dove ai margini e propaggini della città dove valore de la terre del terreno più basso come ha detto il valore del terreno si riduce man mano che si esce dalla città e si arriva praticamente a terreni quasi agricoli per cui di costo bassissimo ecco che per cui le bidonville tipicamente si formano le propaggini della città e vediamo anzi vedremo tra poco dove si formano sostanzialmente le nuove bidonville nairobi se le città si estendono e ovviamente questo comporta un incremento del prezzo dei terreni soprattutto vicino al centro città ecco che la conversione da diciamo situazioni residenziali informali a quelle residenti a quelle formali impegnerà nel tempo la riqualifica di queste bidonville è sostanzialmente attraverso una demolizione di queste è una costruzione di unità residenziale formali e parleremo appunto di questo trono istante ma qual è il problema il problema che per una città come nairobi ad esempio è che mancano i diritti di proprietà sostanzialmente i di proprietà sui terreni e come queste vengono definiti tradizionalmente in africa e terreni venivano assegnati dai capi villaggio erano un diritto di proprietà della comunità ha sempre funzionato bene in aree rurali però ovviamente non i centri urbani dove capri in villaggi non hanno curato rita nel villaggio ovviamente tutti si conoscono da sempre e quindi l'autorità del capo viene riconosciuta nelle città questo chiaramente non avviene come dicevo nelle città africane ex colonie britanniche ad esempio nairobi nairobi che si trova in kenya che un ex colonia britannica quindi nairobi è un ex città coloniale per così dire i britannici hanno fatto passare la ferrovia dalla costa fino al lago vittoria che all'interno abbiano fatto appunto degli studi avevano visto salendo sulle colline a che la collina era una zona decisamente più piacevole in cui risiedere dove il clima era generalmente più fresco e quindi li hanno deciso di stabilire la capitale nairobi all'epoca i britannici che avevano questo doppio mandato avevano sostanzialmente la loro parte la città dove si poteva avere dei diritti proprietà anche sul terreno quindi era una zona più se vogliamo regolamentate quindi dove esiste una specie il piano regolatore e poi c'era l'aria invece lasciata sostanzialmente ai nativi per cui a un'area assolutamente autarchica dove non si era fatto nessun tipo di piano regolatore né altro ecco perché quando abbiamo visto quella mappa di quella con le immagini nairobi si vede questa area completamente disorganizzata perché sono proprio i due modelli di residenza urbana completamente diverse che sono sviluppati nel tempo per cui è difficile passare da un concetto di bene comune ha un concetto di proprietà privata e questo il primo problema poi c'è un altro problema in molti casi è intervenuto governo che ha sostanzialmente sottratto sostanzialmente i locali possesso della terra espropriato così dice per cui ovviamente costruire e costruire degli edifici di tanti piani diventa rappresenta un uso più efficace del del territorio però come si è detto ci sono tutta una serie di problematiche si presentano ne abbiamo parlato questa mattina e se pensiamo centri urbani che crescono rapidamente certi processi certe dinamiche sono particolare per cui costruire da zero ovviamente permette di creare magari dei gli edifici più alti e di fare un utilizzo più efficace del terreno cosa che ripeto non sempre è possibile fare quando le città crescono rapidissimamente dove invece aumenta magari il prezzo del terreno in maniera quasi improvvisa e a quel punto forse è meglio utilizzare gli edifici preesistenti abbattendoli e ricostruendo chiaramente dipende da quanto velocemente cresceranno i prezzi dei terreni potrebbero crescere la qui cent'anni o in loco di di di un decennio ma come dicevo esistono due modelli di crescita di nairobi certo punto lì sopra beli sopra metterò uno sopra l'altro per far vedere come si è modificato nei obi quanto è stato riqualificato quanto è stato ricostruito quindi dove c'era prima un edificio se adesso c'è un deficit di verso generalmente con una superficie occupata più ampia oppure dove ci sono state delle demolizioni questo significa che un area di transizione per cui sono stati demoliti edifici preesistenti e ancora non sono stati costruiti edifici nuovi e poi vedremo invece le aree in cui sono state costruiti edifici dove nel 2004 non esisteva nulla e questo è un po la mappa che vi farò vedere tra poco i volumi vengono calcolati sostanzialmente calcolando la superficie occupata dall edificio per l'altezza e questo lo facciamo per due tipi di utilizzo sia nel settore della residenza formale che nelle bidonville come ho già detto abbiamo due definizioni di bidonville e li utilizzeremo entrambe disponiamo di tantissimi dati adesso su nairobi se andate a nairobi e decidete per dire di investire nel settore residenziale trovate effettivamente moltissimi studi a disposizione tantissimi dati sia per quanto riguarda la residenza formale come dicevo che le bidonville noi abbiamo anche raccolto dati del the coast del terreni traendoli da internet questa è una scartina di nairobi queste erano i confini la città del 2004 vedete che sostanzialmente si arriva praticamente al terreni agricoli alle propaggini la città vedete che la città a nord ea sud è sconfinato delle riserve delle foreste quindi non si può espandere in queste due direzioni quindi si può espandere solo est e ovest questo è il centro di nairobi vedete