Infrastrutture per la mobilità, connettività, efficienza energetica
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Infrastrutture per la mobilità, connettività, efficienza energetica
Luigi Ferraris, amministratore delegato Ferrovie dello Stato Italiane, in dialogo con Alessandra Capozzi, giornalista de Il Sole 24 Ore sul tema: Infrastrutture per la mobilità, connettività, efficienza energetica. Tra gli argomenti affrontati: la capacità delle Ferrovie dello Stato di trasportare sempre più persone e merci, la veicolazione delle informazioni tramite una connettività 4G che verrà implementata su gran parte della rete, partendo dall’alta velocità e, non meno importante, l’utilizzo dell’energia pulita, che verrà fornita da massicci investimenti in termini di pannelli solari.
Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Buongiorno a tutti, benvenuti. Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS In questa vostra strategia che state portando avanti, quanto conta l'innovazione e la digitalizzazione? Qualche giorno fa è stato annunciato un accordo con il governo sul 5G Voi state portando avanti la copertura di fibra e di 4G Le chiedo a che punto siamo e quali sono i prossimi traguardi Cominciamo dal punto relativo all'importanza dell'innovazione, della digitalizzazione e della connettività che poi si allaccia all'accordo che abbiamo segnato recentemente Sono fattori e abilità di chiare Noi oggi abbiamo infrastrutture fisiche che una maggior parte dei casi hanno un'età piuttosto avanzata Cioè, avere delle infrastrutture stradali o ferroviari che hanno più di 60 anni significa che sono state concepite in epoche diverse per gestire traffici diversi in condizioni climatiche diverse Quindi è chiaro che noi da una parte abbiamo bisogno di sviluppare innovazione, digitalizzazione finalizzata a monitorare in modo sempre più sofisticato le infrastrutture per poter meglio tarare gli interventi di manutenzione straordinaria, di rafforzamento e di sviluppo che devono essere fatti in modo sempre più efficace Dall'altro lato abbiamo la necessità di accompagnare questa sviluppo dell'offerta multimodale questo sviluppo dell'integrazione tra diversi modi del trasporto attraverso delle piattaforme digitali uniche o il più possibile che parino alla stessa lingua Ci sono paesi dove con un biglietto si riesce a andare dalla stazione fino in cima a una grande montagna utilizzando la telecabina Noi siamo ancora molto lontani da quello Dobbiamo lavorare prima di tutto in casa nostra come dicevo prima per far sì che il polo passeggeri che abbiamo parato lo scorso anno sia in grado di fare un'offerta unica e integrata tra trasporto su rotaia e trasporto su gomma Dobbiamo andare ad avere un coordinamento più stretto una pianificazione integrata degli orari quando parliamo di trasporto regionale Ci dobbiamo vedere collegati a quelli che sono i grandi flussi legati all'alta velocità Allora si intuisce che dietro tutto questo ci deve essere un percorso di adeguamento dei sistemi un percorso di adeguamento del livello di digitalizzazione uno sviluppo di soluzioni semplici che i passeggeri possano cogliere senza troppe complicazioni Quindi per noi è chiave disporre di piattaforme digitali integrati con una forte attenzione alla cultura del dato e alla gestione dell'informazione Questo è essenziale Allora se noi siamo un'infrastruttura fisica capillare ricordo alcuni dati del nostro gruppo noi gestiamo 17.000 km di linee peroviali che arrivano in 2.200 stazioni quindi comuni quindi arrivano a un livello di capillarità Capillarità sul territorio paragonabile a quella di Poste o paragonabile a quella dell'Arma dei Carabinieri Sostanzialmente arriviamo anche in comuni meno traficati con presenze che purtroppo in alcuni casi di popolazione vanno riducendo Quindi presenza capillare abbiamo 30.000 km di strade attraverso Anas 12.000 km di strade di Anas sono contigue ai 12.000 km di rette ferroviarie che noi abbiamo Quindi è chiaro che noi abbiamo la possibilità oggi vengo al punto dell'accordo dove faceva riferimento lei di sfruttare