Lavoro e tecnologia: cosa abbiamo imparato?
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Lavoro e tecnologia: cosa abbiamo imparato?
Quali lezioni possiamo trarre dai quattro giorni di discussione del Festival? Dobbiamo temere l'avvento delle nuove tecnologie? Possono contrastare la stagnazione secolare? Possono offrire nuove opportunità ai paesi economicamente più arretrati? E cosa fare per impedire che in pochi si approprino dei loro vantaggi? Un colloquio a tutto campo con il premio Nobel dell'Economia 2001.
buonasera buonasera beh io credo che non ci sia bisogno di introdurre michael spence non solo perché è conosciutissimo ma anche perché è già stato ha precedenti edizioni del festival ed è stata precedenti edizioni del festival perché la sua produzione scientifica ha coperto diverse aree che noi abbiamo affrontato diverse problematiche che ne abbiamo affrontato nelle edizioni precedenti con abbiamo parlato di informazione chiaramente non potevamo non chiamarlo essendo che lui e ponte stato insignito del premio nobel proprio per le sue teorie della informazione asimmetrica dell'asimmetria informativa ma poi l'abbiamo chiamato anche quando si è parlato di crescita perché ha lavorato molto sui temi della crescita abbiamo chiamato quando abbiamo parlato di sovranità nazionale di confini perché era parlato moltissimo ha lavorato molto sui temi del coordinamento delle politiche internazionale dello sviluppo dei paesi emergenti e quindi aveva moltissime cose da dirci a riguardo quindi siamo molto felici di averlo oggi qui con noi come al solito vorremmo con michael siamo d'accordo affrontare con lui alcuni dei temi che sono emersi in questi tre giorni e mezzo di discussione e avere le sue visioni suo su un suo una sua valutazione dei temi che sono emersi nel festival se permettete a questo punto io passerei all'inglese perché è più facile nel dialogo con con michael passare all'inglese michael michael purtroppo non hai potuto essere con noi sempre vorrei tentare quindi di riassumere alcuni degli argomenti che sono stati dibattuti innanzitutto questa edizione del festival non è stata molto agevole in quanto ci siamo dovuti soffermare sulla futurologia in passato abbiamo valutato dati tratto lezioni dalla storia quindi diciamo una guida più harry empirica nel nostro lavoro quando si parla di futuro questo non è poi così facile abbiamo opinioni diverse e forse più che nel passato in particolare da un lato c'erano dei timori per cui il cambiamento tecnologico che sta andando assai velocemente potrebbe escludere molti lavoratori dal mercato del lavoro abbiamo iniziato con richard freeman il quale suggeriva che potrebbe essere esserci un impatto piuttosto serio dovuto al cambiamento tecnologico però in parallelo ci siamo detti molte cose sulla parte italiana della questione la gente era piuttosto preoccupata perché l'italia è in declino economico la crescita è lenta è una cosa che prosegue da qualche anno la mia prima domanda quindi è questa alla luce dei due timori che vanno in parallelo ossia ci sono persone preoccupate perché il cambiamento tecnologico forse corre un po troppo e quindi può togliere molti posti di lavoro altri sono però preoccupati perché l'italia e forse anche altri paesi sono destinati a subire questa bassa crescita la stagnazione economica via dicendo questi due timori sono compatibili cioè sono cose che potrebbero avvenire contemporaneamente cioè velocissima la tecnologia lenta la crescita oppure sono in contraddizione o consequenziale non credo che siano incompatibili del tutto le economie sviluppate attualmente nel mondo si trovano in un naturalmente nonostante sia difficile prevedere il futuro si trovano ad affrontare cambiamenti strutturali molto veloce nella natura dell'occupazione alcuni posti di lavoro verranno cancellati altri diventeranno attivi nel settore dell'assistenza digitale la gente sarà più potente e capace di fare più cose non mi riferisco a medici avvocati eccetera avranno diciamo una assistenza digitale potremmo fare le cose più velocemente ecco tutto ciò è realtà e noi economisti diciamo che è una fase di transizione la domanda nel mercato del lavoro si sposta in conseguenza di queste forze e magari la globalizzazione va più veloce della sua dell'offerta e può rallentare la crescita perché naturalmente l'effetto crescita sia affinché non c'è uno spostamento è un vantaggio delle tecnologie nel frattempo c'è ansia ci sono sfide per i singoli questo per me ecco è una cosa tra l'altro tv è stato prospettato come potrebbe essere il mondo tra 40 anni e non magari le cose non saranno poi coerente con le con le nostre previsioni ovviamente certo va bene io non sono contrario all'intrattenimento però ritengo che il modo migliore e più pratico di affrontare la questione è quello di pensare che una fase di transizione è difficile capire dove andremo a finire pertanto a un certo punto mi sono un po estraniato dal dibattito perché non so se ci servirà una transizione completa però senza ovviamente rifiutare le ipotesi che parlano di riorganizzazione dell'economia diciamo che la sfida più immediata cercare di far rimanere la gente nel sistema perché non credo che questo sia incoerente con le sfide per la crescita la produttività perché ci sono due aspetti la produttività e la crescita è quello