nel 2004 non c'erano praticamente bidonville è vicino al centro di nairobi questa è una zona invece in cui le bidonville le erano state appunto riscontrate già nel 2004 devo dire che questa immagine in realtà risalgono al 2003 quindi queste aree blu dicevo si riferiscono al bidonville questa in particolare quella di kibera è quella di cui parleremo in maggior dettaglio tra poco poi che altro dire riguardo ecco abbiamo ottenuto la stessa mappatura per il 2014 vedete adesso che i confini la città si sono modificati la città decisamente è cresciuta sia estesa qui al nord del centro città in passato sostanzialmente c'erano pochissimi bidonville e vedete che adesso si sono estese quelle preesistenti c'è ancora quella di kibera vediamo come stavo dicendo una crescita e un'espansione delle baraccopoli vedete queste tra l'altro erano già esistenti nel 2004 questa invece si sono estese ulteriormente e poi abbiamo quelle che tradizionalmente esistevano già vicino al centro città uno degli aspetti che vorrei affrontare senza addentrarmi troppo nei dettagli è che esistono sia il bidonville e lennon bidonville cosa sono le bimbe sono delle aree ben confinate che prevede che vedono un'alta densità residenziale e una certa attività invece commerciale e poi il settore formale invece tutto quello che rimane quindi edifici commerciali o per uso commerciale edifici per uso residenziale ovviamente le infrastrutture quindi le strade strade che ovviamente servono queste aree si e residenziali che commerciali ma parte in queste infrastrutture prevedono anche strate a quattro corsie piuttosto che autostrade che ovviamente servono tutta la popolazione oltre che è difficile esigenziali le aziende di servizi pubblici che so io raccolta rifiuti eccetera eccetera tutto questo rientra nel settore formale più chiaramente i terreni che per motivi di conflitti di proprietà o di altre cose non sono state sviluppate quindi non sono costruiti al momento questa è una mappa tridimensionale di nairobi che si riferisce al 2015 qui è una grande piazza a 150 metri per 150 e all'interno di questa si valuta sostanzialmente la stessa media degli edifici questo è il centro vedete si estende per due chilometri questo settore cosiddetto formale e blu scuro mentre le bidonville sono rappresentate in colore arancio ecco non so se riuscite a vedere qui però questa concentrazione di edifici alti proprio al centro città e poi ce n'è qualcuno anche alle propaggini la città vedete kibera invece vede sono tutte unità molto basse e quindi molto più omogenea però vedete che qui dopo queste dopo queste bidonville alto ci siano effettivamente degli edifici alti di molti piani decisamente quello che è stato fatto da questo team di studio nel 2011 gli ha portati poi evidentemente a ridefinire la loro definizione di bidonville vista appunto la presenza di questi edifici informali vicino alle bidonville quindi non so qui che cosa sia successo perché di solito appunto gli edifici gli edifici presenziali per esempio non possono essere mappati per motivi di sicurezza ovviamente su questi nessuno impara mai delle imposte sulla proprietà ma comunque adesso vedremo tutta una serie di grafici che illustrano ingredienti ingredienti sono uno strumento che gli economisti urbani utilizzano che così della sostanza mettere città come degli anelli concentrici man mano che si allontana al centro si osserva cosa avviene per cui ogni anello copre non so 23 km o cinque chilometri e presenterà come vedremo tra un istante una vera mancanza di omogeneità quindi ho una notevole eterogeneità però decisamente si riesce a riscontrare una tendenza comune a ogni anello allora questo è un gradiente si riferisce al prezzo dei terreni quindi presidente il regno non costruito per metro quadro qui partiamo dal centro e vedete man mano che si allontana dal centro vedete come il preso il terreni si abbassa vedete una differenziale di circa cinque volte tra il prezzo del terreni al centro città ea distanza di 10 km dal centro ma quando si arriva a 20 km da accendo la città evidentemente la riduzione sarà ancora maggiore quindi caldo di cinque volte il prezzo dicevo man mano che ci si allontana dal centro città e che riflette sostanzialmente questa stessa situazione vediamo ingredienti riferiti all altezza degli edifici questa l'attesa media di un edificio alle varie distanze stiamo parlando qui del settore formale linea blu quindi espresso in metri per cui diciamo che in media siamo 22 metri vicino al centro città per scendere intorno agli 8 metri il che significa sostanzialmente difficili 12 piani dove che invece vediamo la linea rossa riferita alle bidonville e che rimane vedete piatta questo significa che appunto le baracche sono costruite sostanzialmente con dei materiali che non permettono di costruire edifici particolarmente alti e qui vediamo sostanzialmente lo stesso dato che si riferisce però alle unità residenziali sia nel settore formale che nelle baraccopoli qui vediamo esattamente la stessa cosa riferita al 2012 una riduzione progressiva della stessa del deficit ma mano che si allontana dal centro città mentre quella delle baracche resta più o meno invariata all intervallo di confidenza che cos'è ci dice che sostanzialmente all'altezza nel b non willer rimane abbastanza stabile per cui c'è pochissima differenza sostanzialmente mentre nel settore formale si osserva delle variazioni notevoli delle attese agli edifici man mano che ci si allontana dal centro