Cipolletta, Arrigo Sadun l'impatto del coronavirus sugli equilibri internazionali - Appunti per la
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Cipolletta, Arrigo Sadun l'impatto del coronavirus sugli equilibri internazionali - Appunti per la
OMS, Fondo monetario, BCE, Unione europea: come è stato il coordinamento internazionale tra le diverse organizzazioni mondiali? Il futuro della prima potenza globale è sempre più incerto, in che modo gli USA usciranno dalla pandemia? Visto l'inasprirsi della situazione ad Hong Kong, c'è una minaccia effettiva per la pace globale? Il coordinatore del Comitato editoriale dialoga con Arrigo Sadun, Presidente di TLSG e già Executive Director del Fondo Monetario Internazionale, consulente internazionale di strategie e attualmente risiede a Washington.
benvenuti benvenuti a questo appuntamento degli appunti per la ri partenza che è una rubrica del festival dell'economia di trento che si svolge in via web in attesa di poterci incontrare fisicamente e speriamo alla fine di settembre l'appuntamento col festival dell'economia questa rubrica è un dialogo con economisti manager imprenditori esperti di imprese e per capire come sala rifiuta questa pandemia quali sono gli insegnamenti che ne possiamo trarne quali riflessi sul sistema economico quali misure prendere per riuscire a superare questa situazione oggi parliamo con arrigo sadun presidente di tls g è un consulente internazionale di strategie e attualmente risiede a washington ma è una persona che ha avuto una vita professionale ricca di esperienze dopo essere stato presidente decessi econometrics che è una società di analisi e posizioni conagra mondiale fino all 86 e dell'in confesso che l'ho conosciuto quindi riveliamo un po le nostre tane ha poi assunto la presidenza nel uefa group che aveva incorporato c'è sicuro metrics sempre nel campo delle analisi di un'economia mondiale effettuate attraverso quello che all'epoca era molto conosciuto il modello l'inter creato dal premio nobel laureates schlein tornato in italia degli anni 90 poi fondato big business information group con un'attività di analisi economica però più orientata alla consulenza strategica ed è stato illuminato poi nel 2003 direttore del dipartimento analisi economica finanziaria del ministero del tesoro italiano oggi metterà comunque in servizio dal 2005 al 2012 è stato nominato dal governo italiano executive director del fondo monetario internazionale ed è quindi ritornato negli usa a washington dove tuttora risiede e devo avviato la sua nuova attività di consulenza strategica quindi arrigo sadun e è una persona adatta milka navigato sull analisi economica ruoli istituzionali consulenza strategica e ha quindi a mio avviso la competenza utile necessaria per darci un po un quadro di quella che è l'economia internazionale in questa sede la mia prima domanda è proprio verte su questo tema come hanno reagito i diversi paesi in questo fenomeno è stato un mondiale ma soprattutto come hanno reagito le organizzazioni internazionali che tu hai frequentato anche se non è diretta della ims organismi internazionali che a volte sono giudicati lenti e sono stati lenti durante la crisi del 2008 la crisi finanziaria globale oggi sembrano aver reagito meglio ma ci sono molte molte tensioni ecco come come vedi questa esperienza al conservatorio innanzitutto grazie innocenza i miei vizi professionali li ha ricordati quasi tutti quindi a questo punto posso utilizzarle la memoria per cercare di fare qualche valutazione allora innanzitutto permettere a lucio le differenze tra come le organizzazioni internazionali si sono comportati in questa crisi rispetto a quella precedente ricordo molto brevemente le fasi e le caratteristiche della crisi che ha iniziata nel 2008 che era iniziata con una crisi bancaria finanziaria gestita in un primo momento a parte qualche battuta di incertezza abbastanza bene dalle autorità monetarie le banche centrali effettivamente sono riusciti a trovare un coordinamento in tempi rapidi ed efficaci e sono riusciti dopo qualche esitazione iniziale a stabilizzare la crisi finanziaria che in effetti dopo il fallimento della libert è durata qualche mese a quel punto dice aperta la