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Chi sono e come staranno i nostri posteri? Le loro condizioni di vita dipenderanno da vari fattori: aspettative, norme sociali, situazione economica, accesso ai servizi pubblici, reti di protezione sociale. Su alcuni di questi aspetti si può tentare un confronto tra le varie generazioni che si sono succedute, tra quelle che vivono oggi e che vivranno nell’immediato futuro.
bene allora direi che possiamo cominciare io sono matteo ploner sono un ricercatore qui presso la facoltà di economia ed è un piacere per me essere qui col professor sartor professore ordinario di scienza delle finanze ha facoltà di economia dell'università di verona che ci parlerà del tema posteri faccio il professore ha scritto molto su questo tema ha pubblicato numerosi libri che parlano di rapporto tra generazioni quindi è sicuramente un'occasione molto importante essere qui per capire meglio il tema dei posteri il vantaggio di essere qui la domenica mattina e che pubblico è selezionato in senso positivo senso che assumersi a te tutte persone molto determinate ad ascoltare l'intervento quindi questo è un vantaggio d'altro lato la sala magari c'è qualche sedia vuota ma legato appunto all'orario di rho 2 di rho due parole prima di lasciare lo spazio al professore perché non voglio togliere tempo come sapete gli interventi di questo tipo sono aperti anche alle domande del pubblico come tutti gli altri quindi alla fine dell'intervento c'è spazio per l'evento di domande chiarimenti tema dei posteri a un tema che ci riguarda tutti ovviamente anche se riflettendo se ci chiamò chi sono i posteri i posteri sono per definizione dizionario le persone che vivranno dopo di noi quindi sono persone che noi tendenzialmente non incontreremo mai a questo proposito c'è una battuta anche io tra l'altro mi è venuta in mente quando ho visto il tema una battuta di gru ciò marx molto famosa e dice perché dovrei fare qualcosa per i posteri in fondo cosa hanno fatto loro per me è una battuta fulminante che però ci porta direttamente sul tema ci fa capire quello che è il rapporto tra noi e quelli che ci seguiranno perché dobbiamo interessarci dei poster in alla fine appunto noi non abbiamo nessuna relazione diretta con loro se però andiamo alla base di tutti gli stati moderni della nostra cultura vediamo che il tema dei posteri emerge enti gli atti costituenti degli stati nella costituzione americana ai posteri vengono citati addirittura nel preambolo finalità dei padri costituenti americani era garantire la libertà per loro ma soprattutto per i posteri quindi l'attenzione per i posteri veramente uno dei cardini delle società moderne è appunto questo sarà uno l'aspetto puramente centrale anche della presentazione capire cosa vuol dire interessarsi dei posteri delle generazioni a venire perché questo apre una serie di di lemme sociali molto forti la maggior parte delle scelte che facciamo noi hanno un impatto su di noi sulla nostra generazione ma soprattutto sulla generazioni a venire pensate allo sfruttamento delle risorse non rinnovabili è un tipico problema un dilemma sociale che riguarda noi e i posteri se a noi non interessassero i posteri potremmo benissimo usare tutte le risorse a disposizione e finire il gioco ma il dilemma sociale emerge perché a noi interessa il futuro anche dei nostri posteri e rispetto a questo direi internet e il professore molto interessante anche perché ci aiuterà a capire cosa fa concretamente ad esempio le istituzioni pubbliche il nostro governo su questo tema l'introduzione al libro del professore invecchiamento immigrazione economia in maniera abbastanza caustica il professore fa notare che il parlamento italiano forse più che in altri paesi democratici non appare particolarmente vocato alla soluzione di problemi che riguardano gli anni futuri anche in quei rari casi in cui problemi sono enunciati dall'esecutivo quindi avremo probabilmente anche un modo durante la presentazione dopo di capire un po cosa fa concretamente anche il governo su questi temi e adesso concludo veramente nuovo citando con un'altra citazione questa volta un po più seria rispetto a quella di bruciò marx questo è un passaggio del messaggio ai posteri di bertrand russell tra l'altro trovate il video anche su youtube in questo messaggio ai posteri bertrand russell dice chiedetevi solo quali siano i fatti e quale sia la verità supportato dai fatti la presentazione professore ci darà sicuramente modo di avere molti fatti molte evidenze e questo è sicuramente nello spirito del festival il modo per arrivare ad un'opinione informata sulle cose lascio la parola il professore e vi ringrazio per la partecipazione si pensò bene grazie grazie a matteo ploner per la generosa introduzione alla fine ha citato la parola verità questa mia ovviamente mi preoccupa molto in quanto cercheremo di dare coprire qualche interpretazione fondata su qualche evidenza empirica da qui a dire addirittura che siamo vicini alla verità mi lascia un po perplesso quindi grazie a voi anche per aver dedicato questa parte della mattina di domenica per venire ad ascoltare queste tematiche grazie ovviamente agli organizzatori in particolare tito boeri che qui tra noi per avermi invitato devo dire che il tipo che mi era stato kimi è stato appunto assegnato richiederebbe l'uso della sfera di cristallo perché come ha detto anche matteo ploner prima poster in senso stretto sono le persone che non sono nate e quindi ovviamente la sfera di cristallo non è certo tra gli strumenti in uso a un economista e quindi comunque sarà difficile riuscire a delineare se noi in alcuni aspetti per i quali effettivamente abbiamo fatto dei dei conteggi per capire implicitamente se non cambia nulla quale sarà il destino delle future generazioni intendevo organizzare la mia relazione in due parti in una diciamo affrontiamo gli aspetti più macroeconomici per capire quali possono essere le ricadute sulle generazioni o sui giovani attuali o sulle generazioni future e una seconda parte invece in cui avvalendo di uno dei nomi anche di uno studio che è stato recentemente pubblicato e promosso dalla fondazione gorrieri uno studio che ha avuto come principale promotore professor antonio schizzerotto qui dell'università di trento e che insieme a ugo trivellato ea me è stato portato avanti che a che fare con un confronto sistematico delle condizioni di vita delle varie generazioni di giovani che si sono succedute in italia allora vediamo di approcciare il problema le condizioni di vita ovviamente io mi focalizzerò su alcuni aspetti particolari di un insieme molto più ampio di elementi che determinano le condizioni di vita aspettativa e norme sociali situazione economica accesso ai servizi pubblici reti di protezioni sociali diciamo subito che il fronte aspettative e valori è un qualche cosa che noi non abbiamo affrontato anche se appunto ci rendiamo conto che sono assolutamente importanti per mentre abbiamo cercato di offrire delle analisi su altri aspetti che cosa intendiamo in questo studio per giovani al di là della parte macro in cui sarà veramente non nato di questo dirò qualcosa di più nella prima parte parleremo dei non nati rispetto ai neonati nella seconda parte in cui si confrontano le varie corti di giovani invece parliamo di persone che sono una condizione di età tra i 20 ei 35 anni cercando di fotografare come sono cambiate le situazioni in tema di istruzione lavoro reddito corso di vita e mobilità