Da Marco Polo al web. Come cambiano gli spazi e i luoghi
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Da Marco Polo al web. Come cambiano gli spazi e i luoghi
Lo spazio come estensione, distanza, misura viene annullato dalla globalizzazione della rete. I luoghi invece, come fattori di identità e culture, esaltano il loro valore.
buongiorno a tutti e benvenuti benvenuti a questo nuovo appuntamento del festival dell'economia uno dei tanti appuntamenti ma davvero molto importante accogliamo ben volentieri qui a trento gli diamo il benvenuto il professor franco farinelli buongiorno dal professore qualche cenno sull'identità del professore perché nella conoscesse geografo italiano presidente dell'associazione dei geografi italiani ha insegnato presso numerose università internazionali citiamo ginevra los angeles la sorbona attualmente professore ordinario mi corregga se sbaglio e direttore del dipartimento di filosofia e comunicazione dell'università di bologna venne benvenuto a trento sappiamo che è la prima volta che ne viene al festival dell'economia e ci fa piacere che ci sia anche un pubblico così denso e interessato a questi temi ecco il sottotitolo che è stato dato questo incontro è come cambiano gli spazi ei luoghi dai tempi di marco polo ad oggi l'era del web insomma gli spazi ei luoghi stanno cambiando e come ecco la prima considerazione che mi viene da dire adesso sentiremo da lei un po quella che è la sua visione dal suo punto di vista accademico e da studioso ci sono tre piccole cose che mi verrebbe da dire un po come per rompere il ghiaccio un po il primo punto è che la rete rispetto ai tempi di marco polo la rete internet insomma tutto a questa è la globalizzazione insieme hanno annullato le distanze quindi già in questo senso la geografia è cambiata e sta cambiando anno dopo anno cambia la nostra percezione delle misure delle distanze oggi con una foto un'immagine una voce può arrivarci dall'altra parte del mondo in pochi istanti cose impensabili fino anno moltissimi anni fa per contro ecco oggi che siamo tutti i cittadini di questo pianeta globalizzato in cui tutti sappiamo un po tutto di tutti i luoghi i luoghi fisici i paesi i panorami e le montagne l'ambiente acquistano forse un valore maggiore proprio nella rete io noto per esempio una valorizzazione dei luoghi la nascita di siti e di iniziative del tipo io sono di trento se clicca mi piace sul monumento sulla montagna io sono di milano io sono di venezia di genova o comunque c'è tutto un mondo che tende a valorizzare l'identità la peculiarità l'eccellenza di un luogo descrivendo bellezze magari molto conosciute ma e sottolineando lo è ancora di più la rete ovviamente ci induce anche a ridisegnare le mappe del pianeta questo magari ne parleremo più avanti se ci sarà modo e spunto anche dalle vostre domande perché oggi l'uso della rete appunto è differenziato da da continente a continente da regione e regione e comunque in nettissima crescita che cosa ci porterà questo che cosa ci porterà non lo sappiamo ancora ma possiamo immaginarlo e all'interno di questi fenomeni di crescita della rete c'è anche un fenomeno curioso che quello un po del delle mappe delle mappe una cosa che magari chiederò più avanti e nascono fenomeni tipo urban scopo per esempio un progetto del politecnico di milano che ridisegna le mappe della città in base agli interessi in base ai fenomeni sociali e quindi si disegna una città si ridisegna la geografia e ma insomma questo sono spunti che possiamo affrontare poi se il professore lo riterrà io lascio la parola al professor farinelli annotando che per me la geografia è sempre stata una cosa fantastica era forse l'unica materia in cui prendevo 10 alle medie e quindi mi ha fatto particolarmente piacere venire qui a sentire il suo parere su come sta cambiando la geografia in che modo e quali scenari ci possiamo attendere per il futuro c'è naturalmente dell'invito perché marco polo perché si comincia perché obbligatorie necessario per tentare di capire appunto come oggi il mondo funziona che poi questo lo scopo di chiunque ma soprattutto dai geografi perché marco polo guardate qualche giorno fa qualche settimana fa ha incontrato no di quei signori che sanno sempre in televisione si occupano di cucina e gli ho chiesto ma che lavori il suo concretamente le che cosa fa è questo signore mi ha risposto uno di quelli che fanno masterchef credo si chiami così la il programma mi ha detto ma il mio lavoro è molto particolare perché io quando non sono in televisione cosa faccio vado in giro con la massima calma possibile per tentare di trovare di posti dei luoghi dove si confeziona un particolare cibo secondo una particolare maniera non ho problemi di tempo non ho fretta e mentre questo signore parlava io ho pensato naturalmente a marco polo perché se si apre quel formidabile successo editoriale che è stato il milione di marco polo fine del 1200 tanto per intenderci marco polo non ha preso una lira a dispetto del titolo ma ma è un testo che si continua a ristampare se si apre quel quel libro e si comincia a leggere all'inizio lo si capisce ma poi a misura che ci si inoltra nella lettura si comincia a capire qualcosa di fantastico cioè che cosa che marco polo non aveva fretta copriva enormi distanze ma non aveva assolutamente fretta e il mestiere di marco polo così come del mercante medievale è esattamente quello dei grandi chef che oggi dominano il discorso televisivo a livello globale cioè quando ebbe amici medievisti ne ho visti ne ho visti un paio in prima girando per le strade parlano di spazio nel medioevo a me vien da ridere perché nel medioevo cioè voglio dire prima dell'epoca moderna lo spazio non c'era non esisteva perché lo spazio che cos'è cominciamo a fissare due tre concetti altrimenti si corre il rischio di non essere molto chiari stabiliamo una specie di vocabolari iniziale spazio è un termine che viene dalla parola greca antica stadio stadio e lo stadio era la misura di cui antichi greci si servivano per calcolare la distanza tra due punti lo spazio è quello nel medioevo il mondo non era uno spazio mi dispiace non aver affatto nel medioevo esistevano i luoghi che è il luogo e lato grande modello che si oppone allo spazio cioè c'è qualcosa che i giochi rafi dall'ottocento in poi dai tedeschi in poi amano chiamare la faccia della terra cioè quella sottilissima scorza sulla quale noi viviamo bene possiamo considerarli in un sacco di maniere per esempio come spazio con insieme di luoghi come territorio come ambiente come paesaggio è sempre la stessa cosa e sempre una faccia della terra solo che la consideriamo in maniera differente le cose sono sempre quelle ciò che cambia è il nostro punto di vista un logico un secolo fa un grande elogio della quale tutta la logica contemporanea deriva contro beghe distingueva questo riguardo tra significato di una cosa è senso di una cosa e cosa ha spiegato frega e fondando la logica contemporanea che ogni cosa questo bicchiere ha un significato che coincide con la cosa il significato della parola di chiare è questo bicchiere il significato è unico e coincide con la cosa ma spiegava frega ogni cosa a molti sensi dice la fede che cos'è un senso è la maniera con la quale la cosa mi diceva sì da si presenta in altri temi la maniera con la quale noi la concepiamo la faccia della terra cambia naturalmente ma sostanzialmente resta la stessa ai cambiamenti si possano seguire si possono analizzare ciò che cambia è la maniera con la quale noi la guardiamo la concepiamo lo spiegava già leibniz percepire qualcosa di vedere qualcosa significa giudicare allora spazio e luogo sono due sensi diversi opposti della stessa cosa che la faccia della terra la differenza tra spazio e il luogo qual è che se noi pensiamo alla faccia della terra in termini di spazio anche