La scuola interrotta - Forum
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La scuola interrotta - Forum
con ELIA BOMBARDELLI, ANDREA GAVOSTO, KATHARINA WERNER, LAURA ZOLLER coordina MASSIMO MAZZALAI Quale impatto avranno la chiusura delle scuole e la didattica a distanza sull’apprendimento degli studenti? Con quali conseguenze sullo sviluppo economico? Un’analisi comparata tra diverse realtà europee. http://www.festivaleconomia.it
buonasera buonasera sono massimo mazzalai sono giornalista della rai sono il caporedattore della tgr 30 nome questa sera il compito di condurre questo incontro su uno dei temi capitali uno dei temi fondamentali che sono emersi dalla pandemia cioè la scuola la scuola è interrotta è il titolo di questa serata parleremo di come le misure restrittive messe in atto nella scuola la didattica distanza la mancanza di socialità fra dei ragazzi fra di loro dei ragazzi e degli studenti con i loro docenti abbiano influito proprio sulla didattica sulla crescita culturale emotiva sociale dei dei giovani impegnati nella scuola abbiamo una cinquantina di minuti abbiamo quattro relatori che ci presenteranno i loro studi e le loro considerazioni io non vorrei perdermi in ulteriori preamboli e passò direttamente a presentarvi i quattro relatori di questa sera a cominciare da andrea gavosto che è economista e direttore della fondazione giovanni agnelli conosce bene il mondo della scuola e anche della scuola trentina perché è stato componente del comitato scientifico delle frasi non è così poi abbiamo la dirigente dell'istituto scolastico dell'istituto tecnico tecnologico buonarroti di trento laura zoller dunque una insegnante una dirigente in prima linea per affrontare i problemi della pandemia in prima linea anche il professor elia bombardelli che insegna ma matica e fisica ed ha escogitato ci spiegherà come escogitato dei nuovi sistemi per agganciare i giovani per agganciare i suoi studenti tenere desta la loro attenzione poi abbiamo ospite catarina werner che economista nel centro per l'economia dell'educazione di monaco di baviera e che studia come avvengono i cambiamenti nel livello di istruzione come influiscono nello anche nello sviluppo economico allora cominciamo da agosto e le chiedo ma la domanda è semplice la risposta sarà naturalmente complessa come ha influito la ad esempio la da della didattica a distanza sulla performance degli studenti italiani domanda apparentemente semplice in realtà molto molto complessa io mi aiuterei con alcune slide se perfetto allora intanto come vedete questa sala della situazione come dire stata complessa in tutto il mondo vedetela dove blu più scuro sono i paesi che hanno chiuso le scuole più a lungo l'italia è uno dei paesi in europa insieme alla polonia poche altre che ha chiuso più lungo e vedete nel diciamo nella finestra a destra come nel nostro paese tenuto conto anche appunto del andamento a singhiozzo e quindi del fatto che le scuole primarie sono state in realtà aperte da settembre in poi quasi sempre e mentre le secondarie tipicamente no comunque complessivamente secondo le stime diciamo internazionali unesco stati perse 37 settimane di scuola a partire da marzo 2020 quindi un paese europeo che in realtà poco sopra la germania perso più scuola cosa ha comportato questo in realtà ancora non sappiamo lo sapremo probabilmente a metà luglio quando avremo gli esiti dei test invalsi ci permetterà di dire esattamente quanto è stato l'impatto di questo anno terribile per la scuola però qualche diciamo indizio l'abbiamo vedete qui sostanzialmente come conviene distinguere fra la prima fa questa è un po la cronologia non entro nei dettagli sono cose che il mondo della scuola conosce bene c'è stata una prima fase di chiusura totale praticamente da marzo di fatto la scuola riaperto poi a settembre 2020 poi c'è stato una riapertura un po a singhiozzo una seconda ondata chiusura che durata fino a natale di nuovo una semi riapertura e poi da febbraio di fatto fino al 26 aprile a seconda delle regioni chiaramente del colore di avere giovane una chiusura complessiva complessivamente questo magari ne parliamo come facciamo a capire guardiamo cosa è successo negli altri paesi e in particolare mi concentrerò 3 analisi prima di avere i dati italiani perché è importante degli altri paesi perché ci danno un ordine di grandezza diciamo un livello minimo sulla perdita di apprendimenti di competenze di conoscenze che gli studenti italiani hanno avuto poi c'è tutta un'altra dimensione su cui ancora sappiamo pochissimo che invece era la perdita dal punto di vista emotivo dal punto di vista socializzazione su cui si comincia a ragionare solo in questo periodo uno studio stato molto preliminare non entra nei dettagli poi le slide ovviamente saranno disponibili sul sito della fondazione perché è interessato è stato uno studio americano che sin dall'inizio ha studiato cosa succede veramente durante le pause estive o durante le grandi calamità naturali vedete come tipicamente durante l'estate