Redistribuzione e politiche per l'ambiente
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Redistribuzione e politiche per l'ambiente
Uno dei maggiori ostacoli alle politiche di riduzione delle emissioni inquinanti è dato dal fatto che le tasse che dovrebbero scoraggiare l’utilizzo di derivati del carbonio finiscono per colpire soprattutto i ceti più deboli. Cosa si può fare per riconciliare obiettivi ambientali e contenimento delle disuguaglianze.
buongiorno a tutti benvenuti a questa sessione del festival dell'economia mi chiamo caselli e insegno qui all'università di trento è un grande piacere e un onore per me dare inizio a questa nostra sessione con il professor rickman parleremo della distribuzione politiche per l'ambiente rickman del blog è ricercatore e professore presso l'università di oxford mia alma mater quindi è un grande onore per me poter parlare con lui i suoi interessi nell'ambito della ricerca sono la macroeconomia internazionale la finanza pubblica con una particolare attenzione per l'economia delle risorse naturali e dei cambiamenti climatici nonché economia politica economia dello sviluppo anche una lunga carriera diciamo ed esperienza in ambito politico come parlamentare anche ministro nel suo paese nei paesi bassi e a questo punto gli do con grandissimo piacere la parola e lo ringrazio ancora di essere qui si chiude grazie maroni grazie per voi che ci state seguente in queste considerazioni momenti difficili mi sarebbe molto piaciuto essere a trento con voi ma purtroppo la situazione il numero permette per cui mi auguro di poterci arrivare viceversa in futuro oggi parleremo delle di politiche del clima parleremo di ciò che dovrebbe essere fatto e parleremo anche di quelli che sono gli ostacoli all'adozione di politiche per il cambiamento climatico perché queste politiche non funzionano bene abbiamo vissuto 30 40 anni di vertici climatici però questi hanno portato a molto quindi cercheremo di capire che cos'è che frustra i nostri tentativi di mitigare gli effetti del cambiamento climatico prima dobbiamo definire quella che è la politica migliore ovviamente la politica migliore per vederla imposizione di una tassa sul carbonio per cui c'è un minore domanda di combustibili fossili si può produrre quindi meno una tassa fa sì che anche se estragga meglio combustibili fossili tale per cui diciamo che il combustibile fossile rimangono al di sotto della crosta terrestre per cui invece del carbonio si utilizzano altri gas che generano meno meno dicendo meno carbonio piuttosto che gli scisti che anche generano minor carbonio e poi si può abbassare anche all energia solare per esempio piuttosto carle olico per arrivare appunto a un'epoca in cui effettivamente il non si genera più carbonio una tassazione sul carbonio inoltre a un altro effetto collaterale nel senso che crea un incentivo crea un mercato per il sequestro e la cattura del carbonio ccs per cui si cerca di catturare il carbonio prima che venga rilasciato in atmosfera e prima che genera in innalzamento della temperatura con una tassazione del carbonio è meglio appunto che il carbonio venga sequestrato e questo renderà anche più sconveniente diciamo in economico e la combustione del legno delle foreste e si occuperà sempre di più per te le tecnologie pulite per delle alternative con combustibili puliti quindi una tassazione realtà porta l'adozione di tecnologie verdi riduce il fabbisogno e la domanda e la nostra dipendenza dai combustibili fossili e quindi la cosa più importante è proprio quella di imporre una tassazione sul carbonio e come si ottiene questo risultato non vi farò vedere molti grafici ma questo per esempio chi parte dall'inizio della rivoluzione industriale dal 1850 e poi vediamo che è una quantità dimissioni sempre maggiori si sono verificate vedete che questo ha comportato un innalzamento della temperatura quindi all'inizio della rivoluzione industriale si è iniziato a utilizzare il carbone il carbone e genera moltissime missione che ha generato un innalzamento della temperatura quindi il dato in nero indica quelle che sono i dati non già consolidati il resto sono tendenze forse avete sentito del nostro l'accordo che si è raggiunto per non innalzare oltre i 2 gradi la temperatura del pianeta a quel punto arriveremo al punto a una quantità di combustibili fossili da utilizzare e se volendo quindi di jury di ridurre la temperatura o l'aumento della temperatura sarà inferiore alla quantità di combustibili fossili che andrà appunto combusto quindi si può porre un tetto al consumo di combustibili e questo comporterà un tetto delle emissioni cumulative da raggiungere questo limite della temperatura dell'innalzamento della temperatura a è stato un punto focale attualmente della nostra politica abbiamo quindi un tetto di 300 giga tonnellate di carbonio che potere siamo generare per rimanere al di sotto dell innalzamento di temperatura di 2 gradi celsius e quindi abbiamo ancora 30 anni a disposizione per utilizzare i combustibili fossili perché al 