che serve per averle è solo parzialmente correlato alla tecnologia e la tecnologia potrà consentire crescita futura ci sono esempi story storici in questo senso di sottovalutazione della velocità in cui le cose sono cambiate negli ultimi tre giorni magari vi è stato detto lo so pop soul ster lo hanno detto che ci sono computer da 30 anni e diciamo che la produttività è cambiata solo 30 anni dopo il loro avvento quindi se ne parla molto e sono state dette delle cose molto interessanti e forse la migliore toh tesi è questa ecco diciamo forse i cambiamenti non avverranno velocemente come abbiamo pensato posso aggiungere una cosa io mi chiedo spesso di recente diciamo la società dove mette le proprie risorse creative dove investe ecco degli stati uniti noi diciamo abbiamo il bilancio federale più grande credo per la ricerca nelle scienze biomediche 37 miliardi di dollari l'anno e ci sono moltissime persone brillantissime molti medici molti scienziati del paese che se ne occupano e questo migliorato la produttività lo scopo è quello o vogliamo migliorare la salute ecco lascio con questa domanda a voi naturalmente anche la costruzione della struttura social media assorbito molto parliamo di aspetti positivi e negativi era una cosa mirata aumentare la produttività o no quindi il mio messaggio ecco non è una risposta alle domande però tenete bene a mente la società non ha un obiettivo che sia reddito o ricchezza e non stanzia le risorse alla ricerca di un obiettivo pertanto io ritengo che i paesi avanzati diciamo hanno dei redditi abbastanza elevati per cui hanno investito molto delle nostre risorse più valide cioè capitale umano i creativi per rinnovare per perseguire le cose che sono importanti poi vedremo se questo avrà un miglioramento della produttività se avverrà bene diciamo quindi forse possiamo tirare un po il fiato quindi la crescita è importante per alcuni versi in italia la crescita nominale non è abbastanza alta non ancora per diciamo ridurre il rapporto di leverage quindi la crescita nominale è importante perché questo è lo scopo rispetto ad altre cose che la crescita nominale è una cosa che comprende anche l'inflazione per cui se avete una questa reale molto bassa e un'inflazione molto bassa questo implica molto lavoro per ritornare in equilibrio che sia fiscalmente o altre cose quindi la crescita in quel senso è importante in particolare in un ambito ne parlò molto velocemente ecco se c'è un problema di distribuzione in una società allora è molto più facile risolvere se c'è crescita perché i privilegiati giamo mantengono la propria posizione e aiutano quelli che sono rimasti in rimasti dietro ma se invece non c'è crescita allora è il risultato è a somma zero e quindi è piuttosto difficile attuare la ridistribuzione questi motivi non dovremo perdere di vista la sfida della crescita poi sembra che ne parleremo di paesi in via di sviluppo ci arriveremo ci arriveremo quanto hai detto è abbastanza rassicurante nel senso che ci viene detto come hanno detto altri relatori fondamentalmente insomma è questo è john fisher che il primo a dire una cosa del genere la prima persona che ha avviato il progresso tecnologico ecco se cio dovesse andare nelle direzioni sbagliate potrebbe cambiare la direzione del cambiamento tecnologico rendendolo più sostenibile per le persone e poi ci si dice che se effettivamente dobbiamo stare attenti alla crescita perché la crescita ci consentirà la ridistribuzione che è necessaria per evitare le conseguenze non auspicabili dovute al progresso tecnologico creando per così dire dei perdenti se non cresciamo non riusciamo a sostenere le politiche che possono andare a sostenerli perdenti e del cambiamento tecnologico un'altra domanda no no ma puoi continuare mi sembra che dice delle cose migliori di quanto sto dicendo io allora hai lavorato molto sulle convergenze la divergenza globale la legge o di richard boulding è stata veramente interessante ci ha parlato di diverse ondate di progresso tecnologico la prima era quella in cui si ridussero i costi del commercio poi ci fu una divergenza di redditi internazionale con i paesi molto poveri t e altre più ricchi una seconda fase fu quella della riduzione dei costi di comunicazione che conseguirà un fenomeno di convergenza tra paesi ieri bracco milano che ha mostrato dei dati molto interessanti sono distributori di redditi a livello mondiale e forse una delle lezioni più importanti apprese in quella occasione è stata che negli ultimi 20 anni siamo passati attraverso un processo di riduzione delle diseguaglianze tra paesi nel mondo e meno iniquo rispetto al passato però nei paesi industrializzati in particolare le disuguaglianze sono aumentate quindi a livello di singolo paese c'è molta diseguaglianza se invece guardiamo il mondo la diseguaglianza tra india cina europa le disuguaglianze sono diminuite ancora una volta ecco stiamo parlando di futuro ma che cosa ti aspetti rispetto alla nuova ondata di progresso tecnologico mi pare che tu abbia scritto un libro sulla convergenza e la divergenza e quindi stiamo andando verso una maggiore con vere convergenza tra paesi con divergenze all'interno o cos'altro cicero quasi è una domanda fondamentale soprattutto se ci si preoccupa dell 80 per cento della popolazione mondiale soprattutto nei paesi non sviluppati