L'informazione in tv: modelli a confronto
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L'informazione in tv: modelli a confronto
Quali sono le differenze tra il giornalismo televisivo italiano e quello di altri paesi occidentali? Come viene trattata la politica in TV? Qual è il contenuto informativo dei talk show rispetto alle inchieste? Come si sono comportati e come si sarebbero dovuti comportare i media durante la crisi? Si confrontano sul tema protagonisti e studiosi dell’informazione italiana e straniera.
ma che bel post ma che bel teatro ma che bella citta ma che bel sole guardavo in giro oggi sembrava nero incerto sembrava di essere a una partita dell'olanda alla rivoluzione in ucraina un in un raduno di hare krishna halloween banche che fanno da allora per non è per cominciare oggi per non essere troppo buoni devo dire lucia la battuta più crudele che ho sentito nel pomeriggio è venuto un collega noi giornalisti siamo molto felici di essersi infilati pure qua in economia e il mio collega da me mi ha detto non dico chi è neanche sotto tortura magari dopo due minuti ha detto certo che la crisi è dura noi giornalisti abbiamo dovuto abbassare l'asticella a metterci con gli economisti questione piaciuto molto possiamo rivenderci scherzi a parte grazie da parte lezione di essere qua allora più prima di fare le presentazioni e questo sarà di gran lunga la cosa più mio intervento più lungo della serata io voglio dirvi siamo scambiati un po di opinioni prima di cominciare sono le presentazioni abate che i nomi li conoscete e il tema informazione tv modelli a confronto è ovviamente molto vasto e lì ho pensato due cose mi tocca in qualità di conduttore la prima è di delimitare un po il campo anche se poi ognuno come succede in queste cose nessuno a un discorso pronto dirà quello che vuole però quando si parla di informazione in tv io penso ci sono almeno tre elementi c'è una questione di modello di business sbarra risorse che è un tema potremmo parlare solo di quello tra serata c'è una questione legata alla alla la tecnologia le quindi alle modalità di uso parlavo prima luna solare 17 anni ho un figlio della stessa età chi guarda la tv e lui non capisce dice per palinsesto vedevo guardarla quando vogliono loro quando voglio guardarla quando voglio io e di fatto un ragazzo che ha 7 alla guardano solo sul computer affascinante e riguarda anche l'informazione ma è un tema che se vogliamo trattare interessante e poi c'è un terzo che riguarda la qualità el indipendenza dell'informazione in televisione ho la sensazione visto il gruppo stasera che forse il tema che interessa più a voi e forse anche a voi altri però ognuno è libero per di spostarsi negli altri però certamente tutto non possiamo fare l'altra cosa che ho proposto è di visto che parliamo di modelli televisiva al confronto e abbiamo non solo due stranieri e adesso comincerò a presentarle perché è ricchi joseph francese venuto in italia ha scritto due libri uno si chiama su berlusconi su berlusconi a mani basse sud italia resistibile ascesa di silvio berlusconi e lealtà all'esame cavaliere ed è berlusconi a berlusconi quindi un interessante ci dirà alcune cose e poi abbiamo un collega americano che è avvenuto ha conosciuto bergamo giusto come studente all'inizio è uno che la prima cosa che avete in italia bergamo e si innamora è già curiosa io vengo da quei posti guardate io sono di crema e la sorellina piccola di bergamo è una grandissima passione per me il bergamasco del più accento più sexy d'italia quindi non so se mi spiego non stava però è curioso e allora riccardo iacona lo conoscete è uno dei pochi forse siti in due che fanno il reportage in prima serata in italia quindi mi ricordo ai tempi non santoro di samarcanda le ultime cose che ha fatto sulle case degli ospedali lui si occupa di giornalismo particolare che riguarda l'informazione in televisione il professor mancini che qui di fianco a me gli ho detto prima ci siamo già visti dentro qualcosa in più basse per ora una vasca da bagno no professore di questo sono certo ma era qualche qualche incontro paolo mancini a professore di sociologia della comunicazione all'università degli studi di perugia ha scritto diversi libri in particolare sull'informazione televisiva l'elezione uno dei titoli è come vincere le elezioni immagino che lei è un titolo che piacerebbe molto a bersani non solo a lui come vi chiamano lui e lucia annunziata siamo amici da molto tempo ci conosciamo dai tempi dell'america e anche prima insomma antipatico non ha bisogno di presentazioni presente lo stesso è una giornalista che a cui è capitato anche a essere presidente della rai adesso conduce mezz'ora su raitre ha lavorato per il corriere però me lo sapete la sfida iniziale era questa di provare a chiedere ad alcuni di loro di due minuti e mezzo per raccontare il modello informazione che conoscono due minuti e mezzo così almeno partiamo da qualche fatto quindi due minuti e mezzo possiamo cominciare con lui sulla francia che ti spiega tutti come il sistema televisivo immaginava una donna immaginata da su berlusconi subito dopo dopo allora lui ci racconta la francia è curiosamente lucia si è scambiata di ruolo e hanno deciso che lei racconterà il modello televisivo americano che conosce bene e lui vuole raccontare una delle tv italiana me va benissimo quindi lasciamo parlare loro e poi le mie prime due domande saranno per riccardo iacona e per il professor mancini quindi questi saranno i primi cinque interventi che di tre ci informano ovviamente a modo loro allora 2 tocchino le prime due domande e poi andiamo avanti senza un particolare regole ripeto scusate se ho parlato tanto poi starò buono quindi cominciamo come il modello televisivo francese proprio brevemente due minuti e mezzo così impariamo tutti il modello televisivo francese possiamo descriverlo abbastanza semplicemente con un polo pubblico abbastanza forte con tre canali un altro più regionale con scola e poi un canale culturale franco tedesco addirittura che arte e con una parte del pomeriggio e del giorno che educativo poi ci sono due reti private che fronti la più grossa della più grossa la televisione francese privata che appartiene alla guida e la seconda è insiste poi c'è un'altra televisione che si chiama canal plus che avete conosciuto pure voi in italia tramite telepiù che a pagamento o poi ci sono adesso con tutte queste soli sei principali canali poi ci sono tutta una serie di canali sul digitale terrestre anche via cavo e in cui tra l'altro ci sono parecchie televisioni di informazione oltre force banca che appartiene pure al servizio pubblico c'è in televisione che appartiene a llc che legato a te fa c'è beppe antichi lui dunque una serie di tagli di televisione di informazione però l'iva è molto riduttivo quello che dico perché soltanto un panorama la cosa che sarebbe interessante sapere come siamo arrivati a questo perchè ovviamente e lì ci sono avranno dei paragoni da fare con italia che secondo me sarebbero molto internet interessanti per quanto riguarda il servizio pubblico poi forse col tempo e tornerò su come siamo arrivati a questo per il servizio pubblico c'è stata una riforma recente di nicolas sarkozy che ha deciso di togliere progressivamente la pubblicità sui canali sui canali pubblici e dunque ormai si si comincia più esserci la pubblicità dopo le 20 e poco a poco è previsto che la pubblicità uscirà del tutto dal del servizio pubblico aprendo non c'è nola è la cosa che sarebbe veramente breve da dire è che negli anni 70 c'era soltanto il servizio pubblico che è stato che era tramite l'arte f che tira una forma di di regia duke è molto legata al potere dopo il maggio 68 questo test è stato fatto esplodere però comunque era era molto sotto controllo politico quando nell 81 fornite non arriva al potere riprende questo questo questa direzione questo controllo in qualche maniera del servizio pubblico però aveva appunto nei suoi proposte nelle sue 110 proposte l'idea di smettere con questo monopolio e questo controllo politico era un impegno della sinistra francese da lì c'è stato la metà degli ottanta la privatizzazione del del primo canale poi c'è stato l'apertura a canal plus poi c'è stata un'apertura sis dunque l'apertura a nuovi e diversi operatori questo questo soli gli elementi molto forti che ci permettono di arrivare alla citazione oggetti ma come dicono in bocconi follow up question chi sceglie in francia i direttori dei telegiornali principali appunto questa volta breve poi dopo torniamo breve la politica il green board rimanere prima c'era un un'istituzione intermediaria tra la politica e e l'odio visivo pubblico che è stato che era stato appunto ideato dal governo limiterò all'inizio nell 86 e poi dopo è diventato nell 89 il consiglio superiore visivo in cui nove nuovi membri sono nominati come per il consiglio costituisce per corte costizionale 3 dal presidente della repubblica a 3 dal presidente dell'assemblea della camera dei deputati e tre dal senato rinnovabile questi avevano come scelta possibilità non soltanto di controllare il pluralismo di controllare di culturale il rispetto dell'impegno delle varie televisione ma anche di nominare i dirigenti con la riforma di sa così il presidente potrà scegliere il presidente degli tutti i settori dio visivo in cui stiamo tornando a una situazione che avevamo lasciato in cui ci dovrà avere il parere del consiglio superiore visivo però ormai sarà nominato dal presidente della repubblica quello che ha già fatto ad esempio quella radio la radio francese non ci teniamo al sistema americano in due parole in tre minuti siamo sicuri che poi non ti offendi io sbaglio ci scambiamo dunque la prima cosa che devo dire che sistema sino americane una grande favola e una grande favola soprattutto ai nostri occhi di europei esiste un mito sulla superiorità del giornalismo inclusa sono in generale che non regge più alla verifica dei tempi se mai aperto in particolare la televisione americana e di scarsa qualità fa della televisione estremamente diciamo superficiale semplificata di impatto soprattutto i vecchi nomi hanno portato via con sé come un po è successo anche in italia diciamo la grande struttura del giornalismo di opinione e di inchieste a parte dunque pochi esempi secondo me il giornalismo la televisione americana e una televisione molto più semplificata molto più d'effetto e tutto sommato più prona al potere perché molto a critica proprio nella sua capacità di analisi di quella che è l'italia c'è una piccola televisione pubblica che è la pbs che è molto graziosa come televisione soprattutto se vi piacciono le storie di agatha christie perché il toro e il teatro di shakespeare dato come diciamo prossimo da una televisione molto carino ma questo è il suo ambito un'altra grande favola del giornalismo anglosassone che ci viene sempre offerte che noi ci beviamo e contro cui invece faccio una crociata è