Le signore non parlano di soldi. Quanto ci costa la disparità di genere?
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Le signore non parlano di soldi. Quanto ci costa la disparità di genere?
Appuntamento al femminile, con Azzurra Rinaldi, Direttrice della School of Gender Economics presso l’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza, Co-founder Equonomics e la giornalista Monica D'Ascenzo2, per affrontare il tema della disparità di genere in relazione al mondo del lavoro.
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al 30 per cento nel nostro paese dicendo sarà un inizio perché poi si applicherà automaticamente il principio del merito siamo stati rimasti al 30 per cento 31 finché non è passato al 40 senza considerare tutta la questione del merito che non so se ci avete fatto caso quando si nomina una donna allora improvvisamente puntiamo sul ma sarà brava oppure l'abbiamo presa perché ci sono le quote di dando per scontato che invece tutti gli uomini non mi fanno fare nomi guarda Monica, vai avanti che io intanto tiro fuori un documento che così tutti gli uomini che hanno ricoperto posizioni di potere e penso ad amministratore delegati di società pubblica ma non fa che vanno no dano cosa all'altra, fallisce via lo prendiamo lo mettiamo di qua no? Ministri, Presidente, va bene non diciamo nient'altro no quindi voglio dire questo tema del merito sapendo peraltro che è di nuovo scusate io mi aggancio ai dati perché sono il mio salvagente però questo tema del merito è in realtà sdoganatissimo perché ogni anno e noi lo sappiamo grazie alla ricerca di Alma Laurea quali sono gli esiti del percorso universitario dei giovani donne e giovani uomini e anche per il 2022 Alma Laurea ci conferma una tendenza che anche questa è consolidata in tutti i paesi avanzati per cui le donne si laureano prima vanno meno fuori corso si larano con un voto medio più alto quest'anno dei 104 a fronte di 102 quindi sono tutti bravi e brave però c'è effettivamente un tema allora non è un tema di competenza è un tema di cooptazione però no singolarmente poi questo invece il problema del merito ce lo facciamo ogni volta che nominiamo la donna. Guarda io vorrei un commento su questo documento. Ho paurissima adesso. No no ma nel senso hai paurissima nel senso che tornerai a casa affranta ma dobbiamo sserne consapevoli allora legge golfo mosca sulle quote di genere dicevamo del 2011 si applica alle società quotate e alle partecipate pubbliche no si applica alle non quotate allora banca d'italia che cosa ha detto facciamo così vediamo di fare una consultazione per estendere le quote anche alle banche non quotate e ha sentito una serie di soggetti tra cui asso popolari allora asso popolari ha prodotto questo magnifico documento che se volete poi chi lo vuole io io diffondo diffondo l'informazione allora che in un passaggio vorrei sottoporti allora a parte che dice alcuni studi evidenziano che le quote di genere possano avere impatti negativi sulla performance perché dice tu non le trovi e devi prenderla prima che capita e non è violando io voglio vedere gli studi però c'è produzione non ti dice la fonte violando la merito grazie è facendo favorendo l'ingresso nei board di amministratori meno qualificati quindi già ci dice che siamo meno qualificate ma il passaggio successivo è una meraviglia la bassa partecipazione delle donne agli organi di vertici delle imprese non sarebbe dovuta a fattori di discriminazione ma al loro maggior orientamento alla cura della famiglia ciao a tutti a ridirci l'ha firmato il presidente asso popolari in un documento ufficiale consegnato a banca d'italia non sto dicendo che l'ha detto al suo amico in pizzeria o davanti a una birra cco cioè come vogliamo commentare come secondo te è possibile perché faccio un passo indietro è vero che noi siamo un'eccellenza europea perché abbiamo il 42 per cento di donne nei consigli di amministrazione delle società quotate mentre in altri paesi europei sono arrivati dopo ma è anche vero che questo a cascata non ha portato a una crescita ai vertici cioè nel management le percentuali di donne sono ancora bassissime e se prendiamo le società quotate in borsa le si o donne sono il 4 per cento si diciamo noi facciamo i compitini nel senso che si dice il 30 per cento si rimane no a quel 30 per cento è lì vogliamo scrivere asso