che ha problemi economici io mi aspetto che il processo di convergenza continui perché è riconducibile al successo di economia è molto grande come quella cinese che si tirano dietro per così dire gli altri paesi questo vale appunto per la cina poi l'india che conta per un 7 per cento possono esserci alti e bassi durante questo percorso ma parliamo qui di 2,5 miliardi di persone che sono partite da una situazione economicamente molto più svantaggiosa che hanno progredito sono progrediti tanto è difficile però dire all'interno dei paesi che cosa accadrà forse dobbiamo pensare in termini di categorie nel senso che ci sono categorie che raggruppano il giappone l'europa occidentale e il nord america l'australiano la tirando quindi paesi più ricchi e in relazione a questi paesi possiamo dire che fosse siamo arrivati ad un plateau di disuguaglianza nel senso che abbiamo una situazione di stabilità e qui sono ottimista l'altra possibilità è che aumenti la disuguaglianza e qui sono meno ottimista la maggior parte dei paesi sviluppati non hanno trovato il modo di gestire bene questa sfida delle disuguaglianze ci sono delle eccezioni per esempio l'europa del nord i paesi nordici sono una bella eccezione da questo punto di vista con risultati buoni dal punto di vista sia dell'uguaglianza sociale che della produttività della crescita economica ma non rappresentano la maggioranza spero di sbagliarmi ad essere pessimista ma credo che ci vorranno più spinte di tipo politico in questa direzione per avere un ambiente di cui si è parlato tantissimo in questi giorni e anche due ore fa appunto un ambiente in cui abbiamo delle forze politiche sociali che non sono centrifughe che porterebbero altrimenti a confusione c'è un'altra cosa che è direttamente correlata la tecnologia sulla quale magari non abbiamo riflettuto abbastanza ed è questa il modello di crescita di maggiore successo a cui possiamo pensare quello asiatico quindi una connessione con l'economia globale dal punto di vista degli investimenti del commercio della comunicazione della tecnologia e oltre a questo o dei processi ad alta intensità di utilizzo della forza lavoro ecco le tecnologie nuove stanno portando questo modello alla fine penso ai robot penso alla meccanica fine penso a tutte le cose che possono andare a sostituire il lavoro la forza lavoro e questo tipo di processi che si basa su fortemente sulla manodopera quindi ci sono persone che ancora hanno un reddito relativamente basso che presto dovranno trovare un nuovo modo di avere la crescita di ottenere la crescita ecco se avessimo tutta la sera davanti credo che potremo discutere estesa mente proprio di questo cioè la possibilità di avere degli ecosistemi delle piattaforme dei sistemi che riescono a risolvere almeno in parte questa sfida che è enorme quindi per cercare di rispondere posso dire che continuerà la convergenza tra i paesi avanzati e quelli a medio reddito come la cina l'indonesia e l'india e poi ci sono tanti altri paesi dove hanno un reddito pro capite inferiore ai 200 euro che saranno sempre più divergenti rispetto agli altri e questa divergenza aumenterà si era detto no che avremmo parlato di paesi in via di sviluppo è una tentazione a cui è impossibile resistere quando parliamo di distribuzione ridistribuzione del reddito ci sono preoccupazioni da questo punto di vista c'è il fatto che di lasciare troppo indietro il paese in via di sviluppo perché ci sono paesi intermedi la cina l'india che hanno una situazione ma ci sono tanti altri paesi quelli in via di sviluppo che non partecipano questo progresso allora il progresso tecnologico in relazione anche al lavoro organ proprio dal punto di vista organizzativo come interverrà qualcosa forse che non abbraccerà i paesi in via di sviluppo dovrebbero raggiungere un certo livello di sviluppo questi paesi per partecipare a questo progresso tecnologico forse forse le tecnologie tecnologiche non hanno fallito interamente dal punto di vista del test dell'inclusività non oltre dieci anni fa si parlava del fatto che il mondo in larga parte non era connesso a internet le cose sono cambiate e c'è stata una convergenza dal punto di vista della connessione grazie al cellulare grazie alla tecnologia dei cellulari degli smartphone che hanno dato grande possibilità di connessione alla rete so che di questo se ne è parlato tanto penso anche alla cina penso ai sistemi finanziari che sono costruiti all'interno e basandosi su queste piattaforme utilizzando dei sistemi di credito che consentono attraverso queste piattaforme di fare anche una valutazione delle persone da un punto di vista finanziario in modo assolutamente veritiero non dico che sia tutto rose e fiori ma le potenzialità da questo punto di vista sono enormi e richard ha parlato di qualcosa di molto importante c'è il fatto che ci sarà una riconfigurazione delle catene di fornitura e vorrei soffermarmi un momento su questo se posso sperando di non andare fuori tema parlando di questa cosa l'industria manufatturiera i beni quindi ecco visto che le tecnologie digitali verranno portate altrove e consentiranno di avere un'alternativa alla ru location diciamo delle aziende questo può avere un impatto perché altrimenti la produzione viene portata semplicemente dove vale la pena produrre questo ha un influenza anche sul