un'infrastruttura che è la rete ferroviaria italiana che vale 17.000 km che attraversa l'intero territorio nazionale alle volte passando in zone rurali dove non c'è neanche il segnale mobile non c'è neanche il 4G quindi ci sono operatori nel mondo dell'agricoltura che ci chiedono non appena quest'opera è pronta di potersi agganciare per esempio sviluppare tutto il tema dell'irrigazione programmata o del monitoraggio dell'ETER quindi è evidente che abbiamo l'opportunità peraltro stendere una fibra ottica lungo i nostri binari ha il vantaggio che si tratta di utilizzare un sedime che è già di nostra proprietà si tratta di utilizzare degli spazi che già esistono perché già c'è una fibra ottica anche di vecchia generazione che può essere sostituita allora l'accordo con il governo ha proprio il compito di dire bene, partiamo in modo integrato avendo accesso anche a 550 milioni di euro di finanziamento per sviluppare da una parte questa fibra ottica che a regime coprirà 17.000 km agganciare a questo degli apparati che consentono di avere Wi-Fi a bordo o treno in maniera diffusa nello stesso tempo arrivare con l'infrastruttura che è la fibra al centro di tanti comuni in Italia attraversando zone oggi non connesse Dove siamo oggi su questo punto? Noi abbiamo riattivato lo scorso anno un protocollo, un accordo che era già presente con operatori telecomunicazione per portare un livello di 4G su tutta l'alta velocità intendo dire la tratta Milano-Roma-Napoli, Milano-Torino e Milano verso Brescia-Renezia ritengo che nel giro di qualche mese ormai ci siamo, dovremmo essere in grado di avere una copertura stabile stiamo adeguando anche i nostri treni, gli apparati a bordo o treno perché in questo momento i treni in grado di ricevere un segnale e rilanciarlo sotto forme di Wi-Fi all'interno del convoglio sono solo i frecciarossa 1000, sono quelli di ultima generazione abbiamo ampliato il numero di connessioni a bordo o treno progressivamente andremo adeguare gli apparati anche delle altre frecce quando avremo una copertura abbastanza diffusa sulle tratte regionali qui ci vorranno 5-6 anni perché stiamo parlando di investimenti dell'ordine complessivo di 2 miliardi di euro articolati nel tempo cominceremo a vedere questi risultati in maniera diffusa anche sui treni regionali è chiaro che è un passaggio chiave, io lo considero fondamentale fondamentale perché penso che in futuro uno degli elementi chiave per far sì che il trasporto collettivo possa avere chance di essere competitivo o ridurre il trasporto privato deve essere semplice, accessibile e connesso connesso vuol dire che se noi siamo in grado di far lavorare la gente a bordo o treno i nostri passeggeri avranno minore esigenza di arrivare a destinazione in tempi brevi perché non perderanno tempo stando sui treni ovviamente le chiedo, lei ha detto qualche mese oppure quasi ci siamo, quindi diciamo per l'estate possiamo dare come indicazione io, dunque, nella tratta, Milano, Roma, che è quella più critica perché ci sono dei passaggi in galleria ecc io ritengo che per settembre siamo a posto col 4% Tutto questo impegno, questo discorso, al livello di impegno finanziario che cosa comporta, qual è il vostro impegno per rendere questa rete ferroviaria connessa e digitale? Noi abbiamo lanciato un piano industriale lo scorso anno con l'obiettivo di fissare una linea guida per il gruppo concentrarci sui filoni di attività che più ci caratterizzano, che sono quelli che poi realizziamo che ricordo sono il mondo delle infrastrutture, la mobilità sostenibile, quindi il polo dei passeggeri la logistica e tutto ciò che riguarda il riutilizzo e le qualificazioni di spazi non core quindi che abbiamo definito il polo urbano Quali sono i vestimenti? Specificamente nel mondo delle, diciamo, dell'innovazione, del digitale Ma i vestimenti sono importanti, perché stiamo parlando complessivamente per tutto il gruppo di oltre 20 miliardi di euro, quindi 23 miliardi di euro circa nei prossimi 10 anni Questi investimenti sono piuttosto articolati, nel senso che abbiamo investimenti che