Antologia del Serpente Corallo
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Antologia del Serpente Corallo
"Squadra Antitruffa Serpente Corallo" è un podcast settimanale di Radio 24 che affronta con ironia i reati finanziari. Attraverso canzoni originali e sketch comici, i Chapter 11, un gruppo di giornalisti e musicisti, spiegano le truffe più comuni, dal phishing alle false promesse di guadagno online. Con un linguaggio semplice e diretto, il podcast offre consigli pratici per proteggersi dai "Serpenti Corallo", i truffatori che si nascondono dietro promesse allettanti.
Allora, buonasera a tutti, buonasera a tutti, grazie di essere qui a questo live che poi sarebbe che vi facciamo capire un po' per chi ci conosce, facciamo dal vivo quello che succede tutte le domeniche e tutte le settimane in podcast, cioè il nostro squadra antitruffa Serpente Corallo. Squadra antitruffa Serpente Corallo perché noi abbiamo una trasmissione semi clandestina che va in onda dalle 10.45 alle 11, ma qualche volta con qualche minuto in meno perché c'è la pubblicità grazie al cielo e quindi dovete cogliere l'attimo ma noi vi diamo un sacco di informazioni su quelli che vi mandano le mail del tipo sono un ricco finanziere, vorrei regalare 20 milioni di euro, tu sei uno dei prescelti, rispondi a questa mail e avrai subito un regalo. Oppure vi mandano un sms dicendo sono la tua banca, ti stanno forzando il conto, clicca qui. Ecco, noi tutte le domeniche ci preoccupiamo di questi mascalzoni che chiamiamo Serpente Corallo perché, beh, questo lo scoprirete ascoltandoci. Noi Chapter 11 siamo anche però un gruppo musical teatrale, ci esibiamo per lo più per beneficenza, questa volta non abbiamo un evento, un ente che abbiamo collegato a questa nostra esibizione però voi sapevate la beneficenza è un aspetto importante dell'economia, la solidarietà è un aspetto importante dell'economia quindi magari se vi viene di fare una qualche donazione a chi vi pare la cosa è sempre molto efficace, non crediate che le cose vadano sempre sprecate. Ho detto l'unica cosa seria che dirò nella prossima ora, quindi direi un applauso anche per dire, mh, come parla questo, grazie. Quando poi i musici qua dietro perché ho l'orchestra sono pronti, mi fate un segno, mi dite no, non siamo pronti? Non ancora? Non lo so, si va così. Allora, captazio benevolenzia, che è una roba, eh? Captazio benevolenzia, cioè un modo di dire faccio il piacione così se adesso viene fuori una cosa poco carina. Guarda che ci sono dei notai che ci guardano, eh? Sono a sinistra. Allora va bene, avremo una canzone anche per il notariato, ce l'abbiamo, abbiamo una canzone Allora, abbiamo dovuto comprimere un po' tutto, abbiamo dovuto aspettare che Giove Pluvio prendesse una decisione, poi finalmente abbiamo montato il palco a tempo record, credo che siamo stati anche registrati, potremmo finire nel Guinness e i suoni diciamo che li facciamo un po' per scommessa. Vediamo cosa succede, cosa esce, confidiamo nella vostra partecipazione, voi potrete direci, si sente questo, si sente quello, non si sente un accidente e noi via via ci adeguiamo. Fabio Leardini, insieme a Lorenzo e a tutto il service guidato da Marco Farnetti sono diciamo lì pronti e vogliamo un applauso anche per loro, di incoraggiamento più che altro. Raghand, vada come vada, eh? Tutto ci ho premesso, cosa devo dire ancora? Ho detto tutto? Non devo dire più niente, ma vi voglio bene. Allora partiamo come si era detto, poi vediamo, in realtà sarebbe un terzo che prima o poi arriverà e non lo so dove è, devo saperlo io. Diamo. Scusa, ma lui cosa l'Andrea fa lì? Ah è te lì, eccolo lì. Venga che stiamo cominciando. Io aspettavo che io roca bruna. Ma no roca bruna, dai porca miseria, venga qua. Stefanoelli. Aspetta perché qua è difficile. E Marco Lafonte. Vada maestro, maestro. È difficile qua. Nel sistema giudiziario italiano i reati a sfondo finanziario non sono considerati particolarmente esecrabili. Nonostante questo, in via le Sarca 223 opera l'unità vittime Serpente Corallo, una squadra di reporter specializzati che indagano su questi crimini perversi. Ecco le loro storie. Radio 24 è orgogliosa di presentare. Radio 24 declina ogni responsabilità su quello che state per sentire e vedere. Squadra a di truffa, Serpente Corallo. Serpente Corallo, tutto colorato di rocce di giallo. Ma quando sei bello Serpente Corallo, tutto colorato di rocce di giallo. Allora, adesso Stefano, Stefanoelli, che è l'artista del gruppo. Non avete? Non abbiamo nulla in cuffia, quindi i musicisti stanno suonando a memoria. Non posso presentare subito, perché stanno veramente facendo un atto di fede in questo momento. Alessandro Esposti del Topoto è alle tastiere. Mattia Bertani è alla batteria. Filippo Bentivoglio alla chitarra acustica. Marco Angeloni alla chitarra elettrica. V'ha detto che questi quattro sono musicisti veri, cioè musicisti professionisti, mentre noi tre, cioè Marco Loconti al basso e Stefanoelli, voce e core. Il sottoscritto siamo tre cialtroni, che però loro ci sopportano. Ci hanno anche spiegato che la musica ha delle tonalità, che il quattroquartio è diverso dal sette ottavi. Insomma, cercano anche loro di fare un'opera di proselitismo. Possiamo? Stefano, io direi che partiamo subito con la canzone per i nostri amici Notai. Sei d'accordo? Quando volete, cari maestri di musica, andiamo con una canzone che racconta una truffa realmente accaduta e che noi abbiamo voluto mettere in musica per agevolarne la conoscenza. Sapete quando comprate una casa e non è vero? Vi truffano? È brutto, soprattutto quando un notaio vi firma il rogito e non è vero. Signore e signori, il rogito dei Chapter 11. Il rapparente era un mobile normale, con il suo bel certificato catastato, il suo