il fatto che il giornalismo anglosassone e indipendente ora se è una cosa è successo di molto rilevante nello sviluppo della televisione americana è stato proprio l'irrompere della iper politicizzazione all'interno del sistema politico parlo della fox innanzitutto che è stato il primo canale repubblicano militante che poi diciamo ha in qualche modo ricollocato anche tutti quanti gli altri sulla fox voi potete vedere quando volete perché sky lo show di beck rispetto a cui santoro dice oggi io e pronto per andare a fare il presidente della repubblica insomma in termini proprio vedere se uno è radicale l'altro è proprio spostato altra grande favola e la cnn la cnn ha sapete quanti ascoltatori far di media la cnn christiane amanpour sulla cnn tra l'altro che saranno pure adesso lasciata fa grandissimi ascolti quando fa 400mila persone cioè in italia 400mila persone vi cancellano per la televisione però la cnn come dire ha creato uno stile un modo però è una classica per il fiore americana che pur fluita all'estero che all'interno della stessa negli stessi stati uniti quindi io penso che grosso modo la televisione americana è peggiore della nostra lucia algida e neutrale ascolta una domanda anche per te e noi pensavamo che in america ibis indices ibs i grandi ancora della sera avessero un idea di un giornalismo in qualche modo quarto potere la fox news parla principalmente ai suoi ai convertiti è un'azione repubblicana per repubblicani questo modello ha un successo commerciale secondo te il cui successo commerciale è evidente parliamo tutti è destinato ad allargarsi quindi anche un modello che in america diventerà sempre meno steelers ibs civile è vicina il suo radio sulle radio radio tv che poi sono un po spesso lo stesso diciamo da questo punto di vista l'america è avanzata nel senso che tre grandi dinosauri delle tre grandi televisioni generaliste diciamo sono stati relativizzati dal cable e poi dalla tv dalla web tv molto prima che da noi in sostanza però è ovvio che questo è il futuro cioè la web tv è l'america abbastanza chiara una previsione di forti opinioni non di opinioni noi stiamo qui e diciamo che ci ha ragione quindi il futuro della televisione è quella di essere sempre più pinete infatti i tre grandi dinosauri perché sono questi oggi sono rifugiati in quelli che sono i loro show purtroppo devo dire due su tre sono guidati da donne che sono tutte e due delle prop delle fortissime cioè voglio dire diane sawyer che ci ha 60 anni finalmente risolto il suo problema di avere ricevuto e non dice niente assolutamente lo dicono gli dicono di share non lo dico io insomma ma comunque fanno un tipo di giornalismo come dire rispetto a quello coi coltelli e diciamo dell'opinione perché ormai anche i suoi giornali il blog è l'opinione livello di combattimento la linea di combattimento del giornalismo come di carlo perché quello il punto e ovvio che sia come vi sono rifugiati in una forma di il giornalismo che più che neutrale è diventato istituzionale un po all'acqua di rose credo di avere molte prove a mio favore di non essere io soltanto posso portarvi un po di cose scritte in questi debiti non sono soltanto io che sono cattiva però in questo consesso onestamente vorrei che noi non ci raccontassimo sempre le stesse cose perché io credo che il miglior dote di un giornalista è quello non di semplificare ma di complicare gli argomenti di cui parla semplificato perché sei stata molto chiara della domanda risponde a soddisfazione da soddisfazione un conduttore lei a domanda risponde adesso se abbiamo uno scusate questo piccolo cambio che imprevisto però è se abbiamo un microfono cio microfono in sala esiste non ci sono avanzava subito che utilizza partecipazione non è prevista la partecipazione anche c'è un problema non c'è arriva no perché se io gli do due minuti se c'è un microfono insomma ce l'ha non ci avesse non ci andiamo avanti allora alla sorpresa viene dopo allora italia dopo l'italia sarà un pezzo forte siamo in italia e quindi però un opinione di un collega no io non maniero sull'italia però devi fare anche tu come hanno fatto loro è un quadro cioè io vorrei cioè meglio faccio un quadro che conoscete già quindi spero di non sbagliare perché saprete tutti se lo faccio però diciamo che io inizio dal servizio pubblico ci sono tre canali in italia anche sono quelli più seguiti direi che sono tutti i servizi pubblici vengano lottizzati a due vanno al partito di governo e quindi il governo sceglie la dirigenza diciamo dei canali uno va all'opposizione quindi l'opposizione sceglie la dirigenza al canale poi c'è un servizio tra virgolette privato che nelle mani del presidente consiglio e sono tre canali uno di qui direi che sia abbastanza seguito poi c'è un piccolo canale proprietà di telecom italia la7 e poi c'è il ci sono i canali a pagamento e soprattutto come sappiamo e sky proprietà di murdoch rupert murdoch uno degli uomini più ricchi del mondo e anche direi il uomo che il più odiato dalla sinistra americana perché negli stati uniti è lui che a fox news e fox news il canale più come dire fondamentalista di destra che c'è negli stati uniti molto schierato però schierato a destra e quindi questo poi adesso cioè mediaset premium che è un altro servizio a pagamento che sta prendendo piedi si lamentano molto perché sono monopolisti quella di sky io che non conosco bene all'italia però sky un po sì mi interessa questo vuol dire che anche la stessa posizione da presa anche in italia quindi sky copre un po la stessa parte politica no io direi che sky non copra la stessa parte politica in italia dell'ordine anche io sinceramente magari è quello più nemmeno schierata cioè sky news 24 che viene seguito molto specialmente da noi cronisti che danno tutto ecco non è quello con il filtro meno c'è più obiettivo direi questo è lucia ha detto che christian amanpour a4 400.000 mila ascolti come come picco come massimo e viene qua sarebbe cancellato sarebbe buttato ma qua santoro cioè la milioni e milioni e qua viene cancellato quindi io mi chiedo io mi chiedo se non ci sia troppo stato dell'informazione in italia e magari troppo privato nell'informazione americani allora il microfono in sala e la lac al signore in seconda fila terzo posto e che adesso non se l'aspettava che è un autore della bbc in siamo conosciuti a londra ed è uno degli autori di di un programma che ha mandato in bbc2 in prima serata sono the berlusconi show che un bene è la con la fatto insieme a mark franchetti che ha il corrispondente al sunday times da mosca e ha prodotto come lavora da molti anni in inghilterra io l'ho visto lì ci mancava l'inghilterra anche tu hai due minuti poi dopo torni rilassato però non te l'aspettavi adesso stesso gioco tuo due minuti sull'informazione in gran bretagna innanzitutto io vengo dalla regione teens marco colombo appunto sono un giornalista un reporter della bbc soprattutto radio e in inghilterra innanzitutto si può fare questo si può andare come giornalista alla bbc al direttore generale voglio fare un programma in prima serata sul mio primo ministro e te lo fanno fare e fa 3 milioni di ascolto e viene visto da praticamente tutte le persone che sono interessate alla politica internazionale tra l'altro è stato adesso trasmesso in italia da caramente tv e venduti in alcuni paesi nonno non tanti quanti ci si aspettava il sistema inglese molto diverso da tutti quelli che avete detto fortissimo sistema pubblico dove la bbc la fa da padrona nel senso che così grossa che copre completamente tutte le altre tutti gli altri pro cast la bbc ha solo due canali e di cui uno solo fa telegiornale quindi non immaginatevi telegiornali come qua ogni ogni 10 minuti i telegiornali sono telegiornali completamente diversi ed è forse il motivo per cui ero qua perché sono affascinato dal lavoro di iacona come si possa punto a fare informazione facendo approfondimento anche nel telegiornale cioè il telegiornale di mezz'ora ha dentro dei pezzi che sono dei mini documentari non sono delle notizie flash su conferenze o sagre fiere cose di questo tipo quindi uno scopre ad esempio cosa accade in un paese che magari in italia non sappiamo neanche dove sia tanzania cioè paesi anche nascosti corea del nord ecco poi la bbc chiaramente a 250 corrispondenti nel mondo per farvi un esempio velocissimo parla un po troppo da giornalista ma immagino che ne siete allora l'ufficio della bbc di roma sono due persone il giornalista corrispondente e la produttrice sono stati l'ufficio è stato chiuso recentemente si sono spostati in una casa di produzione erano in via della conciliazione sono amici ci ho lavorato parecchio l'ufficio di corrispondenza di di roma di londra della rai sono venti persone e sapete con il privato scusami se ti presso ma deve mai dare un giornalista come a un microfono te l'hanno mollato no è il privato quindi certo che da due canali commerciali appunto la bbc è che oltre ai due televisioni a 6 radio è il sito del sito più importante più visto di notizia nel mondo ci hai tv che una società privata a tutti gli effetti c'è channel four che in realtà non esiste come società perché produce legnosi e le produce ai tv o meglio ai tn le news e le produce una una casa indipendente e invece ci hanno informaticamente sono tutti e documentari quindi è un public pro custer quindi io ho visto ad esempio il chairman il presidente all'amministratore delegato gre o dal parlamento che gli ha detto dovete fare cose migliori dove vi diamo questa licenza perché voi facciate meglio quindi anche il privato deve rispondere in parlamento e trasmettono documentari e internazionali abbastanza politici forti e di critica e questi sono i quattro canali bbc 1 bb sky mtv e sky è forse più vicina alla versione americana sky si allinea lo stato dibattito di recente in cui il bolton che il commentatore politico per eccellenza è stato attaccato dalle star campbell ex spin doctor di blair dicendo tu volevi conservatori quindi a scherzi sa che un po schierata da quella parte anche se ci sono chiaramente giornalisti molto indipendente molto capaci poi ci sono i broadcaster internazionali che vengono visti non so al jazeera mi viene in mente di barbara serra piuttosto che fronti tv ci sono dei canali punti lingua inglese puoi rilassarti grazie così abbiamo avuto un quadro distraiamo parti adesso a riccardo iacona io chiederei se c'è qualcosa dai modelli che hai sentito che mi piacerebbe che suscita un po di invidia intanto la governance voglio dire noi abbiamo la nostra non saranno divise una favola io la vedo un po da incubo il nostro sistema televisivo abbiamo negli anni assistito a un drammatico drammatica riduzione della distanza tra partiti e governance della televisione pubblica parlo della televisione pubblica perché io credo che il sistema televisivo italiano il rinnovamento del sistema di un giorno può partire solo dalla televisione pubblica quindi per esempio io sono molto