se noi non ce ne rendiamo conto come spesso avviene come quasi sempre avviene a meno che non ci mettiamo a pensare se concepiamo la faccia della terra come un unico spazio ed è stato il grande programma della modernità dell'epoca moderna sarà concepiamo come uno spazio tutte le parti attenzione sono l'un l'altra equivalenti significa che posso prenderne una parte mettere al posto di un'altra il mondo non cambia questo significa essere equivalenti come due pesi esattamente identici su due piatti della bilancia della stessa bilancia io prendo il peso che sta sul piatto destro che equivalente esattamente al peso che sta sul piatto sinistro disposto né inverto alla posizione l'equilibrio si mantiene non è cambiato nulla la modernità ha visto così la faccia della terra le parti sono equivalenti quando marx nel primo libro del capitale spiega che il mercato così lo definisce il mercato è l'epoca è come dire la situazione è no dice così alla lettera e il regno dell'equivalenza generale marx e non dice una cosa molto importante che se non ci fosse state di idea di spazio il modello dello spazio il mercato così come noi lo conosciamo non potrebbe esistere perché prima ancora del mercato e lo spazio che il dominio l'ambito il regno dell'equivalenza generale e tutta la modernità si è organizzati in questa maniera marco polo non è moderno marco polo appartiene a un mondo dove ripeto lo spazio non c'è esistono i luoghi marco polo percorreva una strada molto pericolosa ma antichissima la via della seta senza fretta la prima volta lui matteo e chiedere lo zio e il papa per arrivare ad accorto del gran khan e impiegano 17 anni e marco polo durante il suo viaggio si fermava spesso come ancora oggi la via della seta non si può più fare fino al 77 si poteva fare ma esattamente come facevano i mercati medievali europei di una volta del medioevo con l'invasione russa dell'afghanistan quel percorso non è più praticabile si partiva si ci si inoltrava sull'altipiano iranico turchia iran afghanistan poi o si scendeva lungo e cade a passi verso l'india oppure e della strada di marco polo la via della seta si aggirava l'indus e si entrava nel turkestan marco polo parlava tutte le lingue dei paesi che attraversava li conosceva tutti ma come lo conosceva anche lui google cioè la lingua parlata dalla minoranza turca del sinkiang ma conosceva il terzino l'arabo il persiano arabizzato il mongolo e quando marco polo torna non voleva tornare ma torna è ormai mongolo parla mongolo veste mongolo a moglie mongola e torna soltanto perché il suo imperatore lo ha incaricato di portare due lettere al principe dei cristiani cioè al papa ma il papa non c'è c'è un concilio che deve leggerne uno deve leggere questo concilio dura più di due anni e ed è esattamente in questo intervallo che marco polo non sapendo a chi consegnare queste lettere torna finalmente a venezia la storia che forse voi conoscete di che la inventa la musica all'inizio del cinquecento di marco polo che torno ha vestito da poverino torna a casa sua senza farsi di conoscere per accertarsi che la memoria sia ancora viva poi quando si convince che è ancora ricordato con estremo affetto marco polo secondo la musica che doveva vendere i libri quindi si inventa le storie marco polo racconta ramusio lacera il suo mantello e da questo mantello cade giù una cascata di pietre preziose eccetera naturalmente non è vero ma il significativo comunque come quasi tutte le cose non vere marchese che si raccontano marco polo non ha fretta marco polo avanza copre distanze enormi ma come faceva marco polo lentamente a misurare queste distanze questo è il fascino del milione vi prego di leggerlo quello uscendo di qui se voi cercate il milione lo trovate in una versione trecentesca detta dell'ottimo c'è marco polo scrivere una lingua che è la lingua d'oc anzi dettarmi lingua d'oc adesso il milione e in lingua di quello che si può leggere la lingua toscana ma ci sono più di cinquanta codici inediti di marco polo manoscritti e in uno di questi che non è stampato c'è una frase bellissima dice marco polo un certo punto se soltanto avessi saputo che sarei tornato indietro chissà quante altre cose adesso io ricorderei che è una fase fantastica marco polo avanza ogni ogni parte della terra è diversa dall'altra e lui come misura le distanze e misura in giornate dice marco polo va bene e poi poi arrivati a cannes baluk la capitale del dell'impero mongolo dopo cannes baluk vi è una foresta la foresta dura due giorni e dopo la foresta vi è un deserto il deserto dura un giorno e mezzo nel mondo di marco polo cioè nel medioevo le cose non hanno estensione non le puoi misurare col metro non esiste le cose hanno durata durano le cose e come si fanno a misurare le cose attraverso l'esistenza l'esperienza concreta pratica del soggetto che cammina e soggetto stesso sono le giornate c'è l'alternarsi del ghetto e la notte riferiti al soggetto che misurano la terra dunque il m la misura meglio è una misura assolutamente non astratta ma concretissima e coincide con l'esperienza vitale del viaggiatore e il viaggiatore che misura attraverso la sua propria esistenza e fantastico questo mondo che le cose non sono estese ma durano e il tragitto vitale esistenziale di chi viaggia e la misura del mondo stesso e la logica dei luoghi perché cosa cercava marco polo esattamente come quelli di masterchef a quel tempo l'economia a quella del medioevo non era fondata come oggi e sulla velocità il segreto del mercante non era la tecnica con la quale si pensi a benetton ha tanto per fare un esempio molto concreto riuscirà a far arrivare tempestivamente il prodotto la merce al mercato il segreto del mercante era il luogo dove lucia prigione sia approvvigionava da cui dipendeva la qualità del prodotto marco polo ogni sera si fermava nel caravanserraglio le bestie riposavano gli uomini che venivano da tutte le direzioni parlavano tra di loro e si scambiavano informazioni anche oggi a cannes e così lungo la via della seta né canavan serrati e mi dicevano guarda che se tu vai a destra ci troverai delle montagne se tu nei sorpassi enti in una valle lì la lana è molto migliore costa molto meno e il mestiere di marco polo era assolutamente andare a verificare vedere se era vero che stare la qualità di quella lana non procedeva in linea retta marco polo mai ondivaga la oscillava d'altra parte l'idea che una strada porti una direzione e un'idea molto recente ancora oggi nel deserto le piste sono sempre un ventaglio di possibilità che si aprono di fronte al al viaggiatore ma certo la direzione la metà non è mai esclusiva è il mondo allora si componeva di luoghi il luogo che cos'è rispetto allo spazio lo spazio è l'insieme delle parti l'un l'altra equivalenti perché se ragioniamo in termini spazi che cos'è poi concretamente lo spazio allo spazio è la riduzione del mondo ha tempo di percorrenza cioè a velocità o attenzione anche cesare conosceva perfettamente la velocità quando cesare torna dalla sua spedizione del 43 avanti cristo al mar nero sul mar nero dove è stato a fare incetta di schiavi e legname da vendersi sul mercato di roma per finanziare la propria campagna elettorale dirà la famosa frase veni vidi vici che significa v.co vinto perché vi di o ridotto la conoscenza alla visione ma prima ancora ve ne ho fatte in fretta sono stato rapido ma i romani con la velocità cioè con lo spazio ci facevano soltanto la guerra tutta la riproduzione della vita sociale tutti il resto della vita che non fosse la la guerra ovvero la trasmissione dell'informazione che era necessaria la gestione dell'impero quelle che romani chiamavano il cursus dei kula rius bene tutto il resto non obbediva fatto alla velocità poteva andare lentamente spesso corto lentamente la modernità da questo punto di vista è stata la come dire l'applicazione