LAB24: dal clima all’economia, le nuove frontiere del visual data journalism
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LAB24: dal clima all’economia, le nuove frontiere del visual data journalism
Il filo conduttore dell'evento è la ricerca di nuovi formati narrativi, per creare l'interazione con l'utente in maniera differente; ne parla Luca Salvioli, insieme al team di Lab24, ovvero la sezione di data & visual journalism de Il Sole 24 Ore, vincitrice di un oro ai Lovie Awards, un Webby Awards e il premio data journalism del Glocal festival.
Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Buongiorno a tutti, grazie per essere qui. Sono molto contento perché... No, sono contento perché siamo ancora qualche giorno a Trento, abbiamo seguito molti eventi d è una bella edizione, perché è proiettata sul futuro, che è un tema che mi appassiona un po' tutti, se siete qua. Per oggi parliamo non soltanto dei temi, ma anche di quello che facciamo noi, quindi è bello poter parlare anche dell'innovazione che stiamo facendo dentro Solle 24h. Io sono Luca Salvioli, sono il coordinatore di Lab24, che è l'area visual, con me c'è Laura Cattaneo che è design director un elicottero che ci sta attento alla nostra sicurezza. Poi avremo anche l'occasione però di confrontarci con cose non cose, che è una realtà social, quindi diversa. Però quello che ci unisce, secondo me, per trovare un macro tema, un filo conduttore dell'evento, è la ricerca di nuovi formati narrativi, di ingaggio dei lettori rispetto ai tradizionali. Noi come Solle 24h lo facciamo in vari modi. L'abbè nato nell'autunno del 2019 d è un gruppo di lavoro, che vede appunto me e Laura, ma anche il resto del team composto da grafici, infografici e sviluppatori. È importante il fatto che abbiamo degli sviluppatori, perché quello che distingue in parte il video... C'è il video da far vedere? Ecco, lo facciamo vedere il video e poi vi dico. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Un video che avevamo preparato, che fa una sintesi dei lavori che abbiamo fatto in questi anni. li vedremo in maniera un po' più dettagliata, come vi dicevo come gruppo di lavoro siamo nati nell'autunno del 2019 con l'obiettivo di stare sui temi del sole 24 ore in maniera diversa, cercando di fare innovazione sui formati, che vuol dire entrare nell'interazione con l'utente in maniera diversa, sin dall'inizio l'idea era di fare un'innovazione che non fosse per forza wow, perché c'è un po' anni fa si intendeva questo genere di progetti visual, che avevano molta interazione, molta multimedialità, però a volte rischiava di ssere un po' fino a se stessa, magari alcuni di voi si ricordano o conoscono il progetto Snowfall del New York Times, che è considerata la pietra migliare del visual journalism, che oramai ha diversi anni ed era un progetto molto bello con delle animazioni che scorrono lungo il long form, dei video che partono, delle mappe, un racconto molto approfondito di questa valanga che aveva colpito degli sciatori nelle montagne degli Stati Uniti quello ha segnato un po' uno spartiacque rispetto a questi progetti. La tendenza degli ultimi anni è di stare sempre sui progetti visual, ma con un'innovazione che abbia più senso, noi abbiamo cercato di intenderla come un modo di stare con i lettori e ingaggiarli in maniera diversa, può essere con il prisma dei dati, come vedremo alcuni progetti, perché molti sono basati sui dati. In altri casi abbiamo fatto dei chatbots, quindi un'interazione che ricorda un po' proprio l'interazione che facciamo con le chat di Whatsapp con i nostri amici che poi oramai hanno piuttosto visibilità, adesso che si parla tanto dei chatbots di intelligenza artificiale, quiz e così via. Abbiamo due sviluppatori, quindi i progetti si distinguono dagli articoli tradizionali sul sito del sole 24 ore perché potenzialmente abbiamo di fronte un foglio bianco e quindi nella fase soprattutto creativa possiamo un po' decidere come stare sul tema senza le rigidità del sistema elettorale, del sistema ditoriale, il che ovviamente ha dei tempi un po' più lunghi, però ti permette una maggiore flessibilità. Non facciamo tutto col coding perché se no ci vorrebbe una struttura come New York Times dove una volta su stato ed era bellissimo vedere questa stanza di sviluppatori, in Italia è molto più complicato avere questa possibilità, quindi utilizziamo anche dei tool che magari qualcuno di voi conosce da Flourish a Data Wrapper che consentono di essere più veloci sulle interattività delle grafiche. Prima di farvi vedere qualcosa con Laura Cattaneo mi piaceva anche sottolineare due cose, la prima è che non siamo un progetto laterale al sole 24 ore nella sua espressione digitale ma quello che facciamo cerchiamo il più possibile che sia parte del flusso quotidiano, che quindi trovi spazio non-page, non solo fisicamente ma come dire, intercettare dei temi che possano avere una lunga durata stare sulla giornata, il caso del Covid che poi vedremo è stato particolarmente rilevante da questo punto di vista. La seconda cerchiamo anche di fare delle collaborazioni esterne, abbiamo collaborato con lo IED di Torino, con l'Università di San Marino, con gli studi di design come Sheldon e Dalk, con Google sull'intelligenza artificiale che è un tema super ricorrente in questi giorni qua a Trento e non soltanto a Trento, abbiamo partecipato a Journalism AI che è un progetto con la London School of Economics andando a vedere con altre testate internazionali dal Guardian al Financial Times come vengono adottate queste tecnologie nella redazione soprattutto come supporto al lavoro giornalistico in realtà più che come sostituzione che ovviamente è un tema ma non è il tema di questo incontro. Adesso vediamo magari qualche progetto Laura. Eccoci, allora tanto per rimanere in tema sul tema reportage come dicevi tu Luca, New York Times aveva fatto Snowfall, noi abbiamo cercato di raccontare in questo caso che è un tema anche di attualità perché partendo dalla siccità e dello stato dei fiumi che ci riguardava diciamo la stagione scorsa per poi arrivare adesso con il problema che sta traversando l'Emilia. Noi abbiamo fatto questo lavoro con il collega Alfieri che si è occupato proprio della stesura del pezzo che è un raccorto molto iconografico che è diviso in due parti, una che riguarda appunto lo stato dei fiumi e lo stato della siccità in generale diciamo la parte del nord Italia per poi anche attraversare il problema dell'elettricità legato alla parte delle lighe. Ci teniamo a far vedere questo lavoro perché è un lavoro che si muove a cavallo dell'immagine del testo e dei grafici quindi c'è una forte forte componente iconografica però anche in questo caso noi