La transizione digitale
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La transizione digitale
Da che punto partiamo e come proseguiremo con il Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza? Quale governance per una transizione inevitabilmente non breve? http://www.festivaleconomia.it
no buon pomeriggio e benvenuti all'incontro di oggi del festival dell'economia sulla transizione digitale siamo con il ministro dell'innovazione transazione digitale vittorio colao e poi con il professor michele polo che è professore di economia politica ma anche eni ceo in energy market alla luiss no la bocconi mi perdoni questore chiedo subito di iniziare diciamo introducendoci quelli che saranno un po gli argomenti del nostro panel di oggi bene buongiorno a tutti e grazie per l'invito veniamo tutti da un lungo e faticoso periodo legato alla pandemia e alla situazione di scarsa mobilità di lockdown che in molti mesi abbiamo conosciuto è una situazione che per il tema di oggi e cioè la progressi del sistema paese nella prospettiva della digitalizzazione ha richiesto tappe forzate per molti di noi per le famiglie per le imprese per la pubblica amministrazione così come ha richiesto uno sforzo eccezionale all'infrastruttura e che hanno consentito un utilizzo pervasivo di internet per i rapporti di lavoro i rapporti di formazione i rapporti sociali le reti di telecomunicazioni hanno visto durante il lock down questi sono dati del primo lockdown della primavera del 2020 un aumento circa del 70 per cento del traffico rispetto all'equivalente dell'anno precedente e hanno sostanzialmente retto al compito gravoso che gli è stato richiesto d'altra parte l'utilizzo di internet come principale momento di connessione fra individui imprese è stato ha evidenziato forti differenze forti differenze territoriali nel grado di copertura così come forti differenze nella capacità di utilizzo di questi mezzi da parte di molte fasce della popolazione e di categorie di imprese oggi sperabilmente vediamo una fine di questa fase di emergenza e al contempo siamo all avvio di quel grande progetto di modernizzazione del paese che è consentito dai fondi europei del pm in questo uno dei capitoli fondamentali è la transizione digitale e quindi su questo oggi discuteremo con il ministro colao a partire da alcune cose che abbiamo imparato in questo anno abbiamo imparato che le infrastrutture hanno necessità di una importante passo in avanti per garantire una copertura uniforme del territorio così come una velocità di connessione ben più elevata di quella che alle reti attuali consentono sappiamo che a fianco di questo processo è partito il processo di sviluppo della nuova generazione di telefonia mobile del 5 g che porterà a una sviluppo incomparabile con le precedenti generazioni perché sarà incentrata sulla connessione fra oggetti un qualcosa che ancora oggi non è in gran parte della nostra vita ma che in breve tempo ci consentirà di usufruire di una serie di servizi oggi non ancora disponibili ma che saranno di fondamentale importanza anche questo richiede uno sforzo di tipo infrastrutturale per lo sviluppo di queste reti ma poi c'è il lato dei comportamenti all'utilizzo dei sistemi digitali su cui abbiamo conosciuto un corso accelerato e che oggi pongono la domanda di quanto persistenti questi cambiamenti rimarranno domande difficili che riguardano l'assetto delle attività lavorative e la possibilità di mantenere forme ibride fra lavoro in presenza e lavoro in remoto sviluppi che richiederanno alle imprese profonde trasformazioni per la digitalizzazione dei processi produttivi e di offerta dei beni e servizi così come uno sforzo e qui il piano nazionale dedica un importante capitolo è dedicato alla sviluppi del cosiddetto i governi cioè del utilizzo degli strumenti digitali nella interazione fra cittadino e pubbliche amministrazioni e nell'erogazione di molti servizi pubblici su questo la pubblica amministrazione dovrà conoscere delle innovazioni profonde che non sono solamente è principalmente quella di dotarsi di apparecchiatura che consentano questo tipo di servizi digitali ma una vera e proprio cambiamento profondo nell'organizzazione del lavoro nella condivisione dei dati sensibili che la pubblica amministrazione raccoglie nei confronti dei cittadini questa è una sfida che riguarda delle dei numeri molto elevati di occupati nella pubblica amministrazione e che è decisiva perché penso che una delle elezioni della pandemia sia stata quella di l'importanza di una qualità elevata dei servizi pubblici una capacità di risposta veloce ai problemi che si possono porre questi sono temi il potenziamento delle infrastrutture l'ammodernamento della digitalizzazione del sistema delle imprese league overman che sono al centro dello sforzo del pnr per il capitolo della digitalizzazione assieme al tema poi del turismo e della cultura su questi temi siamo ovviamente molto interessati a cogliere gli spunti che il ministro ci vorrà offrire e che saranno poi la base per la discussione di oggi grazie grazie grazie al professor polo che evidente ci ha offerto molti spunti di discussione io vorrei partire però ministro da quello che è un po il titolo di questo festival il ritorno dello stato però quando uno pensa di innovazione a transizione digitale a avanguardia allo stato non è proprio la prima cosa che viene in mente no perché si guarda più al privato che vorrei chiedere al di là ovviamente dell'importante ruolo ne andremo a parlare che lo stato è e deve avere presenti per colmare il gap infrastrutturale a livello nazionale al di là anche del ruolo che deve avere per ammodernare ad esempio la pubblica amministrazione lei ha un'idea anche di uno stato che può essere realmente innovatore e se sì su cosa innanzitutto deve essere qua di nuovo grazie per avermi invitato allora io credo che l'innovazione non si possa decidere dove succede l'innovazione succede dove ci sono uomini e donne con idee con competenze con studi di solito e intuizioni il ruolo dello stato è quello di essere in questa discussione che qui a trento visto che è molto forte lo stato arbitro stato allenatore lo stato giocatore sicuramente sull'innovazione lo stato può essere allenatore può mettere risorse può mettere priorità e poi può favorire la crescita della migliore innovazione sicuramente come dice il professore che praticamente ha coperto tutti temi che dovevo coprire io sicuramente deve cominciare a essere innovatore nelle aree dove dove è il monopolista quindi servizi pubblici la pubblica amministrazione dobbiamo uscire dal modello normativo che replica semplicemente il passato dobbiamo cominciare e credo che questo governo lo sta facendo con le semplificazioni con grande riforma che ministro brunetta sta spingendo con le assunzioni di giovani ragazzi e ragazze che porteranno le competenze ma anche spendendo di più informazione perché non dimentichiamoci