Capire l’economia (e non solo) con Il Sole 24 Ore
Incorpora video
Capire l’economia (e non solo) con Il Sole 24 Ore
Il talk si è concentrato sul mondo dell’economia e come essa, in qualche modo, sia collegata alla vita quotidiana di ognuno. Sono stati presentati i suoi impatti su scala mondiale e locale ed è stato approfondito il ruolo dei media nel raccontare l'economia in modo accessibile, collegando gli eventi globali alle vite quotidiane delle persone.
perché non sappiamo chi deve parlare per primo. Nessuno vuole mancare di rispetto all'altro. Allora parlo io che sono il Pierino del quartetto. Anzitutto buongiorno, grazie, grazie anche per la costanza, la capacità di aver individuato, al di là dei cambi di sede, cambi di orario, anticipi, posticipi, recuperi, eccetera eccetera, ci siamo. Non so se qualcuno era venuto qua per il concerto di Peter Gabriel, no, noi presentiamo invece un libro che da martedì sarà in edicola con il Sole 24 Ore. Il libro si chiama Capire l'economia e non solo con il Sole 24 Ore, è fatto così, ma in realtà voi vedete dal libro solo una parte del lavoro perché il libro rimanda a una sezione del nostro sito ilsole24ore.com dove sono stati collocati dei video e dove via via verranno collocati i materiali che si occupano sempre di questa divulgazione economica che abbiamo voluto esplorare in una modalità un po' diversa. Non so se mi sono presentato, lo faccio ora, io sono Mauro Meazza, se qualcuno ascolta Radio 24 forse ha presente quando disturbo il lavoro di Deborah Rosciani alle 11 del mattino. Vi spiegheremo un po' il senso di questo progetto, che è un progetto di divulgazione che nasce come platea di elezione per i ragazzi delle ultime classi superiori, per gli universitari, di qualsiasi facoltà, ma che nella nostra ambizione vorrebbe ssere un progetto di divulgazione economica, finanziaria, di sapere i propri utili in qualche modo alla vita quotidiana, vorrebbe essere un progetto di divulgazione rivolto a tutte le età, anche a quelli diversamente giovani come me. Accanto a me vedete che ci sono, ve li presento partendo subito dalla mia destra, Alberto Orioli che è il vice direttore vicario del sole 24 ore, se volete fare un applauso anche così per scaldare l'ambiente. Nel centro vedete Daniele Bellasio, vice direttore del sole 24 ore, nonché il vice direttore incaricato della parte digitale, quindi particolarmente la nostra punta, il nostro attaccante nella materia, è un po' il Lukaku del terzetto, Daniele Bellasio. Lukaku va bene però, hai scelto i colori giusti. Jean-Marie Delbault, vice direttore del sole 24 ore, particolarmente per quanto riguarda le tematiche normative, le tematiche professionali. Rivelo questo particolare, questo dettaglio mio, biografico, che non interessa a nessuno, però è carino da dire. Io sono stato 16 anni nella sezione enorme tributi del sole 24 ore, è stata un'esperienza davvero molto bella e molto arricchente, poi però hanno pagato il riscatto. Jean-Marie Delbault. Buona giornata a tutti e benvenuti. Io ho detto le mie scemenze, però adesso dite voi qualcosa di serio, chi comincia Alberto? Va bene, comincio io. Buongiorno e grazie di essere qui, anche perché ffettivamente il festival con questo bombardamento di eventi e di sovrapposizione ha davvero una concorrenza intrinseca notevole, quindi davvero grazie perché avete scelto questo panel, questa discussione, questo tema. Il nostro obiettivo è uno, raccontare che l'economia che noi quotidianamente viviamo da cronisti, da giornalisti e tentiamo di portare i nostri lettori a chi ci segue, a chi ci legge, a chi ci guarda, a chi ci ascolta, non è la scienza triste che si diceva con una bruttissima definizione ottocentesca di un filosofo scozzese che purtroppo ha dato questo marchio che si è portata appresso questa disciplina per molti anni, è tutt'altro, è una cosa che ci riguarda profondamente da vicino che condiziona la nostra vita passo dopo passo minuto dopo minuto direi e riguarda tanti aspetti del nostro vivere quotidiano e quello che più mi piace condividere con voi è quello che sostanzialmente dopo tantissimi anni ancora adesso mi emoziona tutti i giorni nel fare il giornale, nel fare quello che facciamo in redazione, adesso anche qua in questa redazione volante che così tanto ci sta impegnando per il festival, cioè partire dai temi dell'economia che consentono un occhio privilegiato a delle connessioni che non sempre vengono percepite, l'economia che è raccontata nei giornali è una disciplina che crea legami tra cose apparentemente lontane, partiamo da un dato di cronaca che è la cosa più semplice, ieri è uscito il dato di recessione tecnica della Germania, nel primo trimestre di quest'anno la Germania cresce meno 0,3% dopo aver segnato un altro trimestre negativo nell'ultima parte dell'anno scorso, recessione tecnica, recessione tecnica è una definizione che non è particolarmente emozionante e evidente, è una cosa statistici verrebbe da dire da quelli che campano di tabelle, di excel, di slide, no, recessione tecnica vuol dire che se la vai a vedere dentro vuol dire che i tedeschi si stanno spaventando dell'inflazione perché la componente principale della recessione tecnica tedesca è il calo della domanda interna, domanda interna vuol dire semplicemente che i tedeschi stanno comprando meno cose ai supermercati, meno cose di abbigliamento, meno generi indispensabili o di prima necessità, non è una cosa immediata da percepire rispetto all'immagine che noi abbiamo del popolo tedesco, del consumatore tedesco, soprattutto non è immediata se la colleghiamo a un'altra cosa che è successa in questi mesi, a una potentissima stagione di rinnovi contrattuali, di salari tedeschi che ha creato il benchmark per tutta l'Europa, i tedeschi hanno negoziato degli aumenti di salari dell'otto e mezzo per cento, botte da 450 euro e più, quindi i tedeschi forti di questo tipo di incremento delle loro buste paga si stanno spaventando dell'inflazione che non consuma più, nonostante abbiano riserve. Questa cosa non è economia, questa cosa è psicologia, è emozione, perché è emozione? Perché i tedeschi hanno nella loro concezione, nel loro ricordo, nella