2050 altrimenti a raggiungiamo una temperatura superiore 2 gradi già forse se abbiamo già installate apertura di un grado e mezzo quindi il tempo ormai a nostra disposizione sta per scadere e e vediamo che abbiamo veramente pochissimo per arrivare al punto di non ritorno e il prezzo del carbonio necessario per stare al di sotto di due gradini alzamento della tecnica della temperatura vi farà indicare appunto la via da seguire e gran parte dei politici invitano che il dalla tassa del carbonio dovrebbe essere tra 5 12 per cento all'anno per me questo è molto pericoloso però la gran bretagna infatti addirittura aumenta ulteriormente questo la percentuale in realtà questo in pratica non fa altro che procrastinare il momento dell'imposizione quindi secondo me è meglio aumentare ulteriormente la tassa del carbonio non 15 per cento quindi non più del 3,5 per cento non guardiamo né che questa tabella nella slide precedente all idea che volevo sottolineare che nel sistema climatico ci sono molti rischi ci sono i rischi di raggiungere un tempo di non ritorno per cui sappiamo che il abbiamo uno scioglimento dei ghiacci che si sta verificando molto velocemente e adesso questa è una tendenza che non è più reversibile diciamo che lo scioglimento del permafrost in siberia significa che il metano verrà rilasciato quindi dal terreno e questo ovviamente costituisce un rischio importante di contribuire ulteriormente al riscaldamento globale si parla di un tail risk in finanza nel senso che ci sono esiti molto negativi che richiedono quindi un investimento molto maggiore di quello che abbiamo fatto fino adesso il riscaldamento globale il cambiamento climatico sono strettamente legati al del risk al rischio di eventi negativi ed è questo che in pratica dobbiamo assolutamente limitare le emissioni adesso quindi non concentratevi su questa positiva molto complessa diciamo che dobbiamo forse fare imporre unta pagamento di 150 euro 10 15 volte di più di quello che viene pagato adesso sul mercato in termini di tassazione sulle missioni del carbonio e adesso mi soffermerò sull'indicazione degli ostacoli l'adozione di questa politica nel senso che sappiamo quello che dobbiamo fare l'abbiamo saputo ormai da tantissimo tempo fra l'altro però per motivi diversi questo non l'abbiamo fatto perchè perchè ci sono degli ostacoli uno dei ragioni anche se guardiamo i giacimenti delle varie aziende petrolifere come la exxonmobil gli altri sette importanti e bene se guardiamo i loro giacimenti nei dati che forniscono annualmente è bene vediamo che sono addirittura dieci volte più grande rispetto a quello che noi possiamo come bruciare per rimanere al di sotto di quel limite della temperatura quindi abbiamo dei giacimenti molto superiore rispetto a quello che possiamo utilizzare a quel punto ci sono due conclusioni possibili con quelle aziende rischiano di fallire quindi sono dei morti viventi sono degli zombie sono dei morti viventi sono già morti in pratica sono alla fine della loro vita o forse le nostre politiche climatiche non sono credibili e nessuno pensa che i polizia effettivamente faranno in modo che i gli accordi sottoscritti vengano rispettati forse siamo un po metà di queste due opzioni diciamo nel senso che rischiamo che le politiche ambientali e non vengono adottate con sufficiente rigore e vediamo però anche un declino dal punto di vista degli investimenti e delle rendite che danno questi grandi aziende petrolifere ci sono delle aziende poi che usano molto petrolio come la siderurgica konko industria siderurgica come l'industria del cemento che sono disposte a enorme rischio nel senso che alla fine verranno a morire ad oggi c'è un'esplosione di scoperte di giacimenti di petrolio anche lei per esempio sta cercando di scoprire ed ancora dei giacimenti nel nel nei poli quindi questo fa sì che in pratica se tutti questi giacimenti verranno sfruttati la temperatura aumenterà di ben di più che non 2 gradi quindi dobbiamo assolutamente far sì che almeno un terzo del petrolio scoperto deve rimanere dov'è e così vale per metà del gas ha scoperto come i quattro quinti dei giacimenti di carbone l'ottanta per cento del carbone quindi dovrebbe rimanere lì dove non dovremmo sfruttarlo perché altrimenti l'obiettivo del territorio temperatura dei 2 gradi andrà assolutamente superato sarà caldissimo cito steremo cv cuoceremo al forno e già vediamo i rischi connessi al surriscaldamento globale vediamo alluvioni vediamo le tempeste vediamo a yuri agli uragani l'innalzamento del medio mare tutte questo continuerà se non facciamo in modo che questi di risarcimenti rimangano intonsi ha parlato di un momento shakespeariano nel senso che gli investitori hanno una grande paura nel senso che la crescita della domanda di petrolio non continuerà sempre probabilmente entro la fine dei prossimi dieci anni ci sarà un picco del consumo dopodiché si cercheranno di limitare l'utilizzo dei carabini combustibili fossili e quindi alla fine quello che era un business multimiliardario verserà