città e anche quando si arriva nella coda e la curva si vedono le grosse variazioni al secondo qual è l'uso di un edificio che viene fatto e quando questo edificio è stato costruito questa è l'intensità d'uso e adesso cercherò di spiegarvi che cos'è perché poi parleremo di volumetrie di come queste si modificano nel tempo allora questo sostanzialmente si riferisce ai metri cubi metri cubi di terreno costruito ha riportato su l'asse verticale quindi stiamo parlando di 160.000 180 mila metri cubi per questa area che copre sostanzialmente una superficie di 150 x 150 metri questo invece è il volume che è stato generato per cui include sia la spazio o la superficie occupata dagli edifici che le strade presenti eccetera vedete che nel settore formale sia un'intensità di volume che poi si riduce gradualmente man mano che ci si allontana dal centro città e questa invece la linea rossa sempre si riferisce ai volumi nelle baraccopoli e come vedete non si allontana molto dal settore formale quindi è vero che nelle baraccopoli non siano edifici alti ma sia un utilizzo molto intenso del terreno diciamo che fino all'ottanta per cento del terreno nel vino birra e coperto da unità residenziale che aveva così da edifici abitativi che più o meno la stessa percentuale sono addirittura superiore a quella che si osserva nel settore formale quindi molto dance se vogliamo la struttura del video mille anche in assenza di edifici alti viceversa nel settore formarsi hanno maggiore presenza di edifici alti e forse una minore intensità qui se escludiamo le grandi arterie le grandi strade e questa è l'appunto la classificazione che abbiamo visto in quell immagine tridimensionale che una classificazione sbagliata perché si riferiva sostanzialmente a degli edifici che erano appartenevano settore formali che era invece stati classificati come facente parte della bidonville qui vediamo un paio di a positive adesso che ci parla un po delle dinamiche nel settore formale sostanzialmente abbiamo preso quelle immagini del 2003 2004 e poi del 2015 e poi abbiamo letteralmente sovrapposte per definire se si erano rimasti invariati gli edifici esistenti se sono stati costruiti edifici dove prima non c'era nulla o se sono stati ricostruiti o riqualificati gli edifici preesistenti qui si riferisce all'altezza di ciascuna di queste categorie di edifici la linea nera si riferisce sostanzialmente a con gli edifici che abbiamo visto prima cioè quelli che sono rimasti invariati sia quel calo man mano che ci si allontana dal centro città questi invece sono tutti edifici ricostruiti da zero nel settore formale ma più bassi edifici più basse per cui anche al centro vicino cento città sono state costruiti da zero edifici più bassi perché è interessante capello e poi anche per quanto riguarda la linea blu che si riferisce agli edifici riqualificati o ricostruiti vedete che quelli costruiti vicino al centro città sono più bassi rispetto a quelli che esistevano in precedenza oggi che sembra contro intuitivo e contro logica perché ci si aspetterebbe invece un uso più efficace il terreno e poi vedete man mano che ci si allontana centro città non c'è grossa differenza tra gli edifici costruiti ex novo quelli preesistenti e quelli ricostruiti dal punto di vista dell'attesa ma che cosa succede succede che il 25 per cento degli spazi del centro città è costituito da strade poi ci sono i palazzi storici quelli presidenziali che non sono stati toccati gli edifici costruiti negli anni magari 80 o negli anni 90 per cui se vogliamo centro città è un po bloccato se così vogliamo dire se si vuole costruire qualcosa di nuovo si devono utilizzare in centro città quegli spazi ancora disponibile ad esempio i parcheggi parcheggi che magari sono stati costruiti nel 2004 che adesso sono stati sostituiti da edifici di piccole dimensioni e non possono essere ovviamente edifici molto alti perché perché dovrebbero avere delle fondamenta più ampia e quindi ci vorrebbero degli spazi più ampi e anche quando si riqualificano gli edifici del centro città cioè si hanno degli edifici se vengono abbattuti si può ampliare di poco la superficie occupata del nuovo edificio magari abbattendo qualche altra struttura vicino ora però non c'è grande possibilità di costruire su questi spazi edifici molto più alti e poi un ultimo aspetto prima di passare invece ad analizzare le bidonville queste sono le modifiche all i cambiamenti di volumetria sempre nel settore della residenza formale ecco non abbiamo visto che cosa succede a 9 10 club dal centro città cosa che invece abbiamo visto prima ma se l'avessi fatto non sarei stato in grado di mostrarvi da i dettagli di questo grafico qui vediamo sostanzialmente le demolizioni per cui aree in transizione queste invece sono le aree ricostruite ex novo quella e verde e vedete come il volume incrementa man mano che si allontana al centro città alla linea blu ancora una volta mostra effettivamente un incremento della home e tria perché perché si riferisce ai qui gli edifici riqualificate o ricostruiti e poi la linea nera si riferisce al totale se arriviamo a 5 km dal centro città vedete un incremento delle volumetrie del 35 per cento solo nell'arco di dieci anni questo significa che sono cambiate tante cose man mano che ci si avvicina però il centro città vediamo che la gran parte di questo incremento del volume è rappresentato semplicemente dalla ricostruzione su edifici preesistenti abbattuti e dove è stato ricostruito appunto