loro memoria storica l'incubo dell'inflazione di Weimar che ancora qualche tossina l'ha lasciata nella percezione collettiva rispetto a questo fenomeno questa cosa quando accade al popolo tedesco crea immediatamente un sistema di anticorpi psicologici che poi è immediatamente un effetto sugli andamenti dell'economia, non solo tedesca naturalmente ma anche la nostra, perché se l'economia tedesca, che tradizionalmente tutti percepiamo, perché è una cosa che fa parte della vulgata comune, come locomotiva d'Europa, evidentemente se la locomotiva d'Europa finisce qualcosa succede ai vagoni. Noi normalmente veniamo percepiti come vagoni e qui c'è un altro collegamento, però guarda caso, sempre se andiamo a vedere le maledette tabelle Excel, noi in realtà stiamo crescendo dello 0,5% probabilmente è una delle performance migliori all'interno dell'Europa. Abbiamo incamerato una crescita dello 0,8% per tutto l'anno e questo ci mette un po' al riparo anche da eventuali guai che dovessero arrivare successivamente. Queste sono le connessioni, abbiamo parlato di recensione tecnica tedesca, siamo arrivati a casa nostra, ma se arriviamo a casa nostra vuol dire che se c'è la recensione tecnica tedesca succede qualcosa nelle catene globali del valore, nella catena di fornitura e subfornitura che così tanto ci lega all'economia tedesca, tanto che sostanzialmente per alcune specializzazioni maninfatturieri, maninfatturiere penso all'automotive, ma anche alla meccanica di precisione, alla robotica, siamo connessi spesso la testa della catena del valore è in Germania e da noi arriva come subfornitura, se la testa smette di spingere prima o poi l'impatto della recensione arriva anche da noi e questa è un'altra delle connessioni. Ma ce n'è un'altra importantissima e poi mi taccio scusate, se la Germania vive l'incubo dell'inflazione c'è un messaggio forte alla BCE, alla banca centrale europea che governa l'euro, governa le dinamiche dei tassi e le politiche monetarie, perché dico questo? Perché la BCE ha come principale argomento del proprio statuto quello di tenere sotto controllo l'inflazione, evidentemente non sta accadendo se il popolo tedesco percepisce il rischio Weimar, quindi possiamo discutere se l'azione di stretta creditizia della BCE sia corretta o meno e qui andiamo molto lontano perché c'è un dibattito forte tra gli economisti se abbia senso questa politica che la Lagarde ci racconta ogni tre settimane quando fa la conferenza stampa di innalzamento dei tassi di interesse per raffreddare l'economia e abbassare per quella via l'inflazione, questo è scritto in tutti i manuali. Purtroppo invece sta accadendo che l'innalzamento dei tassi della BCE non sta abbassando come vorrebbero l'inflazione ma sta incidendo profondamente sull'economia reale di quel Paese e sull'economia reale di tutta l'Europa. Ecco questo è quello che noi raccontiamo quotidianamente, questo è quello che mi piace dell'economia che è una cosa che parte da una tabella Excel di una recessione tecnica e poi arriva a casa nostra perché i tassi sui mutui che stiamo pagando si stanno alzando probabilmente oltre la soglia di tolleranza e incidono poi sulle dinamiche della gestione della nostra contabilità familiare quotidiana. Ecco questo è quello che noi facciamo, cerchiamo di fare, cerchiamo di spiegarlo e farlo reagendo in tempo reale a volte è molto difficile ma è una sfida interessante perché fa questo lavoro e nel libro è spiegato tutto questo sostanzialmente d è spiegato perché evidentemente è anche utile e opportuno, lasciatemi fare lo spot che seguiate quello che scriviamo, quello che vi raccontiamo, quello che vi diciamo, quello che vi proponiamo come video, come radio, come testo e come web, grazie. Ecco ha già concluso Alberto Orioli per dare la parola a Daniele Bellasio perché come lo raccontiamo, lo raccontiamo in tanti modi soprattutto modi nuovi perché è vero il giornale esiste sempre ma bisogna sperimentare nuovi modi per raggiungere, per diffondere tutte queste informazioni, queste diciamolo un po' emozioni che Alberto Orioli ci ha raccontato allora questo ce lo spiega Daniele Bellasio. No io ti stavo per interrompere perché volevo sprimere, voi avete sentito il primo intervento di Alberto Orioli praticamente un libro stampato chiarissimo, voi immaginate che cosa significa tutti i giorni partecipare a riunioni di redazione con colleghi che parlano così, è un'ansia incredibile, cioè partecipare a una riunione di redazione del sole 24 ore che fa il mio mestiere è una sfida quotidiana, poi sentirete l'altra anima perché diciamo così Alberto rappresenta un po' l'anima della politica conomica in generale poi c'è l'anima normativa professionale che lì l'ansia non è nemmeno più ansia siamo proprio che tu speri di portare a casa direbbe Mauro un 18 politico perché ro presente perché ho avuto il coraggio almeno di presentarmi. L'ho detto scherzando ma in realtà ci credo molto al fatto che se i giornalisti che fanno il sole 24 ore ogni giorno imparano qualcosa è possibile che anche per i lettori questo valga e a mio modo di vedere è giusto anche che i giornali in particolare un giornale come il sole 24 ore si riappropri no dell'idea che imparare qualcosa non è un male perché ormai sembra che nessuno debba più spiegare insegnare insegnare è quasi un insulto ormai chi sei tu non accetto lezioni da te chi sei tu per dire questo ecco probabilmente i giornali che peraltro per questo in parte sono nati molti molti decinaia e decinaia di anni fa si riappropri no di questo aspetto non è un caso che un giornale come il sole 24 ore giustamente ritorni anche nel mercato diciamo così della formazione perché le due cose sono sempre di più strettamente collegate anche perché maura giustamente diceva nuovi mondi nuovi linguaggi la notizia in sé non è più un'esclusiva dei giornali anzi tutto sommato la notizia in sé quasi non esiste più nel senso che tutti sono convinti di averla tutti possono averla molto facilmente molto velocemente noi ci svegliamo la mattina e ogni giorno viviamo sotto una doccia di informazione per cui riceviamo decine e decine di notizie senza più neanche sapere come le apprendiamo e