riguardano specificamente la rete ferroviaria occorre rendere più digitale, più nuova, più automatizzata la parte legata alla gestione del traffico Quindi mi riferisco agli RTMS, che sono quelle tecnologie standard che vengono introdotte dall'Europa per gestire al meglio il flusso e la gestione degli scambi, fare in modo che ci sia lo stesso livello di gestione nelle piattaforme di trasporto europeo e quindi favorire poi quello che lo sviluppo della connettività europea C'è questo progetto gigabit, che abbiamo definito gigabit railroad, che vale oltre 2 miliardi di euro Ci sono tutti i progetti legati al monitoraggio e delle infrastrutture Vorrei ricordare qualche dato, che chiaramente noi ci ricordiamo ogni giorno Abbiamo 40 mila ponti e abbiamo 4 mila gallerie, soltanto noi, tra RFI e ANAS Abbiamo 17 mila chilometri di rete ferroviaria e 30 mila chilometri di strada Vuol dire che anche questi asset vanno monitorati nel modo più adeguato e più efficiente possibile avvalendosi di nuova tecnologia Quindi è un insieme di azioni che devono servire da un lato a rendere più efficace e più efficiente gli interventi di monitoraggio gestione degli asset di cui disponiamo e manutenzione straordinaria Dall'altro, per quanto riguarda la mobilità sostenibile, favorire lo sviluppo della multimodalità lo sviluppo di offerte commerciali integrati su piattaforme digitali sempre più integrate Non ci dimentichiamo anche la logistica, dove anche qui occorre recuperare dei gap dal punto di vista del monitoraggio dei convogli, sotto profilo dello stato, dove si trova il convoglio in che condizioni è, che tipo di merce trasporta, e anche su questo si stanno facendo investimenti Insomma, è un investimento complessivo, trasformazionale Cioè credo che nei prossimi dieci anni il nostro diventerà un gruppo con un ruolo di leadership sicuramente italiano, spero anche europeo dal punto di vista della gestione, della progettazione di grandi infrastrutture, ferroviari e stradari nella gestione complessiva della mobilità su strada, su rotaia, sia a passeggeri che merce Allora, accanto alla mobilità e alla connettività, appunto il terzo tema del nostro incontro è l'efficienza energetica voi avete annunciato nel giro di 3-4 anni l'utilizzo, il 40% di energia che utilizzate da fonti rinnovabili Come pensate di arrivarci? E così siamo partiti ovviamente dall'analisi di quanto rappresentiamo noi per il sistema Paese in termini di consumi, prima di tutto di energia Noi assorbiamo il 2% della domanda di energia elettrica complessiva, 6.500.000 Ovviamente, al secondo, il prezzo di riferimento, siamo arrivati ad avere anche un costo della sola commodity lo scorso anno, su base annual, che può essere l'ordine di un miliardo, un miliardo e mezzo di euro Quindi, primo punto, abbiamo una risorsa che è il nostro combustibile che evidentemente assorbe molto del prodotto del sistema Paese siamo partiti da questa analisi per dire bene, vediamo se al nostro interno, nei nostri spazi, nei nostri asset abbiamo aree che possono essere non più core non più utilizzate per trasporto ferroviario o per trasporto su gomma vediamo se riusciamo a capire se in questi spazi possiamo costruire degli impianti di autogenerazione impianti, prevalentemente, solari abbiamo visto che noi abbiamo circa 30 milioni di metri quadrati di spazi non utilizzati intendo dire aree dismesse, fasci di binari che oggi non sono più utilizzati linee ferroviarie che in questo momento sono state chiuse perché non più frequentate x estazioni eccetera si può arrivare a utilizzare una buona fetta di questi spazi per generare autoproduzione e energia questo è un prima filia di azione, cioè valorizzazione del suolo che noi abbiamo che non utilizziamo seconda cosa, essendo noi dei consumatori di energia elettrica, siamo molto prossimi alla rete elettrica nazionale perché evidentemente consumiamo energia elettrica di alta altissima tensione i treni consumano molto a questo punto di vista quindi abbiamo il vantaggio di essere vicini a stazioni di trasformazione o a linee ferroviarie quindi abbiamo