Il Chiodo d'Oro. Come si intercettano le tendenze? Conversazione con un trend setter
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Il Chiodo d'Oro. Come si intercettano le tendenze? Conversazione con un trend setter
Cosa fa un cacciatore di tendenze? Quali sono i suoi metodi di lavoro? Come nasce una nuova tendenza? Ne parlano Alessandro Garofalo, fisico, e Domenico Fucigna, fondatore di Tea Trends. Introdotti da Fausto Manzana, presidente di Confindustria Trento, e incalzati da video e musica, grazie ai contributi di Luca Cattoi, imprenditore e creativo e Flavio Zanon, musicista, i due approfondiscono gli aspetti scientifici del lavoro del Cool Hunter.
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Carico la benna. Pronti? We are ready. Buonasera. Buonasera e benvenuti a un altro evento di Confindustria Trento. Grazie per essere qua. È un piacere e un onore accogliervi in questa splendida sala del nostro Castello del Buon Consiglio. E oggi cosa affrontiamo? Cosa affrontiamo? Affrontiamo un tema, a mio dire, particolarmente affascinante. Come si studiano, come si intercettano, come si creano le tendenze. Ecco, questa sera lo scopriremo con Alessandro Garofalo e degli ospiti poi anche qualche piccola altra sorpresa perché Alessandro è sempre scopiettante per cui io lascio immediatamente la parola a lui abbiamo i tempi contati, al minuto abbiamo iniziato al minuto termineremo. Grazie ancora per essere qua con noi stasera sabato sera. Grazie. Buonasera a tutti. Direi di partire subito senza preamboli perché tra un'ora viene tagliata la corrente non riusciamo neanche a uscire. Indubbiamente è un format un po' particolare che abbiamo messo a punto. Oltre a personaggi strani e loschi come i due che avete di fronte altri invece molto più prestigiosi che saranno con noi. E' un'intervista spettacolo cominciamo subito con l'ospite che ancora non si è visto chiamiamolo con un applauso Domenica Fuciglia Presidente di Teatrend Presidente di Teatrend che festeggia proprio quest'anno 25 anni della società che si occupa di tendenze. Quindi un universario, io 28 della mia diciamo prima 22 o 23 Baricco. Quindi siamo quella generazione che 28 anni fa si è messa a fare qualcosa. Io sono un pochino più giovane. Infatti già un altro ospite si sta rilevando. Comunque sono affiancato da Luca Cattoi un applauso di Graffiti ex Presidente Giovaniprenditori. Autore fra il resto di un bellissimo libro anche per l'ospite improvviso Click Economy. Bisogna essere Vanna Marchi, voglio dire a questo punto o qualcun altro delle vendite telefoniche che sorvoliamo. E poi c'è anche con noi il maestro Flavio Zanon che è il PM di Rovereto, grazie. E avremo anche un ospite speciale che non è live lo diciamo subito, perché ci sta ascoltando fra il resto. È anche una bella sorpresa. C'è Alice Avallone che è una docente, non solo docente della Unione una delle più grosse esperte di Smaldata ha scritto due libri bellissimi, Data Stories People Watching in rete, che sarà un po' il controaltare che ci sono le sfressioni per il nostro amico. Quindi questo è lo spirito di quello che abbiamo intorno. Partiamo subito. Prima domanda. Abbiamo dato il titolo a questa serata. Questa è la vigilanza, non siamo noi. Dico, con tutti gli effetti sonori, ha preparato l'elicottero non lo sapevo, non è l'elicottero, perfetto. Prima domanda, c'è un titolo strano di questa serata che è proprio il chiodo d'oro, facciamo vedere anche 25 di questi che sono manuali di tendenze utilizzati dalle varie aziende ma il perché il chiodo d'oro ti abbiamo fatto una sorpresa cioè ce lo dici tu stesso vediamo come, regia hai un commento a te stesso, fa anche figo, puoi fare un commento a te stesso commento a me stesso, buonasera a tutti intanto, ma sai sì ho lasciato ho lasciato la frase in sospeso e quindi lì andrebbe conclusa cioè quali sono i materiali, i reperti, gli elementi e che caratterizzano l'epoca in cui stiamo vivendo che è stata certificata dalla commissione internazionale di stratigrafie quindi noi da qualche anno viviamo in una nuova epoca in una nuova ra geologica che è caratterizzata dalla presenza prevalente di alcuni materiali reperti e così via elementi eccetera l'aspetto curioso ma anche diciamo non non tranquillizzante è che questi reperti sono plastica, calcestruzzo, materiali radioattivi eccetera eccetera per cui questo diciamo è quello che noi lasciamo gli archeologi del futuro quindi questa è epoca che è iniziato ufficialmente nel 2009 appunto la commissione internazionale di stratigrafia ha accertato, ha certificato che viviamo da quell'anno in una nuova epoca e quindi la precedente l'olocene che era, che è durata pochissimo perché l'olocene è iniziata con l'ultima grande glaciazione 12 mila anni fa e le epoche precedenti duravano tutte molto di più, questa è durata 12 mila anni questa che è iniziata appunto solo una quindicina di anni fa rischia di essere già superata, rischia di essere già superata e quindi le ere si stanno rincorrendo veramente a tempi molto molto incalzanti, naturalmente durano