Il lavoro che mi aspetto
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Il lavoro che mi aspetto
Cosa si aspettano i giovani d’oggi dal futuro? Il direttore generale dell'INAIL, Andrea Tardiola, a confronto con le giovani generazioni, in un dialogo dedicato alle professioni del futuro insieme ad alcuni studenti degli Istituti Tecnici ad indirizzo turistico della Provincia autonoma di Trento e del Corso di Laurea Magistrale in Management della Sostenibilità e del Turismo dell’Università degli Studi di Trento.
A partire da Gerardo Morini A partire da Gerardo Morini Dott. Stefano Zanetti Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Sa sauce www.mesmerism.info несколько giorni passati con un misto drassico di sei elementi le studentsi sono sempre lontani si troveranno in grado di Wohnen la trance non 여기서 ciò con cui sinungano sentono ciò che vengono ognuno Away o nel modo um stationed Nurses ben beve ͖ 6 TOKYO Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Il nostro CORSO GRATUITO é un progetto per la comunità Amara.org Per ottenere tutte le notifiche, visitare www.marcoparet.com, iscrivervi al nostro canale e iscriviti al nostro canale! Iscriviti al nostro canale e iscriviti al nostro canale! Iscriviti al nostro canale e iscriviti al nostro canale! Iscriviti al nostro canale e iscriviti al nostro canale! Iscriviti al nostro canale e iscriviti al nostro canale! Iscriviti al nostro canale e iscriviti al nostro canale! Federica Jobstreich-Bitzer In questa nostra epoca ci sono due fenomeni che stanno caratterizzando in maniera pervasiva questa cosa storica, che sono da un lato la digitalizzazione, quindi voi pensate all'intelligenza artificiale, l'impatto che potrà avere sulla nostra esistenza e soprattutto sul mercato del lavoro, quindi dovremo reinventarci tante professioni e l'altro aspetto è invece appunto il climate change, i cambiamenti climatici e quindi il tema della sostenibilità della green economy, fenomeni appunto che avranno un impatto immenso su tutte l'agire quotidiano di tutti noi ma sul futuro creano anche un'area di incertezza questo caratteriserà anche molto il mercato del lavoro, le professioni che verranno. Noi oggi parliamo di un settore che è il turismo, turismo sostenibile, che sicuramente ha un impatto su cui questi due fenomeni hanno un impatto diretto. Tenete conto, solo per darvi un paio di pillole, noi siamo in una fase del mercato del lavoro espansiva, tutti gli organismi e gli istituti di ricerca concordano il fatto che il mercato del lavoro c'è una forte domanda di lavoro. Il grosso tema è la difficoltà di trovare le competenze necessarie, cioè le imprese ogni 100 assunzioni per più di 40 faticano a trovare le competenze necessarie, cco che quindi è fondamentale due aspetti vorrei evidenziare, è fondamentale che ci siano percorsi di studio in qualche maniera coerenti con quelle che sono anche le necessità produttive del territorio questo sarà uno degli aspetti anche di cui parleremo oggi. L'altro aspetto è fondamentale che la formazione scolastica sia anche fatta di esperienze di lavoro, il tema dell'alternanza ecc. Quindi per soddisfare questa domanda in evasa di lavoro da parte dei datori di lavoro questi sono due aspetti chiave di cui poi parleremo oggi in questa nostra mattinata di lavoro. La cosa su cui vorrei iniziare, quindi iniziamo con Mia Fezzardi, faremo due giri, quindi il primo giro chiederò di parlare massimo cinque minuti, quindi abbiate pazienza se poi in un certo punto vi interromperò ma per dar modo a tutti di parlare. Io ti chiederai innanzitutto di darci le motivazioni che ti hanno spinto a trovare questo percorso, a iniziare questo percorso con sei praticamente in quinta A, se non sbaglio quinta B sono le due classi. Ma poi mi interessa molto sapere le esperienze formative che hai avuto in questo periodo. Perfetto, intanto vi ringrazio per l'opportunità di essere qui oggi. Inizio col dire che le motivazioni che hanno spinto me ma anche i miei compagni credo un po' tutti noi giovani a scegliere una scuola che si proietta poi sul mondo del lavoro che offre l'opportunità soprattutto di sperimentare e affrontare delle esperienze più pratiche sia sicuramente il fatto di aver acquisito già in partenza delle competenze e delle attitudini diverse rispetto a quelle che una scuola richiede che sono un po' più teoriche. Io dico per la nostra scuola e in particolare sicuramente una scelta è stata quella dello studio delle lingue. Noi studiamo tre lingue straniere tra italiano, tedesco, spagnolo o anche francese quindi sicuramente c'era questa curiosità di apprendere altre lingue rispetto a quella italiana. Poi anche l'opportunità di viaggiare, di conoscere oltre al nostro territorio anche altri paesi a livello nazionale e internazionale e che poi si sono svolti sì e no anche, sicuramente per quanto riguarda l'emergenza Covid ovviamente siamo stati un po' limitati sotto questo aspetto, però sicuramente è stato rilevante per la scelta del percorso di studi che abbiamo intrapreso. Parlavo prima di competenze e attitudini, sicuramente per affrontare una scuola di questo tipo che è quindi improntata sul turismo, sulla comunicazione ci vogliono delle skills che sono quelle che riguardano l'apertura mentale e una sensibilità rispetto a quelli che sono i cambiamenti che ci riguardano ogni giorno sempre di più e quindi acquisire una consapevolezza diversa capire effettivamente quali saranno le sfide che dovremmo cogliere, che dovremmo affrontare. Sicuramente questo farlo con determinazione e resilienza, quindi trarre vantaggio da quelle che sono i rischi, quelle che sono i punti di debolezza e farne di questi un'opportunità io credo che la scuola che stiamo frequentando adesso, che abbiamo frequentato insomma ci aiuti assolutamente ad approfondire queste cose e ad aiutarci anche ad affrontare quello che sarà poi il futuro che ci aspetta. Per quanto riguarda invece le esperienze formative che abbiamo fatto sono sicuramente in linea con quello che ho appena detto. Noi abbiamo come garda scuola appunto, abbiamo partecipato a diversi incontri, abbiamo potuto sperimentare diverse attività che riguardavano il turismo, soprattutto il turismo sostenibile. Abbiamo partecipato a questo incontro, a questo progetto diciamo così, che è il progetto DOTS in collaborazione con Trentino Marketing, è stato quello diciamo più significativo perché ci ha proprio formati per diventare degli esperti del settore però in un'ottica che è quella sostenibile. E quindi dopo una serie di incontri con gli esperti del settore, quindi per citarvi qualcuno, ci siamo interfacciati con gli esperti dell'Agenda 2030 piuttosto che con gli esperti del Muse, Alfio Gezi che è lo chef stellato che si occupa sempre di attribuire al suo lavoro il concetto di sostenibilità siamo andati in campo all'hotel Lefei a Pinzolo, abbiamo aperto la nostra mente a questo che è la volontà di cambiare e di vedere cos'è il mondo sostenibile, ciò che è il nuovo turismo sostenibile. E l'abbiamo fatto sia collaborando tra di noi cosa fondamentale che riteniamo almeno noi fondamentale ma anche soprattutto grazie alla collaborazione degli esperti che abbiamo incontrato. Oltre a questo che ripeto è stato il più significativo abbiamo avuto l'opportunità anche di fare dei viaggi all'estero, viaggi studio all'estero oppure anche semplicemente stare sul territorio e quindi andare a lavorare in APT piuttosto che in agenzia viaggio, negli hotel come receptionist, abbiamo fatto delle esperienze che sono trasversali a tutto il settore turistico. Ognuno ha provato una cosa differente, ognuno si è trovato bene in maniera differente, sicuramente ci ha fatti crescere questo noi lo riteniamo fondamentale perché va bene stare in classe e apprendere le nozioni che sono quelle base però è fondamentale anche saper poi mettere in pratica queste cose che si imparano dietro i banchi noi abbiamo avuto appunto l'opportunità di farlo, siamo molto fieri di questo sicuramente. Grazie Mia, grazie, molto interessante, sicuramente un aspetto chiave è questo che dicevi tu adesso tra le tante punti di riflessione, cioè imparare facendo, non superare questa barriera tra l'esperienza scolastica in classe e l'esperienza anche che si può fare lavorando, un job come in tanti altri paesi, penso alla Germania, fanno tanto tempo, cosa che voi state facendo? Perdonate, prima Sofia, terzo tecnico economico, anche a te chiedo Sofia se le motivazioni che ti hanno spinto parlaci anche tu delle esperienze formative che state facendo, prego. Buongiorno a tutti, mi chiamo Sofia Bertoldi e sono qui per rappresentare l'Ivo de Carneri che è una scuola principalmente a indirizzo turistico ma ci sono anche altri indirizzi che sono l'odonto tecnico e il biotecnologico. Io sono stata spinta a scegliere questa scuola perché ritengo che sia una scuola oltre molto valida come insegnamento delle materie, ci siano delle materie molto utili come l'insegnamento delle lingue straniere, quindi l'insegnamento dell'inglese, del tedesco, dello spagnolo alcune classi ancora studiano russo, ci sono anche altre materie come il