popolari dovremmo dovremmo scrivere asso popolari allora in questo devo dire devo fare subito diciamo una caminata in questo lato io insegno economia politica quindi la teoria economica ha un grossissimo diciamo ha avuto un impatto grossissimo nella distribuzione del carico di lavoro di cura quindi quello non retribuito e quello retribuito e da lì noi in realtà dal 1800 portiamo avanti questa favola per cui le donne sarebbero naturalmente predisposte alla cura e gli uomini invece sarebbero naturalmente predisposti al lavoro al comando alla clava non lo so no questa predisposizione naturale alla cura che poi peraltro guarda è di nuovo è un boomerang da un punto di vista economico cioè noi abbiamo un paese che avrebbe già la soluzione per aumentare il soprattutto interno lordo qualche anno fa banca d'italia ci diceva che basterebbe che il tasso d'occupazione femminile fosse pari a quello che c'è nel nord italia per avere un più 7 per cento di prodotto interno lordo i governi di vario colore venderebbe i genitori per avere un 7 per cento in più quindi che cosa significa che la soluzione c'è è a portata di mano ma noi non vogliamo vederla ci rifiutiamo di vederla perché preferiamo pensare che tutto sommato le donne siano felici di stare a casa ma quello che noi vediamo in realtà sono dei dati sconfortanti sono legate alla maternità quindi a prescindere dal colore del governo che sia il ministero della natalità o che sia il fertility day non si inquadra bene il tema il tema invece ce lo fa vedere benissimo il bilancio di genere che il ministero per l'economia le finanze l'anno scorso ha prodotto e ci fa vedere che cosa molti dati moltissimi dati ma ne cito vi prometto ne citerò pochi primo dato istat rileva il tasso d'occupazione femminile in età fertile cioè dai 25 ai 49 anni lo fa per gli uomini no perché l'uomo mi è sempre verde tra 25 e 49 anni il tasso d'occupazione delle donne l'anno scorso ra il 73,9 per cento ottimo perché la media l'anno scorso era il 49 la media nazionale poi che cosa ci dice fa un'altra osservazione quindi scende ancora di più nel dettaglio dell'analisi dei dati e ci dice che cosa succede alle donne fra 25 e 49 anni che però hanno almeno un figlio o una figlia sotto i sei anni questo potrebbe rilevarlo per gli uomini lo fa e qui qual è il sottotesto che fino ai sei anni cioè finché non ci sono le scuole dell'obbligo il figlio ha un problema della madre ok non tocchiamo per niente il tema pnr a silinido che veramente qua ci viene lucera no però e che cosa vediamo qui vediamo che il tasso d'occupazione precipita di 20 punti percentuali e passiamo esattamente dal 73,9 al 53,9 se poi vinciamo la lotteria delle sfortune quindi siamo nati in italia siamo donne abbiamo un figlio sotto i sei anni e siamo residenti nel sud del paese il tasso d'occupazione scende e precipita al 35,2 per cento ok allora questo è l'impatto di questa narrazione sulla maternità la narrazione sulla predisposizione naturale alla cura con un doppio effetto boomerang perché le nuove generazioni un pò non possono permettersi di avere figli un pò questa narrazione della maternità totalizzante è chiaramente ci frena no perché uno dice ma cioè se devo fare tutto quanto io con una prospettiva che è veramente lose lose per rimanere in termini di economia cioè perdiamo tutti perché invece i dati dei paesi avanzati che cosa ci dimostrano che nei paesi in cui il tasso di occupazione femminile le donne sono più ricche le famiglie sono più ricche possono permettersi di avere più figli perché le famiglie vanno reddito mi dovete dire come fanno ad avere tanti figli ma oltretutto una parte di il paese è più ricco perché va in pil ma una parte di questa ricchezza in realtà viene prelevata sotto forma di gettito fiscale quindi con un beneficio per la collettività quindi questa narrazione forviante su questa predisposizione fantomatica predisposizione naturale delle donne alla cura ci fa essere un paese più povero e anche un paese dove si fanno meno figli e siamo in una lose lose situation allora una caratteristica degli eventi del festival dell'economia di trento è quella di aprire al dialogo perché noi siamo da questa parte però vorremmo sentire anche chi è dall'altra parte io di solito apro gli ultimi dieci minuti alle domande le osservazioni all'interazione quindi se qualcuno visto che prima si rumoreggiava