precedenti, è cambiata anche molto la nostra capacità di leggere appunto i segnali di cui parleremo dopo segnali che in questo caso sono molto forti non sono segnali deboli. Grazie in questa conversazione tu vedi noi due siamo Gianni e Pinotto insomma insieme, abbiamo un ruolo diciamo mi piace ricordarlo come l'angelo di Giotto se avete presente la cappella degli Scrovegni, mi ha sempre colpito questo ho avuto la fortuna di vederlo durante il restauro quindi salendo sull'impalcatura cosa che invece non è possibile in periodo diciamo normale quindi vedere vicino perché mi piace perché è l'angelo che srotola il firmamento che è il vero protagonista e i protagonisti siete voi, sono gli ospiti, sono le aziende quindi noi siamo i piccoli grilli parlanti diciamo lateralmente. Allora il dialogo di questa sera è strutturato, ormai quindi di 55 minuti, è strutturato in tre parti professione del culanter, i metodi di lavoro, esempi concreti diciamo e conclusione, una piccola regola per il pubblico vi dovete distrarre, distrarre vuol dire usate i cellulari, di solito nei corsi si dice chiudi il cellulare ho fatto un lavoro una volta alle poste e mi ricordo c'era il direttore innovazione che quando faceva le riunioni passava col cestino di limini raccoglieva i telefoni dei dirigenti li metteva fuori dalla porta e si faceva la riunione cioè già anticipavano delle cose, era dopo passer, era quel diciamo periodo là. Allora la regola è di distrarsi navigando in rete per attivare diciamo la serendipità perché poi la creatività e la capacità di cogliere serendiboli si attiva con la serendipità, è stato ospite ieri proprio Oscar Farinetti che ha scritto un libro su questo che è molto interessante appunto sulla serendipità. A proposito di questo parto con una piccola diciamo lettura di un post che ho fatto diciamo qualche anno fa e nel 2014 usciva per i tipi di Adelfi la traduzione italiana di Spillover l'evoluzione delle pandemie scritto da Davin Quan Man, l'autore lo scrisse due anni prima e in tempi non sospetti. Ma in cinque anni nessuno ha detto niente pur essendoci materiali ma oltre che nessuno c'è un altro personaggio e scrissi, parlando di futuro non posso non parlare di Domenico Fuccini amico di lunga data ed esperto di ricerche previsionali che allora da vent'anni quindi oggi è diverso, ridige uno scenario diciamo biennale. Andiamo al sodo, in questi ultimi anni in particolare ha intuito la grande bellezza come esempio di un'estetica emergente un anno prima che vincesse l'Oscar, ha intuito Grand Hotel Budapest che ha vinto quattro Oscar, ha inanticipato la paura della follia inteso come atto terroristico folle che sconvolge le vite delle persone normali molto prima che si verificassero i fatti di inizia. Negli anni scorsi ha intuito animali come noi, la tendenza oggi soprattutto post pandemia del rapporto con gli animali in casa e infatti se guardate il numero delle polizze assicurative per animali ha incrementato al massimo dopo la pandemia come essere umani con tutte le conseguenze di mercato. Hai anticipato il triunfo del cibo sette otto anni fa come argomento diciamo di interesse universale, con artieri futuri avevi evidenziato l'esigenza del saper fare. Quindi diciamo che c'è una tua capacità facendo questo mestiere che ora ci spiegherai diciamo di leggere chiavi del futuro, ma c'è un altro personaggio del passato che ha letto chiavi del futuro forse anche molto meglio di noi. Regia dovremmo averlo in cantiere. Le foto sono tutte frutto suo di intelligenza artificiale ma chi ha... No, noi siamo intelligenti, noi siamo intelligenti che utilizziamo bene la deficienza intellettuale, insomma, della parte informatica, no, non è vero e quindi ci divertiamo a fare questo, ma è un personaggio particolare, abbiamo una domanda da fare al pubblico, forse possiamo distrarvi. Prima di tutto c'è bisogno di alcune istruzioni d'uso, non so se ancora l'avete usato, basta inquadrare quel cellulare il QR code o andare su questo sito menti.com la domanda che vi facciamo è quella di, secondo voi, chi ha detto queste parole? Fra un attimino vedremo i risultati. Un piccolo esame di storia. Vi lasciamo il tempo di collegarvi. Ed italiano, esatto. Poi vediamo con il cloud come funziona. Vediamo se funziona. Ok, funziona. Però bella anche Nostradamus, perché no? Perché no? Ho un po' in vantaggio Nostradamus, incredibile in questo momento. Marco, bellissimo. Mattarella, perché no? Galilei, interessante. Però Nostradamus ancora vince, interessante. Nostradamus vince, interessante. Asimov, ci siamo. Mattarella? Mattarella. Diciamo che c'è quasi un parimerito, ma era Leonardo da vinci, tanto per essere chiari e dare la voce a tutto. Allora, parte prima la professione di Kulanter. Mi diverto e quindi se andate in rete e cercate le professioni, LinkedIn, tra cui anche la mia, ma io leggo ultimamente. Imprenditore liquido, parlo lei, Presidente, quindi probabilmente c'è il solido, il volatile anche, non lo so. C'è l'esperto di benessere digitale, tutto preso dalla rete, direttore del Dipartimento