sociale come ho detto prima orientamenti culturali aspettative non sono prese espressamente in considerazione per fare questo e strade dovuto ricorrere magari a dei questionari allora il primo aspetto qui vedo prevalentemente persone che potranno definire diversamente giovani ma qualche giovane potrebbe non rendersi conto di come il contesto i mutamenti del contesto siano stati molto forti evoluzione delle norme sociali cito uno per tutti il 1971 la contraccezione cessa di essere un reato magari qualche giovane non si rende conto che prima del 71 era proprio in italia ci sono state delle infila riforme importantissime che disciplinano l'anno spinato l'accesso in senso estensivo ai servizi pubblici 1960 la scuola media unificata l'innalzamento del livello minimo di scolarità nel 68 l'apertura alla l'accesso all'università un tempo di fatto era l'unico accesso universale ha risentito chi aveva la aveva la maturità classica persino la maturità scientifica non consentiva l'accesso ricordo male alle lettere classiche non avendo studiato il greco si si apre completamente poi bisognerà discutere se questo è stato assolutamente un bene ho apportato anche alcuni aspetti negativi altro aspetto importantissimo 1978 servizio sanitario nazionale prima il servizio sanitario era basato su un approccio categoriale a seconda della categoria professionale si poteva avere accesso con determinate caratteristiche dal 78 in poi basta essere cittadini italiani non solo ma noi sappiamo che anche gli elementi di base quali pronto soccorso e così via sono aperti a chiunque si trovi sul territorio italiano in quel momento l'ultimo aspetto trasformazione dei sistemi di protezione economica e direi qui c'è una ancora una fortissima ineguatezza perché da un lato il contesto economico è mutato in maniera molto forte dall'altro non c'è stata una sufficiente adeguamento delle reti di protezione aspetti generali quindi prima parte vediamo un attimo le questioni molto generali ovviamente qui di nuovo potrei ci muoviamo all'interno di una visione abbastanza tradizionale in cui si ritiene che sia importantissima la crescita economica non sapremo che credo nel pomeriggio ci sarà serge latouche che parlerà della decrescita felice quindi chiaramente poi qualcuno potrebbe non riconoscersi nell'obiettivo di mantenere elevata la crescita economica crescita economica fondamentalmente si basa su due aspetti uno è proprio l'elemento demografico non solo e non tanto il tasso di crescita delle della popolazione quanto il fatto che una popolazione che cresce una popolazione che è mediamente giovane mentre nel momento e vedremo che è questo il caso italiano ma è anche in generale il caso dei paesi ormai maturi mentre nel momento in cui viene a rallentarsi la crescita demografica cosa di per sé potrebbe non essere come dire il negativa però si vada via anche in a mutarsi la composizione per età ci sono meno giovani ci sono più anziani ai nostri sistemi a questo punto cadono in crisi l'altro elemento fondamentale come determinante della crescita economica e l'evoluzione delle conoscenze quello che gli economisti chiamano il progresso tecnico scientifico noi possiamo vedere se usiamo un ottica di lungo periodo come sia costellata la nostra storia di che sono invenzioni alla macchina a vapore la scoperta del petrolio nel periodi più recenti la rivoluzione informatica che ha determinato una serie di conseguenze positive sulle sulle tecniche di produzione qui non ho riportato un terzo fattore che ahimè all'account alla base della crisi attuale e che non l'ho portato perché genera crescita ma crescita drogata ed è purtroppo l'incremento dell'indebitamento noi sappiamo ormai dal con lo scoppio della bolla prima immobiliare negli stati uniti e poi ora stiamo vivendo questi momenti abbastanza drammatici di crisi del banca eccetera purtroppo in alcuni periodi può esserci anche una crescita drogata e deriva dal fatto che la crescita economica è alimentata da crescenti livelli di indebitamento che a un certo punto raggiungono una soglia oltre la quale non si può andare basta una puntura famosa puntura di spillo un battito d'ali per far crollare tutto e noi stiamo vivendo un po questo crono trovo utile citare un paio di affermazioni guarda caso 1939 l'ho scoperto dopo dopo aver deciso di citare questi due autori ho trovato questo comune denominatore che è il periodo in cui tutto sommato nel regno unito c'era una fortissima preoccupazione per il calo demografico quindi una una situazione che poi si sarebbe superata dopo il secondo conflitto mondiale con la ripresa delle nascite tra allora due personaggi kicks premio nobel per l'economia addirittura afferma non si può scartare l'ipotesi che l'intera rivoluzione industriale degli ultimi 200 anni altro non sia stato che un ampio book secolare in larga misura indotto da un aumento demografico mai realizzatosi prima di allora era ed è wei che dice queste citazioni raidue la trovo particolarmente appropriata nell'attuale contesto e dice il sistema capitalistico funzionerà solo in un'economia in crescita sarà un disastro se una delle principali forze dell'espansione nel suo caso l'aumento numerico inteso della popolazione non solo verrà arrestata ma addirittura invertito la potremmo eliminare dalla frase l'aumento numerico è il problema è che i nostri sistemi si fondano sulla crescita il sistema capitalista si fonda sulla crescita se la crescita viene a mancare c'è il rischio che tutto quanto frani ci sono stati economisti che hanno cercato di mettere in luce come crescita della popolazione porti sia un freno rispetto alla crescita economica questi sono andamenti scolari secondo le ricostruzioni fatte dal madison in cui potrà essere correlazione spuri a qualche altro economista sostiene che non è correlazioni spugna e c'è ben altro sotto nel momento in cui c'è stata una flessione della crescita demografica c'è anche stato però un aumento del pil pro capite quindi fondamentalmente derivante dai processi di innovazione tecnologica innovazione scientifica questo è l'europa esclusa l'italia un rapida occhiata all italia che rispetto ai nostri paesi sappiamo è stata piuttosto tardiva nello sviluppo economico e quindi in alcuni periodi salvo appunto il primo istogramma 1000 1500 in cui l'italia forse era leader europea poi c'è stato un momento di stasi comunque anche qui si vede molto forte il ruolo della della crescita e lo sviluppo delle conoscenze e non dello sviluppo demografico anche qui un rapidissimo accenno perché vedremo può sembrare fuori tema questa trattazione ma quando parleremo delle future generazioni vedremo delle conseguenze delle attuali politiche di bilancio sulle future generazioni questa è una parte la parte demografica svolga un ruolo certo non marginale questa è la distribuzione del tasso di fecondità delle donne per età 1977 2004 perché il 1967 perché è stato l'ultimo anno in cui l'italia ha avuto un tasso di fecondità totale non inferiore a 2,1 2,1 è la soglia critica che garantisce l'invarianza della dimensione della popolazione però per ogni coppia ci sono 2,1 figli che quindi sostituiranno la coppia stessa 2,1 perché purtroppo c'è anche in parte mortalità infantile quindi per sostituire i due genitori bisogno diciamo in media generare qualcosa di più di due figli l'altro istogramma si riferisce all ultimo dato disponibile circa un anno fa perché ovviamente bisogna aspettare che il ciclo della fecondità sia completato si vedano immediatamente