della tecnica militare romana a tutti il campo della riproduzione della vita sociale la velocità è diventata la chiave di ogni attività un dato inedito assolutamente sconosciuto prima di che ha fatto sì che davvero il grande programma della modernità sia stato quello della riduzione della faccia della terra ha un unico gigantesco spazio dico con la parola più semplice apparentemente almeno a un'unica gigantesca mappa perché il grande programma della modalità alla fine è stata esattamente questo la riduzione della faccia della terra un'unica gigantesca carta geografica purtroppo a scuola non ci hanno mai spiegato il rapporto che esiste tra una mappa e la faccia della terra o se volete il mondo ci hanno sempre lasciato credere che una mappa sia da copia del mondo non è vero non è vero bisogna rovesciare il rapporto se vogliamo capire la modernità e la faccia della terra che è diventata la copia della mappa cioè una struttura spaziale dove la rapidità la velocità la riduzione del mondo ha tempo di percorrenza per tutte le attività diventa la chiave fondamentale del funzionamento una straordinaria rivoluzione assolutamente inedita e come se davvero il modello spaziale ripeto che servirà a far la guerra nel milione attenzione c'è una formidabile descrizione dello spazio ma in un punto soltanto quando marco polo deve descrivere il sistema postale mongolo che funziona esattamente come il cursus dei q larius romano vale a dire ad intervalli regolari lungo le strade principali esistono delle stazioni ogni 25 milia delle stazioni di posta dove i cavalieri che arrivano recando i messaggi smontano e danno il cambio ad altri cavalieri che procedono del sola meta verso la meta e nelle strade minori quelli che magari si arrampicano sulle montagne questo sistema diventa ancora oggi diremmo scala più grande vale a dire di 5500 milia ma non si tratta più su queste distanze di cavalli si tratta di persone le quali prendono i messaggi che devono far arrivare si cingono la vita con una cintura piena di campanelli in maniera tale che il loro arrivo sia perfettamente possibile che si annunci da lontano per dare tempo a chi deve come dire prendere il messaggio e dare il cambio al corridore di prepararsi indossare la cintura di campanelli a sua volta è continuare nella direzione stabilità ma è l'unico esempio che noi abbiamo per il resto il fascino del milione che ancora oggi a straordinario è esattamente questo la descrizione di un mondo dove non c'è spazio ma come pensava per esempio aristotele il mondo si compone di una collezione di luoghi la differenza qual è se lo spazio si compone dei party l'un l'altro equivalenti perché il problema è unico attraversarli della maniera la più rapida possibile il luogo invece che sempre la faccia della terra e sento una parte dalla faccia della terra ma viene considerata secondo un senso differente vale a dire considerato nella sua unicità nella sua specificità sulla base cioè di valori di qualità che si ritiene siano irriducibile a quelli di qualsiasi altro luogo che è poi il problema di marco polo a trovare il luogo il posto se volete dove la lana era migliore e costava meno questa è stata la la la modernità è una volta tanto l'epoca medievale è una volta tanto qui credo che sia davvero eccezionale i libri di storia di cam ancora la verità questo mondo finisce con esemplarmente coni cristoforo colombo perché se si legge il diario di meglio quello che resta del diario di bordo di cristoforo colombo noi abbiamo completamente un'altra visione del mondo con lo scrive sul suo diario oggi abbiamo percorso 45 leghe in direzione est e ovest stop non dice niente altro la misura è standard e metrica e la lega completamente astratta mentre la misura per il medioevo la misura della terra era la concreta esperienza del viaggiatore suddivisa in giornate per un dato esperienziale di lab dei filosofi per colombo diventa invece il riferimento a una misura completamente astratta e standard la lega nasce davvero la modernità e davvero colombo il primo viaggiatore moderno per due motivi primo perché ha fretta busca il levante per il ponente come lui stesso diceva perché perché fa prima fa prima sapendo che la terra è una sfera cosa che sapevano tutti anche marco polo lo sapeva l'anno se si è sempre saputo insomma ma il problema di colombo e la velocità e calcola computa sulla base di misura assolutamente astratte l'importante è fare prima e fare presto questo è motivo per cui cristoforo colombo non capisce nulla fino alla fine del terzo viaggio è ancora convinto di essere arrivato dove non è arrivato e ancora convinto che chi andava dal campo lente che soffrono colombo si guarda bella tentare di apprendere il linguaggio di chi ha di fronte non gli importa un fico secco di conoscere la lingua di chi abita il il posto dove arrivato non importa nulla che soffro colombara giorni i termini spaziali esemplarmente spaziali oggi abbiamo percorso totta leghe stop ma col polo si orienterà secondo la direzione di marco polo veniva appesa sulla base dei venti imponente il garbino il maestro l'aquilone che soffro colombo è molto più astratto i punti cardinali che già un passaggio molto molto evidente in direzione della stazione del computo e dell'idea e di l'idea che della terra sia ora tutta la modernità funziona così da questo punto di vista le storie che si potrebbero raccontare sarebbero tutte stupefacenti estremamente significative ve ne racconto una che di solito sfugge quando voi sapete che cristoforo colombo aveva messo un premio negli ultimi giorni aveva messo un premio sul chi per primo avesse ad di stato terra aveva messo un premio perché aveva capito che l'equipaggio stava per ammutinarsi aveva paura non voleva piu andare avanti allora per convinto che stesse per arrivare che la metà fosse vicina cristoforo colombo dice guardate il primo che ha visto a terra avrà questo ricchissimo premio un giubbotto di seta ricamata un sacco di soldi eccetera eccessi che la matricola mattina famosa alle 2 di notte siamo a latitudini molto basse tropicali e faceva giorno presto alle 2 di notte il marinaio che sta di vedetta sappiamo il nome perché per motivi che saranno immediatamente evidenti quando grida terra scende giù immediatamente tutto convinto tutto contento perché ha vinto il premio ma cristoforo colombo lo gela immediatamente no l'ho vista prima io dice ma come è possibile dice sì ieri io sentivo che qualcosa stava per accadere e prima di andare a letto ieri sera insieme con il nostromo dunque c'è un testimone autorevole secondo il team ordo ho voluto fare un ultimo giro sulla torta attenzione qui perché di straordinario interesse è esattamente nella direzione dice colombo dove tu carlo drigo adesso hai visto terra e ho visto un lumino una luce che si accende si spegnerà è vero questo sapete perché appena arrivati in spagna ci furono anni e anni di liti giudiziarie su questo punto perché lo di quotidiana non mollò il sistema l'ho visto prima io il tribunale diedero ragione a colombo è una tradizione raccolta da uno storico contemporaneo francisco di oviedo dice che a quel punto rotilio di triana disgustato dal funzionamento della giustizia spagnola si fecero metano e andò a vivere in marocco non so se sia vero però però sicuramente per anni tribunali spagnoli furono occupati da questa questione ma una cosa strana è che è molto significativo che la prima forma con la quale il nuovo mondo sia passo fosse un puntino luminoso che un puntino perché lo dico colombo dice sì in quella direzione ho visto che cosa ieri notte un puntino luminoso che si accendesse si spegneva tanto è vero dice che ho pensato che ci fosse una costa che su questa costa avanzasse una processione inaugurata da un grande cero acceso ma quel che soffiava vento ogni tanto la luce si spegneva e poi veniva riacceso la