tanto credo allora silvia dovrebbe avere un microfono giusto ok c'è qualcuno che vuole intervenire cco la signora arriva arriva buonasera mi chiamo rampoldi allora mi ricollega quello che diceva prima la signora da scienzo che anche gli articoli che riguardano la diversità di reddito fra le donne eccetera non vengono letti o vengono letti molto poco secondo me anche questo è però da riportare come tutto il resto come il poco io faccio l'avvocato mi sono sempre occupata di diritto di famiglia e devo dire con mio grande spavento ho sempre notato che anche negli ultimi anni tante donne oltre a non avere un proprio conto corrente anche se lavorano non sanno neppure dove il marito ha il conto corrente della famiglia quanto guadagna che beni di quali beni dispongono quindi secondo me c'è un problema culturale di fondo un problema ed è fortissimo ed è un'illusione nostra l'interrompo un attimo sa perché perché se lei chiede alle donne o se chiede ai mariti ti dicono ma i soldi li gestisce lei e allora io mi fermo e gli dico in che senso ha scelto lei i bot o i fondi azionari in cui investire no fa la spesa oppure le tende eccetera che non è non è gestire i soldi questa è un'illusione pazzesca sì però questa è comunque la mentalità corrente e purtroppo io riscontro che anche in tante donne forse all'inizio per un lasciatemelo dire anche per un po di comodità no o di non assumersi la voglia di non assumersi certe responsabilità nell'ambito familiare è lasciato comunque tutto questo aspetto l'aspetto economico al marito al compagno a chi presso insomma e quindi per me proprio un problema culturale che va superato perché finché non si supera da questo punto di vista non arriviamo a niente cioè è un giro vizioso insomma questo è mio pensiero non so la assolutamente che cosa ne pensa mi viene da pensare subito una parola esattamente no no ma è vero ma sa che ieri parlavamo abbiamo fatto una presentazione del libro in cui c'era una giornalista di elga una rubrica le donne non parlano di sopra detto non sapevo lei diceva perché noi non vogliamo fare anche questa cosa perché va in cima a tutto il carico mentale di tutte le altre cose che tu devi fare tu dice una cosa posso lasciarla sì ma amiche lasciamo la lavatrice non so come dire quella è una cosa che si può demandare la gestione dei soldi di propri ventualmente anche quella della famiglia no non si può demandare ma fa parte anche di una narrazione no sul fatto che le donne non sono capaci lo sapete che in volte ricerche anche recenti c'è una percentuale troppo levata di persone che alla domanda lasceresti gestire i tuoi soldi da una donna risponde no ok allora financial times maggio 2020 pieno lockdown pandemia esce quest'articolo in cui il giornalista dice abbiamo osservato un dato stranissimo cioè gli edge fans in media stanno perdendo il 5 e 5 è vero gli edge fans gestiti dalle donne in media perdono il 4 e 5 stranissimo non è stranissimo in realtà quella è la chiave uno dei super poteri che le donne hanno senza saperlo che è l'empatia che si esercita anche in finanza cioè quando tu mi affidi il tuo denaro questo fatto il mito della donna che è fragilina e più avversa al rischio poverelle sono fatte no la verità è che adesso la finanza comportamentale al contrario sta ribaltando anche questa prospettiva e ci dice no però aspetta perché fino adesso abbiamo pensato che fosse giusto farsi carico dei rischi non necessari no cioè questo fatto di mettersi nei panni degli altri questo fatto di essere cauti all'indomani dell'ennesima crisi e lo sappiamo il giorno prima della prossima che eccola no il fatto di essere cauti diventa un valore il fatto di essere empatiche diventa un valore chi ha sviluppato e ha fatto è diventato miliardario la teoria della leadership gentile che sostanzialmente ci dice guarda quando lavori con un team se non le picchi può darsi che loro forse per te lavorino con no più volentieri che la producano di più e così ma c'era bisogno ma le donne vengono educate no all'empatia e alla gentilezza e questo attenzione questo chi di voi è letto il libro chi di voi lo farà vedrà che la prospettiva del femminismo non è una prospettiva positiva cioè non è una prospettiva di donne contro uomini o di donne contro donne è capiamo che insieme questo è un sistema che costringe le donne moltissimo ma realtà costringe anche gli uomini