La nostra vita in digitale, internet la quarta utility
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La nostra vita in digitale, internet la quarta utility
con ELENA CAPPARELLI, SALVATORE ROSSI, ANTONIO SASSANO introduce MICHELE POLO coordina PAOLA PICA Le nostre vite in digitale hanno bisogno di infrastrutture efficienti. E di governance adeguate. Quali gli sviluppi della più grande promessa del nostro tempo? La rete unica e la rivoluzione in 5G. Lavoro, investimenti, entertainment, fabbrica e ospedali smart, gli oggetti connessi fanno di Internet la quarta utility dopo acqua, elettricità e gas http://www.festivaleconomia.it
buongiorno e benvenuti al forum curato dalla voce.info in questo spazio che ci ha accompagnato nei quattro giorni del festival dell'economia si discutono i che mi stessi e dell'economia e poi come abbiamo visto in queste ore sono entrati e tantissimi temi di attualità che abbiamo commentato proprio in corsa cioè si è rivelato uno spazio molto molto vivo questo è l'ultimo appuntamento della voce.info ed è sulla nostra vita in digitale io adesso vi presento subito i nostri ospiti e vi dico come siamo organizzati vorrei dire solo una cosa a 31 anni se non sbaglio 31 anni dal dal primo telefonino e tecnologia tax non so sono tutti giovani e qualcuno se lo ricorderà qualcuno no e a 10 dal primo streaming siamo alla vigilia di un più grande evento trasformativo che riguarderà anche le nostre vite oltre che la nostra economia cioè l'arrivo della quinta della tecnologia cosiddetta di quinta generazione il 5 g della quale vediamo solo l'inizio diciamo delle sue potenzialità ma questo ovviamente parleremo a lungo con i nostri ospiti che vi presento subito elena capparelli è una manager del servizio pubblico dirigerà i play io dico una manager start upper di rara bravura e competenza sono proprio contenta che sia avvenuta al festival vi piacerà molto salvatore rossi per chi segue festival diciamo un volto noto lui è il presidente di team di telecom italia è stato direttore generale della banca d'italia come molti stanno è un è un economista affermato michele polo e l'economista della voce che introdurrà un intervento nella decina di minuti il tema il tema che andremo a discutere e poi dovrebbe esserci collegato ecco il professor sassano buongiorno a benvenuto lui insegna ricerca operativa alla sapienza e diciamo seguirà un po il tema forse un po più cd svelerai siamo gli aspetti tecnici di delle reti di nuova generazione grazie prego professor polo grazie grazie per l'invito e grazie al pubblico ovviamente che fa sempre piacere incontrare nelle occasioni del festival dell'economia il tema di oggi guarda alla realtà digitale che tutti noi conosciamo e di cui abbiamo avuto un'esperienza particolarmente intensa nell'ultimo anno e mezzo il lungo periodo di lock down della primavera del 2020 e poi comunque nelle sue varie gradazioni cromatiche le chiusure che hanno caratterizzato i mesi della seconda ondata hanno modificato radicalmente gli stili di vita e di lavoro di tutti noi e in questa modifiche c'è un elemento fondamentale cioè il modo per noi di connettersi al mondo esterno è passato attraverso il canale digitale attraverso internet e quindi attraverso le reti che ci hanno consentito questa connessione questo aspetto ha toccato quindi la nostra esperienza ma ho toccato ovviamente per gli operatori che consentivano l'utilizzo di questi strumenti anche una esperienza di radicale accelerazione nelle dinamiche di gestione del traffico per dare un'idea su questo ovviamente poi salvatore rossi poter avere informazioni più dettagliate ma nella primavera del 2020 il traffico sulla rete fissa rispetto alla media dell'anno precedente negli stessi mesi ha conosciuto un aumento del 70 per cento tutti noi abbiamo imparato a usare nuovi strumenti di comunicazione quello che in questo anno e mezzo è potuto apparire evidente tuttavia una forte eterogeneità nella grado di utilizzo di questi strumenti eterogeneità che deriva sia dalla copertura ora non omogenea del territorio nazionale dal punto di vista delle infrastrutture che permettono l'accesso a internet sia per una diversa capacità e proprietà dei di quegli