qualche cosa che andrà assolutamente distrutto e questo è emerso ancora più chiaramente dal copit perché vediamo che il fabbisogno energetico è calato tutte queste aziende petrolifere di casa hanno già visto perdere il loro valore quindi questo va bene dal punto di vista del surriscaldamento globale ma è questo è stato senz'altro molto accelerato dall esplosione della pandemia sono stati condotti degli studi tanto per citare qualche esempio tali per cui se guardiamo gli impianti a carbone quelli per esempio che estraggono l'energia elettrica dalla combustione del carbone bene sono impianti che devono produrre per trent'anni per rimanere appunto redditizie quindi le persone questi studiosi hanno dimostrato che se vogliamo limitare l'innalzamento della temperatura un grado e mezzo due queste in due torri industriali deve essere dismesso queste e quindi dobbiamo ridurre dal 60 al 29 per cento quindi dobbiamo buttare l'investimento fatto in questo tipo di settore industriale nessuna azienda vuole fare nessun politico logora comanda evidentemente però se vogliamo rimanere a nel rispetto di finanziamento delle temperatura da qualche parte dobbiamo arrivare appunto a questa riduzione dell'utilizzo del carbone se vediamo che i lavoratori delle banche centrali ma sono molto più bravi dei politici nel senso che vedono i rischi connessi il rischo fiduciario questo particolare connesso all his friends ed asset e cioè agli investimenti che sono destinati a perdere valore ci sono delle compagnie assicuratrici per esempio ci sono anche i fondi pensionistici che dovrebbero essere sensibili a questo rischio del crollo dei valori degli investimenti nel settore della generazione dell'energia a partire appunto dai combustibili fossili e questo è un messaggio fondamentale le autorità finanziarie alle autorità normative devono assolutamente appunto essere sensibile a questo rischio di perdere di valore e se ne rendono conto molto meglio di quanto io non le rendano i politici sappiamo che i rischi climatici sono in qualche modo lontani nel futuro quindi cerchi sempre una copertura magari ci sono vogliono 100 anni prima di poter avere delle rendimenti da questi investimenti magari abbiamo un innalzamento del medio mare di tre metri ma che arriviamo un innalzamento della temperatura di 3 4 grati a quel punto tutti andranno in siberia e come possiamo quindi ottenere un rendimento da questi investimenti il tco sia lontano nel tempo però c'è un rischio e un rischio che appunto ci sia la in azione il terzo ostacolo che ci sono grossi problemi legati e cioè intanto uno è legato a quello che definiamo l'international free writing vogliamo che praticamente tutti tra impostano delle tasse e che tutti riducano utilizzati combustibili fossili ma e tutti i paesi e tutte le aziende in realtà vogliono fare quello che hanno sempre continuato a fare perché sempre si preoccupano di quanto faranno i loro concorrenti perché nel futuro ci saranno magari delle generazioni in più ricche quindi uno può dire perché non passiamo le generazioni future perché non passiamo oltre questo rischio perché non trasferiamo agli altri questo rischio in modo tale che quando ci sarà questo questa crisi troveranno loro la soluzione è questa el'esterna lita negativa maggiore a livello del mondo il rischio maggiore che corre il mondo ed è molto complesso perché ci sono questi problemi legati al fatto che ciascuno vuole fare quello che vuole ci si riferirà ayers internazionali poi c'è problema intergenerazionale per cui dobbiamo dar vita a una situazione win win per cui anche noi dobbiamo veramente investire senza passare alle generazioni future loughner di questi costi quindi dobbiamo iniziare a parlare nei paesaggi subito e c'è un altro ostacolo che è legato ed è il leak del carbonio la diffusione quindi se l'europa per esempio non utilizza più carbonio se per esempio con l'utilizzo ricorso hanno imposizione fiscale sulle emissioni se a questo punto non si utilizza più il combustibile allora questo per ha pagato in parte dai consumatori e quindi metteremo anche mano alle tasche del produttore perché è che cosa succederà per esempio in cina ci sarà magari una domanda maggiore perché se noi in europa non utilizziamo il combustibili fossili e magari lo continueranno a fare da altri ha un costo più contenuti 15 saranno emissioni maggiori in america in cina o dove con magari ci ringrazieranno perché in europa noi ci siamo imposti di non usare questa risorsa questi giacimenti quindi paesi come l'italia piuttosto che regno unito vogliono solamente imporre delle tasse sulle emissioni solo se queste tasse vengono imposte a tutti i paesi per cui anche le importazioni di merci prodotte con emissioni di carbonio devono essere sottoposti alla tassazione a quel punto avremo un situazioni eque di mercato ma nessuno vuole farlo bisogna parlare proprio all'interno del centro che nei sei sembra un'azione mondiale del commercio per far sì che effettivamente questi tasse vengono imposti a tutti e che tutti impongano