commercio mondiale e sto parlando sempre del commercio di beni ma c'è un'altra forza molto potente che interviene che produce una concentrazione e che non ha niente a che fare con la rincorsa di risorse limitate e sicuramente avrete le temps michael porter competitivamente jobs nation's con i colleghi hanno riscontrato questo che in varie industrie e in vari settori i player più importanti dal punto di vista della concorrenzialità e sono in pochi posti e anche vicini perché questi sono i luoghi dell'innovazione e lì si crea diciamo così la concorrenza vera ci sono poi altre forze che intervengono mitigando i fenomeni che ho detto finora e che vediamo non appunto in un luogo in una nazione ma in alcuni centri singoli di innovazione settore per settore dal punto di vista dei servizi la forza lavoro ancora abbastanza mobile e si può lavorare in remoto quindi non credo che quello che abbiamo visto negli ultimi anni cambierà in futuro dal punto di vista dei servizi e si valorizzeranno le risorse umane di valore dal punto di vista dei servizi laddove si trovano credo che le aziende continueranno a fare questo con ottime possibilità di crescita sono grandi cambiamenti questi che non avverranno dalla sera alla mattina ma adesso faccio un'affermazione vorrei sentire anche cosa ne pensa lei in relazione alla globalizzazione se pensiamo la colonizzazione come flusso di beni servizi capitali persone e informazioni tecnologia e conoscenze queste quattro macro categorie ecco devo dire che ci sono tante cose che stanno avvenendo in questo momento e si pongono grandi interrogativi se questi flussi vengono interrotti allora si interrompono o si interviene pesantemente proprio sulle catene di fornitura e di valore a livello mondiale io credo che in questo momento le cose siano abbastanza critiche da questo punto di vista e sono riconducibili ai comportamenti dei paesi quello che ha detto dell'agglomerato della concentrazione dell'economia è molto importante un paio d'anni fa ci siamo occupati proprio di questo tema estesa mente quello che diceva del fatto che rimangono indietro indietro i paesi in via di sviluppo ci porta a dire che evidentemente la tecnologia di per sé non risolverà il problema della migrazione internazionale quindi questo problema rimarrà è un problema che dovremo affrontare nei prossimi anni sempre in relazione a questo le chiederei un altra cosa in relazione al tipo di ridistribuzione di disuguaglianza che noi vediamo e sperimentiamo nella nostra società nei nostri paesi naturalmente questa è una domanda che sorge alla luce del dibattito europeo e le discussioni che abbiamo avuto prima di questo evento ecco secondo lei qual è il livello giusto al quale la ridistribuzione dovrebbe essere organizzate dovrebbe avvenire in europa cioè è più una questione di interventi all'interno dei paesi con politiche sociali all'interno dei diversi paesi o è qualcosa che dovrebbe avvenire di più a livello sovra nazionale lo so che è una domanda eurocenter a questa perché evidentemente negli stati uniti e altrove nel mondo la problematica è diversa ma per noi è fondamentale qui e ne parliamo tantissimo quindi resterebbe sapere cosa ne pensa ma non so se posso ispirarvi più di tanto io quelle mie risposte sono pragmatista però e so che ci sono dei programmi per la coesione programmi strutturali programmi per la convergenza che sono stati portati nel panorama europeo e credo che siano stati importanti questo assolutamente non si può non lo si può negare ci sono delle parti che hanno beneficiato tantissimo come parte della spagna per esempio quindi credo che questo vada ricordata ricordato ma la ridistribuzione interviene a diversi livelli e ne abbiamo parlato per tre giorni qui dal punto di vista pratico la ridistribuzione deve avvenire a livello nazionale non credo sia possibile gestire altrimenti questa cosa e penso alla questione delle qualifiche per esempio e penso ai paesi che hanno reddito più alto nell'europa dell'unione europea che devono cercare di portare al loro livello tutti per esempio a livello del processo democratico ecco credo che sia difficile che questo possa avvenire quindi io ritengo questo sostanzialmente una sfida che si gioca a livello nazionale quindi dobbiamo fare ancora tanto lavoro per cercare di ridisegnare il nostro welfare system a livello nazionale ma contemporaneamente forse c'è un'altra sorta di ridistribuzione o regolamentazione che tiene conto di queste disuguaglianze e che è molto importante è che a che fare con il modo in cui le organizzazioni cambiano il modo di elaborare nel senso che ci sono tanti lavori che sono creati attraverso il cloud l'economia del cloud totalmente deregolamentate c'è una grande mobilità da questo punto di vista tra i paesi ecco questi fenomeni forse non possono essere gestiti all'interno di ogni singolo paese soprattutto i paesi più piccoli ma comunque non è una cosa nazionale questa cosa ne pensa assolutamente ragione è una sfida parlare di questi temi collega un assoluto esperto di questi temi ma ci provo ecco credo che abbiamo avuto una fiorire di opportunità deregolamentate nelle sharing economy in crowdsourcing con grande opportunità ma ora è chiaro che bisogna regolamentare almeno parte di queste attività innanzitutto perché la regolamentazione è giusta e poi perché questi