diritto e l'economia quindi hanno un'impronta un po' più di cittadinanza che ci insegnano un po' più a quella che è la nostra società ritengo molto importante anche le esperienze di alternanza, la nostra scuola ci dà molta possibilità di poterle praticare sia nel territorio italiano, sia in quello Trentino ma anche molte attività di alternanza all'estero. Ad esempio io e alcuni miei compagni questa estate andremo in Germania, in Austria oppure nei paesi del mare del nord dove faremo dell'esperienza di reception oppure staremo in sala e penso sia molto importante sfidarsi e decidere di partire per vedere anche altri stili di vita e futuri. Invece ci saranno altri miei compagni di classe che rimarranno in Italia in varie città come ad esempio Firenze, Pisa, anche loro a lavorare in strutture ricettive e anche questa penso sia importante perché il turismo italiano è la principale fonte di pill e invece altri rimarranno nel nostro territorio e saranno esperienze importanti anche queste. Grazie, provo che molto importante anche quello che hai detto rispetto alle esperienze all'estero perché è un modo anche per vedere come si lavora negli altri paesi e portarsi anche questo patrimonio di conoscenze poi a casa e poi probabilmente voi avete anche un'età che vi consente anche di avere una disponibilità anche a fare delle esperienze più durature anche all'estero, formative o proprio lavorative. Federica vorrei che ci parlassi del progetto TalkFuture, quindi al di là di cosa ti ha spinto a intraprendere questo percorso però sono molto interessato perché mi sembra un progetto molto innovativo. Buongiorno a tutti, mi chiamo Federica e sono la studentessa dell'Istituto Amaricuri, indirizzo tecnico, economico e turistico. Il progetto TalkFuture è un'attività che ci è stata proposta l'anno scorso, quindi durante il quarto anno. Durante il mese di aprile è un progetto che ha in collaborazione con Appa e Muse, ovvero due partner molto importanti per la città di Trento. È un'attività il quale l'argomento principale sono i cambiamenti climatici, infatti negli ultimi anni è cresciuto l'interesse per questo argomento sia per la gente comune ma soprattutto per le nuove generazioni che si stanno rendendo conto che questo è un argomento da non sottovalutare, da prendere in considerazione. Il progetto consisteva nel creare dei RIL, ovvero dei brevi contenuti video coinvolgenti, sul tema della sostenibilità e dei cambiamenti climatici. Il progetto ha coinvolto circa 100 studenti di diversi istituti, l'Istituto Maricori ha partecipato. Questi studenti sono stati a pover partecipati ad una prima parte di preparazione ai temi principali per esempio dell'agenda 2030 oppure del cambiamento climatico in generale. Sono stati divisi in piccoli gruppi e hanno proseguito alla realizzazione di questi RIL sui macro argomenti dell'energia, dei viaggi, dei trasporti, dell'alimentazione e della moda. Con il mio gruppo ci siamo focalizzati sull'argomento dell'alimentazione e principalmente sull'argomento dei prodotti tipici locali e a chilometro zero. E' di quanto sia importante preferire questi prodotti a quelli industriali e quindi aiutando anche l'economia locale e mangiando comunque prodotti genuini e prodotti non trattati. In questo progetto siamo stati seguiti da due esperti, Paolo Lima, ovvero un giornalista che da sempre si occupa in associazioni che mirano alla salvaguardia dei diritti umani dell'ambiente. E invece da un'altra ragazza, una grafica che ci ha insegnato anche alcune tecniche di editing e di grafica. Personalmente parlo anche del nome della mia classe, è un'esperienza che ci ha colpito positivamente. E' un argomento del cambiamento climatico molto rilavante che negli ultimi anni sta diventando sempre più importante e che ritengo sia importante approfondire e rendere consapevoli anche altre persone che questo argomento deve essere approfondito. Certo, quindi comunque un'esperienza vuol dire che c'è stato a monte un lavoro di informazione sul contenuti e poi a valle che poi si è riversato nella produzione di questi video, avete dato una diffusione sui social? Esatto, abbiamo usato il social media TikTok che negli ultimi anni sta diventando sempre più importante e lo stanno utilizzando sempre più persone sia giovani ma soprattutto anche adulti. E quindi è stato utilizzato TikTok proprio per far arrivare questo messaggio a più gente possibile. Avete avuto feedback da parte degli utenti, dei ragazzi che hanno visto questi video? Sì, si possono ancora vedere i nostri video, sia su TikTok che anche su Instagram. E' anche una bella esperienza questa perché si vede poi quello che è stato realizzato in concreto e quindi anche il fatto che le altre persone possano vedere quello che è stato realizzato è una bella cosa. Considerando che siamo in streaming e quindi oltre a questo platea di 250 ragazzi, saranno anche altri da casa, dal computer, che potranno vederti, quindi questo può essere un invito per vedervi su TikTok? Basta digitare TikTok però con la C. No, no, ma a questo ci arrivo nonostante l'età. No, perché il social si chiama TikTok con la K e invece il progetto è TikTok con la C. Ah, ecco il nome del progetto, perfetto. Quindi basta digitare TikTok Future e vedrete appunto i video. Ottimo, ottimo, bene. Bene, interessante perché sicuramente ti prendi giustamente la tua dose di applausi ed è interessante anche la sensibilità delle nuove generazioni su questi temi che poi sono importanti per tutte le generazioni. Sicuramente è importante, è interessante vedere come poi avete realizzato questi video, come avete portato la vostra sensibilità proprio nella realizzazione di questi prodotti, grazie. Silvia Donati, anche a te vorrei sapere appunto cosa ti ha spinto a fare questa scelta, per sapere anche se hai fatto anche delle esperienze all'estero e ecco, rispetto anche al tema degli spostamenti eccetera, se ti spaventa l'ipotesi di non so, anche di poter fare esperienze formative o lavorative all'estero, prego. Ok, allora io sono Silvia Donati e rappresento l'Istituto Tecnico Antonio Pilati di Cles, ho scelto il turistico, il settore turismo perché inizialmente volevo fare il linguistico per imparare le lingue però volevo anche imparare qualcosa di più e mi attirava tantissimo l'economia, il diritto, allora mi sono lanciata su quello e devo dire, mi è piaciuto tanto anche perché a me piace tanto viaggiare. Infatti grazie a dei progetti della provincia, in particolare l'Erasmus Plus di Muse Smart, sono andata a Valencia in Spagna e ho fatto cinque settimane di tirocinio, tirocinio che in realtà era un po' distante rispetto al mio settore che io faccio ovviamente il turistico, però io sono andata a lavorare con i bambini quindi sul settore umanistico e volevo provare qualcosa di nuovo, ho chiesto io di cambiare un po' rotta e in realtà viaggiare non mi spaventa, infatti ho scelto questo indirizzo anche per questo perché volevo viaggiare, voglio insomma conoscere posti nuovi e credo che comunque sia una buona opportunità per uscire dalla propria zona di comfort, per maturare, crescere e conoscere anche nuove persone, nuove mentalità, nuove culture, sono stata in famiglia, ho conosciuto persone fantastiche, anche persone americane, persone da tutto il mondo perché comunque Valencia è una città relativamente grande con davvero persone che vengono in vacanza ma anche a studiare da tutto il mondo. Cosa ti porti con te di questo bagaglio di esperienza sul piano formativo, cosa ti ha lasciato? Allora sicuramente il miglioramento della lingua perché cinque settimane in cui puoi solamente parlare spagnolo stando anche in famiglia e sicuramente quella è una grande conoscenza e l'ho migliorata tantissimo, anche proprio saper conversare con persone diverse ogni giorno perché ti trovi in una realtà completamente diversa, devi anche saper parlare, devi saper essere capace di conoscere nuove persone e metterti in gioco sempre. Fuori dalla tua comfort zone hai detto, cioè fuori anche dalla famiglia per quelle settimane dovendo traccavare da sola e questa è anche quindi un'esperienza formativa proprio a 360 gradi nel senso che anche sul piano. Sì perché anche quando avevo dei problemi non potevo chiamare mia mamma, i miei amici erano troppo distanti dovevo sapermela gestire oppure parlare direttamente con le persone del posto quindi magari la famiglia e si impara così uscendo dalla zona di comfort l'unico modo per crescere. Giusto è vero si cresce, questa è una parola chiave, brava, giusto. Samantha, tu sei istituto di istruzione di Lorenzo Guetti che è quindi una zona molto ampia che comprende anche zone molto turistiche, penso madonna di Campiglio se non sbaglio, quindi dal global torniamo un po' al local, al territorio. Questo ha influito il fatto di essere cresciuta in queste aree sulla tua scelta del percorso scolastico e poi cosa intendi fare dopo, proseguire gli studi o andare subito a lavorare? Buongiorno a tutti, mi chiamo Caressa Manta e rappresento l'istituto di istruzione Lorenzo Guetti di Tione di Trento e volevo ringraziare gli organizzatori per avermi dato questa possibilità