che quando ho visto la cifra non credevo ai miei occhi lo stato spende solo 43 euro all'anno per persona per formare i propri dipendenti allora con tutte queste cose noi dobbiamo essere innovatori dentro e allenatore degli innovatori fuori e poi e poi favorire molto l'istruzione la ricerca perché ovviamente da lì che poi parte tutto essendo allenatore ma in qualche modo anche gestori spesso del campo da gioco ma partiamo dalla questione delle infrastrutture che giustamente sollevava anche il professore lei ha già chiarito che quando andiamo a parlare della rete unica ad esempio uno dei due grandi temi insomma dell'anca della banda ultralarga non bisogna bisogna superare nel pianale supera l'idea di un unico gestore di questa situazione ci vuole dire un po l'idea che ha in mente anche perché ci sono dei ritardi che lei stesso ha denunciato per esempio nello sviluppo della banda larga che effettivamente rendono altrimenti molto difficile raggiungere gli obiettivi che invece vi siete prefissati per quanto riguarda la copertura su base nazionale allora questo della rete unica lei dice è un grande tema non è un grande tema in spagna non è un grande tema in germania non è un grande tema nella gran bretagna non è un grande tema in olanda sembra essere diventato un grande tema per un certo periodo in italia peraltro non portando a grandi risultati noi come come stato di nuovo uno stato allenatore vuole che i cittadini abbiano i benefici che devono avere professore era detto no gente che non era ben connessa ragazzi e tra l'altro aumentando anche il di weil perché no se sei in una famiglia che ha una buona connessione file hadad tutto sommato te la cavi se sei in un posto dove non c'è connessione tra cavi molto meno bene è profondamente iniquo socialmente quindi il nostro obiettivo è quello di dire si porta connettività dappertutto dopodiché si come appunto se fossimo nei paesi che ho citato non ci preoccuperemmo faremo gli arbitri e basta qua bisogna fare anche un po gli allenatori allora abbiamo preso grosse risorse 6 miliardi e 7 tra l'altro ne approfitto di cui due per la parte mobile e 47 per la parte vere high capacity network per andare a aiutare i giocatori nelle zone dove non ci sono le convenienze o nelle zone che magari avrebbero fatte fra dieci anni quindi in questo io ero lussemburgo venerdì siamo perfettamente allineati al digital compass e europeo anzi devo dire che siamo stati un po coraggiosi e cerchiamo di anticipare i tempi al 2027 cioè fine 26 il nostro ruolo di far giocare al meglio i giocatori che ci sono poi se i giocatori non giocheranno e lo stato deve diventare giocatore lo stato di 20 pure giocatore l'importante che non ci sia un giocatore che si porta via la palla e dice gioco solo io ecco questo non lo potremmo passare non lo farebbe passare neanche l'europa e professore capisco il discorso di cornice tuttavia nel dibattito di quest'ultimo anno noi abbiamo osservato alcuni fatti rilevanti il fatto che tim che l'incumbent storico ha comunque conferito le sue infrastrutture di rete secondaria a una società a fiber coop che potenzialmente potrebbe diventare il soggetto di una rete unica al contempo il di sla discussione se la strada che stiamo seguendo che comunque una strada di due reti ultrabroadband una che deriva dallo sviluppo della rete tim e l'altra integralmente nuova principalmente nelle aree bianche ma anche in alcune aree più sviluppate che sta in open fiber ecco la discussione se sia questo un assetto desiderabile dal punto di vista dell'efficienza del duplicazione degli investimenti o invece in prospettiva si vada verso la unificazione di queste due infrastrutture in un'unica infrastruttura a banda ultra larga è un tema che è sul tavolo della discussione nell'ultimo anno è chiaramente un tema che ha un costo la molto delicata e cioè poi chi sarà il proprietario gestore di questa eventuale unica infrastruttura e se questo soggetto debba essere anche uno dei partecipanti al campo di gioco della offerta di servizi di telecomunicazione su questo devo dire ho trovato il pnr un tantino poco diciamo sviluppato negli argomenti che vengono presentati nel senso che si richiama giustamente l'eredità del piano nazionale a banda ultra larga che arriva ormai da alcuni anni e che ha portato agli sviluppi di open fiber non si dice molto su questo che tuttavia è un problema cruciale perché la velocità con cui procederà allo sviluppo delle infrastrutture dipende anche dalla forma proprietaria dall architettura di rete e dalla governance di questo questo è un tema che penso q permetto mi permetto di dissentire da quello che lei dice è dissento su due livelli primo livello il pnr è assolutamente chiaro nel porre degli obiettivi e credo che lo ripeto sono degli obiettivi che interessano ai cittadini ai cittadini non interessa che lo stato faccia il banchiere d'affari si metta a discutere chi deve andare con chi comunque quote così lo stato il governo deve porsi degli obiettivi di servizio a favore dei cittadini non al favore di specifiche imprese dico al limite anche di quelle controllate dallo stato e noi dobbiamo pensare ai cittadini poi le imprese sono degli strumenti per realizzare le cose ma non sono l'obiettivo finale e primo secondo e pnr dice noi chiederemo e l'abbiamo già fatto siamo stati velocissimi abbiamo anche avuto i complimenti dall'europa chiederemo a tutti gli attori presenti fissi mobili privati statali tutti di dirci quali investimenti contano di fare nei prossimi cinque anni sulla parte fibra sulla parte 5 gb dopodiché guarderemo vedremo le aree che non sono soddisfacenti dal punto di vista dell'interesse dei cittadini e metteremo soldi pubblici per aiutare i vari operatori quelli che saranno più efficienti quelli che riusciranno a dimostrare di avere soluzioni efficienti soluzioni moderne soluzioni aperte la concorrenza aiuteremo quelle a realizzare i loro piani poi se questi tra di loro si vogliono consorziare se questi tra di loro volevano fare alleanze se questi tra di loro vogliono trovare forme di collaborazione ma non dobbiamo essere noi orchestrarle lasciamo che i piccoli ei grandi tutti trovino il loro equilibrio non si riuscirà a fare niente e poi giudicheremo se i giocatori non vogliono giocare allora magari lo stato dovrà intervenire ma a quel punto sarà una soluzione diversa perché dobbiamo garantire ovviamente l'interesse dei cittadini non l'interesse di specifiche imprese e parlando di interesse dei cittadini diciamo prima che appunto è stato accumulato un ritardo per quanto riguarda la copertura no a livello di ultra banda quale è il suo obiettivo al di là del 2026 già per il prossimo anno di copertura che secondo lei diciamole le imprese che si apprestano non posso dalla risposta perché non abbiamo ancora visto la risposta alle due richieste di mappatura una che sta per concludersi laura che sta per cominciare il nostro obiettivo è