valore, la compravendita sembrava regolare e i contraenti erano convinti dell'affare. E c'era la dichiarazione feritale, un suo monato rusinario fin banale, un trenocchiali, un servizio a residenza con il suo vent box che noi chiamiamo Pertinenza. Il finto rogito che dolore fa, un dolore acutissimo, ai ai ai ai ai ai, e la finta rogito, ai che dolore me da, chi con la firma apocrifa, ai ai ai ai ai. Sembrava libero da servitù prediali o l'altro i vincoli d'ostacoli illegali, senza ipoteche, senza gravami, di delussioni o d'altri pesi oppure regami, e i contraenti erano contenti, sembrava veri quei documenti che ho controllati, che ho registrati, ma poi ho scoperto che erano falsificati. Il finto rogito che dolore fa, un dolore acutissimo, ai ai ai ai ai, e la finta rogito, ai che dolore me da, chi con la firma apocrifa, ai ai ai ai ai. Ma lo scopri soltanto dopo il compromesso, con la caparra di conferma già versata, resta lì da solo in studio come un fesso, a vedatare sulla firma autenticata, qualcuno pensa che il lavoro dei notai sia sedentario e che procuri pochi guai, e gli lo disse al magistrato che indagava, sembrava onesto, chi se lo immaginava. Il finto rogito che dolore fa, un dolore acutissimo, ai ai ai ai ai, e la finta rogito, ai che dolore me da, chi con la firma apocrifa, ai ai ai ai ai. Grazie, grazie, grazias, grazias. Voi grazias? Allora, posso avere un po' più di spia, cioè qualche cosa nelle spie, anche un po' di sentimento così, quello che vi viene. No, questo qui è una cosa tecnica nostra, in realtà io non so cosa sto dicendo, però è una roba che dicono i cantanti veri, allora anche io ho detto, beh, questa cosa nelle spie la dico così, magari fa impressione e ci credono. Perché? Perché in realtà quella che andiamo adesso ad eseguire è un brano che è dedicato proprio al, diciamo, a un tipo particolare di serpente corallo che è il guru. Allora, cos'è un guru? Un guru per prima cosa è un fuffarolo. Adesso può darsi che anche voi qui nei tanti eventi che abbiamo sicuramente non avete incontrato nessuno. E' il fuffarolo va Così, è un po' c'è anche questo sfornetto romano. Cor consulente E nel suo cranio l'eco sa risente Allora, maestro Angeloni, dai, lui è pronto? Di lavoro, lavoro come guru per quelli che non possono permetterselo. Prima ho avuto un periodo nella pubblica amministrazione, aiutavo quelli che guardano nel telefonino mentre attraversano la strada. Purtroppo mi aveva assunto il comune di Trecella, quindi avrei dovuto aiutare quelli che attraversano la Brebemi, la autostrada Brebemi, guardando il telefonino e io dovevo aiutarli perché nessuno li investisse. Perché nessuno era Brebemi? E quello è il problema, infatti mi hanno licenziato perché sulla Brebemi non c'è nessuno, ma neanche nessuno che ti investe. Allora ho perso il lavoro, mi sono messo in proprio. E faccio questo lavoro qui in sostanza, spiego alla gente come fare il lavoro che fa da 40 anni. E arrivo io, glielo dico e mi faccio anche pagare. È evidente che un guru, perché questo è il mio mestiere, non gode di tantissime simpatie. E noi, Chapter 11, abbiamo detto, ma perché? Perché questo accanimento nei confronti di una figura come il guru? E abbiamo composto una canzone che si chiama La Saudagi Do Guru e la suoniamo Uru. Io ero un guru, vedevo chiaro, ma il futuro, come un siluro, ero un gran guru e senza orari, io mica ero un operare. Mi alzavo tardi, oh che bei tempi, che gioia quando apparivo a un mondo verso le 4 del pomeriggio, con il mio pataccio di afurismo, tipo la competenza non è una cesta, uno più uno per me fa 3. Pensa globali, renda locali, da prisi è un'opportunità, quando l'amore viene il campanello suonerà. Se non capisci, non mi stupisci, io parlo scuro perché sto un guru. Il coro, la solo. Io ero un guru, dal cuore puro, guardavo avanti coi tuoi palanci da guru, vero? Vestivo in nero, giacca superba, scarpe superca, non c'era tempo di fare un shampoo, la chioma al vento e il cappello puto. Che guru ero, quando ero un guru, vedevo chiaro, dentro il futuro, poi un giorno triste, un'imprevista, alla sprovvista do una risposta, a una domani sulla Financi, Anton Veneta, ci guru, lo dice il guru? Che guru, che figuru, brutto figuru, buono affanguru, partico il coro e proprio senza riconoscenza. Che guru ero, quando ero un guru, ma ora mi petto e vado a Trento. Non siate a bari, noi da suscina, voi monetina, voi che son guru, lascio un pensiero, mi spiace assai, ai bevi, io parlo, non so la slide. Se nasci il guru, fai sempre il guru, vedi il futuro come un sciluro e quindi è chiaro, è chiaro, dove il futuro prenderà anche te. La furisima finale, il futuro ti sta davanti, ma qualche volta ti sorprende dietro. Allora, dovremmo avere, io credo, un'introduzione di tipo automatico, pre-cotta. E infatti non ce n'è, e ci va di lusso, perché così si possono fare questi convegni sul lavoro, per dire che non c'è il lavoro e tra un convegno e l'altro ti diventa un lavoro. Allora l'importante è che non ci sia un lavoro, così si fanno questi convegni e io il lavoro ce l'ho, finché non c'è lavoro. Una volta a un convegno, uno ha detto che oggi chi vuole lavorare deve essere un nomade, non ho mica capito, ma mi è venuto di farci su una canzone. La prima volta a un convegno, uno ha detto che oggi chi vuole lavorare deve essere un nomade, ma mi è venuto di farci su una canzone. Sono nomade, vivo al limite, sono cinico, sono rapido, emergenza è la sostanza della quotidianità, sono nomade, infangabile, sono cinico, sono ibrido, però al basti, poi inarrestabile, una roccia mentre tu dall'armalude guarderai, sono nomade, insanitiato. Aspettare il tuo momento, questa arte imparerai, un caffè ben zuccherato in tazza grande porterai, non temere, sono sposato, e una donna basta