di parlare oggi a questo evento. Io non vivo nella zona di madonna di Campiglio ma vivo dal lato opposto delle valli giuricarie perché abito sul confine tra Lombardia e Trentino. Comunque è una zona turistica però molto differente rispetto alla zona di madonna di Campiglio Pinzolo perché è un piccolo paese sul lago e non è formato da strutture ricettive come hotel, però più campeggi. Ho potuto fare anche un'esperienza di alternanza scuola lavoro in un campeggio come receptionista e ho potuto comparare questo tipo di turismo che è differente. Però mi ha aiutato a fare la scelta anche la zona dove abito io, a fare la scelta del turistico perché essendo un istituto tecnico mi ha potuto dare l'opportunità in questi cinque anni di scegliere se poi continuare con lo studio universitario o accademico o se entrare subito nel mondo del lavoro. Anche perché a me è sempre piaciuto viaggiare sia in Italia che anche all'estero e volevo scoprire il meccanismo che si celava dietro i viaggi, le strutture ricettive, però anche la comunicazione con gli altri, imparare le lingue perché noi studiamo anche tre lingue straniere che sia spagnolo, inglese e tedesco. Una particolarità degli istituti tecnici è proprio l'opportunità di fare alternanza scuola lavoro e io l'estate scorso ho partecipato, io ero assieme a Silvia, al progetto Erasmus+, è promosto dalla provincia e sono andata anche a Valenza a lavorare però io diciamo che mi sono più ottenuta al mio percorso di studi e ho lavorato in un hotel per cinque settimane e mi ha aiutato tantissimo anche lì a scoprire come lavorano all'estero in modo differente. Scoprire comunque di più la lingua, la cultura, era la prima volta che andavo all'estero quindi andarci da sola. All'inizio mi faceva un po' di paura però una volta che sei lì si impara diciamo ad essere un po' più autonomi e a formarsi appunto come persone, a scoprirsi e diciamo ad essere anche più espressivi, imparare anche a parlare con gli altri e a scoprire, ad ascoltare gli altri. Però quando sono tornata in Italia non mi sono fermata perché diciamo questa esperienza in Spagna mi ha portato ad avere più voglia di lavorare e quindi sono passata diciamo dai mare ai monte e sono andata a lavorare a Madonna di Campiglio, sempre un'esperienza inizialmente di alternanza a scuola lavoro in un hotel come receptionista e anche lì ho potuto davvero comparare le diverse tipi di turismo che sia quello che avevo fatto inizialmente in campeggio nelle mie zone quello in Spagna quindi un turismo più internazionale e quella Madonna di Campiglio un turismo montano e lì mi ha aiutato anche per avere un posto di lavoro post diploma quindi le esperienze di alternanza a scuola lavoro penso che siano fondamentali da realizzare sia per formarsi come persone anche per avere un aiuto post diploma. Certo e cosa vorrei fare adesso quando ho visto che tu sei praticamente la quinta no? Come sono dimenticata di rispondere a questa domanda mi sono già iscritta diciamo all'università di Trento però facoltà giurisprudenza so che non è molto collegato con il mio settore del turismo però comunque nell'indirizzo abbiamo le materie di economia diritto e diciamo che nel mio percorso formativo mi sono appassionata a queste materie e comunque non è detto che io facendo giurisprudenza vado ad abbandonare il turismo perché posso sempre diciamo c'è sempre una correlazione posso sempre decidere appunto di mantenere e poi ovviamente potrò continuare a fare esperienze nel mondo del turismo e questo penso che il fatto di affrontare l'università di giurisprudenza non per forza debba togliermi questa diciamo voglia di continuare nel mondo del turismo. Grazie assolutamente puoi approfondirla, avrai modo di approfondirla e probabilmente avrai anche altri stimoli per cui potrai comunque ci sono mille sfaccettature poi quindi anche il turismo può essere considerato d'anti aspetti anche per esempio dal piano del diritto quindi ci mancherebbe. Comunque porti tutto il tuo bagaglio di esperienze, le esperienze lavorative e formative. Assolutamente utilizzerò sempre il diploma che poi avrò con questo indirizzo. Esattamente, allora sullo stesso filone Mirella, anche Mirella è la quinta classe quindi siamo praticamente anche per te c'è il tema da un lato le motivazioni che ti hanno spinto qua e che cosa poi intendi fare? Se non sbaglio tu dalla breve scheda che mi stava mandata peraltro stai pensando di spostarti a Milano, ecco quindi spiegaci un po' anche queste motivazioni delle tue, non solo perché hai intrapreso questo percorso ma quale sono le motivazioni che ci spingono a spostarti per il futuro. Allora io sono Mirella Corgiocari, rappresento l'istituto tecnico economico Tambosi qui a Trento e io ho scelto di fare un turistico perché soprattutto mi piacciono le lingue comunque viaggiare quindi penso che è un istituto che mi possa permettere, mi dà queste possibilità e io ho scelto di continuare il mio percorso universitario iscrivendomi al corso triennale turismo management e cultura di Milano e questo corso è caratterizzato da un programma molto ampio e completo che mi potrà anche permettere di conoscere i vari rispetti del turismo sotto molte ablici prospettive e appunto Yulma è rinomata per il suo prazio pratico all'apprendimento e quindi durante il corso di turismo potrò anche partecipare a bareste stage e progetti aziendali dove appunto potrò migliorare le mie capacità pratiche anche a poter mettere in campo quello che avrò già studiato in aula e così magari anche creare una rete di contatti professionali nel campo del turismo e appunto la Yulma si trova a Milano che è una città visitata ogni anno da milioni di visitatori soprattutto anche in seguito all'Expo di Milano del 2015 e quindi questo ha portato a far conoscere e apprezzare Milano anche dal punto di vista turistico e per l'appunto molti scelgono Milano per visitare varie mostre anche ad esempio quella che attualmente si sta svolgendo a Palazzo Reale di Leandro Erlich che è l'unica tappa in Italia ma scelgono Milano anche per magari partecipare a vari concerti e credo che studiare Milano è un contesto ideale in cui studiare i vari aspetti del turismo si riescono a integrare tutti insieme e come anche riuscirò poi a studiare come anche questi eventi si vengono creati, come riescono a realizzarsi, Milano è anche una città cosmopolita e multiculturale quindi è piena di alberghi, di agenzie di viaggi ma anche di eventi come anche la settimana della moda che si svolge due volte l'anno oppure il salone del mobile che è una fiera internazionale, una fiera molto importante a livello mondiale e per l'appunto Milano riesce ad attirare molti turisti non solo per gli eventi ma anche semplicemente un negozio attraverso mettendo magari i prodotti in modo inusuale nella vetrina riesca ad attirare turisti e anche quindi a portarli ad acquistare un prodotto creandoli per loro un'esperienza unica come ad esempio anche la creazione di un profumo personalizzato, un rossetto personalizzato tornando per la ULM per l'appunto è molto conosciuta anche perché i docenti sono molto competenti nel settore e appunto raccontano la loro esperienza con gli studenti e oltretutto la ULM ha anche un approccio multidisciplinare e questo significa che io oltre a studiare nello specifico il turismo potrò avere anche competenze in altri campi come ad esempio il marketing oppure la lingua straniere ma anche la gestione aziendale e oltretutto un altro motivo che mi ha convinto a iscrivermi questo da università è il fatto che secondo il rapporto di Alma Laurea 2022 a un anno dalla laurea il 69,1% dei laureati in laurea triennale e il 76,2% laureati in magistrale riescono a inserirsi molto bene nel mondo del lavoro e a 5 anni invece il tasso sale al 91% poi in futuro vorrei anche iscrivermi al corso magistrale di Hospitality and Tourism Management che è questo corso caratterizzato da una didattica attiva dove il 70% delle lezioni è caratterizzato da laboratori didattici, simulazioni, vari progetti installati sia all'estero che in Italia ma anche sul campo la caratteristica di questo corso è anche il fatto di poter svolgere un anno in Italia, un anno in America e di conseguenza riuscire anche a ricevere un double degree quindi la doppia laurea penso anche che andare comunque a vivere a Milano proprio cambiare proprio lo stile di vita e comunque è una città molto conosciuta per la sua notorietà, per le sue possibilità che dà e quindi questo mi porterà ad avere molti vantaggi ed opportunità soprattutto nel campo lavorativo Grazie Posso personalmente farti i complimenti per la chiarezza espositiva che avete avuto tutti ma le idee chiare che ha questa ragazza i dati supportati da dati per cui i dati di alma laurea eccetera quindi un approccio molto pratico molto come dire con i piedi per terra quindi complimenti a tutti però vedo un approccio molto legato, una visione del tuo futuro molto legata anche a aspetti pratici cioè appunto gli sbocchi occupazionali e supportata da dati concreti quindi molto importante Milano qui, interessante questo cambio, questa volontà di cambiare per Milano