molto semplice noi nel 2027 vogliamo che qualunque casa qualunque scuola qualunque edificio che ospiti infrastrutture sanitari sia connesso a banda alta che permetta di avere video le esami test clinici quello che serve nella maniera più efficiente possibile immagino che la grande maggioranza di tutto ciò sarà fibra e che ci sarà una parte del territorio dove invece si dovrà fare col 5 g che peraltro ora di allora funzionerà anche molto bene questo è il nostro obiettivo è l'obiettivo è per il 2027 potrò essere più specifiche sull'anno prossimo immagino dopo l'estate quando avremo visto i romani parlando di cinque giri e anche di libera concorrenza no come lei sa se andiamo a vedere lo sviluppo della tecnologia 5 g la cina è uno dei paesi in questo momento più avanzati l'italia però sta prendendo decisioni diverse per quanto riguarda l'ingresso in ingresso anche dell'incumbent cinesi nel nostro mercato e dettate magari da altre regioni più di sicurezza o comunque anche a livello di di relazioni diplomatiche sappiamo che le pressioni che gli stati uniti esercitano in questo momento per quanto riguarda l'ingresso del 5 g in europa a da volevo chiederle un commento su questo perché lei dice se noi vogliamo garantire il servizio migliore cittadini dobbiamo comunque lasciare la libertà alle diverse imprese che hanno un'offerta migliore di poterla presentare qua la mettiamo con le cinesi sul 5 io direi allargare il tiro non direi come la mettiamo con i cinesi direi come la mettiamo con la tecnologia e la scienza europea e credo che qui il tema non sia un tema di cinesi o di americani perché poi quando parleremo di cloud a questa domanda me la farà dicendo ma noi ci possiamo fidare delle delle imprese di cloud americani io credo che noi dobbiamo sviluppare come il commissario benetton ha detto io sono perfettamente d'accordo una grande autonomia europea non un'indipendenza no non ha niente di nazionalista ma semplicemente dobbiamo essere autonomi autonomi con le tecnologie abbiamo due grandi imprese di telecomunicazioni in europa adesso si stanno sta sta nascendo una nuova tecnologia open run che è sostanzialmente la sua sterilizzazione della parte radio delle telecomunicazioni dobbiamo aiutare start up investimenti a intra e questa è americana non è cinese per lo più americani e un po coreana dobbiamo assicurarci che le nostre imprese europee abbiano la loro giusta quota di supporto ma anche che le tecnologie del futuro o per run probabilmente sarà una di queste siano come dire studiate e sviluppate anche dai nostri ragazzi dei nostri ricercatori dei nostri scienziati quindi non è un tema solo di non prendere i cinesi è un tema di avere alternative europei che coprono tutto lo sviluppo della filiera tecnologica anche quella che sarà qua fra cinque anni fra dieci anni questo ovviamente è un po più a lunga gittata diciamo come speranza però è lunga mica tanto parliamo di fra due tre anni quindi se non cominciamo oggi a incoraggiare i nostri ricercatori ero prima alla bruno kessler che sicuramente un'eccellenza licenza ora dobbiamo incoraggiare i nostri ricercatori le nostre università i nostri migliori diciamo ragazzi a guardare ovviamente anche a questo settore come un'importante cyber security altre norme tema da trattare come a guardare come stabilire delle eccellenze europei non dico neanche italiana ma ovviamente spero che siano anche italiane in questo campo per non avere questo dilemma perenne i cinesi gli americani cioè proprio quando hai scelta poi tutto diventa più facile certo quindi anche veniamo al tema di avere scelta di mantenere concorrenza quindi immagino che si auspica anche un aumento per esempio investimento livello europeo ricerca sviluppo su cui purtroppo l'europa magari rispetto agli stati uniti continua a rimanere un po inserito assolutamente poi dobbiamo utilizzare meglio i fondi europei dobbiamo aiutare veramente la parte più innovativa accademicamente preparata del paese avere le stesse chance che avrebbero se andassero a fare ricerca stanford of chen zhen questo vi anticipato una domanda perché volevo chiederle dei nostri ragazzi che si iscrivono e facoltà stelle c'è stato un leggero aumento nell'ultimo anno però siamo ancora ad esempio dietro francia e germania a parte poli di eccellenza insomma noi siamo 30 una città universitaria meravigliosa ma nel nord e abbiamo anche grandissimi esempi da milano a torino insomma però c'è questo ritardo proprio anche sembra quasi di interesse dei nostri stessi ragazzi per non parlare di anche purtroppo delle scritte a livello femminile che rimangono ancora mi sembra attorno al 16 per cento come incentivarlo e se è un tema che lei sta a cuore su cui insomma intende anche concentrare l'attività del suo ministero per avere più ragazzi che si avvicinino a queste materie allora mista tantissimo cuore e io devo dire non è solo un tema di di risorse da dare quindi non è solo un tema del ministero dell'università e di ricerca sicuramente quello c'è ed è importante ho già detto altre volte è anche un tema di impiego noi dobbiamo e qui ministro giorgetti ci sta lavorando e sono stati introdotti incentivi dobbiamo dare forte incentivi e un forte messaggio alle imprese per che assumono laureati e laureate brave in materie scientifiche a tutti i livelli non solo le grandi imprese anche le medie le medio piccole c'è un po una resistenza in italia perché uno lo vede a volte spesso come un costo è un grandissimo investimento nel futuro quelli innovazione di cui parlavamo prima non c'era mica della mia generazione ormai niente insomma neanche da quella dietro di me esce da due dietro quindi dobbiamo contiamo di investire sulla parte ricerca ma anche sulla parte di employability di impiego che è molto importante e parlando di impiego proprio di mieli insomma di questi giorni una decisione anche a livello di pubblica amministrazione con le nuove assunzioni che farete in questo senso ovviamente ho trovato un buon blocco di questi nuovi assunti andranno poi anche nella parte dedicata più alle questioni digitali le volevo però chiedere come si devono porre i funzionari pubblici attuali che vedranno magari questi ingressi di persone esterno e seppur per un momento temporaneo con delle competenze che loro negli anni non sono riusciti a sviluppare lo so questa è una domanda io penso che noi abbiamo un dovere nei confronti dei dipendenti pubblici che amy e mi ricollego a quello che dicevo prima dobbiamo investire di più e dimostrare tangibilmente che ci teniamo anche al a quello che si chiama l'app schilling non so come si dice in italiano la l'aggiornamento giorna mento delle competenze di chi c'è perché poi credo che ci si possa essere un circolo virtuoso di io mi trovo di fianco a uno di questi ragazzi e ragazze che prenderemo per cinque anni per fare pnr che magari saranno certe cose ma non hanno esperienza di pubblica amministrazione ma non