stai, dili pure le tue grazie, non saprai che ne farei, questa giungle è casa mia, non ho tempo per ilai, cittadante, non ti piace, ti avvincurerai, spero nel tuo storytelling so che non deluderai, dacci dentro, il mondo è tuo, quando vuolo scoprirai. Sono nomade, vivo al limite, sono cinico, sono rapido, emergenza è la sostanza della quotidianità, sono nomade, infangabile, sono cinico, sono ibrido, giro al basti, poi inarrestabile, una roccia mentre tu dall'armalude guarderai, sono nomade, insanitiato. È strano, ma è una arte che da me tu imparerai, oggi qui domani boh, ma tu non deciderai, io sto vivendo in salita, tu in discesa morirai, ma qua c'è cacca di vozione, è excitante, la berrei, se lo so potrei cadere, tu non mi rimpiazzerai, ti capisco caro mio, vuoi sfidarmi, ma vedrai, se io cado poi ma piglio dove betto non lo sai, faccio una telefonata e un futuro non avrai. Direttore buonasera, scusi da disturbo, so che ero in collegamento con Cruciani, però devo dire una cosa importante, siccome il ragazzo ha finito qua, pensavo che può andare, ah no, lui resta, lui costa poco, resta, io sono nomade, sono nomade, vado, sono nomade, molto nomade, uno è supero e collocabile, sono nomade, fito, cutico, quanto rosico, sono acidoso, sono un nomade, senza un habitat, prendo il bussco, pancio la minima, sono nomade, una monade, sono un monastai, ero un nomade. sono nomade, senza un habitat, prendo il bussco, pancio la minima, sono nomade, una monade, sono un monastai, ero un nomade. Sottotitoli e revisione a cura di QTSS Alessandro Esposito e Alessandro Tastiere A lui il prog rock gli sgorga proprio da un colpo a Strelli. Allora solo due parole per dire che a volte appunto come vi spiegavo potreste ricevere un messaggio che vi dice arriva oggi il tuo pacco, cosa c'è da vedo qualcuno che fa dei sorrisetti, no, arriva oggi il tuo pacco Amazon, ci proviamo, e c'è scritto clicca qui per farlo arrivare, clicca qui, vediamo? No, nel senso che uno dovrebbe cliccare c'è il link, ma allora noi gli diciamo non cliccare, così tanto per chiarire il concetto, poi anche non cliccare, non cliccare, non cliccare, no no no, sì però la gente clicca lo stesso ragazzi, e lo so perché Gigetto ad esempio dice, ricevute il messaggio il tuo pacco è stato trattenuto, presto il nostro centro di spedizione, clicca qui se vuoi sbloccare il tuo pacco, e quindi c'è il pacco bloccato, ecco il pacco bloccato si combina poco, è fastidioso, esatto, e allora non cliccare, noi questo lo ripetiamo anche nel nostro podcast che trovate in rete si chiama Serpente Corallo Social Club, cercatelo, ascoltatelo, ditelo anche ai vostri bambini, ditelo anche ai vostri genitori, perché spesso il bastardo, il Serpente Corallo ce l'ha con la persona di una certa età come il sottoscritto, e questo è fastidioso. Il tuo pacco è arrivato. C'è un'altra pericolosa quella telefonica che ti chiamano e contano sul fatto che tu non risponda, e allora? E allora poi tu rispondi perché ti chiamano 300 volte, e dopo? Sfinimento, e ti fregano i conti. Ah ecco, questo è interessante lo raccontiamo dopo, però di gente che va via coi conti, abbiamo un esempio musicale che capita a fagiuolo. Il mio banchario risolve tutti i miei problemi senza neanche far la predica. Il mio banchario è il confidente di quasi tutti i miei segreti, mi amministra le sostanze senza tanta formalità. Lui mette insieme derivati, strutturati, compensati con i fondi correlati con tanta liquidità, poi mi aggiunge un ETF con un Edge fatto a fette di acacia con la Cina per puntare un po' più in là. Il mio banchario di finanza, lui sa tutto, è un portento, io sono sicuro che guadagnare mi farà. Il mio banchario è assai discreto, lui mette tutto in cassaforte e si destreggia con il fisco con cara, ipic, agilità. Io sono sicuro che sempre il sito lui starà. Mi ha messo in piedi un trasso sveco che controlla Singapore fiduciari e taiwanesi con sedia all'isola di Mann. Mi ha schermato la visura catastale sull'immobil Veneziano del Seicento che si affaccia sul canal. Il mio banchario, lo conosco, ora lui è un banchiere per davvero, si è messo in proprio, io gli giuro, fedeltà. Il mio banchiere è un po' più astente, non mi risponde più al telefono, la segretaria dice guardi è morto preso ultimamente. Lui segue un master di finanza adulterata, è spesso in giro per il mondo ma tornerà. Sto diventando un po' impaziente, ho la rata già incombente, rischio di essere insolvente, se non si ha palesa qua. E mia moglie chi la sente dice sono un deficiente, che mi fido come niente di un tipo come quello là. Ma per fortuna è sabato, vado a prendere il giornale, mi leggo il solo e tutto si chiarirà. Sulle mani! Forza 30, sulle mani! Mi piace questo passaggio qua, mi sembra di essere uno di quelli veri. Banchiere matto, matto da legare, banchiere matto che ti vuole bene, banchiere matto, matto da legare, banchiere matto che ti vuole bene. Dimmi la verità, dimmi la verità, la verità! Il mio banchiere è un latitante, c'è scritto sul settimanale, l'ha scritto Ellie, anche lo conte, che alliantile sono io il mio denaro. Lui mi ha detto è in mani amiche, l'ha giurato che un giorno tornerà. E quando tornerà dalla sua vacanza, io sempre qui, sempre lo aspetterò. Quando lo beccherà la guardia di Finanza, io qui alla Mesa dei Frati lo aspetterò. Forza! Com'è che si chiama il tuo accolito? Accolito Ballarani, Gianluigi Ballarani. Anche meno Ballarani, anche perché adesso devo spiegare. Addirittura? Questo è troppo però. Allora, a un certo punto della canzone, avrete fatto caso, il poeta dice le seguenti parole. Marta, io ti amo. Marta, come sono sbaglio, mi sono sposato, ma non ti conoscevo ancora. Volevo dirti quelli, grazie. Però mia moglie non è presente. Allora, fatemi spiegare, non interrompete