di Scienze delle Performance, digital evangelist, esperto di resilienza, esperto di sapienza finanziaria, training, charismatic communication, mentalista, fluidificatore di business, scrivo racconto, vedo gente, questo almeno si capisce cosa fa, uso strategie narrative, aiuto gli altri ad amare il proprio lavoro, spacciatore di speranza, Ted Speaker, fighissimo, è diventato un mestiere. Questo è quello che preferisco. Te paghi per Anar e te lo metti come referenza, perfetto, facilitatore di respiro, ispiro fioriture e così via, a parte le battute. E' semiserio, perché è vero, sono queste le professioni, ma questa sera parliamo di una professione particolare, che è la tua. Kulanter, che non è una parolaccia, lo dico per chi non forse Trentino, Trendsetter e Urban Watching. Vi faccio vedere sull'effetto Kul e farà piacere al nostro ospite, io ho ancora in versione regionale il primo questo, della Apple, e mai usato, c'ho la scatola, ancora con i cavi bloccati. Secondo me vale già qualcosa. Vale qualcosina, anche qualcos'altro che vedremo dopo. Questa parola è stata introdotta, quella di Al Kulanter, circa nel 2000, da Malcolm Gladwell, l'autore di Fori classe e altri libri, diciamo interessanti. Però nel 2001-2002 abbiamo trovato un reperto archeologico, quindi attenzione a quello che viene detto, di pochi anni dopo della Rai, con un giovanissimo e bellissimo Andrea Pezzi, ma con un giovanissimo Pirla come Mecca. E' bellissimo. Lo lasciamo stare. Andiamo a vedere cosa diceva Andrea Pezzi. E qui ntriamo nel vivo della serata. Si va a cercare le nuove evidenze, anche per i libri. Per il lavoro dei libri. E andiamo in un unico questo attività. Sì, infatti siamo trovato un filmato, lo trovato su un sito. Adesso, vedrai che... Un dettaglio interessante? C'è un dettaglio che va in giro. Adesso vediamo la persona, la popola, e va in giro a fotografare Le popole che vi direi particolarmente... Cura. Cura è una cosa difficile. Forse è similare... Insomma. Infatti sono fulmanti. Sì, si chiamano fulmanti. Insomma, delle persone che vanno in giro a cercare delle cose diverse qualsiasi modo. La popola, come in questo caso. Poi il periodista, per esempio, la ripete molto vealdante. Oppure i libri. La popola, per esempio, è in giro che sono fulmanti. Poi le popole sono interessate. E loro ci pensano che non sono fulmanti. Non sono fulmanti perché sono un po' dei caribubo. Sono dei caribubo che hanno sentito a Castagno la storia che stia succedendo. Mi dovrebbero, secondo me, rifercare, non mi manchi, che c'è questo libro, no? No, non è un libro, non è un libro. È un libro abbastanza diffuso. Sì, in realtà vanno in giro a cercare le nuove malattie, le sensi sociali e le sceglie. Le nuove esperonze, le qualità, le qualità. Non mi riconosco, comunque. E' un po' di anni fa. Ecco, oggi questo mestiere è diverso. Vediamo un maquillage che lui ha preparato, l'abbiamo chiamato tre per tre. Cioè sono i materiali video che chi fa questo mestiere usa poi per dare elementi agli stilisti, o chi per loro, nei vari settori mercelogici, di quello che succede nel mondo. Spariamo una di queste per far vedere in vent'anni cosa è successo. E poi, pronto, la domanda di Avalone. E' un po' di anni fa. Ecco, oggi questo mestiere è diverso. Vediamo un maquillage che lui ha preparato, l'abbiamo chiamato tre per tre. Cioè sono i materiali video che chi fa questo mestiere usa poi per dare elementi agli stilisti, o chi per loro, nei vari settori mercelogici, di quello che succede nel mondo. Spariamo una di queste per far vedere in vent'anni cosa è successo. E poi, pronto, la domanda di Avalone. E' un po' di anni fa. E' un po' di anni fa. E' un po' di anni fa. E' un po' di anni fa. E' un po' di anni fa. Ecco, una domanda non prevista. In uno di questi quadranti, cosa succede? Ce lo racconti brevemente. Quello che vediamo in quel microvideo, cos'è di un lavoro? Questa è una raccolta e una sintesi del miglior immaginario che è stato prodotto in quel periodo, le miglior immagini, il miglior pensiero, anche che è stato prodotto in quel anno, che noi abbiamo raccolto, che abbiamo sintetizzato, che abbiamo distillato per ricavarne, in questo caso, una sintesi visiva. Qui, però, bisogna dire che la musica è la scelta, l'intelligenza artificiale. Questa è nostra. No, siccome l'intelligenza artificiale, forse sapete, lo sapete, ma, ne parlavamo prima, produce solo cose tristi. Questa è proprio una caratteristica. Perché, lavorando sui grandi numeri, i grandi numeri sono tristi. E l'immagini sono brutte. E quindi, questa musica, infatti, era un po' triste. Infatti, pensavo che all'avesse scelto l'intelligenza artificiale. No, no, comunque, quindi, è una sintesi di questa musica. Quindi ha lo scopo, poi, questi video avevano, hanno tuttora, perché li produciamo ancora, ha lo scopo di, diciamo così, in fase di presentazione, di tendenza, insomma, di una ricerca 3D, diciamo, destabilizzare, di scuotere un po' le persone, di farle uscire dal loro mindset, insomma, dal loro punto di vista abituale o quello