conoscono la parte normativa ma non colpo non conosco a parte amministrativa se li aiutiamo a mettere assieme le buone energie di quelli che arrivano con un po di riformazione eccetera io penso che possano essere cinque anni virtuosi un po per tutti dobbiamo però e qui le università ci devono aiutare dobbiamo trovare modi efficienti magari un po a distanza un po in remoto eccetera di aumentare l'investimento in formazione di chi c'è se no il rischio è di avere i corpi estranei che lavorano per cinque anni poi se ne andranno e poi niente è cambiato quindi come creare questo penso che lei premente idee su questo avere di idee è chiedere troppo ma guardare alcune esperienze dove una struttura complessa ha una struttura complessa e richiesto un salto di qualità nella organizzazione del lavoro nell'erogazione dei servizi questo è un qualcosa che osserviamo ad esempio anche all'interno delle università il lupo nell'internazionalizzazione che ha caratterizzato gli ultimi anni ci sono alcune cose che sicuramente si imparano 1 l'importanza di comunicare una missione condivisa che probabilmente un qualcosa di lontano dalla routine di molte pubbliche amministrazioni che vanno un po sul conosciuto e che tuttavia dovrebbe essere un punto importante nel far cogliere la responsabilità che una pubblica amministrazione capace di avviarsi sulla transizione digitale può dare al paese l'altra cosa e qui mi sembra che lo accennava al ministro parlano di investimento in formazione non sono cose che si fanno gratis perché stiamo chiedendo uno sforzo sia di apprendimento che probabilmente di modifica delle routine di lavoro ad ambienti che di nuovo ereditano una maggior staticità in terzo luogo c'è un punto che io ho apprezzato e molto importante penso nel pnr di descrizione della interoperabilità delle informazioni all'interno della pubblica amministrazione quella quel concetto catturato con l'idea che io i miei dati li do una sola volta poi sono fatti vostri di farli circolare all'interno della pubblica amministrazione bene tuttavia penso che sia esperienza sia delle pubbliche amministrazione che fortemente delle imprese private che informazione e potere all'interno di una organizzazione e quindi non è solamente un problema tecnico di interoperabilità ma richiede in qualche modo di affrontare la riorganizzazione di corpi amministrativi complessi che potenzialmente possono vivere come perdita di rendite di posizione o di potere il fatto di non essere più gli unici custodi di una serie di informazioni io penso che il pnr per la parte che è propria della della transizione digitale faccia un buon lavoro su questo ovviamente vi sarebbe piaciuto avere una quarta poltrona il ministro brunetta perché una parte di queste cose in realtà dipendono dalle innovazioni che dovranno essere portate nella organizzazione nei contatti e nelle retribuzioni del settore pubblico richiede rispondendo a quella zona che rispetto al super cloud per esempio che lei ha in mente per la pubblica amministrazione visto che parliamo di pubblica amministrazione e digitale se ci può ridare un attimo l'agenda che ha in testa e poi come diceva parte l'ha già anticipato lei perché vorrei chiederle ovviamente lei è stato chiaro a guardare al modello francese da questo punto di vista che usa tecnologia americana e quindi le preoccupazioni che ci possono essere rispetto alla privacy e alla condivisione dei dati dei nostri cittadini anche con diciamo colossi e che poi potrei molti arrivati però mi metto certo che professore te una cosa giustissima infatti ho preso tre volte appunti e quindi forse siamo stati un po leggeri nel descrivere nel pnr gli interventi sulla formazione e sul cambiamento culturale della pubblica amministrazione e devo dire che ha ragione sulla comunicazione anche melo su scritto perché ha ragione però la rassicuro che renato brunetta è al cento per cento su questo ed è quindi la quarta poltrona non c'è perché lui probabilmente sta lavorando e la che lo sta facendo e ci sentiamo ci sono sentite anche stamattina è veramente convinto che questa sia la grande opportunità e io scherziamo sempre tra me e lui lui dice che non lo faccia senza di te di chi non lo faccio senza di te ma in realtà sono d'accordo con lei è quasi più importante la piattaforma di interoperabilità la faremo è una cosa tecnica poi che tutti ce la facciano abusino di eps di usino bene questa natura lui ha assolutamente ragione allora cloud anche su questo c'è stata poca un po di un po diciamo di non chiarezza cerchiamo di di dire cos'è il problema il problema è molto semplice noi abbiamo 95 per cento 93 per cento dei server della pubblica amministrazione italiana non in condizione di sicurezza abbiamo visto gli attacchi al mit professor americano all'irlanda colonial pipeline cioè qui nessuno è sicuro quindi non possiamo più andare avanti così abbiamo bisogno di avere dei cloud sicuri in cui dati dei cittadini sia quelli estremamente sensibili sia anche quelli meno sensibili nelle mie multe che per fortuna sono pochissime siano tenuti in sicurezza e poi appunto che si realizzi questa in intero parità ma anche scalabilità perché adesso quanto più i cittadini usano soluzioni on line tanto più un comune qualunque si può trovare che perché fa una festa perché fa qualcosa ha bisogno di utilizzi improvvisamente montati che solo soluzioni in cloud possono dare e quindi dobbiamo andare là come ci andremo da una parte ci andremo con la creazione del polo strategico nazionale anche qua lo stato allenatore si aspetta che entro fine giugno le imprese ci diano le loro proposte tutte le imprese ce ne sono alcune ovviamente italiane molto già investito in quest'area mi aspetto che siano dei partner in questa cosa per creare un polo strategico nazionale sicuro ridondato le cui chiavi di accesso di crittografia siano in controllo pubblico quindi la preoccupazione la tecnologia americana nella misura in cui tieni tu le chiavi di accesso deve saperle tenere però se le tieni è sicuro in cui possiamo avere i vantaggi di essere al sicuro scalabili con la buona tecnologia poi però ci saranno un sacco di amministrazioni locali che vorranno mettere le multe le loro cose da qualche parte di nuovo lasciando piena libertà però classificheremo i dati e classificheremo il livello di sicurezza dei cloud commerciali quindi nessuno andrà a dire non puoi usare un cloud commerciale però se lo usano devono essere quelli certificati e per i dati certificati sapendo che ci sarà anche una soluzione nazionale che andrà per le cose più delicate la salute sicuramente la difesa sicuramente la giustizia quindi un mondo sicuro sulla parte commerciale che sulla parte meno commerciale e parlando di bit tech spostandoci anche sulla questione dei giganti americani e le volevo chiedere un commento sulla decisione che è stata presa a livello di g7 per quanto riguarda tasse 15 per cento sulle big corporation