alla fine della giornata ci c'è stato rovesciato addosso un mare veramente di informazioni ed è per questo che i giornali devono in parte riappropriarsi di questo ruolo un po sì perché no pedagogico cioè di spiegare le cose a chi durante la giornata non ha avuto il tempo di fermarsi un attimo e di cercare di capirle mentre quella doccia di informazione gli come dire cadeva addosso a me piace sempre utilizzare come formula quella del motore di ricerca intelligente noi sappiamo cosa sono i motori di ricerca andiamo su google o sul navigatore scriviamo dove vogliamo andare che cerchiamo qualcosa il motore di ricerca ci espone delle cose che però sono delle cose non intelligenti è l'esposizione di una serie di link ecco forse la cosa migliore per un giornale oltre a quella diciamo così di cercare di spiegare qualcosa anche è di essere un motore di ricerca intelligente cioè aiutare i lettori a barcamenarsi in quel diluvio di informazioni che ogni giorno diciamo riceve per farlo lo si deve fare 24 ore per su 24 per farlo 24 ore su 24 bisogna utilizzare tutti gli strumenti possibili immaginabili che ormai non sono nemmeno più contenitori diversi sono lo stesso contenitore declinato su device diversi ma alla fine appunto quella pioggia di informazioni di cui parlavo è indistinta il giornale di carta al sito la radio e podcast i video sono la stessa cosa nel nostro caso sono il sole 24 ore c'è poi un altro elemento che il sole 24 ore diciamo valorizza molto e questo mi piace invece ricordarlo con una frase che mi ha detto mio figlio Rocco che ha 15 anni purtroppo lui ha un unico forse grande difetto è milanista mentre io sono interista e è un giorno è una cosa che cito spesso ma per me lì dentro c'è tutto il futuro dei giornali mi ha detto senti papà io ho letto su instagram che Ibraimovic ha rinnovato il contratto col milan domani mi compri la gazzetta per capire se è vero per tutto il resto c'è il sole 24 ore cco su Ibraimovic non siamo ferratissimi ma mauro forse non è detto con marco bellinazzo potremmo avere spieghiamo magari tutta l'operazione finanziaria questo se sicuramente e poi aveva accendete la radio alle due c'è carlo genta per altro col suo vocione vi spiega tutto per Ibraimovic ma perché ma per come quindi ho letto su instagram qualcosa domani compro il sole 24 ore per tutto il resto che non è compro o vado sul sito o ascolto un podcast e questo è un altro degli aspetti secondo me in qualche modo significativo cioè il fatto che alla fine anche i più giovani hanno bisogno di qualcosa che gli certifichi tutto ciò che gli piove addosso in qualche modo ecco senza arroganza però forse a parte Ibraimovic tutto sommato quel compro il sole per capire se è vero vale direi no e questo vale soprattutto lo dicono i politici lo dice il rapporto della roiter se insomma siamo considerati l'ultima cosa su cui vorrei chiudere è sullo stile del sole che a noi giornalisti del sole ogni tanto da un po fastidio però in realtà è proprio il bello dello stile del sole il sole fa le cose con uno stile e con un atteggiamento un po come prima alberto rioli ha spiegato praticamente tutta la macroeconomia di oggi con un tono di voce molto tranquillo e con un modo di fare per nulla diciamo così spettacolare allora noi abbiamo fatto un'integrazione di tutti i mezzi maura un giornalista del giornale che però una trasmissione sulla radio che poi ha fatto un podcast sul super bonus quindi noi quell'integrazione lì dei vari mezzi e dei vari contenuti l'abbiamo fatta non l'abbiamo strombazzata i 1020 e questo atteggiamento ci permette di poter essere un po certi un po più orgogliosi quando diciamo appunto che se lo leggi sul sole c'è un grado di veridicità maggiore perché poi su tutte le altre cose che sono un po di moda le cose di hype manteniamo il nostro stile vedete in giro un festival pazzesco strapieno di gente in tutte le manifestazioni per i più giovani per i meno giovani per tutto e secondo me anche questo festival ha alla fine quello stile ci si diverte si imparano delle cose ma non c'è l'urlo siamo i migliori c'è magari il dire ce la mettiamo tutta e ce la mettiamo tutta tutti i giorni per 24 ore su 24 grazie grazie daniele ci sono ancora dei posti in prima fila vi assicuro che i tre vice direttori qui sul palco con me hanno fatto colazione quindi potete anche stare vicini non sono così affamati anche la altri colleghi qualche cosa c'è anche per voi dai non facciamo distinzioni tra l'altro vedo numerose copie di capire l'economia quindi è già acquistabile in anticipo rispetto a martedì prossimo lo dico così casualmente come se non lo sapessi che attore che sono mi pagate troppo poco ultimo ma non per questo meno importante e anzi come ha ricordato daniele l'altra in qualche modo l'altra anima una delle altre importanti anime del sole 24 ore del gruppo 24 ore è l'area normativo tributaria professionale e qui a parlarne è il vice direttore che segue da vicino tutti questi aspetti jamari del bo buongiorno a tutti si si si può si può lo mettete in imbarazzo però si può buongiorno a tutti benvenuti e vedo che avete una predilezione quindi per la materia normativa che non è di tutti perché noi ci occupiamo di regole anche perché le regole sono parte costitutiva del nostro vivere sociale e ci occupiamo di regole in modo approfondito perché molto spesso per i nostri lettori le regole sono uno strumento di lavoro questi due elementi portano a dire siete noiosi siete tristi questi sì tristi la scienza la scienza triste che ha ereditato la definizione dell'economia una volta che l'economia si è liberata di questo fardello in realtà quello che noi cerchiamo di fare è di congiungere due finalità la prima è quella di raccontare che cosa vuol dire compiere determinate scelte che avvengono attraverso la declinazione di regole compiere determinate scelte perché siamo convinti che all'interno di queste scelte attraverso queste scelte che sono tecniche passi in realtà gran parte del volere politico del volere sociale della nostra comunità facciamo solo alcuni esempi che ci vengono dalla cronaca riprendendo il modello espositivo che alberto rioli ha citato in precedenza voi sapete che