le infinite possibilità che può offrire, buco al lupo, vive il lupo ma è buco al lupo Bene Questo a proposito di chi dice che i giovani stanno con la testa tra le nuvole insomma, ragazze li state smentendo questi luoghi comuni Giulia, siamo l'Istituto Superiore di Primiero, corso tecnico-economico per il turismo, tra l'altro mi hanno detto prima nell'organizzazione ci sarà una iniziativa sorpresa ma che io ignoro trattandosi di una sorpresa, avete costruito una cooperativa formativa scolastica Ci puoi parlare un po' del progetto, al di là delle esperienze che hai fatto in questi anni, sei nella quarta classe, mi interessa sapere questo progetto biennale di sviluppo di un nuovo prodotto che avete lanciato appunto d'estate Buongiorno a tutti, sono Giulia Jagher, la Presidente della cooperativa Primiero 360 gradi, prima di iniziare volevo appunto darvi questo piccolo omaggio che riguarda la nostra cooperativa Noi ragazzi della classe quarta turistico dell'Istituto Superiore di Primiero ci siamo costituiti come cooperativa formativa scolastica nel febbraio 2022 in seguito ad un percorso di collaborazione con la Federazione delle Cooperative Trentine E appunto oggi siamo qui al Festival dell'Economia per parlarvi di questo progetto che abbiamo svuelto finora Il nostro progetto è di durata biennale e si è sbasato sullo sviluppo di un'idea che potesse costituire una sorta di nuovo progetto per il nostro territorio e abbiamo appunto deciso di fare questo volo vincolato in Mongolfiera A un volo? Vincolato, sì, perché la nostra valle non ha la possibilità di fare un volo turistico ma solamente vincolato quindi up and down Dopo aver esaminato diverse proposte abbiamo deciso di collocare l'evento all'interno della manifestazione di Tonadico, paese dei balocchi specificatamente dedicata ai bambini, ai ragazzi e quest'anno dedicata proprio al tema dell'aria Per il progetto è stato dotato un approccio di problem solving, quindi una metodologia didattica educativa concreta alla realizzazione di problemi che si trovano all'interno di un percorso Nel nostro percorso ci siamo trovati più volte ad affrontare problemi riguardanti svariate tematiche come ad esempio la scelta del logo, la scelta del nome e anche la scelta dei ruoli stessi Naturalmente il viaggio di mongolfiera è di per sé già un'esperienza unica stimolante, una di quelle cose da fare almeno una volta nella vita Quindi un'ulteriore parola chiave che posso dare a questa esperienza è turismo esperienziale che permette di connettersi col territorio a livello umano ed emotivo instaurando fin da subito un legame fra soggetto e natura Come cooperativa ci siamo anche impegnati a fornire un piccolo contributo per dare un punto di vista a quello che è sicuramente il più grande evento primerotto dedicato all'infanzia Durante il percorso siamo stati anche affiancati da locale azienda di promozione turistica al fine di affrontare tematiche inerenti al marketing turistico Come ad esempio abbiamo affrontato l'analisi SWOT per mettere a fuoco i punti di forza alle eventuali criticità del nostro progetto Allo scopo anche di creare un video promozionale a diffondere poi sui canali social, in particolare Instagram E avete fatto il video? Non ancora perché lo faremo alla fine di tutto il progetto In linea anche con il rinnovato interesse che propone il nostro istituto sulla sostenibilità In particolare quella di carattere sociale, Primiero 360 gradi propone una sinergia fra alcuni dei soggetti presenti nel territorio Come ad esempio l'associazione culturale Tonadighi Strighi che è promatrice dell'evento stesso Poi ci sono le strutture ricettive, alcune aziende locali e la cooperativa al piccolo Principe Per arricchire la nostra offerta turistica ci siamo fatti guidare dalla biblioteca intercomunale per aprire un piccolo spazio lettura In riguardante sempre la sostenibilità e l'aria in generale Ci siamo anche fatti aiutare da un altro indirizzo della nostra scuola, la classe Quarta Cat, costruzione, ambiente e territorio Per costruire una gigantografia che verrà stampata sul plotter a grande formato Abbiamo anche stampato delle magliette con il nostro logo Erano queste magliette che sono passate prima Ovviamente quel giorno saremo anche presenti per l'accoglienza di tutto il progetto Siamo stati anche curati i contatti con il signore Alberto Pazin che è leader nel settore del Triveneto delle Morgonfiere Che ha avuto già in classe e ha avuto modo di spiegarci questa particolare e quanta entusiasmante attività La nostra referente del progetto è la professoressa Chiara Lucian che è stata accompagnata dalla parte economica dalle docenti Francesca Pratti e Alessia Daprò Quindi voi avete curato tutte le fasi dalla progettazione del logo a tutti gli aspetti realizzativi Sì, abbiamo curato tutti gli aspetti perché sia un progetto realizzabile e che poi si possa mantenere in futuro Cosa è il bagaglio che ti porti appresso di questo progetto? Sicuramente le mie competenze sia relazionali perché comunque non è facile gestire un gruppo di 15 studenti con tutti i dei differenti E che molto spesso ci possiamo scontrare sui dei e non essere mai d'accordo Quindi quello sicuramente E poi appunto il progetto in per sé, la realizzazione di un progetto Quando sarà realizzato potremo essere fieri di quello che abbiamo fatto sicuramente Certo, quindi l'ideazione è portare a compimento un progetto L'ideazione ci ha proprio partito da un'idea così casuale quasi realizzabile che poi alla fine si realizzerà Bene, brava, grazie Noi finora abbiamo sentito le ragazze dei studi tecnici Però abbiamo anche due ragazzi, una ragazza e un ragazzo che invece Sì, li abbiamo sentiti tutti, giusto Abbiamo anche una ragazza e un ragazzo che sono invece delle laurea magistrali in management della sostenibilità e del turismo Quindi Sara Matte, iniziamo con te A te chiedo, ho visto la tua scheda, tu avrei fatto la triennale in amministrazione aziendale Quindi cosa ti ha portato poi a virare, diciamo, da possibile, no? Potevi fare la commercialista, invece a virare sul marketing e diventare manager del turismo Quindi è il motivo E poi che esperienza di tirosini hai fatto con questo? Buongiorno a tutti, grazie mille per l'invito Allora io sì, sono laureata in amministrazione aziendale e diritto, il percorso tirennale Ho deciso, diciamo, di dedicarmi un po' al settore del turismo e scegliere l'indirizzo in management della sostenibilità del turismo In particolare perché mi sono sempre sentita vicino alle tematiche della sostenibilità E all'amore per il mio territorio E volevo, diciamo, avere l'opportunità di acquisire delle conoscenze mirate per valorizzarlo E dato che è un territorio il Trentino veramente vario, ricco Che nasconde anche a volte delle problematiche E quindi, diciamo, frequentare questo corso di laurea mi ha dato gli strumenti per, diciamo, visualizzare meglio le problematiche E anche gli strumenti, diciamo, per risolverle E non dimenticandoci appunto che il turismo si fa anche tenendo in considerazione il benessere del territorio Che è molto importante e delle popolazioni che lo abitano E diciamo che io mi sono poi dedicata a due tipologie di tirocini Ho fatto due tirocini Uno in collaborazione con la SAT Io e una mia collega abbiamo realizzato un'indagine Per, diciamo, studiare il fenomeno che riguarda la frequentazione delle mountain bike sui sentieri alpini E quindi questa problematica, diciamo, che è stata mossa dalla SAT Risulta, diciamo, chiave, specialmente in quest'ultimo periodo dopo la pandemia In cui questo turismo, diciamo, sportivo e attivo ha assunto particolare importanza E quindi anche la SAT, diciamo, si è interessata ad approfondire questa tematica a livello, diciamo, numerico Quindi di dati oggettivi E per trovare delle soluzioni anche con la provincia o con le aziende per il turismo Per riuscire a, diciamo, gestirlo meglio Anche a livello, diciamo, ambientale Poi ho voluto proseguire e fare una seconda esperienza che ho concluso poco fa Presso l'azienda per il turismo Garda Dolomiti La sede di Riva del Garda E ho voluto portare avanti, diciamo, anche quello che avevo acquisito durante il percorso di Tirocinio con la SAT E ho aiutato, diciamo, l'area project management Sono state inserite lì per sviluppare, appunto, un questionario E poi un prodotto turistico che riguarda, appunto, il posizionamento di una nuova segnalettica Per i turisti e i residenti che vogliono frequentare, diciamo, la zona del Garda Trentino È molto importante anche una zona, diciamo, dove il turismo sportivo la fa da padrone E sviluppare, diciamo, questo nuovo progetto anche per gestire meglio i flussi sull'intero territorio dell'Alto Garda Sono state due esperienze veramente utili Che poi mi hanno spinto anche a sviluppare l'argomento nella mia tesi di laurea che sto tuttora scrivendo Su quale sarà il tema? Il tema sarà, appunto, la gestione di questo fenomeno, il chiamato ciclo escursionismo Quindi il turismo della bici sui sentieri alpini E, diciamo qua, le problematiche e a livello di gestione dei vari enti Anche per trovare una soluzione che li