fiammella del change è stato calcolato che colombo avrebbe dovuto vedere questo punto luminoso da una distanza di circa 90 km 54 leghe ora noi sappiamo pochissimo di quale potesse essere la capacità di vista di visione di un uomo di quell'epoca del quattrocento però sembra un po difficile davvero che vedere a 90 chilometri di distanza un punto luminoso ma questa storia cosa significa perché il nuovo mondo appare nella forma di un punto luminoso di un punto che si accendesse appare scompare la cosa straordinaria perché ancora oggi in lingua inglese un punto che appare e scompare che si accende e si spegne si dice the nation point ma denis point in italiano come si traduce tecnicamente punto di fuga cioè qual è il senso di questa storia che ripeto non è inventata il senso di questa storia è che cristoforo colombo avrebbe avvistato il nuovo mondo esattamente nella forma che risultava da una visione prospettica perché il punto di fuga e quel punto immaginario o meglio che c'è e allo stesso tempo non c'è carreggia tu che regge tutto il trucco della prospettiva moderna lineare quella fiorentina chi c'è dietro colombo dietro colombo c'è un formidabile signore il più grande cosmografo del rinascimento fiorentino naturalmente paolo dal pozzo toscanelli che quel signore e attenzione che aveva costruito la mappa che colombo aveva con sé ecco perché colombo il primo dei viaggiatori moderni e il primo di noi perché il primo viaggiatore colombo che viaggia con una mappa con una carta geografica marco polo non conoscevo affatto le carte geografiche con lungo viaggio con una mappa geografica cioè sa già che cosa troveranno a un modello con se questo modello è stato costruito da paolo dal pozzo toscanelli quel signore la cui ombra sta dietro tutto l'umanesimo fiorentino non vivrà fino al 92 muore una decina d'anni prima ma dall'inizio del quattrocento la figura di paolo dal pozzo toscanelli e quella che si staglia dietro ogni impresa dell'umanesimo e del primo rinascimento come spiegherà giorgio vasari nelle vite e paolo dal pozzo toscanelli che insegna la geometria a filippo brunelleschi cioè all'architetto che costruisce la prima struttura prospettica moderna il portico che è poi la facciata dell'ospedale degli innocenti 1417 1422 a firenze quindi noi abbiamo un formidabile modello quello prospettico che è esattamente quello da cui lo spazio deriva perché come spiegano gli storici dell'arte la prospettiva la conoscevano anche gli antichi se si va a pompei si vedono ancora pitture organizzata e prospetticamente ma c'è una grande differenza tra la prospettiva degli antichi e quella che nasce sotto il portico degli innocenti all'inizio del quattrocento gli antichi erano scemi sappiamo perfettamente che la retina dell'occhio e curva nella superficie curva si che facevano dipendere le dimensioni degli oggetti certo dalla distanza ma anche dall angolo visivo cioè se tu ti spostari faceva un passo di lato le dimensioni ciò che sta riguardando cambiavano nella prospettiva fiorentina questo non è possibile le dimensioni degli oggetti dipendono soltanto ecco dove nasce la modernità dove nasce lo spazio le dimensioni degli oggetti ma dipendono soltanto dalla distanza lineare tra il soggetto che guarda e l'oggetto che viene guardato noi non guardi noi non viviamo così il modello assolutamente artificiale ma questo è il modello della visione moderna che regge esattamente lo spazio perché a quel punto la relazione decisiva per il funzionamento del mondo diventa la distanza tra il soggetto che guarda e ciò che viene guardato attenzione altrimenti la rete non si comprende attenzione a che cosa perché lo spazio possa esistere e necessario che il soggetto e l'oggetto siano distinti e separati siano cose completamente opposte non soltanto perché opposte significa che non soltanto la la visione frontale ma che hanno natura completamente differente naturalmente nel medioevo non era così e tanto per dirla subito nemmeno oggi è così quando diciamo rete che cosa diciamo lo spiega molto bene manuel castells questo manuel castells spiega che la rete è un'entità molto problematica dal punto di vista della natura perché la rete significa un insieme di macchine e va bene hardware poi bisogna fare bisogna ammettere che dentro le macchine ci sia un pensiero un software e va bene fin qui ci si può anche stare cartesio c'è la modernità non avrebbe compreso questo per cartesio la res extensa la materia l'oggetto è la res cogitans cioè la mente sono cose assolutamente luna differente dall'altra che non hanno nessun rapporto possibile riguardate cartesio stabilisce questo a metà del seicento ci vorranno quasi tre secoli perché un altro filosofo si chiamava edmund husserl metta in crisi questo modello chiedendo calo cartesio tu dici che tra la materia e la mente non c'è il rapporto sono cose opposte assolutamente luna e studente l'altra e allora perché le chiavi tutte e due ressa se le chiami tutto due arresti qualcosa in comune devono avere ma dopo tre secoli o quasi e cartesio non avrebbe potuto pensare che la materia cioè l'oggetto e la mente cioè il soggetto fossero cose completamente opposte se non ci fosse stato il portico degli innocenti cioè lo spazio fateci caso potete controllare direttamente ma a vostro piacimento per esempio hanno appena restaurato la galleria delle carte in vaticano quel lungo corridoio dove alla fine del cinquecento hanno come dire una serie di pittori olandesi hanno riprodotto l'italia ad uso del pontefice che in quella galleria invitava i suoi ospiti a discutere a decidere sul destino dell'italia camminando all'interno di una struttura dove su due lati c'erano le coste dipinte sui muri le coste dell'italia e sul soffitto era dipinto l'appennino cioè una struttura mimetica rispetto alla struttura della penisola se voi ci fate caso i ritratti di città che sono lì e che sono state ripeto ha appena adesso restaurati se guardate con attenzione voi vedrete che gli edifici di cui le città si compongono le case non hanno una facciata semplicemente una facciata hanno una faccia ci hanno un viso hanno un'espressione esattamente come noi i bambini e ragazzini quasi tutti credo io sicuramente da piccolissimi si disegnava una casa come si disegnava una casa all'inizio si faceva quadrangolo poi ci si faceva dentro il quadrangolo due finestre rotonde che erano gli occhi e poi una porta che era la bocca si che la casa era qualcosa di animato e badate che oggi si parla di edifici intelligenti o di internet delle cose e significa esattamente questo cosa sto cercando di dire sto cercando di dire che prima della prospettiva e prima che cartesio poi tramutasse in modello filosofico l'approccio prospettico alla realtà non si distingueva come noi oggi ancora facciamo tra ciò che è animato e ciò che in animato tra soggetto e oggetto in altri termini la prima operazione senza la quale lo spazio c'è la riduzione del mondo ha tempo di percorrenza as a misura menti galli ideare standard cioè astratta la prima operazione necessaria e la separazione tra il soggetto e l'oggetto entità qui si attribuisce una natura irriducibile a quella dell'altra altrimenti lo spazio non potrebbe mai nascere perché lo spaccio esattamente l'intervallo che si spalanca se volete l'abisso che si spalanca tra il soggetto e l'oggetto è che si tratta di misurare di ridurre a ragione a misura ma nella rete tutto questo non c'è nella rete dopo aver detto che si tratta di un insieme di hardware di macchine e di un insieme di programmi che sono dentro le macchine non è mica abbiamo finito poi bisogna incorporare alla rete a questa struttura bisogna incorporare le persone i soggetti umani gli uomini e le donne che sono i funzionari della rete che fanno andarla a rete e che fanno corpo con la rete la maggior parte delle operazioni finanziarie degli scambi