strumenti che consentono poi i vari dispositivi dai telefonini ai tablet ai computer che consentivano poi effettivamente di interagire con il mondo esterno oggi sperabilmente vediamo una linea di orizzonte rispetto a questo periodo molto difficile e il tempo sia di fare una valutazione di questa esperienza sia di vedere i problemi che sono aperti e davanti a noi una valutazione che deve guardare sia dal punto di vista della disponibilità di infrastrutture che è cruciale è la condizione necessaria per noi per potere accedere al mondo digitale sia tuttavia anche alla capacità interesse e disponibilità da parte degli utenti a utilizzare queste stesse opportunità da questo punto di vista salvatore rossi è in una posizione privilegiata nel illustrarci proprio l'esperienza sicuramente sfidante che l'operatore principale di telecomunicazione ha dovuto affrontare in questo anno per garantire una connettività alle molteplici attività di lavoro di studio di intrattenimento e socialità che passavano in misura così accelerata attraverso la rete l'anno che abbiamo dietro è stato anche un anno dove la riflessione ha guardato in avanti e quindi al di là dello stato attuale delle reti di telecomunicazioni ha guardato agli sviluppi necessari per una piena copertura ad una adeguata velocità e standard di qualità della connessione per l'intero paese è un dibattito che ha toccato i temi della diversa architettura che queste reti di telecomunicazione potranno avere oggi caratterizzate da un dualismo tra una rete di nuova costruzione nelle aree cosiddette bianche quelle più arretrate dal punto di vista della domanda di servizi rete sviluppata da open fiber è invece la rete che venendo dalla tradizionale infrastruttura di telecom italia man mano ha visto sviluppare una delle performance più elevate attraverso la graduale introduzione della fibra ottica la discussione e il dibattito tra gli esperti e nella politica economica è se questo sia un assetto desiderabile se invece sia preferibile per il paese andare verso una infrastruttura unica che unifichi le reti attuali e come queste diverse soluzioni poi debbano essere anche declinate in termini di chi è il proprietario e gestore di queste diverse infrastrutture c'è un altro convitato forse ancora di pietra per quanto virtuale ma che ormai alla porta e che è la nuova generazione di telefonia mobile il 5 g e un mondo ad oggi ancora molto sconosciuto per noi che siamo abituati a vedere la telefonia mobile come un modo per connettere individui o in i due applicazioni mentre nel 5 g la vera è fondamentale novità sarà che la della connessione mobile consentirà l'interazione fra oggetti oggetti che potranno essere gli strumenti della domotica della nostra casa le automobili in guida assistita o automatica le grandi strutture della logistica la telemedicina e così via non voglio rubare antonio sassano esperto in questa materia e docente di ricerca operativa oltre che presidente della fondazione ugo bordoni che è una sorta di think thank che affianca le istituzioni pubbliche il governo nella progettazione tecnica di queste di queste soluzioni il mondo del 5 g offrirà un insieme di servizi molto ampio e innovativi nella vita di tutti noi ancora non li vediamo ma in tempi molto brevi diventeranno protagonisti della nostra vita ora in questa forzato periodo di training digitale che tutti noi abbiamo conosciuto durante la pandemia abbiamo sicuramente aumentato le nostre capacità e dimestichezza nell'uso di una serie di servizi e di dispositivi che ci consentono una pieno sfruttamento dei contenuti e dei servizi della rete internet c'è una grossa domanda che ovviamente tutti si pongono su cui è difficile dare una risposta e cioè quanto queste modificazioni nel comportamento nelle abitudini persisterà una volta che ci saremmo lasciati alle spalle l'emergenza della pandemia questo richiede una riflessione sulle modalità di organizzazione del lavoro nelle attività produttive quanto worthing che era quasi una soluzione forzata in questo anno e mezzo persisterà in forme ibride nell'organizzazione del lavoro quanto è qui il pnr r sicuramente da un contributo importante la interazione fra cittadini e pubbliche amministrazioni