possa coinvolgere tutti assieme E migliorare la gestione in generale anche per il benessere poi del territorio Certo, molto interessante, vero? E' sicuramente un turismo di nicchia che si sta sviluppando un po' in tutta Italia questo, tra l'altro Per cui avere persone che hanno, diciamo, no, che manager, che hanno la competenza, che, appunto, l'esperienza sul campo Abbinata anche a un percorso di studi sicuramente è un valore aggiunto, diciamo, no? Per chi poi dopo potrà operare, quindi in bocca al lupo per me E adesso abbiamo l'unico ragazzo, diciamo, che è, appunto, Antonio Ferraro Antonio, tu sei di Portici, sei originario di Portici Esatto Inevitabile che ti chieda qual bon vento ti porta, appunto, qui a Trento, all'università di Trento Tu sei, appunto, prima hai preso la prima laurea in management delle imprese turistiche all'università di Napoli Cosa cosa ti ha portato in questa zona? Innanzitutto buongiorno a tutti E quali sono le tue prospettive, ovviamente, future? Certo, buongiorno a tutti, grazie per l'invito Il motivo principale che mi ha spinto a venire qui in Trentino è sicuramente la scelta della mia laurea trennale Perché in quanto ho scelto comunque un percorso sul purismo, un tipo di laurea trennale già molto verticale sul purismo Grazie a questo percorso formativo ho avuto modo di conoscere un po' la realtà del Trentino In particolare l'organizzazione turistica di Trentino Marketing e dell'organizzazione delle APT locali Quindi grazie un po' a questa conoscenza ho deciso di approfondire ulteriormente la conoscenza della struttura organizzativa qui all'università di Trento In particolare per la laurea magistrale di management della sostenibilità del turismo Inoltre questo corso di laurea magistrale è tra gli unici in Italia da avere l'attenzione sia sul turismo che sulla sostenibilità E questo è un valore aggiunto che non è comune in altri corsi di laurea Per questo è stato per me un percorso abbastanza naturale venire qua Inoltre c'è da dire che la mia scelta della laurea trennale non è stata proprio lineare perché provengo da un liceo scientifico Infatti diciamo che è stata piuttosto travagliata la scelta della laurea trennale Infatti visto che colgo l'occasione che ci stanno tanti studenti degli istituti professionali qui, dei istituti superiori qua in platea Ho l'idea di imitarli a scandaliare il più possibile delle opportunità che possono offrire le università Perché spesso le banche di scuola non si possono conoscere sempre le opportunità che può offrire il mondo universitario e il mondo del lavoro Infatti invito tutti a questa ricerca Diciamo che la mia esperienza formativa dovrebbe terminare l'anno prossimo perché sto al secondo anno della laurea magistrale E già ho da poco terminato il tirocinio che l'ho effettuato tramite un'azienda di consulenza di destination management and marketing situata a Macerata ed è Expirit E' un'azienda che si occupa principalmente della valorizzazione e della promozione dei piccoli borghi e dei piccoli territori Ci spieghi cosa vuol dire destination management che è il settore che ti interessa? E' una disciplina piuttosto trasversale in quanto l'obiettivo è quello di gestire le destinazioni che sono i territori attraverso la promozione e la valorizzazione territoriale Comunque attraverso un'analisi del territorio, dei bisogni sia del territorio in senso ambientale ma soprattutto delle persone Ovviamente è un po' un rompicapo il nostro lavoro perché dobbiamo conciliare tutti i bisogni e tutte le aspettative con l'obiettivo della valorizzazione e della promozione dei territori Non è sempre semplice però è una disciplina che mi ha sempre appassionato e che mi spinge tuttora a proseguire questo campo Perché personalmente quando a volte conosco delle realtà territoriali, delle realtà anche piccole che hanno le necessità di essere promosse e valorizzate personalmente mi appassiona molto questa questione, infatti la scelta di intraprendere un percorso turistico è nata proprio dall'intenzione di valorizzare anche delle bellezze nascoste, delle gemme nascoste che sono presenti nel nostro Paese che spesso non sono valorizzate adeguatamente Ma hai avuto un aiuto nell'orientamento? Cioè chi ti ha fatto scoprire questo settore? C'è stato aiutato nell'orientamento per esempio all'università precedente o è stato un tuo percorso, ci sei arrivato da solo? Allora è una disciplina che prima dell'università non conoscevo, infatti per questo invito soprattutto ai giovani di ben indagare il mondo universitario ho avuto la possibilità di conoscerlo durante la mia lavorata rennale, quindi durante il corso pro-destination management and marketing ho avuto modo di conoscere la disciplina e la realtà trentina Quindi, bene, insomma, prego perché ti meriti Insomma, questo primo giro ha molti spunti, molti stimoli questi ragazzi che abbiamo visto con questi loro percorsi che hanno sviluppato sia competenze contenutistiche che anche le cosiddette soft skills cioè capacità relazionali che sono altrettanto importanti poi, non nel mondo del lavoro Insomma, quali riflessioni le vengono in mente alla luce le cose che abbiamo sentito? Sicuramente loro si trovano, stanno entrando in un mondo del lavoro che sarà soggetto a enormi cambiamenti probabilmente dovranno anche loro, come noi, reinventarsi più volte Giorgio, però ti posso dire una cosa? Mi sa che questi la sanno più lunga di noi perché noi commentando l'impostazione di questa mattinata siamo partiti da una considerazione che abbiamo fatto qualche minuto fa cioè questi ragazzi vivranno un futuro di trasformazioni ad una velocità tale che ci impedisce oggi di predire quali saranno le condizioni in cui farete i professionisti, le professioniste del settore del turismo, dell'accoglienza tra 20 anni quindi con un atteggiamento forse troppo paternalista pensiamo chissà come faranno e poi li senti io sono veramente colpito, infatti faccio due considerazioni ma ve lo dico sono considerazioni provvisorie perché l'ascolto delle cose che avete detto richiedono poi invece una riflessione più approfondita Intanto sono colpito e vi ringrazio, ringrazio naturalmente il festival, ringrazio Giorgio, ringrazio voi soprattutto voi parlate con un orgoglio di quello che fate, con una confidenza che colpisce e che non è scontato Siete un esempio, mi piacerebbe pensare che questo sia il profilo delle ragazze e dei ragazzi di questo paese Intanto mi colpisce che c'è un filo rosso che collega tutto il vostro discorso perché voi alla fine avete combinato un discorso d è la parola viaggio e questa cosa mi colpisce per un motivo perché tendenzialmente voi esordite dicendo l'ha detta per prima mia e poi è stata seguita da tutti gli altri, noi abbiamo cercato un approccio in cui il dato dell'esperienza ra più significativo della ricerca di un costrutto teorico, quindi siamo andati a cercarci fuori di casa un'esperienza viaggiando attraverso le lingue che sono comunque una sublimazione del viaggio a loro volta, possibilità per conoscere la vita Avete parlato di altri stili di vita ma ha colpito molto un'espressione che ha detto Silvia, un'espressione che usiamo tutti i giorni però è una delle circostanze che ci troveremo, vi troverete sempre di più a dover affrontare, ha detto quando stavo lì in Spagna poi ricapirava qualcosa e non è che potevo chiedere aiuto a chi l'avrei chiesto abitualmente, mi dovevo arrangiare Ecco, io trovo in questo un elemento di forza straordinario e dico a voi, guardate che in realtà non è una fuga dalla teoria ci sono invece molta più teoria nel viaggio di quanto non pensiate, forse la teoria si compone dopo, il fatto che in un mondo che si presenta con tanta incertezza nel futuro e che quindi non ti rende immediatamente visibile una teoria su come funziona la società, diceva mi pare Sofia a un certo punto ha usato questa espressione, studiamo per capire come funziona la società, quale sarà il lavoro che faremo Voi non barrendete di fronte a questo elemento e dite la vado a vedere, ci poggi i piedi sulla società, rischio, è stata usata anche la parola rischio In fondo penso a una cosa che se ci pensate sulla storia del viaggio, sul viaggio come concetto e come teoria, in fondo da più di 2.000 anni il nostro vivere collettivo si basa Una delle storie di viaggio con le quali tutti abbiamo costruito la nostra consapevolezza del modo in cui si vive e che studiate e che studiamo e che rileggiamo da grandi è la storia di un viaggio di un uomo che si chiamava Ulisse e che fa nella propria esistenza, cerca peraltro di tornare a casa ma compie un grande viaggio compie tante esperienze che lo mettono continuamente a rischio e poi alla fine riesce a tornare a casa Il viaggio non è solo un espediente, voi cercate un viaggio perché nel viaggio c'è una teoria del modo in cui possiamo affrontare l'incertezza che abbiamo davanti Il viaggio in Mongolfiera è una cooperativa che nasce, modelli di business o possibilità di lavoro, voi siete di una concretezza straordinaria quello che mi colpisce è che sotto questa concretezza scorre invece una visione del mondo come può essere, come