ai propri cittadini era proprie aziende quindi bisogna avere degli adattamenti anche delle tasse da pagare dei portoni generati con emissione di carbonio nei mobili in questi prodotti vengano importati nei paesi anche europei che viceversa magari non producono più e non emettono carbonio è una problematiche finalmente complessa perché sappiamo che i grandi inquinatori sono più ricchi e adesso stanno chiedendo a paesi poveri come la cina e l'india di adottare tecnologie pulite e ecco in qualche modo gli proibiscono di crescere cosa che evidentemente molto mente molto complessa e impossibile da nere c'è un quinto ostacolo interessante che sono definito come il paradosso verde sono stato che politico come è stato detto è bene i politici sono persone strane meramente perché hanno sempre i due modi di vedere di solito preferiscono sempre a procrastinare si devono fare delle cose brutte come per esempio imporre delle tasse alle persone dicono sempre sì questo va fatto però preferisco che lo faccia chi è lui che mi succederà e quindi si passa oltre l'onere e poi preferiscono grande garantire sovvenzioni piuttosto che imporre tasse quindi preferiscono il la carota il bastone ed è per questo che in europa in germania particolare hanno introdotto dei sussidi per coloro che utilizzano l'energia solare piuttosto che quella che eolica invece di imporre tasse per chi genera emissioni di carbonio per esempio l'industria dell'eolico anche in olanda è alimentata dalle sovvenzioni statali quindi se voi siete 15 per esempio è che ha enormi giacimenti di petrolio o se avete grandi giacimenti di carbone vedete che i politici hanno sempre un senso atteggiamento nel senso che continuano in qualche modo a procrastinare la data e quindi che cosa va faristi anche voi lo fareste altro che estrarre più velocemente carbone e petrolio dal terreno dimostra possesso e in modo tale da evitare di incorrere nella tassazione che avverrà domani o dopodomani e questo che cosa succeda cosa fa non fa altro che peggiorare la sezione the climatica e questo viene definito come la paradosso verde quindi abbiamo parlato di questa tassazione delle anche sul carbonio che può creare però degli squilibri si viene a tutto da solo da certi paesi e non da altri e così se si può spoon e l'adozione di queste pozioni fiscale sull'emissione praticamente che cosa succederà su gera che coloro che sfruttano le i combustibili fossili e lo faranno ancora più velocemente adesso prima di incappare in quel rischio salterò consiglia positiva comunque siamo all'interno guardiamo per esempio questo ultimo riquadro a sinistra se ci sono sussidi abbiamo la linea rossa vedete che in realtà per combustibili fossili e questo voler dire che si aumenterà la velocità di aumento della temperatura il sesto stacco è un ostacolo di tipo politico le cose funzionano sempre così se le politiche non sono politiche e buone questo apre le porte alla corruzione al rischio di frodi non piace ai politici prezzare il carbonio che cosa fanno loro introducono dei controlli che non sono legati al prezzo per esempio con sistemi di efficientamento energetico con mandati sulle rinnovabili con autorizzazioni permessi speciali e naturalmente permessi che vengono dati magari agli amici agli amici degli amici e questo può alimentare anche il mercato nero e questo è quello che effettivamente già sta accadendo nella cosiddetta green industry molti si sono arricchiti grazie a queste autorizzazioni e permessi verdi governativi questo porta a delle lobby vere e proprie vediamo per esempio che il sistema ets sistema dei permessi regime europeo in realtà e con questo un po c'entra perché sono state date autorizzazioni a delle aziende che diciamo verdi non sono sicuramente quindi vecchie aziende perché industria nel settore cementizio o metallurgico che in realtà non pagano quello che devono pagano invece le famiglie perché i grandi le grandi aziende hanno una capacità di lobbying così forte che si sono salvate e questa è un'altra ragione per cui le politiche falli skin falliscono perché naturalmente il politico vuole rimanere sulla sulla poltrona e non conosce il mercato quindi il prezzo il prezzo del carbonio il carbon tax sarebbe un sistema neutro di per sé ma visto che è legato questo il sistema dei sussidi e sussidi possono essere concessi agli uni o agli altri si arriva ad una situazione negativa un situazione è vera e propria scandalosa che vediamo in realtà in tutta europa e parlo di corruzione quindi questo era l'ostacolo sei adesso c'è il settimo ostacolo che un ostacolo significativo anche se praticamente non c'è carbon racing il mondo è pieno di sussidi sui combustibili fossili circa il 65 per cento del pil mondiale consiste proprio in questi sussidi molto molto di più di quello che si investe nelle rinnovabili che è poco quindi cosa dobbiamo fare dobbiamo toglierci di mezzo i sussidi il più presto possibile questo purtroppo non accade ci vediamo per esempio cosa accade in paesi come l'india dove il carbon il carbone che