seconda fase con la crisi che è stata la recessione economica a livello mondiale lì ovviamente il ruolo delle autorità si è spostata da le politiche monetarie alle politiche fiscali devo dire che a livello di coordinamento internazionale del tipo di intervento è stato relativamente efficace nel senso che in quell'occasione organismi internazionali come lo stesso fondo monetario e il g20 avevano assunto un ruolo centrale almeno come coordinamento la terza fase successiva quella crisi è stata la crisi del debito pubblico che ha riguardato essenzialmente l'europa naturalmente con i riflessi per l'importanza dell'economia roberti europea sull'economia globale ma essenzialmente avrebbe dovuto essere un affare essenzialmente europeo non lo è stato perché il fondo monetario attraverso la troika è stato coinvolto delle tre fasi devo dire che forse la terza è quella che è stata gestita meno bene da un punto di vista internazionale questa esperienza come la rapportiamo alla crisi attuale allora innanzitutto ovvio la crisi attuale non è soltanto una crisi economica e finanziaria inizialmente una crisi sanitaria e sulla quale non ho necessità di social male devo soltanto dire che il coordinamento a livello internazionale della crisi sanitaria è stata meno che soddisfacente è evidente sia per quanto riguarda mancato il coordinamento del clima di sospetto tra i vari stati basta citare cina stati uniti eccetera sia per quanto riguarda la leadership confusa contraddittoria dell'organizzazione mondiale della sanità il punto da questo punto di vista questa crisi è stata gestita male a livello internazionale vediamo invece gli aspetti economici come nella crisi precedenti nei quali di questa crisi secondo me sono stati gestiti bene tempestivamente e con misure efficaci perché le banche centrali e le principali banche centrali come da tendenza naturale hanno trovato rapidamente un coordinamento hanno tutte le ha seguite delle politiche di sostegno all'economia e come dice volte in pasti con atrani la novità è stata che quello che in realtà era nella crisi qualche cliente è che questa volta oltre a delle politiche monetarie a procreate le principali economie hanno servizi abilitati e fiscali anche quelle tempestive ed efficaci non sono state molto coordinate però ci sono stati ma anzi uno dell'aspetto della gestione economica di questa crisi e la relativa assenza di organismi internazionali fondo monetario ma anche il g20 che invece non ha avuto un ruolo centrale almeno a livello il coordinamento nella crisi precedente questo è mancato però va sottolineato che questa volta gli interventi fiscali le politiche fiscali ci sono state e questo ha fatto una grande differenza dal punto di vista economico questa secondo me sono grosse differenze in questo quadro se posso anticipare un altro punto il ruolo delle istituzioni europee che era stato molto carente nella crisi precedente invece questa volta sono venute fuori non solo le istituzioni europee nel loro complesso hanno non hanno mancato ma probabilmente così facendo hanno evitato una crisi istituzionale dell'europa stessi e grazie di queste comparazioni che c'è stata fra la precedente e l'attuale crisi evidentemente le beauty si sono molto diverse in comune è soltanto una cosa che il debiti pubblici sono cresciuti anzi questa volta decisamente di più di quello che non era successo la prima volta un largo numero di paesi comincerà ad avere un debito pubblico vicino superiore al 100 per cento del prodotto interno lordo l'italia se ne va verso il 155 160 per cento come vedi questa situazione che si sta determinando e giustamente legata a una più giusta e intervento di carattere fiscale ma come vedi in un futuro e come vedi il ruolo delle banche centrali a fronte di questa quantità di titoli che poi alla fine sono hanno dovuto ingoiare loro concludo con molta preoccupazione già prima della crisi le politiche monetarie perseguiti da diversi con i quantitativi xi avevano creato un e c'è un eccesso di disponibilità finanziaria queste abbondante disponibilità finanziaria è stata molto utile per affrontare questa crisi ma questo però si aggiungono i forti incrementi del debito pubblico attraverso una politica fiscale