Banche, società e nuove tecnologie
Incorpora video
Banche, società e nuove tecnologie
Antonio Patuelli, presidente dell'Associazione Bancaria Italiana in dialogo con Laura Serafini, giornalista Il Sole 24 Ore sul tema banche, società e nuove tecnologie. Tra gli argomenti trattati, anche uno che continua ad essere all’ordine del giorno: l’ipotetica introduzione di una tassa sui profitti bancari, ovverosia sul margine di interesse.
Allora, buongiorno, benvenuti, benvenuto al presidente dell'Associazione Bancaria Italiana Antonio Patuelli. Grazie per essere qui con noi e innanzitutto, prima di cominciare, visto che insomma molti di voi lo sapranno, la città del presidente Ravenna, presidente anche della cassa di Ravenna, questi giorni sono stati drammatici, quindi esprimerei la nostra solidarietà vicinanza al presidente e alla sua città per quanto accaduto in questi giorni. Io partirei subito e partirei subito con le domande cattive, tanto il presidente è preparato, purtroppo il tema continua a essere all'ordine del giorno, ieri ne ha parlato di nuovo il ministro dell'economia Giorgetti rispondendo a delle interrogazioni in parlamento e alleggia questa tassa, questa prospettiva di una tassazione, io dico sugli profitti bancari perché se parlo di extra profitti so già che mi direte che questi non esistono, tecnicamente non si possono chiamare così, però insomma si ragiona su questo modello spagnolo che ha introdotto una tassazione sul margine di interesse, se non maderata solo per gli istituti di maggiori pensioni e c'è una pressione continuina da parte anche della banca centrale europea del presidente Christine Lagarde del governo italiano perché si adeguino gli interessi passivi, quindi la rimunerazione dei conti correnti dopo l'importante rialzo dei tassi di interessi che c'è stato in questi mesi, tra l'altro un dato che ha colpito un po' tutti quanti è questo differenziale tra la rimunerazione dei conti correnti e i tassi applicati sui finanziamenti, differenziale che da un anno a questa parte è raddoppiato passando tra 170 a 317 punti base e crescerà ancora. Presidente, voi siete sempre sulla stessa posizione, è giusto quello che fate, non è necessario fare ulteriori adeguamenti e ovviamente la tassa sarebbe iniqua. Buongiorno a lei, grazie al Sole Venti Quattore, grazie alla dottoressa Serrafini, grazie a tutti loro, grazie innanzitutto per la solidarietà alla Romagna da cui vengo e dove torno al più presto. Voi avete visto in televisione gente più giovane di me che spalava cantando Romagna mia, ecco io mi sono commosso, questo è lo spirito di gente che non ha beni naturali particolari, viene dalla palude bonificata nei secoli ed è tornata in una situazione di acque stagnanti sostanzialmente paludose, non ha un mare particolarmente trasparente ma da oggi pomeriggio le spiagge saranno aperte e quindi nella forza di volontà oltre che nell'attesa di solidarietà europea nazionale e regionale io sono convinto che le soluzioni si troveranno e anche questo non aggraverà molto a lungo la situazione se gli aiuti appunto arriveranno. Non voglio sfuggire alle domande cattive ma la premessa del carattere che porto è con serenità allegria, magari non canterò Romagna mia questa mattina anche perché sono un po' storicamente stonato però le dico la mia e non solo mia visione, prima di tutto lei ha già ben detto che gli extra profitti non sussistono in dottrina perché se sussistessero gli extra profitti sussisterebbero anche le extra perdite, noi veniamo da un decennio di estreme difficoltà delle banche dove le banche si sono trovate da sole ad affrontare i problemi di quelle banche che li avevano avuti e quindi noi siamo l'unico comparto economico che quando una società concorrente una banca va male gli altri invece che approfittassene debbono sbrottassare i quattrini per salvarla. Una cosa inusuale che non vorrei si allargasse troppo come moda perché vedo che adesso per una assicurazione che ha dei problemi chiamano non solo gli assicuratori alla parallela solidarietà ma chiamano anche le banche alla solidarietà, noi non è che possiamo essere come l'IDA a sette teste, erano negli anni delle difficoltà bancarie erano i divieti di aiuti di stato che tuttora sussistono a fronte dei divieti di aiuti di stato non è che ci può essere poi altro che il simmetrico ovvero sia la distanza che deve esserci fra lo stato e la sua contabilità fiscale rispetto alle banche se non potevano aiutarle quando erano