abbiamo cercato di rappresentare al meglio quello che potesse essere il territorio come era lo stato del territorio attraverso l'utilizzo delle immagini e dei dati. Poi qua c'è questo proprio un reportage quindi insomma il collega Alfieri è andato sui luoghi sulle centrali idroelettriche che erano in difficoltà perché appunto la carenza d'acqua quindi si è riusciti a mettere insieme fotografie originali che comunque fa la differenza su un progetto del genere con la parte di dati che abbiamo avuto nella relazione con i ricercatori che in tema ambientale è una collaborazione molto soddisfacente e molto bella perché è pieno di ricercatori che stanno studiando le conseguenze dei cambiamenti climatici nel nostro Paese e sono molto disponibili alla collaborazione e hanno dei dati originali. Che è legato anche a una serie di prodotti che stiamo seguendo legati al clima che sono anche sullo stato della neve. Sì è una serie che abbiamo fatto che ha preso in esame i dati storici degli ultimi 15 anni sulla cuno nevoso nelle varie regioni italiane che ovviamente fotografano un grosso calo. L'abbiamo fatto sui ghiacciai andando a vedere la serie storica più lunga di bilancio di massa che è per un ghiacciaio che si chiama Carrezer che è nel gruppo Ortles e poi andremo a fare un altro profondimento e pensiamo di farlo sullo stato del mediterraneo e quindi questo è per dire che un modo di stare sui temi lato visual è quello di fare delle serie perché funziona ed è un formato talmente elastico che ti consente di introdurre una certa serialità. Esatto sì perché tendenzialmente cerchiamo di creare dei modelli che poi possano anche ssere replicati per impattare meno a livello proprio di sviluppo di effort redazionale perché come introduce la prima luca noi stiamo cercando di inserire delle nuove figure professionale all'interno della redazione che prima non esistevano ad esempio la parte di sviluppo che stiamo anche alla parte di social così che prima non erano previste però appunto visto l'onere del lavoro cerchiamo il più possibile di modellizzare i layout e i format in questo caso con format molto semplice basato sullo scorrimento di immagini e di testo mentre su questo progetto che è un progetto legato alla pandemia che ci ha dato parecchie soddisfazioni tutti argomenti allegri, poi però parleremo di bonus casa che scaldiamo gli animi. Questo è un progetto simile a livello di interfaccia diverso dal punto di vista della costruzione della pagina perché è costruito su tre variazioni una centrale dove c'è il contenuto io adesso parlo della parte tecnica poi lascia a te Luca di scrivere la parte editoriale una parte centrale dove c'è il contenuto con la peculiarità di testi molto veloci molto sintetici molto di impatto una parte di timeline al piede che segue la timeline testuale ossia segue la cronistoria dando comunque la curva del dei contagi e dei decessi durante tutto il periodo pandemico e una parte laterale dove c'è lo scorrimento mensile suddiviso per categorie che quattro categorie principali sanità economia erano le categorie principali della suddivisione tra l'altro è un progetto che abbiamo sviluppato con Andrea Marson che è un collega che poi ha vinto il lovey award quindi è stata anche una soddisfazione a termine di un periodo piuttosto impegnativo sui lavori che abbiamo fatto sul coronavirus la parte bella e bella e non meno bella era che comunque raggiornato mensilmente quindi c'è stato sempre un lavoro di costante di inserimento dei principali fatti che poi riguardavano la pandemia e andiamo avanti con questo progetto che ho inserito per dare uno sguardo più sull'europa ma soprattutto dare uno sguardo su quello che sono gli impianti fatti con florish di cui accenava prima luca ossia questo tool che ci permette di creare dei grafici dinamici molto veloce da implementare è molto semplice poi da da inserire da realizzare questo l'indice di competitività che stiamo facendo che va a approfondire come dire con dei dati macro la situazione delle varie regioni europee quindi non solo i paesi le regioni dove vedi appunto su varie voci l'indice di competitività la percentuale di ragazzi che non studiano ne lavorano e altri fattori abbiamo modo di entrare nelle differenze dei paesi membri che poi l'obiettivo della commissione europea è fare in modo che questi si riducano. La parte interessante soprattutto per chi lavora nel settore è che poi questi dati sono accessibili quindi spesso ci arrivano mail da studenti o magari dottorandi che chiedono di avere proprio la fonte originale del dato oppure utilizzano i nostri prodotti per poi per lavorare e qua andiamo alla parte diciamo visual un po' più divertente che era il chatbot è stato il nostro primo approccio con l'intelligenza artificiale per sempre 2020 però periodo bonus casa ci siamo chiesti come poter realizzare qualcosa che fosse semplice dal lato di lato utente da poter consultare per avere delle risposte immediati sulla fattibilità o meno della ricezione del bonus quindi era un'interazione basata al sudo delle domande ossia il bot chiedeva all'utente che tipo di abitazione o che tipo di utente fosse e l'utente in base a delle risposte pre compilate poteva accedere o no alla fattibilità del l'aspetto interessante che l'eco bonus è un tema su cui noi che come dire che come sole 24 abbiamo seguito moltissimo perché tradizionalmente abbiamo un focus normativo importante questo progetto è stato carino perché abbiamo fatto insomma siamo stati su un tema tradizionale in maniera diversa e insomma funzionato e lettori è piaciuto che poi alla fine è la cosa più importante perché sperimenti anche per ovviamente fai anche un'analisi di quello che ha trovato poi l'interesse o meno del del lettore utente sì noi come design cerchiamo sempre di trovare un'interfaccia che sia facile dal punto di vista dell'utilizzo immediata che non richieda non richieda troppo tempo ma che soprattutto visto i nostri temi che non sono temi di di cronaca o temi facili che renda cioè comunque sia fresca che sia un'interfaccia piacevole che comunque restituisca un certo un certo pila anche dal punto di vista visivo e qua arriviamo al nostro grande tema che è la qualità della vita la classifica generale di fine anno che esce sia sul quotidiamo e che abbiamo adesso fatto di cui abbiamo fatto un restyling di recente proprio un redesign completo anche della versione digitale in questo caso rispetto alla versione precedente avevamo un'interfaccia di consultazione basata proprio su una data visualization molto bella molto impattante ma di difficile consultazione era un po un po ostica perché era un grafico circolare che non era facilmente accessibile in questo caso abbiamo fatto