un'emozione. Allora, a un certo punto il poeta dice queste parole. Ma per fortuna è sabato, vado a prendere il giornale. Allora, a beneficio delle generazioni più giovani, il giornale è un tipo di device, fatto così. Così, vedete? È proprio un oggetto, abbiamo chiesto a un guru, dice ma non puoi pensarci un device piano con la curiosità? Non me lo sciuppate, che non ce n'è più tanto in giro. Dobbiamo ancora lanciarli bene? Allora, sì, perché si può aprire, certo, perché ecco, c'ha questo fatto che è completely shareable, per esempio. Poi wireless, absolutely wireless, so sustainable, no energy needed. Inoltre è assolutamente user friendly, cioè non dovete temere, non è che prendete la scosta, non succede niente. È completely safe, è disegnato proprio per l'utenza. E poi c'è questo vantaggio che è anche un oggetto wearable. Adesso vi diamo una dimostrazione, dovete dipingere, ce l'avete. Non solo, è multiple use, perché ad esempio voi dovete imbiancare. Allora, questo voi lo potete dividere in parti, che adesso ci hanno detto questi guru, si chiameranno pagine. Lo mettete sul pavimento, così quando intanto dipingete il soffitto, se cade qualche goccia, va sul device. E non va invece sul pavimento, che poi è fastidioso e magari, come dire, poi chi deve pulire si incazza. Meglio il device del divano. Esatto, ci può anche mettere sul divano, però ha ragione il collega. Naturalmente non è che voi non possiate fare questo anche con il tablet, se ne avete abbastanza da coprire il pavimento, il divano potete farlo, magari no. Poi mettiamo che, ecco, cade, mica si rompe. Prova a farlo con l'iPad, prova. Allora, a questo punto dobbiamo fare una cosa seria. Siamo abbondantemente in tempo. Noi, Chapter 11, cercateci perché Chapter 11 è scritto in un modo un po' particolare, è scritto così, Chapter, Coci, Aptr. Questo perché siamo tre giornalisti, geni della comunicazione, ci siamo dati un nome che non si riesce mai a spiegare quando lo dici alla radio. Quando l'intelligenza è oltre e noi siamo oltrissimo, se ci voltiamo vediamo sabato prossimo. Però ogni tanto ci vengono delle canzoni che non sono divertenti, però magari sono belle. Allora diciamo, però è un peccato anche buttarle. Siccome ne abbiamo una che si chiama la radio a valvole, allora a questo punto noi ve la facciamo sentire. E poi magari facciamo qualcos'altro di divertente se avete voglia di restare con noi. Stefano Eli, la radio a valvole. La radio che avevo da giovane, più che una radio era un mobile, il legno con dentro il pusibile, quella con la grata smontabile. La radio che avevo da giovane, era una radio incredibile, ci sentivo il polacco e poi il russo, il malgas, perfino il francese. Il cinese era ovescio. E come una sola stazione che andava senza interruzione, tre fischie e rimuori in fondo, sentivo i lamenti del mondo. La voce spiegava alla gente, i giochi, le bombe o le cose tremende che capitavano a chi non si arrende. Le nave cagliate di gritta, i migranti salvati in diretta, i fissili teligridati, le zeta sui carri armati. La radio che avevo da giovane, era una radio incredibile e adesso lo so di sicuro. Mi raccontavo in tutto il mondo, ora io non lo sapevo, comunque per qualche livello, pensando che il tuo taxi a Iella mi ha tolto la novella. Giuro che non so più quando, il giorno che stavo indacchiando, ho preso in cantina un badile, e l'ho cerrata di un cortino. Ancora al sé di vento, nel buio che spegne i colori, non sono sicuro se non spento, la radio se forse muore in me. Ancora al sé di legna, nell'area che c'era i polmoni, se non spunto il favore di vento, proseguono le trasmissioni. Se non speto il favore di vento, proseguono le trasmissioni. Dottore Mauro, tu conosci trading online? Io non capisco neanche cosa sta dicendo signorina, poi mi chiedo, ma perché non prendono uno che parla correntemente l'italiano? No perché tu con trading online tu guadagna 15-20% di mese, io te faccio guadagnare. Io ho detto, ma come funziona? Devo dare dei soldi? No, noi diamo te 200 euro. Danno a me 200 euro, io faccio trading online, io guadagno. C'è sito, fa vedere, piattaforma, tutto. E tu ti fidi? Io mi fido, c'è algoritmo dentro, c'è trading online con algoritmo. Algoritmo fa, algoritmo compra, vende, fa tutto. Dottore, se tu fai trading online, guadagni tantissimi soldi. Perché? Perché c'è algoritmo. Donne, è arrivato l'algoritmo. Risolve, prevede, indovina e vi rimbambisce a puntino. Vostro marito vi mette le corna? Noi vi diciamo dove e con chi. Il macellaio all'angolo frega sul peso? Noi vi portiamo su Amazon e lo facciamo chiudere. È arrivato l'algoritmo. Sa tutto, fa tutto e mette in giro un sacco di balle. Svuota cantine, conti correnti e carte di credito. E ripariamo anche le vostre cucine a gas. 1, 2, 3, 4 C'era una volta un bel algoritmo che si muoveva di qua e di là. Gironzolava sul web col ritmo di chi sa già quello che farà. Andava bato per Cipro e Malta dove si fanno le società. I trust di diritto turco, se ti piace una bella spa. Costruisci una piattaforma che ti permette di investire online. Comprie oro, pure petrolio. Se ti piace di più il bitcoin. Poi telefoni a un pensionato. Lo convinci a investire lì. Sto con una grande confidenza con l'elettronica e con il PC. Prima gli offri una consulenza e una cifra per iniziare. Gli dai un bel conto, un saldo così comincia a trasferire. C'è non capisce, c'è pure un numero dove risponde un operatore. Che lo consiglia su cosa scegliere così lo attira, lo fa imbollindare. Ma risponde solo gli inglesi e lo fa posta e lo fa spagliare. E a poco a poco quel conto in banca comincia a diminuire. Ma il pensionato non se ne accorge. Un algoritmo mostrerà. Un bel guadagno tutto finto. E quel conto sparirà. E quel conto sparirà. Nella tua tasca