gli studenti e le studentesse perdano il loro livello di conoscenza in questo caso utilizzando diciamo gli stessi parametri si è giunti alla conclusione anche in matematica per esempio una perdita può essere arrivare al 55 per cento delle conoscenze confrontandole con dov'erano i loro fratelli e sorelle maggiori un anno prima quindi diciamo la pandemia è costata tantissimo quasi metà del bagaglio di conoscenze competenze in matematica un po meno in lingua inglese un altro studio molto importante è stata uno studio olandese l'olanda ha fatto uno studio molto accurato ed è centrale perché ha misurato prima della chiusura del dow dopo in onda tra l'altro l'olanda è uno dei migliori sistemi scolastici europei e li abbiamo scoperto che con uno studio appunto estremamente accurato che in realtà il gli studenti olandesi hanno perso circa il 20 per cento delle competenze rispetto a quelle che avrebbero dovuto raggiungere se l'anno scolastico fosse stato normale 20 per cento di fatte quasi un anno scolastico diciamo un anno perso da quel punto di vista è la cosa più preoccupante è che chi viene la famiglia più svantaggiate ha perso un ulteriore 55 per cento del 20 quindi oltre 30 per cento della perdita complessiva da ultimo uno studio inglese sui bambini piccoli che sono stati una delle categorie più colpite ci fa vedere questa e la distribuzione che sostanzialmente i test per i bambini qui parliamo di seconda elementare sono stati drammatici nel senso che il livello di conoscenze e caduto moltissimo e la linea blu mentre quella rossa quello che succedeva negli anni precedenti quindi diciamo tutto questo ci dice che l'evidenza internazionale che la perdita in termini apprendimenti di competenze almeno dell'ordine del 20 per cento di due mesi di scuola noi abbiamo provato queste non all'inter o al dettaglio però sono analisi della banca mondiale che confermano abbiamo provato a stimare cosa significhi da un punto di vista di impatto economico questa cosa e i dati come vedete sono abbastanza drammatici perché tenuto conto ci sono tecniche molto comuni e fra gli economisti che l'istruzione ha un tasso di rendimento molto elevato vicino all 8 per cento questo significa aver perso che ciascun ragazzo ragazza di questa generazione rischia di perdere equivalente monetario di quasi 2 mila euro in termini di futuri guadagni futuri posti di lavoro riportati diciamo ad oggi diciamo sull'arco dei prossimi 45 anni questo complessivamente ben x 6 milioni e mezzo di studenti civico una perdita complessiva di pil del 20 per cento quindi spesso a noi ci concentriamo sulla perdita economica della pandemia dimenticandoci che forse il costo più elevato per il paese e il minor grado di conoscenza e competenze che di cui rischiano di soffrire i nostri ragazzi a causa della pandemia e questo avrà conseguenze per loro e per lo sviluppo economico del paese potenzialmente molto importante e chiaro che la dad ha mitigato in parte questo contraccolpo non sappiamo ancora quanto lo sapremo probabilmente cominceremo a ragionarci a partire da metà luglio però sappiamo anche che la dad le varie indagini compresa una recentissima della banca d'italia ci dicono che la dad in realtà ha avuto degli esiti molto diversi e ci sono alcune categorie i ragazzi con disabilità i ragazzi che vengono da famiglie svantaggiate che hanno sofferto moltissimo in generale però il modo di fare lezione con la dad nonostante lo sforzo di tantissimi insegnanti che in poco tempo hanno imparato a fare didattica distanza non è stato ideale cioè la data può funzionare ma condizione che siri imposti il modo di insegnare con lezioni brevi massimo 20 minuti un uso maggiore per esempio del lasciando più autonomia ai ragazzi lavori di gruppo eccetera la lezione frontale diciamo elezioni alla cattedra su scuola didattica distanza in realtà funziona poco e quindi diciamo la risposta l'avremo fra non molto poco più di un mese però diciamo che almeno un due e mail equivalenti di due mesi di insegnamento i nostri ragazzi hanno perduto con conseguenze economiche molto significative e quindi bisognerà porre rimedio nei prossimi anni nei prossimi mesi a questa perdita quello che vorrei chiederle fra un attimo vorrei passare a laura solar che è dirigente scolastico dunque abbiamo detto in prima linea quale è stato ma è stata la sua esperienza come ha influito la pandemia come hanno influito le restrizioni sulla sua scuola e sul rendimento dei suoi studenti allora sicuramente questa è una domanda molto complessa certamente quanto appunto il dottor vostra delineato non fa che darci delle evidenze ancora più provate di quanto sarà poi l'impatto anche di lunga durata perché si stava tracciando anche un'ipotesi di diciamo così di perdite non non banali non c'è dubbio che la pandemia ha causato sul sistema a scuola nel suo complesso un vero e proprio terremoto ha scosso dalle fondamenta quello che era il sistema scuola al quale eravamo soliti fino al febbraio del 2020 per cui sicuramente abbiamo dobbiamo fare i conti