corrente, insomma, quello in cui si trovano, per entrare e prepararsi ad accogliere immagini che forse non avevano visto, insomma, anche i concetti che forse non avevano sentito o ne avevano sentito, magari, molto limitatamente. Altrimenti, se si parla di futuro, è molto facile parlare di cose che naturalmente non conosciamo quindi c'è bisogno, diciamo, di una preparazione. Quindi questi video hanno questo scopo. Preparare, anche se molto velocemente, insomma, la persona ha così ad accogliere un ambiente imprevisto, sconosciuto, insomma, no? Allora, ritorniamo sulla nostra carreggiata. Come ho detto, abbiamo la nostra ospite che era collegata, quindi, a Vallone, quindi Alice, con il primo piccolo contributo. Intanto lo salutiamo perché so che è, diciamo, collegata quindi ci sta osservando. Ciao Alice, siamo remoti anche noi. Grazie del contributo. Via. Il mio vestire è molto molto bello. Cosa faccio? Osservo le persone che hanno osservato. Le osservo mentre si muovono all'interno dei cosiddetti alti attività. Osservo i musi, i costumi, i luoghi, così come anche le loro tradizioni, i valori condivisi, le relazioni di anche le giardine. Osservo, quindi, tutte quelle impronte che lasciano su queste grandi terre emerse, che sono gli spazi di condivisione, i contenuti in rete. Queste impronte sono smordate sono dati per forni, sono dati entusiasmanti perché servono il nostro animo più umano, il nostro dato più umano. Lo fanno grazie proprio a un approccio umanistico ai dati, insomma, di essere facili, un'opera digitale. Questo vestire è anche, in parte, anche il tuo anche diverso. Un tuo commento all'affermazione. Sì, è diverso nel senso che questa è una parte, una parte diciamo iniziale, perché noi in realtà lavoriamo con le imprese, quello che otteniamo, ricaviamo, alla fine produciamo come risultato, è appunto una guida all'ideazione, allo sviluppo di nuovi prodotti. Siamo nati nel mondo della moda poi vedremo appunto un esempio. Quindi, alla fine, lo scenario viene rappresentato attraverso una selezione, una configurazione di elementi, insomma, un gruppo di contributi, di materiali che sono quelli che poi servono per sviluppare dei prodotti molto praticamente. Quindi, colori, naturalmente, prima di tutto, che è un linguaggio. Poi dopo, non so se avremo modo di approfondire, ma dovremmo starci per delle ore. Mi sembra che stasera forse non ce la faremo. Insomma, solo sui colori varrebbe la pena di rimanere veramente un bel po'. Perché, prima cosa che facciamo, compriamo sulla base del colore. Anche se andiamo a prendere un vino, prendiamo l'etichetta. A meno che non lo conosciamo, eccetera. Quindi, prima cosa che facciamo è di scegliere delle configurazioni di colori che ci ingaggiano subito, che ci catturano. Tranne un caso quando uno ha la moglie sommelier. Ah, ecco, no. Se ha la moglie sommelier, allora si va lì, si va più su sicuro. E quindi poi parlava, appunto, lei, di tecnografia digitale, che è un campo, uno dei campi che anche noi naturalmente indaggiamo, diciamo, lo chiamiamo web scouting o net scouting. Insomma, quindi è la ricerca che si fa sul web che ormai ha sostituito quasi completamente il desk. Quindi, prima tu parlavi di riviste, vedevo lì Monocle, che è una bellissima rivista che ha ormai una quindicina di anni che naturalmente prendevamo e consideriamo. Però, insomma, ecco, materiali cartacci. Adesso io avevo, insomma, o ancora, però degli archivi di riviste dalla fine degli anni 90 strepitosi. Ma adesso sta tutto in cui, naturalmente, anzi, non sta nel mio computerino, buonanotte. No, avevo veramente, insomma, pareti e pareti di riviste, di libri, eccetera. Adesso non li usiamo assolutamente più. Ci facevamo arrivare da, non so, da Tokyo, da Sudafrica, Sudamerica, decine e decine di riviste ogni anno, poi ci smettevamo lì a sfogliare, a leggere, eccetera, eccetera. Beh, adesso, naturalmente, si fa, come sappiamo tutti, un piccolo abbonamento online, due dollari, ricevi un pacco di robe che non finisci più. Ormai queste cose sono veramente totalmente differenti. C'è stata una rivoluzione che è quasi inimmaginabile. E quindi anche, appunto, il culanter, che poi è il cacciatore di tendenze, qui va la pena di aprire una piccolissima parente di cacciatori di tendenze, il culanter è un mestiere per giovani. Quindi io non sono più, ahimè, purtroppo, non sono più un culante. Non sono un transsector. E quindi sono uno che sceglie, diciamo, seleziona delle tendenze tra quelle che poi i cacciatori di tendenze, che i culanter, appunto, portano, insomma, ci portano. E quindi faccio un'operazione, diciamo, un po' successiva. E loro, ecco, hanno cambiato molto la loro esistenza, soprattutto anche dopo, negli ultimi anni qui, insomma, con gli eventi che sono accaduti, si è viaggiato di meno. Noi abbiamo molti punti di osservazione stanziali in diverse città, che quindi ci mandano documenti, immagini, quello che è. E poi adesso, attraverso, appunto, la rete delle università, io lavoro in un campus universitario, c'è una rete molto estesa, insomma. Adesso devo dire