c'è un algoritmo. Cosa c'è scritto tu non lo sai. Quello ti stegui ma resta zitto. Sa cosa hai fatto e cosa farai. Sa che ti piace mangiare il sushi. Che lo paghi con credit card. Che delle vongole strucchi gusci. Hai messo il video su Instagram. Conosce tutti i tuoi amici. A dire il vero li sceglie lui. E indomina quel che gli dici fa le parole coi gusti suoi. Tu scrivi mai lui maiale. Scrivi banca. Lui dice manca. Come il conto che avevi ammalta. E un algoritmo per te c'era. E l'algoritmo per te c'era. Allora, do una comunicazione in servizio. Adesso diciamo i film ma poi passiamo all'animale con l'umarelle. No, diciamo i film perché questo è importante. E' uno scoop che abbiamo. Perché noi siamo appassionati di cinema. Esatto. Allora vogliamo dirvi che il Sole 24 Ore, adesso qui la concessione di pubblicità non vuole che si dica ma è così. Il Sole 24 Ore ha deciso di avviare una televisione on demand. Che non so cosa vuol dire, me l'ha detto un guru. Come on demand? On demand. Non so cosa vuol dire on demand. E' du mand. Allora, noi siamo venuti in possesso, abbiamo trafugato l'elenco dei film che saranno programmati. Qualcuno volò sul nido del cumulo. Qualcuno volò sul nido del cumulo. Pulp Fiscon. Lo squalo. E' uguale. Mangia, prega, paga. A qualcuno piace il saldo. Ammortamento al buio. Presunto incapiente. Detrazione fatale. Il buono, il brutto e l'attivo. Le rate ignoranti. Non aprite quell'imposta. Un trust chiamato desiderio. Tax driver. Conto in rosso, non avrai il mio sgravio. Belli e trainati. Questa 110% dedicata a Giorgetti, bellissimo. Abbiamo anche dei programmi. C'è imposta per te. Tari e quali. Linea al verde. Taxation Island. Quella con i sei finanzieri e i sei evasori. L'ultima. Questo che mettiamo a Natale l'abbiamo già deciso. Grazie, troppo buoni. Questo piace tantissimo al ministro Giorgetti. Lui so che se l'ha fatto proprio a testa di grado. Non mi piace Giorgetti, perché non è venuto a posto. Non so se è pronto l'Ummarello. Spero di sì. Non vedo segni ma confido. Il film che programmeremo a Natale 2024 sulle frequenze del sole 24 ore è... Viale del Tremonti. Dov'è? E' lì. Sai cosa? Non vedo cantieri. Quindi non si vede l'Ummarello. E' sperso l'Ummarello qui a Trento. Mi sono perso andare nei sotterranei. Guardi che ha lasciato anche qui il cuscinetto. Dallo scudetto del 64. La prima stella. Va bella. Venga su, non faccia il timido che abbiamo poco tempo. Ma quello che fai è quello della radio? Sì, nella radio. Quello con Deborah Rusciani? Con Deborah Rusciani, sì, sono io. Il 2 di quadro infatti. Sarebbe 2 di denari però fai stesso. Dimi una scaletta che mi è venuta una streppa. Ho capito, però è un po' alto ma ce la fa ancora. Ma se lui è, mi hazzà di buon. Quello che parla sempre della radio. Sono io che mi hazzà davvero. Quello proprio io. Non vorrei fare una domanda. Vuole farmi una domanda, prego. Che un Larsen? Che un Larsen, sì. Questa è una cosa anche per Fabio Leardini. Fabio Leardini, pover'uomo, sta perdendo 10 anni di vita. Nonché a Lorenzo e a tutto lo staff. Dica. Non deve fare una domanda. Sì, ma chi è che è da Larsen, chi è che è di Sce? Mi pare di essere niente. Procchi pesnò, tirami in anzi. Qualse rigioimi. Quando era giovane. Te però no, demucala. Che cazzo dici che è un basso? Ha detto che lo disturba il fatto del basso. Basso o il basso? Basso e basso. Basso o il basso? Basso, quello che deve avere. Basta che mi fai la Larsen che mi vengasi. Si nervosisce tantissimo. Cosa voleva chiedere? Qualche se rigioimi. Andava in banca e la banca la faceva la banca. Lei andava in banca e c'era la banca. Ti faceva le lupe, le soli, il prelevo, il versamente, la distinta. La distinta. Ti faceva il prelevo. E tu la vaca. Contenta. Allora, in una banca c'era una persona, eventualmente anche una signora, quindi distinta, che le faceva la distinta. Adesso, ti va in giro e la banca non c'è più. Non c'è più la banca. Dove è andata la banca? Anche a che a Trento. Ieri sera, sono andato in giro e per tutto a Trento. Ho fatto tutti gli altri come se non per trovare la banca. Eh, beh, ci saranno meno sportelli. Adesso ti faccio la banca nel telefono. La banca nel telefono, con l'algoritmo dentro. Ti fanno leggere un contratto di 54 pagine. Fanno leggere un contratto di 54 pagine. Dentro nel telefonino però. Dentro nel telefonino. Che mica è di nuovo? Eh, lo so. Capisco. È un problema dei voi Silver Surfer. No, siccome che qualche essere giù mi suffa tanti quei selfie che adesso non vedi più. Questo magari non mettiamolo in piazza. Lui dice che quando è giovane usava a farsi molti selfie. Non ho capito la battuta però. E allora si dice che per questo motivo ci vede poco. Non lo so. Io lo riferisco così da cronista. Prego. Poi pensavi che ciascuna epoca. Ogni epoca, sì. La Gaia ha i suoi frasi celebri. Ha le sue frasi celebri. Quelle del Robert Sperga aveva libertà di te. Fratelli di te. Sì. E la rivoluzione francese, certo. Dopo che arrivava il Cavur. Cavur, sì. Benso, eh, Cavur. Ti ricordo, il Cavur diceva, fa l'Italia o si muore. C'era. Ma non pure i arti attivi, mica è. Poi arrivava il Bachelon, che là no. Credi che tu puoi dire combattere. Suo eccellenza, come dice Cruciani. Suo eccellenza. Poi arrivava la Costituzione. L'Italia è una repubblica fondata prima sul lavoro, poi dopo, adesso sul lavoretto. Sul lavoretto, certo. E adesso? I did it good. Al giorno d'oggi? La frase del secolo. La frase del secolo? La scarica l'app. Scarica l'app. Però ti chiedo anche al Pini, il speed, il puc, il pan. Vero. Va beh, dai. Dai. Dai. Sta anche qualche serie giù, è il mio girato tutto il mondo, su sta, su sta dove? E non lo so, se non lo sa lei. Oh, tutto il mondo su sta. He was traveling all the world around. Tu viste nigger, mulatt, russ e