un passo indietro cercando di semplificare il più possibile l'interfaccia di restituire all'utente la cosa che gli interessa ossia sapere in che posizione si è classificata la propria città o una città da poter mettere a confronto rispetto alla versione precedente abbiamo inserito anche un tool carino che dà all'utente la possibilità di crearsi la propria città in base agli indicatori al punteggio che restituiscono degli indicatori in base al proprio inserimento mi spiego meglio su 14 domande l'utente da un range di importanza e poi il test restituisce una classifica di 5 città basate poi sulla risposta della tua interesse passiamo al cosa abbiamo la mappa ok e qua lasciate a luca che in primi sei seguito questo lavoro qua ci permette un po di parlare dei dati e poi passiamo cose e non cose non voglio che vi addormentasse nel frattempo bene mi fa piacere e allora qua quando c'è stato il primo caso di coronavirus a codogno il 21 febbraio 2020 ci siamo posti il problema all'interno di un pezzo di fare semplicemente una mappa dove collocare i primi comuni colpiti perché non era detto che tutti sapessero dove era casa al Pusterlengo peraltro abbiamo fatto anche in inglese perché in quel momento vi ricorderete che essendo il primo paese occidentale essere colpito in maniera importante venivamo molto letti anche da altri paesi europei anche dagli stati uniti quindi è partita in maniera assolutamente come dire focalizzata e semplice per poi crescere e ogni giorno più che ogni giorno all'inizio ogni ora aggiungevamo una serie di grafici quindi la mappa il trend tenendo conto che i dati venivano comunicati inizialmente con dei pdf in delle conferenze stampa molto destrutturate quindi ra veramente un lavoro artigianale ci mettiamo a buttare dentro i numeri con i colleghi infografici la pagina cresceva di numero di grafici ed interesse dei lettori man mano che la pandemia aveva un impatto in italia tenete conto che i dati sono stati resi machine readable quindi in un formato github accessibile a tutti che eravamo già in lockdown quindi era marzo in oltrato e fino a quel momento le abbiamo messi manualmente dalin poi c'è stato un decollo di questa pagina in termini di di accessi e poi siamo stati travolti di mail da parte dei lettori di messaggi sui social ma soprattutto le mail ci hanno colpito perché poi erano delle mail in parte di persone che semplicemente chiedevano come fosse davvero la situazione ad esempio a bergamo perché magari vivevano in sicilia avevano i parenti lì quindi ci chiedevano come è la situazione dove anche difficile cui rispondere e dall'altro dei ricercatori o persone comunque che avevano confidenza con excel e con la grafica che erano chiusi in casa non tutti stavano lavorando quindi si applicavano alle formule e quindi ci suggerivano dei grafici per raccontare al meglio come stava andando la l'epidemia in italia quindi è un progetto nato sì è diventato un progetto partecipato perché noi spesso abbiamo accolto i progetti dei lettori consigli dei lettori sulla parte grafica e validandoli ovviamente grafici sono stati modificati sulle richieste sì sì perché si è apparito i numeri bassi dai grafici classici poi abbiamo messo il tasso di positività la media mobile a sette giorni queste cose che con cui ora abbiamo un po' di confidenza ma all'inizio non erano molto di uso comune e secondo me il successo di questa pagina perché poi ha fatto più di 200 milioni di visualizzazioni sono fermo a qualche tempo fa perché continua ancora essere letta meno di prima per fortuna però è proprio il fatto che attraverso il prisma dei dati da questa pagina tu capisci come era la situazione in italia più che un articolo e più che un titolo del tg e questo per me è stato molto rivelatorio di quanto il prisma dei dati possa fornire davvero un'interpretazione di come stanno andando le cose di come i lettori rano abili a muoversi nel punto della pagina che gli interessa al punto che se noi toglievamo un grafico arrivavano 15 mail no vi prego rimettetelo allora se è ancora questo impatto lo mettiamo questo è stato un modello che adesso è difficilmente replicabile per come è stato d'impatto nel coronavirus però che ci ha fatto imparare molto su questi temi per poi applicarlo ad altro. Andiamo velocissimi l'ultimissimo progetto in collaborazione con Dalk sulla presenza arboria nelle città è un progetto che anche in questo caso ci ha dato un riconoscimento è un è interessante perché è stato creato a piumani è stato creato in collaborazione con Dalk abbiamo abbiamo fatto una fotografia degli alberi del ruolo che possono avere nella mitigazione della co2 dell'impatto ambientale nelle città e anche delle temperature per andare a vedere poi dei casi specifici di città europee e città italiane e abbiamo vinto il un premio festival glocal l'autunno scorso e tra l'altro è stato diciamo un po' il primo della serie climatica di cui vi parlavo bene abbiamo finito grazie Laura e grazie a tutti allora la più grande differenza forse rispetto a quello che fate come cose non cose e che noi lo facciamo diciamo sulle nostre pagine ovviamente ci poniamo il tema dei social e cerchiamo di fare degli estratti un po' nativi un po' che magari cerchi possano mandare alle nostre pagine invece voi fate dei progetti nativi chiedevo chiederei innanzitutto a francesco brocca che è il managing director di cose e non cose come è nato il vostro progetto perché poi non è un progetto come dire nuovissimo perché vedevo se non sbaglio che del 2015 non vorrei sbagliarmi sì sì esatto intanto grazie a tutti per essere qui grazie a voi per averci invitato in questo in questo bellissimo evento siamo molto onorati e contenti allora intanto allora cose non cose si nasce come progetto universitario come community universitaria diversi diversi anni fa nel 2015 chiaramente inizialmente non c'era l'idea poi di trasformarla in una testa da giornalisti tutti gli effetti perché i social erano completamente diversi da come li conosciamo oggi c'era anche una percezione no di quello che era il social molto un posto per ragazzi soprattutto facebook all'epoca mi ricordo quando sono entrato in classe e un mio compagno mi ha detto o fraguara che c'è fibra che ha aperto il suo account su facebook e nessuno ci credeva perché era assurdo pensare che un vip potesse utilizzare un social network perché era una cosa per i ragazzi no quindi questo per un po capire anche per tornare indietro nel tempo e rendere metterci un po appunto a quell'epoca era anche molto più basato come dire sulla rete amicale no perché quando facebook era l'amico delle medie che rincontri ovviamente questo era un pezzo di cambiamento il fatto che arrivasse fibra o comunque personale esatto