gli aceti peculiari popoli mento delle nascite ma quindi chiaramente sopra per le età superiori 28 anni si fanno più figli ora rispetto a un tempo però un abbassamento complessivo per cui la differenza delle aree su cui guardiamo la differenza tra le due aree nella parte in cui l'area scura la linea scura è più alta l'area mi dà maggiori figli nel 77 e quell'aria nettamente superiore ai maggiori gli che si hanno nel 2004 rispetto al 77 quindi anche a occhio si può vedere come l'effetto netto sia un calo della fecondità molto rapidamente anche qui l'italia ha rappresentato in questo caso il dato annuale non distinto per età l'italia ha avuto questo drammatico calo a partire dalla fine degli anni sessanta possiamo vedere come con un po di ritardo però anche la spagna ci abbia seguito e per certi versi la pendenza della curva che mi segna il crollo della fecondità in spagna ancora più forte che non in italia noi ci siamo mossi prima l'aspetta l'altro aspetto molto interessante ci sono però alcuni paesi europei fortemente sviluppati in cui ci si è arrestati a un livello nettamente superiore al nord basti pensare alla francia ma a me piace ancora di più considerare la svezia forse potrete notare credo di avere il puntatore eccolo qua può essere anche interessante notare vedete la svezia questi assist di questi andamenti altalenanti quelli dipendono fondamentalmente dalle politiche pubbliche la svezia un certo punto ha avuto un calo molto forte state attuate delle politiche pubbliche a sostegno più che della natalità della conciliazione tra attività di cura e attività di loro e la svezia si è ripresa anche se comunque rimane a un livello basso sotto il livello di rimpiazzo però nettamente superiore al nostro questo lo trovo abbastanza drammatico non in se questo è il l'andamento storico e ho ricostruito i dati dalle mille 860 portandoli al 2040 sulla base delle proiezioni istat e il rapporto di dipendenza degli anziani cioè quanti anziani per in rapporto alla forza lavoro cioè le persone in età compresa tra 15 e 64 anni di per sé è il segno è un fatto positivo perché significa che le persone vivono molto più a lungo da un lato dall'altro lato potrebbe essere visto anche con un segno come un fatto negativo se il calo delle nascite non è diciamo un effetto della libera scelta ma se il calo delle nascite in parte anche riflette degli ostacoli famiglie e coppie di giovani che vorrebbero avere figli e non sono in grado di averne comunque si può vedere come da meno di un anziano ogni dieci persone in età di forza lavoro si rischia di atterrare a circa quattro anziani e mezzo cinque anziani per ogni dieci persone in età di lavoro terminiamo la nostra rapida rassegna delle questioni demografiche la cosiddetta piramide per età gli istogrammi scuri sono l'attuale situazione e vediamo come ci sia un addensamento di popolazione nella fascia 30 a 50 anni sono ancora gli effetti del baby boom col passare degli anni questa fascia sale in alto e non è rimpiazzata da giovani perché c'è il calo delle nascite qui vediamo che ne nascono assai pochi la parte tratteggiata che forse si vede poco e questa qui mi rappresenterebbe come un ipotetica struttura della popolazione se il numero dei nati il numero di morti forse costante in ogni anno e quello che si chiama una popolazione stazionaria rispetto a questa linea tratteggiata veniamo come nel 2050 saremo fortemente sbilanciate tutto questo ha delle ricadute nel bilancio pubblico e qui arriviamo a immaginare di poter dire qualcosa sui posteri questa strana specie di spina dorsale che cos'è è la valutazione dei rapporti tra l'individuo e il settore pubblico distinti per età e per genere laddove si è fatto una stima è abbastanza come dire tediosa e complessa una stima del dare avere in media di ogni persona italiana rispetto al settore pubblico quindi quando noi vediamo questa parte a sinistra dello zero significa l'individuo riceve molti più servizi di quanto non paghi allo stato ovviamente in età inferiore 18 anni noi osserviamo questo perché le imposte sui contributi sono zero nessuno lavora però si riceve prevalentemente servizi di istruzione e in parte anche servizi sanitari dico in parte perché fondamentalmente la popolazione giovane e sana quindi non è che usufruiscono dei servizi sanitari dopodiché c'è questa fascia di età che ora diciamo all'incirca tra i vent'anni e 55 in cui l'individuo paga imposte nette nel senso che paga imposte dirette indirette contributi sociali riceve qualcosa in forma di sanità per esempio però la posizione netta è è un contribuente netto si ritorna invece nella parte di beneficiario netto questa è una fotografia vecchia poi è stata aggiornata ovviamente con l'attuale riforma delle pensioni questo punto di indifferenza 55 si sposterà verso i 60 la persona cessa di lavorare non paga più contributi sociali paga meno imposte dirette per che tipicamente la pensione più bassa rispetto al reddito da lavoro ahimè incominciano ad arrivare i primi problemi di salute e quindi incomincia a fruire di oltre oltre che delle pensioni fluisce anche di servizi sanitari di importo particolarmente elevato come possiamo da tutte queste informazioni ricavare un idea di cosa implicitamente come implicitamente noi stiamo trattando i nominati un accenno alla contabilità intergenerazionale noi che cosa dobbiamo fare dobbiamo assicurare che il finanza pubblica sia solvibile cioè che il debito pubblico non esploda convenzionalmente che cosa noi sappiamo quant'è il debito pubblico in circolazione è facile a sapersi noi sappiamo possiamo calcolare il valore attuale quindi le spese future riportate oggi in tutti i servizi generali difesa ordine pubblico infrastrutture in più con alcune tecniche di analisi noi possiamo anche calcolate quanto saranno le imposte e contributi versati dalle persone che adesso sono in vita nel resto della loro vita quindi possiamo calcolare quanto io pagherò in quanto rappresentativo da qui al momento in cui passerò a miglior vita in termini di imposte nette quindi residualmente noi possiamo dire se le regole che disciplinano i benefici le imposte non verranno cambiate nel futuro e noi possiamo sapere quanto dovrà implicitamente essere pagato dalle persone non ancora nate sulle quali si scaricheranno tutti gli oneri re tv a l'aggiustamento di finanza pubblica per evitare che il debito pubblico esplode quindi in altre parole l'esercizio di un esercizio di questo tipo supponiamo che chiunque sia in vita nell'anno base possa fruire di tutte le norme che disciplinano quanto mi spetta di pensione che diritti o in termini di servizi sanitari di sussidi disoccupazione quanto devo pagare supponiamo che queste norme siano congelate per il resto della vita di tutti coloro che solo in vita in quest'anno ci sono due possibilità o siamo già in equilibrio e anche i posteri potranno essere trattati allo stesso modo questa sarebbe la situazione ideale perché vorrebbe dire la finanza pubblica in ordine oppure se noi scopriamo con questi conti con queste stime che mantenendo le cose così come stanno il debito pubblico tele ad esplodere noi convenzionalmente diciamo vediamo di come possiamo trattare i posteri dal punto di vista delle benefici in termini di pensioni sanità di sussidi disoccupazione e in termini di doveri pagate imposte affinché il debito pubblico non esploda quindi questo è lo schema di base allora alcuni alcuni dati noi stiamo trattando assa implicitamente assai peggio e non nati rispetto