potrete essere perché voi anche in qualche modo state sulla nave di Ulisse L'unico augurio che posso dare a voi e a noi è di differenziarvi in una cosa rispetto a Ulisse Ulisse poi alla fine del viaggio è partito con un gruppo e torna da solo ad Itaca invece io vi auguro di fare un viaggio con altri e con loro completarlo Certo Un altro aspetto che mi ha colpito tra le tante cose, a parte la loro capacità espositiva che non è da tutti, davanti a una platea di 250 vostri colleghi ma poi anche lo streaming etc. avete una padronanza, sapere stare sulla scena di espositiva anche, una capacità espositiva non indifferente quindi vuol dire che il lavoro che è stato fatto anche in classe è stato di alto livello ma quello che mi ha colpito è la sensibilità su un tema che caratterizza queste generazioni, cioè i cambiamenti climatici quindi forse anche con la loro esperienza e con il loro punto di vista i progetti che stanno facendo su questi temi sicuramente avranno una capacità di penetrazione tra le nuove generazioni perché anche a livello di linguaggio probabilmente è un punto di vista diverso, non è quello di noi e questo può avere una maggiore efficacia A me colpisce molto che quando loro parlano del lavoro parlano della vita, allora noi, ve lo dico per differenza da loro Siamo cresciuti abituati a pensare che c'era uno spazio di vita che era il lavoro e poi c'era la vita fuori dal lavoro peraltro posso dire è un'idea sbagliata anche ai nostri tempi perché non a caso noi abbiamo una Costituzione che dice che la Repubblica è fondata sul lavoro perché la vita è il lavoro e il lavoro è vita, ma voi ne parlate in modo evidentemente lineare, cioè discutendo e raccontando di come vi formate per il lavoro, della necessità di conoscere luoghi, società, culture, stili di vita, tutti i termini e descrizioni che si utilizzano per parlare non solo del lavoro ma del modo in cui si sta dentro il proprio sistema di relazioni questo è, questo lo dico proprio con la giacca di INAIL, uno dei modi con i quali noi stiamo riflettendo sul modo in cui possiamo e dobbiamo nel futuro proteggere il lavoro dai rischi noi, scusate se lo dico usando una parola molto tecnica, noi siamo abituati in questo Paese, anche INAIL, a parlare dei rischi del lavoro come se fossero rischi specifici rischi se utilizzi la pressa di schiacciarti una mano e quindi a fronte di un rischio specifico interventi specifici progetto la pressa che ha la frizione, do i soldi alle imprese per comprarsela, addestro il personale in realtà quello che sta succedendo è che i rischi, oltre a quelli specifici, i rischi sul lavoro saranno sempre più i rischi della vita così è stato il Covid, così è il cambiamento climatico, la settimana scorsa in Romagna sono morte persone che stavano a casa loro, sono morti lavoratori che stavano intervenendo noi lo vedremo nei prossimi giorni con le denunce di infortunio ad INAIL, il fatto che i rischi sul lavoro siano sempre di più per queste trasformazioni, i rischi del mondo che cambia ma pensate al turismo, prima non mi ricordo chi diceva qualcuno studiava anche il russo, pensate a cosa significa per il turismo il fatto che da un momento in poi non c'è più il turismo russo quindi in quel quadrante d'Italia c'hai, se ce l'hai, una sostituzione di un flusso di turismo da altri paesi che significa altri stili di vita, altre domande, altre modalità di fluzione di quel territorio dove voi lavorerete per offrire invece servizi turistici, a me sembra che voi partite già così, con una modalità che probabilmente è quella che caratterizza la vostra generazione che pensa in modo longitudinale quello che ci sta trasformando il clima, il digitale, forse voi il digitale, come dire la trasformazione, la vedete meno di noi perché siete già nati trasformati da questo punto di vista per voi forse, e può darsi che sia un auspicio, avete già una postura migliore della nostra nell'affrontare queste tematiche, in particolare questa del cambiamento climatico, che sarà per voi una enorme sfida però voi ci state raccontando che la vivete con un protagonismo e con un'iniziativa vostra che non è scontata e io trovo interessantissima e meritevole. Il cambiamento primario è intelligenza artificiale, è l'introduzione digitale, pensate che, lo vedo per esempio per il giornalismo, chiunque di noi nella propria professione, l'impatto che può avere una cosa come intelligenza artificiale sul lavoro che ci immaginiamo del futuro quante variabili, quindi quanti posti di lavoro che conosciamo adesso verranno meno perché verranno sostituiti dalla macchina e quanti altri se ne creeranno, quante altre opportunità si creeranno di qui ai prossimi anni. E proprio questo secondo giro vorrei un po' farlo, siccome il titolo nostro oggi è il lavoro che mi aspetto, chiedendo rapidamente un po' a tutti e i nostri interlocutori che il lavoro si aspettano e proiettati sul futuro, iniziando da mia, proiettando sul futuro che il lavoro ti aspetti e se vedi il futuro più come un'opportunità o più come una minaccia, i cambiamenti che stanno accadendo, i due grossi cambiamenti che sono appunto i cambiamenti climatici e appunto l'introduzione digitale con quello che comporto. Diciamo che non ho un'idea concreta e specifica del lavoro che mi aspetterò io in futuro, so solo che crescendo con gli strumenti che riescono ad informarci su quello che succede nel mondo, succede tra mezz'ora, tra un anno anche, sicuramente noi giovani possiamo fare questo grande regalo ai nostri redi, ovvero lasciare dei valori nuovi, delle nuove consapevolezze di ciò che sarà appunto quello che loro dovranno andare poi ad affrontare, che siano nuovi cambiamenti, appunto nuove minacce che ci saranno sicuramente in futuro, però lasciare un insegnamento, quindi porre a loro anche i nostri strumenti che stiamo utilizzando adesso e insegnare loro come fare per poi affrontare questi problemi, sempre con determinazione e, come ho detto prima, ripeto, con resilienza, perché è una cosa veramente fondamentale saper affrontare qualsiasi tipo di problematica che ci si presente davanti. E questo noi siamo agevolati a questa cosa grazie ai nostri docenti, ma anche alle nostre famiglie che ogni giorno cercano di proiettarci appunto verso il nostro futuro, che è a due passi, perché il nostro futuro è anche tra un'ora, tra due. Dunque il segreto è proprio il fatto di essere consapevoli di ciò che si sta facendo, le azioni che stiamo compiendo adesso e poi portare avanti dei valori nuovi alle persone che appunto saranno poi dopo di noi. Un lavoro concreto non lo trovo adesso, però penso che questa sia la mia missione, quella che ritengo più importante. Grazie, grazie. Sofia, anche a te la stessa cosa, voglio un po' capire che che lavoro ti aspetti e guardando e proiettando nei prossimi anni si è predominante la paura del cambiamento oppure le opportunità che vengono anche poi dal percorso formativo, le esperienze che hai avuto. Prego. Allora naturalmente frequentando una terza superiore le idee chiare ancora non ci sono. Sicuramente paura del futuro è normale che ci sia, però come è stato detto più volte è fondamentale che ci sia coraggio, perché alla fine un futuro ci sarà per tutti. La nostra scuola sicuramente ci sta aiutando molto a capire che direzione prendere con progetti, ad esempio quest'anno e l'anno scorso ci siamo incentrati a approfondire due tematiche molto importanti che sono l'accessibilità e la sostenibilità Nel quale abbiamo delineato le caratteristiche, cioè cosa significa accettare le persone con disabilità o con difficoltà, quindi anche in questo caso serve un'ottima formazione. Nel caso della sostenibilità l'abbiamo improntata sul turismo, cosa significa rendere un'azienda green? Quali sono le caratteristiche per renderle green? Ovvero la riduzione dei rifiuti, ad esempio nel settore della ristorazione è molto importante adeguare i menu e renderli sostenibili, queste sono caratteristiche fondamentali per rendere le aziende green. Molte aziende si definiscono green quando in realtà queste caratteristiche non le hanno, quindi il nostro pensiero, essendo che noi non abbiamo ancora un'idea chiara di ciò che vogliamo fare noi, è cercare di guardare al futuro e cercare delle possibili figure lavorative e future che si occupano di queste due tematiche la nostra soluzione nell'ambito sempre turistico dell'accessibilità è quella di trovare una figura che sappia formare le altre persone a cosa significa accessibilità, avendo conoscenze sia in ambito turistico che in ambito socio-cognitive. Esistono già delle figure che conoscono queste tematiche singolarmente però non ce n'è una completa, invece per quanto riguarda la sostenibilità ci siamo resi conto che c'è ancora troppa poca cultura su questa tematica, quindi la soluzione che abbiamo trovato è stata quella di, secondo noi, la cultura dovrebbe essere già insegnata nelle scuole primarie non soltanto come materia facoltativa ma come materia obbligatoria in maniera tale da poter dare un'infarinatura generale già ai bambini piccoli che crescano già con l'idea. Un'altra figura secondo noi importante sarebbe