difficoltà non possono ora approfittare di un momento di ripresa un momento di ripresa. Seconda questione parliamoci chiaro le banche non hanno e non approfittano solo dei tassi in questi dieci anni dove ci sono stati dodici salvataggi bancari di cui undici a carico delle banche concorrenti uno avvenuto per decretoleggere a carico dello stato ma la banca è ancora a carico e di proprietà dello stato che la deve vendere entro il 2024 degli undici salvataggi bancari una banca è finita allo stato quindi noi abbiamo speso più di un miliardo per salvare una banca che poi andava allo stato e bene ricordarsi anche questo aspetto. Inoltre quello che è avvenuto non è stata l'attesa che riprendessero i tassi i tassi al zero erano un'anomalia nella storia del regno d'italia e della repubblica mai c'erano stati i tassi al zero anzi per essere precisi i tassi attuali BCE sono fra i più bassi della storia del regno della repubblica non sono fra i più alti i più alti erano il 19 e mezzo per cento di tasso di sconto che viera all'inizio degli anni 80 quando non c'era l'euro ma c'era la lira quindi dobbiamo avere questo riferimento complessivo e infine infine dobbiamo tener conto tutte le ristrutturazioni che le banche hanno fatto tutte le riorganizzazioni le banche non sono state con le mani in mano e non solo a far fronte alle salvataggi delle concorrenti ma riorganizzarsi ristrutturarsi con nuove tecnologie con necessità di stringere la cinghia al massimo con ristrutturazioni avvenute con una dialettica costruttiva con le rappresentanze sindacali che ringrazio per questa costruttività e nessuno dei dipendenti bancari è tanto mandato sull'altare nessuno nessuno ognuno ha avuto garanzie sociali che non gli creassero a lui la sua famiglia delle gravi problematiche e tutto questo è stato a carico delle medesime banche e infine lo sbaltimento dei crediti deteriorati tutte le crisi finanziarie del debito pubblico detto debito sovrano si dovrebbe chiamare debito repubblicano per intenderci e per quello che riguarda poi le crisi delle imprese tutto ricaduto sulle banche abbiamo avuto delle fasi di npl elevatissime abbiamo avuto perdite per lo sbaltimento per l'eccessione degli npl quando è finito tutto questo è arrivata anche una ripresa un po non come i tempi della liga dei tassi e ma amici miei non si può dimenticare tutto il lavoro di carta industriale che abbiamo fatto per pensare che sia solo una reddita di posizione quella e concettualmente la cosa sbagliata per la vicenda spagnola per essere precisi gli spagnoli non è che mi fanno tanta cultura quando c'era francisco franco io non ero fra i seguaci degli spagnoli per essere precisi e non sono nemmeno per la restaurazione della monarchia in italia a seguire di quella borbonica spagnola quindi gli spagnoli non mi fanno molte semplificazioni modello va bene non seguiremo il modello spagnolo però dunque lei ha fatto riferimento al ruolo che hanno avuto le banche in questi anni appunto anche di supporto insomma interventi e l'ha ricordato casi di banche salvate che sono andate allo stato penso appunto alla popolare di bari ha fatto riferimento al caso di questi giorni euro vita in cui è vero che si parla di assicurazioni ma ci sono banche che stanno intervenendo per questa operazione sistema ha fatto riferimento anche al monte di paschi interessante il caso del monte di paschi perché nei primi tre mesi dell'anno abbiamo visto le banche italiane hanno accumulato profitti per 5 miliardi se non sbaglio anche il monte di paschi sta beneficiando di questo di questo trend di crescita e quindi in qualche modo questa banca sta diventando anche lei più appetibile perché sappiamo che lo stato dovrà uscire dal capitale adesso non mi ricordo bene la tabella di marcia perché alle volte c'è un po' di flessibilità ma insomma entro prossimo anno una soluzione va trovata allora le chiedo questo sprint può essere l'occasione per ridare maggiori possibilità a operazioni di aggregazioni e quindi anche un ventuale way out dello stato dal monte dei paschi da una parte dall'altra se nel frattempo introducessero questa famosa tassazione modello spagnolo potrebbe essere un limite o un freno a questa eventuale aggregazione che consente allo stato di uscire dal capitale? Certo nel senso che bisogna dare agli investitori e ai risparmiatori la certezza del diritto anche prospettica anche prospettica per gli risparmiatori italiani europei e internazionali che negli ultimi dieci anni