Trasparenza, finanza e sviluppo
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Trasparenza, finanza e sviluppo
Le banche d’affari americane sono state le prime ad entrare in crisi e con loro tutto il sistema finanziario: molte sono state le critiche ai difetti di informazione da parte dei protagonisti di Wall Street.L’Europa è entrata in recessione in seconda battuta ma oggi la crisi reale produce anche da noi disoccupazione e riduzione dei consumi. Il Consigliere Delegato e CEO di Intesa San Paolo analizza le differenze tra il sistema economico italiano e quello dei paesi a noi più simili e le scelte necessarie per riprendere il cammino dello sviluppo.
io mi chiamo jennifer sono un giornalista a milano di dow jones ei vostri cioè no grazie dall'invito mi piace molto venire a questo testo perché trovo molto valido mi piace anche molto la città di trento e due parole di presentazioni di dottor passera e è conosciuto e adesso e sulla cronaca sui giornali come ag di banca intesa che è la prima banca del paese ma è in realtà un passato molto lungo e arriva diciamo diciamo quasi è in prestito alle banche perché arrivano 2002 prima era inespresso gruppo espresso e olivetti le poste ha risanato alle poste italiane poi è approdato alla carriera bancaria quindi è il suo punto di vista può essere molto interessante in questa fase della dalla crisi perché appunto ha una lunga esperienza nell'industria e nelle aziende e non solo nelle banche quindi in una banca come banca intesa che intesa sanpaolo ma per farlo più breve o no ricomincio no intesa sanpaolo che è un punto di riferimento importante per le aziende grandi e piccole il fatto che lui a questo punto ma secondo me è importante dunque cominciamo con le domande le ho scritte qua sono giornalisti della carta stampata di mi faccio gli appunti e lei ha dichiarato un'intervista cominciamo con la crisi parliamo della la crisi che tutti abbiamo sottovalutato i rischi della bolla come mai non c'erano informazioni sufficiente la bolla è nata con la speculazione edilizia negli stati uniti come mai sottovalutato ma se abbiamo lasciato devo schiacciarsi se abbiamo tutti insieme lasciato succedere il patatrac che è successo vuol dire che tutti insieme abbiamo sottovalutato gli effetti di una serie di comportamenti non non adeguati però mi sembra che si sia creato un consenso generale sul fatto che sono tante le ragioni che hanno portato alla crisi certamente di tipo di politica di politica monetaria che sicuramente ha creato il contesto sicuramente di regole non adeguata sicuramente di controlli non adeguati naturalmente questo più in alcuni paesi meno in altri però certamente regole e controlli sono stati alla base di alcuni comportamenti esasperati che poi hanno portato alla bolla certamente abbiamo lasciato crescere il debito oltre misura e questo alla fine è sempre fonte di problemi e in tutto questo certamente anche l'informazione non ha non ha fatto sempre il suo mestiere quando dico informazione dico da parte di tutti perché poi l'informazione è quella al mercato e quella dal mercato l'informazione al mercato dalle aziende dai media dalle agenzie di rating dai regolatori dalla politica se vi sembra un modo di dare le informazioni quello che oggi abbiamo avuto dall'ungheria queste cose non chiare buttate li fate passare in maniera strana sul mercato e questo il modo di informare il mercato ma scherziamo poi naturalmente c'è il tema delle informazioni dal mercato e quando si parla di informazione dal mercato dobbiamo anche di toccar con mano che tanti assunti un po diciamo epistemologici per non dire ideologici che davano per scontato che le informazioni di mercato fossero sempre comunque significative beh insomma hanno mostrato il fianco mercato attende sempre all'equilibrio evidentemente no i prezzi sono sempre significativi evidentemente no i prezzi vengono sempre espressi cioè i mercati sono sempre liquidi evidentemente no quindi in questo interessantissimo su questo interessantissimo tema e aver scelto il tema dell'informazione delle scelte cioè delle decisioni e dello sviluppo è quanto mai una scelta saggia e vincente anche un po coraggiosa da parte degli organizzatori ecco ci portano a fare però sull'informazione tutto il l'analisi al mercato dal mercato da parte di tutti e nei confronti di tutti a volte ci può essere un eccesso di informazioni una specie di nuvola una nebbia di informazioni che si muovono troppo in fretta e sono difficili da valutare è assolutamente per questo è un altro assunto che mi sembra abbia mostrato anche lui il il suo bravo il suo bravo limite più informazioni per definizioni miglior funzionamento dei mercati evidentemente no cioè ci sono una serie di cose che poi incidono al di là della quantità delle informazioni