e in maniera molto profonda con dei crolli di cui dovremo farci carico e non solo nell'immediato però nel contempo io mi sento di sottolineare un aspetto fortemente positivo io credo che con questo con questa esperienza si siano anche fortemente messe in crisi e quindi fatte crollare fissità rigidità di un modello di scuola che io davvero credo e auspico che tutti andremo a ricostruire in maniera assolutamente innovata è diversa da quello che è stato ci sono elementi che sicuramente qui con questo crollo per rimanere nella metafora hanno aperto nuovi scenari e io auspico che davvero sapremo cogliere delle opportunità che sono convinta è una mia mio parere che siano aperte alla scuola in maniera straordinaria per la prima volta almeno dal dopoguerra ad oggi io direi che sicuramente val la pena di sottolineare la diversità con cui le scuole hanno reagito hanno reagito a macchia di leopardo sicuramente a seconda a mio avviso del livello di sviluppo digitale delle scuole stesse ma anche delle famiglie dei territori sui quali insistono è un altro dei temi che sarà importante tenere presente proprio perché ci si dovrà far carico anche di questo sviluppo che dovrà essere sicuramente più più inclusivo più attento e più equo da una parte questo e dall'altra anche qui aspetti però estremamente positivi sicuramente la differenza è stata marcata dalla copertura di rete dalla diffusione dei device dalla formazione dei docenti e non da ultimo anche io direi dalla configurazione tecnologica delle stesse scuole chi era già pronto in qualche modo a parte il primo impatto noi abbiamo vissuto così sicuramente è stato qualcosa di inaspettato assolutamente inaspettato e questo ce lo dobbiamo dire però chi era pronto nel giro di pochi giorni dobbiamo anche dire questo si è attivato e lo straordinario lavoro degli animatori digitali la formazione dei docenti può insomma professor bombardelli ci dirà hanno messo in moto anche modalità assolutamente nuove di far scuola che già conoscevamo ma che sono diventate più di sistema e quindi direi che circolarità modalità proprio attraverso il digitale di flessibilizzare di personalizzare dei percorsi ovviamente non ci nascondiamo che chi ha fatto più fatica c'è e che sono assolutamente le fasce più fragili di cui dobbiamo però anche qui sottolineare fin dalla scorsa estate grossi investimenti sono stati fatti proprio in favore degli studenti con bisogni educativi speciali nello specifico ma molto ancora si dovrà investire in questo senso rispetto alle scuole anche qui nella criticità molti elementi positivi uno per tutti si sono rinforzate le reti nomino semplicemente il movimento di indire avanguardie educative con la scuola non si ferma noi come istituto abbiamo aderito immediatamente facevano già parte del del movimento e devo dire si sono attivate energie insperate si sono messi in campo webinar per sostenere non solo docenti ma anche gli stessi dirigenti e io parlo in prima persona uno stato facile traghettare la scuola in questi due anni verso una trasformazione digitale che non è solo una questione tecnologica è una questione eminentemente di approccio insegnamento apprendimento quindi non dobbiamo dimenticare tutti gli aspetti anche di carattere organizzativo diciamo interno tutta l'aspetto anche di tipo amministrativo contabile c'è stata una trasformazione della scuola in cloud veramente impensabile fino a un anno fa e quindi ecco certamente sugli esiti come dicevano dottor gavosto non abbiamo dati certi in questo momento di esiti dei test invalsi li vedremo tra qualche mese gli esiti finali di fine anno siamo scrutinando in questi giorni io vengo direttamente da scuola da uno scrutinio e abbiamo anticipati quest'anno e questi saranno un po una cartina di tornasole importante rispetto a due anni fa perché certamente i dati dello scorso anno non sono raffrontabili con quelli dell'anno precedente sappiamo tutti che abbiamo applicato delle modalità valutative assolutamente anomali peraltro io condivido perfettamente l'anno scorso non avremmo potuto e dovuto e quindi in maniera coerente credo abbiamo avuto una valutazione molto più morbida in prospettiva biennale come in questo momento insomma siamo stiamo cercando di definire più che della perdita di apprendimenti però in questo momento io mi preoccuperei come sottolineato della pre della perdita di relazioni o emotività che fanno la differenza in maniera molto molto sostanziale anche sugli apprendimenti per cui se noi sapremmo e non voglio rubare troppo tempo però se noi sapremo rilanciare questo nuovo modello di scuola io sono convinta che è una questione solo di poco tempo per carità non voglio contraddire le ipotesi però io ecco di questo non mi preoccuperei molto se riusciamo a rilanciare con i nostri bambini i nostri ragazzi i nostri studenti e studentesse verso ecco una self confidence maggiore sono convinta che arriveremo anche a buoni risultati un atteggiamento insomma improntato ad un cauto ottimismo professor bombardelli lei acquisito notorietà