hanno fatto delle operazioni colossali di aumento di capitale in italia colossali di aumento di capitale e non è che nel momento del bisogno si va a sottoscrivere poi quando le cose vanno meglio e si fanno ulteriori tassazioni e no la certezza del diritto deve essere anche prospettica e per quello che riguarda MPS e chiaramente gli acquigenti potenziali meritano di avere una certezza del diritto anche prospettica non è che gli si può dire adesso ce lo vendo e poi cambio le regole del gioco assolutamente non funziona poi vorrei anche aggiungere che le banche pagano già una addizionale. Questa è una questione sulla quale è bene fare chiarezza. Io quando sono diventato presidente dell'ABI ho trovato tasse palesi e tasse occulte, occulte ora sia ai cittadini, mica misteriose, in sostanza tutte le imprese il costo di produzione, i costi di produzione sono costi e quindi vanno in conto economico nei costi al 100%. Quando io sono diventato presidente dell'ABI non era mica così per le banche, per le altre imprese sì i costi erano costi al 100%, per le banche invece non erano al 100% e noi quando prestiamo dei soldi e quando remuneriamo gli risparmiatori facciamo il nostro lavoro, è un lavoro industriale invece che essere metallurgico o di altre nature o chimico o di altre nature è un lavoro di carattere finanziario e quindi le banche hanno pagato queste implicite un po' occulte imposte per anni. Io non ho fatto un esercizio ma mi riservo di poterlo fare ovverosia per le dodici banche che sono andate in crisi, che sono saltate o con responsabilità penali anche di chi le ha amministrate e io ho ritagliato quel quarto di pagina del sole 24 ore di una settimana fa dove c'è lo stato delle condanne dei singoli amministratori o dirigenti o controllori delle banche che sono andate male, ne sono tanto consapevole che ce l'ho ritagliato nella borsa che gira sempre con me quindi io ne sono ben consapevole ma se non ci fosse stata questa distorta ed eccessiva tassazione che non scaricava i costi al cento per cento sulle banche comprese le dodici crisi ma sarebbero state dodici crisi bancarie o non ce ne sarebbero state di meno perché se il fisco fosse stato equanime come per le imprese di altro genere ci sarebbero stati più utili per le dodici imprese bancarie più accantonamenti perché la BCE Banca d'Italia se uno è carente di capitale o non è solido non gli fa distribuire gli utili a dividendo gli e li fa accantonare tutti quindi se non ci fosse stata questa una specie di idrovo a fiscale siamo in giorni di alluvione idrovo a fiscale le banche che sono state in crisi avrebbero accantonato di più a riserva gli indici patrimoniali sarebbero stati più solidi e podasse che invece che dodici ne avremmo avuto di meno di crisi bancarie lei ha accennato il 3,5% perché quel 3,5% in realtà è un po' un'eredità che si trascina dal 2016 quando la licota Ires era del 27,5% fu ridotta al 24% e furono le banche a chiedere che invece restasse alta la licota perché per non dover ridurre per non dover svalutare le attività per imposte anticipate scritte a bilancio le dta sulle quali era già stata calcolata una licota maggiore quindi è stato mantenuto il 27,5 però come diciamo bilanciamento per evitare che poi nel tempo quella tassazione pesasse di più è stata incrementata la dedudiciabilità degli interessi passivi dal 96% al 100% quindi in realtà in qualche modo quello svantaggio era già stato compensato in passato. Allora il 2016 viene dopo il 2015 penso che siano tutti d'accordo a novembre del 2015 sono saltate le famose quattro banche ok e nel 2016 era difficile poter spingere il principio che andavamo sollecitando che la tassazione ulteriore sotto questo aspetto dovrebbe essere cancellata ok di conseguenza riuscimmo e vende trovata una soluzione transitoria non eterna una soluzione non eterna in base alle quali il 27,5 che era la tassazione per tutte le imprese diventava il 24,5 il 24 tondo per tutte le imprese e al tempo stesso al tempo stesso veniva equiparata la pressione fiscale del critto prima delle banche a quello delle altre imprese ok ma il 27,5 non c'è mica il critto nei dialoghi del 2015-2016 per l'eternità e comunque dobbiamo partire dalla consapevolezza che nulla ci è regalato per quello che riguarda gli approvvigenamenti e i costi di gestione delle nostre produzioni perché noi abbiamo per gli interessi passivi il 100% come per le uscite chimiche metallurgiche del frumento e di tutte le attività