perché ne avete sentito parlare che siamo nel pieno della discussione di una riforma fiscale si parla tantissimo di flat tax ormai la flat tax è diventata un tema dominante che promette di essere quello che è stato l'anno scorso il 110% cioè il nome che verrà utilizzato dal marketing per i nuovi per le nuove campagne dei brand e resta sullo sfondo l'idea chiara che nessuna scelta in questo campo è neutrale ma che lo scegliere una determinata forma di tassazione piuttosto che un'altra vuol dire favorire determinati gruppi sociali determinate istanze prefigurare un modello della società del futuro o per lo meno del futuro a breve medio termine quindi se nessuna scelta è neutrale l'analisi che noi ne facciamo è un'analisi che vuole andare oltre il dato tutto sommato strumentale con cui la scelta viene realizzata che è quello di scrivere un testo normativo ma vuole andare a vedere le radici che cosa c'è alla base di queste scelte altro tema di cui si ritorna a parlare con grande frequenza e tema assolutamente estraneo a questo ritorna la discussione sul doppio cognome per i figli oppure altro tema ancora emerso dalle pagine dei giornali di oggi l'idea di eliminare la parola razza da ogni testo normativo italiano dove sia compresa tenete conto che l'articolo 3 della costituzione riporta la parola razza quindi è una scelta che incide sull'articolo 3 della costituzione che insieme all'articolo 1 all'articolo 2 compone una triade che è la base della nostra comunità e di quello che la nostra comunità ha voluto essere tra il 45 e il 48 e che poi ha guidato le scelte successive perché qui è una digressione la Corte Costituzionale ha fatto leva sull'articolo 2 sull'articolo 3 per prendere centinaia di decisioni negli ultimi 67 anni di attività allora tutte queste scelte che noi raccontiamo non sono irrilevanti non sono indifferenti non sono tecniche sono scelte di carattere mi verrebbe dire politico ma politico nel senso più ampio cioè di che cosa una società vuole essere in un determinato momento questo ci porta alla prima dimensione della informazione normativa che è quella esattamente dell'informazione che è quella che diamo quotidianamente attraverso tutti gli strumenti che abbiamo e quindi con differenti livelli di approfondimento a seconda delle declinazioni che questi questi temi possono avere cercando di raggiungere un pubblico differente a seconda dello strumento che utilizziamo ma con la stessa lucidità e capacità interpretativa proprio perché il secondo aspetto di un ipotetico quadrilatero è quello dell'interpretazione le regole le norme sono complesse per natura sono tutto sommato uno strumento antimoderno antimoderno nell'accezione che noi abbiamo oggi della comunicazione le norme non sono semplici basta non sono uno strumento facile che si comprendono alla prima lettura ma lo sono perché non possono essere che così si possono migliorare naturalmente tutti ambiremmo ad avere cose comprensibili alla prima lettura ma in realtà ci sono dei vincoli dei vincoli tecnici che impediscono la semplificazione estrema a cui siamo abituati e quindi l'interpretazione che è il secondo step cui noi ci dedichiamo è altrettanto fondamentale e ci collega in qualche modo al passaggio ulteriore quando sono arrivato molti anni fa troppi anni fa al sole 24 ore un collega del giornale che avevo lasciato mi ha detto a beh vai a lavorare al giornale dei commercialisti vero in parte ma vero al di là della battuta e della battuta anche un po come dire sgradevole non per i commercialisti ma per la versione ghettizzante della definizione è vero nella migliore accezione perché noi lavoriamo al giornale che serve al mondo del lavoro in molte circostanze che serve al mondo del lavoro quindi che impone di interpretare le norme di farle capire anche nei loro risvolti complessi non solo per scoprire la razio ma anche per scoprire le modalità operative e che ci collega al terzo passaggio che è quello della formazione che citava daniele bellasio se non ricordo male cioè del diventare un agente uno strumento della formazione per tutti coloro che debbono lavorare attraverso questo tipo di strumento il quarto passaggio di questo quadrilatero ideale ci riporta come in un cerchio al punto di partenza ed è forse il più importante noi vogliamo essere degli intermediari che non sono solo intermediari nel senso che operiamo come soggetti che spiegano la complessità per coloro che devono gestire occuparsi della complessità ma intermediari nel senso più nobile perché abbiamo l'orgoglio di essere una istituzione di questo paese e come istituzione di questo paese di poterci porre in termini di confronto in rapporto con le altre istituzioni naturalmente ciascuno nel suo ruolo noi non siamo la corte costituzionale non è nostro compito fare il ruolo della corte costituzionale ma è nostro compito segnalare ciò che eventualmente non funziona dal piccolo al grande dal codice tributo per chi conosce cosa sono i codici tributo cioè gli strumenti per i versamenti delle imposte che non funziona fino alla grande complessità delle scelte tributarie o di diritto civile o di diritto di famiglia che a nostro parere possono stridere per esempio coi principi costituzionali un quadrilatero che ci riporta quindi dal punto di partenza istituzione che fa intermediazione nella consapevolezza di riuscire o provare quantomeno con l'impegno quotidiano a interpretare la realtà la realtà anche quando si manifesta attraverso norme complesse. Siamo qua a presentare un primo tassello di un progetto più ampio il primo tassello del progetto più ampio è un libro e il libro è questo ed è quello che trovate poi lì all'uscita capire l'economia è non solo con il sole 24 ore questo libro di questo libro avete ascoltato più o meno ora dalla viva voce di degli autori una parte del primo capitolo primo capitolo che è idee tendenze e linguaggi perché appunto questo vogliamo trasferire questo capire l'economia è l'economia nel senso che ha indicato alberto orioli l'economia come scienza sociale come scienza che pervade le nostre vite quotidiane a dispetto della a volte tecnicalità lontananza apparente delle decisioni e dei dati l'economia come