I media vouchers e la democrazia dell’informazione
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I media vouchers e la democrazia dell’informazione
Per funzionare al meglio, la democrazia richiede un’informazione di qualità fondata sull’indipendenza dei giornalisti. Per questo serve una legge che crei un rapporto nuovo tra media e cittadini introducendo dei media vouchers. http://www.festivaleconomia.it
benvenuti e benvenuta in particolare a giulia case grazie per essere qui con noi a questo appuntamento del festival dell'economia a trento giulia case la docente case insegna economia a science po a parigi dopo studi importanti cito solo quelli alla normale a parigi e ad harvard il tema di cui parliamo oggi è davvero cruciale è cruciale per noi che lo viviamo ogni giorno nelle redazioni dei giornali ma è cruciale come la professoressa case sottolineerà per il futuro delle nostre società e della democrazia lei studia da tanti anni questo questo tema e in particolare ci proporrà oggi una proposta una soluzione un'idea per cercare di conciliare un modello di business sostenibile per i giornali con un modello però di giornale che sia indipendente che sia di qualità quindi non solo il tema è come i giornali sopravviveranno ma che sopravvivano bene che sopravvivano come agenti di democrazia come baluardi di democrazia nelle nostre società lo vediamo appunto nelle redazioni noi viviamo una fase di transizione tra il cartaceo e digitale o se non altro una fase in cui queste due realtà devono convivere e quindi diciamo la sfida è appunto convivere con con questo ruolo sociale e politico democratico sulle cause e studia da anni questo tema e in italia abbiamo già due suoi libri tradotti le vedete qui e salvare i media al capitalismo crowd funding e democrazia in cui appunto affronta in particolare il tema dei media e dell'informazione della democrazia e ha già pubblicato però in francia un altro libro l'informazione è un bene pubblico già da questo titolo capiamo appunto qual è il suo obiettivo una sua finalità e ci auguriamo insomma che arrivi anche questo presto in italia è però diciamo che il tema della democrazia le sta a cuore sicuramente per quanto riguarda le informazioni che ne è parte peculiare ma anche più in generale è scritto infatti è anche questo lo abbiamo tradotto in italia questo importante volume il prezzo della democrazia che è uscito l'anno scorso da pallini e castelli in cui uno dei temi per esempio è il finanziamento pubblico ai partiti come questo finanziamento avviene e se questo poi ha delle ripercussioni proprio nella nostra democrazia oggi appunto come anticipavo ci proporrà un'idea particolare una sua proposta l'idea di applicare dei media vouchers per i lettori con cui possono proprio devolvere e vedremo in che modo dei soldi per l'informazione e lascerebbero alle la parola e poi ci riserveremo insomma del tempo finale per le domande del pubblico prego bisogna casi invito mi dispiace non poter presentare questa relazione in italiano il titolo della conferenza di questa edizione del festival di trento è il ritorno dello stato nel senso che seguito tera pandemia c'è bisogno di un ritorno dello stato e la mia relazione proprio vuole definire come lo stato può intervenire questo momento per sostenere il giornalismo di qualità la mia relazione si baserà sul mio nuovo libro appunto l'informazione come bene pubblico un libro che è stato pubblicato all'inizio dell'anno e anche io come lei auspica la tradizione in italiano a breve breve ho lavorato sui media in passato uno portato alla produzione salvare i media che è stato pubblicato un paio d'anni fa in italiano appunto il punto di partenza di questo libro è che appunto l'informazione è un bene comune cosa si intende dire con questo si intende dire che abbiamo bisogno per informazione per avere una democrazia che funziona adeguatamente spesso definiamo la democrazia come un sistema all'inter del quale un uomo ogni uomo ha diritto a un voto io penso che la definizione più adeguata sarebbe quella di avere viceversa ogni persona informata che corrispondono a un voto quindi dobbiamo essere informati circa le piattaforme politiche diverse che i vari politici hanno dobbiamo sapere se ci sono problemi delle corruzioni dobbiamo sapere quali sono le persone coinvolte ed abbiamo bisogno di cittadini informati in media quindi svolgono un ruolo molto importante in questo senso così come la stampa indipendente che deve produrre un'informazione equa indipendente che è fondamentale per una democrazia che sia veramente tale avevo detto appunto che l'informazione deve essere un bene comune questo è un assioma messo un po a repentaglio adesso proprio per la struttura della proprietà dei media attualmente consideriamo il caso dell'italia vediamo che c'è una concentrazione sempre crescendo nella proprietà dei media nel senso che ci sono un numero ridotto di protagonisti quindi di proprietà dei mezzi di comunicazione il che in qualche modo mettere ventaglio l'indipendenza dei mezzi di comunicazione se poi guardiamo chi detiene il potere diciamo di tenere il controllo di questi media vediamo spesso che ci sono dei miliardari che ci sono persone che realizzano da parte loro profitti