è una fonte sporca è consumato utilizzato soprattutto dai poveri ecco nei sistemi magari meno ricchi allora questo sistema di carbon pricing non è conciliabile con sistema o con la situazione attuale di povertà ma è chiaro che l'energia sport che ha un'energia non efficiente naturalmente non aiuta i poveri a diventare meno poveri mantenerli in questa situazione di utilizzo di energia sporca tutto questo va ripensando quindi se noi prendiamo il carbonio e abbiamo questa situazione dei gilet gialli anche in francia a parigi ecco sappiamo la luce di quanto accaduto quei gilè gialli che le cose sono più accettabili per la gente se ci sono the anche per loro dei dividenti dividendi visibili prima di cominciare apprezzare il carbonio si danno degli aiuti alle persone diciamo 500 euro all'anno quello che per passare ad un'energia più pulita questo è un modo che può aiutare nel senso che si cerca di aiutare la popolazione ma questo cosa significa significa avere una maggioranza ha proprio a proprio favore poi c'è anche un altro aspetto che quello di ridurre le imposte sul reddito e piuttosto che agire sul carbon pricing in carbon tax quindi la tassa sul carbonio significa tassare le persone alle persone però deve essere ridato anche qualcosa per esempio con delle detrazioni o con delle deduzioni sul reddito perché l'obiettivo è quello di avere una situazione energetica più pulita in linea generale è chiaro tutto questo a che fare con l'accettabilità politica parlavamo prima di evidenti i dividenti ci sono in tanti ambiti per esempio legate alle ristrutturazioni per il miglioramento energetico questo esiste esiste in francia so che in italia ci sono anche degli stati degli incentivi per per esempio rottamare le le macchine che non sono efficiente per sono tutte le apecar che possono rientrare in questa considerazione c'è poi un altro ostacolo che l'ottavo che enorme e molto spesso gli economisti se lo dimenticano questo aspetto è la pianificazione del territorio nel senso che se si smette di usare il petrolio il carbone eccetera e si passa al solare e all'eolico anche in italia anche in francia non ci sarà spazio a sufficienza per mettere tutti tutte le turbine eoliche le torri eoliche questo vale anche per i pannelli solari per l'industria che vano idrogeno è così via quindi c'è bisogno di agire con forza anche perché le persone seguono sempre la politica del non a casa mia la politica nimby e questo va contrastato nel regno unito che è un paese che ha avuto successo dal punto di vista delle politiche ambientali ecco nel regno unito si è riusciti a mettere tutte queste torri eoliche in mare questa potrebbe essere un'opzione anche per l'italia risolverebbe il problema della necessità di spazio spazio che non c'è insomma le energie pulite hanno bisogno di più spazio proprio di più territorio di quelle sporche c'è poi un ultimo ostacolo che è legato al presidente trump è lo scetticismo climatico prima di parlare di questo avvicinandomi alla conclusione del mio discorso vorrei fare riferimento al filosofo francese pascal che sicuramente conoscete autore della cosiddetta scommessa di pascali pascal disse cosa si fa si deve credere o non credere in dio chi non crede in dio magari verrà punito per questo se dio effettivamente esiste perché non andrà in in paradiso ma andrà all'inferno ha perso per così dire la scommessa questo ci porta anche a dire a dante firenze eccetera e quindi questa è la prima situazione ma se si crede in dio e ci si comporta di conseguenza poi dio esiste bene si va in paradiso sì se poi la situazione è che dio non esiste naturalmente si rimane a ben conosciuto ma comunque non succede niente di grave dopo la morte di conseguenza anche se la probabilità dell'esistenza di dio è minima vale la pena crederci perché comunque si rischia meno qualora dio esistesse davvero comportandosi in modo conforme ai dettami religiosi gli unici che hanno appunto una variabile 0 qui sono gli altri assoluti questa scommessa di pascal si mette anche si porta anche nel campo ambientale in relazione al carbon pricing se si fa il carbone guai se ci sono dei benefici perché si evita il surriscaldamento e vale la pena provarci comunque setar trump è invece ha ragione dice ha ragione nel dire che non esiste il surriscaldamento globale e di conseguenza gli crediamo e non facciamo il carbon racing possiamo avere degli effetti devastanti sono stiamo applicando la stessa scommessa di pascal a questo ambito ambientale e secondo questo principio vale sempre la pena avere il carbone pricing che ci si creda nel problema climatico o meno abbiamo di conseguenza dei i sistemi che cercano di massimizzare il beneficio e di minimizzare il danno o il pentimento per così dire che il termine che si utilizza in relazione a questo ambiente all'ambiente negazionisti del cambiamento climatico cosa vogliamo fare vi ho illustrato i miei ostacoli allora cosa vogliamo fare alla luce di queste cose dobbiamo scrivere delle politiche giuste sottoporli alle persone giuste dobbiamo