decisamente espansiva cosa che invece non era avvenuta nella fase nella crisi precedente ora l'efficacia di queste due politiche a un prezzo è un prezzo che noi lo pagheremo in futuro ma per il momento queste due impostazioni è a mio giudizio erano inevitabili e comunque non se ne poteva fare a meno si sono d'accordo effettivamente sarà un problema successivo qualche volta dobbiamo a prendere delle decisioni che magari sono non convenzionali e dopo rimandare la soluzione del problema troppo adesso vorrei capire però quale facciamo come ha reagito una grande economia degli stati uniti d'america dove ti trovi all'abitato di questo l'amministrazione trump almeno vista dall'europa è stata ondivaga nel senso che prima ha minimizzato questo fenomeno della pandemia dopo anno ha sicuramente attiva diciamolo riconosciuto ma soprattutto gli stati uniti d'america rappresentano un esempio di una nazione a carattere federale dove i singoli stati hanno poi preso di capire soluzioni diciamo locali a volte divergenti e generando non so vantaggi o svantaggi domande questo anche perché l'italia non è un paese federale ma è un paese dove c'è una forte spinta auto l'ho messa in questo momento è anche da noi religioni chiedevano autonomia lo stato centrale invece no annegata personalmente devo dire che è stato meglio così pare a un giudizio su come sta venendo inserite america leggiamo di casi in florida piuttosto che in altri stati una situazione molto diversificata palermo schiocchi guarda vorrei che questa valutazione partendo però da due permessi la prima è che appena prima dello scoppio della pandemia lo stato di salute dell'economia americana era molto buono a differenza di quello che invece avveniva in altri prezzi questo ha permesso da un certo punto di vista di sostenere meglio l'impatto devastante delle restrizioni che sono state prese per fronteggiare l'economia e d'altra parte questa situazione permettono a volta rimosso le incertezze pericoli della epidemia probabilmente di ritornare a un livello di attività di occupazione relativamente elevato anche se ci vorrà un po di tempo per recuperare completamente i livelli pre crisi questa dica ma la realtà delle cose come gli stati uniti hanno gestito l'epidemia da un punto di vista sanitario non bene neanche però in maniera catastrofica cioè gli stati uniti hanno evitato di prendere una serie di strategie catastrofiche come invece l'hanno fatto alcuni paesi inghilterra la svezia brasile eccetera questa stabilità questo aspetto positivo in parte non completamente secondo me mai in parte è stato compensato in negativo da una serie di errori tattici o di disfunzioni del sistema gli errori tattici sono stati innanzitutto a livello di comunicazione che è importante importantissimo cioè l'amministrazione trump non ha gestito per niente bene l'aspetto richiamo mediatico della crisi hanno fatto una serie di hanno adottato una serie di misure concrete positive che però si sono perse perché contemporaneamente hanno soprattutto il presidente preso una serie di misure almeno mediaticamente molto negative quindi il giudizio attuale dell'opinione pubblica americana sulla gestione della crisi da parte dell'amministrazione estremamente negativa e questo avviene riflettuto anche dagli ultimi sondaggi per ora al di là del come viene percepita ci tenevo a ricordare la situazione reale e concreta detto questo poi nonostante il tentativo fiato a mio giudizio del presidente di impossessarsi della gestione della crisi in effetti la gestione è stata giustamente fatta a livello locale intanto perché costituzionalmente per quanto il governo federale ha tantissimi poteri anche delle limitazioni molto molto precise il presidente le autorità federale non possono imporre all'estate e dai governatori di alcune stati di seguire esattamente delle misure questo lo si è avuto in maniera diversa anche in italia tra l'attrito tra le varie regioni e il governo centrale ecco questa situazione nelle stazioni e che è ancora più netta per il carattere federale della costituzione dei paesi e lì la gestione della crisi a livello locale anche lì è stata a macchia di leopardo alcuni stati alcuni governatori hanno l'hanno gestita abbastanza bene