alle persone in vita quindi è stato fatto questo confronto chi è nato supponiamo che l'hanno base sia il 98 chi è nato nel 98 avrà per tutta la sua vita norme che disciplinano la nostra i nostri rapporti con lo stato nel 98 quanto devo pagare di tasse quanto posso ricevere i benefici sanitari quanto posso riceve di pensione così via se per caso ci accorgiamo come ci si è accorti che la non è sostenibile questa situazione perché si spende troppo di spesa pubblica rispetto a ciò che si introita noi diciamo carichiamo tutto l'aggiustamento necessario su chi non è ancora nato e quindi facciamo il confronto tra il neonato e il nonnato i posteri da questo confronto saltava fuori che cosa che implicitamente i posteri dovranno pagare molto più imposte nette rispetto alle persone che vivevano in quel periodo c'è un altro punto che mi preme sottolineare la situazione nel 98 quindi 52 sono 52 mila euro in più che devono pagare i posteri rispetto ai neonati nell'anno 1998 nell'arco della loro vita la situazione si è aggravata nel 2006 52mila sono diventato 120 mila euro che dovrebbero essere pagati se non cambia qualcosa dalle generazioni future rispetto ai loro alle persone che li hanno preceduti perché perché qui il 98 risente ancora di quello sforzo fiscale che è stato fatto per cercare avere i conti in ordine e entrare nell'euro dopodiché una volta entrati nell'euro c'è stata una sorta di rilassamento nella finanza pubblica soprattutto in termini di maggiori spese e quindi la situazione è peggiorata se questi dati possono sembrare preoccupanti però mi torna utile citare dati analoghi che ieri ha presentato le riccò click off con riferimento agli stati uniti e alla alla germania allora per avere dei dati confrontabili con quello che le ieri le riccò click off ha presentato andiamo a vedere le ultime due colonne che ci dicono se noi volevo rimettere in ordine la finanza pubblica non scaricando l'aggiustamento sui posteri ma scaricandola giustamente su tutti noi dovremmo avremmo dovuto nel 98 aumentare tutte le imposte del 5 per cento questo 5 per cento a causa un po del rilassamento delle politiche pubbliche e di diventa un 8,4 per cento nel 2006 quindi a noi non vogliamo lasciare iniquità ai posteri dovremmo avremmo dovuto nel 98 aumentare le imposte tagliare le spese è la stessa cosa ai fini del saldo del 5 per cento su tutti generazioni presenti dal novantenne al neonato e anche ovviamente sui vostri per tutti a quel punto sono tratta sarebbero trattati allo stesso modo non ci sarebbero iniquità implicite nei confronti dei posteri questo diventa 8,4 vi cito il dato americano e tedesco citato ieri da la repubblica il dato equivalente per gli stati uniti 64 per cento cioè negli stati uniti implicitamente stanno scaricando sulle sui posteri uno squilibrio norme tant'è che ripeto potremmo dire aumenta di 10 volte l'incremento rispetto a quello necessario per l'italia la virtuosa germania di cui si parla sempre così bene per anche la germania ha implicitamente una politica che sta scaricando sui poster gli squilibri anche se sono modesti secondo i calcoli che ieri ha presentato le riccò click of dice da fiscale tedesco per ridurlo 3d per cento l'aumento delle tasse federali per tutti quanti questo 13 per cento ora è vero che quelli sono dati recenti noi rispetto a questo abbiamo avuto un peggioramento della finanza pubblica causa crisi però allo stesso tempo abbiamo fatto delle riforme in termini soprattutto di sistema pensionistico talmente forti che non sono pronto a scommettere che questa ordine di grandezza 884 se calcolato oggi probabilmente si ridurrebbe ulteriormente poi rimane un mistero non è il tema di questa relazione dire ma perché tutto il mondo finanziario è preoccupato sul debito pubblico dell'italia quando il debito pubblico degli stati uniti ha un problema che diciamo di ordine di grandezza dieci volte superiore non solo ma in più ha un debito pubblico che è dieci volte superiore come stop perché un'economia molto più grande questo ripeto non è il tema dell'incontro di oggi però sarebbe interessante discutere infatti se lo stesso allegri cosmico che bisognerebbe che gli investitori finanziari guardassero un po meno all immediato e un po più al futuro a questo punto ci dovremmo aspettare una fuga dal debito americano non una fuga dal debito italiano un ultimo sempre mantenendo questo tipo di impostazione metodologica un ultimo aspetto che è quello che a me ha dato maggiormente fastidio come come cittadino che cosa sia abbiamo anche fatto abbiamo confrontato la posizione netta nei confronti del fisco di una serie di corti la corte delle persone nate nel 1952 la corte le persone nate nel 1970 la corte delle persone nate nell 88 e abbiamo calcolato le imposte nette che dovranno pagare quindi gli introiti i benefici sotto il profilo dei servizi pubblici ricevuti e le imposte che devono essere pagate allora i nati del 52 nell'arco della loro vita pagheranno perché sono ancora in vita appartengo in parte a quella corte pagheranno in media il 15 per cento di imposte rispetto al loro reddito i nati nel 1170 non pagheranno 15 per cento ma al 23 per cento perché perché c'è stata quella riforma delle pensioni del 95 che ha introdotto questa norma tremendamente iniqua transitoria per cui chi nel 95 aveva diciotto più anni di anzianità contributiva manteneva le vecchie regole di pensione anche per il futuro noi sappiamo che recentemente questo è stato interrotto ma solo a decorrere da quest'anno quindi inutile 52 mediamente avevano nel 95 una anzianità di lavoro di 18 più anni i nati nel 70 ahimè no e quindi vanno in pensione con il cosiddetto sistema pro rata cioè i contributi versati fino al 95 vengono trasformati in pensione con le vecchie regole i contributi che verranno versati dal 95 in poi vengono convertiti in pensione con le nuove regole il cosiddetto sistema pro grande quindi per certi versi quello che è stato fatto nel 95 concretamente esattamente quell'esperimento logico di cui prima vi ho parlato supponiamo che le regole valgano per una corte poi per tutti gli altri non valgono e sugli altri si scarica l'aggiustamento quello nella nostra testa era un esperimento che ci consentiva di misurare come staranno i posteri rispetto alle generazioni correnti e purtroppo però la transizione iniqua del 95 ha effettivamente utilizzato quel criterio quindi questa è una iniquità assolutamente non giustificabile gli anni 70 anni 88 non c'è la corte dei nati nel 70 88 non c'è una grande differenza perché ormai le regole di pensionamento che sono quelle che determinano questa grossa differenza sono state già stabilite e quindi potremmo dire sono trattati in maniera uniforme non c'è differenza particolare tra 70 tra i nati nel 70 i nati nel 88 bene seconda parte quindi questo è in senso stretto l'unica vera misurazione della situazione sui posteri come dovrebbe essere il titolo di questo incontro possiamo farlo a livello estremamente aggregato misurando implicitamente se noi andiamo avanti con questo tipo di politiche noi stiamo scaricando sui posteri un certo ammontare di adeguamento maggiori imposte hanno detto abbiamo visto prima nella nel 2008 di 120mila euro in più rispetto a quello che pagano gli atei qui invece seconda parte diciamo micro confronto tra le varie corti che si sono succedute a partire dal secondo dopoguerra quindi da qui questi i dati che presento sono tratti da questo studio qui primo fatto accenno promosso dalla fondazione gorrieri