esaminato anche il terreno in limito che abbiamo visto che su tutta Italia si può arrivare ad avere una copertura dei nostri consumi intorno al 40% 40% vuol dire 2 tera e mezzo, vuol dire un investimento pari a 2000 megawatt di pannelli solari, mini eolico costo a prezzi attuali che potrebbe arrivare anche intorno a un miliardo e mezzo, un miliardo e sei di euro poi dipende ovviamente dalla distanza dalla rete di traduzione in aggiunta a questo, c'è tutta una serie di azioni che stiamo sviluppando che riguardano un miglior utilizzo della componente energia nel senso che l'efficienza energetica è una buona pratica che si può applicare al nostro gruppo non solo negli uffici che è la cosa più semplice da realizzare, dove peraltro c'è sempre da lavorare ma anche nel modo in cui viene utilizzato il treno, quindi nelle modalità di accelerazione, decelerazione ci sono delle aree in cui si può ottimizzare quindi l'obiettivo è in 5 anni arrivare a dove ho detto, concretamente dove siamo abbiamo già avviato gare per avere disponibili all'inizio e allo prossimo 130 megawatt di nuovi pannelli solari quindi il primo kilowatt-oro generato con questa nuova ondata di investimenti lo dovremmo vedere a inizi di 2024 per poi accelerare progressivamente e arrivare ad avere una copertura intorno al 40% sarà ed è già in questo momento il corso di una riflessione anche organizzativa per meglio focalizzarci sulla componente di utilizzo di energia elettrica e di utilizzo dell'infrastruttura elettrica a servizio del trasporto ferroviaria perché noi comunque abbiamo una rete ferroviaria che nei fatti è anche una rete elettrica quindi va a vista non solo con l'occhio della trazione ma anche con l'occhio del miglior utilizzo a punti vista energetica Ti avrei chiesto i test quindi ci conferma che diciamo questa autoproduzione dovrebbe partire dal prossimo anno Nel prossimo anno cominceremo a generare energia e per poi salire progressivamente arrivare a quel 40% ritengo intorno al 28% Perfetto. Senta ora passiamo invece al tema del PNRR Il PNRR che inevitabilmente in tutto questo percorso può dare il suo contributo Voi diciamo siete tra gli attori di questo progetto ci ricorda quali sono i progetti presentati dal vostro gruppo e quali sono i primi cantieri? Il gruppo è stato assegnatario di circa 26 miliardi di euro di fondi PNRR Questi fondi sono stati indirizzati prevalentemente a aumentare la capacità di trasporto ferroviario quindi nuove opere Sono stati finalizzati a aumentare il grado di automazione e digitalizzazione quindi un miglioramento tecnologico delle linee esistenti Quindi leggi l'utilizzo e l'investimento negli ERTMS di cui parlavo prima nella gestione del flusso ferroviario in modo più automatizzato in linea con gli standard europei Ma il grosso evidentemente riguarda opere fisiche Quali sono le arterie più importanti su cui si va a investire? Ricordo prima di tutto un'opera importante da un punto di vista ingeneristico complessa Che è di cui si parla da tanti anni che riguarda il terzo valico di Genova Il terzo valico di Genova che è sostanzialmente la realizzazione di un tunnel che consente di collegare Genova alla pianura Padana Vai passando quindi da Pennino È sicuramente qualcosa di trasformazionale per la Liguria ma soprattutto per il sistema portuale italiano Di cui Genova è uno degli approi di chiave e per i collegamenti con la pianura Padana Noi oggi siamo grosso modo all'83% di avanzamento della realizzazione del tunnel più complesso Che è quello che poi consente di affacciarsi a Tortona e essere al di là dell'Appennino E siamo al 100% quindi abbiamo realizzato l'altra grande opera Che riguarda diciamo così un raddoppio della capacità di trasporto tra Genova Principe e Genova Brina Insomma tra le due riviere che è uno snodo della riviera di Levante e di Ponente Che sono tutte destrate molto molto traficate Questa opera è dentro il PNRR perlomeno per una grossa fetta E questa parte evidentemente una volta realizzata consentirà di aumentare il traffico merci da Genova Verso il centro, verso la pianura Padana e verso