che reperire documenti, non solo non è difficile, ma è difficile casomai selezionarli e lavorarli, perché sono talmente tanti. Quindi l'information overload non è un'etichetta di moda, cioè è proprio vero, quindi siamo sovraccarichi di informazioni. E l'operazione da fare è selezionarli. Prima, invece, l'operazione da fare era trovarli, trovare dei dati, trovarli. Adesso l'operazione è proprio il contrario. Velocità e profondità, no, come diceva Baricco, quindi la capacità di oggi è quella di essere in profondo. Terza domanda. Ci sono tre abilità nel tuo mestiere che ho studiato leggendo i tuoi libri. Libri, più che libri, come li possiamo chiamare. Beh, questi sono i report della ricerca standard, che è lo scenario... Leggendo i tuoi report. Tre caratteristiche importanti, qui parlo soprattutto ai giovani, saper osservare, saper connettere tra di loro elementi apparentemente non correlati saper dare un significato. Questa è la caratteristica di chi fa questo mestiere. Puoi commentare queste riflessioni? Sì, allora, saper osservare, vale un po' quello che abbiamo appena detto. Adesso osservare è veramente difficile per lo stesso motivo che abbiamo detto poco fa. Quindi perché c'è troppa roba da vedere? C'è veramente troppa. Quindi osservare anche in questo caso significa soprattutto selezionare, significa eliminare il superfluo. Eliminare il superfluo anche lì non è facile perché, sapete, ultimamente ne parla anche il Papa, si parla di pensiero unico dominante, ecc. Se tu elimini il pensiero unico rimane quasi niente. Quindi no, se elimini, se togli le ridondanze, le cose inutili rimane pochissimo. Quel poco sono appunto smoldate, sono smoldate, sono quelle che da tempo si chiamano segnali deboli, li conoscete, ne si conoscono, segnali deboli sono proprio i semi delle tendenze, i primi segnali. I semi delle tendenze, cioè, stanno alle tendenze come un seme sta una pianta, ok? Quindi quello è il segnale debole. E, tra l'altro, il segnale debole mette, diciamo, noi ricercatori, al riparo dall'intelligenza artificiale, giusto Luca? Ci mette al riparo dall'intelligenza artificiale perché l'intelligenza artificiale lavora sui grandi numeri. Faccio un esempio molto concreto. Se tu chiedi all'intelligenza artificiale, scusa, quali sono i colori della moda del 2025? Lo chiedi a ChatGPT. ChatGPT ti dice, non posso saperlo. Io invece lo so. Questa è la differenza. Noi sappiamo quali saranno i colori moda del 2025. Perché? Scusa, abbiamo di noi e glieli diamo, no? Chiaramente. E quindi sarà così. Qualche anticipazione di un colore. Così ci compriamo. Ma, guarda, allora, io vivo a Faenza, forse qualcuno lo sa. C'è stato un giochino a Faenza in questi giorni. Ha avuto qualche problemino. Ma c'è stato un nostro ragazzo che ha inventato un pantone, un tono pantone. Lo trovate, perché è bravissimo, è geniale. E l'ha chiamato Lamone. E Lamone è il fiume che passa da Faenza, che è quello che ha fatto qui. L'ha chiamato Lamone ed è una foto del fango, che è una tonalità bellissima. Devo dire, è veramente bella. Cioè, è un colore neutro, cacchi, così terra, che, appunto, si presterebbe veramente a sviluppare delle bellissime collezioni. Comunque adesso diciamo che si va. I colori sono tanti, sono un centinaio. E adesso direi quelli centrali, insomma, quelli che poi si usano nelle collezioni, sono acite. Eh? Bravissimo, bravissimo. Proprio questo. Eh? Allora, proprio per questa sintesi, diciamo, che hai detto, ti volevamo proporre una parte video molto nota. Beautiful Mind. C'è un pezzo che spiega, secondo noi, questo mestiere. Regia. John Nash, matematico, economista. Beautiful Mind del 2001, guarda caso. Qua è il momento del pcipicci. Solo a lui riesce questo scherzo, ovviamente. Io non vedo neanche il caro del ossa maggiore con gli occhiali. Prima parte, quindi, del saper vedere. Seconda parte, quando deve trovare il codice. Parlando delle riviste che dicevi prima, questo è un approccio tipico cartaggio, no, che eravamo noi. Eh, bene, sì. Anche noi facevamo così quando c'erano le riviste. Facciamo queste operazioni e le facevamo. Lo spiegheremo. Per noi è un po' difficile. C'è un po' di conoscenza. C'è un po' di conoscenza. C'è un po' di conoscenza. E' un po' difficile. Ma, perché non c'è un po' di conoscenza. Perché non c'è un po' di conoscenza. Ecco, abbiamo usato questo spezzone di film proprio per interpretare quello che dicevi tu, ma per introdurre anche il prossimo tema, su cui magari possiamo anche un po' accelerare perché alcune cose le è anticipate, metodi di lavoro. Allora il tuo lavoro e quello dei tuoi colleghi è articolato dall'analisi di certe fonti che sono esattamente quelle che hai detto tu, field internazionali, analisi dei desk, net scouting e poi l'ultima riflessione era sul come e il cosa si osserva. Quindi la domanda era se poi riassumere un po' questo aspetto in particolare sul cosa e qui noi ti faremo due tre incursioni, diciamo, su questi aspetti. Parlando di città, mi piaceva far vedere al nostro pubblico alcune situazioni reali, diciamo, di vita vissuta. A