potrà svolgersi attraverso il canale digitale e non più attraverso le code il cartaceo che caratterizza la nostra esperienza del passato quanto anche la didattica potrà arricchirsi per quanto tutti noi che lavoriamo in questo settore speriamo quanto prima di riavere gli studenti davanti a noi quanto infine alle forme di intrattenimento e di interazione sociale potranno mantenersi sugli standard e sulla molteplicità di strumenti che abbiamo imparato usare in questo ultimo anno da questo punto di vista ci sono grandi manovre già da qualche anno che caratterizzano il settore diciamo così del trasporto dei contenuti chiamiamolo delle telecomunicazioni per semplicità e il settore della produzione e fornitura dei contenuti grandi manovre che hanno caratterizzato fusioni di grandissima dimensione a livello di player mondiali e un progressivo avvicinamento fra le i servizi di telecomunicazione e i servizi di fornitura dei contenuti a casa nostra è cronaca di questi mesi una piccola rivoluzione copernicana con l'aggiudicazione dei diritti per il cambiato di calcio a una cordata che vede da john e tim come protagonisti che vedrà lo strumento della connessione internet sostituire quello che fino ad oggi era prevalentemente la connessione satellitare con sky che era il vecchio operatore che aveva i diritti principalmente su questi contenuti potrebbe questa essere il campionato di calcio fruito attraverso internet una di quelle cosiddette killer application che nonostante il nome forse un po inquietante vengono definite come quelle applicazioni che essendo di tale importanza per il pubblico trascinano e fanno da leva per una migrazione delle abitudini del pubblico su nuove piattaforme e nuovi standard me lo auguro ma al contempo è di grande interesse avere qui elena capparelli che della grande mondo di rai e proprio la persona che gestisce poi la componente digitale con rai play e con i servizi digitali della rai che quindi ci può offrire una riflessione interessante di come il mondo della televisione forse il più antico sicuramente il più antico in italia affidato a un modello di business finanziato con la pubblicità e con un un trasmissione gratuita dei contenuti oggi si affaccia invece al mondo dello streaming e ai grandi player che su questo si competono nel mercato dei contenuti io qui mi fermo ho cercato di lanciare e alzare colte in palla a chi seguirà nella discussione e ripasso la parola a paolo pica benissimo direi che scusate e sono stati toccati tutti i punti e lasciare subito la parola era anche a parelli chiamata scusato una varese chiamata in causa sul sul caso rai play buongiorno a tutti grazie a paola per l'introduzione molto generosa e grazie insomma per questo invito io penso che veramente stiamo assistendo a dei cambiamenti con diciamo che avvengono con una velocità rapidissima e per me che appunto guido da un anno e mezzo ma ve ne sono occupata moltissimo dal dalla fine degli anni 90 fino a diciamo a oltre diciamo la metà degli anni 2000 del settore digitale in rai e quindi diciamo di come si predispone un offerta e come si intercetta la domanda di un pubblico nuovo sulle nuove piattaforme oggi e come tutto questo è avvenuto in passato è davvero un momento diciamo incredibile una sfida che ritengo diciamo unica è una grandissima opportunità per il servizio pubblico quali sono diciamo secondo me e quali sono diciamo i punti di riflessione che vorrei mettere diciamo in questa interessante discussione partirei diciamo dato che siamo qui in questa sede dove la matematica è uno strumento come dire utile a qualsiasi riflessione proprio a un astrazione una metafora matematica oggi quando dobbiamo decidere come approcciare una strategia editoriale in questo grandissimo e complesso ecosistema digitale per me la prima cosa che mi viene in mente è il calcolo combinatorio cioè quante variabili ci sono eccome queste variabili si combinano per creare configurazioni diverse quali sono diciamo i parametri e i punti come dire dai quali non possiamo prescindere come servizio pubblico sicuramente c'è quello di una considerazione di base che nessuna audience è marginale noi parliamo a tutti i tipi di pubblico quindi replay da