vorrei chiedere se secondo lei in un momento in cui fosse approvata anche a livello di g20 a quel punto diciamo fa passare come supera se vogliamo la digital tax o no e poi vorrei chiedere se l'europa non si è mostrata in questa particolare situazione un po meno coraggiosa rispetto agli stati uniti perché sappiamo che biden invece voleva andare o meno l'obiettivo iniziale una tassazione al 21 per cento è invece su questo l'europa appare che abbia faticato diciamo a trovare un punto di equilibrio che poi arrivato più basso rispetto io penso che ieri sia stato un grande giorno il giorno in cui per la prima volta si è cominciato a parlare di omogeneità della tassazione internazionale penso che sia un problema di fermo nei confronti dei paesi dove le multinazionali hanno business ma non pagavano tasse e penso che sia l'inizio di un grande percorso poi 15 per cento 21 per cento francamente va bene tutto 21 creava un problema perché credo ci siano due paesi del g20 ne sono 119 1 al 18 va bene facciamo quindi c è un percorso ma è un percorso che per la prima volta vede un accordo ad andare verso una direzione comune di equità di ripartizione del gettito fiscale cosa che qua vado alla mia vecchia la mia vecchia professione le multinazionali quelle buone vogliono bree è così si tolgono i problemi e sono e sono e sono a posto serve ancora la digital tax locale io dico quando sarà approvata quella nuova no ovviamente però ecco siccome percorso di approvazione lungo io ho piena fiducia che ministro franco deciderà quando sarà il momento di dichiarare che non ce n'è più bisogno è la stessa cosa al mr la stessa cosa gli altri però il percorso ieri è stato io credo un momento importante assolutamente direi che i dati che sono usciti in settimana su fatturato e tasse pagate di microsoft ma gridano vendetta e quindi il problema sicuramente c'è si è posto a livello europeo col caso apple e irlanda io vedo la decisione ieri come importante soprattutto come decisione di metodo cioè il problema e aggredire i paradisi fiscali e quindi avere una tassazione omogenea ovviamente i paradisi fiscali possono anche nascere in piccole realtà statali quindi è uno sforzo che è iniziato ieri ma che sicuramente non è arrivato già al risultato però il fatto che implicitamente questa è la politica che è stata condivisa dai principali paesi è un passo in avanti in questo senso stante ragione professore in questo senso anche il 15 è intelligente perché chi è a 2 3 4 5 insomma avrà questi piccoli paesi avrà che era un 12 non cito paesi non cito aziende probabilmente però avrà un incentivi col i paesi avranno un incentivo resi detto 20 probabilmente qualcuno avrebbe storie c'è un maggior incentivo a far partire il percorso poi come giustamente l'inizio è un primo passo ma soprattutto non sottovalutiamo c'è un elemento viene stabilito per la prima volta un elemento di giustizia cross border su e di equità crossborder sulla tassazione che è veramente se ne parlava c'è stata leggere una proposta di moscovici commissario europeo che poi non era andato da nessuna parte quindi non è che l'europa indietro ci abbiamo provato ecco grazie a janet yellen ci siamo è un punto di partenza diciamo non di arrivo sicuramente assolutamente parlando di equità sociale uno studio del 2013 i due ricercatori di oxford osborne frey diceva che già allora il futuro dell'occupazione negli stati uniti nel 2033 il 47 per cento dei lavori attualmente esistenti nel 2013 non sarebbero più esistiti allora io le vorrei chiedere diciamo che cosa pensa proprio del futuro del lavoro fra l'altro quest'ultimo anno ha obbligato una serie di processi inevitabilmente ad accelerare se tra un po i catastrofisti che vedono diciamo in questo futuro un capitale umano se vogliamo così definirlo sempre più utile che verrà sostituito alla fine ad algoritmi artisti licenza artificiale che si dovrà mantenere magari tramite appunto un uso la parola edito di cittadinanza diciamo un reddito che venga dato a livello di stato un sussidio continuo o se invece nola e tra chi pensa che proprio grazie all'intervento magari intelligente dello stato in questo momento si può creare una nuova sponda anche per tipi di occupazioni che adesso neanche possiamo immaginare da allora nessuno di chiaro conflitto d'interessi perché sono sono stato advisor dell'istituto di osbourne e frey fino al 14 di febbraio e abbiamo discusso tante volte io credo che il vantaggio è il grande merito di quello studio è stato che ha dato uno shock a tutti tutti hanno detto caspita anche fare l'avvocato potrebbe essere disintermediato anche ancora il giornalista anche scrivere romanzi perché in teoria posso scrivere il miglior romanzo del monto in teoria pare medico tutto quindi grande merito a osbourne e frey per aver fatto pensare alla però però io quello che dico è sicuramente ci sarà una fase di transizione il percorso di disintermediazione algoritmica andrà veloce e quindi ci sarà un periodo in cui una serie di lavori progressivamente risulteranno meno attraenti tra virgolette però altrettanto vero che vengono creati un sacco di lavori in altri settori dove invece la possibilità pensiamo all'ambiente pensiamo alla preservazione del patrimonio bellissimo diciamo paesaggistico che abbiamo pensiamo al turismo pensiamo a tante altre cose dove si creeranno invece anche molti lavori ci sarà una fase in cui alcuni lavori saliranno e altre scenderanno se vuole la mia opinione avremo mentre uno va giù e l'altro la sua avremo punto effettivamente di di rischio di transizione allora lì sì che lo stato deve intervenire io non voglio discutere delle modalità tecnica però dobbiamo essere consci che come governi dovremo mettere delle risorse per gestire quella coda di popolazione che non ce la farà a prendere il tempo stesso investire molto soprattutto ragazzi ma anche video legge che possano prendere l'ascensore del secondo giro quindi penso che i prossimi cinque sette otto anni dovremo mettere un po di risorse a mitigare la transizione ma soprattutto a investire sulla nuova honda che sta partendo biotecnologie salute cura della persona c'è un sacco di roba che che migliorerà con competenze che dobbiamo andare a magari nel 2013 quando osbourne il film scritto lo studio neanche esistevano ancora no no perché nel 2013 parlavamo di artificial intelligence e intelligenza algoritmica in una maniera molto ampia livelli altissimi eccetera adesso si comincia a vedere che anche lavori molto quotidiani molto normali si possono fare pensiamo appunto ma anche ma anche semplicemente pensiamo a quanta impresa innovativa si può fare adesso a distanza senza avere sedi facendo crowdsourcing di idee lavorando con ricercatori che sono date a parte del mondo la tutto questo è un mondo che stiamo costruendo come dico penso che ci sarà comunque un momento in cui le due transizioni non saranno perfettamente allenate mano quello lo possiamo