industriali di altro genere e però invece che il 24% paghiamo il 27,5% quindi noi abbiamo un'addizionale da oltre sette anni del 3,5% per cui chi chiede l'addizionale per me significa che vuole mantenere il 3,5% in più che a mio avviso questo è un qualcosa di eccessivo ma ai risparmiatori io leggo ogni tanto qualcuno che scrive che l'investimento finanziario sarebbe meno tassato dell'investimento del lavoro ok? Facciamo un calcolo l'IRPEF ha il costo della tassazione per chi lavora per tutti noi l'IRPEF ha una liquota massima con addizionali del 45 giusto? Per te la liquota massima del 45 poi chi guadagna di meno non ha il 45 giusto? Allora facendo il calcolo non di interessi composti ma solamente aritmetici che facciamo prima chi investe in azioni ed è un risparmiatore sulla fisica che gli succede? Per le banche che ha la tassazione del 24 più il 3,5% che fa 27,5 più ha l'acedolare secca del 26 26 più 27,5 fa 53,5 allora il 53,5 è la più alta delle tassazioni che suscita in italia e non mi si dica che la tassazione sul lavoro è superiore perché anche i più ricchi quelli che pagano il 45 e che lavorano e hanno una tassazione inferiore di 8 punti e mezzo rispetto alla tassazione dei risparmiatori che investono in banca questa è la vicenda e poi se arrivano non capitali nazionali ma fondi internazionali che hanno anche altre dinamiche cosmopolite e internazionali di natura finanziaria non ci si meravigli molto perché invece che incoraggiare l'azionariato popolare italiano lo si tassa lo si tassa al 53,5% veniamo alla notizia di ieri relativa alla recessione tecnica della Germania una notizia che ha colpito perché forse non era del tutto attesa si sostiene che è una diciamo recessione legata a una domanda che non riesce a star dietro agli effetti dell'inflazione peraltro in un paese in cui sono stati fatti anche degli adeguamenti di remunerazioni e stipendi a differenza di altri paesi però vediamo che insomma le banche centrali per quanto ci siano delle riflessioni le abbiamo visto negli Stati Uniti la fed comincia a essere preoccupata gli effetti sull'economia anche la bc e potrebbe andare a un ritmo un po più contenuto però io quello che le chiederei è il caso della Germania ci sta dimostrando che il modo in cui viene usata la politica monetaria per combattere l'inflazione in questa fase comincia ad avere ad essere un'arma spuntata e cosa si aspetta cosa si aspetta possa accadere perché l'inflazione non scende oppure ha dei ritmi molto molto lenti di discesa sattamente dal leggendario un'intervista proprio con lei in prima pagina sul sole 24 ore che è chiusa l'approvazione della legge di bilancio è cominciato a fare come fargaldino cercatore delle noci con grande umiltà ma altrettanta dolce insistenza la spiegazione che le politiche monetarie non possono fare tutto non possono fare tutto le politiche monetarie e non si può pensare che aumentando i tassi poi non succede niente come controindicazione è ovvio che stiamo vivendo una fase inedita da oltre un decennio sostanzialmente da un quarto di secolo di stretta monetaria con effetti sulla liquidità perché non solo sono stati aumentati i tassi di interesse ma con la manovra di ottobre efficacia 23 novembre per le banche è stata ritirata la liquidità è stata impegnato il costo delle tl tro qualcuno scrive il denaro a basso o a nullo costo e questo è il ricordo storico perché le tl tro i finanziamenti della oggi costano un quota rilevante una quota anche superiore al costo del denaro a pari durata e la gran parte di questa liquidità scade al 30 giugno prossimo e solo una quota minore e rimane per qualche altra mensilità quindi la coperta è ritirata indietro la bce non compra più i titoli di stato dei paesi membri anzi man mano che scadono non li rinnova più e di conseguenza per chi soprattutto a tanto debito pubblico come l'italia vi è la necessità di collocare il debito pubblico sul mercato e quindi giorno per giorno gli indicatori mostrano un aumento del costo delle emissioni del debito pubblico cosa che mi preoccupa come cittadino in maniera assoluta perché i 25 anni dell'euro invece che ridurre il debito pubblico l'hanno aumentato tanto costava poco la gestione del vedesimo e 25 anni persi si poteva ridurre il debito pubblico quando costava poco tenendo invece ora che più che raddoppiato in ammontare totale costa molto di più non solo perché raddoppiato ma perché i costi sono rialzati la vicenda del debito pubblico è quella che condiziona