questo punto di vista in questo ecosistema digitale ha una storia completamente diversa da quella di altri operatori sia commerciali sia player internazionali noi abbiamo diciamo come valori sicuramente quello della e non sono valori diciamo raccontati sono valori che si traducono poi iniziative precise quello della coesione sociale quello dell'inclusività quello dell'accessibilità quello di raggiungere qualsiasi tipo di pubblico quello della neutralità il lavoro che abbiamo fatto da questo punto di vista con replay è stato quello di concentrarci quindi su rispondere a le nuove modalità di consumo delle generazioni più giovani ma anche di accogliere l'invito delle generazioni possiamo dire magari meno digitalizzate ma che necessitavano anche di una alfabetizzazione per poter accedere a questi nuovi servizi a queste nuove modalità di consumo quindi da una parte il pubblico le audience e la domanda diversa e le capacità e le competenze diverse di ognuno di questi pubblici poi c'è ovviamente l'altra considerazione che questo mondo oggi non funziona più a un singolo fattore a due fattori penso sempre a parto appunto da una metafora matematico un piano cartesiano un piano diciamo invece che diventa tridimensionale a quattro dimensioni pervasivo oggi trovare l'utente nel momento in cui dispone del tempo necessario per fruire di quel tuo contenuto e la vera sfida cioè quello che si chiama il time budget noi sappiamo che gli ultimi dati di auditel per citare diciamo qualche dato di contesto ci dicono che il tempo speso connessi del di oltre il 70 per cento della popolazione di 2 ore e 43 e medie giornaliere e stiamo parlando dicevamo di una popolazione che cresce mese dopo mese che si connette diciamo anche le generazioni che hanno diciamo minore come dire facilità e familiarità per esempio con la fruizione on demand oggi sono in lenta ascesa ma costante ascesa basti pensare che i dati di auti dalle online del mese di maggio quindi quello che si è appena concluso ci dicono che 85,5 milioni di ore divisioni sono il tempo speso diciamo dall'audience digitale la rai e replay in questo anno segnato sul mese di maggio 2021 che rispetto comunque ha l'incredibile diciamo come dire contesto in cui ci siamo trovati nel maggio del 2020 quindi di crescita assoluta che non ha riguardato ovviamente solo la fruizione digitale dei contenuti della rai ma tutto il mondo e è cresciuta nel mese di maggio 2021 di oltre il 20 per cento e anche l'audience più grande diciamo over 65 è cresciuta quindi questo processo di alfabetizzazione che come servizio pubblico ci interessa molto perché è diventa uno strumento di accesso che poi facilità anche l'accesso poi ad altri strumenti digitali no che migliorano c'è un'aspettativa quando leggiamo le ricerche anche le ultime di questo ultimo quadrimestre diciamo del 2021 c'è un'aspettativa che la rai aiuti a vivere meglio anche questo momento di cambiamento e poi appunto c'è il quello che si chiama il media giorni quindi il l'utente che si muove nella sua giornata e oggi la sfida non solo appunto è il tempo a disposizione che non può essere un tempo a dismisura tutti disponiamo di un tempo importante è esserci quando cioè quel bisogno di ascolto allora un altro fattore permettetemi una semplificazione è quello dei sensi cioè oggi accedere ai contenuti se sto in autobus magari ascolto ma se sto seduto e posso vedere magari guardo un video ma non lo ascolto ma leggo i sottotitoli avrete notato no cioè che tutti i contenuti anno e subiscono e vengono evitati con un'estensione digitale che tiene conto della possibilità del utente di accedere a questi contenuti se perdo quel momento non lo ritroverò quindi c'è un momento in cui io sono in casa e accetto per esempio alle smart tv quando io ho preso diciamo in mano più o meno due anni fa per lanciarle a novembre di un anno e mezzo fa la nuova rai play è una sfida era quella di far capire che cosa erano le smart tv oggi ovviamente complice l'emergenza che abbiamo vissuto il consumo di contenuti in modalità digitale non lineare o anche in streaming lineare sulle smart tv è aumentato in maniera esponenziale e questo sicuramente è stato dovuto al trovarsi in casa manca