altri molto meno indipendentemente dall'orientamento politico adesso la situazione è e difficile perché probabilmente è stato fatto un errore strategico nel rilassare prematuramente quelle limitazioni che erano state imposte nella prima frase questo ha fatto sì che è avvenuta la seconda ondata e questa seconda ondata rischia o come minimo rischia di rallentare la ripresa e di generale incertezza se vogliamo dare una valutazione complessiva al di là della attribuire responsabilità a livello federale a livello locale direi questo quello che gli stati uniti erano riusciti ad evitare cioè commettere degli errori strategici nell'affrontare l'epidemia rischiano di averlo fatto avendo rilassato prematuramente e indiscriminatamente le imitazioni che avevano impostato nella città di washington dove tutti trovi che è una città internazionale perché a organismo il governo e quant'altro come si è svolta la situazione dunque intanto come tu conosci questa è veramente un villaggio globale nel senso che è un villaggio anzi se potesse aggiungere un altra descrizione non solo è un villaggio globale è un villaggio tribale tribale nel senso che gli ambienti che gravita ancora noi governo ai media che gli organismi internazionali sono veramente lacerati da una guerriglia tribale e questo lo cito non soltanto diciamo come nota di colore ma come un elemento di valutazione per giudicare sia la gestione dell'economia sia la gestione di questa pandemia detto questo washington è la contraddizione che da un certo punto è un punto nodale perché la prospettiva veramente molto interessante dall'altra parte una persona i professionisti vivendo in questa realtà devono fare attenzione a non essere coinvolti da questo spirito super parrocchiale vorrei dire campanilistico quindi questo è un pochino l'attenzione che c'è detto questo da questo punto di vista si vede tutto il mondo si vede sia una prospettiva quello che sta facendo la cina come si è comportata la cina sia la prospettiva non si può avere una prospettiva molto interessante e probabilmente accurata di cosa sta facendo e come si è comportata l'europa e così via quindi è molto interessato le informazioni ci sono la difficoltà è di separare cosiddetto noise dal dai fatti e soprattutto cercare di arrivare a delle valutazioni della conclusione che siano più possibile basate sulla realtà non come sa fare ma come e se proprio su questo quello che ha causato questa pandemia anche portato avrai accennato prima attenzione a carattere internazionale come per altre cose è stata un'accelerazione di una tendenza già in atto le tensioni fra stati uniti e cina esistevano prima della pandemia si sono accentuate lo stesso balzo per le tensioni con la russia con altri organismi abbiamo di fronte un amministrazione trump che ha rimesso in discussione tutti i trattati che sono stati firmati anche molti organismi internazionali a volte a ragione nel senso che alcuni organismi internazionali si sono un po ammuffiti nelle loro attività però ci troviamo di fronte a un cambio veramente sostanziale tra te ed io abbiamo vissuto l'epoca del multilateralismo e il multilateralismo almeno nella mia opinione è stato quello che ha consentito non solo la crescita economica del mondo la globalizzazione anche un prodotto del multilateralismo ma anche un periodo di relativa pace di quelle cene sono stati comunque non è che abbiamo un aere mondiali e soprattutto abbiamo tenuto a bada quella che è l'arma nucleare celle diciamo tutti quanti noi ecco come vedi questa idea di guerra fredda che si sta facendo questa guerra di darsi questa guerra anche contro le aziende di un paese piuttosto che di un altro che riguarda la russia e la russia la cina e sapere in america ma anche l'europa e di recente tutti i problemi sulle tasse che si vogliono fare in europa siamo verso un periodo di nazionalismo non secondo te o forse possiamo recuperare sui passi poche tutte e due nel senso che sicuramente abbiamo attraversato e probabilmente continueremo a sperimentare delle fortissime tensioni geopolitiche e questo in contrasto sia con lo stile e la sostanza delle relazioni internazionali che prevalevano dalla fine a seconda guerra mondiale sino ai tempi decenti questo