disponibili la capacità cognitiva di elaborarla il fatto che esistano un milione di altre cose che poi incidono sui comportamenti delle persone degli attori dei mercati che non sono né puramente razionali economy l'uomo economicus nella realtà si ritrova solo alcune volte non certamente sempre quindi noi siamo in un momento ma questo è un bellissimo discorso che poi è duro anche dall'economia e ci porta ai giornali ci porta in media si porta a come comunichiamo tra di noi il il tema della dell'informazione dei criteri per per per rendere le informazioni è disponibile cioè i giornali ancora utile non ancora utile secondo me ancora più utili di prima perché c'è bisogno di selezionare le informazioni di catalogarle di metterle in relazione di matt gerarchizzare di contestualizzarle adesso per dire quasi una una ciascuna un estremo cioè oggi che abbiamo a disposizione tutto abbiamo ancora più bisogno di prima di enciclopedie cioè di dvd di framework nei quali collocare informazioni che nella loro enormità in quantitativa poi diventano di fatto inutilizzabili quindi questo del tema della quantità e della difficoltà di fruizione è è un tema attenzione perché è diventato in taluni casi una scusa e un alibi per non mettere regole si è detto aumentiamo le norme mente la quantità di informazioni che poi il mercato fa la selezione media posto reagisce ma crea benissimo diamo più informazioni possibili sapendo che non è un prospetto da mille pagine che dà più informazioni di alcune regolette molto semplice se al posto di mille pagine di prospetto su un prodotto bidone al posto di quello ci fosse stato la regola che loan to value nei morte gis cioè il valore del prestito rispetto al valore del bene non poteva superare l'ex per cento probabilmente avremmo evitato molto più facilmente la crisi per cui non dico che non sia importante l'informazione e che debba essere sempre maggiore e di qualità e di quantità gestibile ma non può sostituire una quantità di informazione regole e controlli cosa che invece in alcuni paesi che sono quelli che hanno creato la crisi sono mancati si si riferisce iniziati uniti agli stati uniti sicuramente uk in secondo luogo i paesi che a parte che ci hanno fatto lezione per gli ultimi decenni e ci volevano dimostrare che i mercati si autoregola vano che non bisognava mettere regole su certe cose anche a livello europeo quante volte abbiamo cercato di spingere verso uniformizzazione di regole in modo tale da creare un mercato veramente unico in europa e ci siamo trovati gli anglosassoni contrari per definizione all le regole e con questa scusa come dicevo prima quasi alibi basta dare informazione il mercato si autoregola evidentemente non è così non è sempre così ma può non essere così e quindi dobbiamo stare attenti e questa è una delle elezioni della della crisi che i paesi che hanno avuto regole migliori e controlli più efficaci sono passati attraverso la crisi meglio e quindi prima magari di inventarci nuovi tonnellate di di regole cominciamo a vedere quali sono le quelle cosette che hanno permesso a molti paesi di passare attraverso la crisi abbastanza bene facciamo in modo che tutto il mondo ce l'abbia e poi mandiamo a elaborare facciamo una tonnellata di nuove regole da due anni si parla di regole le regole le fanno i regolatori dei fan e le fa la politica non le fanno certo gli operatori del mercato e per ora dice poco anzi c'è il rischio che arrivino delle cose che adesso sta un po torniamo a parlare di regola perché è un tema adesso attuale perché stiamo entrando nella fase più viva da riscrivere sia in europa che negli stati uniti tornando al tema di informazione ricordo che per esempio lheman brothers fallimento a settembre del 2008 era forse un errore manageriale nel senso che già a giugno il mercato cominciava a dire beh a limena problemi si vede non ho la liquidità quindi quanto pesa anche il fattore manageriale è umano in questa crisi tantissimo e quello che dicevo prima su regole e controlli non deve in nessun modo assolvere chi ha gestito ha gestito male ha gestito in tanti casi magari non illegalmente ma col meccanismo di quello che in america che amano gli snake old boys cioè il prodotti bidone le cose che che che dato il movimento di mercato a gregge nei confronti di certi prodotti poi tanta gente ne ha abusato e ha messo su cose di ogni genere dall'altra parte non c'è stata sufficiente competenza coraggio nel nell'andare contro queste cose però ripeto su questo tema ci dobbiamo sentire un po tutti i responsabili dai media all accademia dalla dagli operatori al mondo della finanza del credito ai regolatori perché alla fine nessuno ha poi detto no basta cioè perché questa cosa poi in fondo andava bene a tantissimi ci si comprava la casa dei soldi si consumava