no c'è questa educazione a non mostrare i sentimenti a non provare i sentimenti a non essere empatici noi stiamo capendo che adesso al contrario quello è un super potere allora se noi possiamo imparare dagli uomini a contrattare parlare di soldi presentarci anche quando si apre un application gli uomini si presentano con il 27 per cento dei criteri richiesti le donne non si presentano se non hanno l'89 per cento dei criteri richiesti ecco l'idea del femminismo è proprio al contrario quello di parlarci superare il patriarcat e guardarci in faccia e dire guarda qua forse non stiamo bene nessuno no andiamo insieme invece in un posto in cui siamo meglio tutti quanti ecco e questo credo che sia importantissimo credo che sia importantissimo è il fatto di dirsi che non è che le donne sono meglio o gli uomini sono meglio è che insieme funzioniamo meglio in quell'unque ambito io credo forse una mano lì e poi ne ho vista una c'è un uomo mi espongo mi espongo avevo capito mio pongo mi espongo mi espongo no allora mi sembra che come direbbero gli angle sassoni l'elefante in the room è il fatto che il tasso di occupazione femminile in italia è bassissimo e questo di nuovo è un bel dato di fatto quindi le condizioni per le donne per poter entrare nel mondo del lavoro io aggiungo fare carriera che sono due cose ma ancora non ci arriviamo e visto cosa abbiamo proprio detto non ci sono non ci sono allora vorrei essere anche un pochino provocatorio ma allo spirito anche per stimolare una riflessione perché per fortuna questo paese ancora la democrazia per fortuna quindi cosa vuol dire vuol dire che andiamo a votare la maggioranza della popolazione italiana rappresentata da donne se qualche partito non mi fate destra sinistra centro non mi interessa è però pure adesso un pochino e no porta un'istanza che va in quella direzione che ci prova anche alla direzione è sicuro di perdere qualsiasi elezione non conta niente perché la stragrande maggioranza delle donne voteranno all'opposto forse qualche domanda dobbiamo farcela mi fermo qua e la faccio a voi no ma noi ce la facciamo perché se lei va a vedere i dati delle magistrali che adesso si chiamano cosa è il liceo umanistico è la maggioranza delle studentesse cioè degli studenti è donna i rappresentati istituto sono sempre uomini non ci avete fatto caso quindi quel problema c'è ma è ancestrale ma noi lo sappiamo in letteratura lo chiamiamo il patriarcato interiorizzato cioè il fatto che talmente siamo abituati a dover compiacere lo sguardo maschile che lo facciamo anche quando siamo nel chiuso dell'urna e non ci vede nessuno no prego facciamo una raccolta questo è assolutamente un tema cioè il tema del patriarcato interiorizzato è il tema direi no il tema ma questo è faccio siamo fuori tempo sarà brevissima e minuti due minuti vabbè brevissima allora questo è il grosso tema no del cosiddetto come dicono i giovani che sono bravi il male gaze c'è lo sguardo maschile che in realtà guardate che tocca a noi ma tocca anche voi quando fate i padri e vi chiamano mammo quello ugualmente lo sguardo maschile no e lo sguardo maschile io l'ho visto l'ho sperimentato nella mia vita sempre con mia nonna che quando ero piccola mi diceva devi essere la più bella perché così puoi sposare un imprenditore poi l'impresa l'ho fatta io sono andata mia madre ho fatto come cerro mamma l'imprenditrice sono però la verità è che questo questo ci fa essere anche l'una contro l'altra c'è un capitolo qui tango moltissimo che sulla sorellanza no ma in un sistema in cui tu non puoi lavorare perché non sei messa nelle condizioni di lavorare veramente la tua sopravvivenza è data dall'accalappiare un maschio che sia ricco ok che è svilente per tutti perché è svilente per le donne e è svilente per gli uomini e ci tiene tutti in una condizione infantilizzata no quindi questo è quello che intendiamo cioè nel momento in cui capiamo che questo sistema comunque non va bene allora veramente bisogna proprio prendersi per mano e cercare di costruire insieme per noi prima di tutto sai quelli che ti dicono per i figli no intanto per noi ma poi anche per i nostri figli e per le nostre figlie un sistema diverso allora siamo in chiusura abbiamo sei secondi vi ricordo le signore non parlano di soldi di azzurra rinaldi lei resta per il firmatopio
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