geloso del sistema inglese no perché nel sistema inglese è evidente l'importanza della televisione pubblica per la comunità è un luogo sacro ancora anche lì problemi frizioni cioè diciamo che le frizioni con una politica sono normali per un per una televisione pubblica per la tesina pubblica e politica me è intrinsecamente politica per il fatto che pubblica per il fatto che è la piazza principale sulla quale si svolge il dibattito pubblico del paese quindi deve rispettare e così via noi da questo punto di vista siamo completamente non garantiti un'altra cosa che invidio per esempio una televisione francese ma anche alla televisione inglese e la capacità la rivoluzione di valore aggiunto cioè la nostra televisione è una televisione povera poverissima io penso che la sensazione che provo io la provate tutti voi cioè quante volte vi siete alzati dopo un'ora e mezza di show informativo e non ho imparato una cosa in più e povera dal punto di vista dei contenuti e povera dal punto di vista dei temi che tratta e povera dal punto di vista dei protagonisti sociali economici questo è un paese che è ricco di competenze di gente che sa fare non vengono mai raccontate è drammaticamente inesistente per quanto riguarda il racconto delle cose che ci circondano per cui per esempio in tutti questi anni in cui si è allargata l'europa tanto per fare un esempio noi non abbiamo chiesto un immagine di bucarest abbiamo visto un'immagine sono convinto che se tu vai tipo le iene a chiedere agli italiani chi sono gli ultimi arrivati in europa lo sanno dire no dopo ed è una televisione che ha ristretto così tanto l'universo del raccontabile sostanzialmente appiattendolo sull'agenda della politica e questo è il controllo della politica il controllo della politica nella televisione pubblica italiana non lo dovete immaginare come una grande forbice che interviene dopo esiste anche quello ormai siamo arrivati al punto che esiste anche quello e cioè tu fai un programma e poi ti devi porre il problema questa parte qui limiamo la no perché noi dobbiamo andare mettere in difficoltà il tuo capo ma l'operazione grossa di impoverimento e in questo senso anche di riduzione della capacità della libertà di questa televisione dell'autonomia la capacità di raccontare più punti viene tutta prima viene nella riduzione dell'universale raccontabile viene nel fatto che a decidere cosa importante per questo paese non è più il direttore di rete nella sua autonomia il direttore del telegiornale della sua autonomia il giornalista che ha in mano una trasmissione della sua autonomia ma è la politica che lo decide che lo vuole imporre questa è la partita in corso consegna quindi al paese uno strumento che sarebbe straordinario in un momento di crisi così grave in cui tutto abbiamo bisogno meno che del silenzio di questa divisione tutto abbiamo bisogno meno che non ti fa sentire le migliaia di punti di vista che possono entrare in circolo le esperienze positive che ci sono nel paese è una televisione che consegna al paese uno strumento per capire quello che ci succede attorno talmente elementare che io dico no voi avete fatto l'esempio dei vostri figli cioè mio figlio che a 16 anni la televisione non avere cioè questo ma perché non l'avete ma perché non ci trovo niente di sé quando se non quando ci sono degli eventi speciali che siano una partita quindi la sua formazione informazione si svolge tutta un altra mattina è una è una della nostra una televisione veramente povera e io da questo punto di vista sono molto preoccupato perché naturalmente impoverisce anche il paese grazie io la domanda a breve per il professore per il professor mancini qua io direi io sto buono perché con lei finiamo il giro poi possiamo anche conversare non c'è bisogno che io lanci anche perché i temi mi sembra io volevo che ci fosse qualcosa di cui discutere all'inizio però una domanda per lei cielo che lei ha studiato molto i rapporti tra la politica e la televisione la sua specialità e sta venendo fuori costantemente in un paese come l'italia per motivi ancora più che altrove per motivi insomma qua dentro conosciamo tutti ma era così anche prima di berlusconi la domanda che le faccia semplice ed è la televisione oggi influisce sul consenso o è una vecchia idea da giornalisti frignoni glielo chiedo perché intervistando algor un mese fa due mi colpì molto il fatto disse guarda guardi o guardano americana strana de leo del to che influisce e come la prova te la do io io ho fatto il candidato presidenziale ho fatto un senatore il nuovo politico americano qualsiasi carica cerchi elettorale cerchi di ottenere tutti i soldi li va a mettere alla fine vuota le casse l'iva a mettere sugli spot da 30 secondi e questa è la prova che la televisione almeno nel mio paese influisce molto sul consenso e dire che non è vero è una sciocchezza esiste una grande fascia la popolazione americana per cui lo spot da 30 secondi è veramente quello che decide il voto non è certo l'informato l'accademico il giornalista il professionista di new york di o di denver però conta lei è d'accordo con goro oppure dice che sono è una fantasia e la televisione ormai non influisce più sul consenso visto tutte le informazioni che ci sono in giro questa lo so siamo perché mi ero preparato nella cosa strana è questa guardare poi un giornalista intervista intervista un professore universitario fa sempre questa domanda quindi me l'aspettavo la televisione conta il problema è che non c'è una risposta non c'è una risposta univoca e e non è colpa nostra nel senso che siamo di fronte ad una realtà la realtà di ognuno di noi che è diversi ciascuno la propria sì che ha una propria storia dietro per cui la televisione conta in relazione alle diverse alle diverse persone di diverse alle diverse psicologia i diversi atteggiamenti quindi non si può dire la televisione spostata 8 voti chi lo dice lo dice perché vuole essere intervistato dal giornalista perché vuole arrivare sulle prime pagine ma la risposta definitiva a questo non c'è non ce l'abbiamo e probabilmente non ce l'avremmo mai dove conta la televisione e in che cosa conta e quali sono invece le certezze che ci abbiamo la televisione conta perché impone i temi della discussione riesce a stabilire soprattutto in italia dove sappiamo benissimo qual è il rapporto tra televisione stampa si vendono meno di 5 milioni di copie di quotidiani al giorno se vediamo le classifiche delle graduatorie di lettura in europa l'italia è al terzultimo posto in europa dopo di noi si vende si legge di meno solo in grecia e in portogallo tutti gli altri paesi stanno davanti a noi quindi è chiaro che chi stabilisce quella che noi chiamiamo l'agenda della discussione pubblica è la televisione quindi la televisione a questa grande capacità di imporre i temi della discussione che cosa importante è che cosa meno importante alla capacità di imporre di stabilire le storie per attorno alle storie poi ognuno costruisce il proprio atteggiamento ma imporre una storia per la quale io ne esca avvantaggiato questa è la grande capacità di chi sa usare la televisione e qui la televisione allora sposta sposta voti è effettivamente convincere la gente qui della televisione da essenzialmente una cosa che sappiamo tutti da visibilità della visibilità alle persone ma dà visibilità soprattutto ai temi riesce a spostare da un punto all'altro il tema importante di una nazione questa è la grande capacità quindi spostare il tema dalla crisi economica stiamo di fronte maggior a economisti spostare il tema dalla crisi economica alla sicurezza dalla crisi economica alle migrazioni significa fare uno spostamento di costruzione del consenso grandissimi in questo senso la capacità a una grande la televisione ha una grande capacità di spostare voti e di costruire di costruire opinioni non è un caso che nel momento peggiore della crisi economica c'è stato detto non bisogna parlare di gravità della crisi perché parlare di gravità della crisi significa va a imporre un tema dell'istruzione e significava quindi probabilmente favorire una parte a favorirne un altra spostare il dibattito da un tema ad un altro e quindi spostare anche atteggiamenti voti percezioni dei cittadini italiani in questo senso direi c'è una capacità della televisione di contare e la capacità di di far scomparire un argomento perché io penso che ho sempre pensato però tutti la televisione che conosce meglio di me che una cosa grande grande potere sia la possibilità di di non di non far passare alcune cose una situazione imbarazzante una questione è un'altra oltre a spostare i temi avere la possibile dire no questo no è una anche questo è un ingenuità e una domanda prevedibile grazie di fatto una domanda subiva me l'aspettavo è solo chiedo chi vince i monti vinci e mondiali che più difficile ma intanto vorrei completare un attimo il padre offerto dal direttore cioè nel senso che io sono una persona di un po anfibia nel senso che vengo dalla carta stampata sono ancora nella carta stampata e la televisione è molto più recente nella mia vita 10 15 anni insomma rispetto quasi il doppio di carta stampata io credo che l'elemento la i media non possono essere staccati per capirne la comprensione nel senso che sono un ciclo molto connesso questo è vero negli stati uniti come ovvero in italia il ciclo è questo la vera agenda la fanno i quotidiani o perlomeno i grandi quotidiani la mattina i quotidiani impongono loro davvero si con il titolo e soprattutto con i commenti e la scelta quello che è l'agenda della giornata la televisione in genere in un processo che questo sia da condannare semplificatorio prende questi temi è lì li fa ad hamburger e li rende come dire molto commestibili al grande pubblico ovvia meglio quello stesso giornata e anche perché il sentire grammaticali aggiungevo ci sono poi anche allora descrive il rapporto qui c'è carino che fa il tg1 sai come sono i giornali dell'una sono ancora i giornali del mattino i telegiornali delle otto hanno delle novità poi dalle 8 in poi la flag ship dell'informazione nei telegiornali che a loro volta influenzano la futura dei giornali che poi escono il giorno dopo aggiunge a questo il corto circuito dei siti che non sono i soli siti dei giornali ma ormai diciamo abbiamo una forza dei blogger sufficiente da poter entrare dentro l'informazione generale direttamente indirettamente eccetera e lì si scopre che c'è molta più relatività nel decidere chi fa l'agenda a mio parere vista da dentro professore perché i giuristi e strano interessi della televisione in italia hanno un'incredibile complesso di inferiorità rispetto ai giorni sta carta stampata il giornalista carta stampata un incredibile senso di superiorità ma nvidia del giornalista della televisione quelli della televisionando una grande presa su varie terre ma si sentono molto protagonisti quindi c'è tutto un problema di vanità orgoglio e supremazia sempre in gioco tra carta stampata in