racconto in tanti strumenti diversi come capacità di recuperare un filo logico nella pioggia delle informazioni citata da daniele economia come conoscenza e comprensione delle regole che è il discorso che abbiamo ascoltato dal da jean marie del beau il libro però ovviamente contiene altri capitoli e complessivamente ne sono sette sette perché mi piaceva che fossero sette in realtà potevano essere pure n però mi piaceva questo numero 7 perché poi segue un po le tante aree le tante tendenze in cui noi decliniamo ogni giorno il nostro lavoro non solo sul giornale giornale è un device molto particolare questo qui lo dico a beneficio dei più giovani è fatto così è molto comodo perché anche shareable cioè io posso darlo a lui è assolutamente sostenibile no battery needed eccetera e prova a farlo con l'ipad infatti prova a farlo così e poi vi dici dicevo sette capitoli che sono i vari temi che noi affrontiamo quindi un capitolo è sull'economia digitale un capitolo è sulla finanza un capitolo è sul diritto e i diritti un capitolo è sulla geopolitica sulla globalità un altro ancora sulla società e il costume perché non so quanti di voi seguono anno dopo anno le nostre classifiche della qualità della vita che è un bellissimo marchio ma in realtà sarebbe le opportunità della vita nel senso che andiamo a individuare dove si può avere migliori opportunità per lavorare ma anche per vivere anche per andare al cinema anche per leggere un libro per andare a una conferenza tutto questo è qualità della vita poi di solito le tutti dicono che questa classifica non vale niente e poi tutti si incazzano come delle bestie quando finiscono in fondo i sei capitoli più quello che avete ascoltato in parte perché ci sono altre cose come dicevo a chi è arrivato tra i primi sono solo una parte del progetto perché il progetto poi prevede una sezione digitale dei video degli altri contenuti in questo è un libro scritto a tante mani perché tanti colleghi alcuni dei quali sono presenti in platea hanno contribuito e ne ringrazio uno che è marco loconte che si è occupato appunto di gestire i video e là in fondo non voleva farsi vedere ma potete fargli un applauso la lobby chapter è la lobby chapter è la lobby chapter hai ragione si è tutto un magna magna per dimostrare che le norme appunto infatti le norme fanno il fisco fa ridere con marco loconte abbiamo un gruppo di pop economico tributario e quando ci esibiamo io a volte dico vi vorrei ricordare che il 16 giugno c'è la scadenza per la prima rata imu vedete che ridete cioè il fisco è divertente per non piangere il fisco è divertente non c'è niente da fare allora questo è un progetto stavo dicendo cerco di essere serio per due minuti per poi ridare la parola d'alberto e poi possiamo fare un secondo rapido giro per poi sentire qualche domanda dal pubblico se siete d'accordo dicevo un progetto perché da già da oggi se volete per voi privilegiati potete accedere a questa porta d'ingresso così l'abbiamo chiamata con una copia che trovate lì all'uscita da martedì sarà in edicola qualche giorno dopo sarà anche disponibile in libreria ma soprattutto già aprendo il libro e individuando inquadrando i qr code che sono contenuti nel libro avrete la possibilità di accedere ai primi video che abbiamo messo a disposizione poi ci sono altri rimandi ai programmi radiofonici ad esempio e tanti rimandi intellettuali spero siano così stimolanti per tutti voi che sono quelli che hanno messo i colleghi che hanno scritto che hanno contribuito a fare questo libro a me non fate l'applauso perché qua sono il quarto tracotanto senno ridò invece la parola ad alberto rioli invece fatelo all'applauso perché mauro il libro lo ha curato non ve lo ha ancora detto ma è quello che poi ha messo insieme questo enorme lavoro di sartoria che però è un lavoro come dire collettivo ma che ha avuto poi bisogno evidentemente di qualcuno che se ne occupasse mauro è stato il protagonista di tutto ciò stavo riflettendo su una cosa ffettivamente per noi tutti i giorni c'è una sfida quella di di gestire la complessità di non fuggire dall'idea che tutto è semplice tutto è semplificabile come usa dire come si usa dire adesso come giustamente ci accennava jean marie perché semplificare sì vuol dire restare all'essenziale togliendo il superfluo ma c'è sempre il rischio di analizzare togliendo inconsapevolmente l'essenziale lasciando il superfluo questa china interpretativa diciamo così culturale è una cosa che ci sfida tutti i giorni perché naturalmente nulla è semplice dobbiamo però farci carico di spiegare a chi ci alle persone a cui ci rivolgiamo che tutto però può essere effettivamente compreso spiegato a volte sì come diceva giustamente insegnato senza nessuna velleità per carità senza che questo non suoni eccessivo però tutto questo viene perché c'è un enorme lavoro collettivo daniele citava le riunioni non solo le riunioni ce ne facciamo tantissime bisogna dire e poi questo maledetto covid ci ha insegnato che le riunioni si possono fare con con le piattaforme e quindi questo ha incentivato enormemente poi a spezzettarle le riunioni nel corso della giornata che sono utili ma sono anche un rosario che a volte davvero ne vorremmo fare davvero a meno però ecco questo è frutto di un lavoro collettivo di stimoli di confronti per cui è fondamentale il lavoro che facciamo di confronto delle idee perché spesso ed è la cosa più bella di questo nostro lavoro che noi speriamo davvero si riversi poi in quello che effettivamente voi volite la scintilla nasce dal confronto tra idee anche diverse che alla fine diventano un tutto che è più della somma delle parti questa è la nostra grande sfida è la grande magia di quello che facciamo ed è una cosa che devo dirvi la verità ancora adesso dopo 2000 anni di che sono in quei tavoli di redazione ancora adesso mi moziona devo ammetterlo e io spero che questo nostro questo nostro approccio questo nostro approccio se volete sentimentale rispetto a quello di cui ci occupiamo che a prima vista sentimentale proprio non è possa però arrivare dalle pagine dai siti o della radio da quello che insomma vi proponiamo quotidianamente noi cerchiamo davvero di