tutta l'economia produttiva e tutta la società italiana questo è il punto chiave noi abbiamo questo handicap e siamo distorti nella averne la consapevolezza nel conteggiare il debito pubblico rispetto al prodotto interno lordo sì ma il costo per lo stato non è una una percentuale è una cifra assoluta perché i debiti non si pagano sulle percentuali i debiti si pagano sulle cifre assolute e questa è la nostra situazione quindi dobbiamo guardare avanti dobbiamo essere costruttiva la domanda cattiva qual è questa volta che mi faceva adesso non era cattiva era semplicemente chiedere che cosa si aspettava alla recensione tedesca ma da gennaio dicevamo guardate che così si arriva alla recensione tant'è che noi non siamo ancora in recensione io poi non credo alla distinzione fa recensione e recensione tecnica è come gli extra profitti che c'hanno le extra perdite se è recensione recensione significa che invece che essere in sviluppo si è perdita cioè sono tutte cose così per indurare la pillola e non avere un pessimismo sui mercati e sulle conseguenze dei mercati che sono le elezioni che ci sono per tutti sempre dietro l'angolo diciamo come stanno le vicende quindi la recensione tedesca fa venire meno la locomotiva tedesca e questo è il primo fatto che si era già indebolita l'italia è quella che ha un pill previsto per quest'anno previsto poi c'è stata l'alluvione vedete quello che succederà con l'alluvione che non è che fornisce un innalzamento del pill e l'alluvione con decreto di ieri sera del consiglio dei ministri hanno riconosciuto comuni della toscana con comuni delle marche non solo dell'emilia e delle romagne e quindi la recensione sarà incidente anche su di noi per lucro cessante e per danno mergente lucro cessante che la locomotiva tedesca non c'è e per danno emergente perché tante parti di industrie e di attività tedesche le cose più evidenti sono le autovetture vengono fatte in italia e soprattutto nelle zone della pianura padano o comunque del centro nord è un problema terribile se si ferma la germania e la germania non è solamente un paese laborioso e solido è il più grande paese dell'europa oltre 80 milioni di abitanti e quindi è anche il primo mercato per l'italia e questo è un problema economico finanziario e innanzitutto psicologico perché quando i tedeschi hanno difficoltà finanziarie sono molto turbati dal terribile ricordo dei primi anni trenta. Ecco appunto a proposito delle ricadute per la crescita italiana legata alla recensione tedesca le chiederei quello che sta emergendo le difficoltà legate al pnr e appunto gli interrogativi su arrivano le rate non arrivano le raccomandazioni europee oggi c'era proprio un articolo sul nostro giornale mi pare che fosse la corte dei conti che calcolava come sulla crescita prevista per il prossimo anno 1 e 2 una parte più che la metà di questa crescita è legata agli investimenti pnr lei è preoccupato per questa situazione di stallo io ero preoccupato già all'inizio non è che mi sono preoccupato nelle ultime settimane perché conosco il diritto sempre lavorato nel medesimo anche se non faccio nell'avvocato del magistrato qual è la faccenda è che applicare già le norme che implicano l'utilizzazione dei finanziamenti ordinari per l'italia e le regioni al di fuori del pnr è un'operazione per gli italiani difficilissimo di conseguenza non riescono a spendere ma non è che non riescono a spendere perché i soldi che arrivano vengono sprezantemente respinti no vengono utilizzati per il 50 60 70 sostanza quasi nessuna regione utilizza tutti i fondi che arrivano in termini ordinari e ci sarà una motivazione e se non si spendono facilmente i fondi ordinari quelli straordinari che hanno delle scadenze rigide cinque anni e che hanno delle imponenti attività da porri saranno spendibili messi a terra come si dice adesso facilmente mi sembra uno stupore mi meraviglio che ci si meravigli perché nelle normative che man mano anno per anno vengono fuori le normative italiane hanno sempre più norme e nessuna abvocazione esplicita e di conseguenza si sommano nuove norme non ci sono più codici aggiornati abbiamo gli storici codici civili penali ma quelli sono storici ma quant'è la normativa estranea esterna i codici quelle sono l'origine e poi ci sono tutte le sovrapposizioni chi pubblica amministrazioni innanzitutto che è penalmente molto più perseguibile deve por in essere delle autorizzazioni delle decisioni la prima cosa che sta attenta è vedere