anche al di fuori del mondo della scuola per le sue metodologie innovative nelle lezioni a distanza lei uno youtuber no come mai le è saltato in mente mi scusi se mi esprimo così è saltato in mente ad un docente di utilizzare questi queste metodologie poco ortodosse quali risultati ha ottenuto intanto premetto che io ho cominciato a realizzare video su youtube a partire dal 2012 quindi tempi assolutamente non sospetti e non avevo certo idea che poi si sarebbe arrivati a una situazione complicata come quella che abbiamo vissuto recentemente l'idea mi è venuto perché quando ero all'università vi parla ormai di più di dieci anni fa 10 15 anni fa già allora alcune università all'estero caricavano dei contenuti multimediali che che avevo così visto mi erano sembrati molto interessanti e quindi quando poi sono a studiare a lavorare scusate le scuole superiori mi ha un po venuto spontaneo vedere se se ci fossero dei video in particolare di matematica per gli studenti del liceo e ho visto che mentre c'erano tante risorse valide di tipo magari testuale o siti web dispense lato video non c'era molto e qui mi sono un po lanciato con l'idea di realizzare dei materiali da usare in realtà con i miei studenti in classe tutti i giorni cioè dei materiali non pensati per sostituire quello che avveniva a scuola ma di affiancamento e rinforzo di quello che facevo in classe e cosa faccio di solito anche ciò che facevo per pandemia e cosa ho continuato in parte a fare durante la pandemia a volte diciamo così faceva una lezione in classe se vogliamo di stampo più tradizionale e poi usavo il materiale multimediale insieme a qualche esercizio da assegnare dopo la lezione per diciamo così ricapitolare le cose più importanti altre volte invece anticipavo il video ai ragazzi e ho continuato a farlo anche in tempo di pandemia così si facevano da soli un po un'infarinatura delle cose più importanti e si può utilizzare il tempo poi risparmiato in classe per fare attività più interessanti come problem solving lavori di gruppo che magari altrimenti non c'è modo di incastrare io condivido quello che diceva il dottor gavosto c'è la mia esperienza durante la dub e che è la lezione puramente frontale funzionano male soprattutto quando i ragazzi hanno diverse ore di diretta al mattino e quindi è quello che ho fatto come si daranno anche qui in trentino siano stati più fortunati che altrove quindi una buona dose di presenza l'abbiamo avuta perché buona parte dell'anno si è stati 50 e 50 quindi diciamo che a giorni alterni comunque gli studenti li vedevamo cercavo di dire utilizzare al meglio e fare fare in presenza le cose che vengono mai in presenza dove necessario una grande interazione e far fare al digitale quello che fa meglio nelle elezioni e fatte in dad secondo me la modalità sincrona è stata di grande aiuto io spesso magari da voi ragazzi da vedere uno dei video poi insegnavo alcuni esercizi per mettersi alla prova sulle cose che hanno visto poco prima nel video che dura per capirci dieci minuti e poi invitata al termine della lezione si discute un po di peso hanno fatto si sentono i dubbi e devo dire che questa modalità mi sembra che abbia funzionato abbastanza bene ho fatto una cosa simile anche nel corso di matematica generale che ho tenuto in bocconi quest'anno vi abbiamo usato molti materiali multimediali in questo da prevalentemente asincrono e ho introdotto delle ditte settimanali dedicate non tanto alla spiegazione chiara in buona parte spostata su dei video preregistrati e ottimizzati ideali per essere fruiti a distanza meglio di una lezione in diretta invece usavamo la diretta per chiarire i dubbi chiacchierare anche sentire come stavano i ragazzi anche quest'anno come diceva laura un'altra i problemi è stato anche tener d'occhio l'umore delle truppe oltre che quello che diciamo così imparavano e portavano a casa io penso in generale che siamo passati da una situazione pre pandemia in cui il digitale aveva avuto faccio un discorso medio generico è c'erano realtà di assoluta eccellenza anche prima era mediamente bassa permeazione no all'interno delle scuole e poi con la pandemia siamo passati a un eccesso inverso in cui di colpo cerea mediamente troppo digitale spero che in futuro si vada verso una situazione equilibrata in cui ci sia più presenza è più digitale e si faccia fare alla presenza quello che viene bene in presenza e si usi il digitale in maniera strategica come supporto integrazione di quello che poi si fa in classe speriamo che si vada in questa direzione io penso che sia l'approccio vince anche un po blended se vogliamo vedremo cosa succederà per concludere voglio dare un messaggio un po positivo veramente allarmanti alcuni dei dati mostrati prima fanno veramente tanto pensare speriamo ovviamente che che la situazione sia meglio di alcune delle previsioni peggiori ovviamente lo scopriremo con i dati che arriveranno con meno c'è anche io penso che abbiamo cercato un po tutti di fare il possibile per sacrificare qualsiasi sacrificabili