gestire dobbiamo avere fiducia nell'investimento essere troppo ottimista lo dicono sempre che sono troppo ottimista no io recentemente ho assistito in uno di questi mille workshop su zoom alla presentazione di una impresa tedesca d'avanguardia nello sviluppo dei sistemi di fabbrica boss legati al 5 g e c'erano queste bellissime slide sempre molto eleganti dove era raffigurata la fabbrica che verrà in realtà erano delle slide che parlavano di fabbriche già esistenti in cui vedevi i robottini le rotaie e le colonnine del computer accedere a un certo punto io ho notato che mancava una cosa non c'era neanche stilizzato un singolo essere umano e questo chiesi e la risposta fu esatto ora questa è un inquietudine che ha accolto in ogni passaggio tecnologico generava lo sciopero dei cocchieri quando è iniziata l'era dell'automobile e così via visto colao è diciamo del fronte ottimista cioè la distruzione di love on gabriela cioè ha sempre portato la creazione di nuovi beni servizi e attività quello che oggi colpisce è che tuttavia l'intelligenza artificiale l'automazione tendono a essere sostituiti vi del fattore lavoro su una dimensione che non ha precedenti e quindi il dubbio è che anche queste nuove attività che sorgeranno a valle delle fabbriche automatizzate siano loro volte fatte da quei famosi robottini entro le slide ove non c'era neanche un essere umano io non ho la minima idea di dove andremo a parare ma proprio per questo dubbio tuttavia penso che un problema di distribuzione emerga ma è un problema che alla fine si pongono le aziende stesse perché il lavoratore diventava poi alla fine delle otto ore un consumatore dei beni che venivano prodotti e se li abbiamo robottini che non devono andare a fare la spesa evidentemente si pone un problema di sostenibilità economica di un modello tecnologico in questo senso le proposte ad oggi sono appunto di tassare i profitti era distribuire in modo da generare capacità di spesa e alla fine sopravvivenza di queste esempio non lo so è un mondo diciamo dove io al massimo amo guardare dal buco della serratura ma un po mi spaventa quindi mi fermo qui si è diciamo anche perché poi con queste mete collegi aumentano le capacità produttive e ovviamente perché insomma c'è un lavoro e un lavoratore con ha bisogno di pause caffè niente davanti noi quindi da lì è presente c'è chi ha visioni più pessimistiche come la sua pensiamo a da rarino modeste che ha letto insomma sarà di marzo passato ha giocato però poi ci sono molti ottimisti anche come lei non lo vorrei che anche harare abbiamo fatto una conversazione due anni fa in una spiaggia una spiaggia sì proprio quando gli parli chiaro che lui ha una certa arriva da un certo angolo però poi quando si parla delle risorse intrinseche dell'uomo nel reinventare e al limite io sono d'accordo professore magari scopriremo che ci sarà un modello di tassazione più pesante sulle imprese magari scopriremo che certi lavori ad alto contenuto di di personalizzazioni manualità verranno pagati molto di più e la società si riadatta io sono un grande ottimista sul genere umano perché la società sa riadattare i modelli magari lo stipendio di un capo reparto sarà irrilevante perché non ci saranno più capire parti invece lo stipendio di qualcuno che un operatore della sanità sarà tre volte quello che è oggi benissimo non è non è necessariamente perché dovrebbe essere male anzi quello che e importante e qui parlo con questo cappello da freschissimo ministro e la gestione della transizione cioè di nuovo l'allenatore deve preoccuparsi del dl well being di tutti i suoi giocatori se ho qualche giocatore che perderà ricavi per della capacità di spesa reddito disponibile dovremo aiutare a coprire quel periodo e questo è credo il ruolo di uno stato buono che si pone le domande di osborne e di frey ma poi interviene per mitigarne gli effetti assolutamente questo parlando diciamo del futuro del lavoro non dovete un po più il presente vuole fare un paio di ultimi domanda perché poi per una volta finanziavano un evento soltanto digitale questa è la bellezza del festival dell'economia di trento di quest'anno finalmente si torna ad avere un pubblico e credo che sia quasi emozionante tornare a parlare bellissimo ricco davanti e quindi daremo anche la possibilità al pubblico giustamente di intervenire per far vedere che non è una cosa solo virtuale ma ci sono persone in carne e ossa però volevo prima a farlo un per i domande per quanto riguarda invece appunto il lavoro del presente o quello che è diventato in quest'ultimo anno per molti il lavoro quotidiano c'è lo smart working vorrei chiedere appunto se lei io so già in parte la risposta a questa domanda però se lei è convinto che questo è un tipo di lavoro che comunque è destinato a rimanere anche laddove non era presente ci sia adattati soprattutto soltanto in quest'ultimo anno e a questo punto come dice sempre lei lo stato allenatore che strumenti sta mettendo in piedi già nell'immediato no per rispondere a nuove esigenze a livello sociale che chi lavora da casa avrà quindi volevo insomma chiederlo è questo allora qui io io non sono mai un estremista mi piace sempre cercare il meglio di tutto e mettere insieme il meglio di tutto io penso che andiamo inevitabilmente per fortuna incontra un modello misto andiamo incontro a un modello di lavoro a distanza che permetterà la gente di non essere angosciata di dover essere in ufficio alle 9 le 8 quando che che permetterà di gestire un po meglio alcuni temi familiari che permetterà magari di non dover viaggiare inquinare ho fatto nella mia vita cose che se le dicessi oggi usato a hong kong per cena se penso al foot print i quella cena mi viene mi viene da cioè delle sciocchezze pazzesca che abbiamo fatto che non faremo più e questo è molto positivo però dobbiamo anche dire che ci sono degli elementi della socialità del lavoro di ma anche di valutazione del rapporto umano cioè io noi tre abbiamo stabilito una qualche forma di rapporto perché ci siamo visti l'avessimo fatta online sarebbe stata un'altra delle tante zoom che abbiamo fatto manco ce le ricordiamo cioè penso soprattutto alle opportunità per le donne per i giovani tutto il tema del mentorship del vecchio come me rispetto a un giovane che non possono non essere fatte di persone allora io non mi schiero né con quelle che dicono di qua né con quelli che dicono dias andiamo verso forme miste dobbiamo abilitarle dobbiamo creare il quadro giuridico assicurativo lavorativo che le permetta e soprattutto culturale che le permetta e che faccia capire che non è tutto bianco o tutto nero poi dipende molto dal lavoro ovviamente che non è tutto bianco o tutto nero ma che bisogna cercare di pigliare il meglio dei due mondi come governo sia per la pubblica amministrazione sia per il mondo creato stiamo dando incentivi andare in quella direzione ovviamente dare una buona infrastrutturazione di bande