di moda nella fondazione che ha come tema le disuguaglianze sociali che era il tema molto caro a ermanno gorrieri vedendo le principali tappe nella vita degli individui allora istruzione ripeto questi non sono semplicemente rappresentazione grafica di dati ma sono la rappresentazione grafica di stime econometriche in cui si cerca di tenere sotto controllo alcuni aspetti che caratterizzano l'individuo quali l'appartenenza a una certa classe di origine sociale essendo vivendo in una famiglia con i genitori che hanno un certo titolo di studio perché sappiamo bene che il titolo di studio fortemente correlato tra genitori e figli quindi noi si tiene conto di tutto questo e si cerca di isolare l'effetto sugli anni di istruzione per queste diverse categorie rispetto alla classe sociale più più elevata cioè la classe dirigente si vede come per i nati di a partire dal 1922 in poi ci sia stato un età nettamente un miglioramento nella fruizione dei servizi di istruzioni però solo fino a un certo punto quindi all'inizio veramente si nota come vedete in in ascissa meno 2 significa due anni di scolarità in meno rispetto a quelli osservati nella classe sociale più alta gli impiegati tutto sommato sono in condizioni abbastanza stabili e ovviamente le classiche ovviamente con le classi che hanno beneficiato sono fondamentalmente operai qualificati non qualificati e piccola borghesia ne hanno beneficiato però fino fondamentalmente ai nati negli anni 50 i perina dagli anni 50 in poi la situazione si è congelata questo secondo invece un grafico che a me piace moltissimo e cioè si tiene sotto controllo classe sociale titolo di studio dei genitori e si verifica la situazione relativa delle donne relative agli uomini e questo mostra come invece in questo caso ci sia stato un continuo miglioramento si parte con le donne a parità di altra situazione studiavano circa un anno e mezzo in meno rispetto agli uomini questo gap si è annullato e addirittura ogni giorno possiamo osservare come casomai il gap si è invertito in media le donne a parità di altre condizioni studiano un po più a lungo rispetto a ioni quindi questo nel campo dell'istruzione il principale elemento di chiamiamolo progresso sociale non c'è e si è annullata la discriminazione che implicitamente esisteva a sfavore delle donne nel campo dell'istruzione altro aspetto accesso alle occupazioni qualificate quindi una prima misura di mobilità sociale a parità di stimolo di studio e di genere la distanza rispetto alla classe sociale più alta qui la situazione diventa un po più fluida nel senso che vedete il ci sono stati dei momenti in cui noi prendiamo gli operai non qualificati hanno migliorato nettamente la loro situazione lance in termini di probabilità di accedere a professioni maggiormente qualificate ci sono stati dei periodi in cui la situazione è migliorata dopo di che però vediamo negli ultimi anni questo è un po una costante a meno di una classe sociale quella degli operai qualificati che continuano a poter avere un accesso favorito rispetto al passato alle professioni più qualificate per le altre classi sociali ahimè gli ultimi anni mostrano un peggioramento in termini che potremmo definire genericamente forse di rallentamento della mobilità sociale se questa intesa in termini di accesso a determinate professioni un confronto internazionale può essere anche utile il triangolino anni 90 il quadratino anni 80 la linea orizzontale convenzionalmente riferita al regno unito qui vediamo come in tutti i paesi salvo rarissime eccezioni c'è stato una riduzione della fluidità sociale se non rivede vedete il quadratino è molto più elevato rispetto al triangolino cioè più è alto il valore maggiore la fluidità sociale quindi la possibilità che persone che appartengono una certa classe succede in cui genitori appartengono certa classe sociale possano spostarsi a classi sociali più elevate il rallentamento è comune a tutti i paesi è molto forte in alcuni in alcuni meno forte in altri qui vediamo più o meno c'è una costanza norvegia e svezia questi sono gli uomini anche qui un elemento positivo come analogamente al caso dell'istruzione la situazione anche se di poco però è migliorata invece per le donne veramente di poco però venete il triangolino è più in alto rispetto al quadratino quindi non c'è stato in termini assoluti un grande miglioramento però in ogni caso il segno è positivo non è negativo come nel caso degli uomini questo non necessariamente vero negli altri paesi se noi prendiamo la svezia e la norvegia invece vediamo come la fluidità sociale per le donne sia diminuita per le donne nate negli anni 90 rispetto agli anni 80 quindi in questo senso direi fino ad ora emerge come in termini relativi ci sono stati progressi più per le donne che partivano ovviamente c'è ovviamente come constatazione svantaggiate rispetto agli uomini retribuzioni e reddito qui arriviamo alle note dolenti cioè via via che ci spostiamo nelle corti più giovani le retribuzioni e i redditi prima essere meno elevati rispetto alle generazioni che hanno preceduto questo è un confronto omogeneo quindi per data età rispetto alle corti nate negli anni 50 54 rispetto alle altre ovviamente non è stato possibile ricostruire i dati molto all'indietro però vediamo che laddove abbiamo dati per tutti quanti vediamo come i nati nei 50 hanno retribuzioni decisamente più elevate a parità di età sottolineo rispetto alle corti successive se noi confrontiamo queste due linee i nati negli anni 60 64 a parità di età quindi facendo questo confronto fruiscono di retribuzioni di gran lunga più elevate rispetto ai nati negli anni 70 74 quindi qui si vede con tendenza a peggioramento della situazione tra i grafici un po complicati da analizzare vi chiedo di prima faccio vedere in sequenza stati uniti germania italia date un'occhiata semplicemente l'andamento questo cosa è un grafico che sono state osservate le posizioni in termini di reddito delle persone per un certo numero di anni cioè sono state intervistate le persone per 35 anni e quindi ogni segmenti know si riferisce a persone di una certa classe dà i cui redditi sono stati seguiti per i restanti anni l'andamento generale da un'idea invece di come si evolve il reddito in funzione dell'età ma la vediamo gli stati uniti e li ho presi perché sono nei paesi analizzati che sono molto di più di questi tre sono i paese potremmo dire più dinamico innanzitutto perché sono molto più ripide i segmenti ni che mi mostrano per una certa persona come varia il suo reddito al passare degli anni e in più anche perché nelle fasi iniziali e centrali della vita c'è un aumento del reddito che poi sappiamo si riduce perché negli stati uniti è molto meno forte la protezione in termini sistema pensionistico e così via si abbassa un po vedete questo andamento campanula re per la germania però vedete come sia abbastanza ripido i sì i singoli segmenti tendono anche a essere però inizialmente di b italia il piattume totale sia in termini di segmenti sia in termini di andamento rispetto alle allora c'è da dire questo con riferimento all'età giovani tutto sommato la posizione non è sfavorevole rispetto altri paesi perché sono molti forti i trasferimenti intrafamiliari cioè tipicamente i genitori aiutano i figli quindi inizialmente il filgio non italiano sta mediamente meglio rispetto al giovane tedesco il giovane americano che è molto più lasciato a se stesso e molto meno sussidiato dalla famiglia di appartenenza la cosa che