un edificio leggermente più alto quindi sono dinamiche in atto queste città sono in costante cambiamento e nairobi è un caso un bell esempio riguardo e poi venendo alle bidonville e torniamo all'interrogativo che cosa bisogna fare delle baraccopoli che si trovano vicine ai centri città ma sostanzialmente come abbia detto hanno intensità notevole sono costruiti sono costituite da edifici bassi il che va bene quando il prezzo dei terreni era basso ma non quando il valore del terreno aumenta e poi la qualità dei terreni in cui sussistono le baraccopoli sono è una qualità bassa il materiale utilizzato ovviamente materiale di scavo giustamente di recupero mancano i servizi di base poi non sono servite ovviamente da infrastrutture adeguate sono aree intensamente abitate cioè il vicino vi vive letteralmente sulla soglia di casa qui c'è poco e spazi liberi ovviamente gli affitti delle baracche sono bassissime non solo perché i redditi di coloro che le abitano sono basse ma perché sia praticamente una piccola differenza onestamente nel punto di vista dei redditi dei salari tra settore chiamiamolo formale o comunque a renault residenziali non bidonville e e quella interna b2b sebbene ci sia questa piccola differenza comunque lepido mille vicino al centro sono quasi scomparse quando si parla di un anello di due chilometri a distanza dal centro città diciamo una distanza di 36 chilometri dal centro città invece si assiste a addirittura un'intensificazione dei le bidonville nelle bidonville che ancora esistono vicino al centro città implicano dei costi estremamente elevati per la loro conversione quando parli confessione di conversione di bidonville e al settore formale qui abbiamo dei dati che si riferiscono al 2011 che si riferiscono alla proprietà dei terreni vedete che i terreni vicino al centro città sono sostanzialmente di proprietà dello stato questo invece deferito alla proprietà private le vedete che rappresenta praticamente lo zero vicino al centro città e man mano che ci si avvicina al bidonville ecco che si incominciano a qualificare dei diritti di proprietà che in realtà non sono ma poi li vedremo più più tardi tornando all'esempio di nairobi i residenti nell'isola nell'islam nelle bidonville sono ovviamente di effettuare raramente sono proprietari ci sono alcuni paesi in cui effettivamente i residenti nelle bidonville e hanno dei diritti di proprietà sui terreni magari non così ben definiti però hanno se non altro il diritto di uso qui il cosiddetto usucapione per cui non devono pagare sostanzialità affitti questo non avviene a nairobi a nairobi la situazione è diversa praticamente tutti sono degli affittuari diciamo quasi il 100 per cento anche se non c'era nessun contratto di affitto si è scritto a lungo sulla diritti di proprietà del terreno dei big bill e di nairobi c'è chi sono i proprietari generalmente proprietari sono appunto funzionari governativi sono a volte di addirittura delle gang di qui si legge per esempio in un lavoro in un lavoro che è stato pubblicato nel 2005 dove è stata fatta un'indagine per capire effettivamente come venivano assegnati i terreni in passato e si visto che a nairobi appunti tellini passato che erano stati assegnati attraverso dei processi assolutamente corrotti fa volenti e 72 vero e proprio saccheggio i proprietari delle baraccopoli come dicevo sono spesso funzionari governativi se noi nel proprio bene i propri criminali generalmente sono loro che hanno in mano tutte queste bidonville anno sono loro che riscuotono gli affitti e loro a loro volta devono pagare delle bustarelle ad altri funzionari governativi o comunque ad altri rappresentati ma in realtà non hanno alcun diritto di proprietà governo dovesse decidere di riqualificare quelle zone questi proprietari cosiddetti proprietari non hanno alcun diritto di proprietà e ovviamente si oppongono il più possibile e il più serenamente possibile a qualsiasi tentativo di riqualificazione di queste aree perché ovviamente sono la loro fonte di guadagno che ring della conversione di queste aree ancora più problematica e poi torneremo a pagare di questo ovviamente si potrebbe offrire qualcosa queste persone per lasciare queste aree vedendo adesso a kibera torniamo ai mille altri che abbiamo visto prima chimera è stata data ai nubiani dai britannici nel 1912 non mi ricordo esattamente come si chiamasse l'accordo il regno comunque per aver servito fedelmente la potenza coloniale britannica ai nubiani è stato dato questo questo territorio ma in realtà pur dando il territorio ai nubiani non hanno dato la titolarità la proprietà di queste di questa zona di mille a quelli nubiani sono entrati si sono insediati hanno costruito le loro le loro abitazioni via via queste la zona è stata occupata anche da altre persone non sempre legalmente che non avevano titolo di essere lì ma che sono andate ad abitarci in un processo che insomma si è definito fin dall'inizio così come dicevamo prima e seguendo degli scali anche di corruzione così via poi dopo l'indipendenza del kenya il governo ha posto fine a tutto questo assunto la proprietà del territorio dove vivevano in piani ma pur assumendosi facendo proprio il territorio non si è preso la responsabilità di dare servizi e ci sono questi lord della bidonville i padroni della bidonville che vivono al di fuori degli slam che molto spesso sono addirittura persone che fanno parte del mondo della politica del governo che si oppongono a qualsiasi tipo di