aver intercettato il momento corretto e qui c'è appunto la sfida su tutti i device quindi touch point che l'altro elemento quali sono i touch point dove come posso trovare l'utente che ha interesse per quel contenuto quindi diciamo il punto di riflessione voglio dire che c'è un momento estremamente complesso e che questa diciamo lettura di questo ecosistema digitale se non parte dal considerare tutti i fattori e noi tentiamo ovviamente di farlo leggendo anche in maniera complessa ai dati di ascolto perché anche la lettura dei dati di ascolto a di ascolto è diventata diversa perché si estende nel tempo perché si usa il tempo totale speso perché si diciamo si misura diciamo in un arco temporale che è diverso dal qui e ora quindi tutto questo diciamo crea le condizioni e per una riflessione delle strategie editoriali che debbono tenere conto insomma secondo e di tanti fattori nuovi chiaramente tutti i media sono molto interessati a quello che sta dicendo perché il poter raggiungere le persone quando le persone lo desiderano perché quel momento che va ha intercettato un operazione tra le più delicate e probabilmente sarà la svolta del diciamo del mercato dell'informazione se posso aggiungere diciamo tutto questo non cancella il passato tutto questo va di pari passo col passato la tv tradizionale gode di ottima salute cioè il tempo speso quindi vuol dire che noi stiamo assistendo a qualcosa in cui i modelli sono ibridi non c'è una cosa che sostituisce un'altra e diciamo tenere conto di questo modello ibrido per me è la chiave per come dire per ogni target per ogni pubblico per ogni modalità di ascolto e di fruizione di quel contenuto anche capillare cioè siamo immersi in un mondo pervasivo da questo punto di vista grazie e diciamo se la rai cartesian sarah tornò ancora un secondo me che interessantissima se la rai cartesiana come per usare una sua espressione ha insegnato l'italiano agli italiani la lingua italiana agli italiani così forse una struttura come rai play può insegnare il nuovo linguaggio digitale e poi adesso vedo ed editore laterza che ringrazio qua in sala ringrazio per questo spazio per il festival che ogni anno viene analizzato i giornali di carta e libri resteranno cioè il passato non non si sapeva con i nuovi sistemi di informazione andrea sassano sassano allora il questo è molto più importante ma io sono attonito no io perché detto andrea lo andrei a sassano ha detto cioè mi rivolgerei a sassano la materializzazione di internet che è un qualcosa che lei studia e ricerca ci dà un'idea di quelle veramente a un punto di osservazione più avanzato del nostro che cos'è la materializzazione di internet intanto la ringrazio per la presentazione ringrazio per l'invito vorrei se posso condividere delle slide ma anche per rendere più credo semplice la mia presentazione dopo aver a lungo riflettuto sulle opportunità di questa scelta però insomma mi sembra sia utile per tutti avere anche una visione grafica diciamo di quello che sto per dire allora parlare delle 5 g è complicatissimo perché è una rivoluzione il presidente rossi probabilmente dopo di me ne parleranno ascoltato più volte parlarne anche recentemente e quindi parlerà di questa rivoluzione io ho cercato di concentrarmi su un solo argomento e soprattutto ho cercato di raccontare che però ora in poche parole sinteticamente questa è l'altra parola d'ordine di raccontare il 5 g attraverso i suoi effetti i suoi effetti su di noi ma anche sull'ecosistema in generale diciamo delle telecomunicazioni e sull'ecosistema industriale lo chiama dalla mutazione di internet è il sottotitolo mi ha un po riflettuto sul sul sulla spiegazione della mutazione a parte il suo il richiamo dei tempi in cui viviamo ma anche di baricco nel quale siamo tutti quanti dei fan però la vera spiegazione è questa che ho cercato di sintetizzare perché il web 3.0 sarà diverso dal web 2.0 web 2.0 e quello che viviamo in questo momento il web dei social network sul web i face book di amazon è così 0 del futuro della blow cena della delle transazioni senza etica di trust che kim è di 9 la dell'internet delle cose dell'intelligenza artificiale perché sarà sicuramente diverso come ecosistema ecco secondo