preoccupa invece è il totale piattume la curva piatta significa che non c'è dinamismo nella nell'economia non c'è dinamismo nella società rispetto al grafico iniziale questi sono i redditi quindi tengono conto anche dei trasferimenti come ho detto prima interfamiliare trasmissione dei redditi questo è un altro dato che io trovo estremamente preoccupante e misura l'elasticità intergenerazionale quanto più elevato il valore tanto più forte il legame tra la situazione del giovane rispetto alla situazione della famiglia di appartenenza quindi se noi troviamo un giovane che sta relativamente bene questo significa che sta bene perché stava bene alla famiglia di appartenenza e vediamo che noi siamo tra i paesi che hanno la minore più forti più forte legame familiare in primis il brasile subito dopo l'italia ci sono anche altri paesi ci ha sorpreso molto trovare gli stati uniti con un che hanno un forte legame non penserebbe a priori però vediamo qua abbiamo i paesi nordici invece in cui il legame eterno e cioè la fortuna il successo del giovane non dipende dal fatto che la famiglia di appartenenza aveva successo vedo di arrivare rapidamente al termine un rapido accenno tasso disoccupazione totale per classe di giovani andamento temporale l'occupazione inizialmente è aumentata in parte potremmo dire grazie ai contratti di lavoro flessibile però quando le cose sono iniziate andar male vedete che il tasso disoccupazione in realtà diventa molto diverso tra giovani e meno giovani proprio perché c'è questa diversa posizione contrattuale il giovane con le varie forme di contratto a tempo determinato invece il nongiovane ancora con i rapporti di lavoro a tempo indeterminato vediamo di arrivare prima di arrivare a conclusioni un altro dato l'ultimo dato numero medio di episodi di disoccupazione tra il primo lavoro e 35 anni anche qui visto g più scuri sono le vecchie generazioni nati nel 39 l'istogramma più chiaro via via è la corte più giovane che abbiamo seguito quelli nati nel 60 69 si vede come sistematicamente si innalza il numero medio di episodi disoccupazioni di via che si passa alle corti più giovani e l'altro aspetto anche molto preoccupante è come sia particolarmente acuto il fenomeno tra chi ha tra coloro che hanno un'istruzione molto bassa 0 56 vuol dire che il 56 per cento di probabilità di avere avuto disoccupazione dal momento in cui si è entrati nel mercato del lavoro al momento in cui si sono raggiunti i 35 anni di età per le donne analogamente ancora più acuto il problema vedete anche qui rispetto agli uomini torna un attimo indietro lotito scusa ecco qui vedete guardate i valori 0 20 40 31 per gli uomini 0 61 0 71 quindi siamo quasi a livello doppio cioè la probabilità di essere disoccupati per le corti più giovane è doppia per le donne rispetto agli uomini vediamo di arrivare a dare una qualche conclusione quindi queste conclusioni si riferiscono alla seconda parte quella in cui abbiamo confrontato le varie generazioni di giovani che si sono succedute non dimentichiamoci la prima parte la conclusione della prima parte cioè che noi continuiamo a scaricare degli oneri sui posteri oneri di finanza pubblica sui vostri questo è vero in tutto il mondo occidentale magra consolazione la nostra posizione non è affatto peggiore anzi è migliore rispetto a quella di germania e gli stati uniti di tanti altri paesi perché perché in fondo nonostante tutto alcune riforme soprattutto in campo previdenziale noi le abbiamo fatte sono state molto più severe molto più pesanti ovviamente allo stesso tempo per i giovani rispetto agli altri paesi però la conclusione della prima parte continuiamo a implicitamente a scaricare oneri sui posteri il processo ancora non si è concluso con riferimento invece al confronto tra le generazioni che si sono succedute quindi parliamo dei più giovani che noi abbiamo seguito attualmente viventi possiamo dire ci sono alcuni aspetti positivi ricordiamoci accesso universale servizi pubblici di base sono più scolarizzati e meno forte il legame con l'istruzione della famiglia è aumentata la partecipazione al mercato del lavoro soprattutto per le donne può sembrare strano io non ho mostrato i dati ma è minore il rischio di lavoro nero rispetto al dopoguerra per carità non sto dicendo che noi siamo una situazione ottimale però qualcosa è migliorato e non dimentichiamoci i giovani di oggi appartengono a famiglie molto più benestanti rispetto ai giovani ieri in particolare le prime corti quelli del dopoguerra purtroppo però a fronte di una diciamo di una diapositiva di aspetti positivi ce ne sono due di aspetti negativi primo aspetto ricordate ho fatto anche un accenno alla scuola media unica soprattutto all'accesso all'università indiscriminato ci sono dubbi sulla qualità dell'istruzione minor valore per l'accesso alla professione miglior rendimento economico anche p sono stati fatti degli studi avere una laurea garantiva un certo rendimento in termini di maggiore retribuzioni negli anni di lavoro che un tempo era molto maggiore rispetto ad oggi però questo è in parte colpa della qualità distruzione in parte a mio giudizio anche colpa del mutamento del settore produttivo abbiamo perso grandi industrie che potevano ritardato ingresso nella vita adulta e di coppia qui ci si deve sempre porre la domanda è una libera scelta è una conseguenza di ostacoli e evidente che per una parte libera scelta se aumenta il numero di anni di scolarità perché maggiore la partecipazione che sull università e evidente che si ritarda l'ingresso nella vita adulta però non è solo libera scelta in altri casi invece proprio frutto di ostacolo la mobilità sociale si è ridotta meno forti del problema per le donne rispetto agli uomini devo dire ovviamente noi tutti sappiamo rinnovate spinte all'immigrazione anche qui con tutto il rispetto per le persone che sono sempre comunque individui e persone potremmo dire stiamo esportando cervelli e stiamo importando braccia ripeto senza voler con questo denaro è nulla nei confronti della persona in quanto tale ma in termini economici c'è questo fenomeno retribuzioni basse in flessione su questo dirò ancora qualcosa tassi di disoccupazione cumulati più alti diciamo che l'andamento se per le varie corti un andamento a tassi di occupazione ero alti nel dopoguerra c'è stato il periodo soprattutto degli anni del boom economico in cui è diminuita la disoccupazione ora sta ritornando l'aspetto assai grave spesso privi di protezione contro la disoccupazione cita un dato del veneto due terzi dei disoccupati involontari con ata inferiore 30 anni non ha alcun strumento di protezione contro la disoccupazione che significa terminato il lavoro a progetto terminata la collaborazione non vi e non trovano una nuova occupazione e non hanno diritto ad alcun sussidio ancorchè temporaneo per la disoccupazione questo elemento particolarmente delicato avranno pensioni molto più basse il nuovo sistema pensionistico rispetto al vecchio non ha più gli elementi di redistribuzione interna se qualcuno di voi ricorderà come qualcuno ricorderà esisteva la pensione minima si calcolava la pensione se l'importo è inferiore al minimo spettava comunque il minimo tutto questo è sparito l'unico elemento di rete di sicurezza rimasto è l'assegno sociale che spetta al ultra 65enne sprovvisto di reddito se non ricordo male l'importo e 400 euro al mese questa è l'unico elemento di redistribuzione universale rimasto ancora nel nostro sistema un rapidissimi cenno a