realtà diciamo la vera agenda non avviene fino a che non è messo sul corriere che una cosa non è messo sui tre quattro principali giornali italiani dopodichè la televisione fa un'operazione su questo sono d'accordo con lei di semplificazione e dunque popolarizzazione che badate poi è il contrario di quello che la tv ce la dovrebbe fare perché su questo sono d'accordo con lui diciamo la televisione nel luogo del linguaggio complesso mentre invece in italia non l'abbiamo presa e questa era una vecchia abitudine da quando è nato come il luogo del linguaggio semplice non è per niente vero questo perché noi ci vogliamo raccontare tutto questo per rispondere alla tua domanda chiudo dicendo che secondo me la capacità effettiva oggi allo stato attuale dello sviluppo dell'informazione di poter davvero dirigere l'agenda politica imporre o nascondere gli argomenti non c'è prova si sa che berlusconi in questo momento il leader più in crisi che io abbia conosciuto nella storia della mia vita politica cioè se berlusconi ho controllato la televisione pubblica le sue il giornale libero eccetera eccetera volevo riuscire effettivamente a non far parlare della crisi secondo me c'è riuscito malissimo che poi la ragione poi se vedete la possibilità vorrei riprendere e per cui io penso di poter difendere l'affermazione che ho fatto prima che è un paradosso ma non è un paradosso completamente una provocazione ma non è un paradosso la stampa in italia sta in condizioni pessime ma molto ma molto molto migliori di quanto noi pensiamo e soprattutto è in condizioni ben compresa la sua conflittualità nel conflitto di interesse più forte di molti sistemi più liberi che ci sono all'estero prego io sono sostanzialmente d'accordo il problema però quale lucia annunziata che la stampa influisce su lucia annunziata iaconi mancini sul cittadino poi influisce la televisione questa è la il trasferimento e questo è il problema il problema grosso che noi fronteggiamo davvero l'agenda la fate voi dopo che avete letto il corriere della sera certamente sì ma pochi la trasferisce non siete più non è più la carta stampata nella televisione e qui c'è il grande prima però il nostro amico inglese ha detto una cosa importantissima l'accennata brevissimamente e sono i fatti uno dei grossi problemi della televisione italiana e qui a me travaglio non piace però c'è un titolo di un suo libro la scomparsa dei fatti quello che manca nella televisione italiana e mi sembra che lo dicesse sono i fatti cioè la televisione italiana non racconta infatti la televisione italiana purtroppo è una passerella per i politici per predisporre il punto di vista il loro punto di vista per parlare questa è stata sempre una dall'altra la tradizione della televisione italiana berlusconi non ha inventato niente era in quanto servizio pubblico una passerella perché attraverso la quale i politici potessero parlare direttamente ai ai telespettatori e purtroppo questa cosa è rimasta per cui è verissimo che noi cittadini dalla televisione tutto sommato imparano molto poco imparano imparano sentono quello che i politici pensano su quello che è successo ma quello che è successo il più delle volte non viene raccontata questo è il problema che noi siamo il cittadino non sa quello che succede se non perché ha più a una pluralità di fonti di informazione ma altrimenti vedi sente quello che i politici pensano e questo vale per la rai ma in parte dell'amante vale e forse anche di più in maniera più drammatica anche per le televisioni commerciali forse per di meno per sky è però quello che è importante è che finora la televisione italiana ha sacrificato in grande parte salvo eccezioni la autonomia professionale dei giornalisti il giornalista non è un mediatore ma è un facilitatore cioè colui che consente al politico di parlare al pubblico dei cittadini e questo è secondo me il problema più grosso della televisione nostra in questi anni a steve volevo un mi riallaccio all'inizio del questo suo intervento anch'io sono convinto che ognuno di noi e probabilmente anche ognuno di voi anzi senza probabilmente questa sera metterci altri eseguiti sia a un tanti modi di formarsi le informazioni ma io sarò con vari sarò a vecchio antiquato e non capisco le novità ma sono convinto che anche in questi tempi veloci di internet e di e di tutte e di canali satellitari rimanga esiste una grossa fasce della popolazione di un paese democratico per cui la televisione ancora importante voglio fare un esempio gli chiedo a voi di commentare magari non ho capito niente un esempio di qualche giorno fa repo kissi mo e accaduto a ballarò l'intervento telefonico del nostro presidente del consiglio che ha dato in maniera anche molto decisa ha detto usato parole pesanti contro giannini dicendo voi dite che io ho giustificato l'evasione fiscale addirittura in vita invitato le regioni fiscale e ha detto alla parola e bugiardi menzogna molto molto pesante sul city il giorno dopo è uscito un immediatamente una berlusconi che nel 2004 diceva nelle fra le parole me le ricordo diceva se mi chiedono il 50 per cento di aliquota io mi sento giustificato evadere per quanto posso però quella cosa su internet la vista chi sa va sui siti d'informazione il file è passato però a un pubblico di prima serata televisiva il fatto che lui ha dato del mentitore a un collega in quel modo è fatta vedere era fatto vedere di fronte a 6 milioni degli spettatori no quindi anche il tg3 e poi quando santoro non ci sarà più ecco per esempio questa cosa altri 5 6 milioni di spettatori non avevano dico santoro per dire uno spazio di informazione aperto non solo anno tutto fuori ma siamo lì a i pezzetti che sono rimasti no cioè lui può dire una cosa del genere perché c'è un sistema dell'informazione nel suo complesso e non dobbiamo vedere così purtroppo cioè siamo qui a dirà ma c'è il tg3 che ha fatto questo nel suo complesso c'è un conformismo che fa paura una paura di parmalat di parlar male di berlusconi che si in tutti i qualsiasi collega guarda corrispondente che si riservi che saranno in italia se ne rendono conto guarda la notizia di scajola il tg1 prima di parlarne ha aspettato che scajola dice la sua per due giorni non ne ha parlato questo che significa che per gli 8 milioni quella notizia non è importante capisci cioè è una notizia che sta in periferia scusami c'è un altro corrado che c'è di mezzo però io sono d'accordo con te ma scajola eventualmente se dovuto dimettere allora per mago berlusconi quindi sarebbe in inghilterra l'avrebbero fatto nero landini scorso ma niente insomma ok da è dovuto dimettere molto la mente eccezione di trani che parliamo di cose concrete cioè faccia un esempio mi dica mi dica lei che cosa sarebbe successo con le intercettazioni di trani oppure in francia che si concentra famiglia fammi spiegare dal francese che sarebbe successo se sacco di l'avessero acchiappato mentre diceva a un'autorità di controllo autonoma che doveva chiudere il programma d'informazione più credibile più seguito della televisione pubblica francese cosa sarebbe successo se ci sono tante cose che sono state dette a parole vuole sapere cosa sarebbe successo poi dicevamo il resto non rispondo cioè anche perché vogliamo pensare che c'è una natura eppure in francia c'è una forte critica sulla presenza di sarkozy in televisione e sull'influenza inizia così in televisione non impedisce che sarkozy sta bassissimo nei sondaggi è in crisi come lo è adesso berlusconi per quanto riguarda la notizia all'intervento di berlusconi su appunto sull'evasione fiscale la cosa che a me mi sorprende è che lui va a negare perché in realtà gli elettori di berlusconi l'hanno votato per quello che diceva prima e quello ma non è uno scherzo la noia insieme show e dunque è lì che diamo molta importanza alla televisione mentre in realtà io non dico che se normale io trovo scandaloso ad esempio che durante gli ultimi anni non ci sia stato una troupe televisiva a ogni udienza del processo previti del processo dell'utri e che quando uno è stato il ministro della difesa e che viene viene condannato come come succedeva il tempo di mani pulite in cui c'erano la televisione che seguiva udienza dopo udienza quando in francia c'è non dico che la francia samele sia meglio ma almeno su questo aspetto quando c'è stato il processo pf che coinvolgeva l'ex primo ministro del paese il presidente della repubblica ogni volta che c'è un udienza importante c'era c'era un resoconto dunque io non dico che questo sia che la situazione in italia sia norma assolutamente non lo è però non darei nemmeno troppo importanza la televisione perché sennò diventa anche un alibi bisogna ricordarsi e sappiamo bene che berlusconi con tutte le televisioni ha vinto tre volte le elezioni al ii iii due volte e che dal 2002 al 2006 le ha perse tutte prese col in azione anche di poco che ci sono i personaggi che vanno in televisione che non prendono nulla per t noti all'uomo politico che è andato più a porta a porta il risultato è scomparso dalla scena politica la lega la lega fa poco fa poco adesso un po di più ma ha fatto il suo successo non in televisione dunque io penso che la domanda come diceva il professore si e no cioè la televisione hanno un'influenza sì e no io penso che un buco nella pubblicità e che se la televisione se il prodotto soprattutto quando una situazione in cui la politica italiana è diventata mercato tra la televisione fa da amplificatore però se il prodotto corrisponde a una certa attesa se non risponde a una certa attesa il prodotto è bocciato poi per la scoperta dei fatti velocemente io penso che è vero non è normale lo ripeto che ci siano dei fatti che siano oscurati però tutto sommato quando minzolini non vuol parlare di noemi ma anche li onora perché tutto il paese parla di noemi tutti sano ea questo momento che si rendono conto che c'è un problema quando il tg5 parla tutto il paese parla del divorzio di veronica lario forse a torto oa ragione possiamo valutare l'importanza della notizia è che il tg5 non fu un servizio lo da tra due servizi a proposito la signora berlusconi ha chiesto livorno tutto la gente si interessa questo e in particolare l'elettorato berlusconi ea questo momento che si rende conto che non c'è qualcosa che c'è qualcosa che non funziona a tale punto che forse non è non è un caso se il tg1 di minzolini sembra che abbia perso 9 miglior 1.960.000 ascoltatori in due mesi e questo questo secondo me non dobbiamo tollerare quello che succede non dobbiamo tollerare il panorama televisivo italiano con me perché non è accettabile però sarebbe un errore pensare che la televisione è l'unico l'unico problema poi avremo occasione di riparlarne c'è tutto un elenco una serie di anomalie tra virgolette italiane il sistema televisivo e che si accumulano e che fanno che oggi oggi appunto è un caso caso particolare in tutta l'europa occidentale poi non voglio sapere se è bene se male perché io penso