me l'elemento fondamentale appunto come lei mi diceva la materializzazione di internet che è un concetto di nuovo semplificativo più dedicato alla comunicazione e allo studio approfondito nel 5 g però l'idea di fondo è questa tutte le volte che raccontiamo il 5 gb di ama mettere l'enfasi sulla banda larga sulla velocità di risposta mentre quello che conta veramente moltissimo nel 5 c soprattutto nell'ottica del web 3.0 è il fatto che gli oggetti diventano i clienti dominanti e cioè che l'internet delle cose diventa l'aspetto principale di internet vi faccio ora ascoltavo a proposito della dell'alfabetizzazione degli umani l'alfabetizzazione degli umani è importantissima ma immaginate che gli oggetti non hanno bisogno di essere alfabetizzate l'internet delle cose avrà effetti sulla nostra vita indipendentemente anzi grazie alla non necessità di alfabetizzare gli oggetti gli oggetti entreranno in azione funzioneranno semplificheranno i servizi automaticamente saranno costruiti per farlo più di 20 miliardi di oggetti sono stati connessi nel 2020 quindi questo è un dato vecchio la crescita esponenziale e ci sono moltissimi servizi che citerò soltanto per nome la mobilità e la realtà aumentata nelle smart cities la guida assistita dei veicoli launcher trekking nella logistica ciò che ci dice istante per istante dove sono i nostri oggetti e dove sono gli oggetti che vengono consegnati i sensori ed attuatori nell'agricoltura di precisione il futuro verde e il monitoraggio di tutti i sistemi server fisici sistemi nei quali interviene contemporaneamente sia l'aspetto informati come l'aspetto fisico e poi in onore anche della dottoressa caparelli che ha così gentilmente citato il calcolo combinatorio quasi con morello vi diciamo le reti distribuzione dei contenuti e le smart tv enel broadcasting appena citata allora quello che accadrà che ogni servizio sarà abilitato da una serie di oggetti connessi ognuno di questi esempi che ho fatto ha bisogno di oggetti che devono essere connessi sensori attuatori visori misuratori wearable cioè oggetti che noi indosseremo e che misureranno i nostri parametri fisici e così via quindi non più servizi immateriali questo è un punto importantissimo da osservare questo è il vero motivo per cui il web 3.0 sarà diverso da web 2.0 e la fine del paradigma che i servizi sono trasportati su reti stupidi abbiamo sentito dire da pipes abbiamo detto spesso cioè dei dei canali stupidi che trasportano semplicemente pacchetti questo cambia e cambia nel senso che ogni servizio diventa una rete servizio ma devi fare un esempio veicoli elettrici connessi dico elettrici perché miccoli del futuro saranno molto probabilmente elettrici perché questo rende ancora più interessante il quadro delle reti servizio la rete servizio in questo caso è costituita dai vincoli stessi e comunicano tra loro e raccolgono dati traffico i percorsi gli stili di guida e consumi le soste le prestazioni tutto verrà raccolto e comunicato dalla rete dei veicoli ma anche i computer a bordo strada così quelli che si chiamano in termine tecnico ex computers che ospiteranno gli algoritmi ecco qua nell'ottimizzazione combinatoria che gestiscono la complessità come diceva correttissima mente alla dottoressa carparelli la guida autonoma assistita il traffico e tracking dei rifornimenti delle ricariche ma non solo anche i parchi di ricarica elettrica tutti i luoghi dove dovremo rifornire i nostri i nostri le nostre automobili che saranno collegati allora volta con la smart grid e interagiranno con la smart grid a elettrica viene per capirci non a caso en el xe uno dei principali protagonisti nello sviluppo di questi partiti ricaricate ma la questione centrale a questo punto che diventa questa è quella che vi volevo proporre chi investe gestisce dati comunicazioni algoritmi per dare questo esempio lo avrei potuto fare tranquillamente sulle cdm e mi sono anche un po rammaricato per non averlo fatto dopo aver ascoltato quello che ci siamo detti e sulle smart tv vale esattamente lo stesso ragionamento chi gestisce dati comunicazioni algoritmi in quel caso e allora la prima risposta è le piattaforme over the top chi lo faceva nel web 2.0 lo farà anche