settori fioriscono a scapito dei settori tradizionali e questo non è giusto pensiamo a kuber e al servizio taxi è chiaro che se si pensa a questo esempio si capisce subito che i taxisti non possono essere contenti di questa situazione e questo porta delle sfide evidentemente sfide costanti la regolamentazione non sarà però uniforme da paese a paese per questi settori e non sarà internazionale a parte forse il caso dell'europa dove c'è una regolamentazione una normativa sovranazionale per la privacy dei dati la sicurezza dei dati e questa è una cosa straordinaria ma se considero altrimenti gli altri paesi e penso come possono regolamentare assieme internet insomma ho delle perplessità perché i grandi player per quanto riguarda i big dei tre le piattaforme cioè la cina e gli stati uniti come fanno insomma a fare qualcosa insieme come fanno a regolamentare insieme o nello stesso modo internet credo che non ci siano possibilità che questo accada ancora meno di zero sono le possibilità in cina per esempio l'amministrazione il governo la possibilità il diritto di vedere i dati e filtrare i contenuti internet in relazione a quello che loro giudicano essere l'interesse pubblico la stabilità si può chiamarlo in un modo o nell'altro nei paesi occidentali nelle democrazie nella maggior parte dei casi non abbiamo nessuna entità che abbia l'autorità e il potere di filtrare i dati se non in casi assolutamente estremi e penso alla pedopornografia altri casi analoghi quindi avremo una situazione di un sistema balcanico diciamo così questo non significa però non cercare di fare degli dei tentativi di collaborazione a livello internazionale per riuscire a tenere le parti buone diciamo dell'economia globale che si basano su questi dati digitali vale la pena affrontare la cosa insieme a me un problema enorme perché sostanzialmente ci sono considerazioni di natura economica ci sono considerazioni di natura politica e sociali e poi ci sono costruzioni che hanno a che fare anche lo sviluppo dei bambini e lo sviluppo proprio psicologico cognitivo dei bambini e poi anche la questione della sicurezza la difesa la sicurezza nazionale sono cose che dipendono fortemente dalla tecnologia digitale quindi questi elementi ci sono e rimangono e credo che questo abbia portato una serie di problematiche che ancora non abbiamo quasi neanche affrontato c'è un'altra cosa che direi rispondendo alla parte iniziale della della domanda tito quando in europa partecipo a conferenze quando si parla di uguaglianza nel 95 per cento dei casi la discussione parla dei sistemi di ridistribuzione sicurezza sociale e io non dico assolutamente che non siano cose importanti tutt'altro ma c'è un altro lato di questo è la crescita la creazione di opportunità il dinamismo sono i giovani giovani creativi dopo cosa fanno questi giovani rimangono necessariamente in un paese oppure inseguono il venter capitol credo che dedichiamo veramente troppa poca attenzione a queste cose compreso il vostro paese l'italia c'è troppa poca attenzione per questo tema io direi questo per affrontare la questione della distribuzione della ridistribuzione del reddito modo adeguato allora bisogna fare riferimento a tutte e due le cose due mesi fa sul new york times c'è stato un articolo che che ha scritto della robotica in diversi paesi in svezia in particolare la svezia lo spazio è un paese piccolo con una economia aperta deve assolutamente essere concorrenziali altrimenti non ce la farà mai e la tecnologia digitale è fondamentale per il paese da questo punto di vista quindi non utilizzare la tecnologia digitale anche nell'industria manifatturiera è impossibile che il resto del sistema è configurato in modo da rendere possibile l'utilizzo di questa tecnologia portando avanti la produttività la crescita ma al contempo ci si prende cura delle persone per esempio riqualificandole formandole in relazione a queste a queste tecnologie ecco il messaggio secondo me che esce da questo articolo ed allo studio e che sta dietro è molto importante cioè non si può risso risolvere questo problema senza avere anche dei meccanismi protettivi e coinvolgendo il business l'amministrazione le persone tutti e tutti gli stakeholder se si cerca di escludere qualcuno non funzionerà perché le amministrazioni si occupano della sicurezza sociale ovviamente per quanto costosi e interviene anche per la qualificazione e la manodopera evidentemente può fare la sua parte ma deve fidarsi del sistema per poter contribuire quindi deve esserci uno scenario multi stakeholder e basato assolutamente sulla fiducia e questo appunto è l'unico modo per poter risolvere il problema quello che ha detto lei è molto molto importante la fiducia è una cosa fondamentale e non è una cosa di cui di solito si parla nello specifico parlando di economia lei ha parlato dell'italia e la citata conoscendola benissimo perché è stato tanto in italia conosce l'italia ha già detto in occasione di varie interviste interviste che l'italia in un momento particolare crysis crisi nuovo governo poi non c'era più il governo insomma si è parlato molto dell'italia magari si vuole sbilanciare può dirci qualcosa sul nostro paese un futuro difficile per i giovani sarebbe interessante sapere cosa ne pensa ho parlato di punto di inflessione a un certo punto ecco in italia c'è per