più del proprio reddito si vendeva più di quello che si pensava di vendere prima si facevano margini più alti non c'erano limiti a una specie di bengodi che si era creato quindi insomma in tanti poi alla fine si è si è accettato un qualche cosa che come la storia dice quando si va oltre un tanto in termini di squilibri in termini di debiti in termini di gonfiamento degli asset l'abbiamo visto tante volte poi alle cose un certo punto scoppiano anche in termini di inflazione controlliamo lo 0,1 per cento dell'inflazione del sud sui consumi e quando si prende il mille per cento di inflazione sugli asset nessuno dice niente o comunque lo lasciamo succedere quindi un'altra lezione magari da adesso in avanti quando controlliamo l'inflazione controlliamo sia quella al consumo sia quella degli attivi e degli asset finanziari dei nostri paesi parliamo un po di di scelse per la crescita adesso siamo in fase di manovra in italia in altri paesi europei come vedi questi programmi austerità che impatto avranno sull'economia lei che dirige una banca chiaro se c'è un rallentamento può impattare l'economia le sue banche e lei come vede la crescita la manovra quanto quanto tempo ci mettiamo a dirigere queste queste misure di austerità beh le ore 16 di ingerire cosa allora innanzitutto abbiamo ancora finito di vedere quali saranno questi programmi di austerità e qui dobbiamo dire delle cose che magari sono magari non sono proprio politically correct ma dobbiamo secondo me dirle che i debiti e i deficit pubblici debbano essere messi sotto controllo chi non è d'accordo che però si debba lavorare sulla qualità della spesa pubblica perché la spesa pubblica può avere un enorme impatto positivo o negativo sull'andamento dell'economia e sul fatto che noi dobbiamo assolutamente rimettere in moto una nuova fase di crescita perché senza crescita non solo non creiamo posti di lavoro ma sicuramente non andiamo aggiustare nessuno dei problemi che noi oggi abbiamo cioè partiamo e non dimentichiamoci secondo me mai che il nostro obiettivo è di creare crescita sostenibile e sostenuta perché senza crescita sostenibile sostenuta non c'è la guerra la povertà non c'è la sostenibilità del welfare non c'è la difesa del benessere non c'è la giusta ricerca del miglioramento delle condizioni di tutti oggi si parla di austerità ed è ovvio che si parla di austerità avendo avuto parecchi paesi che hanno perso controllo del loro deficit che oggi il problema più importante quasi ancora del del loro debito e quindi bisogna fare attenzione però guai se facessimo l'errore uno degli errori che 80 anni fa sono state è stato sono stati fatti e che anno fa hanno portato la recessione a diventare depressione perché uno degli errori non l'unico ma è stato quello di tighten di bloccare di fermare di ridurre eccessivamente spesa pubblica e peggiorare ulteriormente un andamento dell'economia già in calo con poi tutto l'impatto che questo ha avuto e che oggi potrebbe avere quindi disciplina fiscale disciplina dei conti pubblici è essenziale per assicurare nel lungo periodo nel medio periodo crescita sostenibile però attenzione nel dosaggio attenzione attenzione nei tempi e attenzione nel come si spendono i soldi perché comunque noi dobbiamo ripeto lo ripeterò altre volte perché proprio una specie di ossessione ricreare crescita sostenibile e non è che non c'è spazio da che parte del mondo sta crescendo per cui dove sta scritto che non possiamo comunque approfittare della crescita di una parte del mondo per fare maggiore crescita e ovvio che dobbiamo lavorare sui motori della crescita si vuole ne parliamo perché poi la crescita non è gratis la crescita viene da un impegno coerente su tutte le componenti che fanno crescita di lungo termine non ci interessa la crescita drogata dal debito e che dura lo spazio di un mattino però noi dobbiamo ricreare crescita di lungo periodo perché questo blocco non so decennale ventennale per l'economia cioè lei lo vede osservatorio privilegiato veloce dove giovelli involuzioni inglese si chiama puzzle che blocca il paese al di là di questo momento di aster che c'è sul fatto che noi siamo cresciuti in meno dei paesi a noi paragonabili è una realtà che noi se fossimo cresciuti anche soltanto come la media dei paesi europei a noi confrontabile saremmo cresciuti di dieci per cento di pil superiore a quel che abbiamo fatto negli ultimi dieci anni più o meno è sicuramente vero e questo tra l'altro vuol dire se sei settecento miliardi di maggiori risorse a disposizione del pubblico per costruire bene comune cioè noi ci siamo giocati dei numeri come diceva supera clamorosi per essere cresciuti meno di quello che hanno fatto non la cina e l'india paesi assolutamente paragonabile a noi perché perché ci sono qui è pieno di economisti