riqualificazione dell'area perché si perderebbero il business che hanno in questi slam che sfruttano appunto come dicevamo prima questa è una cosa abbastanza interessante sarà anche interessante calcolare quanto ci guadagnano comunque qui vediamo un gradiente che ci dice quanto renda un affitto nel settore formale e quanto nel settore dello slam vedete che nel settore formale c'è una differenza tra gli affitti in relazione alla lontananza dal centro o alla vicinanza al centro non per quanto riguarda gli islamici invece la curva è piatta e questo può anche riflettere la qualità degli slam in parte nel senso che lo stato può essere più o meno vicino al centro bisogna anche considerare che alcuni dei residenti negli slum della zona di kibera vogliono vivere più verso la periferia che verso il centro e di qui il fatto che malgrado questa questa distanza o vicinanza ci sia una curva abbastanza piastra sostanzialmente la disponibilità a pagare che fa sì che l'affitto aumenti o diminuisca qui nell'altro grafico cerchiamo di valutare quale sia l'effetto che potrebbe esserci in relazione al alla riqualificazione di questi spazi e comunque qual è il rapporto tra quello che accade nelle stessi negli spazi formali e quelli informali cosa abbiamo fatto abbiamo preso un area specifica all'interno di un cerchio di 5 chilometri dal centro abbiamo valutato le altezze degli edifici noi conosciamo anche le differenze a questo punto di affitto tra la zona formale e quella invece informale quindi le bidonville l'abbiamo valutata per metro quadrato abbiamo messo tutto insieme facendo un calcolo per cercare di capire quanto avrebbero riso questi slam se si fosse trattato di un area di sviluppo formale abbiamo messo poi dei correttivi abbiamo fatto un riferimento dei dati di mercato e alla possibile al possibile rendimento e siamo arrivati ad un valore attuale sostanzialmente di due milioni di dollari per questa per questa area questo perché abbiamo considerato il valore del terreno un 5 per cento di rendimento e l'aumento dei prezzi è un sacco di soldi costerebbe tantissimo rilevare le proprietà se così possiamo chiamarle di questi lord delle bidonville di cosa ho parlato ho parlato della dinamica che c'è nello sviluppo delle città nel settore informale oltre a quello formale perché le città si evolvono e ci sono queste aree informali che sono bidonville in crescita anche nelle zone periferiche perché aumentano le superfici perché utilizzano intensamente il territorio e perché costano poco ci sono vari tentativi di convertire queste bidonville i settori abitativi formali e anche i settori formali a loro volta vengono trasformati via via che la città cambia questo apre tutta una serie di problematiche in relazione alle specificità della zona per quanto riguarda la corruzione oppure nella assegnazione del territorio per utilizzi erronei perché abbiamo dei terreni di altissimo valore che sono utilizzati male che sarebbero sfruttati molto meglio se fossimo presenti in europa rispetto all'africa qui c'è un ruolo che ha giocato dalla storia ovviamente abbiamo una combinazione di retaggi del passato e di corruzione che creano questo capua di problematicità che ho cercato di tratteggiare mi fermo 4 il momento bene grazie al professor and bear non henderson io direi che veramente sappiamo molto di più adesso delle baraccopoli mentre lo sentivo parlare mi veniva difficile pensare chi conosce le baraccopoli sa conosce il il caos che vi regna e anche i piccolissimi appezzamenti di territorio che vengono assegnati o che vengono utilizzati dalle persone ecco viene quasi difficile pensare che ci sia in qualche modo una assegnazione una domanda per esempio che a me viene spontanea è se appunto dato che questa assegnazione è un assegnazione diciamo così politica nel senso che il territorio è di proprietà dei politici che poi se lo amministrano in in quel modo ma lei ha detto anche le baraccopoli gli slam sono delle reti sono delle comunità bene queste comunità hanno un potere contrattuale io lascerei un attimo in sospeso questa domanda e chiederei al pubblico se ci sono domande che magari integrano le mie e poi chiederemo al professore di tornare su questo tema domande buongiorno il professore ha citato nella sua esposizione se il climate change da un lato e le reti sociali e quindi la comunità che costituisce questa diciamo che vive in questi spazi dove devo volevo chiedere se poteva tornare su questi due aspetti che nella sua esposizione poi sono andate un po a perdersi rispetto ai grafici che ci ha presentato io intanto che il pubblico pensa ad altre domande tornerei a dare la parola al settore che cos'è affronta questi queste due domande che abbastanza simile a quella che ponevo io e si può riunire in un unico tema beh io speriamo che funzioni questo microfono è più facile affrontare la questione del cambiamento climatico come tema perché si può mappare il mondo si può cercare di capire se ci saranno inondazioni 6 poli si scioglieranno più rapidamente di quanto previsto in origine possiamo fare queste proiezioni in relazione ai diversi tipi di cambiamento climatico io ho in famiglia due geologi che si occupano appunto di clima quindi sento parlare costantemente di clima a casa e ci sono molti scienziati ed accademici che si dedicano proprio a questo tipo di proiezioni e di ipotesi e ci dicono che molte aree verranno inondate per esempio new orleans negli stati uniti e tra l'altro new orleans ha avuto problemi