la prima volta o un governo anti establishment eletto democraticamente ci sono molte sfide macroeconomiche chissà cosa succederà magari potrebbe esserci un confronto scontro con con l'europa se ne è parlato io non avrei molto da aggiungere in proposito se si seguisse questo sentiero ecco queste persone sono state elette seguendo i timori legittimi degli italiani problemi di distribuzione occupazione immigrazione e questa la distribuzione degli immigrati in europa eccetera quindi c'è un'agenda chiara che se seguita correttamente sarebbe positiva molte persone in d'america hanno detto che a prescindere del loro pensiero nei confronti del presidente tra le sue caratteristiche idiosincratiche anche gran parte della popolazione pensa che le élite la classe dominante università professore governo ecco dicono che a loro non interessa nulla del peggioramento delle condizioni di vita del cittadino medio quindi comunque non sarebbe stata una traiettoria sostenibile quindi almeno c'è qualcuno che è stato eletto che ha detto questo non lo faremo faremo quest'altro quando si arriva a questo punto le cose possono andare malissimo o benissimo però diciamo che io sono ottimista coscientemente ci sono molti talenti io sono un esterno diciamo che non possa prendere il posto della situazione come fanno gli italiani lo può fare solo un italiano sulla propria economia politica eccetera però penso che ci sono molti beni intangibili capitale umano creativi talenti eccetera e quindi le sfide per lo meno per quanto riguarda occupazione e crescita consisteranno nel rimuovere gli ostacoli fondamentalmente far partire questo treno diciamo io ho scritto per altagamma o un'associazione di marchi di lusso fondamentalmente su richiesta di andrea illy che all'attuale presidente e lui aveva scritto un lungo articolo molto esaustivo si diceva che ci sono enormi potenziali che però non sono completamente sfruttati diciamo i giovani forse hanno più problemi di quanto non dovrebbero nell avviare una loro azienda insomma s l'eco sistema imprenditoriale che ho incontrato in molte parti del mondo non è ancora pienamente sviluppato ci sono alcuni problemi che potrebbero essere affrontati che in questa la strada da seguire allora credo che forse il quadro sarà più roseo in termini di esiti macroeconomici anche di ottimismo sul futuro questo non voglio essere semplicistico però ci sono delle possibilità in questo senso una cosa che ho imparato in cina e che è tra l'altro ho vissuto gran parte della mia vita a silicon valley un eco sistema che funziona benissimo nella tecnologia si tratta di un gruppo di enti di persone di azienda che interagiscono più una serie di cose che noi chiamiamo infrastrutture ma non sono ponti o case ci sono ivan cerca per le stesse progettate per esempio non so un nuovo chip di semiconduttori c'è qualche altra azienda che lo fa per voi insomma quindi un sistema vero e proprio non da giovane ci sono stato molto queste infrastrutture non c'erano sono state costruite nel corso del tempo è adesso esistono e sono incredibili la cosa nuova è la capacità di fare delle infrastrutture che sono rese possibili dalla digitalizzazione le mega piattaforme cinesi come alì babà per esempio a un primo sguardo si pensa l'e commerce quando si parla con le persone in realtà ci si accorge che c'è un intero ecosistema sviluppato attorno alla piattaforma un giovane imprenditore può diventare un design e fare cose che non poteva fare prima una piccola media azienda accesso al mercato globale e magari uno che ha competenze finanziarie o chi fa il fast manifacturing comincia a lavorare con un imprenditore che ha bisogno di questo tipo di funzione azienda di logistica che spuntano come funghi diciamo è a mio avviso se pensiamo in questi termini cioè di creare l'ecosistema mirando c in particolare sul su ciò che è reso possibile dal mondo digitale come il turbocharger che rendono tutto più potente ci sono grossi potenziali c'è una cosa sfida per l'europa forse non se n'è parlato ancora in questo festival le mega piattaforme si trovano in giro negli stati uniti la mega piattaforma è quella che tiene i big data conoscete che il fatto che l'intelligenza artificiale può essere fatta ovunque ma per fare l'applicazione ci vuole un grosso potere di calcolo e moltissimi dati e questi dati sono nelle piattaforme hanno sistemi di cloud computing hanno moltissimi dati e li usano soprattutto in modalità machine learning per migliorare tutti i servizi che vengono forniti dalla rete effettivamente ci sono dei grossi problemi di monopolio che conseguono a questo che devono essere affrontati però se dovessi concludere con un messaggio allora direi abbiamo bisogno di una collaborazione pubblico privato che nel corso del tempo generi questa capacità in europa quindi ci serve una mega piattaforma o comunque un accesso a questi big data ottimo messaggio noi abbiamo parlato sia citata la cina che sta investendo molto in questo ambito che gli usa l'europa è un po indietro torniamo all'italia e ai suoi commenti quindi abbiamo un potenziale da dispiegare a condizione che i nostri giovani rimangano in italia forse c'è una contraddizione rispetto a quanto si era detto in una precedente riunione una questione interessante ci sono cinque stelle che hanno raccolto molti voti in particolare con