se ponendo quella firma finisce in galea o finisce in un procedimento lungo che gli stronca la carriera lo ammala anche fisicamente perché molti di quelli che hanno problemi penali e che poi si chiudono positivamente hanno problemi di carattere fisico talvolta anche i familiari soffrendola fortemente e quindi un apparato giuridico fatto come le mura di illio per cui è una sovrapposizione di 11 schlimman diceva 11 o 12 piani una città non la chiamo col nome volgare detto illio è il nome latino 11 12 stratificazioni è chiaro che è un problema giuridico apprezzo che le istituzioni della repubblica il ministero delle riforme costituzionali a istituzionali ha presentato un disegno di legge che non è un decreto e che quindi si assommerà agli ingorghi parlamentari per l'abrogazione sentite bene di norme eccessive ccedenti vi immaginate fatte negli ultimi 10 anni negli ultimi 20 negli ultimi 30 negli ultimi 40 adesso vi diverto dai governi minghetti depretis caiolli per i moggiolitti vanno avanti farini ricasoli e tutti questi governi qui cioè noi stiamo abrogando giustamente e finalmente come repubblica italiana le normative del regno ma non ancora del regno di vittorio monore III del regno di vittorio monore II e di umberto primo cioè avete capito con quali difficoltà si fanno le abrogazioni invece in modo corretto doveroso per fare le leggi e fare una norma in calce alla medesima legge si abroghi articoli commi lettere in abrogazione esplicita non l'abrogazione implicita che non si sa se l'implicito è vero non è vero davvero abrogato abrogato anche di quella norma non si sa quindi noi siamo nella incertezza di una quantità di norme di cui nessuno sa la totalità gli studiosi non sanno i centri studi di camera e senato non sanno se sono 150.000 le norme 145.000 155.000 ma voi potete immaginare che con dei nodi guardiani giuridici di questo genere si possa realizzare una grande accelerazione della messa degli investimenti gratuiti che l'unione europea ci può dare e allora bisogna andare più veloci verso la delegificazione più veloci togliendo tutto ciò che è superfluo contraddittorio ridondante e anche semplificando il panpenalismo che è cresciuto perché è cresciuto il panpenalismo pene di un tempo assommate alle pene recenti e per fortuna finisco che c'è stato giuseppe zanadelli che ha abolito la pena di morte e di conseguenza che almeno quello siamo sicuri in tempo di pace in tempo di pace che ha abolito. Mese scorso il bollettino mensile dell'abia ha certificato in qualche modo una frenata si è fermata la crescita dei finanziamenti dei prestiti che era andata avanti aveva avuto una grande spinta durante la pandemia anche in virtù delle garanzie pubbliche. Garanzie pubbliche ricordiamolo sono tuttora in piedi quindi il fatto che oggi si fermino si fermi la crescita dei finanziamenti è un segnale doppiamente preoccupante quindi ci siamo siamo dentro a un rischio di credit crunch e contestualmente le chiedo sempre nel bollettino si vedeva appunto l'effetto dell'aumento dei tassi della bc sui il costo dei prestiti mi ha colpito però che il tasso sui mutui è cresciuto meno è rimasto quasi inalterato rispetto al mese precedente 4 per cento mi chiedevo insomma perché forse perché stanno calando anche le richieste di mutui il mercato immobiliare si sta un po fermando nelle compravendite cioè quali fenomeni si stanno verificando? Grazie perché recupero la risposta mancante a una delle prime sue due domande ovvero sia la presunta critica anche di madame lagarde relativa a non adeguamento dei tassi dei conti correnti ecco questa mattina per me un'occasione d'oro per dire non è la prima volta prima di tutti i conti correnti non sono del trumente di deposito perché coi depositi a vista c'è smobilità in un giorno le banche non possono fare i mutui a 10 20 30 anni saltano in aria le banche che fanno questo e quindi le banche non debbono incentivare i depositi a vista il conto corrente è in occidente un servizio dal quale si pagano le bollette si evitano di fare le code agli esportelli si paga il saldo delle carte di credito si incassano stipendi pensioni propine varie e quindi un servizio e servizio fatto in competitività con gli altri negli ultimi dieci anni essendo i tassi a zero e negativi per le banche tassi a zero deposità in conto corrente era anche più vantaggioso per i risparmiatori rispetto ai tassi negativi dei bot i bot avevano tassi negativi e quindi chi voleva tenere la liquidità pronta