veramente che quello che succede in italia e le tendenze che vediamo dappertutto molto molto più forte in modo molto più paradossale però che queste tendenze ci sono ci sono dappertutto e che la tendenza del potere politico a riprendersi la televisione televisivo in particolare dio visivi e pubblico si vede un po da tutti in tutti i paesi se non può farlo tramite il lodo video pubblico direttamente lo fa anche con le amicizie sui canali privati e dunque abbiamo in tendenza l'italia e soltanto il punto estremo di un quadro molto più largo poi forse dopo stanarla tanto scelta qui non le anomalie le puoi segnare tanto che parla di due segni un po di anomalie le parole io io sono qui vorrei tornare un attimo noi stiamo parlando di informazione perché c'è un problema di informazione in italia cioè in qualche modo facendo cioè non so il confronto con gli stati uniti francia e gran bretagna in qualche modo ci nascondiamo io penso che in un certo senso dobbiamo guardare soltanto a una parte dell'informazione il tg serale che io penso che il professore mi può anche dire se sei dati sono giusti ma più o meno l'ottanta per cento degli italiani si formano con il tg serale sbaglio è più o meno così di più e non guardano altrove è giusto cioè non leggono giornali non guardano altri canali altri tg allora quello vuol dire che la maggioranza degli italiani milioni e milioni di italiani si basano il voto su trenta minuti di informazione alla sera che viene soprattutto da raiuno raidue raitre e canale 5 sono quelli diciamo quelli più seguiti io ritengo cioè avendo visto avendo seguito il presidente del consiglio all'estero adesso sono tempi di crisi si va all'estero in pochi cioè siamo un po chi quando andiamo all'estero a seguire il presidente consiglio io guardo intorno e vedo una stanza con 60 per cento più della metà dei giornalisti che lavorano o per il presidente del consiglio o per la rai da una dirigenza scelta diciamo dal governo la maggioranza dei giornalisti che vanno alle conferenze stampa a fare le domande non sono giornalisti indipendenti allora che succede il portavoce del presidente consiglio va in giro e dice chi vuole fare una domanda rai1 rai2 canale 5 e rai tre e quindi vengono messi in lista e sono quelli i primi le prime domande che vengono fatte e spesso magari uno si infila alla fine magari due al massimo ma le domande vengono da quelle testate che sono controllate dal governo allora il tg serale alla fine è un messinscena cioè quello che viene dato è un messinscena cioè quello che vuole c'è una figura del presidente consiglio che organizza la conferenza stampa dice dove si può mettere la telecamera non si può prendere non si può riprendere il presidente consiglio dal dietro perché non gli piace non si può prendere anche da dal lato del tavolo dove sta perché sennò la telecamera si si sposta quando fanno le domande e si vede il giornalista che fa la domanda ma voi che guardate la tg italiana avete mai visto un giornalista cioè il giornalista che valli a fare le domande le domande l'avete mai sentite secondo me siamo fa a discutere di una cosa di un problema quindi fare il confronto è un po nasconderci perché secondo me c'è un grande messinscena che tocca alla maggioranza degli italiani non sono bene informati cosa questa che come aveva detto molto e qui e qui dico una cosa che probabilmente io sono l'unico non giornalista su questo palcoscenico quindi sarò frustato ma non è soltanto il problema delle conferenze stampa ma il programma delle interviste le interviste in italia sono contrattate salvo forse lo scontro fatidico annunziata berlusconi ma tutte le interviste sani sud neanche le mani non a caso però è cosa avevo detto che mi avreste frutto ma non è vero non è vero però vediamo un attimo quello che vede il telespettatore del tg1 le interviste fatte al tg1 le interviste fatte al tg2 e in parte rilevante di interviste fatte al tg3 sono domande che prima vengono contrattate con l'interlocutore sta alla responsabilità l'autonomia del giornalista accettare o meno questa cosa però quello che lui diceva è verissimo non è solo il fatto che la conferenza stampa è fatta con le persone scelte dalla dirigenza ma che anche le interviste che noi vediamo sono in gran parte frutto di una contrattazione e se questa contrattazione non va in porto il politico più delle volte non accetta di essere intervistato e allora scarsi cambia poi giornalista perché l'intervista ci deve essere certo poi ci sono le eccezioni poi ci sono le mete un caso ho detto ma questo secondo me è una cattiva abitudine del del giornalista e del giornalismo italiano che mette insieme politici da una parte lo scusate anche giornalisti dall'altra però perdonate fine sono io faccio interviste per sky da anni lo faceva per e io non ho mai contrattato le mie interviste con non saranno e prima serata su raiuno ma io se uno vuole sapere le domande non gliela dico gli unici che ho detto le domande insieme però deve vedere il telegiornale no perché aveva parlato di tutte le interviste intervista relazionale gli unici che me l'hai chiesto sono stati gli attori americani che tanto gli uffici stampa e gli do una roba per gli faccio quello che voglio io aveva non contano eh no scusate ma a questo punto io non credo che quando non si sia di fronte lucia in mezzo ma non è questo quello un format l'intervista è sacra e il momento più bello è tutta la simpatia per il mio ospite per la dovrà specificare perché dicendo tutte le interviste no no adesso ma ci sapevo di essere frustato quindi ero preparato adesso il problema io ho parlato tg1 tg2 il telegiornale è così si sono date telegiornale è una cosa non trovare mai il momento dell'intervista adesso non si usa più fare neanche la seconda domanda tendenzialmente la domanda non si sente è questa una cosa molto grave che c'è una cosa che a me veramente mi mette mi fa piangere perché tu dici non si sente la domanda il fatto che molto spesso viene fatto passare come intervista un brano tratto da o da un pezzo niente nella cucina perché non so come lo fanno cioè quella in india è una dichiarazione cioè allora il 3g il direttore regionale dice verso il momento di gasparri chi manda la telecamera qualche volta neanche senza giornalista è già sparita la dichiarazione questa è la comunicazione politica che si fa in italia nei telegiornali che viene bilanciata con altrettanta dichiarazione sempre un po di meno quando vai a vedere poi quando ci sono quegli aspetti che vanno a fare i conti poi scoprono improvvisamente che in campagna elettorale chi comanda in quel momento ha preso più spazio in questo bilanciamento quindi manco a dire che è un bilanciamento equilibrato se dobbiamo morire di questa televisione qui almeno mi posso sentire tanto di bersani quanto di berlusconi o di gasparri e questo è il racconto che si fa della della politica italiana io sono diciamo avuto la fortuna di cominciare a lavorare nel 1988 quando è andata alla terza rete e ed era la famosa rai della lottizzazione no che tutti smettiamo di capire i diritti in testa alla rai che faziosa un canale in mano al partito comunista al partito di vista un'altra emozione strana che poi non era così perché quei canali terza rete fosse stata in mano a patire unità sarebbe morta nello spazio di sei mesi grazie a dio era diretta da un intellettuale che mediava culturalmente cioè rappresentava un area politica di quel di quel paese che effettivamente era presente siccome i socialisti e la cultura laica era una era più di un partito ecco non so come dire altrettanto però diciamo in quella riley c'erano persone che raccontavano il palazzo dall'interno cioè che ti raccontano i retroscena della politica si raccontavano qual è il problema tra fini e berlusconi che lo raccontavano in autonomia ci provavano a raccontare qualcosa agli italiani qui non si racconta più niente agli italiani cioè non c'è il gusto della cronaca non c'è non c'è il gusto del prima del dopo nel durante la dimensione del tempo è stata completamente cancellata non si raccontano i fatti poi dopo ci sono le eccezioni no allora non ci possiamo attaccare alle eccezioni io preferisco diciamo sono ben consapevoli delle eccezioni grazie a dio perché siamo ancora qui in questa eccezione io ci vivo perché altrimenti alza i tacchi e me ne andrei invece se ho trovato una dimensione all'interno della quale dentro questo sistema la mia battaglia di libertà il mio modo di intendere la televisione la faccio e anche perché questo sistema me lo consente lo so ma vedo che si allarga moltissimo l'altra parte è che le eccezioni diventano sempre di meno e che noi siamo in una fase col segno meno allora adesso è all'ordine del giorno la fine di annozero dicono ma l'ha voluto santoro chissenefrega il risultato sarà che su rai 2 annozero non ci sarà adesso è all'ordine del giorno la riduzione della dandini adesso è all'ordine del giorno la riduzione di saviano cioè siamo sempre a combattere col segno meno ma perché che cosa ha fatto male questo paese perché non si merita una situazione era più larga possibile la cosa di saviano oggi da quattro puntate a due è una questione come è stato visto che intervenuto anche farefuturo è una questione politica e vasto è anche una questione non solo di costi non lo so chiedo io vedo che però la cosa che è brutta nel nostro paese e che berlusconi una risposta su quello magari interessante no cioè sapere se in francia avessero acchiappato sarkozy delle intercettazioni telefoniche durante un'inchiesta che non la riguardava in cui faceva a fuoco e fiamme per chiudere con voi e speciale io mi piacerebbe sapere che cosa sarebbe secondo lei che cosa sarebbe successo no però è strano che questo è un paese dove questo fa fuoco e fiamme per chiudere santoro alla fine anno zero si chiude nel tuo che le intercettazioni telefoniche c'è l'attacco alla dandini e guarda un po il problema di togliere qualche puntata la dandini addirittura il povero cornacchione su glob l'osceno del villaggio cioè questo è un paese che non si può permettere manco giorno ha chiuso e chiuderanno glory l'osceno del villaggio ma questo è un paese che ci merita cioè è una televisione che rispecchia la complessità di questo paese la ricchezza intellettuale di questo paese e noi possiamo uscire con una televisione così dalla crisi in cui stiamo che anche morale fatemelo dire no secondo me ho finito vorrei fare far fare un passo avanti questa discussione è evidente che se si parla male di berlusconi gli applausi diciamo soprattutto i platè come queste sono calorosi io faccio spesso di queste cose vi assicuro che si va in giro è l'unica cosa che si può dire che berlusconi contro le televisioni riportati sa tutto vero il ritratto che lui ha fatto e tutto vero io non posso essere accusata di essere una berlusconiana perché proprio quello di quello che non si parla però detto questo vogliamo riunirci e parlare soltanto per ripetere a tutti