di flussi finanziari che oggi avvengono sulla rete avvengono su due piattaforme principali ma non è possibile distinguere se ciò che avviene dipende dall'azione di un soggetto umano ovvero semplicemente ed è il caso più frequente dalla decisione di macchine che sono state programmate per l'occorrenza cioè funzionalmente all'interno della rete di ciò che chiamiamo rete non è possibile distinguere funzionalmente la componente umana da quelle delle macchine perché fanno le stesse cose e nessuno può dire che sia stata la macchina oppure una persona in carne ed ossa funzionalmente ontologicamente cioè per quanto riguarda la natura c'è ancora la differenza fra uscita un soggetto è una macchina però attenzione perché anche questa differenza si va rapidamente come dire cancellando la differenza diventa sempre più piccola di giorno in giorno da questo punto di vista ma noi pensiamo che il soggetto e l'oggetto siano cose opposte distinte animati e inanimati soltanto a partire dal quattrocento e ancor più dal cinquecento tant'è vero ripeto che ancora alla fine cinquecento è ancora nel seicento le case hanno una faccia gli edifici hanno un viso un'espressione se voi prendete il libro più riccamente illustrato di tutti i 400 cioè la la cosiddetta cronaca di norimberga un incunabolo vedete che le vignette che accompagnano la descrizione delle città mostrano delle città che di volta in volta hanno differente espressione che deriva dalla somma delle espressioni tutti gli edifici di quelle città si compongono allora prima cosa per pensare in termini di spazio bisogna fare esattamente questa divaricazione separazione tra soggetti oggetti che prima non esisteva sapete questo il motivo per cui oggi non si parla più tanto di spazio quanto per esempio si parla di paesaggio in italia ci si fa poco caso ma esiste la legge nella maggior parlati ficcata dalla maggior parte dei paesi europei dal 2000 in poi che la convenzione europea del paesaggio e di se guardate signori non esiste più ciò che chiamiamo territorio non esiste più ciò che chiamiamo spazio non esiste più quello che chiamiamo ambiente perché non esistono più perché poiché si tratta di realtà che sono oggetto della percezione è che noi dobbiamo vedere allora diventano paesaggio ma perché è nata questa legge perché ai vecchi modelli oggi si è sostituito quello di paesaggio sapremo tempo ne discuteremo più a fondo ma una ragione è immediatamente evidente perché la separazione tra soggetto e oggetto oggi non ha più senso proprio perché nel funzionamento della rete la separazione tra componente umana e componente delle macchine per così dire non è più distinguibile il funzionamento del mondo non dipende più dalla differenza ontologica c'è di natura tra i soggetti e gli oggetti e un unica entità dove questa distinzione una delle tante distinzioni binarie cioè qui davvero e aristotele o a o b terzi non datur belen non funziona più non funziona più questo un piccolo problema sapete perché per aristotele il mondo esattamente come ancora per marco polo si componeva di luoghi mai aristotele rifiutava decisamente di pensare come invece farà il suo allievo il suo maestro platone che esistesse uno spazio un unico spazio che fosse possibile ridurre la complessità delle cose di cui si compone la faccia della terra ad un unico modello ad un'unica chiave il problema vero qual è il pollino del vero che però che aristotele pensa in termini binari o a o b che oggi il mondo non funziona così non funziona almeno non funziona più così ma per tutta la modernità questo è stato il mondo sotto il portico degli innocenti bio vi prego di andarci a firenze la prossima volta che tornate in quella città guardate è il monumento più importante non soltanto di firenze e monumento più importante di tutto l'occidente non ci sta mai nessuno e quindi assolutamente in piazza dell'annunziata allora voi ci sono nove gradini per salire dal livello della piazza e che cosa accade dove dovete mettervi perché il trucco funzioni perché un trucco la prospettiva dal punto di vista della rappresentazione un trucco per dare l'illusione della profondità in una rappresentazione che invece di dimensioni ne ha due soltanto su una tavola poi li mettete sotto una falsa porta e guardate scissi di fronte a voi non dovete fare nient'altro ora andando lì uno non vede nulla ma non vede nulla perché tutto il nostro codice visivo deriva da quella rivoluzione che li per la prima volta fu annunciata il soggetto si mette lì e guarda fisso di fronte a sé e vede qualcosa che prima non si concepiva perché vede che le linee rette del pavimento del portico che dove lui stano fisso immobile sono parallele in fondo al portico dove c'è un'altra falsa porta con al centro una finestra una finestrella bene in direzione del centro della finestra tendono a convergere guardate e la geometria classifica che va in crisi euclide non funziona più che euclide perché come noi sappiamo come gli antichi sapevano e ancora meglio rivera convinto che le rette parallele se anche prolungata all'infinito non si toccano non convergono ma sotto il portico degli innocenti se uno guarda il centro della finestra deve fare una scelta dolorosa inedita deve scegliere se credere a ciò che vede o a tutto il resto del corpo del suo corpo perché tutto il resto del corpo a partire dal tatto dal tocco con i piedi gli dice che le reti sono parallele ma la vista gli dice che invece vanno a confondersi se prolungate all'infinito non era mai successo prima quando cristo appare a tommaso che non crede alla resurrezione dice una frase bellissima ti dice cristo a tommaso tommaso dammi le dita e guarda cosa sta dicendo che sto a tommaso ti sta dicendo voi vuoi vedere se sono io o se so risorto tocca per gli antichi e anche l'uomo del medioevo toccare qualcosa e vedere qualcosa perdonato il bisticcio era la stessa cosa cioè non si concepiva che circa un fenomeno la vista mi dicesse una cosa e tutti gli altri sensi mi dicessero il contrario una scissione una separazione delle funzioni dei sensi che non era concepibile prima di allora ma sotto il portico a bisogna decidere tant'è vero che quando leon battista alberti inviato dal papa a firenze per tentare di capire cos'era questa straordinaria ma questa nuova maniera di rappresentare il mondo vedere il mondo e costruì il mondo che i fiorentini avevano inventato perché poi prospettici non avevo una grande cultura teorica sì certo brunelleschi è andato a lezione appunto da da toscanelli qualcuno adesso sostiene che addirittura toscanelli avesse insegnato a brunelleschi l'articolo metria sferica e che avesse costruito la cupola la grande cupa e santa me del fiore esattamente sulla base di questi insegnamenti con la cupola che faceva ombra sempre lo stesso alberti che lo dice a tutti i popoli di toscana sotto il portico bisogna decidere o credere alla lista o chiede l'arresto dei sensi leon battista alberti arriva e decide signori tutti il resto del corpo a va a farsi friggere non funziona più non serve più e l'occhio al principe de sensi e leon battista alberti quando capisce questo sapete cosa fa cambia la propria impresa l'impresa era il simbolo che gli umanisti danno di se stessi consisteva in un disegno con sotto una piccola frase li ho amati sull berti cambia la sua impresa la fa diventare un occhio con le ali completamente sganciato dal corpo che va per conto suo sotto ci sono due parole che latine quid tum cioè e adesso e allora e mo e cioè che cosa accade l'occhio con le ali di lombardi st alberti signori oggi esiste del micidiale davvero e il drone cioè il veicolo da guerra privo di uomini primo di equipaggio che si comporta come fosse un vero e proprio velivolo dotato di invece di equipaggio leon battista alberti aveva capito perfettamente la portata rivoluzionaria dell'invenzione prospettica e e