era un momento di cambiamento che metto qualcosa anche al microfono nel frattempo diremo abbronzati ma satto si sente e niente quindi allora l'idea nasce da un sentimento in realtà molto di frustrazione nel senso che noi ragazzi sentivamo tanto parlare di sostenibilità di politiche giovanili però poi sembra che sembrava che il resto del mondo rimanesse fermo no e quindi nel nostro piccolo quello che abbiamo pensato di fare era aprire una pagina su facebook chiamandola con un nome diciamo assurdo quindi cose non cose quindi il tutto è il niente e mettere una papera gialla come logo una papera gialla che magari poteva un po rappresentare un no sense un qualcosa di perché c'è una papera gialla quando per realtà la papera gialla è un simbolo è un simbolo che nel mondo è proprio un simbolo di protesta di libertà ispirata in un'installazione artistica di florentino offman che è stata diciamo esposta nel nel porto di hong kong e poi photoshopata all'interno della celebre foto il tank man quindi hanno modificato i tre carri armati con tre papere gialle per deridere il governo cinese da quel momento la papera gialla è diventata un simbolo di protesta in tutto il mondo quindi abbiamo incominciato a fare sensibilizzazione verso le nuove generazioni utilizzando lo strumento che le nuove generazioni conoscevano al meglio in quel momento vero i meme quindi abbiamo detto parliamo di sostenibilità di politica però non in maniera diciamo come possono fare i testati tradizionali perché non c'avevamo ascoltato nessuno obiettivamente chi eravamo noi per poterci per distinguere per distinguersi satto quindi abbiamo incominciato a far meme sulla sostenibilità sulla mamma che non chiude l'acqua del rubinetto quando lave i piatti che basterebbe metterli in lavastoviglie che ottimizza meglio il flusso dell'acqua oppure sugli amici che buttano emozioni di sigaretta per terra bestia di satana ok quindi tutti ironia satira su queste su queste tematiche fino a quando chiaramente i ragazzi hanno hanno capito il senso che c'era di tra questa community ha capito il perché del nome cosa non cosa il perché la papera gialla che era anche un meme so stesso e quindi un meme che potranno capire soltanto chi seguisse il progetto che seguisse la pagina però poi pian pianino inizierà a dire o comunque 100 mila persone 200 mila persone un milione così via al che vi ho detto iniziamo a coinvolgere esperti giornalisti e professionisti del settore per andare a realizzare anche dei contenuti che possono essere di approfondimento articoli video podcast tour venti di networking includiamo le aziende anche magari per avvicinare gli studenti al mondo lavorativo facciamo informazione ma anche formazione ed è quello che cerchiamo di fare tutti i giorni quindi gradualmente abbiamo fatto un processo di evoluzione chiaramente c'è avuto tempo naturalmente non è un progetto sul quale lavoriamo testa bassa da 2015 è ovvio perché non sarebbe stato sostenibile ci sono state diverse fasi in mezzo in mezzo a questo infatti beh poi con con dei soci ho aperto una società con la quale abbiamo cominciato a fare comunque lavori nel mondo della comunicazione quando ci sono resi conto che il mercato era diciamo maturo per investire ffettivamente in questo in questo settore quindi nel settore dell'informazione e quindi ci siamo chiaramente allargati ho conosciuto anche Gianluca col quale insieme abbiamo deciso di diventare a tutti gli effetti una testa giornalistica quindi registrati registrati al tribunale al tribunale di milano e e allora quello che cerchiamo di fare è questo proprio coinvolgere online ma anche offline siamo reduci tra l'altro da poco da un tour tour della sostenibilità che abbiamo fatto su quattro tappe milano bologna roma roma e napoli insieme a barba scura che è uno dei divulgatori scientifici più conosciuti abbiamo portato la gendono 2030 con anche il ministero dell'ambiente della della transizione energetica in in queste in questi otto incontri su quattro tappe su quattro città e quindi noi cerchiamo proprio di coinvolgere costantemente il nostro pubblico quindi comunque cercando di mantenere anche un un taglio satirico un taglio un po non troppo serioso esatto cioè un po un connubio no tra informazione e anche comunque quel quell'ironia che comunque c'è sempre contraddistinto. Poi vediamo il vostro video quando passo a Gianluca prima volevo chiederti una cosa Gianparte mi hai risposto forse col tema degli eventi però insomma visto che siamo nello stesso settore c'è sempre poi la domanda qual è il modello di business perché io sono molto curioso di tutte queste realtà che sono decollate su instagram poi la pandemia è stato un volano pazzesco da questo punto di vista però qual è qual è la chiave della sostenibilità di un progetto del genere? Allora la chiave è fare diversificare nel senso che almeno da quello che è la mia esperienza avevo 29 anni quindi però nel senso quello che ho potuto diciamo riscontrare è che diversificare tendenzialmente premia chiaro non si può fare tutto bisogna diversificare con logica quindi dire ok magari cnc cose non cose a un buon posizionamento a livello social troviamo aziende nelle quali noi crediamo veramente e quelle quali costruire dei progetti editoriali quindi troviamo quelle aziende che veramente sono sostenibili che veramente impattano positivamente in determinati goal dell'agenda ONU e cerchiamo insieme a loro di costruire delle rubriche che possono informare le nuove generazioni in questo modo diciamo il vantaggio è per tutti c'è un vantaggio per i lettori che imparano qualcosa di nuovo c'è un vantaggio per noi perché economicamente chiaramente le aziende in questo modo ci finanziano e le aziende ottengono visibilità ottengono pubblicità su quei temi che a loro interessano quindi quello che cerchiamo di fare è dar valore a quelle aziende che creano valore attraverso diciamo contenuti editoriali quindi attraverso informazioni. Qui sono collaborazioni progetti fatti insieme che trovano espressioni Chiamare i brand content pubblici redazionali come preferiamo diciamo chiamarli questo è una modalità poi gli eventi sicuramente quindi sugli eventi ci stiamo sviluppando molto abbiamo appunto appena fatto il tour della sostenibilità e due settimane fa insieme ad un'altra realtà del nostro gruppo abbiamo fatto il festival universitario da talent garden dove hanno partecipato oltre 2500 studenti paganti che comunque è un ottimo segnale nel senso abbiamo fatto dei workshop abbiamo fatto 50 speaker abbiamo permesso comunque gli studenti di entrare in contatto con aziende saper imparare come si fa un curriculum cosa un'azienda ricerca l'importanza delle figure stem degli ingegneri tutte quelle