noi che il sistema italiano fa schifo perché berlusconi lo controlla o abbiamo voglia di procedere sul percorso delle domande su che cosa sta succedendo davvero in questo paese allora è facile dire che tutte le interviste televisive dei telegiornali sono fixed sono sistemate il racconto che faceva lui è assolutamente giusto no no no no sto dicendo d'accordo questo d'accordo può che raccogliere la conferenza speciale come fare la pasta per straordinaria cioè voglio dì quello che dopo di che secondo voi questa la mia domanda partiamo un attimo queste domande più avanti va bene se voi non sono sistemate anche i talk show voi pensate che i politici che vanno in televisione non solo vanno in televisione con trattano la presenza contrattano anche gli altri ospiti se voi pensate che tremonti va ad annozero senza aver scelto lui chi ci sta in sala vi sbagliate e server ha accettato bersani normale senza accertato bersani o la scelto tremonti bersani anche tremonti e allora bersani non ha scelto tre mondi quello che vuoi tu ma tremonti è il capo del cio è il vero padrone della televisione italiana non è berlusconi e tremonti e in questo periodo scusate in questo periodo la differenza è notevole va bene vogliamo fare delle differenze allora i top shop sono fatti in questo modo io sono molto orgoglioso di dire che faccio un programma in cui puoi dire vi dicono darmi un aiutino o viene o non viene il punto 6 politico e turno mi dice no io dico avanti un altro andranno avanti da sei anni non abbiamo mai avuto problemi di ospiti punto così si ma allora le interviste quante persone fanno le interviste faccia a faccia secondo voi quelle interviste sono organizzate non sono organizzati spesso non sono organizzati ma non sono efficaci allora è colpa di berlusconi domanda ulteriore domanda secondo voi il corriere della sera la stampa e repubblica organizzano o non organizzano le loro interviste la risposta è si non solo ma fanno una cosa che eticamente inaccettabile sicuramente inaccettabile in america le fanno rileggere e contrattano il titolo lo dico perché sono testimone tre volte al giorno di questa operazione va bene allora voi pensate sul titolo che si assume risposte e sulle risposte le interviste si fanno rileggere ai politici e il t come verdi vai a dire allora voi pensate che il giorno in cui draghi e stiamo facendo un altro nome controverso del potere italiano doveva fare la relazione annuale alla banca d'italia sia stato casuale che il dottor tremonti ministro del tesoro nonché padrone l'azionista principale della rai abbia avuto due pagine 2 sul corriere della sera con risposta e ciascuno minimo di 25 righe e poi pensate che quella roba non è stata contrattata e non è stata riletta vi sbagliate allora il problema è questo se voi volete avere un po di giornalisti che vi dico che berlusconi è un caduto io ve lo posso dire per tutta la sera ci divertiamo da morire mi racconta un sacco di storielle e ci alleniamo a tutti a casa tutti contenti se però noi vogliamo veramente cercare di capire il sistema dell'informazione italiana dobbiamo farci più domande che non quelle che ci facciamo su berlusconi perché è un sistema complesso in cui i rapporti di scambi tra proprietà interessi e politica e pubblico sono presenti dappertutto punto primo il conflitto interesse berlusconi l'ha fatto diventare un tumore ma prima di lui è presente come febbre alta permanente dentro il sistema punto primo questo si vede dalle maggiori dalla proprietà delle maggiori testate italiane punto secondo esiste l'ignoranza dei giornalisti di ignoranza dei giornalisti è una questione fondamentale ci sono un sacco di giornalisti a cui nessuno dice che domande fare a nessuno chiede che dovete fare è fanno delle interviste che non si ricorda nessuno neanche alla madre quella non è problema di libertà di stampa è un problema di una stampa che ha accettato anche con la scusa di essere perché questo è l'elemento invece soggettivo che io vorrei sottolineare a tutti voi alla fine noi ci mettiamo la faccia il nome e il cognome un giornalista non è simile a questo non è simile a quello quello tutti noi andiamo questo è un vecchio detto americano vai su una storia in sei persone è lo stesso incidente avrai sei versioni questo è il giornalismo giornalismo è un fatto artigianale ognuno di noi ci mette la faccia perché ognuno di noi legge guarda e vede le sue cose il sistema italiano è fatto anche dal fatto che moltissimi giornalisti con la scusa di sistema che non va bene hanno deciso di abbassare la propria professionalità e la propria testa la propria capacità di lottare non è vero che ci sono le eccezioni c'è secondo me anche un discorso di complicità tra un sistema che controlla e chi vuole essere controllato non accusa i giornalisti però vi voglio dire se noi pensiamo che tutto questo è colpa di berlusconi non andiamo molto lontano perché berlusconi se ne andrà berlusconi se ne andrà ma il nostro sistema il nostro sistema è un sistema controllato per delle regioni peraltro che non hanno a che fare con la stampa la stampa è soltanto 60 intenso depresso quindi televisione tutti quanti è soltanto un gioco di specchi di un sistema economico e qui stiamo parlando di economia feudale priva di capacità di investimento priva di capacità di innovazione che chiede allo stato mando i soldi all'estero e poi pretende dunque di controllare l'informazione tutta anche la carta stampata perché questo non si sa che allora io penso io penso che in queste condizioni il suo dice che non dobbiamo tenere presenti perché il conflitto di interessi di berlusconi il controllo di berlusconi è solo un pezzo della crisi della rai è solo un pezzo della crisi della vecchia tu dici che è una volta che una volta i giornalisti parlavano si è piantata di vedere il telegiornale del rapimento di moro tu sei troppo giovane no no non c'è mai stato niente però voglio dire guardate che una storia bellissima dunque era talmente controllata dalla democrazia cristiana quella televisione che aveva già comunque due canali che il giorno in cui morì moro no pesaro rapirono moro la tensione italiana fece una cosa assolutamente fantastica prima fece scendere come si chiama il giornalista che paese il famoso fi e senza provare la televisione accesa e dal come si chiama da saxa rubra cina all'epoca si stava viale mazzini e si mise a fare con la televisione a girare via teulada col fano dicembre e fu una grande rivoluzione l'altra cosa che misero le televisioni dentro il parlamento naturalmente avendo messo le televisioni dentro il parlamento saltò tutta la liturgia che lo studio permetta entry esci e 10 allora ci fu questa cosa ogni politico democristiano veniva e ogni politico democristiano aveva questa la grande televisione di bernabè la al grande televisione che tutti dicevamo gara fantastica arriva arriva vabbè ho capito ma c'è questa è la televisione ha però questa è la televisione allora ogni politico parlava con il suo giornalista di riferimento e siccome non c'era lo studio vedete il telegiornale e così c'è il politico allora arriva il giornalista della rai di fa la domanda poi scompaiono tutte e due arriva un altro politico arriva un altro giornalista gli fa sei volte succede questa cosa ogni potentato della dc aveva il suo giovese di riferimento dentro i tre giornali allora il mio discorso è questo chiudo ho finito io credo che rispetto a tutte le contraddizioni che la stampa vive io ci vedo un segno più in italia non segno meno nel senso che io credo che tenendo conto di tutte le cose che mi ha raccontato questo mestiere è un mestiere che viene fatto in italia in generale alla fine tutto sommato in maniera molto più dinamica di quanto ci dovremmo aspettare e che paga poi alla fine molto poco per i politici perché ricordatevi come hanno detto tutti quanti qui berlusconi ha perso due lezioni non ne ha vinte cinque su cinque nonostante la televisione e al momento attuale la fatto dire non l'ha fatto dire noemi lo diceva uno diceva l'altro chi faceva le foto etc etc è uscito tutto quindi allora no un attimo il ovviamente avrei tante cose da dire ma non è importante perché faccio il conduttore e devo fare un altro mestiere poi ne parliamo lucia io dopo è la mi interessa una cosa da voi due in particolare poi dopo la lascio la politica cosa può dare a un giornalista in particolare un giornalista televisivo però visto che lucia allargato agli altri nei vostri paesi perché secondo me è un po un elemento importante questo molti dei comportamenti che stiamo descrivendo è perché la tua carriera tuo futuro non dipende dal successo dagli ascolti dal da un direttore di stima dal pubblico dipende la polizia dalle cose dall'arti e questo secondo me secondo è come che cosa succede in francia esiste una cosa simile o quali sono le cose sono cariche che possono dare o non bisogna essere ingenui senz'altro ci sono alcuni alcuni giornalisti che hanno che creano delle amicizie e delle complicità con alcuni politici e che possono essere dopo ricompensati il politico arriva il potere o un mezzo per poter intervenire però il problema è veramente l'insieme del sistema cioè il contrappeso ad esempio un elemento molto forte in italia e che oggi quasi quasi non c'è più mercato nel senso che a parte alcune eccezioni un giornalista tg1 del tg2 ma anche dal tg3 che diventerebbe scomodo difficilmente ritrova un posto nel senso che c'è un problema di mercato europeo e lì un problema molto forte in italia che negli altri paesi non esiste dunque ci sono la tentazione della politica di influenzare di avere di e di avere queste complicità con i giornalisti è ricomparsa lì esiste ma il contrappeso è lì che la lia italiana è molto forte anche se ripeto trascrive rappresenta anche un trend molto forte che si vedono in alcuni paesi l'elemento molto forte e io sono d'accordo quando ci annunziata dice che non dobbiamo risolvere il problema berlusconi nel senso che appunto le anomalie di cui parlavo prima il fatto che il sistema italiano del sistema pubblico era molto lottizzato e l'ha raccontato benissimo scienziata e dunque partiamo ad un sistema molto lottizzato dunque molto rigido molto vecchio molto arcaico e mentre negli ultimi negli altri paesi si è cercato ad esempio come in francia di 1.080 di mettere di tagliare questo rapporto almeno di allontanarlo tra la politica e la televisione pubblica in italia è rimasto la commissione di vigilanza sulla rai è una cosa abbastanza norme cioè in francia non c'è una c'è una commissione così il parlamento poi su questo elemento è arrivato un altra anomalia il fatto che ai privati c'è stato un privato in 80 c'è stato un privato che era silvio berlusconi dunque seconda anomalia terzo anno una linea e quando questo privato entra in politica sapendo che elogia visivo pubblico cioè già preso della politica e li stiamo veramente appunto sulle nove gli altri al meglio ha fatto che il servizio pubblico per buona