bjoln. He saw black people, colored people and red hair people and blonde hair people. Che l'alla era beige? Beige. Colorated. Beige? Beige. Il colore. Un mangiarone, un shell e un scorpion. He ate swallows, pigs and scorpions. Ma adesso mi tocca di contarsi una storia che la mi venci della memoria. But now he's got to tell us a story that comes up from his memory. L'è stata qualche sostaggio in Brazil. It was when he was in Brazil. La caccia dei cime scutta il fusil. Hunting monkeys with his... Not monkeys. Not monkeys. Monkeys? Monkeys. Che monchi? Cime. Ma no, le quei che ti schiccino spiussano. I see, bad bugs. So hunting bad bugs. Diga anche in italiano, perché sennò chi ci è? A caccia di cimeci with his rifle. All'è una storia d'amor ed erogna che è capitata in quella della masonia. Gavì il present, quei pescitti l'hendene. E rincagna, che ti f'mitterù. Politically uncorrectable. Guardi che noi siamo un'azienda inclusiva. Un, due, tre. E' proprio questo che chiamo piragna. Si vede i fiumi, andò e c'è l'acqua stagna. Tra due di piragna. Che è in del Brasilia. Che n'era più un po' particolare. All'era di piragna. All'era di piragna. Che è il meno avanoia. All'era di piragna. All'era di piragna. All'era di piragna. Che il meno avanoia. Ti sei ridotto in re a passare la frottera. Poi c'è la local' proprio della malura. E anche era un guisa. Si, una guardia local. Che il me buttava a reti essere freddo e mal. E buttava. Stavia! Da lontan della roccia. Che c'è il piragna. Che c'è no scaccia. Se te detente te sciappa e te scagna. E l'è finita. Con la cucania. All'esta del piragna. All'era di piragna. All'era di piragna. Che il meno avanoia. All'era di piragna. All'era di piragna. All'era di piragna. Che il meno avanoia. Per chi sa il busava. Porco d'un can. Il so dialetto portoghese brasiliano. E io capì proprio un bel accidente. Se sul tetra in dell'acqua. Sei mai ben contento. Ehi. Eh. Eh. Eh. E intanto che stavi. Mi dente il bel pen. E senti un gniac. Proprio in me sai ball. Con panni coglioni. Quei gelli della morta. E ti furzuti. E la roccia di curta. All'esta. All'esta del piragna. All'esta del piragna. All'esta del piragna. Che il meno avanoia. All'esta del piragna. All'esta del piragna. All'esta del piragna. Che il meno avanoia. E da quel dia sta pirghe. No, no, no, no, no. Calma, calma. Digli qualcosa. No, perché lui si immedesima tantissimo. Ma troppo. E' un amico di Stanislavski. E' un amico di Svarovski. No, ma non è l'asta sta. Meno, meno, meno partecipato. Meno, più distaccato. Più distaccato. E da quel dia sta più gente fa. Sta più verso. E fa il pulsionare. E quante miserie. E sempre se veloce. E andava in pampa l'arrore. E direi. E mi solta anche. E che veniva Pignacca e Marconi. E quei oggomiti andava in ricorso. E che cantava questa canzone. All'esta del piragna. All'esta del piragna. All'esta del piragna. Che il meno avanoia. All'esta del piragna. All'esta del piragna. All'esta del piragna. Che il meno avanoia. Sì. All'esta del piragna. All'esta del piragna. All'esta del piragna. Perché ha bisogno. All'esta del piragna. All'esta del piragna. La mia città. E' il piragna l'arrogna. Andiamo ad eseguire l'ultimo brano. Dove l'ultimo brano? E' perchè c'è la collega Clara di là che deve fare chitarra e voce. Non è che possiamo ammazzarla con i nostri vat. Quindi andiamo a eseguire l'ultimo brano. Però Volrei riverarvi questo segreto. Chi ci conosce già lo sa. Allora dovete sapere che tutti i grandi gruppi, i grandi artisti di successo nella musica pop hanno una canzone con dentro una bestia. E' una minchia. Poi pensate già la secolo scorso Vipera. Vola colomba. La gatta. Quattro cani per strada. L'uomo falco. Hanno ucciso l'uomo ragno. Può bastare? No, ma io così pesco fiorda fiore. Ma anche all'estero, guardate che è lo stesso. Crocodile Rock. Shock the monkey. E... Stylator alligator. Ha fatto anche un'enciclopedia. Tre cani. Io non so perché alle volte... va bene. Comunque anche noi Chapter 11. Sapete come si scrive Chapter 11, no? C-I-A-P-P-T-E-R Chapter. Il sito è chapter.com. Cercateci su Spotify. Riusciamo a fare 4 euro di diritti in 3. In 3 anni. Ah no, poi c'è una cosa importante. Perché anche la radio, anche Radio 24, che 24 se ci scrivete è scritto a numeri, eh. Cioè non è Radio 24. V-E-N-T-4. Cifre. Sì, quella cosa lì che ho detto io. Numeri. Cioè Radio 2-4. Cioè se voi scrivete a noi, scrivete Serpente Corallo Chiocciola. Radio 24, e 24 è scritto in numeri. Ah, in numeri l'hai scritto. Eh sì, è per quello che non arrivava mai. Allora, no, anche Radio 24 ha la sua bestia, che ovviamente è la Zanzara. Allora, la Zanzara ha questa particolarità. La trasmissione, non la bestia. Che quando cambia... Da vecchi se ne frega, tanto io oramai ho 35 anni di anzianità. Quando cambia il direttivo dell'editore, della Confindustria, succede più o meno questo. Dicono, no, Radio 24, bella, eh, c'è, poi c'è Spezia al mattino, poi c'è Barisoni, Barisoni dalle 5 e mezza, che spiega la periconomia. E poi c'è Genta, sul calcio, poi... Però la Zanzara. La Zanzara. E si guardano, no, questi qui del direttivo, dicono però la Zanzara. Poi chiamano il direttivo, gli dicono allora abbiamo qui i dati di ascolto? No, ve li facciamo giusto per... No, ma non è che vogliamo influenzarvi, però... Allora diventa, però la Zanzara! Va bene, allora adesso che vi abbiamo svelato anche questo segreto, io ho detto definitivamente addio al gruppo 24 ore. È stato bello. No, dovremmo avere adesso che conoscete guru, consulenti, nomadi, algoritmi. Io voglio mandarvi come pecore in mezzo ai lupi, come lavoratori precari in banca a chiedere un mutuo. Portate la luce dei chapter 11. Sintonizzatemi su Radio 24 ordomattina alle 10.45. E che cazzo? Comprate il giornale. Fatelo per la