il giovani non appena sono arrivate al potere sono curati molto della spesa pensionistica eccetera certo con un'altra forma di ridistribuzione dai giovani dai lavoratori ai pensionati quindi forse una possibile interpretazione ma forse mi spingo troppo in là c'è una definizione di populismo che abbiamo avviso è la più convincente kezman un olandese e disse che il populismo è un'ideologia molto sottile nella quale si vede un mondo organizzato in due modi il cittadino comune che è un gruppo molto omogeneo poi le élite che è corrotta per cui quando populismo arriva al potere può applicare questa teoria nel senso che smonta tutto ciò che sta in mezzo questi due estremi l'elite e la gente e pretendendo di rappresentare la gente quindi eliminando la società civile c'è canda le ansie e fondamentalmente senza curarsi delle minoranze quindi in italia i giovani sono una minoranza lo sono anche in molti altri paesi europei quindi spero che questa di scanu si traduca in piano in pratica però ci si deve pensare diciamo che è un commento interessante quando il popolo ismo fa delle cose che non vanno a vedere perché non risponde ai timori delle persone ma piuttosto perché ci sono dei problemi di attuazione e quindi tutto fallisce per esempio come si potrebbero avere un partito che fa appello ai giovani dopo di che si occupa di pensione sapete che tutti si aspettano trasferimento dei giovani agli anziani e la gente non collega le due cose la prima volta che sono venuto in italia a roma c'erano dimostrazione di passo perché erano più vecchie di me contro la riforma pensionistica diciamo settantenne e dopo aver guardato la cosa ha chiesto a mia moglie che è una giornalista sanno che stanno dimostrando contro i propri figli e nipoti e certo che non lo sanno perché ci sono c'è la gente poi c'è il governo all elite al governo e mezzo non c'è nessuno quindi questa idea che a un certo punto il governo è la gente è un nesso che nessuno fa e se non lo si fa allora si possono fare mille errori si possono tagliare le imposte aumentare le prestazioni di pensione questa non colpisce i giovani perché non si è fatto un calcolo e quindi credo che sia utile quanto ha detto sia perfettamente ragione abbiamo fatto un'indagine presso coloro che versano i contributi alla previdenza italiana abbiamo chiesto funziona la previdenza è un po come un conto bancario dove uno accumula nel proprio conto in un fondo dal quale preleva quando anziano oppure è un qualcosa in cui i denari versati vengono pagati vengono utilizzati per pagare le pensioni degli anziani e quando andate in versione recenti pensavano come un conto bancario quindi non hanno capito questo trasferimento internazionale fatto dalla previdenza questo la dice lunga nella tradizione del festival pur non avendo molto tempo michael spence ma al centro della sala prego se si può alzare così tutti la vedono grazie grazie nel dibattito politico europeo si parla di trade off redistribuzione efficienza e sacrifici da fare per le riforme diciamo un ruolo dei sistemi di previdenza e francia l'italia ha molto potente in germania invece hanno agito sui salari ha parlato di crescita come forza redistributiva lei crede che questo trade off ecco in che misura si applica in europa alitalia o alcuni paesi dell'europa ottima domanda la ringrazio io credo che tre donne non è semplice c'è la questione di tutelare le persone dando incentivi alla crescita insomma la gente fa un confronto tra l'europa e gli usa e questo confronto è fuorviante quando vediamo le cose da vicino credo che ciò che vediamo sia l'evoluzione dei sistemi di previdenza sociale che sono mirati essere a favore della crescita della concorrenza in molti luoghi vecchio modello sociale diciamo che tutelava molti posti di lavoro in particolare alcuni tosti alcune aziende questo è stato abbandonato in gran parte questo è un esempio del trade off che lei ha citato sistema è stato abbandonato chiaramente in germania nei primi anni 2000 ma anche in molti altri posti questo non vuol dire abbandonare le tutele si fanno sono le cose in modo diverso ecco se si riesce a far sì che sistemi di previdenza si orientino per esempio alla formazione della gente a nuove professioni allora questo punto si sta andando nella giusta direzione la componente crescita in questo caso è importante se si gestisce solamente l'elemento tutele e poi ci sono problemi altrove che riguardano le opportunità imprenditoriali abbiamo parlato non lo ripeto questa è una parte importante della vita per molte persone per cui se non si affronta questa questione sia un impatto negativo sul welfare e anche sulle prestazioni dell'economia ed è per questo che ritengo che siano due cose che fanno parte di uno stesso paniere non sono in concorrenza ma sono complementare ma che anzi ha senso sono tutti stupefatti non vedo domande deve al pubblico credo che dobbiamo ringraziare we bank grazie michael spence e questo colloquio una cosa una cosa molto bella che è stata detta sul festival in questi giorni da diverse persone che a differenza di molti altri incontri sui temi dell'economia ha un taglio inclusivo e vuole promuovere la partecipazione di un pubblico molto vasto i dati su questa edizione sono spetta a me e commentarli dovranno essere altri a trarre un bilancio anche perché chiaramente non posso essere