al di fuori del settore dei media per esempio nell'industria automobilistica piuttosto che su amazon negli stati uniti con jeff bezos che detiene la proprietà anti washington il faust o ci possono essere dei politici in italia in italia per esempio succede che c'è ad esempio tipico di silvio berluscone che appunto una grande proprietario di mezzi di comunicazione questa struttura della proprietà dei media costituisce una minaccia nel senso che mette a repentaglio anche l'indipendenza dei giornalisti stessa in modo tale per cui la qualità delle informazioni di cui possiamo fruire in qualità di cittadini è messa in discussione appunto se si parla per esempio di circa l'opportunità dei jet peso che comunque i colpi che che compri la washington proust pare che ci siano alternativa nel senso che i media stanno perdendo nessuno vuol investire in questo settore non è un settore che curtis e redditi importanti e quindi sembra che sia una gran fortuna avere qualcuno un'omelia non mira dario per esempio che decida di perdere i suoi quattrini e di investire e nella quale nella fornitura di informazione di qualità ma la verità è un'altra la verità è che non è una cosa buona quando i miliardari comprano delle i media non è che lo fanno per garantirci l'accesso a dell'informazione di alta qualità titolo gratuito e anche per comprare la nol influenza e guarda e comprare anche dei voti ed è per questo che importante il ritorno dello stato perché è vero quando diciamo che i media sul mondo di crisi diciamo la verità è vero che forse non ci sono dei finanziamenti sufficienti per garantire la sopravvivenza dei media se chiediamo all'uomo della strada effettivamente è sempre di meno saranno disponibili a pagare per la loro informazione e se pensiamo al mercato della pubblicità anche lì abbiamo dei cali importanti perchè c'è la concorrenza su amazon begu google facebook e alla fine non è un settore che garantisce dei buoni redditi però visto che l'informazione è un bene comune dobbiamo comunque pensare alla struttura della proprietà che non sia scopo di lucro come nel caso dell'università e dell'educazione non è che diciamo all'università devono realizzare i grandi redditi chiediamo che l'università viceversa fornisca educazione istruzione lo stesso con i media quindi il mercato da solo forse non è sufficiente per finanziare i media e allora dobbiamo trovare il modo per farlo e del ruolo dello stato identificare una possibilità e oppure per esempio allocare i fondi pubblici presso e diversi organi di informazione quindi cercherò di parlarvi del finanziamento pubblico prima vorrei dire però qualcosa sulla filantropia e sulla proprietà non profit degli organi di informazione una delle cose queste stiamo oggigiorno è il numero sempre crescente di organi d'informazione che sono di proprietà o finanziate da fondazioni da organizzazioni non profit l'esempio storico e quello del guardian in gran bretagna tuttavia la cosa più interessante se andiamo a vedere proprio il caso del guardian non è tanto il fatto che si tratti di un organo di informazione non profit ma è interessante la struttura di governance di questa organizzazione in particolare il fatto che se andiamo a vedere il board c'è il consiglio di amministrazione di questa fondazione vediamo che ci sono dipendenti giornalisti che sono i membri del consiglio del guardian quindi non è che ci sia un miliardario che ha deciso di finanziare di acquistare un organo di informazione che è totalmente sotto il suo controllo molti dicono ma il carattere non funziona bene facciamo la stessa cosa che fa il guardian e quindi serve un'organizzazione non profit che sia proprietaria dell organo di informazione ma se andiamo a vedere in generale i consigli di amministrazione di questi organi chi c'è e in genere allora in genere c'è la persona che dai fondi possibilmente la moglie o il marito ma di solito appunto un uomo che porta con sé la moglie che nel consiglio di amministrazione e poi abbiamo i suoi amici nel consiglio di amministrazione il consiglio di amministrazione beh quando c'è bisogno di un nuovo membro del consiglio quelli che ne fanno parte lo scelgono lo nominano e voglio insistere su questo aspetto certo molto bello con organo di informazione sia non profit perché questo lo toglie dalla logica di mercato però non è sufficiente cioè la classifica non profit non è sufficiente se non andiamo a vedere chi c'è nel consiglio di amministrazione e il consiglio di amministrazione fondamentale se vogliamo parlare dell'indipendenza dei giornalisti e allora che cosa si può fare bisogna fare due cose la prima cosa è varare una nuova legge di democratizzazione dell'informazione che possa garantire l'indipendenza ai giornalisti e la seconda cosa da fare è creare un nuovo rapporto tra i cittadini e gli organi di informazione grazie all'introduzione dei media voucher partiamo con la legge di democratizzazione dell'informazione secondo me la cosa assolutamente fondamentale è che dobbiamo ripensare alla governance degli organi di informazione affinché i consigli di amministrazione includano il 50 per cento dei dipendenti dei quali due terzi sono i giornalisti questo è fondamentale la presenza dei dipendenti dei giornalisti