togliere di mezzo tutti i sussidi impliciti espliciti per i combustibili fossili dobbiamo avere una moratoria sulla produzione di carlo di carbone interrompere questa produzione e dobbiamo anche smettere di produrre mezzi di trasporto che vadano a diesel oa benzina a partire dal 2025 dobbiamo dare dei segnali molto molto chiari su questo naturalmente bisogna partire presto ci vogliono anni per prepararsi e bisogna anche prezzare il carbonio quindi avere il carbon pricing l'unico paese che ha già fatto qualcosa in questo senso in modo ragionevole fino adesso e la svezia ma bisogna capire che per i politici il carbon racing non è una cosa che va bene soltanto per il clima è una cosa che aiuta anche dal punto di vista dell'inquinamento atmosferico quindi avremo delle città che siano napoli milano roma più pulite questo vale anche per amsterdam e parigi questo crea consenso questo è il quale viene a livello nazionale anche e ci porta più lontano dal problema del fair writing internazionale di cui parlavo prima bisogna anche finanziare la ricerca e lo sviluppo delle energie pulite capendo che ogni ritardo anche minimo non fa altro che aumentare il costo che dobbiamo affrontare in futuro ogni anno di ritardo comporta un aumento enorme di quello che dovremmo pagare in futuro quindi infrastrutture pulite questa è un'altra cosa da fare ristrutturazione efficiente degli edifici investimento nell'istruzione nella formazione investimenti capitale naturale una ricerca e sviluppo pulita investire anche nel controllo delle pandemie questo lo abbiamo imparato alla luce del copit questo significa testare tracciare contenere vaccini controlli alle frontiere sistemi migliori per viaggiare gli scambi commerciali sicurezza alimentare catene di fornitura più corte con standard sanitari che siano accettabili non dobbiamo come dire buttare via l'esperienza che abbiamo fatto che stiamo facendo col cobit dobbiamo sfruttare quello che abbiamo imparato per rendere tutto corona proof la prova di corona in modo che i posti di lavoro le scuole gli ambienti siano più resilienti in vista di una possibile prossima pandemia e dovremo anche creare un vero e proprio esercito di lavoratori che sono a zero emissioni di carbonio tutto questo dobbiamo essere consapevoli non sarà facile sarà una grossa battaglia sarà una guerra perché tutti i big di questo settore nell'ambito del appunto delle dei combustibili fossili faranno tutto quello che possono per rimanere a galla e anzi continuare a guadagnarci quindi dobbiamo essere assolutamente pronti ad andare in guerra non dovremo offrire possibilità di bail out alle aziende che sono carboni intensi si sono si sono salvate aziende in vari paesi che non meritavano di essere salvate perché non abbiano accettato di riformarsi questo significa buttare via miliardi e miliardi e invece bisogna assicurarsi che durante questo periodo di crisi si possano aiutare gli aiutini soltanto chi cattura e sequestra il carbonio che appunto è pulito diciamo così dal punto di vista della produzione e bisogna nell'ambito del mercato creditizio avere un accesso semplice e agevole ai prestiti soprattutto in questo momento difficile a causa della pandemia per quanto riguarda quello che dicevo prima c'è la pianificazione e spaziale anche poi del territorio che quella deve essere a prova di pandemia e di cambiamento climatico non teniamoci gli zombie quelle industrie che dicevo prima del mondo precedente di quello dei combustibili fossili non bisogna mai sprecare occasioni per imparare anche questa crisi con la pandemia un caso che ce lo spiega per quanto riguarda il sito il settore anche economico e finanziario così come abbiamo una banca centrale europea dovremmo avere un istituto un'organizzazione che ha lo stesso lavoro e svolgere lo stesso lavoro nell'ambito economico ambientale con funzionari che abbiano come unico scopo nel loro lavoro proprio quello di occuparsi di questo fine di gestire gli aspetti finanziari legati all'ambiente questo è fondamentale lo so che forse sto sognando ma credo che potrebbe essere veramente utile perché ci porterebbe anche al sicuro rispetto alla vaghezza di certe scelte politiche e ancora un paio di di slider da presentarvi questo grafico rappresenta la cosiddetta legge di swanson cosa vediamo sull'asse orizzontale vediamo i pannelli solari che sono stati installati e sull'altra asse i costi e sono scale log cosa vediamo da queste scale vediamo che il costo dei pannelli solari ha continuato a decrescere via via che era sempre più diffuso quindi si è passati da centinaia di di euro insomma per watt a centesimi ci sono stati dei crolli sostanziali e questo continuerà questo vale anche per altri settori lo vediamo anche qui questo è il costo in giallo dell'energia solare che è passato da costo di 300 diciamo a 60 e ancora meno parliamo di dollari per megawatt e questo vale anche per le l'eolico sia onshore e offshore ma soprattutto lo show diventa sempre più conveniente dal punto di vista economico poi c'è anche