e lasciano sicuramente più di me secondo me è perché noi dei quattro motori della crescita su due siamo veramente particolarmente deboli uno è l'efficienza la produttività del sistema paese e dove ci mettiamo dentro le infrastrutture si chiamerà giustizia insieme alla formazione il sistema della pubblica amministrazione cioè tutte le infrastrutture e i sistemi complessivi poi siamo particolarmente deboli sulla parte dinamismo quindi mobilità meritocrazia leggi sul lavoro leggi sulla concorrenza processo decisionale quelle robe che fanno energia nel paese abbiamo compensato queste debolezze con competitività delle aziende perché sicuramente le nostre aziende che sono cresciute mediamente complessivamente anche nei periodi dell'euro più basso vuol dire che erano e sono competitive poi noi abbiamo come paese questo è il quarto motore per usare questa questa classificazione un livello di coesione sociale cioè di tenuta di condivisione comunque di meccanismi che contrastano e compensano la paura sia nel breve che nel lungo termine che quindi aiutano a a investire a fare più forti di quelle di altri paesi che noi abbiamo due motori che va nella direzione giusta e due motori che tirano indietro approfitto per fare una domanda un po mirata su parlandolo al sistema paese prendiamo una vicenda industriale come l'alitalia qui dove l'ho col nei due motori deboli o forno senso che c'è stato ha fatto una scelta per il paese per il sistema paese quali erano le condizioni dalla cordata e le tra i finanziatori della sua banca come lo giudica governo le condizioni i criteri allora l'italia un tema la regola generale deve essere secondo me sempre non è che secondo me che quella che dovunque si possono mettere a posto aziende che hanno la possibilità di creare lavoro e essere sostenibili bisogna farlo perché poi le aziende sono il principale creatore di posti di lavoro quando siamo stati richiesti di guardare all'italia noi siamo arrivati alla conclusione e io mi son preso personalmente la responsabilità di dire questa azienda non è salvabile quella che poi è diventata la vecchia alitalia questa alitalia non è salva avellino però c'è la possibilità di estrarre da questo corpaccione che non è più in grado di vivere una quantità tra l'altro non minore perché stiamo parlando di 14 15 mila persone di attività e di di ramo aziendale che se ci si mette dentro una grande iniezione di capitale un miliardo di euro in contanti che non è una piccola cifra soprattutto in momenti come gli attuali e come erano quelli in cui è iniziata la nuova alitalia con queste due condizioni si può tentare e quindi abbiamo contribuito per una piccola parte però mettendoci molta volontà molta voglia molto molto entusiasmo a a cercare di dimostrare che si poteva dalle rovine dal dai dai resti di un azienda che doveva essere portata al fallimento perché non aveva più le caratteristiche per tarsu a causa di tantissimi errori accumulati c'erano gli estremi per creare un'azienda sostenibile abbiamo fatto in un momento molto difficile e quindi se ce la fa come ce la sta facendo in questo momento veramente va a merito di chi l'ha oggi la sta gestendo sabelli primis sabelli e colaninno in primis però la logica e il criterio che è stato seguito e se un'azienda non ha le gambe per stare su deve chiudere se però ci sono gli estremi per creare o ricreare o estrarre da un'azienda anche che nostra su una nuova azienda che può farcela bisogna fare di tutto per tentarlo c'erano delle condizioni precise richieste da leo la cordata industriali no le condizioni erano che si potesse chiudere cioè non ci si potesse far carico di errori non più recuperabili del passato però noi abbiamo spinto perché si salvasse una una parte importante dell'azienda che aveva tutti i numeri per farlo e allora a questo punto direi cominciamo a parlare di banche e di scelte più che altro di riforme al sistema bancario perché siamo giunti al momento dalla crisi che si discute dalla riforma del sistema appunto per evitare ulteriore era la creazione di ulteriore bolle e credito si discute di riforme toccherà basilea 3 che l'organizzazione diciamo mondiale che mette i paletti per temi come liquidità e capitale e riserve di capitale sono gli alle riforme incisive che capitano una volta in ogni generazione si va verso un sistema più sembrava appunto parlando gli shout si scioglie un sistema un po più conservatore meno rischiosa con più capitali le banche le lobby bancarie sostengono che le regole più stringenti sul capitale potrebbe porre un freno su credito peso sui bilanci delle banche lei è d'accordo cioè come adesso cambierà il modo di fare banca prendiamo spunto queste regole basilea 3 quelli negli stati uniti saranno introdotto gradualmente da 2012 poi pian piano ci sarà meno