nel consiglio di amministrazione per garantire l'indipendenza dei giornalisti che lavorano in questo organo quindi i giornalisti non hanno abbastanza soldi da poter finanziare l'organo di informazione però devono essere nel consiglio devono pensare in modalità del tutto indipendente dai fondi da chi li eroga da chi possiede il capitale e questa struttura di governance condivisa può contribuire significativamente all'indipendenza dei media il secondo aspetto è anch'esso fondamentale quindi deve essere obbligatorio che il direttore generale del media venga nominato dal board democratico con l'assenso del 60 per cento dei giornalisti questo già esistente in alcuni giornali pensiamo per esempio alle mode che ho il giornale di centro sinistra ma anche rese co che è l'equivalente francese del wall street journal questo giornale richiede contro i voti dei giornalisti il voto di maggioranza dei giornalisti quando si sceglie chi sarà a capo del giornale non so come se la situazione per il corriere della sera tela secondo me questo deve essere un diritto sacrosanto di tutti i giornalisti decidere chi è il direttore generale e poi se vogliamo pensare al futuro dei media è fondamentale avere il diritto di approvazione o un contratto di approvazione nelle mani del board democratico nel caso in cui cambia la proprietà cosa intendo dire immaginiamo che domani qualcuno voglia acquistare il corriere della sera quindi un nuovo azionista una nuova offerta ma prima di decidere se sarà possibile o meno ci deve essere un voto da parte del consiglio di amministrazione democratico se il consiglio è contrario allora dovranno passare dai tre ai sei mesi per trovare un compratore alternativo al prezzo di mercato se lo si trova allora ecco che i giornalisti praticamente avranno scelto il nuovo azionista di maggioranza se non riescono a farlo e allora chi appunto aveva proposto di acquistare il giornale diventerà il nuovo proprietario magari mi guardate come se fossi matto pensate che io sia socialista o addirittura comunista quindi prendere un organo di informazione e toglierlo dalle leggi di mercato nel questo in realtà fa parte della legge francese dal 44 però diciamo che un 80 anni fa questa era l'idea che oggigiorno un po stata trascurata ma ritorniamo alle mode ricordiamo che le monde è il quotidiano francese principale con circa 10 milioni di visitatori al mese i giornalisti di le monde i lettori di le monde hanno conquistato questo diritto di approvazione due anni fa e questo è un organo di informazione for profit di proprietario di miliardari però i giornalisti hanno fatto questa richiesta c'è stata una forte mobilitazione della popolazione quindi i giornalisti hanno ottenuto questo diritto di approvazione e secondo me questa dovrebbe diventare una regola generale il quarto punto ne parlerò solo brevemente quello della trasparenza della proprietà dell'organo di interpretazione di informazione scusate cosa intendo dire sì magari alcuni dicono questo giornale di proprietà di abbiamo un nome è in realtà abbiamo bisogno di sapere chi è il proprietario dove lavora se i suoi profitti provengono dal settore alimentare dal settore dell'e commerce perché magari poi leggiamo un articolo su amazon sul washington post certo i giornalisti fanno del loro meglio per lavorare in modo indipendente però se il proprietario è lo stesso dell'oggetto dell'articolo ci possono essere ovviamente delle interferenze il quinto punto è il seguente dato che molti organi di informazione sono for profit ovviamente vogliono massimizzare i propri profitti e di conseguenza è importante realizzare tali profitti e si cerca di farlo con un minimo di giornalisti però qui dovremmo stabilire un minimo legale quindi se si crea un nuovo organo di informazione che sia anche un nuovo sito magari con 12 giornalisti molti pensano costa sufficiente per essere ritenuti un organo di informazione attenzione forse la soglia potrebbe essere di cinque giornalisti per esempio per un nuovo giornale ma per il corriere della sera 5 non è sufficiente soprattutto quindi messo in relazione con il fatturato del giornale e quindi è importante considerare un adeguata proporzione di giornalisti sulla lista delle buste paghe di quell'organo di informazioni ultimo punto per avere un organo o degli giornalisti che seguono pedissequamente le regole del mercato e necessario che i media accantonino il 70 per cento dei profitti annuali per investirli in giornalismo in futuro ora questi sei principi secondo me sono fondamentali e dovrebbero essere inclusi nella legge di democratizzazione dell'informazione anche se come vi ho detto il diritto di approvazione è stato reso obbligatorio in varie situazioni comunque è importante ricordarlo come punto fondamentale veniamo ora al secondo sistema fondamentale da introdurre che io chiamo i media voucher è una forma innovativa che è già stata sviluppata per primi da ganz goodman knight prata roll nei cash frin nel loro rapporto del 2019 dal titolo proteggere il giornalismo nell'era delle piattaforme digitali io ho cercato di renderlo trasferibile nel contesto britannico nel mio nuovo libro l'informazione è un bene pubblico e credo che se interessante anche per l'italia