l'energia idroelettrica e qui ci abbiamo avuto dei miglioramenti quindi veramente concluso con una nota di ottimismo dopo avervi mostrato questi grafici perché voglio dirvi che bisogna agire il momento è pronto ma la tecnologia ci aiuta e il carbon pricing può essere assolutamente un modo per avere dei benefici anche dal punto di vista economico ecco spero di non aver parlato troppo velocemente mi scuso per con le interpreti perché sono stato veloce e spero che sia stato tutto di vostro interesse grazie grazie professore per questo contributo così interessante a questo punto aprirei il momento delle domande con una domanda perché non sono ancora arrivate domande dal pubblico e invito tutti a mandarle se ne hanno mi pare di aver capito sulla base di quello che ci ha detto che si tratti soprattutto di una questione politica più che economica ecco che allora chiaramente avendo studiato le ultime crisi e gli ultimi shock in relazione anche l'ascesa della cina o la questione della migrazione ecco che in relazione a questo e agli esiti politici che ciò ha provocato mi chiedo e chiedo a tutti quanto dovremmo preoccuparci in relazione al comportamento dei politici in passato e anche al comportamento degli elettori alla reazione degli elettori di fronte a queste situazioni di crisi e difficoltà si l'osservazione e la domanda sono corrette nel senso che noi conosciamo gli aspetti scientifici sappiamo anche cosa vada fatta dal punto di vista economico e il punto è come facciamo a non convincere i politici a non far passare le politiche questi sono i problemi veri lo vediamo ovunque le cose si complicano ulteriormente perché siamo in un mondo sempre più populista in un un mondo in cui ci sono anche tante fake news e tutti hanno delle opinioni e penso non soltanto il presidente ciampi ma anche la situazione come in ungheria in russia in cui si inventano delle storie e parlo dei negazionisti e della diffusione di notizie per cui per esempio il surriscaldamento globale un'invenzione dei cinesi e le persone vanno sui social e cominciano a leggere ea credere e tanti credono anche che il corona bairo sia tutta una finta e altri possono pensare allo stesso modo che il cambiamento climatico sia tutta una finzione che non che non esiste in realtà e siamo in un mondo in cui le storie le narrazioni contano moltissimo e ci sono anche delle narrative sbagliate e false al tempo stesso prodotto intenzionalmente e questo viene fatto per avere un riscontro politico penso a boris johnson nella brex il come un esempio di questo sono boris johnson ha detto delle bugie al popolo britannico aveva detto di aver già un accordo e invece non ce l'aveva non ce l'hanno ancora adesso no deal è la situazione di adesso quindi le persone mentano per ragioni politiche e noi come cittadini ma anche come economisti e dobbiamo esserne consapevoli l'opinione pubblica delle sane consapevole la stessa cosa fosse può essere detta anche della migrazione nel senso che molti non sanno quanti migranti vivono nella loro città c'è sempre una sovrastima del numero di migranti addirittura la sovrastima di 5 10 volte del numero dei migranti effettivi e anche questo viene sfruttato come narrativa falsa da parte dei politici per cui si cerca di convincere le persone che il cambiamento climatico coronavirus sono delle finte ma che i migranti sono quelli di cui aver paura perché ti rubano il lavoro e sono dei criminali se noi consideriamo adesso la scienza ecco sappiamo che si aumenta di 4 gradi le temperature cosa che appunto sta accadendo allora tutti i paesi in africa ma anche il sud dell'italia saranno totalmente inospitali da non poterci più vivere se arriviamo a temperatura di 45 gradi di 50 gradi a lungo non ci sarà più acqua sarà impossibile per gli essere umani e vivere in alcuni luoghi a meno che non si sia in israele in arabia saudita dove si sono attrezzati per tempo e hanno sistemi per prendere l'acqua dal mare e renderla utilizzabile ma la migrazione ovviamente legata a questo la migrazione a che abbiamo avuto in passato dall'afghanistan od altri paesi sarà niente rispetto a quello che accadrà a causa dell'aumento delle temperature nei prossimi anni e decenni quello sarà un problema enorme per allora il presidente sarà morto e tanti altri non ci saranno più e altri andranno nascondersi quelli che adesso danno informazioni diverse da quelle che dovrebbero dare in questo momento è un problema per tutto il pianeta non soltanto per l'italia o regno unito e paesi bassi come faremo se ci saranno delle zone inospitali al mondo andiamo tutti in siberia i costi sarebbero enormi evidentemente non possiamo andarci tutti il veramente il costo di combattere il cambiamento climatico enorme ma dobbiamo dedicarci il 12 per cento del pil è molto meno di quello che abbiamo speso per il comit non parliamo di investimenti enormi in questo momento ma bisogna bisogna fare questi investimenti nel mondo bancario sia una maggiore chiarezza delle cose rispetto a quello che c'è in tanti politici e dobbiamo insistere