mia banca. Scambiatevi il cellulare in segno di pace. E chiamatevi l'un l'altro come io non ho chiamato voi, ma stavo per farlo. Partecipate con noi a questa esplosione di gioia finale. A questo momento apotropaico, catartico, protrettico nel segno di uno dei pochissimi animali rimasti senza la gloria, il beneficio di una canzone. Un animale che noi abbiamo sottratto ai magazzini della Siae. E la bestia che i cantautori hanno scartato ora è bestia angolare. La bestia fa ridere solo quelli che hanno fatto il catechismo per davvero, però. Cioè, non è possibile, ride sempre meno gente, fate qualcosa. Papa Francesco, fai qualcosa. Cioè, io questa battuta la devo levare da copione. Una bestia negletta, che però per noi è diventata un programma, è diventata un podcast e per voi da questa sera diventa l'ino dei chapter 11. Il Serpente Corallo. Sottotitoli e revisione a cura di QTSS Sottotitoli e revisione a cura di QTSS Lungo la via per Mazzara del Vallo ho incontrato un serpente corallo che strisciava sulla battigia trascinandosi una valigia a un paio di metri poco distante seguiva un crotalo crepitante e più in là a fare da ronda un terzo serpente tipo Anaconda ma quanto sei bello serpente corallo, tutto colorato di rosso e di giallo ma quanto sei bello serpente corallo, tutto colorato di rosso e di giallo Lui mi sorride, mi mostra i dentini con i suoi occhietti appuntiti, piccini mi guarda proprio diritto in faccia, quindi io mi illudo che un poco gli piaccia e allora arrischi una confidenza corallo, perdono porto a pazienza ma cosa ci tieni in quella valigia che ti trascini sulla battigia a un paio di metri semplente corallo, tutto colorato di rosso e di giallo ma quanto sei bello serpente corallo, tutto colorato di rosso e di giallo la la la la la la la la la la è ancora vuota, per dire davvero risponde il corallo con fare sincero poi sollevandosi sul suo codino, mi da un grandmozzico sopra la mano è ancora vuota, ma lo sai perché? Perché ad entrarci sarai proprio te ma quanto sei stronzo serpente corallo, tutto colorato di rosso e di giallo ma quanto sei stronzo serpente corallo, tutto colorato di rosso e di giallo la la la la la la la la la la la la la la la la allora poiché ognuno di noi ha uno più coralli tra i piedi noi sappiamo sappiamo che questa canzone ha il potere di allontanarne almeno uno per un po' dalla vostra vita non sappiamo perché ma funziona quindi voi concentratevi su quel serpente corallo che volete tenere lontano e vedrete che per un po' non vi disturberà più, poi naturalmente l'effetto, vero dobbiamo dire non è permanente dovete tornare a sentire i chapter 11, dovete ascoltare i chapter 11 a radio 24 e allora magari l'effetto potrà essere replicato concentratevi sul vostro serpente corallo che volete allontanare dalle vostre vite potrebbe essere un capo ufficio una suocera, un suocero un direttore, no direttore no direttore no la morale della mia vicenda è fidati pure dei tipo anaconda anche i crotali che fambara onda non sono mica una cosa tremenda ma non fidarti mai proprio mai dei coralli che portano guai ma quando sei strotto serpente corallo tutto colorato di rosse di sallo ma quando sei strotto serpente corallo tutto colorato di rosse di sallo lai lai lai lai lai lai lai la lai lai lai la lai lai la lai lai la ce l'avete avete pronto il vostro corallo ce siete andiamo con il rito ripetete dopo di me quanto sei quanto sei quanto sei quanto sei quanto sei quanto sei strotzo strotzo lai lai lai la lai lai la lai lai la e Marco Stefano Marco Filippo Mattia Filippo Stefano Filippo Stefano Filippo Stefano A due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a due, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a two, a due, a due, a due, a due, a due, ciao Trento, vi amo. Ciao a un ultimo che è finito. No io vi amo tutti davvero dal profondo del cuore a parte che c'è l'aperitivo di networking che che ah niente che è finito ah mi spiace perché io avevo capito che networking è adesso è come dire limonare no? Cioè che era l'aperitivo un po' per fare delle conoscenze quello lì no? Beh uno fa delle conoscenze per fare delle conoscenze. Io ero qua a cantare come un cretino ed il alimonavate questo è il motivo per cui siete ecco va bene non importa grazie grazie grazie grazie me lo diceva sempre anche la mia mamma buon anima però secondo me era fortemente mio non possiamo davvero perché perché al teatro sociale c'è la collega Clara nostra collega anche se noi siamo in giro da più tempo di quando è passato? Poi il tempo è passato? Così d'un botto? E quindi se noi la uccidiamo con il nostro rivata lei deve fare una cosa a voce e chitarra. Voi capite che col serpente corallo o le giriamo le parti anche per voce e chitarra o se no effettivamente lei è in difficoltà quindi io davvero dal profondo del cuore devo dirvi andate a casa date una carezza ai vostri bambini ma facciamo gli auguri di buon compleanno a Stefano 26 anni guarda è incredibile forse allora andate a casa fate una carezza ai vostri bambini dite questa è una carezza dei chapter e il bambino non possiamo davvero mi sparano cioè se dico una cosa sul direttore sulla conf industria fa niente ma se andiamo avanti a suonare mi licenziano siccome mi manca poco alla pensione mi scocerebbe anche un po così senza neanche pagarmi le aspettanze ha finito che e no ma perché fanno due pezzi poi dopo ne fanno degli altri dici che si può fare se la orsini ci autorizza la orsini ci autorizza la facciamo proprio la facciamo proprio si proviamo non so neanche se mi ricordo il testo appena no no ok scusate ma purtroppo spiace ma no facciamo ripetizioni a casa cioè invitate a casa vostra potete andare su spotify cercare chapter 11 se avete capito come si scrive se la se l'avete capito già avete