di inondazione molto gravi in passato è stata ricostruita in seguito a questi eventi tragici e questo è stato fatto perché la città era molto importante per gli abitanti di conseguenza hanno deciso di ricostruire invece di andare da un'altra parte in alcuni altri casi invece sarà molto difficile fare questo pensiamo ai paesi bassi che si autodefiniscono come un popolo che è costantemente in lotta col mare non so quale sia la percentuale dei paesi bassi che sarebbe sotto acqua se non ci fossero le dighe ma una percentuale significativa e questi possono farlo ma i paesi in via di sviluppo non hanno i soldi non hanno la tecnologia che può che ci deve essere per fare questo quindi per i paesi bassi alla questione proprio di sopravvivenza chiaro non potrebbero fare altrimenti o fanno così vanno sott'acqua ma pensiamo ad altre zone anche nel vietnam si è investito moltissimo nella zona costiera città di ho chi minh in zona nella rete autostradale ma secondo le proiezioni sul cambiamento climatico a tutta questa zona verrebbe inondata in condizioni di cambiamento climatico avverse e questo interromperebbe anche tutta la rete dei trasporti ecco evidentemente di questo bisognava tenere conto nelle decisioni prese dalle amministrazioni quindi potremo guardare ad una mappa del globo e vedere quali sono le aree che tra 50 anni tra 75 anni saranno ricoperte dal mare e questa è una cosa poi si diceva che le bidonville sono delle reti sociali sono delle comunità quest'anno un problema grosso perché se dico queste cose per esempio di fronte agli esperti della banca mondiale vedo che ci sono delle reazioni non sempre positive nel senso che fanno delle valutazioni di tipo diverso in relazione alle telecomunicazioni in relazione al livello dei redditi dichiarano che non sia accettabile avere delle bidonville sicuramente non vicino al centro città dove ci sono dei terreni che possono essere utilizzati in modo migliore e migliore è perché hanno un altissimo valore e dicono che tutte le città hanno dei cambiamenti e sono soggette a trasformazione le persone si trasferiscono ci sono costi sociali che sono sempre correlati quando una città cambia quando alcuni quartieri vanno in una direzione o in un'altra e dicono questi esperti che ovviamente questo fa parte del processo globale che ci sono sempre persone che vincono altri che perdono e questo è così è finita quando io dico kibera è una zona che dovrebbe essere gestita adeguatamente per fare in modo che ci sia una riqualificazione dell'area assicurando che i residenti delle bidonville possano continuare a viverci o che beneficino di alcune misure per cui pur trasferite grazie a sussidi statali accedendo a delle zone abitative migliori possano portare avanti le loro reti sociali ecco quando dico queste cose penso per esempio quello che hanno fatto anche i cinesi che hanno dato degli stimoli affinché le persone fossero stimolate appunto incentivate a trasferirsi ma è chiaro che ci sono sempre problematiche per esempio quando parte dello slam grazie agli incentivi decidersi di lasciare la zona invece gli altri c'è un nocciolo duro che non se ne vuole andare a quel punto gli interventi possono anche essere pesanti da parte del governo e questo è successo anche in cina ma ritorno quello che dicevo prima a kibera perché è un territorio molto esteso quello della bidonville e vale tantissimo quindi non è soltanto una questione di corruzione oppure del guadagno che hanno questi politici costerebbe moltissimo trasferire tutti questi residenti ma forse questo quello che deve essere fatto non so effettivamente non ho la risponde la risposta se anche lei vuol dare un contributo su questo io ne sarò più che contento ho sempre pensato per esempio che le baraccopoli c'è un caso un caso che ho seguito abbastanza da vicino una baraccopoli nella nell'area della capitale angolana luanda una una baraccopoli che si chiamava rock santero rock santero perché i cittadini chi l'abitava faceva riferimento a un eroe di una telenovelas che andava in in onda nella tv angolana ed era una specie di robin hood moderno che rubava ai ricchi per dare ai poveri allora quel mercato quella baraccopoli era praticamente almeno nell'immaginario della popolazione una sorta di riciclaggio sociale cioè dava un certo potere a chi in quell'area sociale non ce l'avrebbe mai avuto e glielo dava perché appunto creava una rete creava una comunità creava una città nella città la domanda che le facevo prima era proprio questa ma esiste veramente questa cosa son città nelle città hanno un potere contrattuale alla fine incidono nel nello sviluppo urbano delle grandi megalopoli africane oppure no potere negoziale ma sì ce l'hanno perché sono tante persone sono la maggior parte delle persone sono la maggioranza e ovviamente hanno una rappresentanza a livello politico la questione è che cosa devono negoziare nel senso che alcuni slum la situazione è particolarmente complicata penso ai nubiani di prima e sono posti però dove non è bellissimo vivere quindi magari le persone sentono propria quella zona però sono anche consapevoli che i loro figli crescono in un ambiente insalubre dove l'acqua non è buona dove non ci sono fognature insomma in un ambiente che non fa bene e quindi noi non possiamo pensare che si possa vivere in quelle condizioni e probabilmente le persone non desidereranno via via che va avanti lo sviluppo continuare a non vorranno continuare a vivere lì la cosa importante è che si