te, quindi, come lavorate nella tua società? Allora, anche lì, sai, dipende sempre dall'oggetto della ricerca. La nostra, insomma la mia anzi, vorrei dire, perché adesso il mio socio è uscito proprio pochi giorni fa. Comunque, la nostra società di ricerca è, mi piace definirla, manifattura di ricerca. È una manifattura, quindi il nostro approccio è da produttori, non è tanto da ricercatori, quindi abbiamo in mente un risultato. Uno è una fase molto importante, adesso tra queste non l'abbiamo nominate, ma è una fase iniziale che è di fatto un metodo delfi, insomma, quindi c'è un panel di persone di cui ci fidiamo, ci si può fidare, molto preparate, che sono, che hanno la capacità di pensare, come si dice ultimamente, out of the box, quindi un po' fuori dagli schemi e così via. E queste persone, con queste persone, facciamo degli incontri periodici, insomma regolari, e ragioniamo su quello che vediamo. Quindi c'è bisogno, perché, proprio perché in questo momento, c'è bisogno veramente di selezionare, selezionare, perché c'è troppa roba. E, tra l'altro, alcuni di questi, ha però qui anche qui una piccolissima parentese, alcuni di questi hanno 90 anni, no, un paio di questi, abbiamo due ricercatori 90 anni, che veramente ci danno delle dritte stupende. I nostri ragazzi rimangono a bucappetta, li ascoltano così. Vabbè, sono persone un po' particolari, devo dire, più come stato di direttore di teatri, in un altro lavorato in tutto il mondo, insomma, vabbè, comunque, voglio dire, c'è anche questa necessità adesso di collaborazione intergenerazionale che noi cerchiamo di mettere in piedi. Poi il metodo adesso, appunto, dipende dall'oggetto, sicuramente bisogna, prima di tutto, capire un contesto competitivo e quindi vedere un po' cosa fa, cosa succede nell'ambiente, nell'ecosistema, tutte parole che adesso sono diventate anche un po' di moda, quindi in un certo ecosistema cosa succede, vedere gli altri cosa succede, qual è la produzione di pensiero, qual è la produzione di immaginare, qual è la produzione anche vera e propria di beni e capire quali sono le differenze, quali sono i posizionamenti, come stanno comunicando le persone, quali sono i valori guida, quali sono le promesse che tutti fanno e a quel punto poi si devono trovare, appunto, delle modalità, diciamo, geometria variabile, degli schemi a geometria variabile, degli schemi comunque che ti consentono di operare non delle riduzioni ma di organizzare questi dati in modo che siano comprensibili e che siano gestibili e che non siano ridotti, cioè che non perdano informazioni, anzi, del contrario, perché nel momento in cui li organizzi e riesci, diciamo, a comprenderli allora li hai fatto una bella cosa, perché non è, appunto, riesci anche a gestirli allora, no, non sono più, esci da quella confusione che invece naturalmente è quella che ci circonda normalmente. Sono missioni, tra virgolette, di osservazione Andiamo in qualche città ora, se sei d'accordo. Farei un'incursione. Si va bene, Thomas? Sì, allora, c'è un piccolo, diciamo così, no, non è proprio una nicchia perché fa milioni di visualizzazioni su YouTube. Con una parola chiave ben specifica si riesce a vedere delle immagini di persone che camminano nelle città, in specifiche vie, o insomma, o piazze, e registrano tutto. Noi ne abbiamo scelte alcune partiamo con Tokyo. Partiamo con Tokyo. Correttamente intervenuto, perché io avrei detto le cineprese che riprendono ancora, o le telecamere, quindi giustamente, insomma, il nerd corregge su dove bisogna intervenire. Ah, ci porti proprio con Google? Siamo al famoso incrocio di Shibuya. Shibuya, chiaro che poi con fermi immagine, qui c'è parecchio da lavorare per vedere i colori, gli abbinamenti. Direi, andiamo dove voglio. Però qui rilevi appunto, rilevi uno stato esistente, no, se tu parli di futuro devi immaginare delle stati inesistenti ancora. Andiamo a Bangalore? Andiamo a Bangalore. Ce l'avamo segnata, così facciamo un viaggio stasera. Non abbiamo mangiato funghi stamattina, stiamo regolari. Proviamo Jakarta, ti va? Io mi ero segnato. Jakarta e New York. Ce le hai? Arrivano. Ecco, Jakarta è particolarmente interessante in questo momento. Non arriva il profumo sennò sarebbe stato. Andiamo a New York? New York. E poi cambiamo sensorialità. Casino di Times Square. Ecco, è un mestiere bellissimo quello di osservare, di vedere i dettagli particolari. Poi ci torneremo magari con delle ultime domande. Però c'è anche il suono. Tu sei appassionato di podcast e anche molto di musica. Infatti nel materiale non solo video ma anche audio che hai, metti proprio le colonne sonore anche, no, dei trend. C'è una radio, veramente che non è sattamente futuro però, che mi piace la lirica. È vero, c'è una radio bellissima in web che è radio.garden che per chi non la conosce consiglio con cui io passo parecchie nottate, vediamo un esempio. Andiamo nel mondo dove ci porti? Potete ascoltare tutte le radio del mondo e sono dettagli importanti per capire usi, costumi, inclusione, se interviene il pubblico, se non