continuerà questo tipo di frizioni non è detto che questa tendenza ci porti necessariamente con situazione insostenibile è vero come ha ricordato che la crisi non ha creato la pandemia non ha creato la crisi nelle relazioni internazionali casomai ha messo in risalto accentuato nelle tendenze precedenti sottoscrivo pienamente una delle vittime di questa crisi pandemia e crisi economica è stata la globalizzazione non c'è dubbio e sono stati il cosiddetto multi nazionalismo una realtà bisogna prenderne atto alcune delle posizioni delle frizioni create recentemente probabilmente potranno essere riassorbite in parte non in tutto personalmente io sono convinto che stiamo andando verso una nuova fase dove la globalizzazione non sparirà il multilateralismo non scomparirà ma sicuramente sarà ha ridotto e comunque diverso da quello che è stato precedentemente per esempio facciamo fare due esempi cina e poi le uova allora i rapporti con la cina gli stati uniti sono molto complicati qualunque si e alla prossima amministrazione secondo me sono destinati a rimanere molto complicati anzi da un certo punto di vista qualora ci dovesse essere un cambiamento nella mensa zione da trump a un successore democratico probabilmente i rapporti con la cina diventeranno ancora più complicati perché al novero del contenzioso concreto specifico che è già sul tavolo probabilmente verrà in primo piano anche un'altra dimensione che quella dei diritti umani quindi questo secondo me è una tendenza per converso devo dire che la cina ha perso non solo nei confronti degli stati uniti ma di gran parte della comunità internazionale parte della simpatia del goodwill che si era creata negli ultimi decenni quindi queste sono realtà di fatto che secondo me continueranno a condizionare i rapporti anche un uomo questa crisi rapporti stati uniti europa che non sono buoni non sono stati uomini durante l'amministrazione trump ma probabilmente più sotto forma di stile che sotto forma di realtà perché una volta corretti o eliminati quei contrasti specifici ha ricordato quando io per esempio il mancato contributo dei paesi europei alla ge della nato ruolo del gene erano delle disfunzioni che andavano corrette in ogni caso io penso sicuramente voglio sperare che una volta superata questo momento molto difficile calmandosi un pochino il presente trump se sarà rieletto o una nuova amministrazione se sarà democratica proprio perché i rapporti degli stati uniti e la cina e della russia se come sono destinati a rimanere molto tesi potrebbe esserci invece una certa riappacificazione un riavvicinamento non è direttamente pertinente quello che mi hai chiesto però vorrei fare un osservazione e mi fa molto piacere farlo perché in questi ultimi decenni è rimasto molto deluso dall europa io credo che con una prospettiva storica con uno sforzo di comprensione al di là di quello che succede giorno per giorno negli ultimissimi tempi l'europa è riuscita finalmente a dare una prova che esiste e che non necessariamente era avviata un vicolo cieco questa tensi questa tendenza che si è manifestata così inaspettatamente devo dire ma secondo me così chiaramente durante questa fase di crisi secondo me è destinata a mantenere è secondo me un europa che ha ritrovato una certa coerenza tra di loro che è riuscita a dimostrare tutto sommato di essere in grado di gestire una di crisi anche a livello mondiale questo potrebbe gettare le basi per un rapporto più equilibrato e più di alleanza con gli stati uniti nel futuro sì credo anch'io che l'europa almeno si diceva così anche da molto tempo riesce a crescere quando ci ha delle difficoltà da sormontare in questo caso effettivamente l'europa ha dato una risposta più forte di quella che era dato analisi presidente forse anche grazie a questa è una domanda che ti faccio all'uscita del regno unito visto che il regno unito molto sia a posto nel passato ad alcuni processi di integrazione adesso l'europa ancora molta strada da prendere e questo mi riporta anche il discorso verso l'italia ecco l'italia è in questo momento si discute molto nella possibilità di usufruire dei nuovi strumenti che l'europa ha messo in campo per superare questa situazione e questi nuovi strumenti