figure altamente profilate al giorno d'oggi e quindi gli eventi sicuramente è un altro diciamo sicuramente un punto su cui noi vogliamo investire molto perché quello è anche di grande soddisfazione e fatti cosissimo diciamo che anche chi sta organizzando questo bellissimo evento se ne rende conto della fatica che c'è dietro però dall'altra parte vedi proprio chi con mano il risultato perché sui social vedi i numeri però ti sembra molto distante invece in un evento vedere le persone che magari conoscono un amico trovano un'azienda in cui lavorare imparano qualcosa e da quell'esperienza no comunque gli rimane qualcosa dentro per il futuro è un altro tipo di emozione anche per chi ci lavora diciamo tutti i giorni perché vedi che quello che stai facendo effettivamente porta un valore poi alle persone adesso volevo chiedere a Gianluca alcune domande sulla parte editoriale abbiamo un video possiamo approfittare adesso di vederlo grazie Gianluca Daluiso è il direttore responsabile partner di cose e non cose e la prima domanda è state sui social diciamo cosa ha imparato del modo in cui si fa informazioni sui social quali social sono quelli dove state di più salve buonasera a tutti grazie veramente al sole 24 ore per l'invito allora si impara continuamente ogni giorno su come fare informazioni quindi cercare ogni giorno imparare proprio a chi ti segue cioè nel nostro comunque è un servizio quello che facciamo come come giornalisti no quindi dare informazione alle persone che ci seguono quindi cercare anche di capire quali sono le informazioni che necessità a chi ci chi ci legge diciamo voi fate un bellissimo lavoro di approfondimento con l'aba 24 generale comunque tutto il gruppo del sole 24 ore quello che cerchiamo di fare noi almeno l'obiettivo che era quello di di cine e cimedia cosa non cosa c'è appunto al nostro acronimo e quello di cercare di rendere queste anche bellissime informazioni che date tipo voi in maniera più semplice quindi cercare di portare l'informazione diciamo più a portata di veramente qualsiasi lettore sempre in maniera semplice ma non semplicistica onde onde cadere in questo rrore una cosa che mi fa molto veramente molto piacere che con cine e cimedia noi solitamente andiamo a intercettare quel pubblico che non legge i giornali cioè molto la più grande parte diciamo dei nostri follower della nostra community sono persone che abitualmente non leggono magari quotidiani non ascoltano quasi me la radio o anche pochissimi telegiornali quindi secondo me nostra veramente bella sfida la cosa che mi fa veramente piacere come direttore partner della testata quello di riuscire a coinvolgere far interessare a temi di attualità parte della generazione abbiamo un pubblico principalmente under 35 che magari difficilmente andrebbe a ricercare l'informazione quindi diciamo grazie a noi in ciampa nell'informazione magari non la ricercava però grazie a noi la trova e cerchiamo di farlo come diceva anche prima francesco anche con un taglio satirico anche per riuscire un po' a integrare il lettore è la sfida che poi accomuna ovviamente anche noi che siamo giornali abbiamo questo tema mi viene in mente un evento dell'altro giorno con alessia tripodi marco loconte che seguono i social media del sole dove si sparava esattamente di questo cioè l'under 35 e ormai queste sono piattaforme dove l'utente specie più giovane ha un impatto con l'informazione dico impatto perché a volte non la cerchi ma ti arriva e altre volte la cerchi perché il motore di ricerca per me google un'altra generazione instagram guarda questo non mi ricordo che mi era successo su un fatto di attualità forse la morte della regina elisabetta che ero appunto in una scuola i ragazzi non andavano su google a cercare morta la regina andavano su instagram che è scuola sulle pagine instagram c'è la move morta non è morta e sì una curiosità quanto tempo ci mettete per confezionare questo questo per esempio si diceva francesco anche tiktok si usa come piattaforma diciamo che i giovani da un punto di vista diciamo psicologico si spostano dalle piattaforme cioè inizialmente c'era facebook poi su facebook sono arrivati i genitori e quindi c'è no vado via da facebook perché c'è mia mamma c'è mia babbo che mi guarda vado su instagram poi instagram sono arrivati i genitori quindi vado su tiktok vado su facebook sono arrivati anche i nonni ma anche su tiktok ma almeno mia nonna è una situa frequentatrice di tiktok penso tanti in famiglia tantissimi video di gatti sulle chat familiari comunque per rispondere alla tua domanda quanto tempo cioè il tempo che ci vuole cco solitamente quando viviamo sui social viviamo molto degli istantaneo no chi dà prima la notizia è quello che fa più interazioni fa più click c'è anche su google c'era anche perché prima della notizia prima si è indicizzato e quindi sicuramente questa cosa era vantaggiosa in prima però ecco bisogna stare molto attenti cioè una delle nostre ovviamente chiavi più importanti è arrivare anche in ritardo su una notizia però arrivare con la notizia effettiva vera e verificata sono molto approfonditi i vostri post e comunque hanno anche dei grafici comunque c'è un lavoro di ridazionale consistente quindi facciamo un post con meno di 10 slide quindi comunque tra gratiche e comunque contenuto ovviamente ci vogliono ci vogliono un bel po' di tempo per farlo motivo per il quale cerchiamo di avere una pubblicazione di massimo due post al giorno proprio perché dire poco ma di qualità e questo è proprio il poco ma di qualità rispetto alla quantità come va con tiktok e guarda devo dire la verità su instagram come si vedeva anche prima diciamo siamo leader nel settore cioè nel senso siamo attestati giornalisti con il più alto adasso di engagement quindi con le maggiori interazioni su instagram su tiktok diciamo che stiamo iniziando a creare un percorso però ecco anche noi mi rendo conto prima ho fatto tantissime altre esperienze lavorative a livello istituzionale in altri media ero sempre il più giovane nel team quindi ce ne sono il più vecchio e quindi mi iniziano a rendere conto che ci sono tante dinamiche che per esempio anche riguardanti tiktok ho bisogno dei diciamo dei nostri collaboratori magari vent'anni vent'un'anni perché a piegare certe dinamiche io ne ho trenta e portate malissima ma trent'anni però c'è nel senso c'è già trent'anni è già più complicato diciamo rispetto a una mentalità ogni cinque sei sette anni c'è una mentalità diversa da un punto di vista di lettore di ricerca dei contenuti che vuoi visto che abbiamo stiamo parlando di formati noi lavoriamo molto su formati lunghi come lab perché appunto diciamo il long form è il principale poi non è l'unico in realtà però