il centro Europa del 40-50% Trafico a passeggeri al 30% e soprattutto una volta ultimati anche altre opere Che non sono le PNRR ma che verranno fatte E di cui il PNRR in qualche modo è stato il promotore Permetterà di collegare Genova Principe con Milano al di sotto di noi intorno ai 53-54 minuti Chiaro che tutto questo significa ridisegnare anche un po' l'ecosistema nord-ovest del nostro paese E creare le condizioni perché città come Genova, Milano e Torino possono essere aggiunte in un'ora di tempo l'una dall'altra E soprattutto probabilmente creare una macroarea urbana che può avere anche una redistituzione dei residenti Questa è una prima opera di cui il PNRR è stato come dire un motore forzante molto importante Una seconda opera importantissima riguarda il collegamento per esempio Napoli-Bari che è all'interno del PNRR Oggi per fare Bari-Napoli ci vogliono tre ore Una volta realizzata quest'opera che è prevista a essere completata entro il 27 avremo la possibilità di raggiungere Napoli da Bari in due ore Quindi vuol dire Bari-Roma tre ore Nel circondale di Bari, in Apulia, ci stiamo parlando di un'area che oltre a essere industrializzata ha anche una densità popolazione importante Quindi vuol dire accorciare l'Italia Quindi sono interventi poi riguarda per esempio la Brescia-Verona Quindi parliamo della parte che riguarda il collegamento Milano verso Venezia Però si va a rafforzare un tessuto di trasporto di alta velocità, alta capacità che di fatto accorcia le distanze nord-sud e abilita l'aumento di capacità di trasporto su ortaia sia delle merci che dei passeggeri A oggi siamo in linea con i tempi per lo spending per quanto riguarda il PNRR È chiaro che il PNRR, diciamo i progetti all'interno del PNRR, da noi come del resto d'Europa è stata fortemente influenzata e impattata da ciò che è accaduto post pandemia soprattutto a seguito della guerra E quindi a seguito anche dei rimbalzi, dei prezzi, di alcune componenti, di alcuni materiali e del blocco logistico che in alcuni casi ha determinato dei ritardi importanti Quindi su questo insieme al governo si sta facendo una riflessione ragionata e realistica per vedere di rifare il punto con continuità evidenziare eventuali criticità Le chiedo, accanto al PNRR che quindi come ci ha detto porterà dei vantaggi per i viaggiatori in termini di copertura, di tempi, potrebbe essere utile pensare anche a delle infrastrutture a vita intera e a un sistema regolatorio che possa stimolare l'ingresso del capitale privato? Assolutamente sì, perché dico questo? Io credo che siamo in un momento storico, forse le cui caratteristiche per poter essere ritrovate bisogna distraire dopo guerra, probabilmente Siamo in una fase in cui le opere fatte negli anni 50-60 necessitano di essere ripensate, rafforzate, riamodernate, siamo in una fase in cui la capacità infrastrutturale esistente non è più sufficiente a coprire le esigenze che si stanno palesando nel sistema in Italia e dico anche in Europa Perché quello che sta accadendo da noi vale anche in Europa, magari con le creazioni diverse ma la sostanza è la stessa, allora siamo di fronte a un periodo dove ragionevolemente per i prossimi 10-15 anni dovremo fare degli investimenti dell'ordine di centinaia di miliardi di euro su infrastrutture ferroviarie e infrastrutture stradarie Quindi è chiaro che immaginare di gestire questi fabbisogni legati a cambiamenti nel tessuto urbano, nel tessuto economico andando a lotti diventa sempre più difficile, cosa vuol dire andare a lotti funzionali? Vuol dire, le faccio un esempio, se lei prende la Salerno-Reggio Calabria oggi ragioniamo per lotti funzionali, vuol dire dividerla magari in 4-5 lotti, primo lotto che ha un certo tipo di valore si può lanciare gara, viene aggiudicato e su questo primo lotto si comincia a lavorare oggi Poi tra un certo periodo di tempo lanceremo il secondo lotto, il terzo lotto, è chiaro che se tra il primo e il secondo cambiano le cose o chi vince la prima gara non è quello che vince la seconda gara, certamente non siamo efficienti e certamente non siamo