trovare un tratto di umanità in questa maledetto mondo che è rappresentato solamente dai numeri che sono sì galileglianamente il linguaggio della natura però la natura è anche appunto sentimenti adesso non voglio buttarla proprio troppo appunto nello sdolcinato però davvero c'è umanità in quello che facciamo il sole 24 ore non è un gruppo che propone cose difficili non è un Everest della cultura diciamo così da scalare è una cosa che ci spiega tante tante tanti eventi tanti fenomeni tante istanze che accadono quotidianamente che ci possono essere utili e che ci servono a sbarcare il lunario a vivere una vita più più sicura più più informata e aiutarci molto nelle scelte che dobbiamo fare per ottimizzare le nostre risorse per scegliere al meglio quello che fare per noi per i nostri figli daniele daniele bellasio sì no io invece volevo in questo secondo intervento fare una piccola provocazione magari che farà arrabbiare così cito un altro dei nostri colleghi presenti stefano salis che peraltro compie gli anni compie solo 40 anni e domenica non proprio lui scherzo però domenica la domenica compie 40 anni quindi nel programma potete trovare l'evento che riguarda l'anniversario della domenica che stefano salis coordina insieme ai commenti la provocazione la seguente possiamo essere tristi di questo ma stiamo vivendo un'epoca di superamento del testo e soprattutto del testo scritto sempre per citare mio figlio mi è capitato che un insegnante di elementari alla fine delle elementari mi di quando io sollevavo il tema del fatto che non capivo nulla di quello che scriveva e la maestra mi ha detto ma non si preoccupi tanto suo figlio non scriverà mai allora ho detto in che senso non scrivere certamente non scriverà mai come abbiamo scritto noi in effetti se ci pensiamo noi vediamo i ragazzi che parlano dentro un telefonino oppure vediamo che guardano dei video speravo che fosse un problema di quell'insegnante lì che però comunque la provocazione dell'insegnante mi ha acceso una riflessione poi mio figlio finito al liceo per fortuna è andato avanti scrivendo malissimo e al liceo prima riunione primo consiglio di classe il professore coordinatore di italiano peraltro con un cognome importante perché è parente di uno scrittore un grande scrittore come pontigia mi ha detto ha esordito dicendo la grande sfida per noi insegnanti oggi è capire che la letteratura non si trasferisce più aggiunto soltanto però intendeva più con il testo scritto quindi noi dobbiamo capire che i nostri ragazzi imparano appunto la letteratura con i video con gli audio peraltro aggiungeva anche giustamente tutto sommato nell'antica grecia la cultura si trasmetteva andando a vedere uno spettacolo teatrale o ascoltando le storie poi raccolte da diciamo mero che poi era un algoritmo perché non esisteva come persone era una sorta di intelligenza artificiale antelittera scusa o mero è un algoritmo ce la segniamo perché è bellissima no ma è non è che credo che persino stefano possa essere più o meno d'accordo nel senso che fa quello che fa oggi chat gpt cioè prende in giro chat gpt prendeva in giro prende in giro dai siti i testi e te lo ripropone quasi perfetto o mero più o meno fece la stessa cosa no tutto questo per dire che la grande sfida successiva è quella di inventare un nuovo modo di utilizzare il testo e già ci sono esperimenti che il sole 24 ore sta facendo per esempio lab 24 che ha avuto un grande successo durante la fase della pandemia è un modo di utilizzare il testo scritto assieme a dati assieme a una grafica molto avvincente nuova un nuovo un modo per cercare di salvare il salvabile anche del testo anche dell'andare a vedere un articolo ovviamente essendo data visualization è molto più facile dal device che si rompe se cade però comunque è un modo di salvare il testo oppure la prossima sfida è portare lo stile il tipo di informazione del sole 24 ore dentro i video che sono veramente altro esempio mio figlio barcolla in una materia che rischia di avere ha ripassato certamente sugli appunti presi in classe ma poi ha risapato con davanti un tablet e una app che gli poneva le domande lui doveva rispondere gli dava il tempo di rispondere ecco se questo accade a un 15enne oggi che sarà un ventenne fra 5 anni e persino magari un commercialista noi dobbiamo sapere che dobbiamo accettare quegli strumenti con la stessa rilevanza e autorevolezza con cui accettiamo il giornale di carta sia che sia sul device di carta sia che sia nel tablet quindi gli audio e i video i dati l'utilizzo migliore il più possibile dei dati sono la prossima sfida su cui il sole 24 ore sta già facendo tantissimo e dovrà e vorrà continuare a fare grazie daniele o mero un algoritmo la gazzetta ufficiale è un romanzo appuntate già marito è vero è un feuilleton come nell'ottocento del resto le gazzette nascono in quel periodo e quindi non sottovalutiamola perché è una fonte di ispirazione continua come mauro sa bene avendo trascorso quei 16 anni prima del riscatto a norme tributi in realtà volevo dire due cose non è un giornale difficile uno strumento di informazione difficile questo è uno dei luoghi comuni la difficoltà di comprensione ed è un luogo comune sentito e appunto riportato attraverso conversazioni direi che è una cosa di più è un giornale e non voglio apparire spocchioso per chi vuole capire ed è una cosa diversa dal dire che è una cosa che un giornale difficile uno strumento difficile che richiede quel minimo sforzo oltre la semplificazione che consente di capire effettivamente che cosa noi vi spieghiamo ritenendo di poter dare una mano nell'interpretazione della realtà e questo per fugare anche la paura di chi non lo vuole avvicinare perché dice accidenti lì non ci capisco assolutamente niente no non è vero non è vero non è il testo che determina la comprensione del lettore la testa con cui ci si avvicina e la disposizione. La seconda cosa è che è stata citata precedentemente da Mauro l'esperienza della qualità della vita che è forse una delle sperienze più trasversali che abbiamo realizzato in questi ultimi anni nasce da un'intuizione di più di trent'anni fa quindi veramente in anticipo sui tempi che è quello