tendenzialmente cerchiamo è infatti uno delle metriche che funziona è il tempo di permanenza che è anche una bella metrica vuol dire che lettore legge sui social si tende appunto a spiegazioni brevi il tempo è meno che tra l'altro lavoro molto complicato in realtà lo spiegar bene i spazi piccoli quindi una domanda veloce per te se questa la sfida poi volevo passare ai podcast allora è assolutamente una importante sfida ci sono due cose che secondo me sono luoghi comuni che riguardano i sociali che riguardano i giovani il primo luogo comune è i giovani sono quelli che cascono sulle fake news sui social io penso secondo me proprio il contrario sono proprio le persone over 40 che cascono sulle fake news e giovani e io penso giovani cioè vice direttore grazie questo questo applauso da parte dei vice direttore del sole 24 ore ovviamente mi onora tantissimo nonostante noi siamo over 40 quindi questa prima cosa che spesso anche da restruzionare bisogna stare attenti ai giovani che invece secondo me i giovani hanno già più anticorpi hanno già più formazione comunque sia bisogna fare dei percorsi di formazione penso anche nelle scuole per quanto riguarda tutto questo tutto questo settore il secondo luogo comune invece è che i giovani cercano solo le cose istantanea le sciocchezze i balletti su tiktok invece io vedo che proprio i contenuti che da noi va meglio sono quelli che io dico madonna mia che pesantezza sto contenuto lunghissimo pesante poi sono quelli che vanno meglio cioè perché se tu dai un prodotto di qualità poi il giovane comunque l'ascolta lo segue per esempio adesso faccio una cosa visto che ci colleghiamo al podcast milio mola appunto che autore e conduttore del nostro podcast nonostante sia un podcast daily di oltre 20 minuti 18 22 minuti ha un grado di retention altissimo cioè la percentuale delle persone che arrivano fino alla fine è superiore all'ottanta per cento quando la media è sennò del 40 per cento quindi diciamo se riesce a dare un prodotto che riesce a parlare correttamente con quel segmento di pubblico allora i risultati ci sono le soddisfazioni ci sono è un lavoro difficile complicato non siamo perfetti non abbiamo diciamo io non voglio sembrare quello che ne sapi degli altri assolutamente ho tutto da imparare da tutti però ecco tentare tentare tentare fin quando diciamo riesce a trovare la chiave giusta perché gli errori si sono una domanda prima di passare a quanto è importante l'aspetto grafico nei vostri tantissimo tantissimo io penso che i grafici mi odiano a me salutiamo manuel e matteo nostri due grafici anche anche montatori video maker sono bravissimi mi odiano perché sono super pignolo quindi diciamo faccio a cambiare veramente anche le vircole e questo colore non mettiamo più qua quindi sono iper pignolo controllamente tutte le grafiche perché penso che veramente il successo 50 per cento del successo in contenuto c'erano le grafiche 50 50 per cento il contenuto e 50 per cento da un punto di vista grafico quindi diciamo cerchiamo di starci veramente molto molto attenti perché non so io per primo come come utente quando vedo un qualcosa che mi piace graficamente loro mi sofferma nel leggerlo e noi invece no no no cioè lui è ancora i segni dell'ultima aggressione no è interessante discorso di luoghi comuni perché è pieno di luoghi comuni ad esempio uno mi ricordo quando ho iniziato a lavorare sulla parte online si diceva notizie brevi veloci veloci veloci nessuno legge le cose lunghe l'altro è nessuno legge cose di esteri l'altro giorno qua un convegno sul futuro dell'editoria rinva sottolineato come realtà gli abbonamenti alle riviste internazionali sono cresciuti con pezzi lunghi sono sono giovani sono super apprezzanati vedo anche quando ogni volta abbiamo dei contenuti sugli esteri anche con delle dirette minimola quando diciamo di esteri aumenta assolutamente questa è una cosa che è molto particolare io magari dieci anni fa proprio gli esteri non me ne poteva fregare di meno invece i giorni veramente sentono tantissime anche questa questa tipologia di questa tipologia di notizie l'altra cosa secondo me verissimo è che come dire nulla vale non abbiamo nessun tipo di certezza cioè bisogna allenarsi davvero all'umiltà nel senso che poi le cose cambiano piuttosto in fretta non è che il giovane non legge ma nel senso tante cose cambiano ed è un si va verso un mix di situazione un pochino anche tra virgolette passate nel termine so che brutto magari in questo caso però anche di educazione cioè se tu riesci a dare comunque un contenuto di qualità poi lettore ti continua a chiedere sempre contenuto di qualità e quando non lo trova ti rompe giustamente le scatole quindi anche se non impegnarci diciamo ovviamente io parlo di scusamenti a titolo personale scusa l'ultimo i vostri lettori sono così partecipativi che vi inviano guarda una cosa e poi veramente non voglio rubare il tempo e milione perché parlerà di tantissime cose interessanti non è bello anche con le aziende registrate anche con le aziende riusciamo a lavorare molto bene perché diciamo c'è un grado molto una grandissima trasparenza che noi abbiamo con la nostra community e quindi veramente quando sbagliamo qualcosa o facciamo qualcosa che non va non va magari proprio benissimo commettere errori ci giustamente ci diciamo ci riprendono quindi c'è un grandissimo grado di interazione con la community quindi sì bisogna sapere ecco un consiglio cioè nel senso tanti dicono ma noi parliamo i giovani ecco bisogna ascoltare i giovani prima si ascolta e poi si parla cco quindi riguarda nel giornalismo e guarda in politica riguarda in qualsiasi settore l'altro formato che decollato è quello dei podcast in questi anni è innegabile per tante ragioni volevo chiedere Emilio Mola come è nato il suo podcast insomma cosa cosa ci può dire sulla sua esperienza come come come ha fatto a raggiungere il successo che insomma sta riscontrando allora mi sentite sì buonasera a tutti a tutti grazie ringrazio anch'io vi dico che io sono stato del vostro lavoro un fruitore compulsivo soprattutto durante il covid ero uno che ogni giorno ero in realtà penso di essere il 40 per cento dei 200 milioni di non volevo darti questa delusione perché così al riguardo al podcast il podcast è nato dall'incontro della stessa esigenza veramente casuale io è successo tutto più o meno settembre ottobre io ero reduce da lì primo libro che ho scritto ripartiamo dalle basi che vedo anche qui grazie ed ero anche reduce in realtà da un certo esploraggio ho avuto su instagram che è diventato il mio principale canale social di comunicazione perché io sono nato su facebook in realtà aver riscontrando lì un certo seguito immeritato assolutamente e poi siccome la