quest'anno è vero che sono stati persi dai pezzi si è fatto mediamente meno e indiscutibile questo però confido che ogni docente abbia fatto del suo meglio per tralasciare le cose secondarie nella sua disciplina quelli che passatemi il termine erano più sacrificabili e abbia cercato di mantenere da una parte le cose veramente importanti della disciplina e anche dall'altra la socialità e il buon umore dei ragazzi che resta fondamentale per fargli imparare le cose grazie katarina werner lei si è applicata soprattutto allo studio delle conseguenze della pandemia in germania che cosa che cosa è accaduto in germania i quali sono state le conseguenze delle restrizioni applicate nelle scuole abbiamo una situazione in cui abbiamo dati sul rendimento è però non siamo ancora riusciti lo vogliamo fare vogliamo cercare di capire anche che cosa è successo ai ragazzi interrogando chiedendo ai genitori quello che è successo è stata di avere una riduzione nelle interazioni tra studenti e insegnanti e durante il primo lockdown in germania abbiamo visto che solo il 6 per cento dei genitori hanno risposto che i ragazzi seguivano queste elezioni ind ad una situazione naturalmente difficile rispetto alla normale situazione nel corso del tempo questa percentuale è arrivata al 26 per cento e dunque l'anno scorso è stato veramente difficile questa situazione dobbiamo aumentare l'interazione siamo riusciti a migliorare un po ma ancora non abbastanza nel nostro studio ci siamo focalizzati sull'esperienza che hanno avuto i ragazzi durante il lock down e durante la chiusura delle scuole e abbiamo visto che ragazzi che prima avevano un basso rendimento prima della pandemia avevano veramente ancora più problemi nello studiare da soli abbiamo sentito gli esempi di prima con gli insegnanti che devono cercare di appunto coinvolgere i ragazzi abbiamo visto che per esempio se l'insegnante mandava gli esercizi dello studente e guardava i video prendeva quegli esercizi li faceva ma abbiamo visto che i ragazzi che erano al di sotto di un certo rendimento facevano ancora più fatica ad adattarsi a questo formato abbiamo visto comunque un maggior coinvolgimento dei ragazzi abbiamo visto che questo ha avuto un influsso buono sui sugli studenti però al contempo abbiamo visto i ragazzi che hanno avuto più problemi di altri e in generale guardando ai dati abbiamo chiesto ai genitori se pensavano che i loro ragazzi imparassero di più o meno con la dat o con la presenza e abbiamo visto che la gran per la gran parte delle risposte i genitori hanno detto che in pratica i ragazzi imparavano di più a scuola e questo vale naturalmente di più per i ragazzi che avevano delle difficoltà e poi abbiamo visto una quota di ragazzi che invece imparavano bene a casa è una delle sfide è che c'è una disparità rispetto a questa situazione perché alcuni ragazzi appunto sono riusciti ad imparare di più altri invece hanno perso in termini di rendimento e quando si tornerà a scuola bisognerà cercare di ridurre queste disparità gavosto dunque abbiamo ascoltato la sua analisi insomma abbastanza preoccupante ma che cosa si può fare per risolvere queste questi problemi per andare avanti per guardare avanti beh diciamo un po di cose sul da farsi avevamo già sentito tre interventi che aveva appena ascoltato compreso l'ultimo e caterina che mette in luce come effettivamente come dire diversi gruppi di studenti abbiano un certo senso necessità di risposte differenziate perché chiaramente l'effetto della pandemia è stato molto diverso da studente a studente cosa si può fare essenzialmente direi cercare di recuperare c'è una volta che avremo certificati ma sappiamo che purtroppo l'effetto è stato generalizzato cioè quasi tutti gli studenti hanno subito comunque una perdita sia diciamo nelle competenze emotive si sa che in quel diciamo più legato allo studio delle materie diciamo in competenze più di tipo cognitivo avviare un percorso di recupero si era parlato se ne parla tuttora diciamo nel piano estivo di recupero in realtà non sembra che le scuole il ricordo sempre a tutti che parlare di scuola in trentino è molto particolare perché appunto io bazzicato un po la scuola in trentino scuola trentina è una scuola di assoluta eccellenza nel paese quindi quando vado in qualunque altra regione parla di sì ma in trentino fanno così agenti di certo un trentino fanno così il resto dell'italia in come dire considerato appunto trentino e questi dati un'isola felice insomma avete anche abbiamo anche capito perché nel resto d'italia ci sono situazioni come dire sicuramente molto più gravi quindi recuperare significa probabilmente partire subito cercando di recuperare almeno l'aspetto di socialità e durante l'estate quindi il piano e diciamo estivo qui purtroppo non moltissime scuole stanno aderendo e poi se dovessi dare io una ricetta secondo me sarebbe importante che almeno a livello di scuola primaria che è stata la più duramente colpita insieme all'infanzia a livello di scuola media e soprattutto per i ragazzi che