di trovare degli indici che diano una leggibilità che va anche oltre il mero dato economico e si è sviluppata attraverso tutta una serie di declinazioni declinazioni che ne hanno fatto uno strumento dove ormai diventato ormai oggetto di ricerca anche nelle università un paio di anni fa ho incontrato una geografa che insegnava all'università di catania che mi ha detto preoccupatissima ra il 2020 quindi avevamo avuto tante ragioni di preoccupazione ma una aggiuntiva era questa ma voi quest'anno la fate lo stesso la qualità della vita nonostante tutto quello che è successo perché noi abbiamo bisogno delle serie storiche altrimenti come facciamo a tenere aggiornato il lavoro allora questo per dire che è un'esperienza che ha raggiunto anche un livello di lettura su tanti strumenti come daniele sa e questo per raggiungere ultima cosa che domani verrà presentato uno spin off diciamo della qualità della vita alle 9.30 al palazzo della provincia che riguarda un tema non è molto caro cioè la declinazione della qualità della vita per giovani bambini e anziani esaminata su tutto il territorio nazionale questo perché come sapete e ben prima che altri ci pensassero noi come giornale abbiamo ci siamo intestati una battaglia sul problema demografico e della natalità e sul problema giovanile ve lo ricordo come uno dei tanti appuntamenti del festival cui potete partecipare mi raccomando questo è particolarmente importante tanto più che sulla giornale del giorno dopo troverete anche tutto quello che volete sapere sui giovani anziani bambini soprattutto sui giovani e si parlerà anche di trento e tutto quello che non avete mai osato chiedere per citare esatto un po di tempo grazie jean marino allora io torno all'oggetto al pretesto del nostro incontro questo libro capire l'economia non solo con il sole 24 ore perché le cose che hanno detto alberto rioli daniele bellasio jamali del bo effettivamente mi hanno così ridato quello che cercavo di fare collazionando i vari contributi di tutti i colleghi che hanno partecipato a questo libro che hanno scritto che hanno realizzato dei video che hanno curato dei video piuttosto che la parte digitale sul portale del sole 24 puntocom alla radio e così via e l'idea era proprio un po forse nelle parole di jean marie cerchiamo di ridare l'idea che non siamo una cosa difficile che non stiamo parlando di cose lontane ma che parliamo di tanti aspetti del del vivere quotidiano sì ma anche non solo perché poi ci sono degli degli aspetti del vivere giustamente stato citato il domenicale il nostro una delle eccellenze italiane nel nostro inserto culturale che festeggia i 40 anni ecco non è che poi uno tutti i giorni abbia purtroppo il tempo magari di concentrarsi sul piacere di una lettura di un approfondimento di un film però quando può farlo magari può farlo con una guida che non è difficile è è accurata questo è un po forse una delle cifre del sole 24 ore allora collazionando il lavoro dei colleghi io pensavo se riusciamo a ridare la ricchezza dei tutti i contributi del gruppo del giornale del sito della radio dell'agenzia di stampa dei libri della attività formative ecco se riusciamo a ridare un po di tutto questo come suggestioni come idee come così spunti buttati lì allora forse riusciamo anche a meritarci il titolo capire l'economia che abbiamo detto non è soltanto l'ha detto bene alberto riori all'inizio non è una scienza triste una scienza assolutamente sociale una scienza umana capire l'economia con il sole 24 ore dove il con vuol dire proprio essere dalla parte di chi cerca di essere aggiornato di essere informato ricordandovi che uscendo potrete acquistare la copia del libro in anticipo su tutto il resto d'italia e del mondo perché sarà diffuso solo da martedì quindi voi sarete i privilegiati potrete sfoggiarlo anche così facendo diventare verde di invidia una suocera un capufficio una persona che particolarmente vi sta antipattica passo la parola per qualche minuto giusto abbiamo le canonici dieci minuti per le domande dal pubblico cinque minuti mi fanno segno perché poi la carrozza diventa una zucca e i cavalli si trasformano in topo per chi ha chi rompe ecco guarda abbiamo la prima domanda grazie le dobbiamo portare un microfono vediamo ciao scendo io eh tanto si preoccupi così faccio un po' di moto Nel primo intervento abbiamo citato brevissimamente l'azione della banca centrale che abbiamo inteso non essere così efficace come si spera nel raffreddare l'inflezione. Volevo chiedere quali altre azioni sono a disposizione nell'intento insomma di abbassare o di controllare l'inflazione. La domandina da niente. No no beh grazie la discussione tra chi si occupa di politica monetaria è piuttosto accesa e anche noi ospitiamo le opinioni del professor Donato Masciandaro che tra l'altro è qua e che è abbastanza critico su quello che sta accadendo adesso nella BCE. La BCE naturalmente ha una possibilità doppia sull'intervento di tassi il livello che sceglie e la velocità con cui lo vuole raggiungere. Quello che viene molto contestato da chi non condivide quel tipo di scelta è che la BCE ha scelto un po' di seguire la fed innalzando mezzo punto alla volta con una sequenza molto ravvicinata di sette incrementi di tassi di interesse che non era mai accaduto e una volta però insomma con una loro la chiamano a forward guidance cioè con una direttrice che guarda al futuro che ha abbandonato qualunque diciamo così ancoraggio alla politica monetaria classica perché non vengono non vengono annunciati in anticipo quali sono gli obiettivi di tassi di interesse futuri e questa cosa che la lagarde ha sintetizzato nel dire noi decidiamo meeting by meeting con una innovazione lessicale e anche evidentemente di strategia molto importante ha creato un grosso scompenso poi in chi deve recepire quel tipo di messaggi perché non ha un orizzonte sicuro quando anche fosse con un errore incorporato non ha un orizzonte sicuro con cui orientare le scelte di investimento e questo ha creato un problema chiaramente l'alternativa sarebbe quella di evitare di incrementare così tanto i tassi con così tanta frequenza e soprattutto magari rivedere le politiche di