gente mi diceva ma vai su instagram vai su instagram dicevo ma che cavolo vado a fare su instagram lì la gente pubblica paesaggi la colazione ccetera vado io devo parlare di salvini migrazione però quando l'ho fatto in realtà ho scoperto che lì c'era tutta un'altra dimensione io ero abituato ad esempio all'odio di facebook ero abituato al boomer di facebook a 40 anni uno non è che però rincoglionisce proprio a 40 anni ti volevo dire allora e quindi sono passato su instagram lì poi c'è stato diciamo avuto una certa crescita soprattutto durante la pandemia dove ho provato a raccontare il covid a smontare le fake news ccetera e poi nessuno a vero c'è stato durante la guerra russo-ucraina che uno dice una diciamo delle cose che mi è sempre stata rinfacciata ecco l'esperto virologo che adesso diventa esperto di politica estera quello che io poi mi affanno sempre a spiegare è che in realtà quello di tra virgolette spiegare una cosa e poi sia per spiegare l'altra è il lavoro del giornalista giornalista ha il compito di tradurre qualcosa di complicato in qualcosa di semplice di fruibile per un pubblico ampio e quindi gli è stato apprezzato anche il lavoro sulla guerra in ucraina e così via e quindi io mi sono ritrovato essenzialmente a settembre durante il tour del libro a cercare di capire cosa potevo ancora dare cosa fare e io avevo un desiderio cioè quello di raccontare l'attualità ogni giorno perché io sempre in realtà mi si vede magari su instagram uno pensa che io sono uno che vuole farsi vedere in realtà è l'esatto contrario per me è una tortura quando devo fare una storia e quindi però avevo l'esigenza di raccontare e di spiegare l'attualità perché ogni giorno tu ti rendi conto che accadono delle cose che sono iper interessanti che però necessitano di essere spiegate senza dare nulla per scontato e allora dicevo quale può magari fare un podcast un giorno fare un podcast voglio fare 20 minuti al giorno in cui spiego le principali notizie del giorno mentre facevo questo pensiero telepaticamente mi ha chiamato Gianluca e in realtà Gianluca mi aveva chiamato per collaborare con cnc e per fare un podcast con loro loro mi avevano fatto una proposta e gli ho detto guarda visto che stiamo parlando di podcast io avrei un'altra idea fare qualcosa una rassegna stampa e si ma di rassegna stampa ce ne sono tante ed è vero però la vorrei fare un po' diversa provare a farla non la mattina per dire le notizie del giorno beato questa è una gran mossa così non ti svegli le 5 e mezzo lasciamo a qualcun altro no quelle in realtà è un'intuizione non si chiama furbata no buge in realtà perché quello che facevo su instagram ci raccontare la sera magari qualcosa che era successo quel giorno e farlo poi chiaramente su non più sui giornali cartacei ma sull'informazione online proprio anche utilizzando quelle realtà che sono nati in questi anni tipo cnc media che secondo me sono interessantissime possono dare che sono completamente fuori dalle rassegne stampa come invece per me quello e parte del futuro del panorama del giornalismo meritano la stessa dignità mio giudizio dei giornali tradizionali cioè di essere di finire all'interno di una rassegna stampa quindi ne abbiamo parlato loro sono stati entusiasti ci siamo incontrati quindi abbiamo deciso di partire con una struttura io proposto questa struttura che è quella attuale cioè nessuna sigla all'inizio non è niente di originale anche breakeen breakeen italy morning ci sono tantissimi podcast che inizia così però a me piaceva l'idea di partire subito col parlato nessuna musica in sottofondo nulla tutto pulito iniziare con un editoriale magari cioè dare una notizia in cui magari prova a dare anche un mio punto di vista e poi raccontare magari spiegando le principali notizie del giorno che possono essere tre e quattro cinque e chi se ne frega dei venti minuti prima dicevate che si dice che il contenuto deve essere breve io immeritatamente il mio successo è stato si è basato sull'esatto opposto di quello che mi veniva detto mi dicevano mi devi fare un video da un minuto e facevo pipponi da venti minuti che però la gente guardava condivideva eccetera quindi non mi ha spaventato l'idea di fare un podcast in cui parlo per venti minuti e il fatto che la gente per oltre l'ottanta per cento resti a sentirmi nonostante la mia vizione pessima il tutto mi ha dimostrato che quello che dicevate prima che alla fine soprattutto i giovani un pubblico molto giovane sorprendentemente giovane vogliono rimanere vogliono ascoltare infatti visto che stiamo affrontando i loghi comuni di uno sono un po come dire vittima anch'io cioè il pensiero che la politica italiana ai più giovani interessi poco però visto che tu ne parli abbastanza il tuo pubblico è giovane quindi tu cosa che idea ti sei fatto invece io mi sono fatto l'idea assolutamente opposta io non ho mai avuto questo pregiudizio però sono rimasto sorpreso quando una volta avuta una certa fan base numerosa sono andato a vedere i dati e io ho effettivamente la maggior parte dico io perché sto parlando di me però la maggior parte della gente che segue me che sono noiosissimo che faccio piponi eccetera giovanissima e tra l'altro in prevalenza femminile non credo per meriti estetici penso proprio perché anche questa cosa qui la politica nella realtà è fallocentrica abbiamo tutti i posti principali grazie a dio adesso le cose stanno un po cambiando abbiamo una premier donna fortunatamente però anche quello per me è stata una sorpresa cioè vedere che la parte o un pubblico prettamente giovane e femminile che sono lì e ti chiedono vogliono sapere vogliono approfondire se non hanno capito una cosa ti rompono le scarpe io cerco di rispondere sempre però i giovani l'idea che il giovane odio utilizzare questo termine sia lontano dalla politica sia disinteressato è assolutamente è falso diciamo la in effetti il tema della spiegazione in maniera semplice delle cose complesse forse è uno degli aspetti che sono richiesti mi sembra di poter dire all'interno di tutti questi formati quindi anche un aspetto di divulgazione che di cui c'è molta domanda ma su questo ti volevo proprio chiedere tu è molto seguito sui social e hai fatto un podcast e in genere noto che è un'abbinata che funziona il podcaster diciamo con anche una presenza social c'è una spiegazione banale che è il fatto che è conosciuto perché ha un seguito ma mi chiedo se c'è anche qualcos'altro che come dire nel rapporto virtuoso tra le due i due tipi di presenza allora io sto scoprendo che è diverso perché diciamo mio malgrado nel senso che io quando ho fatto questo podcast pensavo anche a tante gente che mi segue e che io per esempio a certi momenti sparisco pure per mesi cioè