dal quattrocento in poi per tutti i 500 per tutti i 600 700 potuto all'ottocento e per tutta la prima metà del novecento la storia della terra della faccia della terra sempre è stata nient'altro che la riduzione a un immenso spazio cioè a una carta geografica dove l'unica relazione che conta decisiva per il funzionamento del mondo e la distanza lineare tra i punti pensate per esempio alle strade fino anche questo è un esperimento e che potete fare immediatamente vi sfido a trovare una carta antica una matta antica dove siano segnate le strade sembra strana questa affermazione perché oggi l'unica tipo di mappa con cui noi abbiamo quasi quotidianamente dobbiamo fare i conti e la carta stradale beh non è così perché non è così non è così perché una mappa funziona esattamente come il nostro occhio la nostra mente cioè percepire qualcosa o ricordare qualcosa significa selezionare il ricordo la percezione sempre una caricatura vale a dire si scarta molto per privilegiare alcuni elementi cui si dà un rilievo molto più importanti di quello che è sì effettivamente anno se io vedessi tutto quello che c'è tra me e la finestra lì in fondo io non vedrei nulla così come sei punti lo ricordasse tutto quello che potrebbe ricordare non soltanto non ricorderebbe nulla ma come direbbero a napoli uscirebbe pazzo credo che voglia insabbiato abbia c'è un personaggio di borges chiamato e il memorioso ma c'è anche un nome sono ricordo che era un signore che poteva ricordare tutto quello che nessuno può farlo così come una mappa no non vi rappresenta mai tutto ciò che esiste se lo facesse sapete quale sarebbe la mappa più completa una lavagna nera completamente priva di segni c'è tutto ma non ve ne fate nulla perché non listino si distingue nulla non si distingue nulla allora sulle mappe fateci caso fino alla metà del seicento non ci sono le strade le cessioni sono pochissimi sono carte militari ma sono pochissime perché non ci sono il cartografo seleziona le strade allora correvano sostanzialmente lungo i fiumi e li prendevano la forma sinuosa dei corsi d'acqua che erano le vie principali di comunicazione il primo atlante moderno italiano l'italia di giovanni antonio magini 1620 ma era già pronta alla fine del cinquecento è un'esperienza formidabile aprirlo e guardare cos'era l'italia è l'italia e non è l'italia perchè l'italia non è l'italia perché tutte le città tutte le città italiane sono collegate fra di loro soltanto da vie d'acqua cioè noi da un lato riconosciamo il nostro paese la nostra penisola ma dall'altra parte noi vediamo un'italia completamente diversa senza strade senza vie di terra senza cammini terrestri come allora si chiamava ma i cammini terrestri prepotentemente si impossessano della mappa colonizzano la mappa soltanto a partire dalla fine del seicento e poi nella prima metà del settecento e di langa lo completamente perché perché cominciano a diventare diritti e allora il cartografo è costretto a segnarle è costretto a rappresentarle perché il loro percorso e ormai differente come forma da quello dei fiumi non è più sinuoso non è più curvilineo è rettilineo e perché ed estranee tra sei e settecento diventano stadi di lite perché il problema è la costruzione il senso spaziale della faccia della terra sotto il portico degli innocenti lo sguardo di chi guarda che deve stare fermo e non si può muovere perché se non cambiando l'angolo vi dicevo prima cambiano le dimensioni lo sguardo come deve essere da essere continuo cioè non si può arrestare cammin facendo fino ad arrivare a ciò che ha di fronte la finestrella con la finestrella dove venivano messi gli innocenti cioè i trovatelli i bambini che i genitori non volevano riconoscere e che una volta imbucati dentro la finestra diventavano attenzione ai cittadini di firenze acquistavano identità politica entravano come pure ammassi biologici informi privi di nome attraversando quel varco inghiottiti dal punto di fuga diventavano altro acquistavano cittadinanza politica un nome innocenti i proietti a roma gli esposti a bologna eccetera eccetera non è soltanto firenze ma firenze ciò si mostra in maniera esemplare da questo punto di vista lo sguardo delle stelle continua verso la finestra tant'è vero chiudo subito la parentesi il rinascimento si chiama così per questo sì è vero quello che ci ha spiegato bull cat nella a metà dell'ottocento che il rinascimento è la rinascita dell'immagine della roma classica si sarà anche vero ma in realtà coincide esattamente con la rinascita dell'individuo che nasce davvero di nuovo in due sensi primo il soggetto sotto il portico e chiamato per la prima volta a decidere e guardate che nasce l'interiorità la soggettività moderna nasce lì nasce così quando tu sei chiamato a distinguere se devi credere a quello che vedi o a tutto il resto ma lo sguardo comunque di essere continuo non si può arrestare che ami facendo deve essere omogeneo da essere sempre lo stesso e poi dovesse avviso tropico cioè deve essere voltato sempre nella stessa direzione calamitato dal punto di fuga calamitato al danish in poi dal punto che c'è non c'è dietro il quale lombardi salvetti ha capito perfettamente ma aveva paura anche lui il grande leon battista alberti di atri quale si spalanca l'infinito lo spazio vuoto infinito qualcosa che la cultura occidentale comincia a poter maneggiare soltanto nel settecento volterra affascinava le dame parlando appunto di questo di questo ne ha e diventa poi il nulla dell'esistenzialismo francese esattamente quella cosa lì il vuoto che si spalanca dietro la finestra quella finestra ma in ogni caso continua omogeneo e isotopico portato sempre nella stessa direzione guardate sotto quel portico vi accorgerete che il soggetto che deve stare impalato se ne accorge per primo di questo quel grande genio russo morto nei del 28 nei campi nei gulag staliniani pavel florenskij dice ma come strano il soggetto perché il trucco della prospettiva funzioni soggetto deve stare immobile non si come fosse di genere fiores chi come fosse stato avvelenato con il curaro paralizzato è certo perché altrimenti lo stato non sarebbe mai nato lo stato non sarebbe mai nato il soggetto deve essere statico perché lo stato moderno è una costruzione spaziale il territorio dello stato moderno deve essere esattamente come lo sguardo del soggetto sotto il portico continuo omogeneo su tropico significa dire che deve essere tutto un pezzo continuo omogeneo fatto tutto dalla stessa sostanza non è mai vero ma si suppone che gli abitanti o i sudditi se volete i cittadini magari dello stato condividono tutti la stessa cultura e la stessa lingua la stessa religione non è mai così e terzo ad avesse reso tropico cioè tutte le parti di cui lo stato il territorio statale si compone e come spiegano i giuristi lo stato moderno non atterrito orio e il territorio tutte queste parti di cui il territorio del compone devono essere valutati tutte orientate funzionalmente tutte nella stessa direzione ecco perché c'è normalmente una sola capitale e questa capitale e al centro si pensi a la storia italiana torino firenze roma ma si pensi a madrid non c'era niente dove oggi c'è madrid carlo quinto quando li unisce insieme i regni di castiglia lago nelle home letteralmente prende il compasso trova il centro geometrico e di fonda la sua capitale dove si e malissimo anche d'estate caldissimo ed inverno freddissimo contro dispiacendo tutte le altre città che speravano ma che soffrono colombo quando deve parlare con isabella è fantastico deve correre dietro per tutta la spagna perché fino ad allora la capitale era dove il re si spostavano in tutte le città da medina a siviglia continuità o modernità riso tropismo sono queste le caratteristiche del territorio statale e oggi tutta la faccia della terra si suddivide in 200 stati che fanno finta di essere il