l'aggiunta di una persona che si occupi di sostenibilità in tutte le aziende in maniera tale da poter coordinare ed educare tutte le persone che lavorano al suo interno. C'è anche la parte accanto alla parte disruptive, la parte distruttiva se vogliamo provocata dall'innovazione, dalle rivoluzioni tecnologiche, c'è anche tutta una parte di nuove opportunità che tu stavi delineando, nuove sensibilità che danno luogo a nuove professioni, per esempio, a nuove figure professionali. Quindi vorrei sapere se questo approccio è condiviso anche da Federica, sempre con un occhio rivolto al titolo di oggi, del nostro convegno, come vedi il tuo lavoro nel futuro. Nel mio futuro vorrei lavorare nel mondo del turismo e quindi continuare in questo ambito che per cinque anni è stato fondamentale, mettendo in pratica tutte le conoscenze e le nozioni che ho imparato. L'anno scorso ho partecipato a un'alternanza scuola lavoro che mi ha permesso di immergermi nel mondo del lavoro, nell'ambito turismo, e ho lavorato come receptionista in un albergo, ho capito grazie a questa esperienza che è la strada che voglio seguire, quindi mi piacerebbe continuare questa strada. Magari continuando anche lo studio delle lingue e quindi provando anche a lavorare in diverse zone del mondo, anche Europa, comunque andare in altri luoghi, proprio per approfondire le mie conoscenze linguistiche e appunto approfondire questo tema. Condivido quello che hanno detto le altre ragazze, appunto il futuro fa paura a tutti, ma non bisogna per forza partire con questo pensiero di avere paura del futuro, ma riuscire ad immergersi al meglio in questo mondo. Personalmente dopo il diploma vorrei proseguire con un percorso di laurea triennale in Alto Adige, il vero management del turismo, dello sport e degli eventi, quindi appunto sempre nell'ambito del turismo, proprio per approfondire sempre le mie conoscenze linguistiche in quanto questo corso presenta un piano di studi trilingue, quindi oltre all'italiano la possibilità di studiare anche in tedesco e in inglese contemporaneamente. E quindi un aspetto, insomma, questo delle lingue, appunto poi gli altri due anni successivi della laurea, riguarda più una scelta autonoma, riguarda la specializzazione in eventi, in creazione di eventi, oppure buttarsi più nell'ambito del sport. Quindi, appunto, dopo questo percorso triennale di laurea mi vedo sicuramente in un mondo, in un lavoro nel mondo del turismo. Beh, non mi sembra che, insomma, anche una ragazza molto col piedi per terra che già ha un suo percorso, insomma. Silvia, anche a te chiedo dove vedi il tuo futuro, che il lavoro prevedi per il futuro e appunto per occupazioni ma anche opportunità, qualcosa, diciamo, cosa ci sono elementi di trasparenza, ma prevale la visione positiva del futuro o il timore, diciamo, del cambiamento? Prego. Prego, mi piace la parte positiva, ma perché sono abbastanza positiva io come persona, poi, ovviamente, e le paure ci sono. Non si sa mai cosa succederà in futuro, non lo possiamo sapere. E io, in realtà, ho una visione molto netta di quello che voglio fare, voglio diventare una manager di un'impresa che abbia relazioni internazionali. Infatti, a me piacciono tantissimo le lingue, come ho detto, e sono già entrata all'università, insomma, ho fatto il test e faccio economics and management, che è economia e management, però in inglese. Questo dove? A Trento, a Trento, sì. Ah, ok, ok. E quindi diciamo che ho già una bella via. Per corso dell'inglese. Esatto, ho individuato la mia strada, che però, ovviamente, potrebbe cambiare. Non lo so, ancora vedremo. E comunque, secondo me, è importante la sostenibilità, quindi spero che in futuro si continui con questi progetti sostenibili, perché abbiamo un patrimonio e noi l'abbiamo ereditato dal passato. Abbiamo un patrimonio formato sia da risorse naturali che anche dalla cultura, dalle tradizioni, dal modo di comunicare. Abbiamo il compito di mantenerlo e quindi di portarlo anche alle generazioni future. Insomma, su questo mondo ci dobbiamo vivere, quindi in un modo o nell'altro dobbiamo farlo bene. Giusto, mi sembra un approccio molto sensabile. Samantha, dici appunto tu il lavoro che vedi del tuo futuro e il tuo prossimo percorso, quale saranno, universitario o direttamente nel mondo del lavoro? Prego. Come avevo aggiunto prima, non so bene come sarà il futuro del turismo, perché penso che si creerà con piccoli tasselli di miglioramento che cambieranno nel corso del tempo. Però con i miei studi in questi cinque anni e le mie esperienze lavorative, ho visto delle tendenze nei clienti, quello che chiedono che sarebbe turismo sostenibile, turismo responsabile, cosa che studiamo ogni giorno, tutte le scuole di turismo. Degli itinerari un po' più personalizzati, rari e unici, è quello che chiedono appunto oggi i clienti e noi come imprenditori del turismo dobbiamo offrirglielo nel modo migliore possibile, anche perché il turismo si basa su un fattore umano, perché alla fine le strutture turistiche e ricettive possiamo costruirle ovunque. Però il fattore umano non possiamo costruirlo, il fattore umano siamo noi, i prossimi lavoratori e anche il territorio fa la sua parte, però noi soprattutto dobbiamo impegnarci, perché comunque il turismo è fatto di eventi imprevisti, che possono essere positivi o negativi, come per esempio il covid, eventi geopolitici, crisi economiche. Però chi meglio di noi appunto del turismo, che studiamo turismo, può comunque andare a lavorare e portare diciamo in positivo questi eventi, questi imprevisti. Anche questa ragazza che deve molto chiare, esperienza personalizzata, questo filone è vero, sempre più, questo è un filone sicuramente di sviluppo, e poi l'aspetto umano che è vero, perché la macchina potrà sostituirci in tante procedure standard automatizzate, ma c'è un qualcosa che è insostituibile, che è il rapporto umano, che in qualsiasi tipo di professione comunque è un valore aggiunto insostituibile da parte della macchina. Anche a te chiedo, appunto tu ci hai detto prima che hai un percorso molto chiaro, io a Milano, all'università eccetera, dove vedi poi il tuo lavoro, hai anche una provvenzione diciamo anche a spostarti insomma, non hai problemi anche a spostarti nel territorio, ma ecco per te il lavoro che ti aspetti poi? Allora sicuramente è un lavoro che rientra nella metoda del turismo, perché comunque continua anche in un percorso universitario regato al turismo, quindi è un percorso che comunque mi piace e vorrei continuare a coltivare anche in futuro. Non so di preciso che lavoro fare, però di certo l'esperienza di alteranza scuola lavoro che ho fatto come receptionista in albergo mi ha convinto di questa strada, mi piace anche l'interazione umana che c'è e quindi mi ha dato ulteriori motivi per continuare su questa strada, quindi di certo mi vedo nel turismo, anche cambiare sicuramente paese è un'opzione, infatti non penso che lavorerò magari in Italia, non sono sicura che rimarrò qua o sono aperta, ma anche la possibilità di poter cambiare magari stato, sia in Europa sia magari anche in altri continenti. E ovviamente anche ho scelto anche la IULM come università, anche perché è molto concentrata sul turismo, ha molti progetti sulla sostenibilità e quindi essendo un tema molto attuale, con quella sostenibilità è molto importante, anche il fatto che loro promuovano questi progetti mi ha anche invogliato a sceglierli, anche comunque a poter trovare qualche soluzione anche per coltivare il turismo, ma anche per cercare di renderlo più sostenibile, anche per evitare questa problema climatico. Certo, ognuno può dare il suo contributo, in ogni settore può dare poi il suo contributo con un approccio settoriale al tema più grosso che è quello del cambiamento climatico. Giulia, anche a te chiedo la stessa cosa, che lavoro vedi per il tuo futuro, dove ti vedi? Le mie spesative future sono sicuramente quelle di proseguire il mio percorso di studi per essere più preparata possibile al mondo del lavoro, per questa cosa ringrazio anche la mia scuola che offre dei percorsi di alternanza a scuola lavoro in vari settori sia in Italia che all'estero. Durante questa discorso io ho fatto un periodo di alternanza a scuola lavoro presso la PTI locale che mi ha aiutato a capire se è veramente la mia strada, se è quello che voglio intraprendere, se ho fatto la scelta giusta della scuola. Devo dire che ho scelto anche la mia scuola perché alle spalle ho i genitori che hanno un'attività già avviata nel settore turistico che mi ha sempre affascinato fin da piccola questo settore e quindi ho deciso di intraprendere e fino ad ora vedo che comunque mi piace e penso proprio che sarà il mio futuro. Quindi tu vedi, prego, quindi il tuo futuro potrai portare avanti l'azienda di famiglia sostanzialmente però con un approccio che è tutta la formazione che hai avuto? Sì, durante gli anni di scuola e i miei percorsi che saranno poi futuri. Grazie, grazie. Adesso sentiamo invece i nostri due universitari perché anche a voi che lavoro ti aspetti? Proiettandoti poi nel futuro, prevale la preoccupazione per te o prevalgono