perché in italia voi avete già lotto per mail e il 5 per mille il 2 per mille per i partiti politici diciamo che questi voucher per i media potrebbero essere implementati in italia più facilmente rispetto ad altri paesi perché diciamo che il gettito fiscale già viene utilizzato in piccole percentuali seppur millesimali per seguire le indicazioni dei contribuenti cosa sono allora questi media voucher è un sistema per finanziare l'informazione perché per il giornalismo abbiamo bisogno di un supporto pubblico non è una cosa nuova quindi ci serve un meccanismo ci sono vari paesi in tutto il mondo che hanno già detto le forme di finanziamento per gli organi di informazione che possono essere dirette o indirette quindi le forme più importanti in genere si manifestano sotto forma di iva ad aliquota ridotta poi abbiamo anche la questione dei fondi pubblici per quanto riguarda le emittenti pubbliche perché io oltre a questi sistemi già esistenti voglio introdurre anche i media voucher per tutta una serie di motivi innanzitutto perché molti paesi e molti cittadini si oppongono al finanziamento pubblico degli organi di informazione pensando che questi possano diventare uno strumento per il governo per influenzare i contenuti dell organo d'informazione e in alcuni casi è vero accade ma non accade sempre in tutti i paesi e con tutti i governi tuttavia ci sono molteplici esempi in francia e in italia in argentina con forme diverse in india relativamente all'utilizzo della pubblicità nei giornali quindi in un certo senso se abbiamo dei sussidi diretti ecco che il governo può scegliere quali organi finanziari quali non finanzia finanziare questo può impattare sull'indipendenza editoriale dell'organo quindi dobbiamo essere perfettamente consapevoli di questo problema quindi è un paradosso abbiamo bisogno di soldi pubblici per sostenere gli organi di informazione ma non vogliamo che sia il governo a stanziare questi fondi perché questo mette in crisi può essere una minaccia l'indipendenza dell'organo allora come possiamo fare possiamo prendere i fondi pubblici e dare ai cittadini l'opportunità di erogare questi fondi pubblici l'unica cosa che il governo deve decidere l'entità di questi fondi e il valore del media voucher tutto il resto viene fatto dai cittadini ci pensano loro direttamente diamo l'idea sarebbe di dare ciascun adulto un media voucher che dovesse valere un certo numero di euro avevamo pensato a un voucher del valore di 50 dollari particolarmente perché vedi stati uniti non c'è alcun finanziamento a disposizione dei giornali praticamente non ne anche delle emittenti pubbliche in francia magari potrebbe essere viceversa la valido di 10 euro in italia potrebbe essere una via di mezzo fra i 10 50 dopo di che anno dopo anno quando i cittadini compilando la dichiarazione dei redditi possono indicare come fanno adesso per per altre cose qual è l'organo d'informazione cui vogliono attribuire loro buono o quali sono ecco perché posso anche di carne una pluralità e quindi questo passerebbe con tramite l'agenzia delle entrate riservate nendo l'anonimità del elettore contribuente in modo tale che alla fine non ci sia possibilità di collegare la donazione a chi l'ha effettuata quindi che l'agenzia per idrata non sappia risalire diciamo a chi ha votato chi è o chi ha scelto chi questo è il 2 per mille del 2 per mille il modulo dell'irpef ogni italiano infatti quando paga le tasse può attribuire al 2 per mille della propria distribuzione età io italiano lo conosco poco però ci sono tre parole che conosco molto bene e questo 2 per mille lo so è il contributo che ciascuno può dare a un partito e in pratica è una parte delle proprie tasse che viene dato dal contribuente ha impartito di sua preferenza a quel punto è un in italia quindi oggi e così succede anche con l'otto per mille e 5 per mille quando si vuole contribuire a un ente religioso non ha scopo di lucro ecco esiste già il servizio per cui nel momento in cui compiti le dichiarazione dei redditi puoi attribuire un per così dire una donazione un voucher a un'entità anche nel mondo dei media ecco quindi tutti a prescindere dal reddito però quello che io propongo viceversa è che non venga data una percentuale delle tasse ma un bonus una cifra fissa che possa essere 10 20 30 euro che venga data dal cittadino agli organismi di informazione dei prescelti a quel punto magari vi potreste chiedere quali sono quindi gli organi di formazione che potrebbero trarre vantaggio da questi media voucher è bene l'obiettivo di questa misura è di garantire all'indipendenza non vogliamo cioè che il governo e qualche modo intervenga in questo senso per cui ci sono una piccola commissione che si potrebbe imporre per me nel modo perfetto realtà si potrebbero correre con le sei condizioni che abbiamo già definito precedentemente in modo tale da garantire l'informazione democratica con un numero sufficiente di germanisti considerando sempre con attenzione che parte dei profitti non devono essere stati erogati come dividendi ma devono essere mantenuti all'interno della proprietà per migliorare la qualità dell'informazione si potrebbe però creare comunque un problema nel senso che si potrebbe per esempio succedere che è