cui territorio si suppone sia continuano gene il suo tropico spesso non è così l'ultimo degli stati il neonato tra gli stati si chiama sud sudan ci sono guerre infinite massacri di continui anche se se ne parla poco eppure formalmente uno stato anche se come dire gli abitanti non condividono quasi nulla e d'altra parte l'unico sovrano in epoca moderna che tentò di far convivere nel suo stato religioni diverse fece una bruttissima fine come ricorderete enrico di navarra che può diventare arrivo di francia via e ha pensato che in francia i cristiani cattolici e protestanti potessero convivere nel 1610 e viene pugnalato uscendo dalla reggia aveva contraddetto il postulato della omogeneità bisogna far finta che chi abita uno stato condivida con tutti gli altri abitanti la stessa lingua la stessa religione che sono gli indici immediati dalla cultura della capacità di manipolazione simbolica della popolazione tu credi un omologia evidente tra lo sguardo prospettico e è come dire la logica territoriale dello stato moderno perché perché il modello è unico ed è quello spaziale e quello spaziale dopo le strade diritte viene la ferrovia l'ottocento 800 il secolo della ferrovia ormai non si legge più lo so perché quando chiede agli studenti si hanno eletto il giro del mondo in 80 giorni mi guardano straniti non sanno manco cos'è ma al giro armonio da giorni e qui qui qui c'è un filosofo fosse più importante filo solo tedesco si chiama peter sloterdijk ha scritto tra le cose bellissime che ha scritto schede anche come sempre accade che sia cose bellissime straordinarie stupidate per esempio che se una volta che la globalizzazione deve leggere il gene e demoni 80 giorni ma non è così il giro del mondo in 80 giorni è il libro che descrive non la globalizzazione la spazializzazione del mondo si cela riduzione di tutta la faccia della terra unica distesa percorsa dal veicolo che spazia lizza per eccellenza cioè la ferrovia la locomotiva a vapore quella che tanto faceva problema al garda vabbè ma insomma è stato quello durante tutto l'ottocento c'è un dato che io ho dovuto di controllare 3 4 volte perché non ci credevo il numero di chilometri ferroviari che esiste oggi sulla faccia della terra esattamente quello che esisteva un secolo fa cioè ali alla vigilia della prima guerra mondiale questo significa che tutto il novecento non si sono costruite ferrovie o se si sono costruite le ferrovie da qualche altra parte sono state smantellate ma la ferrovia è formidabile c'è un signore che ha scritto un libro bellissimo un altro tedesco shiva il bus ha scritto pubblicato dalle navi storie dei viaggi ferrovia dove lui spiega come la ferrovia sia la prima strada che non poggia direttamente sulla faccia della terra ha bisogno di una mediazione cioè ha bisogno di una prima devi ridurre la faccia della terra a una tavola come si dice la massicciata su questa tavola prima la spiani la faccia della terra poi su questa spianata la massicciata fai correre i binari queste guide metalliche sulle quali si tratta di far scorrere il la locomotiva nella maniera in maniera tale da eliminare al massimo la frizione perché perché la ferrovia è nient'altro che l'applicazione all'intera faccia della terra delle leggi del moto e dell'inerzia che newton aveva approntato in laboratorio nella pineta del novecento si passa alle autostrade e lo stadio successivo della riduzione ad un unico spazio dalla faccia della terra autostrade che in in tedesco si dice autobahn cioè alla lettera ferrovia per le automobili perché il principio esattamente lo stesso finché finché si arriva all'estate del 1969 e lì succede qualcosa di imprevisto era l'estate esattamente in cui non stavano tutti i viola che avevano l'età stanno tutti col naso per aria a vederla luna a guardare la luna perché perché gli americani atterravano sulla luna da poco finito si credo quanto tempo ancora allora faccio presto tre minuti e finisco tutti si contemplava la luna convinti che la rivoluzione fosse quella il cambiamento drastico per la condizione terrestre fosse quella cioè la terra che faceva le tue grossa tell it è la copia di se stessa si atterrà va sulla luna una seconda terra signori ma non era così esattamente in quelle notti senza che nessuno all'inizio capisce nulla avvertisse nulla perché non c'erano le condizioni per farlo due computer negli stati uniti tra washington e los angeles iniziavano dialogare fra di loro c'è nasceva la rete detto la buona cioè nasceva un mondo eccoci al punto io ho finito quasi dove tempo e spazio le famose categorie che per kant sono innate nell'uomo tempo e spazio significano molto poco se ancora significano qualcosa un altro mondo letteralmente un altro mondo il nuovo nuovo mondo con la differenza che mentre il loro mondo che colombo per la prima volta vede o tocca per un mondo che viene percepito considerato organizzato successivamente in termini spaziali cioè moderni e il nuovo a un nuovo mondo invece che un mondo dove lo spazio non significa quasi più nulla quasi più nulla della rete e il mondo della rete dove la lontananza la vicinanza fisica tra i punti non conta più dio non conta più nulla dal punto di vista del funzionamento del mondo dunque come se come dire fosse stato costruito un altro livello del funzionamento del mondo da cui attenzione tutto l'ambito della nostra vita dipende l'ambito della riproduzione della vita sociale dipende che funziona in maniera completamente diversa dico subito che nessuno sa come funziona davvero ci sono parecchi tentativi di spiegare vuole sottoporvi per finire soltanto una cosa che questa comincia con una storia un minuto finito nel 1610 galileo galilei scrive una fantastica lettera che figura nelle sue opere per spiegare che le maree non derivano dall influenza della luna che avvicinandosi attirasse il pelo dell'acqua marino e allontanandosi invece come dire lo fa abbassare come ha scritto un signore si chiamava de fabritiis aveva osato scrive alla fia e 500 in un libro no dice galileo galilei in questa lettera inviata un vescovo romano non ricordo il nome adesso no le maree dipendono soltanto da moti interni al mare stesso non c'entra la luna non c'entra l'attrazione lunare perché galileo galilei scrive inventa questa parrocchie si ma spiegazione fantastica straordinaria sebbene ripeto il suo obiettivo era smantellare quella che noi oggi chiediamo sia la spiegazione scientifica del fenomeno delle maree a lui delle maree a galileo delle maree non importava un fico secco sì importava un'altra cosa ed eccoci al punto e finisco qui poi ci sono le domande cosa vi portava gli portava salvaguardare il modello della spiegazione scientifica il quale modello della spiegazione scientifica deriva esattamente dallo spazio dal modello spaziale vi ricordate il soggetto intervallo oggetto questo è lo spazio allora perché lo spazio esistano dobbiamo distinguere il soggetto dall'oggetto e dire che sono cose che erano niente a che fare per natura al 1 con l'art lo stesso vale nella spiegazione scientifica galileiana causa intervallo effetto qual è il problema della spiegazione delle maree così come noi oggi crediamo che invece sia quella corretta almeno per il momento era che questo signore postulava la contemporaneità tra la causa la vicinanza o l'allontanarsi della luna e la manifestazione dell'effetto ma se la causa e l'effetto sono contemporanei se non c'è un intervallo anche minimo tra i due diceva galileo non è più possibile spiegare nulla perché non si distingue più la causa dall'effetto questo secondo me è il motivo per cui noi oggi non riusciamo a pensare la rete il funzionamento della rete perché siamo costretti esattamente a dover eliminare ogni differenza distanza intervallo tra non più soggetto e l'oggetto come nello spazio ma tra la causa e l'effetto un'altra maniera per dire e