credito mail meno crescita lei come vedi la situazione queste scelte ve ne ha messe tanti insieme di domani si domandino spezia cominciamo con un punto di partenza non esistono le banche come non esistono gli imprenditori come non esistono i politici sono banche di un tipo e banche di una imprese di un tipo imprese di un altro politici un tipo polizia di un altro e soprattutto nel mondo delle banche ci sono le banche che si occupano soprattutto di economia reale le banche commerciali quelle che fanno raccolta e impieghi nei confronti delle famiglie delle imprese e delle pubbliche amministrazioni poi esiste quelle che io chiamo le banche dell'economia reale poi esistono le banche del trading leciti ma attività ma totalmente diversa attitudine e quindi quando parliamo della performance delle diverse tipo di budget dell'impatto che hanno avuto nei vari paesi delle regole da applicare nei diversi casi parliamo di cose totalmente diverse questo è molto importante perché se per caso si volesse continuare a trovare soluzioni che vanno bene per tutti rischieremmo di fare cose che non vanno bene per nessuno perchè i requisiti di capitale o requisiti di liquidità che vanno anche la fiscalità nohad entro certi limiti che vanno bene per una banca dell'economia reale non necessariamente sono adatti a una banca del trading è questa questo coraggio io non so se i regolatori politi ce l'avranno perché naturalmente le banche gentile semplicità che amiamo del trading sono banche robuste importanti e forti e credo che non necessariamente sono disponibili a fare questo distinguo però è molto importante che almeno tra di noi in un consesso come questo facciamo questa differenza perché tanto è importante in un momento come questo che le regole non blocchino l'attività delle banche dell'economia reale perché il credito che non è sufficiente da solo a ricreare crescita ma è importante per favorirlo ecco non siano penalizzate da regole che sono più adatte per bloccare livelli di rischi e di attività che sono totalmente diverse quindi non esistono le banche esistono almeno due grandi categorie di banche poi naturalmente questo un discorso semplificato ma è importante farlo dopo di che giustamente lei dice c'è qualcuno che è preoccupato giustamente perché le regole che dopo semmai parliamo di quali le regole devono servire a evitare future crisi come quelle che abbiamo avuto devono incoraggiare e facilitare crescita sostenibile quella di cui parlavamo prima e non bloccarlo e non creare credit crunch che in paesi come il nostro siamo riusciti a evitare non in altri paesi ma guai se le nuove regole fossero tali da creare credit crunch o si creassero un sistema di fatto non più attraente né per gli investitori ne per le controparti e quindi un settore bancario dell'economia reale troppo debole per poter svolgere poi il suo ruolo quindi nel fare le regole dobbiamo tener conto di tre obiettivi che vanno messi tutti e tre insieme perché non è l'unico l'obiettivo che ci poniamo quello di evitare future crisi ma è anche quello di aiutare il mondo a rimettersi in moto è certamente quello di mantenere un'attrattività una solidità una redditività ragionevole almeno per quella parte dell'economia dell'impresa bancaria che è più legata all'economia reale quindi due delle cose che mi ha chiesto risposto però poi adesso mi sono indicatori altri ma si può è un tema così complicato che che si può che impatto avrà sul suo modo di fare cioè avrà più capitale con questo libro allora sarà più costretto deve essere più cauto non so se è vero che ci sono diversi tipo di banche ovviamente la reazione a queste regole è diverso nei diversi casi cioè basilea3 giustamente parla di maggior qualità e anche quantità del capitale giustamente parla di maggior qualità e quantità delle riserve di liquidità e concettualmente su entrambe le cose io personalmente concordo assolutamente perché un limite chiaro al alle vere cioè all'indebitamento deve essere posto magari diverso per le diverse tipi di banche ma poi uguale in giro per il mondo perché uno dei problemi perché lei adesso parla di basilea 3 e noi in europa parliamo di basilea 3 ma i suoi conterranei non hanno ancora applicato basilea 2 e quindi noi vogliamo noi vogliamo avere un meccanismo dei meccanismi di regole il più possibili semplici che però siano poi uguali simili o confrontabili tutto il mondo per cui dobbiamo sempre ricordarci anche quello quindi certamente ci deve essere un limite all'indebitamento e quindi la maggior quantita e qualita del capitale va in questa direzione ovviamente non deve ammazzare la possibilità di crescere le banche liquidità è ancora più importante perché tutti voi sapete che le aziende come le banche non muoiono di stato patrimoniale non muoiono di perdite o di