raiuno sia magari quel più votato quello che riceve maggiore contributi diciamo che a tutti piace leggere contributo il coni della sera che tutti diano soldi occorre della sera naturalmente non si vuole che tutti i voucher vengano destinati a quell'organismo perché vuoi mantenere il pluralismo e come ti puoi quindi difendere da questo rischio si può porre un tetto per cui per esempio si può dire che nessun organismo di informazione possa ricevere più dell'un per cento di tutti i media voucher emessi modo tale da garantire che nessuno in particolare diceva più di un certo quantitativo ecco questo sarebbe praticamente una soluzione che dici tutelerebbe nel caso di questo rischio appunto di un accumulo in italia c'è una grande differenza fra i due per mille e l'otto per mille e 2 per mille adesso se non lui gli utilizzi se cioè se non sei di affidarlo quel denaro non verrà utilizzato non verrà dato quindi a favore di nessun partito o pubblico se viceversa non concede il 5 per mille se non lo attribuisci se non sceglie a che confessione dare il tuo contributo allora il denaro verrà utilizzato alle varie confessioni a seconda della maggioranza diciamo dei è come se tu non vuoi votare per esempio il parlamento verrà eletto a seconda delle preferenze espresse da coloro che le hanno espresse e noi dobbiamo proteggere i mai i media in questo caso nessuno vuole spendere troppo nei media che appunto magari potrebbero decidere di non indicare il la persona all inter scusata età che si sceglie per attribuire questo voucher e questo viceversa dovrebbe essere appunto evitato perché abbiamo bisogno di finanziare i media per garantire la loro democratizzazione mi dispiace che qui le parole siete un po piccoline perché voi forse no delle gente ma io se l'ho scritta io per cui vedo che volge scritto si potrebbe chiedere se i media voucher siano il sistema più efficace o meno allora forse se non siete convinti di quello che la mia argomentazioni e se io non vi ho convinto allora potreste dire ma abbiamo veramente bisogno di un finanziamento di questo tipo di un made un voucher per i media perché per esempio non introduciamo delle agevolazioni fiscali se qualcuno vuole fare una donazione a un organismo informatico in realtà abbiamo visto che succede che i più ricchi possono dare di più e quindi alla fine si favorirà quell organismo di formazione prescelto da i ricchi a svantaggio di quelli scelti dai poveri perché i poveri anno pagano meno tasse quindi percentuale pagherebbero meno a questo punto la democrazia sarebbe mi sarebbe taglio evidentemente il principio che di un uomo un voto verrebbe messo in discussione oppure qualcuno potrebbe dire ma perché non offriamo a tutti un abbonamento gratis a un giornale il problema è che se garantiamo a tutti un abbonamento gratuito un giornale allora ci possono essere un altro ingiustizia creata nel senso che magari vengono solo favoriti quelli più importanti e quindi magari le reti locali non vengono avvantaggiati noi vogliamo viceversa a far sì che chi giornali diciamo le emittenti radio che hanno degli stipendiati vengono tutelati non vogliamo quindi garantire un vantaggio a nessuno degli organismi mediatici vogliamo garantire diciamo una agevolazione diciamo questo sovvenzione in modo democratico questo secondo noi è il metodo per garantirlo credo che ci sia tempo adesso per intrattenere le vostre domande vi ringrazio molto per la vostra attenzione grazie alla giulia e chiede innanzitutto se c'è qualche domanda dal pubblico c'è subito una domanda quindi diamo una parola ok sting top m journalists elisabetta me science giornalista and building of new independent giornalismo in italy su my only question is this spain slot manning sportina dell'independent efforts that would like it would be very interesting l'inter anche se ci sono poche persone che finanziano molto evidentemente questo sistema funzionasse sono molti che sono vanno a sostegno di un organismo perché il mio problema è che abbiamo pochi nella popolazione che sono molto motivati a decidere di sostenere un organismo specifico nel momento in cui vai a scegliere l'organismo mediatico che deve trarre vantaggio di questi media possiamo correre un rischio e cioè possiamo non dico una cannibalizzazione perché un termine un po forte però forse una concorrenza fra media immagino che tu ci aveva pensato è fondamentale che tutti i voucher vengano distribuiti e se qualcuno non sceglie di attribuirlo diciamo deve essere comunque assegnato ed è per questo che il sistema del 2002 per milano funziona in italia perché alla fine cioè un tetto e nel senso che non si voglia spendere più di una certa quantitativo del 2 per mille questo significa che alla fine anche se tutti decidono di utilizzarlo non verrà utilizzato comunque perché c'è un tetto che è stato fissato e quindi è un sistema che assolutamente non funziona nel momento in cui decidiamo chi dare questo 2 per mille per i partiti politici secondo me bisognerebbe decidere punto qual è il valore di questo buono per esempio 10 dollari 16 euro se non si decide a chi attribuirlo allora si decide comunque di assegnarlo a quel quello che sono stati scelti dagli altri contribuenti io non dico che sia un meccanismo