parte è finanziato dalla pubblicità dunque deve concorrenza re deve fare competizione con l'avversario primato che appartiene al presidente del consiglio comunque responsabile politico in schieramento e di divi abbiamo una serie di patologie e dunque io penso che bisogna sempre rimettere in contesto è vero che quello che è successo l'intercettazione se berlusconi avesse voluto se sarkozy avesse voluto fare chiudere a voi e speciale chicchi un programma di approfondimento sarebbe saltato subito però non però non abbiamo però perché dobbiamo essere onesti dovevo fare tutta una serie di anomalia che non hanno tutti stesso rilievo però ci fosse una serie di anomalia nel panorama televisivo italiano nel senso che prima una delle anomalie che senz'altro non c'è non c'è appunto come dicevo un editore che ha tre televisioni private e controllarlo però nello stesso tempo non vediamo in francia nemmeno dei conduttori che si fanno eleggere da un partito poi tornano in televisione pubblica anche questo è un altra anomalia dunque il problema è non soltanto mettere fuori e superare l'anomalia berlusconi è proprio tutto un sistema di pesi e contrappesi che c'è bisogno rimettere però se si concentra soltanto su berlusconi e allora non si riuscirà a proprio risolvere il caso la domanda su cosa può dare alla politica un giorno cerchiamo di essere un po più concisi perché volevo andare avanti ancora un quarto d'ora poi chiudere visto che prima delle 11 prego io volevo dire che io sono molto ingenuo perché vengo dall'indiana dei campi di mais sto in italia da un po di tempo però io un sistema di informazione come descritta da lucia non immaginava neanche cioè e deprimente io e non lo so cioè io non ho mai trattato un titolo di una cosa che ho scritto io ho fatto vedere qualche citazione però non lo so mi sconvolge e il si vede che non ho potere non tratto con i grandi che che possono manipolare ecco però io volevo dire che ha ragione lucia che berlusconi non è il problema è chiaro che l'informazione il problema che siamo noi giornalisti anche il problema sarebbe troppo facile scaricare tutto su berlusconi perché lui si è messo in un sistema e che già esisteva ecco lui è un prodotto uno potrebbe anche ipotizzare perfetto del dell'italia della sua generazione del suo la sua parte politica voglio ricordare però che se è vero che ha perso due volte mentre controllava un sacco di informazione e noioso dire che c'è un conflitto di interessi non mi rendo conto però è vero e quindi non si può non si può ignorarlo si deve anche discuterlo e riconoscerlo ha anche vinto due volte quando era sotto processo per la corruzione cosa che non c'è negli stati uniti è impensabile anche se poi alla fine sono innocenti non possono vincere un'elezione sotto processo per corruzione e impensabile e per finire perché ho capito che che beppe vuole accelerare penso che ci debba essere più attenzione alla domanda e non lo dico come banalità ma le domande che noi facciamo devono essere fatte alcun più forza e ci deve essere una cosa che negli stati uniti è una tradizione lucia ragione che le informazioni negli stati uniti è molto degradata rispetto a quello che era una volta abbiamo tempo racconta una cosa che ho preparato questa sera su un vecchio tipo di giornalismo in televisione che c'era c'era water front che era un grande lui era chiamato l'uomo più fidato dell'america cioè un uomo che stava in televisione era l'uomo più fidato dell'america perché era così bilanciato così equilibrato linden jones quando lui non si è spesso mai in televisione quest'uomo presentava 23 minuti di notizie ogni sera non si è espresso mai una volta si è espresso dopo molti anni di riflessione e ha detto la guerra in vietnam e al stallo quindi dovremmo trattare una pace diciamo una pace negoziata lyndon johnson ha commentato questo l'ho preso dal coccodrillo del new york times che se se ho perso cronkite ho perso il cuore d'america è impensabile questo tipo di giornalismo adesso ma anche negli stati uniti non solo in italia io parlo quasta sera siccome americano però sono anche molto italiana nel senso che io mi sono sposato in italiana c'è una figlia e mezza italiana cioè due due gemelli che mi arrivano che sono italiani io sono preoccupato per il loro futuro in questo professore quando quando io vada negli ultimi mesi mi è capitato molto spesso andare all'estero e di parlare di berlusconi io dico due cose sostanzialmente primo berlusconi non ha inventato niente di nuovo ha radicalizzato alcuni problemi della società italiana che già esisteva seconda cosa dico anche che il giornalismo non nasce nel vuoto e che quindi è frutto di una cultura politica ma soprattutto qui lucia annunziata perfettamente ragione e questo mi piace molto il rapporto informazioni scelte il rapporto informazione economia nasce all'interno di un sistema economico il giornalismo che storicamente non è stato in grado di produrre un giornalismo indipendente un giornalismo che vivesse sulle sue gambe ma non per la televisione ma fin dall'inizio del 1900 il giornalismo modello un modello culturale un modello professionale una classe borghese povera un sistema di inserzioni smo pubblicitario povero che non ha reso possibile la nascita di strutture redazionali autonomi dal potere economico e dal potere politico e così è nato attraverso i decenni un'abitudine una struttura culturale una struttura professionale che poi alla fine ha prodotto anche berlusconi e ha prodotto anche il conflitto di interessi perché era già insito nella cultura professionale del giornalismo italiano e sono cattivi giornalisti sono cattivi berlusconi è una semplificazione da non accettare perché un po mi sembra che tu stessi dicendo poi in fin dei conti berlusconi è anche il frutto di una scelta elettorale di un popolo che ha deciso perché il possesso delle televisioni per quello che volete ma ha deciso di votare per una parte politica è come dario fo già detto più volte anche lo specchio del popolo italiano questo non ce lo dobbiamo nascondere che lucia annunziata ha perfettamente ragione parliamone male quanto ci pare qui siamo tutti contenti ci applaudiamo la vicenda usciamo andiamo a letto tutti felici e contenti perché siamo confermati è però io non capiscono lucine annuncia mi faccia dire è in crisi nera un mese e mezzo fa il popolo della libertà assieme alla lega hanno vinto le elezioni dove sta questa crisi hanno perso voti ma hanno perso la cosa più drammatica che io vedo e non è tanto il problema di berlusconi ma è l'indebolimento progressivo di strutture di intermediazione e di costruzione del consenso vale a dire la perdita progressiva di importanza la perdita progressiva di funzione di socializzazione da parte dei partiti politici e di altre strutture dell'associazionismo questo è il grande problema perché questo è qui la domanda sua iniziale è questo che sposta verso la televisione un'enormità una gran mole di potere rapporti di potere di costruire il consenso che una volta era fortemente insediato nelle mani dei partiti politici e altre strutture di intermediazione queste strutture per una serie di problemi che non sono soltanto politici ma sono anche di secolarizzazione di cambiamento della struttura economica stanno progressivamente passando purtroppo alla televisione questo è il problema che stiamo fronteggiando io dico sempre ai miei studenti poi più crudi chiudo qui che una volta si costruivano quelle che gli scienziati politici ci chiamano le fratture sociali cleavage e sociali padroni reti proletari imprenditori mezzadri e latifondisti queste fratture sono scomparse la frattura che probabilmente non stiamo sempre più fronteggiando è una frattura costruita sulle conoscenze tra un pubblico di massa che sempre di più dipende dalla televisione e un pubblico probabilmente le persone che stanno oggi qui in questa sala v vostro fine del tuo figlio mio figlio che dipende da internet questo sarà la grande frattura del futuro una massa enorme di persone che dipenderà ora la televisione o dal sun o dal daily mirror è invece un pubblico ristretto vedrai avrà una platea di fonte di informazioni molto più sofisticate ma che purtroppo sarà una minoranza a fronte questo di un indebolimento radicale delle strutture di partito delle altre strutture di intermediazione e del consenso che porteranno verso la televisione un grossissimo potere ma non sembra a me sembra sembra lodevole che tutti abbiate cercato in particolare lucia anche lei di ricordare che certamente non possiamo liquidare tutto con un applauso su berlusconi però forse l'applauso su berlusconi dimostra anche ricorda che a noi lo facciamo il nostro mestiere che non dobbiamo neanche cercare di sottovalutare lucia quella che è una cosa a cui siamo abituati da vent'anni ma per chiunque gira come tutti noi viaggia gira il mondo eccetera è una situazione veramente bizzarra perché il capo di una grande democrazia che controlla la televisione pubblica e privata rimane una cosa un punto di partenza che non possiamo però qualche volta se entriamo sembra finiamo per sottovalutare o dare per scontato una cosa che noi ogni giorno dovremmo secondo me sai mia provenienza non dare per niente per scontata e stupirci i sempre un pochino invece siamo abituati da 20 anni questa parte chiedo a te scambiamo un po però il secondo te c'è qualcosa in vista magari anche anche lucia ha una figlia che è una qualità del mio e di tua sorella quindi 17 c'è qualcosa in vista come tecnologia uso della televisione che potrebbero semplificare e aiutare un po a risolvere alcune delle questioni che abbiamo detto stasera da il controllo della politica sulla televisione a lui non è però vi interessa secondo 6 accade fra cinque anni dieci anni o in spagna saranno man voglio dirvi soltanto una cosa io ho detto come volevo di stasera scusa mimì mi ribello volta ma è la prima volta che lo ha fatto ma continuo a farlo io un po mi sento anche in colpa per primo espresso tutto questo discorso sulla complessità adesso mi sento in colpa perché ho paura che se portiamo troppo le cose sulla complessità si si perde l'impatto della quotidianità allora voglio fare un altro esempio per parlare male della carta stampata vi ho spiegato che trattano le interviste e le fanno rileggere ma tutte quelle più importanti i politici tutti quanti che guarda allora farlo rileggere però questo visto che noi siamo i professionisti che questo mestiere dobbiamo dire una cosa secondo me se uno no tu sai interviste politica per il corriere di fatto non le faccio quindi però se io facessi un intervento non solo politica parliamo al telefono per due ore o per un'ora e devo scrivere 70 righe e sono dei riassunta ma non è questo il caso però di legge di per sé non è una colpa assoluto ma una lunghissima schede conversazione fare rileggere le interviste ma quando io farei le legioni interviste vabbè ma stiamo parlando di pesaro americano deve niente e poi di