parla, uomini, donne, parlano di politica, c'è le news, c'è quanto sport, c'è ascoltare delle radio anche se non conosci la lingua, dà delle informazioni sulla interculturalità che è pazzesco. Vediamo dove ci porta lui, ah perché bisogna essere connessi giù, va beh andiamo dopo, non è connessione debole, niente, non perdiamo tempo e minuti, immaginate di ascoltare una musica. Sono una cosa, queste città che tu hai nominato sono, diciamo per così per analogia potremmo considerarle dei chiodi d'oro, sono delle città dove si concentrano gli eventi, si concentrano i cambiamenti, si concentrano anche appunto le produzioni culturali, le produzioni per il siero e queste sono di chiodi d'oro. Non c'è molta linea, comunque è una geolocalizzazione, sintonizzate la città, la nazione che vi interessa, fai diciamo fuoco e ti trasmetti e poi ti dà le caratteristiche che ti dice anche tutte le radio limitrofe e vicine, quindi una sera e voglia di musica estone, una sera e voglia di musica rumena, una sera di musica polaca, quello che vuoi, diciamo ti giri il mondo e però è un mestiere, diciamo qui lo stiamo vedendo in un modo più, diciamo, divertente. Allora direi va bene così, passiamo al secondo. Siamo in mezzo all'oceano però. Vi sa cosa c'è lì in mezzo? Vediamo il Brasile. Non so, di meno è l'ultimo? In Africa? Sì, vai dove vuoi. Ok. Ok, ci siamo, rifacciamo intervenire la nostra amica diciamo a Vallone per prepararti diciamo la quinta domanda e ora celeriamo un attimo perché poi volevo farvi fare una pausa musicale da quello che avete visto, proprio idonea diciamo all'argomento. Parliamo di smaldata, ne avevi accennati tu, sentiamo lì c'è. Allora aspetta che devo, c'è ancora l'Africa? Ah c'è l'Africa, ne vedo qua la gente con le banane. No scusa tu se sono stato troppo veloce. Ok. Ok Un tuo commento e poi partiamo con un... Sì sì, è finale, si parla, ancora il 90% della vita delle persone per fortuna è ancora offline, quindi noi parliamo solo di online ma c'è molto offline, basti pensare che tu online come minimo ti perdi almeno un paio di sensi, cioè l'olfatto, il tatto, il gusto li perdi, quindi è chiaramente un'esperienza necessariamente limitata, quindi l'offline, le fiere, i mercati non possono potranno mai essere sostituiti, spero, io lo spero, ma dall'online. L'online è per il momento anche l'e-commerce vale questa cifra qua come sappiamo e quindi adesso sai così il web online è una sorta di nuova religione, non si può contestare, invece si deve, una religione è un po' fragile, deboluccia, l'offline per il momento, a parte che è infinitamente superiore, cioè tu pensa ai profumi che senti in giro quando vai anche a una fiera, a un mercato della moda quando mettono queste cose, pochi giorni fa c'è stato il Salone del Mobile a Milano, entri e senti questo profumo di legno eccetera, online cosa senti? Vedi queste quattro figurine? Tutte cose, per carità va benissimo, tu sei, scusa mi essere maestro dell'online, naturalmente va bene, però l'online deve essere uno strumento per me, questa è la mia visione. Quindi come daresti dei suggerimenti a dei giovani per aumentare la loro... hai anche agli anziani, perché hai detto che a 90 anni hai due. No, ne ho tre, però una signora è entrata da poco, infatti l'ho dimenticata. C'ho qualche attesa, diciamo, per mi dire. Allora, suggerimenti per aumentare la capacità di ascolto e la curiosità. Abbiamo trovato in rete delle foto particolari, non è proprio una scienza, è un approccio, la pareidolia, l'apofenia che non conoscevo, c'è addirittura un libro interessante, lavorare nelle aziende liquidi utilizzando l'apofenia, che è questa capacità, ora abbiamo, credo, tutto particolari, di riconoscere in oggetti magari naturali segni o semantiche, diciamo, a noi più familiari, quindi, no, in queste fotografie, poi ci sono quelle famose, ecco, diciamo, dei bagni, poi anche delle prese elettriche, dove ci sono i volti, le uova, il tegamino, insomma, c'è tutta una cultura su questo, a parte questa, oppure il buvole. Questo è bellissimo, comunque. Sì, ecco questo. Poi ha uva di cena, peperoni, quindi, gogociari, quindi va benissimo. Allora, tornando a noi, per i nostri ospiti, abbiamo una delegazione, allora, tornando a noi, che suggerimenti dai? La curiosità, come la sviluppi? E la capacità di ascolto? Ma, allora, io adesso, insomma, qualche anno ho alcune decine di studenti praticamente insegno queste cose qua. Vedo che di questi, quest'anno ne ho un'ottantina, di buoni, spero che non stiano seguendo, ma di buoni ce ne sono due o tre, per capirci. No, quindi tu, mi vien da dire che uno ci nasce quasi quasi, così come uno nasce calciatore, magari uno nasce musicista, uno nasce cantante, però quasi direi che siamo tutti un po' delle piante originali quindi ognuno ha una propria identità. Anche questa, insomma, la curiosità ce l'ha o non ce l'ha? La può sviluppare, sì. Tanti, vedo che tanti a fine anno sono molto più quasi entusiasti, molto più interessati. Ma, insomma, anche lì, cosa devono fare? Uno ce l'ha la curiosità, guarda, io direi che ce