hanno patito maggiormente più svantaggiati adottare un tempo pieno questo ci aiuta come dire a recuperare diciamo il ritardo che hanno accumulato quindi quella secondo me sarebbe la vera grande battaglia da fare laura zoller qual è la sua abbiamo studio che lei ha coltiva un certo ottimismo per quel che riguarda il futuro della scuola il futuro dei ragazzi soprattutto degli studenti che cosa si può fare per recuperare il cattivo quanto aprire le scuole io li terrei aperte 24 ore su 24 possibilmente non facendo scuola come nel modo classico si intende ma dando opportunità io credo che anche il piano scuola con i pon che peraltro proprio in questi giorni stanno per essere approvati sono stati valutati anche noi abbiamo aderito per il massimo delle potenzialità che erano previste possono davvero aprire delle interessanti opportunità sono attività extra curricolari quindi opportunità che vengono dati tenendo aperti i laboratori tenendo aperte le progettualità le varie attività che possono essere offerte ai ragazzi in questo modo si vanno sicuramente rafforzando quelle competenze soft skills di cui si parlava che sono indispensabili ma si fanno anche ad accrescere in maniera molto più coinvolte proprio sorbo martelli ne ha parlato prima ma anche la nostra collega ne aveva parlato il fatto che si motivino e coinvolgano i ragazzi nel fare nell apprendere in maniera attiva e la centralità dello studente non deve essere semplicemente uno slogan ma deve essere qualcosa di agito se riusciamo a trasformare le scuole con quest'ottica tra l'altro vedo anche qualcuno presente in sala con questa apertura forte al territorio e questa osmosi che le scuole possono avere dagli altri enti territoriali che sono le aziende centri di ricerca all'università sto parlando della scuola secondaria ii grado che è il segmento che conosco maggiormente ma vale anche per il primo ciclo mutatis mutandis ovviamente perché si ha a che fare con altri livelli insomma no di apprendimento e di socializzazione e questo potrebbe davvero consentire di fare la differenza ci è voluta una pandemia per mettere al centro la scuola bene ben venga l'importante che insomma da questo si riparta credo che anche il patto per la centralità e la priorità della scuola sottoscritto dal ministro bianchi in questi ultimi tempi con anche le parti sociali segni una strada sono convinta e ci fa piacere insomma che anche in trentino si possa essere un laboratorio magari anche in qualche modo facilitato la nostra autonomia e l'autonomia delle istituzioni scolastiche io ribadisco questo perché è fondamentale potrebbe forse essere un elemento che ci consente di fare anche qualche passo in più e di essere forse anche di sprone di di stimolo per per altre realtà che in questo momento magari appunto come sottolineato non sono così facilitate a questo proposito ricordiamo che noi abbiamo un abbiamo livelli di dropout molto inferiori al resto d'italia è decisamente già al di sotto di quelli che sono gli obiettivi del 20 20 quindi sicuramente ci aspettiamo delle criticità però ecco io credo che un territorio come il nostro dovrebbe anche saper reagire in maniera assolutamente positiva per farsi carico come dicevo prima rilanciando in alto lombardelli insomma la scuola le ferite ne ha subite le cicatrici resteranno ma resterà anche mi par di capire qualche cosa di positivo se guardiamo al futuro che cos'è se questo aspetto positivo al quale possiamo guardare a me piace sempre vedere o cercare di vedere gli aspetti positivi e chiaro che ci sono state delle criticità ed è chiaro che ci saranno delle cose da recuperare però il salto in avanti che c'è stato a livello di uso delle tecnologie assolutamente enorme nell'ultimo anno e mezzo e quindi sicuramente diciamo l'ingresso del digitale e delle tecnologie nella scuola è una cosa positiva che secondo me dovrà essere messa a regime e se ci pensate a un po strano che non ci fosse prima nel senso che poi nel mondo del lavoro ormai in quasi qualunque professione non si fa uso delle tecnologie i ragazzi fuori la scuola hanno sempre lo smartphone in mano quindi non è che siano diciamo fuori dagli internet per capirci a scuola c'era questa bassa permeazione adesso è arrivata come dicevo prima anche in maniera eccessiva speriamo che questo re altri lo vedo un elemento molto positivo giusto per fare alcuni esempi tutte le piattaforme per la gestione della didattica che sono state introdotte sono di grande aiuto e spero che restino e vengano utilizzate al meglio la tua famiglia e una cosa che in tanti genitori hanno apprezzato molto ho visto la possibilità di fare i colloqui e parlo più per gli stand più giovani online cioè non è più necessario pensare che il genitore prenda magari un permesso di alcune ore dal lavoro per venire a parlare 5 10 minuti quel docente si può tranquillamente se il genitore lo desidera pensare di fare questo con una video chiamata per gli gita le ha consentito di ottimizzare molte riunioni so che alcune riunioni che non necessitano davvero