dovrebbero servire a finanziare progetti di riforma e di crescita nel nostro testo che conosci il nostro paese il ma lo vedi anche con gli occhi l'arrestato come giudici il dibattito che si sta facendo in questo momento in italia quali sono le misure e provvedimenti i piani che immagini debbano essere presentati e se c'è la possibilità come tutti noi ci auguriamo che l'italia riesca a uscire un po più forte in quanto non ci è entrata questa drammatica crisi dunque innanzitutto concordo con te probabilmente l'uscita dell'inghilterra dall'unione europea ha fatto bene all'europa ha fatto ancora meglio il cambiamento di strategia della germania che è venuto sia a livello domestico sia all'interno delle istituzioni europee cioè e la germania che ha fatto la differenza in questa crisi la germania che ha accettato di abbandonare le politiche di austerità a livello domestico con evidenti ripercussioni se non immediate nel futuro sul resto dell'economia europea e il mutato atteggiamento della generale all'interno delle istituzioni europee che hanno fatto la differenza sia a livello di banca centrale europea sia a livello di commissione centro d'eccellenza quindi adesso non ci troviamo in una situazione per l'italia molto più favorevole di quella per esempio nella crisi precedente o anche di qualche tempi prima dello scoppio della crisi ovviamente attenzione il dibattito di questi ultimi mesi cosa fare quali sono le misure commissione colao non è il caso che io contribuisca ulteriori suggerimenti specifici soltanto doerfler un paio di valutazione forse più che una serie di misure che comunque sono necessari sono misure di emergenza che vanno fatte perché per esempio il sostegno al reddito dei lavoratori ma lui sta per finire la cassa integrazione è un problema concreto immediato che va affrontato direi quasi al di là di le conseguenze futuro sul debito pubblico eccetera eccetera e sicuramente tutta una serie di misure immediate detto questo l'italia secondo me manca più che un programma di misure nell'immediato ma anche una visione strategica perché il problema non è soltanto quello di far fronte all'emergenza che c'è problema non è soltanto quello di favorire e accompagnare una ripresa che comunque si preannuncia molto più lenta e difficile che in altri paesi e che probabilmente richiederà diversi anni per essere risolta problema di fondo che rimane è che sul tavolo da decenni è quello di un paese che non cresce paese che non cresce si che non cito lì ci portiamo avanti questo tipo di sogno situazione non ne veniamo fuori paese che non cresce imprese che a più basso tasso di produttività con tutti i problemi che questo comporta non è una soluzione quindi quello che vorrei vedere che mi aspetto un cittadino italiano di vedere nei prossimi giorni e possono settimana più che una serie di piani misure concrete è una strategia linee semplici condivise perché è stata appunto di rimettere il paese in carreggiata sicuramente ci vuole una strategia di crescita pro paese che ha anche un calo demografico diciamo consistente e che quindi si trova in una situazione oggi di forte difficoltà soprattutto il mondo del lavoro e siamo anche alla vigilia e qui domanda vittima nei fare anche come strategista difesa siamo anche alla vigilia di una crescita sostanziale di quello che è il lavoro robotizzato dell'automatismo che questo stesso lavoro a distanza è che stiamo frequentando tutti quanti e che diciamo lo sarà la normalità di domani però tuttavia riguarderanno un certo numero di persone rende il lavoro diverso e probabilmente fa venir meno una serie di funzioni che sono i grandi uffici avevano al loro interno personale che serviva a far funzionare la macchina dei grandi stessi grandi uffici non ci sono più perché una parte del personale lavora a remoto a casa o altrove è evidente che vengono meno una serie di funzioni cioè c'è una tendenza alla riduzione nel numero dei lavoratori sia per gli automatismi intelligenza artificiale che si sostituisce si è peraltro al tempo stesso ci sarà una nascita di nuovi lavori e nuove opportunità noi sappiamo tutti quanti che le nuove opportunità sono anche magari maggiori delle vecchie attività che si perdono tuttavia bisogna