delle soluzioni cloud sicure essenziale ma è anche essenziale e ci sono dei programmi anche nel pnr r che per me un po il cambiamento culturale il pitching la come si dice abituarsi a questi metodi misti che non saranno penso anche alle università non credo che ci saranno nesta che saranno tutte di nuovo completamente 100 per 100 100 per cento di persona ma questo da delle opportunità no perché 16 30 improvvisamente può raggiungere più io sono un grande sostenitore di un futuro che mette insieme il meglio dei due mondi ultima cosa prima godere soltanto che sullo smart four kings lei perché è una grande tensione anche la sempre dimostrata anche quando la veste diciamo a capo del comitato colao precedente governo una grande attenzione nei confronti delle donne lei pensa che lo smart working penalizzi particolarmente le donne come sembrano raccontarci numeri e se sì quale soluzione glielo chiedo anche alla luce ad esempio proprio nel suo delle caratteristiche ad esempio del suo piano colao vecchio era quello di prevedere una copertura del 60 per cento per quanto riguardava gli asili questo nel pnr r lo abbiamo visto scendere diciamo a livello di nessuno che per cento quasi 4 miliardi 4 miliardi sarà la mia apertura nel 60 forse non è esattamente questo allora anche qua è un'arma a doppio taglio e chiaro che uno può dire da una parte smart working lavoro remoto eccetera può dare alle donne delle possibilità migliori anche agli uomini francamente di contemperare la vita privata della vita di lavoro in maniera più bilanciata eccetera però io lo dico da uomo ci sono talmente tanti pregiudizi talmente tanti byas degli uomini nei confronti delle donne quando si tratta di fare promozioni scelte di chi è un capogruppo di un gruppo di lavoro eccetera che non esserci di persona può rappresentare un handicap io ne sono molto l'ho detto tante volte io dico non vorrei che con questa storia lo smart working torniamo indietro rispetto ai risultati che abbiamo raggiunti con l'inclusione femminile allora bisogna dirlo bisogna bilanciare come dico non si deve però dire torniamo completamente indietro perché sennò ritorniamo al problema famiglia figli queste cose ma bisogna veramente cercare di di essere molto molto attenti in particolare sulla gestione dei dei pregiudizi dei vice di baez inconsci le donne interrompono poco gli uomini interrompono tanto quindi invii in su ma gli uomini diventano dei gorilla che che parla sempre loro di persona ci siamo tutti un po più attenti ecco bisogna cercare di gestire molto bene anche gli aspetti culturali io credo si farà una base di un grande cambiamento professore sì penso che tutti noi costretti al lavoro da remoto e basta abbiamo visto dove funzionava e dove no anche per dire in un mestiere come il mio alcune cose ovvie la didattica disastrosa cioè parlare a un'aula vuota con il video che ti riprende è una piccola esperienza di schizofrenia in cui per non restare molto devi immaginarti che in realtà stai parlando ai tuoi studenti non piacevole la ricerca secondo me è per certi aspetti invece ne ha beneficiato perché l'abitudine di lavorare coi co autori che spesso era dobbiamo incrociare le agende trovare quei famosi due giorni in cui ci troviamo assieme era impossibile ma questa moltiplicato delle routine settimanali di lavoro di 2 3 ore di fila che ha accelerato moltissimo nella mia esperienza tanti lavori di ricerca queste cose te le porti dietro col ritorno alla normalità dove tuttavia secondo me un aspetto che poi gli economisti magari non guardano così tanto ma che proprio abbiamo tutti toccato sulla nostra pelle è la dimensione sociale di esperienza sociale che ha il lavoro è un qualcosa che non è la produttività non è il salario non è la funzione di produzione ma è fondamentale nell'esperienza di lavoro di tutti noi che quest'anno mancava completamente e essere un singolo terminale di una rete di computer in giù non capivi subito che non era la stessa cosa che discuterà in un'aula coi tuoi colleghi o semplicemente prendere il caffè aggiornarsi su cosa sta succedendo con questa è una cosa che dobbiamo ricordarci bene approfittare la socialità del festival per vedere se ci sono domande a pubblico ecco professore le chiedo di c larve il microfono in casa esatto anche senza il stamattina ho parlava con francesca de carolis topo la sua conferenza sulla progettazione degli appalti lui ha tre figli prima terza e quinta elementare e a tutti e tre per la formazione a distanza ha regalato un computer senza ulteriori informazioni qualche giorno dopo passa davanti al tavolo dove c'è il più piccolo col suo computer e vede lo schermo diviso in due da una parte dell'ama destra dall'altra lato all'altro lato un un cartone il ministro ha detto che ottimizza sul genere umano in questo senso di poco questo apologo ottimista con gli auguri al ministro della transizione digitale quindi era più un augurio però ci dice la signora per prendiamo la domanda dell'amore se vuole vorrei fare una domanda signora si vuole avvicinare al microfono si grazie buongiorno a tutti una grande gioia per me poi passa la domanda trovare la mia apparente oltre a giovanna tantissima gente ben trovata dal vivo le per via delle nostre anche mazzantini complimenti complimenti a tutti voi io faccio politica da una vita nel comune e nella provincia alla regione di progressione preside di liceo scientifico e linguistico ho un marito inglese oxfordiano che tiene sempre i contatti con l'amico la famiglia d'origine ero proprio rabbiosa bank l'egregia deciso di uscire dall'europa poi devi ma spiegato tutte le motivazioni e sicuramente le motivazioni sono quelle stesse per cui c'è una certa disaffezione nei popoli parlo del nostro dei popoli e degli italiani vengo alla domanda ma faccio la premessa anche nella nostra provincia autonoma di trento piccolo fatto nello stato anzi questa settimana presento il mio libro sull'autonomia identità territori e vivendo tra la gente sento una certa disaffezione fiducia ed è chiaro che è aumentata nel periodo altro player of dawn prigionia del delle pandemie di cui sappiamo perché lo sapete meglio di me il meglio di me c'è voluto l'ira di dio il demonio a far approvare un piano di intervento per i vari stati europei prima si oppone la germania poi la francia non è che passi avanti sono stati fatti ma per aiutare le imprese le piccole alta anche a trento decine di piccole imprese artigiane e commerciali grazie non è che la domanda è questa per tutte queste motivazioni si può pensare a un futuro non lontanissimo a quell unione che era nella visione nella mente dei fondatori economica d'accordo sociale va be ma anche politica istituzionale più di quanto non sia ora grazie grazie un augurio comunque di tutti tra l'altro i dati dell'eurobarometro in realtà fanno vedere che c'è una attenzione europa in italia che è cresciuta in quest'ultimo anno proprio grazie risultati