l'ha, e avendola la sviluppa, perché se si sofferma, magari, ho in mente, guarda, precisamente, una ragazza proprio delle mie studentesse che ogni tanto la vedo, è come imbambolata, ma cosa stai facendo? E dice, ma qui c'è una formica. Allora, è chiaro che nessuno, io penso che nessun altro, insomma, di quegli altri si sarebbe fermato di vedere questa formica sul vetro. Quindi, ecco, questa è un caso. Quindi è un talento che poi va allenato. È un talento che va allenato, benissimo, benissimo. A questo punto vi propongo una cosa un po' particolare. Vi chiedo quattro minuti, vero maestro, cinque, quattro massimi, un po' particolari. Siamo quasi alla fine, prima di una o due riflessioni, poi vi darò la parola al Presidente, che ci svelerà qualcosa di particolare, ma, insomma, che è fantastico per il pubblico presenti, d è bello di un festival, di poter avere poi personaggi così, diciamo, con noi. Adesso darei un applauso a Zanon, perché bisogna incoraggiarlo. Abbiamo chiesto, quindi non è di fare un normale brano e di interpretare i segnali deboli, interpretare un percorso, interpretare l'essere funambolici, tipo proprio il Beautiful Mind che abbiamo visto, con la musica. E quindi un quattro minuti di musica e, come vedete, passando da due strumenti, completamente, diciamo, diversi. A te non hubo altre parole, perché i quattro minuti sono importanti. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Iscriviti al nostro canale! Non capisco nemmeno bene quando è il momento di mettere i funamboli. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Iscriviti al nostro canale! Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Iscriviti al nostro canale! Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Iscriviti al nostro canale! Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Iscriviti al nostro canale! Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Iscriviti al nostro canale! 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Due parole su di te e il resto metto la sveglia, la mezza si chiude. Qualcosa per i giovani? Prima di tutto vorrei dire a Domenico che se in questo mestiere si arriva fino a 90 anni vorrei farne parte. Io ne ho già 80 i prossimi dieci, è per poter arrivare ai 90. Ho preso una fotografia per ricordarmelo, una delle cose che ha detto Domenico ai giovani, saper osservare, saper connettere, dare un significato e tutto questo mi ricorda quello che io ho preso da Steve Jobs. Perché se lei è un cool hunter direi che Steve Jobs è stato un cool maker. Ognuno di voi, sono sicuro, ha un telefono, che sia Apple, che sia quello che sia è certamente qualche cosa che si deve a questo grande personaggio che ha veramente lasciato un marchio per chissà quanto tempo, perché grazie a lui e alla sua curiosità, perché lei Domenico ha messo saper osservare, saper connettere, dare un significato. Il messaggio che lui dava ai giovani, e chiudo, Presidente, voglio essere preciso, siate curiosi. E qui vorrei dirle Domenico che la curiosità in molti è innata, ma c'è anche un modo di stimolarla e i genitori sono i primi. E qui mi rivolgo a questa magnifica platea, sono sicuro che sarete padri, madri, zii, zii. La curiosità è il motore di tutto quello che poi nella vita uno può fare. Quindi il mio invito è stimolateli, ma il modo di stimolarli è portateli all'un museo, portateli a sentire delle conferenze, ma anche su online non è detto che l'online sia tutto negativo, bisogna starci attenti perché nell'online ci sono anche dei rischi, soprattutto perché si prendono i dati ed è lì che i genitori devono avere un ruolo, fare in maniera tale che l'utilizzo di queste piattaforme sia fatto in una maniera oculata. Ma anche da lì si può stimolare la curiosità e quindi vi invito, e quello che Steve diceva anche soprattutto per i giovani, cercate di avere una vostra visione della vostra vita, qualunque sia, ma è quella che deve venire da voi, non quella che vi dà papà e mamma, è qualche cosa che deve venire da voi, è il miglior modo di portarla avanti, siate curiosi, continuate a essere sempre di più curiosi. Grazie, buonasera. Grazie. Grazie a tutti voi. Chiudiamo la serata. Arrivederci. Puoi salutare tu? Sì, aggiungo solo una cosa, innanzitutto questa è stata una improvvisata del presidente, immaginate se mi portava l'amministratore legato della Samsung, che io avevo tirato fuori questo dall'Apple, quindi non sapevo che lei arrivava, quindi qua non mi ha preso, e tutti i computer. Grazie di tutto, io ringrazio particolarmente Luca Cattoi alla mia destra, il maestro Flavio Zanon, Domenico Puccina, la nostra collegata Alicia Vallone ovviamente con noi, non posso che ringraziare anche su lui, mi dice di non dirlo, la fiducia incondizionata che ho sempre avuto da Confindustria, loro non sapevano nulla fino alla partenza, vengono con me, potevo parlare dei popcorn, voglio dire invece, è andata bene, ringrazio della fiducia totale che ho vostra. Grazie a voi. No, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no
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