passare attraverso una fase in cui si c'è una riduzione che è superiore all'aumento ecco come vedete in questo processo e che misure pensi nei paesi debbano adottare per arrivare in italia a sul lavoro delle nostre di scienze vedo futuro con molta preoccupazione perché non c'è dubbio che alcune delle tendenze che sono state innescate o accentuate per questa crisi continueranno a produrre effetti per molto tempo quindi la tendenza verso il telelavoro sicuramente la riorganizzazione aziendale e della forza di lavoro all'interno di grossi comparti di attività economica come il commercio la distribuzione di viaggi eccetera eccetera questi anche se in parte saranno riassorbiti una volta finita l'emergenza però comunque continueranno a produrre degli effetti prolungati molto nel futuro il problema è come adattarsi a questo tipo di mutamenti e in questo senso mi mi dispiace constatare l'italia non è non è messa molto bene perché affrontare questo tipo di problemi richiederebbe un enorme flessibilità e un certo tipo di istruzione che l'italia non in maniera evidente cioè al di là del fatto probabilmente corretto che viene spesso esaltato lo spirito di intraprendenza la capacità di reazione dei singoli cittadini ma l'italia nel suo sistema non è un sistema particolarmente flessibile l'abbiamo visto il mercato del lavoro lo vediamo nell'organizzazione aziendale lo diamo anche come funzionano certi comparti dell'economia quindi questa italia non è un sistema particolarmente distinto per la flessibilità e la capacità di adattarsi nel fra l'altro viene allaccio alcune osservazioni che avevo fatto se non ci trasciniamo da decenni dei nodi che non abbiamo ancora risolto a livello di istituzioni che non funziona non certo eccetera questa è la prova proprio che il paese non ha la capacità di adattarsi rapidamente le trasformazioni radicali noi non li facciamo gestiamo abbastanza bene le situazioni di crisi appena assicurato a livello di sopravvivenza allentiamo la presa e non facciamo i passi successivi che sono necessarie oltre a questa debolezza ne vedo anche un'altra e che purtroppo un'altra caratteristica dell'italia che il livello di istruzione della popolazione e del mercato del lavoro relativamente basso rispetto agli altri paesi questo noi lo vediamo nell'indice per esempio partecipazione all istruzione superiore il numero dei laureati lasciando stare il tipo di competenza professionale che un acquisisce certo ecco una delle caratteristiche per affrontare con successo queste trasformazioni di lungo periodo e il miglioramento l'innalzamento del livello di preparazione della forza della buona una degli aspetti di questa crisi e che ha fatto vedere molto chiaramente ha creato una dicotomia questo si vede molto bene negli stati uniti dove l'economia è un'economia di mercato queste questi cambiamenti avvengono abbastanza rapidamente da due classi quelli che hanno una diciamo un'istruzione lasciamo stare che tipo di istruzione tecnica scientifica recente e quelli che non l'hanno quelli che hanno questo tipo di competenze sono stati in grado di adattarsi molto meglio o comunque di gestire molto meglio queste trasformazioni noi purtroppo da questo punto di vista siamo molto carenti allora possiamo anche concludere che questo è un suggerimento importante da dare al nostro paese sul quale peraltro si sta molto discutendo che è quello di investire nella formazione delle persone e nella istruzione può essere più istruito e con un processo formativo che è continuo e sicuramente un paese che riesce ad adattarsi agli eventi meglio di altri paesi e questo è importante non solo per reagire a questo evento ma per reagire ai prossimi eventi perché purtroppo o per fortuna in futuro sarà un futuro che sarà caratterizzato nuovamente da altri grandi eventi di carattere positivo invece che negativo ma sui quali bisogna prepararsi io ringrazio mortali go sadon per il tempo che ci ha dedicato in attesa di rivederlo in italia perché adesso siamo tutti chiusi nelle nostre case o nelle nostre città lo saluto molto e lo ringrazio per tutti le suggestioni e le sollecitazioni che ci ha dato grossi tipo grazie amici insomma
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