un'intelligenza superiore katia una cioè una si potrebbe fare abbiamo il permesso del service allora un attimo che giuro che non c'era mai capitato di solito chiudiamo andiamo a casa smontiamo solito l'ultima corallo po lunga quindi anche bis tutto insieme cosa stai cercando la banca il testo ma sono 15 anni che la cantiamo ma non ci appaio contro piete che chi si fa niente saranno che 15 e la minore te lo dito l'anticipo la minore si la minore mistico anzi se posso proprio è proprio un tipo di la minore che abbiamo studiato negli anni vero allora perché noi abbiamo iniziato ormai 15 anni fa diciamocelo questo è vero però questa è una cosa vera è una delle poche cose vere che abbiamo detto stasera abbiamo iniziato 15 anni fa per scherzo andiamo avanti per scherzo però supportati da vali di musicisti per scherzare seriamente per portare le musiche le canzoni le ironie e divertimenti per divertirci delle cose di cui seriamente ci occupiamo quotidianamente e per condividere anche un po' di buon umore e quando possibile anche riuscendo a raccogliere qualche contributo per buone cause il che credo che sia sempre una cosa quanto tempo ci metti ma ora adesso un attimo perché se no devo leggere l'ode al bidet se non me lo fai no è un trist non è il bis il trist l'ode al bidet non la volete quindi e vediamo la troverò prima mi tocca raccontare 15 anni di chapter 11 è un po' va beh dai proviamo se me la ricordo me la ricordo dai dai te la ricordo no perché questa canzone ha avuto diverse elaborazioni quindi questa è l'ultima la più recente quella giornata con le ultime app la minore mistico per favore su facebook mi domandano amicizia un pescovo anglicano nato in svezia la fabbrica ungherese di un tabasco e un cane da pastore bergamasco peraltro son già amico di un consorzio che fabbrica prosciutti a monte porzio e di un agriturismo nel bresciano che vuole convertirmi a mangiarpiano un'agenzia di viaggi di livorno mi offre un'amicizia vado intorno e poi la casalinga di voghera mi tagga e mi messaggia verso sera sono collegato ma mi sento braccato mi segue il progresso anche se vado al cesto loaded perfino a bombei sanno dei casi miei perfino il computer appena lo accendo chiede a chi stai pensando una mia fidanzata di mallorca che io credevo aver esaminato per colpo del motore di ricerca mi ha visto mi ha ricattato un mio compagno degli elementari a cui rubavo sempre la focaccia mi scrive che se no mi metto in bari e aspetta sotto e mi spacca la faccia faccia poi mi ha ritrovato il primo amore quella che mi riempiva di sei corna adesso che somiglia ad un trattore mi disse caro amore mio ritorna te sono connesso ma mi sento depresso questa ha messo una foto di quando ero più braccio dal mio bastato tutto il peso è tornato perfino il computer appena lo accendo lo chiede a che stai pensando un bravo informatico ha solo tre risposte nessuna di queste spegne i riaccenti la prima risposta è impossibile scusami io sto lavorando da tre mesi a un'inchiesta ho scritto 300 pagine ho fatto dei video ho dei grafici adesso sul computer mi appare un paesaggio dell'anatolia e quando io pigio c'è una voce devi pagare riscatto devi pagare riscatto impossibile no no lo so scusami lo so che è impossibile infatti infatti siccome il computer mi sembra proprio posseduto io volevo che tu lo vedessi in ogni caso viene un mio amico e siccome fa l'esorcista ha detto che rimedia lui la seconda risposta non si può fare non si può fare ma non si potrebbe recuperare almeno qualcosina di tutto quello che ho fatto cioè non dico togliere il paesaggio dell'anatolia bellissimo però un video una cosa non si può fare ma la terza risposta è quella che non mi lascia scampo e la risposta è semplicissimo per il mio amico per il mio amico per il mio amico per il mio amico e non è un uomo, ma è un uomo. Il bastardo, ma non ha detto che sia un uomo, potrebbe anche essere una donna, ha un momento di umanità. Allora viene da voi e vi dice, guarda, potresti recuperare un 30-40 per cento? Guardati, ho messo appunto una procedura, devi solo fare 38 passaggi. 26. Al passaggio numero 26, dovrai premere Control, barra spaziatrice, tasto 9 e tasto della U accentata. Non ce la fai con le dita, usa qualcos'altro. Fai attenzione, perché vedrai che se fai attenzione è semplicissimo. Allora, il punto è che questa cosa viene eseguita sotto i vostri occhi e funziona, cioè qua e là il paesaggio dell'Anatolia scompare e riappaiono anche i lavori che avete fatto 20 anni prima, ma adesso non stiamo lì a guardare il cappetto. Allora non dici, Caspita, aspetta che mi metto qui, ho preso anche degli appunti. Prendo gli appunti, guardo, minchia, ma sembra la stelle di Rosetta questa qua. Cos'è, la settimana enigmistica per i solutori più abili? È inutile richiamare. No, no, no, no, dice quasi quasi lo chiamo, no, perché lui torna e la risposta è... è semplicissimo. Se penso poi al colmo dell'Arogna, stavo in chat con una di Bologna, l'ufficio personale mi ha beccato e anche dal lavoro mi impazzà. Lo raccontavo in rete il giorno avanti, dal divano di casa come tanti, mia moglie è entrata piano, se ne ha accorta e mi ha sbattuto fuori dalla porta. Sono connesso ma mi sento de presso, mi è strammesso una foto di quando ero più grasso. Curvi dal mio passato, tutto il vecchio è tornato, persino il computer appena lo accendo. Dice, a che stai pensando? A 2, a 2, a 2, a 2, 2, 3, 4, yeah, ciao Trento vi amo. Love you, viva il chapter 11, viva Radio24. Vi amo, non faccio il segno del cuore e mi viene malino. Grazie, grazie. Vi amo, vi amo tutti veramente e ho il cuore che tra bocca d'amore. Grazie. Mi spiace per Clara, poveretta. Le faremo fare una parte nel nostro album, un featuring. Grazie.
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