obiettivo però i dati su questa edizione del festival ci dicono che la partecipazione va molto al di là della presenza fisica nelle sale che sono state tutte molto affollate nonostante la coesistenza di moltissimi eventi credo che noi abbiamo avuto 104 eventi nel programma con 218 relatori 69 moderatori per darvi i numeri del numero di eventi quindi tante cose che venivano il tempo stesso è molta presenza nelle sale ma i dati che sono ancora più eloquenti a me giudizio sono quelli sugli accessi remoti che sono davvero interessanti a ieri non avevamo già superato il livello di connessioni al sito di persone che sono andate in qualche modo tirare giù i materiali preparati per il festival dai nostri relatori quindi avevamo già superato i 5 milioni di visite mancava ancora la giornata di oggi e poi abbiamo avuto un incremento ulteriore e delle persone che hanno seguito le nostre dirette streaming e speriamo ci siano molte altre persone che ci andranno a vedere chiaramente i podcast e andranno a seguirci andare a riprendere a riprendere i materiali che abbiamo caricato sul sito riguardo invece un osservazione critica che ho avuto e raccolto da alcuni giornalisti e che questa volta abbiamo avuto relativamente pochi politici al festival io devo dirlo la mia risposta va bene a parte il fatto che ovviamente noi invitiamo sempre alcune delle persone che hanno in mano le leve dell'economia del nostro paese a partecipare a questa discussione per questo siamo sia importante avere il loro punto di vista questa volta i tempi l'informazione del governo sono stati tali per cui non ci hanno dato molto tempo per poter reagire e invitare le le persone coinvolte tra l'altro con alcune sorprese anche nei nomi quindi non era possibile fare diversamente ma la mia risposta è che tutto sommato noi politici vogliamo che vengano qui anche per ascoltare non soltanto per parlare e pensiamo che sia molto materiale quindi può anche essere io devo dire io non so magari ci sono diversi politici che sono venuti qui in questi giorni ce ne sono altri che ci hanno seguito per via per l'accesso remoto il mi auguro che che il materiale che è stato qui prodotto sia seguito anche da loro perché penso ci siano molte lezioni io personalmente imparato tanto da questa edizione e quindi spero che questo avvenga anche per altre soprattutto da chi ha responsabilità di governo in in questo paese ma non voglio portarvi altro tempo vorrà invece invitare chi sul palco le persone che hanno reso questo festival possibile a partire dai rappresentanti della il presidente della provincia autonoma di trento ugo rossi el'assessore roble per il comune di trento marilena de francesco che è stata come al solito il motore di questo di questo evento ed era dappertutto organizzato anche all'ultimo secondo l'arrivo di george soros e tutti i cambiamenti che ci sono stati nel programma con un'abilità incredibile e poi i membri del comitato editoriale che hanno con me lavorato ideato scelto i relatori i temi da affrontare quindi nozze innocenzo cipolletta andrea fracasso giuseppe laterza e vabbè con noi c'era anche paolo collini che adesso non è clima che certamente anche lui ha fatto un lavoro molto importante per tutti noi dire qualcosa ma scusi insomma può succedere aspetti vediamo grazie e buona si sente marilena fa proprio tutto no non ho molto da aggiungere se non ringraziarvi e ringraziando voi ringraziamo tutti quelli che hanno voluto seguirci qui a trento è molto importante venire anche a trento e tornare naturalmente però siamo davvero orgogliosi del fatto che quest'anno l'esplosione di chi ci ha seguito sulla rete è molto alta e questo credo che la dice lunga sulla qualità di questo appuntamento io non so se sono un politico rappresentativo di questa categoria però insomma io ho cercato in questi anni di ascoltare e mi sono anche portato a casa anche qualcosina poi che magari ci è stato anche utile per cercare di di sbagliare meno mi viene da dire che abbiamo fatto in questo periodo un po una indigestione di politici e quindi un effetto maalox a volte non è nemmeno nemmeno così negativo una domanda che mi fanno in tanti il festival continua me la chiedono perché naturalmente noi siamo alla fine di una legislatura e quindi è chiaro che questo può essere un punto di domanda al festival però non si programma in due mesi bisogna cominciare a lavorarci ieri non domani ma ieri è quindi ovvio che vogliamo garantire una continuità quindi sicuramente ci sarà una continuità per un anno proprio per lasciare il tempo a chi verrà dopo di noi sperando che possiamo essere magari ancora no io lo dico con grande tranquillità di poter decidere di poter decidere di andare avanti perché il festival merita assolutamente di andare avanti un ringraziamento particolare a tutti coloro che non si vedono su questo palco e che sono davvero tanti e quest'anno in modo particolare a coloro che ci hanno garantito tutta la tecnologia che c'è dietro al festival ce l'hanno garantita anche con qualche problemino di carattere contrattuale e sindacale dentro le imprese che la garantiscono li ringrazio in modo particolare perché sono stati comprensivi e naturalmente gli dico che dovremmo affrontare con loro quei problemini per cercare di risolverli all anno prossimo
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