efficaci Allora credo che sia sempre più necessario avere una visione integrata dello sviluppo del piano di trasporto del sistema Paese, dividerlo per progetti chiave, progetti chiave vuol dire se parlo della Salerno-Reggio Calabria devo parlare della Salerno-Reggio Calabria tutta E a maggior ragione oggi, dove stiamo andando verso il discorso di realizzazione del ponte sullo stretto, che a pieno titolo è inserito in uno dei collidori tenti, dobbiamo vedere il percorso in maniera integrata Salerno-Reggio Calabria, alta velocità, alta capacità, ponte, rafforzamento delle linee esistenti in Sicilia, cosa che abbiamo avviato, i cantiere sono in forza di EME Questo presuppone quindi ragionare in maniera diversa in una logica vita intera e dall'altro lato avere certezza di forza Allora si può anche cominciare a fare dei ragionamenti, ritengo, ma ovviamente non è una decisione che compete a me, posso solo fare delle riflessioni da tecnico e stimolare la discussione Se dico, perché no, cominciare ad adottare delle soluzioni sul modello energetico, dove ha funzionato nelle grandi infrastrutture elettriche, penso alle reti elettriche, dove di fatto con dei meccanismi di gestione di capitale regolatorio con autorità indipendente E sempre comunque con l'approvazione da parte del governo dei progetti strategici, si può avere accesso ai fondi gestiti da fondi pensione e casse di previdenza che sono notoriamente a caccia di collocamenti E dico perché no, anziché assegnare questi fondi a grandi operatori globali, si potrebbe convogliare una parte di questo risparmio nella realizzazione di opere in un sistema trasparente, disciplinato e regolato, che da una parte dà ritorno giusto ai fondi pensione e quindi assicura la redettività della pensione e dall'altra parte contribuisce allo sviluppo del nostro Paese Penso che le infrastrutture ferroviarie soprattutto, ma anche quelle stradali, ma in primis quelle ferroviarie, oggi siano in un momento storico in cui il ragionamento oggi si può cominciare a fare, visto anche l'importante mole di investimenti che devono essere fatti Mi do anche un altro dato, l'Europa ha stimato in 500 miliardi di euro gli investimenti da fare per creare alta velocità a livello europeo, insomma se facciamo la somma di tutto questo arriviamo a cifre veramente bibliche, quindi se non mettiamo assieme anche una componente privata e pubblica magari rischiamo di non fare Bene, io approfitto, abbiamo ancora qualche minuto di tempo, quindi approfitto della sua disponibilità e chiederei se tra il pubblico c'è qualcuno che vuole fare una domanda No? Direi di no, allora prima di chiudere gliene faccio una io e quindi le chiedo, in questa panoramica che lei ci ha offerto in questo percorso e che quindi il gruppo sta portando avanti in Italia e anche all'estero perché avete anche una serie di progetti anche fuori Se lei dovesse dare una priorità a queste tematiche che abbiamo, che fanno diciamo titolo al nostro incontro, quale priorità darebbe? Credo che oggi il tema dell'innovazione tecnologica, della digitalizzazione dei processi e del monitoraggio delle infrastrutture sia chiaro, sia fondamentale e un fattore abilitante secondo me essenziale oggi per poter gestire una complessità sempre più crescente Aggiungo al lato il poter passare ad avere una visibilità di progetti, come dicevo prima, a vita intera, in uno schema regolatorio più certificato, secondo me contribuisce anche alle nostre relazioni Quindi sono due elementi di contesto, lato nostro posso contare sull'aiuto di 90.000 persone che ogni giorno fanno il loro dovere in Italia e all'estero e che quindi danno una grande forza a questo gruppo Bene, allora io la ringrazio e ringrazio moltissimo Luigi Ferraris, amministratore delegato di Ferrovia dello Stato, per averci dato questa panoramica di quello che il gruppo sta portando avanti anche di quello che potrebbero, che potranno essere i vantaggi per il viaggiatore, per il consumatore da qui ai prossimi anni. Grazie, grazie a tutti Grazie, grazie a tutti
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