questo aspetto retribuzioni basse e inflessioni la mia lettura abbastanza semplice quando noi avevamo tassi di cambio flessibili e l'industria italiana perdeva competitività avveniva una svalutazione la svalutazione comporta ovviamente una perdita di potere d'acquisto che però è generalizzata sotto forme di maggiori prezzi e quindi si tosava le retribuzioni di tutti passaggio prima a tassi di cambio fissi poi all'euro se l'economia italiana perde competitività è necessario quello che si chiama una svalutazione reale cioè bisogna comprimere non essendoci un tasso di cambio vengono compressi i redditi delle persone con questa particolarità che guarda caso sono stati introdotti i contratti di lavoro flessibile e quindi la compressione dei redditi nominali avviene soprattutto per coloro che hanno il contratto di lavoro a tempo determinato mentre chi è titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato non può vedersi rinegoziato lo stipendio al massimo non avrà un aumento ma non può avere una riduzione soprattutto non può avere uno stipendio più basso quindi il passaggio a un regime di tassi di cambio fissi e all'euro unito alla perdita di competitività dell'italia fa sì che l'impoverimento che è implicita ogni volta in cui un economia perde competitività si impoverisce però l'impoverimento un tempo veniva spalmato su tutte le generazioni in vita in quel momento ora è un impoverimento che si concentra sui giovani questo è un elemento particolarmente preoccupante che purtroppo però si è osservato anche se in altre forme anche in altri paesi passino gli stati uniti mi fermo qui vi ringrazio per l'attenzione ovviamente sono a disposizione per eventuali chiarimenti grazie ovviamente ringraziamo il professor sartor per la presentazione ricchissima di dati suggerisco a tutti se riuscite a recuperare slide perché è utile alla portata di mano questi dati perché spesso mancano dal dibattito pubblico è di nuovo noi economisti tendiamo a dare molta rilevanza ai dati e a basare le considerazioni su questi vedo una mano alzata quindi darei subito la parola la platea eventualmente mi riservo di fare una domanda alla fine se c'è tempo si buongiorno sono fabrizio tonello dell'università di padova bray una spiegazione su due delle ultime slide che appaiono leggermente contraddittorie fra loro la terzultima se non sbaglio parla di aumentata partecipazione al mercato del lavoro dei giovani è l'ultima palla di tassi di disoccupazione cumulata più alti allora c'è davvero un aumentata partecipazione al mercato del lavoro dei giovani con 30 per cento di disoccupazione se non sbaglio è l'ultimo dato di cui ha parlato l'istat grazie direi di raccogliere tre domande poi risponde se per il professore va bene zanoni da bologna ma intanto mi complimento per una delle cose più sintetiche gare dalla fine su come l'uscita del meccanismo inflazione già di fatto penalizzato in questo senso penso che molti economisti ancora non l'abbiano capito prodi sicuramente non ha gradito se possa da bologna glielo ricorda la domanda che dovevo fare sul meccanismo demografico si è fatto studi relativi al con la connessione la produzione di petrolio questo mi riferisco ad esempio alla studi di armaroli su il consumo di energia diciamo perché consente appunto di avere di fatto di fatto schiavi virtuali che ci consente di produrre molto più cibo di far fruttare molto più le risorse che ci sono e quindi questo quanto ci sente di avere molte più persone sulla terra mi riferisco al boom demografico che sarebbe il motore se questo questo ha fatto qualche studio se c'è qualche legame c'è la previsione di produzione per trova nel futuro come impatta su tutto questo meccanismo demografico grazie grazie raccogliamo ancora una domanda poi rispondiamo a questo blocco eventualmente poi stefano palumbo ricercatore sociale un paio di chiarimenti su due grafici in particolare abbiamo pagina 14 trasferimenti netti per età e genere e a colpo d'occhio sembrerebbe che soprattutto per gli uomini ma anche per le donne il contributo nell'età centrali sia superiore in valori assoluti a quello che si riceve nell'età più giovani più anziane i volumi diciamo così di queste aree sembra decisamente superiori a destra che non a sinistra molto per gli uomini ma mi sembra in parte anche per le donne io vedo che il dato del 97 quindi non recentissimo però sembra che ci sia un un maggior contributo rispetto a ciò che si è si riceve quindi ci sarebbe un attivo netto sostanzialmente non so se ho interpretato bene la seconda invece è il numero 3 grafici più avanti quello sulla iniquità fra generazioni e corte 52 con 70 capisco perché nella prima con un primo confronto al 70 c'è un 23 per cento in più e poi sotto è invece il 20 per cento è confrontato 88 anche sull 20 per cento proprio capire come si genera i due valori bene allora innanzitutto grazie per aver seguito attentamente questa chiara e vinte dalle domande che sono state poste occupazione e disoccupazione la questione è molto semplice l'esistenza di nuove forme contrattuali ha fatto sì che nei momenti di crescita l'occupazione sia salita rispetto a quello che sarebbe che si era che si osservava negli anni precedenti in cui non c'erano quelle formule contrattuali allo stesso tempo nel momento in cui c'è recessione c'è una grande c'è una maggiore facilità di liberarsi di forza lavoro di manodopera rispetto al passato quindi quello ormai avendo completato il ciclo perché c'è stato il periodo in cui molti commentavano in maniera univocamente positiva l'esistenza dei contratti di lavoro a tempo determinato flessibile vedete quanto è aumentata l'occupazione e verissimo però come ogni cosa c'è anche un rovescio della medaglia cioè c'è una maggiore possibilità per la singola impresa di poter ridurre l'occupazione nel momento in cui le cose vanno male perché basta non rinnovare il contratto nel momento in cui viene a scadenza quindi non sono in contraddizione le due affermazioni il senso che diciamo quelle nuove diciamo c'è maggiore flessibilità la flessibili tipicamente significa si sta meglio quando le cose vanno bene e non lo so se si possa dire si sta peggio rispetto allo scenario alternativo ma in ogni caso c'è maggiore disoccupazione quando le cose vanno male quindi non vedo contraddizioni tra quelle due affermati non sono sicuro di aver colto in pieno la seconda domanda era consumo di energia e demografia se non ho capito male allora il punto i dibattiti sono sempre particolarmente forti acuti rispetto alle varie visioni del mondo la chiave di volta il progresso tecnico nel senso che se noi facciamo riferimento alle previsioni di malthus e direi pochi stanno ma io per primo lo scoperto da poco l'italiano botero duecento anni prima aveva enunciato quella che poi sarebbe diventata famosa come la profezia di malthus quelle affermazioni cioè attenzione all'aumento della popolazione ci porterà un certo punto è insostenibile a parità di conoscenze tecnologiche e quindi quella profezia malthusiana alcuni periodi non si è avverata grazie se vogliamo a l'innovazione scientifica tecnologica e evidente che se noi proiettiamo l'attuale situazione nel futuro congelando le tecniche non è sostenibile nel senso che rischiamo davvero di arrivare al svuotamento delle risorse naturali l'auspicio è ci possano essere dei momenti proxy possibilmente il più possibile vicini a noi in cui si riesce a generare che so energia che la principale fonte di consumo di risorse naturali in modo