sono parole sue no no sono le interviste politica diretta ai politici non si fa non si fa dominare le domande prima fare nel rileggere dopo detto questo però volevo anche correggere la linea nel senso che volevo dirvi un'altra cosa una delle persone il corriere un giornale molto sotto attacco da parte del premier no è sicura sotto attacco da parte del premier e sicuramente ne sente il peso diciamolo consiglio for misticamente al corriere però è venuta fuori proprio in quest'ultimo anno quello che secondo me è la più importante firma giornalistica giovane in italia al fiorenza sarzanini da mi ha detto tarzan sini e da molti altri colleghi perché lei è la giornalista investigativa che sul corriere tenuto molto sotto botta diciamo condizionato dal potere interno esterno eccetera eccetera ha però tirato fuori tutte le storie tutte tutte tutte degli scandali di berlusconi dal non la noemi ma la d'addario tutte le storie della cricca tutte le storie diciamo degli scandali intorno a cosa allora che cos'è la stampa intenso depresso noi loro la televisione eccetera eccetera è un organismo vivente in cui hai una persona che ti mette un peso quali e c è un altra persona che ti aiuta con una spallata a buttare il peso via di là il corriere della sera ha subito enormi condizionamenti quest'anno eppure ha fatto uscire sulla sua prima pagina la più prestigiosa la più brava giornalista investigativa che oggi abbiamo sul sul territorio è giovane e brava ed è veramente con gli attributi perché portare avanti storie di questo tipo in prima pagina significa affidarti molto ma molto ma molto del tuo lavoro e delle tue fonti allora io quello che voglio dire questo che il sistema della non esiste una cosa come la libertà di stampa insistono storicamente i condizionamenti poi ovviamente il condizionamento può essere più pesante ma ultimamente la libertà di stampa è quella che si fa ogni giorno con il pezzo che tu fai fai e con un pezzo che un editore pubblica o non pubblica questo è un discorso estremamente semplificato e invece è un discorso estremamente complesso perché poi porta in mezzo tutta la dinamica reale sul quotidiano tra i rapporti economici la libertà individuale la libertà collettiva quindi io sono personalmente del parere di non poter mai fare un discorso esclusivamente legato a un condizionamento perché io vi invito a pensare a tutte le altre cose che poi sfuggono dalle funzioni e si può fare non è che non si può fare si fa si può fare noi non ci alzeremo noi stasera non vi alzate di qui lei non ha voluto rispondere va bene so che però guarda che non è una domanda e non so ma noi siamo qua a discutere di cose che potrebbero magari in cinque anni magari in otto anni ma magari invece in 20 anni quello che vorremmo sapere rende diventare abbastanza irrilevante perché ci sono vari strumenti in arrivo a una velocità che vorrei sapere da voi tu non mi ha risposto mi risponde riccardo che magari o magari invece fra dieci anni nel 2020 noi i problemi sono ancora questi la politica la rai la commissione di vigilanza il pubblico non ci sarà berlusconi anche se non è detto è però poi invece tu qualcuno gli strumenti che noi dobbiamo rendere questo paese più libero tutte le politiche che servono a rendere questo paese più libero normali strumenti ad esso ne erano vari strumenti sai per come la vedo io diciamo lo strumento in un quadro di un paese che non è libero e come internet in iran cioè fa fatica a uscire diventa clandestino e come le google in cina cioè questo è un paese e qui diciamo l'analisi che fa sia lucia che ha fatto anche il nostro collega francese sul fatto che diciamo le nostre anomalie vengono da lontano dimostrazione concreta che quando il centrosinistra ha avuto la possibilità di cambiare di fare una legge per una governance più in cui la politica c'entrasse di meno in rai e fai conflitto di interessi non l'ha fatto la dimostrazione è data dal fatto che molti nostri colleghi sono in quota anche il centrosinistra quindi voglio dire dove dobbiamo liberare questo paese ognuno può fare la sua parte questo penso io e ogni strumento è buono di questo paese significa liberarlo nel profondo cioè tornare a fare la competizione liberare l'economia di questo non è un processo facile certamente diciamo quello che si è visto negli ultimi anni e che in questo senso l'italia è un laboratorio avanzato non arretrato noi non siamo l'africa dell'europa noi siamo come era mussolini prima che le ragazze hitler diciamo siamo l'esempio il fascismo è stato inventato qui l'idea che si possa avere una democrazia ridotta che la vita politica possa essere semplificata che ci possa essere una gestione autoritaria del paese in cui non ho più bisogno di te ne ho bisogno di voi chi l'ha detto che deve riunire tutti i sindacati le associazioni gli utenti quando devo fare la riforma della scuola la faccia molto e basta ecco l'idea di poter gestire un paese così e dove io la partita vera gioco tutta in un faccia a faccia in televisione me la gioco sul mio terreno dove nessuno si alzerà in piedi perché non ci sarà quello in fondo che fa la domanda cattiva dalla conferenza stampa sto immaginando ma pezzi di questo paese già esistono perché la riforma gelmini che coinvolge il futuro dei miei figli e dei tuoi figli è stata fatta col voto di fiducia con due sessioni dibattito e un quarto d'ora erano tagliato 8 miliardi hanno messo la scuola nella condizione dove sarà difficile che si riprenda per alcuni settori allora io non sono uno che semplifica la realtà berlusconi berlusconi io parlo male di questa svolta autoritaria che la vedo lui ci crede cioè se berlusconi fosse venuto avesse detto io voglio di brandizzare questo paese ha liberalizzato questo paese dal punto di vista dell'economia no se avesse detto io voglio una televisione più libera basta con tutti sti giornalisti in quota comunista in quota socialista in coda repubblicano liberi tutti come aveva detto ma invece lui cavalca la svolta autoritaria lui su questa questa cosa qui la costruisce è l'artefice in prima persona come non capire da quelle intercettazioni perché io dico niente eccezioni sono importanti non perché hanno un aspetto penale ma sono importanti perché ti fanno capire come si sta muovendo e siccome poi i risultati li ottiene su quel terreno lì a fatica ma li ottiene allora io di questo sono spaventato come la penso io vi ci vuole bisol e politica cioè politica la p maiuscola cioè le partecipazione ognuno di noi può fare è venuto il momento di metterci la faccia di rischiare la carriera di mostrare di non coltivare il proprio orticello e se penso che se ognuno di noi nel proprio posto di lavoro risposta questa frontiera di mezzo centimetro avanti la fontina della libertà allarga di mezzo centimetro l'umiliazione raccontabile entrai nel far entrare in rete più punti di vista forse riusciremo prima o poi cambierà la politica italiana e quelli che verranno forse sentiranno che diciamo che l'opzione svolta autoritaria non conviene a questo paese può darsi che l'europa ci venga dietro a quel punto se lo facevamo noi siamo stati i primi avremo sto triste primato che ci riprova la terza volta io intanto ho detto siamo qua tutti guardate fino a che mai andati via milli obbligo sta qua continua la mia domanda non era noiosa come dice lui sì io insisto qui diamo per scontato anche la tua e appassionante però diamo per scontato che non cambi niente siamo sicuri che visto che sua sorella mio figlio mio figlio già televisione non lo guardano che non è che internet tv che ad essere una cosa piccola fra cinque anni o dieci anni o sette anni vorrei saperlo non renda molte delle cose che stiamo dicendo berlusconi non berlusconi improvvisamente vecchie perché quest'anno mi sembra una domanda vuoi provare a rispondere tu puoi parlare d'altro anche tu puoi chiamare lui un attimo noi abbiamo sentito un free press si parlava di quel del rapporto tra internet e diciamo e l'informazione ufficiale si no la possibilità che su internet cvg ci sia dice ci puoi fare di internet e la web tv che una roba che tutti usiamo però adesso ha dei numeri che conosciamo ci può aiutare a uscire da questa cosa qua in italia già talmente l'istante che già negli stati uniti e anche in italia credo i giovani usano internet per i come come fonte di informazione primaria cioè non vado a guardare il ttg ma magari se si viene voglia posso neanche guardarlo ma quando dicono loro alle 2 del mattino così quindi è sicuro che l'internet sarà a mezzo internet si una forma dell'internet attraverso strumenti che magari non conosciamo ancora sarà il mezzo in cui la maggioranza di di noi nel futuro avremo le informazioni questo implica che la scelta sarà di ognuno di noi che ci sarà molto più scelta ecco cioè qua diciamo abbiamo detto che il 90 per cento ecco quando tg per l'informazione politica nel futuro non ci sarà questo abbassamento di persone su una fonte soltanto ecco ci saranno molte molte voci e quindi cambierà sicuramente infatti io ho fatto la domanda cattiva all'ambasciatore nuovo americano quando è venuto in italia quello scelto da obama l'avevo fatto anche a quello precedente e e diciamo che non sapeva rispondere però gli ho fatto c'è libertà di stampa in italia ho chiesto e lui dice non ce vo va bè quello di bush ha detto sì però per due minuti ha cercato di spiegare perché poi quello nuovo ha detto ci sarà più libertà di informazione nel futuro che sappiamo chi avremo l'informazione che vogliamo cioè non è un per lui non è una preoccupazione perché dice tra pochi anni tutti noi potremmo scegliere quello che vogliamo come fonte cioè non ci sarà una fonte unica però tu detto questo io per dire una cosa sul giornalismo perché stiamo parlando molto stiamo parlando anche di noi siamo cinque giornalisti più un professore sul palco io penso che anche se cambiano le cose ci cambiano le forme ci vuole più coraggio da parte nostra non possiamo farci condizionare da un sistema di potere che non funziona dobbiamo resistere dobbiamo cercare di fare il nostro lavoro e dare i fatti in maniera anche se senza opinione ecco io dico dare i fatti questo è il nostro compito anche se il mezzo cambia e questo che è che ci vuole di più in italia anche da quello che ho sentito stasera ci vuole molto più coraggio detto questo devo dire che alcuni miei amici ci sono giornalisti italiani sono alcuni dei giornalisti migliori che io abbia mai conosciuto quindi non si può mettere tutti insieme però c'è da migliorare ci vuole coraggio per farlo mi sembra una perfetta chiusura ci vuole coraggio per farlo grazie non ci voleva non ci voleva il coraggio non ci voleva il coraggio per condurre questo ringrazio tutti perché loro sono molto bravi ognuno risponde ad un po quello che voleva ma il gioco e questo è frustrante perché prossima volta lucia tu con due fiumi vengo lì che ho già delle idee grazie a tutti
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