io non mi faccio per mesi perché se ho qualcosa da dire la dico ma se non ho qualcosa da dire non mi va di essere lì e parlare giusto per parlare quindi quando ho aperto il podcast pensavo di rispondere a questa esigenza cioè di essere onnipresente ogni giorno per 20 minuti quindi se mi vuoi sentire mi trovi lì lì ho scoperto che in realtà tanta gente dice sì ok io ti seguo sul podcast però torna anche un po su instagram perché evidentemente c'è la necessità di vedere io poi magari quando facevo le storie mettevo anche delle cose grafiche quindi ci sono delle differenze tra il podcast e magari la comunicazione social tipo instagram tuttavia poi ci sono dei vantaggi enormi da parte del podcast che tu davvero torni da lavoro ti metti le cuffiette non è che ti puoi mettere a vedere i video le storie un treno di storie ti metti le cuffiette mentre fai il tragitto casa lavoro lavoro casa ti stai ascoltando ti stai arrivi a casa che in 20 minuti magari ha avuto una panoramica di quello che ti serviva e questo vantaggio del podcast è innegabile c'era solo il podcast c'è qualche domanda dal pubblico vabbè mentre vediamo se qualcuno ha delle curiosità io volevo intanto chiedere a francesco se voleva aggiungere qualcosa credevo che annuiva prima mentre parlavano i colleghi il tema del podcast come lo stai affrontando dal punto di vista della sempre della valorizzazione dei modelli di business di cui stavamo parlando ma allora manda da un milione di dollari e poi allora il podcast è chiaramente un mercato ancora nuovo in italia nel senso che ci sono altri paesi molto molto più avanti nel senso che capiscono la potenzialità di comunicazione del podcast perché comunque lo puoi fuire veramente in qualsiasi momento per fuire in palestra a casa mentre sti mentre lavi piatti mentre sei a letto io per esempio il podcast è ascolto per dormire fondamentalmente io sono strano ascolto la zanzara per dormire quindi come dormi poi infatti non so come fare sicuramente con ciliano parla nel sonno però io sono così mi addormento però comunque a parte questo quindi c'è il tema è che molte aziende chiaramente ancora non ne capiscono la forza ecco io penso che ci voglio ancora tempo noi fortunatamente diciamo da questo punto di vista siamo siamo tranquilli nel senso che delifive sta andando veramente molto bene abbiamo 20 mila ascolti giornalieri abbondanti si parlo di spotify principalmente perché la piattaforma più utilizzata 80 per cento ecco 80 per cento del pubblico su spotify esatto e la seconda piattaforma e quindi ecco anche qual tema chiaramente come come dicevo prima diversificare anche il post chiaramente un canale sul quale si può per farse di cose inserire anche dei posizionamenti pubblicitari o anche interventi da parte di aziende che possono magari esprimere dei concetti quindi chiaramente è un è un canale che in italia sta sta sicuramente crescendo molto e noi come come stiamo facendo con emilio vorremmo continuare a fare anche con con tanti altri con tanti altri temi con tanti altri speaker e ospiti ecco progetti su cui state lavorando o volevi aggiungere qualcosa no sul podcast penso che sia emilio che francesco hanno detto diciamo a sufficienza c'è anche l'ipote diciamo diciamo in abbonamento che al momento non è diciamo quella primaria sul sul tavolo però ci sono tante tipologie di attività allora prossime attività come c'era la prima francesco anche spostarci offline c'è la pandemia secondo me c'è regalato c'è regalato con una roba così brutta però diciamo ci ha fatto ragionare su due cose la prima cosa che gli incontri non devono essere per forza tutti fisici fisici quindi facciamo tantissime riunioni ovviamente a distanza in tanti lavori che ognuno di noi svolge quotidianamente ci ha fatto riscoprire sì che importanza all'online ma secondo me ci ha fatto a riscoprire che è ancora più importante l'offline quindi svilupperemo tantissimo la parte offline perché sulla parte online diciamo la macchina sta andando bene ovviamente siamo molto contenti invece sulla parte offline c'è stata questa prima che esistono struttura sostenibilità e cercare di fare attività di divulgazione soprattutto nelle scuole e nelle università perché alla fine se ci pensiamo è veramente lì che si plasma il futuro di il presente e il futuro di questo paese spesso quando si parla di giovani si parla sempre del futuro i giovani magari vorrebbero essere anche presente non soltanto futuro quindi cerchiamo di andare a incontrare tanti studenti sia nelle scuole che nelle università e quindi fare più attività possibili offline. Abbiamo una domanda volevo chiedere ai tre esponenti di cnc allora in questi tre anni noi abbiamo visto diverse community nascere sui social essenzialmente prevalentemente su instagram però poi si sono diffusi anche altrove. Prima di tutto volevo sapere cosa secondo voi vi differenzia rispetto a wheel torch, ovd news queste queste altre piattaforme cioè queste altre community e poi il fatto che voi siate una testata e loro non lo siano e così che voi non possiate fare branded content li facciate meno cioè qual è la differenza? Ti chiami scusa? Andrea. Andrea fatte una domanda veramente molto molto interessante in parte è già risposto cioè noi siamo una testata giornalistica a differenza di penso quasi tutti quelli che vi di news non lo so però wheel torch sicuramente non lo sono e infatti è anche difficile andare ad identificare queste realtà sono agenzie di comunicazione non so non so proprio come definirle e quindi sì forse loro sono agenzie di comunicazione non so community non so bene quale potrebbe essere la definizione giusta e noi siamo una testata giornalistica. Possiamo fare branded content? In realtà l'attività che noi andiamo a fare da un punto di vista editoriale commerciale è quello che più si avvicina un articolo publi redazionale che fanno i giornali ovviamente principalmente sul proprio sito online noi lo facciamo sui social ma anche sul nostro sito ecco quella un'altra parte che stiamo cercando di sviluppare insieme a telegram sito e telegram quindi per quanto riguarda la prima domanda facciamo un lavoro similare sì con gli altri community ma ci differenza che siamo una testata giornalistica e quindi c'è anche una responsabilità civile e penale diciamo dell'attività di comunicazione di informazioni che facciamo e l'altro invece appunto come ti dicevo publi redazionali per questo possiamo farlo. Grazie un minuto e mezzo siamo arrivati in fondo alla nostra chiacchierata è stata a me sembrava interessante spero anche per voi grazie di averla seguita e grazie a cose non cose per aver partecipato buona continuazione di festival. Grazie.
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