perfetto o poetry bere senz'altro esserci un meccanismo per cui ci possono essere un 20 30 per cento della popolazione che vogliono esercitare questo nuovo diritto però questa percentuale potrebbe crescere con il passare del tempo se poi ci hanno troppa concorrenza fra i vari media beh sono già comunque in coerenza per garantirsi una fetta di lettori sono già in concorrenza per la pubblicità la cosa che cambierà alla fine che in realtà si può creare un rapporto diretto fra il cittadino fra l'elettore è l'organismo in fonti formazione in questo tipo di rapporto già funziona con gli abbonamenti se decidi di shader e sa che è giornali e vuoi abbonarti ma evidentemente cosa succede che adesso tutti vanno online avranno accesso alle notizie a titolo gratuito e qui crea un sì che era un problema di fiducia perché quando fai clic su un sito web quando gli intero di con le persone di bici ti fidi del della notizia c'è questo problema punto che non c'è più la fiducia magari una fiducia molto instabile nei confronti dei mezzi soprattutto quando questi vengono erogati a titolo gratuito quindi evidentemente la concorrenza continuerebbe ad esistere ma sarebbe una concorrenza positiva buona la concorrenza che peraltro esiste già comunque tratti c'è un'altra domanda thank you for grazie per la sua relazione mi scuso per essere stato in ritardo perché in realtà stavo segue da un'altra conferenza forse le faccio una domanda a cui ha già dato risposta è una proposta che approvo assolutamente ma mi domandavo se fosse non sarebbe meglio dare dei finanziamenti direttamente alle persone in modo tale che i botta insero avere accesso a determinati beni legati all'informazione per esempio vengono erogati dei buoni per i diciottenni che possono spendere per libri film e quant'altro non sarebbe meglio quindi dare del denaro direttamente alle persone in modo tale che vengano finanziati alcuni servizi perché io possono decidere di dare il mio 2 per mille piuttosto che il mio buono da 10 a un giornale ma devo continuare e cominciare a utilizzare i miei soldi per consultare i siti web perché preferisco i voucher questa è la domanda perché invece di garantire un abbonamento gratuito perché io penso che in gu walter sia migliore come opzione perché io voglio che i giornali ei media in generale che sono titolo gratuito possono ricevere dei finanziamenti attraverso questo sistema di voucher dopodiché o perfettamente capito la sua posizione nel senso che lei è giovane e in media costa no videntemente ci sono differenti costi legati a diversi organismi e se tu dicevi per esempio 12 euro per avere accesso a informazioni forse spenderesti meglio evidentemente devi trovare una fonte di formazione un media e lo finanzi dopo comunque devi pagarlo giornale quindi mi rendo conto che ci siano questa frustrazione ecco però si finanzi un giornale o un emittente diciamo con il voucher è in qualche modo dicevi quasi un abbonamento gratuito per un anno e coloro che hanno già i soldi per comprarsi un abbonamento possono utilizzare i voucher per il finanziarie coloro che magari anche pubblicano notizie a titolo gratuito si possono trovare delle soluzioni quindi intermedie diciamo per tutelare comunque tutte le fonti d'informazioni altre domande altrimenti vi chiedo io una cosa come incassa molto capire chi poi diventa suscettibile di ricevere questi voucher cioè come fa entrare perché ci vorrà un controllo non tutti i media possono riceverlo deve esserci uno standard di qualità cioè chi certifica questo standard come si fa tu hai indicato all'inizio appunto delle dei criteri per cui però dal punto di vista pratico concreto chi lo decide poi a quel punto chiede chi vi può ricevere questi soldi suina ideal work in un mondo ideale la prima cosa da fare la legge di democratizzazione dell'informazione poi dobbiamo dire tutti i media devono soddisfare sei principi della legge quindi diritto di approvazione governance democratica essere non profit una percentuale sufficiente dei giornalisti cioè tutti questi punti dovranno essere soddisfatti cosa significa mettere il tic su ognuno di questi punti significa che è l'organo di indipendenti informazione garantirà l'indipendenza dei giornalisti e di conseguenza una informazione di alta qualità si soddisfano questo principio indubbiamente non c'è un problema nella distribuzione dei voucher quindi è importante la governance e importante l'indipendenza non vogliamo certo introdurre nessun vincolo al contenuto o dei buyer politici legati ai diversi organi di informazione questo andrà anche a vantaggio degli organi più piccoli pensate a come consumate voi oggi l'informazione spesso si fa riferimento anche a piccoli i siti che però magari si concentrano su determinate problematiche non so le problematiche della montagna quindi dei media di nicchia che trarranno maggiore vantaggio da questo sistema rispetto a quello attuale e per essere certi quindi che tutto non andrà per forza a vantaggio di un unico organo ecco che ci sarà questa soglia di cui che io prima ho proposto di introdurre grazie a qualcuno ecco springsteen top per questa presentazione molto interessante mi chiedevo se questa idea dei media voucher si può collegare appunto alle