economia parterre muoiono di finanza muoiono di liquidità muoiono di mancanza di risorse liquide per far fronte ai propri impegni tutte le banche che sono saltate non sono saltate perché non avevano abbastanza capitale sono saltate perché non avevano la liquidità quindi quello di introdurre delle regole forti in termini di liquidità è una finalità per lo meno da noi assolutamente condivise noi abbiamo fatto una scelta un po in controtendenza rispetto a molti a molti altri di metterci comunque in linea con quelli che verosimilmente saranno i requisiti di basilea 3 sulla liquidità nella peggiore delle ipotesi perché secondo me i regolatori dovranno essere su questo piuttosto rigidi e allora equilibrio tra depositi e impieghi bilanciamento sul mercato interbancario ammontare importante accumulato da parte nostra di titoli utilizzabili in caso di bisogno per lo scontro le banche centrali making cioè equilibrio nel nella raccolta di medio periodo che è poi la cosa che ha portato a saltare molte aziende molte banche sono saltate in inghilterra soprattutto perché si finanziavano a brevissimo e facevano i prestiti a lunghissimo il mismatch delle scadenze cioè la trasformazione delle scadenze eccessiva porta a una in da un indebolimento profondo della banca quindi mettere dei limiti a quanto si possa mismatch aree la propria raccolta rispetto alla propria i propri impieghi e doveroso che venga messo è abbastanza velocemente ecco poi bisogna queste regole si facciano un po velocemente perché da due anni siamo in crisi da due anni diciamo che dobbiamo mettere le regole e siamo ancora qui aspettare le prime col rischio che poi ne arrivino una tonnellata invece che quelle tre quattro cinque semplici di magari da sopravvivenza da da da da da da da da fronte in grado di affrontare la situazione nell'immediato che poi possono essere anche per esempio sofisticate però guai se dovessimo continuare a lasciare questa incertezza sul mercato che è una delle ragioni che aiuta la speculazione poi ad andare addosso perché poi i mercati stanno andando come stanno andando per mancanza di prospettive di crescita o perché così si continua a dire quando invece noi potremmo crescere per eccesso di indebitamento e deficit pubblico che di nuovo sarebbe gestibile ma è oggettivamente un problema sentito e terzo per una incertezza regolatoria che può avere un impatto fortissimo cioè da come fanno sono fatte queste regole veramente può cambiare il mondo e quindi bisogna dare chiarezza il mercato si aveva una una nota nel mio taccuino che le i titoli in borsa di banca il prezzo e in europa dal 2008 è caduto a metà da metà 50 per cento mentre negli stati uniti è un po meno appunto per questa incertezza delle regole e poi sull'italia e ha un impatto sulla nostra borsa p notevole perché l'indice segno dibattito di banca e abbiamo un doppio parlare di questo dolore è un bel problema comunque è quindi per lei le scelte appunto dal regolatore è un giusto cioè dopo avere magari le banche e un po meno scattanti differenziandosi chiaramente tra banche entra anche in banca è una scelta giusta per avere un sistema più solida più eco magari credito che non cresce queste cifre che abbiamo visto allora noi comunque dobbiamo dare chiarezza regolatoria perché comunque in mancanza di chiarezza sia la speculazione che l'incertezza vanno alle stelle secondo io credo che si debba premiare le banche che hanno fatto il loro mestiere che sono passate attraverso la crisi senza chiedere soldi agli stati senza chiedere soldi ai loro azionisti facendo bene il loro mestiere paradossalmente c'è stato un momento adesso in parte ancora e così che chi è stato salvato quindi i soldi pubblici quindi garanzie quindi vantaggi competitivi certe volte addirittura indebiti si sono trovati a essere meglio valorizzati di chi invece ha fatto il suo mestiere bene ma comunque questa è la vita e va bene sul fatto che si debba però dare chiarezza al mercato su alcune poche cose fondamentali credo che ci sia no non è vero che c'è un accordo fondamentale perché sennò ci sarebbero anche le regole però io credo che sia una nuova importante è comunque cioè questo è ben ben vengano le regole che rafforzino i bilanci delle banche le sente senza esagerare ma poi questo ha un costo perché il capitale sul mercato costa quello che dico senza esagerare perché il capitale che deve essere messo a tutela dei rischi delle attività non deve essere in eccesso di quello che serve perché sennò ammazza la redditività o rende molto più costoso il credito o ne riduce la quantità se poi a un certo perché perché se aumenta oltre il ragionevole il capitale richiesto la redditività che l'attività bancaria può dare l'offerta la possibilità di raccogliere questo capitale sul mercato diminuisce per cui