chiude davvero che anche la nostra maniera di spiegare il mondo deriva dallo spazio dal modello spaziale che presuppone il divario lo iato la separazione l'intervallo la distinzione tra due momenti che oggi il funzionamento del mondo invece ha riunito soggetto e oggetto è sempre più difficile ormai quasi impossibile distinguere l'uno dall'altro causa effetto noi siamo qui esattamente alla vigilia di questa epoca anzi ci siamo già dentro e non c'è nessun cervello collettivo né tantomeno privato che riesca ancora a capire davvero come sia possibile immessi in questa realtà continuare a spiegare qualcosa possiamo soltanto registrare gli effetti guardate mi dico soltanto questa insomma noi abbiamo nella cultura occidentale tante descrizioni di un mondo senza spazio e senza tempo è quello della mitologia per esempio il problema qual è che è molto difficile tradurre i modelli mitologici i modelli operazionali i concreti in concreti modelli che seguono oggi a spiegare come il mondo funzione ma questa è la partita ne va della possibilità di continuare a scommettere sulla nostra capacità di intendere il funzionamento del mondo è una grande scommessa che va giocata fino in fondo e se anche come dire ci fa paura a volte se ci pensiamo freddamente è anche vero che si tratta di un problema estremamente affascinante le domande anche perché scusate no dimenticavo dimenticavo una cosa se lo spazio in the in crisi cosa restano resto nei luoghi c'è poco da fare non abbiamo altri modelli resto nei luoghi resta la visione di aristotele il mondo è davvero il vestito di arlecchino ogni pezzettino alla sua qualità specifica alla sua specifica qualità ammesso questo i tentativi l'ultimo formidabile quello di michelle ser l'ultimo libro il mancino zoppo vi invito a leggerlo perché mi dicesse da cinquant'anni almeno si occupa di queste cose e lui pensa scrive in questo libro molto suggestivo compratelo perché verosimilmente sull hard ultimo che questo grande filosofo francese forse il più grande riuscirà scrivere dato che è molto anziano ma cosa fa la micia se ammette alla fine viviamo all'interno di una per descrivere in modo una topologia c'è un insieme di luoghi senza metrica secondo me non è presente così noi siamo un regime misto dove vi è la metrica ma vi anche qualcosa d'altro che dobbiamo ancora afferrare però e dal luogo che bisogna ripartire il viaggio affascinante da marco polo al web come cambiano gli spazi luoghi col professor franco farinelli noi abbiamo pochissimi minuti perché le 17 30 dobbiamo chiudere in dispiace quindi se qualcuno vuole avanzare una domanda a risposta flash adesso è il momento o mai più se rimangono se rimangono i luoghi dopo dopo il suo diciamo così la sua carrellata molto per me molto significativa anzi lo ringrazio perché mi ha rinfrescato un pochino le idee insomma studiate un po è anche approfondite ma sei luoghi rimangono sono in lui solo i luoghi e quindi lo spazio può scomparire che tipo di relazione dobbiamo avere noi saranno luoghi a sé stanti oppure oppure non so saranno luogo perché lì il problema questo ho scelto questo convegno parla di di luoghi e che molto è chiarissimo i luoghi non posso essere a sé stanti perché per la prima volta nella storia dell'umanità oggi l'economia mondiale funziona all'unisono come un tutt'uno non ha mai successo prima quindi luoghi non c'è più la possibilità che un luogo sia isolato sia un'isola questo dobbiamo dimenticarcelo il problema è pensare in termini di luoghi e nello stesso tempo avere ben presente che si tratta di tentare da ferrara logica della globalità non è mai successo prima che guardate 30 secondi fino a 20 30 anni fa come si spiegava l'economia mondiale come un insieme di economia e trattino mondo fernando de la scuola degli storici americani la più bella definizione di economia mondo la da la da shakespeare nel mercante di venezia quando shylock il mercante sapete cosa dice dice vuoi tenere venezia per la gola blocca lo stretto di malacca dove oggi singapore non c'era allora moglie c'è singapore cioè se tu stringi lì se tu blocchi quello stretto dopo qualche tempo venezia non ricevendo più i flussi da tutto il mondo perché l'economia mondo esattamente un pezzettino piccolo dalla faccia della terra che è in grado di emettere ricevono i flussi che attraversano tutto il globo se tu blocchi lo stretto di malacca venezia vuole tu non tocchi venezia questa è la logica dell'economia mondo il problema qual è che perché le merci e le informazioni l'omni arrivassero i flussi arrivassero dall'affetto di malacca venezia ci volevano almeno tre mesi oggi questo tempo non è più necessario per il funzionamento dell'economia oggi l'economia mondiale è un'unica cosa non sono l'unica cosa ma funziona all'unisono come un tutt'uno quindi i luoghi non possono essere separati l'uno dall'altro ma e qui qui c'è la difficoltà secondo i modelli che abbiamo ereditato dalla nostra grandissima tradizione luoghi non possono essere isolati ma allo stesso tempo bisogna pensare per luoghi e conciliarli con il funzionamento globale in altri termini bisogna pensare la sfera non più la mappa oggi il mondo non è più possibile ridurre a un numero infinito di mappe oggi abbiamo di fronte il globo questo significa globalizzazione anche se nessuno ci pensa la globalizzazione presuppone alla globalità vale a dire riconoscere l'abbiamo sempre saputo che il mondo è una sfera abbiamo sempre rimandato di fare i conti con la sfera facendo il globo affette infinite fette ognuna di queste sette e una tavola c'è una mappa gli stati sono l'ho detto prima 200 tavole abbiamo coperto la sua faccia della terra con 200 tablid una differente dall'altra diversa dall'altra costruita però con gli stessi principi adesso signori non è più così tutti gli stati sono in crisi si vanno frantumando attuati interno hanno linee d d d d d di frattura tra più interno di varia natura culturale economica politica allora il problema la signora esattamente questa non sia straordinaria perché non abbiamo altro che il luogo sedo siamo costretti dal funzionamento del mondo a riconoscere che lo spazio in crisi quello spazio che ha salvato decine di milioni di esseri umani come spiegava hobbs il teorico dello stato modello nel leviatano a metà di 600 attenzione ops parlava dello stato chiamandolo il dio mortale ops diceva proprio così dello stato cioè finché esiste e l'entità più potente che che c'è ma prima o poi finirà non sta non sta finendo ma adesso in crisi e abbiamo soltanto il luogo qui aggrapparci anche perché dico questo e basta perché il tempo è finito lo spazio è una maniera a quanto estensiva di trarre valore dalla faccia della terra perché lo spazio e rapidità velocità dell'attraversamento del percorso della funzione transitiva il luogo significa che cosa tra l'altro significa un'altra possibilità di estrazione di valore non più estensiva ma intensiva e questo quello che va pensato oggi anche perché i signori se togliamo il luogo dal vivo non sapremmo che cosa aggrapparci così come la modernità si è aggrappata alle tavole lo scrive flavio biondo un umanista forlivese all'inizio del quattrocento e signori qui non si capisce più niente la storia ha rivoluzionato tutto che cosa possiamo fare ci aggrappiamo alle tavole intendiamo alle carte geografiche perché almeno dice sulle carte geografiche la relazione fra i nomi e le cose fissa e stabile e univoca in termini o biunivoca interni lodi c è stata la modernità è finita la modernità o si sta evolvendo in qualcosa d'altro dobbiamo in questo momento aggrapparci ai luoghi e ricominciare di lì grazie grazie migliore credo che dobbiamo proprio chiudere per cui la ringrazio veramente la sua presenza e grazie a tutti voi grazie allo verrà paziente attenzione per la vostra presenza
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