dichiarazioni dei redditi o se può essere una cosa totalmente indipendente per cui anche chi non fa la dichiarazione dei redditi interessato all'utilizzo dei mei da voucher li potrà avere e poi volevo anche sapere come si definisce la quantità di risorse che vogliamo incanalare verso questa forma di spesa pubblica allora legarlo alla dichiarazione dei redditi è una misura di ordine pratico nelle democrazie anche chi non può pagare tasse deve comunque firmare una dichiarazione dei redditi in poche parole questi media voucher potrebbero essere allocati a costo zero perché esiste già il sistema altre proposte che vengono fatte per creare una democrazia più partecipativa prevedendo le lotterie prevedendo delle riunioni con i cittadini nei quali si chieda loro di stanziare determinati budget comunali ecco in generale in questi sforzi si raggiungono le persone più istruite con un reddito più alto e diciamo che le persone con un istruzione inferiore ora ha detto inferiore partecipano di meno anche perché hanno meno tempo perché devono lavorare turni più lunghi perché non hanno per esempio i soldi per pagare una baby sitter che guarda i bambini quando vanno questi incontri quindi noi dobbiamo essere molto molto semplici nel nostro sistema e far sì che tutti possano contribuire tutti possano esercitare questa forma di potere e visto che tutti hanno modulo fiscale da compilare ci sembra l'idea migliore certo quando compriamo la dichiarazione dei redditi non siamo veramente nel migliore dei nostri umori però diciamo che potremmo guardarla con maggior ottimismo se sappiamo che una piccola parte del gettito fiscale va a vantaggio dell'indipendenza degli organi di informazione la seconda parte della sua domanda se allora la cosa positiva è anche capire quanto spendiamo in media oggi in media se consideriamo i diversi paesi la germania la gran bretagna l'italia la spagna la francia diciamo che c'è una variabilità che va dagli 80 euro pro capite e 120 euro pro capite parzialmente questo viene anche dedicato al finanziamento degli organi di informazione ma se vogliamo avere un importo ragionevole che corrisponda più o meno quello che già accade nei vari paesi potremo scegliere un valore di 20 30 euro per persona secondo me deve andare al di sotto di 15 20 euro perché dire ognuno da un euro mi sembra veramente troppo poco dobbiamo riflettere su questi aspetti perché ovviamente questo farà sì che ci saranno meno introiti dalle pubblicità e se noi vogliamo giornalismo di qualità dobbiamo ora investire nel giornalismo negli ultimi 15 anni vediamo che c'è stato un vero e proprio crollo york times deciso per esempio di aumentare il numero di sale organizzata all'informazione ha deciso di spendere di più però diciamo che se noi rimaniamo più o meno sulla spesa attuale e rimaniamo su questi valori diciamo che l'importo del vaso sarebbe di 20 30 euro per persona c'è qualche altra domanda altrimenti ti chiedo una cosa io secondo te ampliando anche la prospettiva una riforma di questo tipo potrebbe favorire anche una maggiore affezione dei cittadini per le informazioni per i giornali per le testate perché noi stiamo vivendo una fase anche di disaffezione noi abbiamo persone che dichiarano di informarsi su facebook quindi facciamo i conti anche con tutto questo mondo mi colpiva che il rapporto che tu hai citato del 2019 parla proprio di una concorrenza della dei nuovi media non dovrebbero essere dei nostri concorrenti dei giornalisti però di fatto in un certo senso lo stanno diventando erodono prendono le nostre notizie finiamo degli aggregatori di google quindi è importante riprendere la fiducia dei lettori magari tutto questo può avere poi una un esito virtuoso da questo punto di vista perché eri dare più qualità più indipendenza forse ci rende più forti anche rispetto ai lettori di certo senz'altro dobbiamo riguadagnare la fiducia dal 25 al 30 per cento delle persone ritengono di avere di non avere fiducia nei media negli organi di informazione e quando chiediamo perché non credete agli organi di informazione si parla sempre di soldi e del problema della proprietà di questi organi quindi le persone sono consapevoli del problema e questa è una cosa positiva perché un organo che viene finanziato da un milionario chiunque si farebbe delle domande sulla sua indipendenza sono stati fatti comunque degli errori storici nel 2000 per esempio avremmo potuto rifare gli stessi errori che sono stati fatti in passato per esempio negli anni 2000 si è pensato adesso che c'è internet cercheremo di monetizzare i nostri contenuti tramite la pubblicità se vogliamo avere tanti introiti da pubblicità abbiamo bisogno di avere molte aziende e dovremo dare quindi il contenuto dovremmo avere molti feed molte persone che seguono il nostro programma e quindi il contenuto deve essere gratuito e questo è stato un grossissimo errore perché che cosa significa significa che per molte persone diciamo tutti quelli nati dopo il 95 per anni e anni l'informazione è sempre stata gratuita online quindi nessuno di queste persone ha mai pensato che si debba pagare per l'informazione anzi se bisogna pagare per le informazioni un'informazione che non ha valore quindi le persone non andranno su un