la presenza parlo magari nel backstage diciamo lato docenti si può continuare secondo me a farle in digitale e comunque oltre all'ingresso del digitale per ricollegarmi a quello che diceva laura che condivido spero che si comincia anche a lavorare oltre che diciamo sulla tecnologia e sul modo in cui si fanno le elezioni anche su che cosa raccontiamo perché io vedo uno a uno skill mismatch sempre più marcato mano mano che andiamo avanti tra il mondo del lavoro è il mondo della scuola in parte dell'università e quindi se magari a cominciare dalle attività extra scolastiche laura diceva apriamo le scuole il pomeriggio cominciamo a introdurre anche alcuni elementi diciamo che vanno in la direzione di ridurre un po questo gap che poi ha delle conseguenze anche economiche credo che siamo cosa assolutamente positiva e mi auguro che accada e che si cominci anche proprio lavorare su alcune cose che a scuola non entrano ma dovrebbero entrare faccio un esempio che così vedo sul campo con i miei studenti l'educazione finanziaria è una di quelle cose che non c'erano e poi spesso i ragazzi parlano di quello che leggono online el e cripto valute tra non sanno davvero di cosa stanno parlando e quindi anche cominciare a fare una riflessione oltre che sul modo e sulle tecnologie anche su cosa raccontiamo cominciando magari a recuperare sensi senza sacrificare necessariamente il resto no ma recuperare in quei settori dove c'è un pochino da recuperare katarina werner la germania un'immagine di efficienza di apertura verso la tecnologia dai suoi studi dalle sue osservazioni studenti e famiglie tedesche come hanno accolto l'obbligo di utilizzare queste particolari tecnologie queste nuove tecnologie nell'ambito scolastico anche se la germania vanta molte competenze in generale abbiamo affrontato la pandemia poco preparati dal punto di vista tecnologico la popolazione tedesca in generale è stata meno versata sul versante tecnologico rispetto a tanti altri paesi e questo vale anche per le famiglie e oltre che per i docenti sicuramente vediamo anche dai nostri dati il fatto che c'è stato un grande progresso e molti studenti hanno migliorato le proprie competenze tecnologiche durante la pandemia proprio perché sono stati obbligati quindi c'è stato un miglioramento delle infrastrutture tecnologiche c'è stata una sorta di upgrade delle tecnologie laddove possibile per poter continuare a frequentare la scuola nel modo migliore durante il momento di chiusura degli edifici scolastici ecco che in germania si sono visti grandi sforzi per mettersi al passo dal punto di vista tecnologico ma partendo da un livello abbastanza basso devo dire e mi fa molto piacere sentire parlare di ottimismo da da elia bombardelli per esempio in relazione al fatto che adesso si può sfruttare questo miglioramento tecnologico andando avanti bisogna stare molto attenti a cosa vogliamo tenere di quello che abbiamo sviluppato e cosa invece no all'interno del nell'ambito tecnologico in generale perché ci sono tanti formati che possono darci dei buoni risultati a colora ecco puntiamo su quelli per andare avanti e per capire bene che cosa faccia bene e che cosa no che cosa sia positivo e fruttuoso e cosa no e ritornando allo studio che abbiamo condotto per rispondere alla sua domanda posso dire che in germania abbiamo avuto una serie di programmi che hanno cercato di colmare il gap che c'era e che si è creato per esempio durante i periodi anche di vacanza o di pausa rispetto alle elezioni ma queste sono cose e soprattutto portate avanti dalle famiglie per cui i genitori magari con un buon background dal punto di vista del livello di istruzione è anche delle capacità di reddito hanno cercato di ovviare all insegnamento che non avevano avuto i loro figli per la chiusura della scuola ecco questo anche secondo me dovremmo tenere conto andando avanti perché si è si apre uno spazio di opportunità ma consideriamo anche questo aspetto perché se non abbiamo una risposta coordinata forte e solido ma per questo supporto extra che dobbiamo dare possiamo finire per avere una situazione in cui viene lasciato alla responsabilità dei genitori recuperare il terreno perso dal punto di vista dell'apprendimento e allora chi ha la possibilità di intervenire darà ai propri figli delle possibilità migliore squadra ad altri che non possono che non possono fare ritornando a quello che diceva il dottor gavosto devo dire che in germania l'impatto è stato generale nel senso che tutti hanno fatto un po meno gli standard richiesti sono stati un po abbassati in generale bisogna comunque stare attenti perché sappiamo sulla base della letteratura del settore che una serie di competenze per esempio le competenze matematiche la comprensione di ciò che è la probabilità per risolvere il problema i problemi in generali non è l'unico problema che dobbiamo affrontare ma in generale una mancanza di competenza in tanti ambiti che dobbiamo affrontare allora bisogna sviluppare delle policy che affrontino tutti gli aspetti abbiamo ancora