mantengano questi legami sociali mantenere questo spirito di appartenenza ad una comunità non so se questa cosa sia possibile a fronte del prezzo che si deve pagare per il fatto di vivere lì è il prezzo è quello di far vivere i propri figli in un ambiente che non va bene se ci sono domande a me ne sorgono in quantità allora io sono arrivato un po evitarlo quello che volevo chiedere in questo momento in quei luoghi ci sono tentativi di new town attorno a nairobi perché ho visto delle progettazioni che provengono dal provengono dall'europa e vengono trapiantate nei paesi quartieri interi con finanziamenti con finanziamenti di aiuti gli aiuti pubblici dopo non lo so se poi dalla carta passano alla realtà queste cose oppure ci siano delle forze endogene locali che fanno i compound di bio parlo di compound nel senso recinti con la guardiani con la guardiania quello che viene adesso nel golf nei vari golf in italia grazie altre domande sì a me è venuto in mente un parallelismo con l'italia del secondo dopoguerra ossia in italia negli anni 50 e 60 sono state costruite molte case popolari è stata fatta molta edilizia popolare tanto che basta guardare qualsiasi città italiana per rendersi conto che la maggior parte delle case sono state costruite più o meno nello stesso periodo è che si tratta di un paese di recente urbanizzazione mi chiedevo un processo del genere così quasi impossibile nelle città africane sono domande difficilissime new town penso a due cose diverse quando lei dice new town da una parte queste comunità che nascono come funghi nel mondo che siano la cina gli stati uniti l'italia sono persone con grande disponibilità di reddito e di spesa che si chiudono all'interno di quartieri che sono difesi da persone armate vivono una sorta di altro mondo in isole e questo perché perché hanno paura della criminalità per esempio negli stati uniti hanno paura di essere esposti alle minoranze ci sono così tante comunità di questo tipo nel mondo penso alle persone che magari la pensano come donald trump quindi penso a questo quando dice new town ma penso anche ad altro cioè i tentativi da parte le amministrazioni di dare una direzione alla crescita urbana di 100 per esempio la città è troppo affollata creiamo delle città satellite e questo rientra nella pianificazione del territorio ci sono situazioni diverse quindi se si fanno degli sbagli nel decidere a livello governativo dove mettere le persone dove costruire queste new town ci può essere un successo penso al caso di dar el salam dove il governo aveva costruito utilizzando anche dei fondi pensione ha cercato di creare delle comunità vero e proprio un po lontane dal centro con delle comunità buone ma erano troppo lontane dal centro queste comunità il pendolarismo era eccessivo le persone rimanevano lì non andavano a lavorare non si cercavano degli sbocchi occupazionali non c'erano sul posto ma era troppo lontano andare al centro città e quelli è stato un inciso nel successo e poi penso a pechino che ha cercato di espandersi verso est ed ovest dove la zona che dove la situazione climatica è migliore ma in realtà poi si è costruito in modo indiscriminato senza tener conto di queste di tutte queste istanze in alcuni casi di architetti hanno una visione corretta e si segue quella in altri casi prevalgono i ragionamenti di tipo economico non sempre però è così e magari una cosa che dal punto di vista economico va bene non va bene sul versante politico quindi il quadro è complesso e questo vale anche per l'edilizia popolare nel senso che ci sono state forti tendenze a portare le persone al di fuori fuori da questo tipo di edilizia e portarle invece in altri tipi di alloggi dove pagano degli affitti diversi hanno anche un tipo di responsabilità diversa nei confronti degli edifici mi viene in mente è anche il caso degli stati uniti magari saprà che negli anni 60 gli stati uniti hanno costruito quelli che chiamiamo gli slam verticali togliendo le persone da dei quartieri a basso reddito particolare delle comunità nere mettendole poi in questi slam verticali che non sono stati però costruiti bene e che l'esperimento non ha avuto alcun successo sono stati demoliti poi questi edifici quindi se c'è un edilizia popolare va bene ma deve essere fatta bene l'edilizia popolare e bisogna che l'amministrazione appunto proceda correttamente questo può essere fatto in africa non lo so non lo so perché anche una cosa legata al reddito e gli slam nelle periferie delle città sono spesso infatti con dei materiali che sono inadeguati sono occupati da persone che guadagnano pochissimo e allora se queste persone vanno via da lì possiamo metterle con queste condizioni e questi livelli di reddito in edifici che costano loro di più forse anche sì ma non so di quale livello di reddito stiamo parlando a questo punto come riferimento come soglia quindi a livello potenziale penso che l'edilizia popolare possa dare un contributo però ci sono tanti interrogativi aperti anche per possibili abusi da parte del potere politico come si diceva prima quindi non so rispondere provo ancora a buttare una di una domanda io nei nella seconda metà degli anni 90 quando finì in kenya l'era di daniel arap moi il presidente e si votò arrivo al potere kibaki a kibera avevo sentito e non so se mitologia però poi avevo anche visto qualche qualche lavoro che il nuovo presidente e il suo entourage avevano pensato a una riqualificazione sul posto di kibera sentendo la sua relazione di oggi