sito specifico dicendo va bene consumiamo questi contenuti diciamo che le persone saltano da un sito all'altro e poi ci siamo ritrovati inondati da informazioni e notizie e quindi si è pensato ad un filtro un filtro tra la persona e tutte queste informazioni e che filtro hanno scelto i più hanno scelto google news facebook quindi hanno deciso andiamo su facebook e le troveremo dei link che magari ci piacciono e allora consumano le informazioni su facebook e poi magari uno gli chiede ma dove hai letto questo articolo e la risposta è l'ho letto su facebook che non vi dirò perché sono andati su facebook hanno cliccato si sono ritrovati magari sul sito della repubblica del corriere della sera ma non ricordano questi nomi perché non devono pagare perché non hanno nessuna relazione con il marchio la conseguenza è che adesso i media stanno cercando di correggere questi errori introducendo dei servizi a pagamento che vanno bene per chi è nato prima del 95 perché era abituato a pagare il giornale ma questo è un grosso problema per i più giovani dobbiamo comunque reintrodurre le dia delle informazioni a valore aggiunto cioè l'informazione non è una cosa che si trova gratuitamente perché costa produrre informazione e se costa significa che bisogna avere dei soldi per pagarlo e poi dobbiamo sviluppare un rapporto tra i cittadini anche quelli che non hanno abbastanza soldi per fermare degli apporti sottoscrivere gli abbonamenti per che per alcuni è troppo costoso pagare un abbonamento ed ecco che qui interviene il media voucher per creare un nuovo rapporto tra i cittadini e i media perché i cittadini andranno a finanziare un media specifico quindi sceglieranno uno o due organi che vogliono finanziare perché credono nelle informazioni che questi organi danno e quindi ci sarà una maggiore vicinanza tra i giornalisti e il lettore e questo potrà anche risolvere il problema della fiducia quindi non voglio dire che questa sia la panacea o la soluzione unica e risolutiva ma fa parte della soluzione queste chiamo grazie giuliano e ci apprestiamo a chiudere quindi ti chiedo proprio in maniera breve abbiamo vissuto noi insomma questo credo che sia uno dei primi festival in italia che facciamo in parte dal vivo in parte streaming abbiamo vissuto un anno e mezzo che ci ha segnato tutti assegnato il mondo e forse nei primi mesi una parte di nuove almeno chi non era coinvolto in prima linea nell'emergenza ha pensato che poi sarà il momento con il mondo sarebbe cambiato quindi sarebbe cambiato anche il nostro rapporto quella democrazia forse avremmo potuto cambiare delle storture siccome è un tema che sta molto a cuore la democrazia è anche una democrazia che arrivi a tutti che non sia solo delle élite insomma dei ricchi che si è fatta l'idea che qualcosa cambierà con questo shock globale che abbiamo avuto oppure c'è un po l'idea che non si veda allora di tornare come prima chiudiamo diciamo con questa tua impressione helsinki si le cose dovrebbero cambiare secondo me non possono cambiare da sole prima della crisi dopo la crisi alla fin fine i governi se rimangono gli stessi non cambieranno molto non cambieranno il mondo ma la crisi ha indubbiamente puntato il dito sul fatto che sono aumentate le diseguaglianze abbiamo già un livello di diseguaglianza smisurato ma sta aumentando ulteriormente in crisi come questa ci sono persone che hanno lavorato più s'odono cercato di aiutare tutti gli altri per superare il covip per esempio chi è lavorato nel settore sanitario chi ha lavorato nei supermercati chi ha gestito i trasporti pubblici le infrastrutture si tratta prevalentemente di donne innanzitutto di persone pagate poco e sono ancora pagate poco e tutti dicono a dovremo fare qualcosa per gli ospedali ma leggiamo i giornali in italia e francia e spagna si leggono le stesse cose gli infermieri i medici non stanno ricevendo degli aumenti non vengono pagati abbastanza mentre tutti avevano detto dobbiamo pagarli di più si meritano di più ma non accadrà nulla se i governi e rimangono quelli che erano prima quindi l'unica cosa che potrebbe cambiare per il pubblico in generale per capire che se anche con una crisi come il cover non cambia poi nulla da solo perché così sono le cose ecco per poter far cambiare le cose veramente bisogna che le persone si coinvolgano nella politica e votino contrastino la situazione attuale combattono per ottenere il cambiamento ei miei viaggio che erano ruolo fondamentale in tutto questo ma questo significa anche che uno dei problemi più importanti questo enorme libro verde che possiamo scrivere è il finanziamento dei partiti e la democrazia perché purtroppo le attuali democrazie danno troppo peso alle preferenze politiche alla fin fine chi ha tratto vantaggio dalla crisi sono stati quelli che già guadagnavano tantissimo dobbiamo cambiare il modo in cui finanziamo le nostre democrazie e dobbiamo partecipare di più in modo collettivo alla politica ai sindacati per essere certi che arrivi il cambiamento che vogliamo ottenere anziché stare ad aspettare che arrivi qualche politico e che lo faccia per noi ringraziamo e giulia case e auguriamoci tutti che questo cambiamento avvenga grazie
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