per fare un investimento non la metteva mica in bot la teneva in conto corrente non ci rimetteva le banche offrono con grande pubblicità su tutti i giornali a cominciare dal sole 24 ore offrono dei tassi molto competitivi in certificati di deposito e altre forme di depositi a tempo ovvero sia più lungo il periodo e più remunerativo e il tasso e questi tassi sono molto competitivi con i tassi dei titoli di stato perché le banche non si muovono da sole nel mercato del risparmio e degli investimenti abbiamo molti concorrenti per gli investimenti lo state innanzitutto con i titoli di stato che noi contribuiamo a collocare ma i fondi di investimento mercato azionario c'è di tutto per non parlare di tutte le sigle che sono cresciute negli ultimi decenni di prodotti complessi forniti o non forniti i derivati di conseguenza abbiamo plurime concorrenze di una panoplia di servizi che noi offriamo ma dall'altra parte voglio dire una cosa che non ho ancora detto sui conti correnti ma non esistono mica in italia solo i conto correnti bancari non è che noi siamo in concorrenza solo con noi stessi noi siamo in concorrenza con tutti coloro che fanno lo stesso prodotto che abbiano o non abbiano la licenza bancaria e così come siamo in concorrenza e abbiamo competitività con i tassi della raccolta dello stato se le banche dessero molto meno reddittività rispetto ai titoli di stato le banche farebbero molto meno raccolta ma noi non siamo mica gli unici che fanno i conti correnti e c'è un altro soggetto pubblico al cento per cento che sono le poste e di conseguenza io segnalo alla signora lagarde di ssere più equanime se invoca qualcosa lo invochi per tutti non solo per alcuni gli interessi dei conti correnti bancari sono molto competitivi e più remunerativi di quelli postali guardate che prima di venire attento ieri mi sono andato a verificare i fogli di trasparenza anche delle poste per i depositi delle poste e quindi noi possiamo essere gli unici redarghiti quando abbiamo una media di rendimento perfino sui conti correnti in crescita e che non è zero spaccato per quello che riguarda i costi dei prestiti e dei mutui prima di tutto in italia il 63% dato di banca d'italia dei mutui è a tasso fisso fisso quindi noi non facciamo pagare un centesimo di più ma a noi la raccolta la provvista costa di più in secondo luogo l'italia è l'unico paese dell'europa probabilmente dell'occidente che permette ai cittadini che hanno sottoscritto un mutuo che implica un contatto fatto davanti a notaio di disdirlo quando vuole come vuole basta che abbia trovato un altro che glielo mette a un centesimo di minor prezzo e le banche non devono far pagare niente ad abbandonare il contatto che il tratto sottoscritto ma questo è un fatto oggettivo solo in italia solo in italia c'è ed è un fatto se non altro di mercantilismo totale cioè il mercato la concorrenza giorno per giorno prevale sul contatto sul contatto il vecchio detto latino i codici civili è obbligazio a il te iuris vinculum e anche quello andrebbe aggiornato lo dico a bastette con quali siamo stati compagni di università a firenze e questo è un elemento i mutui i mutui crescono di meno ma prima di tutto bisogna vedere quanti mutui a tasso variabile vengono cambiati a tasso fisso perché io vedo un flusso di questo genere non vedo il flusso inverso di mutui a tasso fisso che vengono cambiati a tasso variabile a tasso variabile e di conseguenza le nuove sottoscrittioni di mutuo sono molto inferiori non c'è un balidobbio ma qualcuno anche dei presenti si ricorderà da quanti anni io dicevo attenzione dopo i tassi a zero non ci potrà essere altro che la ripresa dei tassi balta e si è appassionato di storia economica e c'è qualcuno che sperava che continuasse il calo del valore degli immobili ma non è che tutto può continuare in eterno allora chi ha comparto con tassi fissi del 1,5 del 2% e ce l'ha per tanti altri anni e ha comparto a prezzi bassi ha fatto un affare chi ha scommesso di recente negli anni scorsi sul tasso variabile ha scommesso chi ha comparto a tasso variabile 12 13 anni fa un mutuo a 10 o a 15 anni ha avuto un vantaggio ma sono state scelte di ciascuno di calcolo di rischio e di conseguenza oggi noi cosa possiamo fare per i vecchi mutui a tasso variabile le sorghe possiamo fare le sorghe o le ristrutturazioni allungare il periodo del mutuo in modo che non schizzi in alto la quota della rata e averci più durata tutto ciò che è legittimo noi siamo disponibili