viene da pensare che chissà che guerra con i politici che la gestivano se realmente hanno pensato a qualcosa del genere io vidi qualche lavoro vide addirittura degli scavi come per tentare di costruire un sistema fognario poi tutto si fermò è vero e mitologia se n'è parlato e soprattutto è possibile una riqualificazione senza degli spostamenti di massa di popolazione mi rendo conto che la domanda è difficile ma la situazione di chi beve è resa ancora più complesse dalla presenza di nubi dei nubiani che hanno se non altro di diritti morali sulla proprietà del terre della terra perché sono i discendenti se vogliamo dei nativi devo dire che il governo fino a questo momento è stato abbastanza riluttanti a concedere dei diritti di proprietà dell'area di kibera magari non di tutto il terreno però magari almeno delle aree che occupano fino a questo momento ripeto il governo stato riluttante ha nicchiato i politici ovviamente hanno tutti gli interessi a non farlo perché come già detto il valore del terreno e kibera sta crescendo la possibilità potrebbe essere liquidare queste persone trovare un modo per riqualificare l'area quando si parla di riqualificare l'area di che cosa si che cosa si intende ma sostanzialmente si intende utilizzare questi terreni per costruire residenze di tipo formale per cui edifici di più piani edifici commerciali in che zona di kibera ci si trova e quanto lontane si è dal centro città e che cosa succederà ai residenti attuali kibera probabilmente qualcuno riuscirà anche ad acquistare una casa e la zona se andate a vedere ad esecuzione del reddito ripeto ci sono delle sovrapposizioni tra la distribuzione del reddito o i livelli di reddito del residente della zona formale per così dire quelli delle zone delle baraccopoli per cui probabilmente qualcuno dei residenti potrebbero permettersi di acquistare una nuova residenza ecco perché sostanzialmente si potrebbe anche concepire un programma di riqualificazione dell'area poi fallo in un ambiente politico così corrotto come quello del club come quello perché è bene e una bella sfida io credo che abbiamo ancora tempo per per una domanda e risposta non mi fanno cenno di accelerare 10 minuti bene allora se non ci sono domande prova ad abbozzare ancora una una io c'è grande differenza tra per esempio kibera e altre baraccopoli della della cintura di nairobi cioè il sistema con cui il sistema sociale che le crea e che poi le fa vivere in quel modo è lo stesso per tutte o ci sono delle differenze dipende dalla lontananza dal centro dipende dai dalle proprietà se ci sono ovviamente le differenze ma se il dipende proprio dalla proprietà dipende proprio da proprietà baraccopoli di proprietà dello stato dove come ho già detto non c'è chiarezza riguardo ai diritti di proprietà il governo può appunto espropriarle da un giorno all'altro queste sono delle situazioni generalmente più complesse per quanto riguarda appunto le baraccopoli che si trovano le propaggini della città che sono però di cosiddetta proprietà privata in realtà proprietà privata non è chiaro che cosa significhi vengono classificate questo modo ma ancora non si è capito esattamente cosa significa comunque sono baraccopoli in cui chi sostanziamente gestisce le baraccopoli e ha il diritto di proprietà gode di un diritto proprietà ha tutto l'interesse a migliorare le condizioni di vita e quindi potrebbe contribuire anche a migliorare queste aree ripeto la situazione è molto complessa perché qui stiamo parlando di aree in cui affluiscono anche grossi flu il login grandi flussi di immigrati per cui ci sono tantissimi immigrati che arrivano e che si insegnano in queste baraccopoli che si trova una propagine città poi ovviamente le città stanno cambiando quindi in queste aree vengono classificate dal governo aree non soggette al piano regolatore e quindi in un certo qual modo governo se ne lava le mani dice c'è poco che posso fare per migliorare queste aree tua processo decisamente molto complesso però è vero che ci sono differenze tra le varie bra copie a seconda di quelli che sono chi sono i proprietari intanto quelle che sono di più recente costituzione eccetera eccetera il governo a quanto pare ha poca intenzione ad affrontare queste problematiche cioè parla di queste zone che non possono essere classificate nessun modo quindi lascia un po la libertà tutti fare quel che vogliono ma politicamente questi muffin persone che vivono in modo molto più denso che nella città diciamo che non è baraccopoli sono masse elettorali cioè i politici come le usano sì certo sono tutti elettori ovviamente sono elettori dato il kenya come sapete una democrazia magari in una democrazia apertissima non una democrazia a pieno titolo ma è comunque una democrazia e in kenya c'è tantissima corruzione mio zio è nato lì è cresciuto lì ha sempre fatto parte diciamo della media borghesia ha lavorato lì ha studiato riuscito ad avviare un'attività commerciale e mi ha sempre detto noi non possiamo contare sul governo per aiutarci dobbiamo semplicemente occuparci farlo stare buono affinché non si intromette nei nostri affari ecco questa è un po la situazione la proporzione per non henderson è stata una conferenza dal mio punto di vista veramente molto interessante per chi lavora in africa conoscere nel dettaglio che cosa accade in queste aree dove a volte è difficile lavorare entrare è un qualcosa che è veramente prezioso grazie grazie
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