le opportunità che si potranno offrire dai cambiamenti in alto? Sì, anch'io sono abbastanza positiva quindi per me prevalgono le opportunità e diciamo che mi aspetto un futuro e un mondo del lavoro in continuo cambiamento. Quindi dobbiamo imparare ad essere maggiormente flessibili, come si diceva prima, resilienti noi giovani e specialmente intuitivi. Noi in particolare siamo preparati alla fine di questo percorso di laurea a diventare dei manager, cioè delle persone che comunque, recuperando delle posizioni, dovranno prendere delle decisioni e mediare anche tra le varie entità, tra le varie personalità in gioco. Personalmente io vorrei trovare lavoro qui nel mio territorio e con le mie competenze riuscire a sostenerlo e quindi ciò non toglie, che però farà magari qualche esperienza all'estero anche per allargare un po' gli orizzonti, conoscere anche nuovi metodi di gestione e relazionarmi anche con differenti personalità. Comunque diciamo che grazie anche al corso di laurea che stiamo finendo di frequentare, riusciremo sicuramente a trovare il nostro futuro e a amare anche il settore nel quale stiamo studiando. Antonio, tu ci hai detto già che dove ti vedi nel prossimo futuro? Destination Manager, giusto? Sei aperto anche tu per esempio anche a spostarti, a lavorare in altre nazioni e poi in te prevalgono le paure proiettate sul futuro oppure consideri le opportunità che si potranno aprire? Bene, allora attualmente ho la fortuna di essere già inserito nel mondo del lavoro e diciamo che ho la fortuna di lavorare in un'azienda che mi permette anche di effettuare gli spostamenti in giro per l'Italia. Diciamo che per il momento l'opzione estera non la contemplo, quindi ho il piacere di continuare a lavorare in Italia e per l'Italia. Diciamo che il mondo del lavoro futuro sarà molto diverso da quello del mondo attuale, infatti il mondo del lavoro che ora noi neolauriandi troveremo davanti sarà completamente diverso rispetto a quello che i giovani qui presenti in sala troveranno tra 5-6-7 anni, in quanto appunto abbiamo la possibilità di interfacciarci con nuove opportunità che possono derivare ad esempio all'intelligenza artificiale, dal metaverso delle nuove tecnologie, ma abbiamo anche tante minacce da cui possono derivare opportunità lavorative come il cambiamento climatico. Quindi ovviamente qualunque aspetto va valutato sia nei termini delle minacce delle opportunità in base a come le si affronta. Quindi visto che è incerto il futuro, la cosa che penso è che il percorso formativo e poi anche il percorso lavorativo sia proprio un percorso, un viaggio come prima si è detto. E quindi non è tanto importante la meta ma è importante appunto il processo, il viaggio, quindi più che pensare a cosa farò in futuro e come cosa farò nel presente per il mio futuro. Chiudo dicendo che mi auguro che in futuro ci sarà sempre di più una maggiore attenzione al benessere, al welfare dei dipendenti e delle persone, cosa che magari già ha cominciato ad emergere durante il periodo del Covid. Certo. Tracciando un po' le conclusioni anche di questo secondo giro, io mi sono segnato una serie di cose, il valore dell'esperienza umana, l'interazione umana, un atteggiamento aperto al cambiamento, una delle parole più ricorrenti è la resilienza, la flessibilità. Comunque la visione del futuro mi sembra da parte di queste ragazze e questi ragazzi che contempla le minacce pericoli però forti della formazione, dei percorsi formativi che hanno avuto, mi sembra che sono pronti comunque alla sfida. Cosa ne pensi? Che conclusioni ti vengono rispetto al quadro? Anche in questo caso ti direi che forse il futuro fa più paura a noi che a loro, ma su questo ci torno perché prima vorrei fare un apprezzamento sincero, non l'ho fatto prima, alle istituzioni formative da cui venite. Voi raccontate una scuola bella, una scuola che funziona, parlate della scuola o dell'università che state vivendo in modo straordinario e quindi siccome ci sono qui professori S, professori complimenti, fate un lavoro che è bellissimo, che non è facile e lo fate bene. Il prodotto del lavoro che fate è questo, naturalmente lo fate in un territorio che è forte perché si sente la forza di questo territorio nel modo in cui voi ne parlate e anche nel modo in cui progettualmente ed emotivamente affermate di volervene prendere cura e questo è bellissimo d è proprio l'approccio giusto rispetto al tema del cambiamento climatico, di come trasformerà anche questo territorio e come dovrete essere capaci di accompagnare questa trasformazione. Il turismo è un grande valore, il turismo se non è gestito bene può generare esternalità su un territorio importante anche da Romano. Leggo il dibattito sul numero chiuso del turismo dolomitico per fare un esempio. Allora fate bene a non avere paura, benché forse noi adulti possiamo covarla più di voi ma fate bene perché in fondo il presente è migliore del passato e quindi non è detto che il futuro non sia migliore del presente. Noi viviamo di più di quanto vivevano i nostri padri, ci curiamo meglio e ci cureremo meglio, sempre meglio. La fame nel mondo che era uno dei grandi temi, ed è tuttora un tema importantissimo, della nostra infanzia ma è uno degli indicatori di come va il pianeta che segna assegnato nell'ultimo decennio un trend di miglioramento. Siamo un Paese in cui l'accesso alla cultura è più diffuso, quindi il futuro è incerto, non è detto che sia peggiore, ma l'incertezza a voi non dispiace tanto perché se uno ha paura dell'incertezza non vede l'ora di salire su un aereo o su un treno e andare a esplorare un posto che non conosce. Se ne rimane nella sua casa e nella sua città, quindi in qualche modo mi sembra che voi il tipo di scelta che avete fatto con la scuola vi porta a essere ragazze, ragazzi e adulti pronti a godersela pure l'incertezza con i rischi che c'ha e con le sorprese belle che c'ha. E poi direi che davvero nel protagonismo che voi ci avete raccontato ci stanno anche, ci avete proprio indicato alcune chiavi puntuali rispetto a discussioni che a noi sembrano incombenti e anche terribili e voi invece avete posto dei temi che sono molto interessanti. Ne parlava prima Giorgio quando parlava di intelligenza artificiale, questo è sicuramente uno di quei filoni di trasformazione del futuro che cambierà di più il modo in cui lavoreremo e più di quanto non abbiano cambiato le trasformazioni tecnologiche, i lavori che abbiamo conosciuto quando le macchine sostituivano lavori faticosi, l'intelligenza artificiale trasformerà il lavoro dei professionisti, dei giornalisti, dei manager, dei contabili, dei progettisti, degli architetti. Però voi avete detto una cosa interessantissima e che guardate non so se l'avete fatto apposta perché è tornato in più di un intervento, ma è proprio una delle discussioni quasi filosofiche che in questo momento si sta facendo nel mondo sull'intelligenza artificiale e l'uomo ed è fatto che aldunque l'intelligenza artificiale per oggi non è altro che una potenza di calcolo tendente all'infinito, ma noi ci abbiamo qualcosa che nessuna macchina con una capacità di calcolo straordinario potranno avere che è la capacità di conoscere attraverso l'esperienza, attraverso i sensi e quando voi parlate di personalizzazione di un percorso turistico, personalizzazione dell'offerta turistica basata sulla capacità di progettare una relazione di una certa qualità, state parlando di qualcosa che almeno per i prossimi 100 anni, quindi forse possiamo infischiarcene, nessuna macchina sarà in grado di fare e voi potrete, se sarete bravi come mi sembra, diciamo ci dimostrate di poter essere, sfruttare allora il potenziale di trasformazione tecnologica, il valore aggiunto che quella capacità di calcolo ci darà, ma senza che questo ci sottragga qualcosa che invece appartiene all'uomo, alla donna, alle persone e che voi già individuate come qualcosa su cui progettare il modo di essere professionisti del domani. L'ultima cosa che mi colpisce è che quando eravamo giovani e pensavamo a una domanda come quella che gli hai fatto tu, che cosa pensate di fare, nel futuro noi chiamavamo una professione con un nome proprio, faccio l'architetto, faccio il medico, faccio l'artigiano e voi invece dite mi occuperò del cambiamento climatico, mi occuperò del turismo, farò il manager. Voi già praticate una duttilità mentale che è il frutto di un atteggiamento resiliente, bravi. Io non aggiungo altro perché abbiamo sforato di quattro minuti, posso solo limitarmi a dire, bravi, bravi, avete un'ottima capacità espositiva grazie alla vostra capacità e anche alla preparazione che arriva da parte anche degli insegnanti appunto anche della vostra, sia degli studi tecnici che dell'università e grazie a voi anche per l'attenzione che avete avuto. Grazie ad Andrea per la pazienza e gli stimoli. Grazie ad Andrea per la pazienza e gli stimoli. Grazie ad Andrea per la pazienza e gli stimoli. Grazie ad Andrea per la pazienza e gli stimoli. Grazie ad Andrea per la pazienza e gli stimoli. Grazie ad Andrea per la pazienza e gli stimoli.
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