a farlo. Bene l'ultima domanda presidente alleggeriamo un po' e visto che qui a Trento si parla di futuro del futuro vorrei chiederle questo allora ci sono alcune banche che stanno cominciando a varare progetti che utilizzano l'intelligenza artificiale c'è esempio il progetto lisa lanciato da intesa san paulo nel quale viene utilizzata l'intelligenza artificiale per cercare di raccogliere catalogare laborare la enorme quantità di regole prodotte dalla vigilanza dalla vigilanza italiana dalla vigilanza soprattutto europea per cercare poi di avere una sintesi anche di essere sicuri di aver tenuto sotto controllo tutto quanto ma le chiedo è questa la strada per salvarsi dall'eccesso di regolazione europea dobbiamo arrivare all'intelligenza artificiale? Siamo ormai abituati da qualche anno nel senso che noi adesso stiamo nomando sempre in maniera molto più innovativa quelli che si chiamavano ordinatori elettronici in gergo e di conseguenza gli ordinatori lettronici hanno delle forti evoluzioni li chiamiamo intelligenza artificiale in lessico poi non so che cosa potrà evolvere perché le tecnologie non si fermano come la tecnica per secoli è andata avanti lentamente ma anche le tecnologie andano avanti per cui il digitale che oggi ci sembra tutto fa 10 anni 15 anni ce lo ricorderemo come una tecnologia molto innovativa per l'epoca ma che sarà stata superata da qualche un'altra cosa quindi per me la cosa fondamentale è il metodo e il metodo è l'apertura intellettuale e conseguentemente le regole presupponendo che le tecnologie vanno avanti la ricerca scientifica va avanti e io sono fra coloro che crede fortemente nell'importanza della ricerca scientifica dello sviluppo delle scoperte sono convinto però che le nuove tecnologie devono essere regolate dalle persone e dalle norme di diritto perché il rischio soprattutto nei paesi totalitari non è un rischio è in atto che ci sia un dominio delle tecnologie sulle persone e chi domina le tecnologie in termini centralisti utilizza per controllare le persone allora questo è un rischio noi dobbiamo vedere e valorizzare le potenzialità delle tecnologie usare le tecnologie per tutto il positivo che c'è e avere normative e controlli che evitino le intusioni nei diritti privati nei diritti associativi delle persone le nuove tecnologie devono dare più chance di vita alle persone non più chance a chi vuole controllare avere un maggiore controllo civile e sociale politico questa è la differenza fondamentale e quindi anche per le banche questo è fondamentale nel senso che le banche devono tutelare da sempre il segreto del debitore del risparmiatore dell'investitore e quindi non è che ci deve ssere qualcuno che in base a qualche innovazione può sapere tutto deve sapere tutto deve mescolare metter il naso conoscere qui ci sono a rischio i diritti individuali che sono sanciti da trattati uropei sono sanciti dalla carta fondamentale delle nazioni unite ma sono sanciti innanzitutto dalla prima parte della costituzione della repubblica quindi dobbiamo discernere le chance dai rischi il futuro del futuro significa non limitarsi a guardare la superficialità degli eventi il futuro del futuro è capire che le tecnologie avranno un ulteriore sviluppo inaspettato inimmaginabile oggi che magari conoscono gli scienziati e soprattutto le tecnologie vanno avanti per investimenti militari parliamoci chiaro internet è stata per la generalità del mondo una grande scoperta che il mondo militare già usava da decenni e con tutti gli investimenti della guerra in corso russo ucaina io mi aspetto che poi nel frattempo sapremo prima o poi che ci sono stati altre scoperte ma attenzione ogni scoperta deve essere regolamentata non ci può ssere il regolamento prima della scoperta bella forza non possiamo fare la norma prima però la rincorsa deve essere assolutamente veloce e pertinente e deve essere giusta deve essere giusta è equilibrata tutelare i doveri e i diritti di tutti e di ciascuno attenzione io la dico come mazzini doveri e diritti perché accampare solo diritti significa trascurare i doveri e senza il rispetto dei doveri di tutti e di ciascuno si campestano i diritti di tutti gli altri volevo chiedere se c'è qualche domanda da parte del pubblico se qualcuno vuole porre un quesito al presidente no mi pare che abbiamo esaurito veramente tutti i temi grazie grazie per essere stato con noi alla prossima grazie a lei a tutti
{{section.title}}
{{ item.title }}
{{ item.subtitle }}