a disposizione poco più di cinque minuti vorrei fare una domanda unica a tutti comincerei da katharina werner e cioè a suo giudizio quale come è meglio investire un eventuale no un'eventuale fondo nella scuola per migliorare la situazione e di cosa c'è davvero bisogno e in germania di quale iniezione di liquidità c'è bisogno per migliorare la scuola in germania una barriera e la burocrazia tanti soldi sono stati messi nella scuola ma è un problema quello della burocrazia capire come poi i soldi vengano investiti forse il processo burocratico dovrebbe essere più snello poi quali programmi dovrebbero essere finanziati in particolare beh la cosa importante secondo me è la formazione degli insegnanti in modo che abbiano gli strumenti migliori a disposizione per fare delle belle elezioni magari anche informato blanchett e poi magari programmi a sostegno degli studenti che magari sono più deboli ecco che magari a casa non hanno il sostegno che sarebbe necessario ecco questo secondo me sarebbe la via da seguire e allora infrastrutture tecnologiche formazione degli insegnanti nelle realtà dove c'è maggiore bisogno prima di tutto l'infrastruttura tecnologica quella 21 emergenza in certe realtà e bisogna assolutamente intervenire opportunità di formazione per i docenti e qui credo che la dottoressa gialle sarà d'accordo come anche scherma investire nella carriera dei docenti c'è dare al docente la possibilità di formarsi e anche però di avere riconosciuto un eventuale sforzo per mettersi in pari migliorare fare delle lezioni di maggiore qualità provare a carriera dei docenti che non c'è secondo me andrà in qualche modo diciamo affrontato prima o poi e in terza misura generare maggiori opportunità per gli studenti nelle scuole magari appunto dando la possibilità di fare dei viaggi mettendo in contatto le scuole con il mondo del lavoro le aziende e anche contaminazioni esterne virtuose quindi queste tre voci penso che siano la priorità la zona come spendere bene i soldi nella scuola investire innanzitutto e quindi comunque insomma che anche le risorse siano molto significative anche io andrei nell'ordine formazione docenti infrastrutture e quindi poi investimenti anche sta pensando la parte tecnologica e scientifica che deve essere assolutamente all'altezza dell'innovazione che continua e direi che comunque pensare proprio di investire nella carriera dei docenti nella valorizzazione dei docenti in una nuova governance anche che la scuola necessita con il middle management di cui si è sempre parlato ma che è una necessità proprio per cambiare modello per riuscire ad essere particolarmente performanti ovviamente non dimentichiamo che necessitiamo anche di ambienti di apprendimento assolutamente sfidanti e competitivi in un ambiente di questo genere dove fossero davvero dove fosse piacevole andare a scuola perché diventa qualcosa di assolutamente positivo io non temo che i nostri ragazzi resteranno indietro andrea gavosto investire nella scuola e un po come mettere i soldi in banca noi sicuramente mettere più che mettere i soldi in banca cioè la diciamo l'investimento in istruzione lo sappiamo il miglior investimento diciamo che questo paese possa fare per le generazioni future e devo dire per esempio nel pnr famoso recovery plan effettivamente sono 20 miliardi poco più di 20 miliardi investiti e almeno sulla carta le priorità sembrano quelle giuste quello che abbiamo sentito ambienti di apprendimento e li c'e molto da fare perché vede conto che l'età media diciamo dei nostri edifici scolastici supera 50 anni sono quasi tutti risalgono diciamo agli anni 70 inizio anni 80 quindi hanno bisogno di maggiore sicurezza maggiore sostenibilità ovviamente e soprattutto vanno ripensati anche con idea pedagogica di dati avrei sono tutte fatte per una forma per un diciamo l'istruzione di tipo trasmissivo e poi indiscutibilmente la formazione soprattutto iniziale dei docenti su cui abbiamo questo buco enorme noi sappiamo rispetto anche agli altri paesi investiamo troppo poco nella formazione alla didattica i nostri docenti sono molto bravi ma sulla conoscenza della disciplina nella materia ma di fatto con qualche eccezione però non viene richiesta una formazione sui comici insegna e questa è una cosa che alla lunga non può andare la formazione però deve essere accompagnata e mi riferisco perché stato detto prima di me dà anche un po di riforme di cui si parla nel pnr tipo l'introduzione a carriera dei docenti un sistema di reclutamento dei docenti che si sia un po meno meccanico macchinoso anche ingiusto profondamente come quello attuale bene parlare del futuro della scuola e parlare del futuro di una nazione di tutti noi abbiamo concluso questa questa tavola rotonda dedicata appunto alla scuola interrotta io ringrazio le persone che ci hanno seguito via streaming le persone che sono state qui in sala anche perché è davvero piacevole potersi guardare finalmente negli occhi grazie a tutti e buona serata
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