diverso energie rinnovabili solare e così via e poter sfatare una profezia di malthus che sembra di nuovo essere assai vicina ai tempi nostri ovviamente non basta solo quello ci vorrebbe anche una maggiore sensibilità nelle nostre scelte di consumo anche banalmente parlare di consumo di carni sappiamo quanto diverso è il consumo d'acqua per poter allevare che so un 2 rispetto al consumo d'acqua per allevare un pollo meglio ancora se riusciamo usare proteine di tipo diverso di quello anni quindi la non ha a che fare con la tecnologia la a che fare dei nostri consapevolezza le nostre scelte di consumo ma se noi riuscissimo a mettere insieme le due cose forse forse lo spazio c'è in più diciamo che come macro correlazioni si osserva che il calo della fecondità si associa a due elementi aumento del reddito pro capite aumento dell'istruzione delle donne se noi osserviamo i dati del nord africa i danni in nord africa sono molti in termi fecondità sono molto più vicini all'europa al resto del mondo occidentale rispetto all'africa subsahariana quindi le due i due elementi ora l'auspicio è che possa diffondersi l'istruzione tra le donne in tutto il mondo possibilmente possa aumentare il reddito pro capite forse può anche da questo punto di vista è probabile che la bomba demografica venga disinnescata ultimo aspetto allora il nuovo riportato il dato molto vecchio o semplicemente perché qualitativamente scuso mia pigrizia l'avevo pronto però in dati o i dati più recenti del 2008 la forma non cambia molto cambia solo il punto cosiddetto il break even a posizione e era 0 a 18 anni e siliqua e 18 sono diventati 20 perché le persone entrano nel mercato di lavoro più tardi però la sedazione e giusta di visualmente però teniamo conto che non sono state imputate tutte quelle spese che sono indivisibili quindi mediamente la popolazione deve generare più imposte rispetto ai benefici che ottiene perché uno bisogna pagare gli interessi del debito pubblico due bisogna che può pagare i servizi di difesa le infrastrutture che non sono state in tutt e al singolo ci sono altri studi che fanno questa imputazione e dicono pro capite costanti io non sono sicuro che quella via sia la migliore perché sembra che il servizio a difesa sia correlato alle dimensioni della popolazione come mai non lo è è correlato alle caratteristiche del territorio nella collocazione geopolitica comunque l'informazione come dire l'osservazione è giusta e acuta si pagano imposte nette perché servono per pagare quelle parti di spesa pubblica che non sono imputabili in termini di genere età il confronto è diverso per le due corti perché sono diversi i periodi c'è il primo caso la corte degli anni dei nati nell'anno cosa e 70 scusate nel si sono confrontate con la corte del 54 andando 1154 di nascita poi con la corte dei nati negli anni tanta quindi sono sfasati temporalmente le storie sono sfasate temporalmente questo genera un sì come l'economia continua a cambiare la finanza pubblica continua a cambiare sfasando il confronto le finestre sono leggermente sfasate e ne deriva una variazione di aliquota che è diversa però inter e di confronto tra le due le due coppie di corti e assolutamente omogeneo ci sono altre domande mi riservera yallo dal diritto di farne una io abbiamo accennato anche nell'introduzione che ne nelle gerarchie più alte della legge negli atti costitutivi degli stati i posteri vengono trattati con pari dignità rispetto agli estensori delle leggi ai viventi l'impressione anche dai dati capriate che nell'ordinaria amministrazione dello stato poi questo non avvenga volevo chiedere se nella sua esperienza alla luce degli studi che effettuato qual è il motivo appunto perché poi nella gestione nella quando l'attività di governo tendenzialmente viene scaricato un peso molto elevato sui posteri perché non sono più presenti nel dibattito corrente la mia esperienza anche la mia percezione anche alla luce di alcune esperienze svolte in termini ancora più generali e questa è difficilissimo che una classe politica che sia parlamento che sia governo si dia carico di un problema che non ha già manifestato i propri effetti in maniera concreta questo è il classico caso delle pensioni in cui ricordo che tra i primi a lanciare gli allarmi è no dal punto di vista accademico onorato castellino che tra l'altro è potremmo dire il maestro d elsa fornero è il primo economista italiano che si è occupato sistematicamente di pensioni e dal punto di vista della classe politica dirigente paolo basi ancora alla fine degli anni 70 inizio anni 80 hanno lanciato degli allarmi che erano poi stati ripresi da alcuni organismi internazionali fondo monetario ocse quindi c'erano tutte le informazioni a disposizione per capire che bisognava mette mano a qualcosa il metter mano poteva essere fatto in termini estremamente semplici dicendo da domani le cose cambiano completamente per chi entra per la prima volta il mercato il lavoro pro rata per tutti gli altri perché non è stato fatto perché non c'erano i segni concreti del delle tensioni quei segni concreti si sono manifestati in maniera devastante nel 1992 ricordiamo la crisi della lira che all'improvviso da 700 lire a un marco ci volevano 1200 lire un marco abbiamo rischiato pochi lo sanno allora lavoravo al servizio sulla manca l'italia abbiamo rischiato che qualche asta di bot saltasse il che se fosse veramente saltata sarebbe stata la fine della della finanza pubblica italiana a quel punto parlam esecutivo e parlamento capiscono che non si può più procrastinare e la famosa manovra dei 90mila miliardi è stata varata quindi questo è il tratto comune devo dire che dal punto di vista delle procedure parlamentari anche ora è cambiato qualcosa perché la cosa che io ho trovato sempre folle e che noi sappiamo che per rispettare l'articolo cos'è 81 83 la costituzione sulla sulla copertura delle leggi di spesa ci deve essere una relazione tecnica che dice che le spese sono coperte e bene in tutti i provvedimenti che avevano a che fare con spese pluriennali tipicamente le pensioni guardava all'anno immediato l'effetto sull'anno immediato quindi chiaramente si poteva raddoppiare la pensione a qualcuno dicendo che quando matura la pensione pensione doppia sull'anno non si osserva nulla dopodiché anche a furia di vedere questi problematiche anche grazie alla crisi finanziaria sfiorata è stata introdotta i termini di procedure parlamentari l'obbligo di prevede che la ragioneria fornisca il piano di copertura della legge di spesa per dieci anni o dieci anni non è la perfezione perché la perfezione un sistema pensionistico genera effetti per minimo 30 anni però dieci anni è molto meglio che non hanno solo quindi c'è stato anche un piccolo miglioramento in termini di procedure parlamentari che disciplinano l'approvazione delle leggi di spesa in campo previdenziale perché deve essere presentato un quadro di copertura per almeno 10 anni c'è stato un lentissimo adeguamento quello che c'è da dire che però nella nostra costituzione se viene interpretata eletta con dovuta ragionevolezza c'era già tutto perché quando l'articolo scusate non mi ricordo su 81 83 prevede che ogni oggi a display deve avere una copertura non li si può interpretare dicendo che la copertura di n mediante emissione dei bot e c'è stato un periodo in cui dotti interpretazioni giuridiche hanno spinto anche verso questa interpretazione grazie ancora e grazie a tutti voi
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