del pnr i soldi che sono arrivati con next generation la lascio rispondere però approfitto anche dell'intervento del dottor de benedetti per chiederla mi ha parlato dello smart working lei ha detto resterà ci sono le forme ibride e allora le chiedo la dad resterà in qualche modo o è una reazione da cui possiamo imparare parola c'erano i modi diversi di verso la didattica lascerei parlare professore perché io rispetto moltissimo la competenza non sono un esperto di mi è piaciuto molto il commento che ha fatto ha detto dipende dalla ricerca funzionava magari per le esercitazioni funzionerà invece non lo so rispondere lui sul tema invece europa e in particolare signora la break site suo marito allora io beh io ho vissuto breda dalla perché ero là ovviamente sono stato alla fine febbraio lei dice una cosa vera che in questi giorni con la vaccinazione campagne vaccinali e con una scommessa vinta da johnson su astrazeneca è e molto vera e della cultura e lei lo sa perché ha un marito del marito inglese la cultura inglese più che anglosassoni inglese ammira la presa di rischio mira a fare decisioni forte andare no non importa che sia giusto o sbagliato all'importante infatti ha un grande popolo di scommettitori no non a caso le scommesse sono una cosa molto inglese e devo dire che è chiaro che loro hanno visto dall uscita dell'unione l'uscita da un meccanismo virtuoso cioè per loro non virtuoso che era quello della complessità della decisione eccetera e nel caso specifico delle vaccinazioni possiamo dire che hanno avuto ragione hanno preso un rischio hanno preso non vaccino prima degli altri ne hanno avuto una valanga di più degli altri eccetera però c'è anche l'altro aspetto che la dottoressa diceva c'è anche l'altro aspetto del fatto che in noi con le nostre reazioni europee sempre un po sotto le crisi però stiamo dimostrando di portare avanti un progetto congiunto però il commercio diciamo l'impatto sull'economia inglese di questa decisione si sta cominciando a vedere ci sono già dei cali forti in alcuni settori mentre voi in europa stiamo vedendo un rimbalzo io credo che non in quella maniera estrema che la sua domanda fa fa presupporre ma in una maniera costante e regolare l'integrazione dei processi europei continuerà perché noi stiamo tutti vedendo i vantaggi alla fine certo è più difficile pigliare un rischio come quello che hanno preso gli inglesi su astra e l'hanno preso e hanno vinto però io penso che nel lungo termine il progresso costante di una unione di 27 paesi paghi di più che non poter prendere una volta ogni tanto una scommessa questa è la mia visione sempre ottimista comunque bisogna essere ottimisti la vita la figlia nel mondo si dice no perché la vita perché il mondo prosegue per approssimazione si impara dagli errori si va avanti poi qualche volta appunto una scommessa presa paga di più però dico qualche volta vediamo tutte le altre scommesse che invece non non pagheranno adesso come l'ultimo intervento per questo ruolo mi chiuda anche lei con una nota di ottimismo perché altrimenti poi euro chiudiamo con nota positiva deve essere speculativi no sulla didattica ovviamente dipende da livelli di formazione di cui parliamo perché la didattica un'esperienza che richiede la trasmissione di conoscenze la trasmissione condivisione di comportamenti e l'interazione quando guardiamo dei ragazzini e ragazzine della prima elementare oppure dell'università ovviamente il mix di questi elementi cambia molto in questo senso all'università prevale forse comunicazione di contenuti l'aspetto comportamentale apparentemente dovrebbe essere risolto l'interazione è importante soprattutto per quella fase di confine fra lo studio e la ricerca l'università di per sé assi come sofferto meno come capacità tecnica di trasmissione di conoscenze rispetto ai gradi inferiori di formazione ma però come dicevo prima anche da noi a chi mancava un ingrediente fondamentale che parla coi ragazzi essere da vedere dalle facce se ti sta inseguendo se non ti sta inseguendo cogliere in un sopracciglio allora lei a una domanda ecc ed ecco tutto questo scompare quindi la tabla lascerei nell'archivio del museo della pandemia no al team is ma perché andiamo verso la fine diciamo di questa fase di insegnamento e come dicevamo anche finalmente con degli eventi in presenza è bello poter sentire anche gli applausi che era tanto tempo che non si sentivano all'interno del festival quindi grazie davvero a tutti voi grazie a paese l'economia grazie al ministro cola o grazie al professor polo e alla bocconi ovviamente manca la luiss perché no c'è un ragazzo e una ragazza scusami diamogli anche giovani e certo è dovuta tra i cambiamenti di processo che mi aspetto nella transizione digitale per esempio uno sarebbe quello di poter votare con online come succede per esempio in estonia ci possiamo aspettare questi cambiamenti cioè se il referendum allora innanzitutto lei ha fatto la domanda un po chi ha detto come già c'è in estonia mi risulta che ci sia un paese al mondo dove si ricorda quindi come c'è solo in estonia non come c'è già in estate è un problema complicatissimo quello del votare online ci sono alcuni deputati che ci stanno lavorando io mi sono confrontato con loro ci sono delle complessità di verificabilità e di sicurezza e norme e quello è un processo così io penso che da ottimista dico ci guarderemo dentro però francamente non la vedo immediata mentre invece è diverso il discorso per esempio di raccogliere firme online per referendum quindi una manifestazione diciamo più verificabile più più semplice della volontà popolare e su quello dal primo gennaio si potrà stiamo guardando per vedere se si riesce anticipare un po ma comunque dal primo gennaio si potrà grazie probabilmente menzionando l'estonia perché l'estonia laveno anche come si silicon valley non sicurissimo che spareggio vedremo non li chiedono teniamo d'occhio comunque le ho risposto ha capito che stiamo guardando anche quello spazio ma su cui quello è uno spazio dove non si può non si può appigliare rischi veramente in una silicon valley europea in italia un giorno chi lo sa come clima magari ci siamo benché l'estonia e come clima ci siamo questo è un bellissimo posto io oggi ho incoraggiato e diciamo la comunità scientifica accademica trentina a considerare la possibilità di fare uno step up del proprio perché appunto come dice professor mai la ricerca si può fare da dovunque allora vai a prenderti un posto bello dove vivere vai a prendere qui abbiamo delle enormi opportunità da quel punto di vista dobbiamo semplificare per quanto riguarda la parte imprenditoriale tutto il mondo amministrativo cioè il lavoro che abbiamo iniziato con questo primo giro di semplificazioni deve continuare perché oggi fare un'impresa in italia più complicato che farla altrove più bello ma più complicato grazie papà
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