restringimento della base monetaria della liquidità perché a fronte di un incremento dei tassi la bc sta anche diminuendo la liquidità che sta dando agli intermediari finanziari quindi questa doppia azione che sostanzialmente è una stretta creditizia sta strozzando l'economia reale più che non abbassi l'inflazione che è il vero obiettivo poi della politica monetaria tutto qua guardate che poi il libro è bello anche da leggere cioè ci sono dei signori che scrivono le spiace si vado prima dalla signora per galanteria abbia pazienza no più che altro ma ha senso dire oggi che l'economia è una scienza sociale triste come ha senso con quello che sta succedendo allora facciamo un outing pesante dai nessuno di noi è laureato in economia però però l'economia ci ha catturato ci ha assolutamente come posso dire rubato la spinta culturale perché la studiamo tutti i giorni l'abbiamo approfondita abbiamo scritto libri no non pensate non è che siamo qui che dormiamo sotto i ponti insomma ecco effettivamente abbiamo irrobustito il curriculum come si suol dire ecco però la domanda è giusta effettivamente certo posta qui al festival dell'economia probabilmente potrebbe trovare tanti altri interlocutori che più di noi credo potrebbero darle risposte che magari la possono intrigare di più però il grande problema dell'economia che sanno perfettamente gli economisti è che è una scienza che studia le regolarità del passato immaginando di poter creare dei modelli riproducivili nel futuro e lì è il punto debole perché è di fatto come posso dire se sposassero un po' di più logiche raclitee l'economia prenderebbe atto che niente è ripetibile perché tutto scorre e tutto inevitabilmente diventa nuovo e questo è il grande vulnus è il grande problema che gli accademici dibattono da tempo ci sono scuole di pensiero economico cospique su questo punto ed è anche la cosa più affascinante ed è a proposito dei banchieri centrali mi è capitato di studiarlo è uno dei grandi tempi con cui loro affrontano la loro necessità di essere soggetto che per statuto per missione deve tentare di antivedere la realtà perché gioca con le aspettative dei mercati possibilmente influenzandole possibilmente creandole possibilmente facendo in modo che addirittura si creino da sole in modo che poi si possano perseguire le linee di politica unitaria di tassi d'interesse non solo che sono state predefinite sostanzialmente sarebbe un esercizio di come quando dice Sun Tzu di fare la guerra senza farla sostanzialmente questo effettivamente però la domanda è corretta gli stessi economisti mettono molte cose in discussione però che sia una scienza credo che questo sia assodato una volta io penso che sia un po il croce via di tante scienze in realtà e quindi poi ognuno mette il punto di equilibrio in giro prego si era prenotato lei giusto poi aveva un'altra prenotazione mi scuso per la domanda banale ma c'è per caso in questo piano dell'opera che ha espresso un focus sulla pubblica amministrazione e magari siete riusciti a dare anche una visione europea come fate di altri argomenti grazie allora abbiamo un contributo molto interessante per quanto riguarda la digitalizzazione la pubblica amministrazione il titolo non è ottimista perché diciamo cittadino digitale pubblica amministrazione digitale una storia senza fine in origine pensavo proprio a never ending story poi il nostro direttore è un po allergico all'eccesso di inglese quindi ho pensato che non era conveniente per me e per il mio finale di carriera metterci proprio un termine inglese però sì per quanto riguarda le questioni uropee non abbiamo dei focus europei puntuali ma abbiamo contributi che aprono a diversi scenari mondiali ogni capitolo si conclude tra l'altro con una vicenda scusate io adesso mi sono fatto prendere e sono proprio andato in favore di telecamera lo sapete che sono così però non è che mi scoprite oggi ogni capitolo si conclude con una contributo di un collega che è un contributo che ho voluto eccentrico cioè fuori da un po' dal centro che sta sotto l'argomento futuro memoria perché sono spunti di riflessione che vorrebbero rilanciare ulteriormente verso questo era un buono spunto perché se me lo diceva prima lo facevo fare così lo è il confronto europeo ultima domanda perché poi mi fanno degli ampicenni che altrimenti qui diventano non so ci caccia grazie volevo fare una domanda ironica è su dottorini ironica perché se uno potrebbe leggere la come polemica questo libro voi pensate di regalarlo anche ai politici dico regalarlo nel senso che siamo sicuri della diffusione è una battuta per dire voi cercate di allargare la crescita cultura di tutti noi eccetera eccetera ma voi che siete esperti a livello mondiale no di tutte queste tematiche esatto quando vi confrontate in vario modo con i politici di turno eccetera ccetera che tipo di reazione di rapporti che giudizio ne date ma non sto parlando di oggi potrei la domanda potrei fare un anno fa tre anni fa dieci anni fa giusto per capire un discorso un po generale interessarebbe capire come la vostra sensazione la mia la potete immaginare un po dubbiosa grazie diciamo che c'è dello scetticismo chi vuole rispondere allora dipende cosa si vuole attendere dal politico le parlo con riferimento a coloro che si occupano delle materie di cui mi occupo io meglio avere a che fare e avere un interlocutore politico che vuole fare il politico cioè individuare delle linee dei criteri direttivi piuttosto del politico che si crede tecnico e vuole sostituirsi al tecnico perché da lì vengono i guai peggiori quindi meglio il buon politico che individua gli obiettivi e poi chiede ad altri di realizzarli o di fornirgli gli strumenti per realizzarli ce ne sono naturalmente ci sono anche coloro che invece pretendono diciamo di scrivere di proprie a mano tutto sostituendosi a coloro che hanno magari più strumenti grazie e grazie a tutti voi alberto rioli daniele bellasio jamari del bon grazie anche da parte mia mauro meazza vi segnalo che ho trovato un centesimo mi sembra un buon auspicio per un volume capire l'economia no ho trovato un centesimo me lo tengo grazie
{{section.title}}
{{ item.title }}
{{ item.subtitle }}