farci sentire moody's c'è un'altra domanda che ha formulato beatrice vederci dice dice visto che le banche centrali devono collaborare per affrontare i vari aspetti il decremento climatico non sarebbe ancora più difficile se le banche centrali fossero indipendenti l'una dall'altra grazie ottima domanda a beatrice l'indipendenza delle banche centrali non senza che noi non nega che ci sia un mandato comunque comune per esempio la banca d'inghilterra deve tenere le frazioni al di sotto del 12 per cento e devono bere insieme anche il mandato di tenere la aumento della temperatura al di sotto dei 2 gradi le autorità poi devono fare uno stress test è però per cui le banche non gravano i gamberoni in bancarotta nel momento in cui dovranno pagare per esempio partici danni derivanti dall'innalzamento del medio mare dagli alluvioni e quindi le banche devono essere sufficientemente residenti per pagare i danni causati da questi cambiamenti climatici le autorità finanziarie hanno fatto molto il più rispetto ai ministeri dell'economia piuttosto che il polso generale perché perché vedono esattamente che cosa costa per loro perché vedono che quello che sta succedendo adesso è qualche cosa che vedono direttamente perché se pollici non agiscono oggi e nell'imporre tassazioni remissioni per esempio alle emissioni effettivamente i costi che verranno affrontati sono una realtà che si troveranno i banchieri a pagare anche con clinton in reagan si sono registrate dei grossi fallimenti dal punto di vista climatico sole prevarrà finanziarie che hanno dovuto mettere a posto il disordine e ad adottare diciamo delle misure tali per cui i controlli e più severi venissero esercitate e sulle atleta finanziarie e quindi io credo che le autorità finanziarie adesso siano ispirino più fiducia di quattrone ispirino i politici adesso però i paesi comunque singolarmente un anno fatto abbastanza per contrastare la minaccia climatica grazie detto questo vorrei concludere con un'ultima domanda la mia domanda a titolo di conclusione diciamo per fare firmato ancora al ruolo dei politici dicevi che c'è un movimento attuale le terre della società che vuole affrontare il problema derivato perché a meteoclimatico ma a questo punto di domanda è la seguente la maggioranza silenziosa non è coinvolta forse ci stiamo dimenticando quella maggioranza silenziosa che in realtà non è interessata al problema come mai non riusciamo a coinvolgere questa maggioranza silenziosa perché non è interessata al problema derivate da camera climatico hai parlato di alcune di motivi alcune delle cose che dovremmo fare per affrontare questo problema c'è qualche cosa di specifico che secondo te dovremmo fare per riuscire a coinvolgere anche la maggioranza silenziosa che attualmente non è coinvolta che non è sensibile a questo problema momento grazie grazie molto per questa domanda perché è veramente toccante fondamentale stiamo cominciando a lavorare anche in collaborazione con i sociologi c'è il social tipping point e il punto di non ritorno e punto di vista sociologico quindi ci sono delle persone che stabiliscono delle reti cioè dalle persone che siamo molto ecologiche sono persone che danno di buon esempio e come si fa a quindi a far sì che questi coinvolgano tutta la società ebbene dobbiamo partire dal presupposto che per esempio ci saranno una grappa della società che era omofobiche erano contrari e hanno messo allora l'amo sessualità sapete che era un reato fino a poco tempo fa in paesi come la gran bretagna il nell'arco di decenni se la situazione è cambiata e quindi ci sono stati i diritti dei gay e quant'altro in cina ci sono stati in migliaia di anni per cui diciamo le donne vedevano i loro piedi legati che non potevano scappare quando si sposavano dei filosofi lì venivano fascianti dopo di che nell'arco di vent'anni durante l'ultimo secolo questo facendo dei piedi non è con scomparsi del tutto quindi qui sono esempi di quello che può essere appunto un cambiamento sociale che richiede evidentemente in un intervento politico sono particolari gruppi della societa per far sì che tutta la società cambi in questo caso per esempio si parla della maggioranza silenziosa che deve cambiare atteggiamento diventare ecologica sua volta ed è questo che c'è facendo adesso e a regione perfettamente scinto e quando dice che i politici non stanno facendo abbastanza c'è un movimento importante di proteste di persone soprattutto giovani che dicono facciamo qualcosa fate qualcosa per l'ambiente ma questo movimento però non è ancora diventato veramente diffuso in modo tale che i politici lo ascoltino ecco quindi abbiamo bisogno assolutamente di coinvolgerla maggioranza silenziosa è una problematica di grandissima rilevanza per far sì che appunto questo cambiamento climatico venga contro stato efficacemente grazie professore grazie per il tempo che ci ha dedicato grazie a coloro che ci hanno seguito qui di persona e anche on line grazie ok anche i very much
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