delle due l'una o uno lo paga di più e quindi il credito costa di più uno non riesce a trovarlo o non lo vuole trovare ea questo punto sono a disposizione meno quantità per il credito quindi è molto importante che guardando anche alle performance perché l'attività creditizia soprattutto di tipo lasciatemi dire tradizionale di cui siamo orgogliosi di essere rappresentanti e perché non c'è dovuto essere banchieri tradizionale era diventata una specie di vergogna perché bisognava fare le sicurezza zione impacchettamenti i rischi con la robe lì noi no ecco a fare quell'attività le il livello di rischio ovviamente c'è perché fare credito soprattutto nei momenti di difficoltà il rischio lo comporta però il capitale che deve stare a fronte di questo qui non deve essere esuberante o in eccesso perché sennò si crea un meccanismo che alla fine porta al 3 di francia tirato fuori dalle stime bar che scaturisce che è un impatto sull'utile netto delle banche usa se passano le riforme news o meno 16 per cento di utile netto nel 2003 ognuno dice la sua e lo so credete spazio 47 per cento nel 2003 si va verso un sistema bancario più più stabile ma meno profittevole per gli investitori ma ce la giochiamo poi vediamo se però forse avremo un sistema sistema più sicuro è invece in europa abbiamo visto meno interventi pesanti appunto perché non c'era non necessitate l'europa senza che lei non consideri l'inghilterra non europa ne abbiamo visti di pioggia separa le due porte e questo penalizza la lunga cioè il sistema bancario europeo secondo lei cioè che la bce dice bisogna fare svalutazione un'altra cifra incredibile 195 miliardi di euro di svalutazioni banca centrale europeo di quest'anno cioè io non so magari hanno delle informazioni che noi non abbiamo io dico che questo spara mento continuo di cifre è esiziale comunque non mi riferisco a questo specificatamente ma il la doccia continua di stime di scommesse di numeri è veramente fa parte della cattiva informazione al mercato che da tante parti si continua a dare certamente chi ha fatto grande attività di trading e non ha svalutato i prodotti tossici adeguatamente deve finire di farlo secondo me una regoletta che bisognava a quel momento introdurre era che tutte le banche mettessero nero su bianco nei loro conti e nella loro rappresentazione al mercato non solo gli ammontari ma le qualità e le caratteristiche delle idee dei titoli considerabili tossici che avevano in cosa siamo stati pochissimi a farlo però è servito noi fortunatamente ne avevamo pochi però li abbiamo messi lì dicendo io non ti dico è tanto e poco perderemo troppo troppo poco io ti cominciò a dire quello che ho completamente te lo scrivo e da 89 mi sembra trimestri ogni trimestre noi abbiamo in allegato nella presentazione al mercato con tutti i dettagli dei cosiddetti titoli potenzialmente tossici cioè i prodotti strutturati di credito in tutte le loro modalità questa sarebbe stata una regoletta utile poi si diceva se avessero messo quelle informazioni magari il mercato si sarebbe spaventato ma si spaventa anche se a l'angoscia di non sapere quanto sono e se un giorno 790 un altro giorno semplice tra in 300 e l'altra giorno altro giorno dice niente poi ogni trimestre c'è una banca che fa una grande svalutazione e quindi al dubbio che effettivamente si stia nascondendo qualcosa al mercato questa è un'altra regoletta che sarebbe stata molto utile ma prevede altre svalutazioni qui in italia nel sistema bancario io posso solo parlare per me adesso non mi chiedo ci dica la sua banca cioè lo so è marche senza cioè non può dirci stili domani svalutiamo non so noi dovendo solo siamo impegnati e quindi ma quindi idem per non so e aumenti di capitale perché queste nuove regole andranno lentamente avranno un effetto è però è lei è preoccupato quando guarda questi prossimi due anni del liceo devo devo fare altri aumenti di capitale con come farà un sistema bancario far fronte specialmente quando i governi sono indebitati e devono finanziarsi sul mercato obbligazionario ci sarà un crowding out che al termine in inglese è una concorrenza per finanziarsi allora sicuramente sul mercato soprattutto del funding cioè della raccolta di fondi a medio lungo termine questa situazione di affollamento di richieste ci sarà noi abbiamo fatto una serie di scelte per esempio l'anno scorso di anticipare molta raccolta di funding nel primo trimestre di quest'anno perché ci aspettavamo questo affollamento di richiesta sia da parte delle imprese che da parte delle banche delle imprese bancarie imprese non bancarie e dalle e dei governi per quanto riguarda il capitale allora tante banche hanno dovuto ricorrere a denaro pubblico e quindi è logico che adesso il pubblico voglia indietro i soldi con la tassa con fondo in tanti modi altri non hanno chiesto i soldi al pubblico alcune banche hanno dovuto chiedere tanti soldi ai loro azionisti perché comunque potevano farlo e avevano dei grossi buchi altri non ha dovuto fare un modo per comunque garantire il livello di patrimonializzazione adeguata che per esempio noi abbiamo seguito è quello di scegliere degli attivi non strategici e quindi di fare delle operazioni che semplificassero ulteriormente il portafoglio di attività della della banca e creassero quindi lo stesso effetto che può venire dal banale chiede denaro sul mercato per esempio abbiamo annunciato lo sapete credo tutti quelli che si occupano delle nostre cosette la vendita di un settore che si chiama security services abbiamo incassato un miliardo e 700 milioni abbiamo fatto un miliardo 200 milioni di plusvalenza che va tutto a capitale a rafforzamento come se avessimo fatto un aumento di capitale di un miliardo e due quindi come garantire il livello adeguato di di patrimonializzazione può essere fatto in tanti modi c'è chi sceglie appunto i soldi pubblici soldi privati oppure la creazione di fondi all'interno della della propria banca ma di nuovo quello che serve di patrimonializzazione non è un numero magico che vale per tutti dipende da quello che fai da dove lo fai da che profilo di rischio ai dalla liquidità che hai dalla data dal mix e dalle posizioni competitive che hai perché essere forte o essere debole non è la stessa cosa dal punto di vista commerciale e quindi anche dal livello di rischio che dopo avere fondamentalmente la tua performance operativa il tuo livello di liquidità il tuo livello di profilo di rischio e poi quello che determina il tuo la tua necessità di patrimonio e in molti casi per un'azienda ben gestita secondo me il livello di patrimonio è inferiore a quello che invece per una banca aggressiva piena di trading che prende dei rischi grossi invece necessario quindi lei sta dicendo e poi chiudiamo discorso li regola perché posso capire magari non entri nel sangue è meglio avere qualche la flessibilità e non dare un numero magico appunto come non esiste il menu e questo ci porta a dire che servono le regole ma poi serve la supervisione il controllo cioè il guardare ogni azienda nelle sue caratteristiche non esiste la supervisione fatta di numeretto magico in un numeretto magico perché i profili di rischio il modello di business le dimensioni fanno differenza profonda nella nel giudizio che poi il supervisor può dare o deve dare della dell'attività di una banca ma vorrei tornare all'inizio di parlare un po del suo curriculum nelle aziende ha aiutato a lei dirigere banca intesa sanpaolo in questa fase perché non so a questo passato dentro le aziende può valutare meglio le richieste dalle aziende del credito non so vede con un occhio diverso le cose dai concorrenti qui a monte uno dovrebbe dare un giudizio su come fa il suo mestiere e quindi diventa difficile play presuppone che lo faccia bene cosa che in tutto da vedere comunque i poteri lasciamo stare questa roba qua certo essere parte di una famiglia che è di piccoli imprenditori è una prospettiva molto capace di poi portare a terra le cose aver gestito aziende industriali private in difficoltà aziende private molto di successo aziende pubbliche che si sono trasformate dalla difficoltà alla più che decenza porta a una un'esperienza che è utile io poi considero ma qui è un più una valutazione di vita che di professionalità una fortuna poter fare tante cose diverse della vita perché poi dalla dai confronti dal mettere insieme competenze diverse esperienze diverse persone diverse vengono fuori idee vengono fuori nuove iniziative quindi io lo considero una fortuna per me che poi sia una fortuna per la mia banca vedremo insomma saranno gli altri a doverlo dire ma vuole sempre continuare a fare il banchiere o tra poche hanno pensa di fare qualcos'altro andare in politica non può fondere un sito internet effettivamente negli ultimi 25 anni ogni 4 5 anni ricominciamo da capo questa volta io mi sono appassionato tantissimo questo mestiere e quindi non è successo che dopo 45 anni avessi l'ansietà di andare da un altra pratica e questo per me mi dice che probabilmente questo è un mestiere abbastanza adatto a quello che mi piace sull'ultima sua domanda me lo fanno da vent'anni non essendo successo fino adesso diciamo che le probabilità non sono aumentate perché non è mai successo e quindi non non non ho altro su questo da dire come ha iniziato la domanda apple ha detto se vuole fare qualcos'altro no bene bene siamo qui finiamo qui ok allora non rimane al frasi ringraziare moltissimo dottor passero che è fresco da un viaggio in cina e salutare tutti e vi auguro una buona serata grazie a lei
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