nel web 3.0 quindi non cambierà nulla siccome io voglio dimostrare il concetto contrario sono interessato al oppure oppure il gestore delle reti di telecomunicazione lo dico al presidente rossi una rete virtuale su una rete virtuale dedicata a quel particolare servizio alle auto elettriche alle cdn alla televisione al cliente così via la medicina assistita e sulle sue frequenze i gestori delle reti tlc hanno le loro frequenze hanno le loro reti hanno la loro film possono gestire le reti servizio come back home e 7 della delle reti attuali cioè replicavo nelle reti attuali una rete virtuale che viene dedicata allo sport ha un particolare servizio quindi un approccio top down la rete esiste e all'interno della rete di capone reti del futuro ma potrebbe anche accadere la cosa contraria cioè potrebbero essere i costruttori delle auto a voler gestire ea investire e gestire dati comunicazioni algoritmi e mi sembra molto ragionevole ed è esattamente quello che sta accadendo come su una rete dedicata su frequenze proprie è qualcosa che sto immaginando che non esiste non è così in germania per esempio quando stata fatta di recente la gara per le frequenze cinque giri il governo tedesco ha riservato 100 mega non poco per usi di questo tipo ovviamente la pressione di tutto il mondo dell'automotive tedesco e dell'industria tedesca ha avuto un effetto su questo ma io sto semplicemente descrivendo appunto una linea una dinamica di mercato e di evoluzione che è probabile che si diffonda oltre che in germania ovviamente anche in inghilterra lo score il regolatore inglese ha deciso di dedicare 400 metri di spettro per attività di questo tipo e in italia ancora non ci siamo mossi in questa direzione ma come diceva michele il nostro compito è quello di essere un team tenga a disposizione e siamo come fondazione bordoni sollevano con forza l'argomento che di questi di queste questioni è bene discutere che succede in questo caso nella rete 5g nasce dai dai service provider dal basso bottom up quindi è qualcosa di completamente diverso rispetto alla rete servizio che nasce dalle reti esistenti fatemi fare un disegno visto che l'avevo promesso quello si chiamano la rete pubblica sono le reti degli operatori di telecomunicazioni che così come le conosciamo di telecom vodafone wind e tante altre elio benfari per questa su questa rete pubblica viaggiano con in rete riservate in cui viene riservata fibra wireless server viene dedicata alle applicazioni verticali all'energia alle auto alla salute all industria 4.67 virtuali delle attuali reti pubbliche tlc questa è una soluzione possibile quella verso la quale stanno andando i grandi operatori delle comunicazioni qual è il problema qual era e qual è il problema e questo richiede investimenti ingentissimi ha detto ingenti ma dovrei dire ingentissimi a carico delle tlc cento volte superiori agli investimenti fatti in passato ma qui interviene pnr che cambia completamente il quadro della situazione e per esempio aiutando o incentivando la realizzazione di una copertura universale della fibra oppure alta capacità delle connessioni e quindi sta per accadere qualcosa di molto importante proprio grazie all'avvento del pnr non è solo a carico delle società e delle comunicazioni ma ti società di delle comunicazioni incentivate dall'intervento pubblico qual è la criticità è il controllo e la protezione dei dati e sono l'oggetto più importante del futuro questo ovviamente vale per rai e vale per qualunque altra applicazione verticale e poi lifecycle degli apparati di rete sarebbe un argomento molto delicato cioè ogni rete verticale ha bisogno dei suoi oggetti e i suoi oggetti hanno un ciclo di vita e ciclo di vita non può essere deciso da chi gestisce le frequenze la rete e quindi ci potrebbe essere una criticità nell'interazione fra queste due entità e allora alternativa ogni rete servizio venne realizzata localmente un porto una strada una smart grid una pratica la nostra stessa casa una smart city diventano tutti i luoghi dove si può sviluppare invece la rete cinque città al basso esattamente quella alternativa a top down e cioè fette della rete esistente oppure bottom up e cioè 5 g che nascono dalle applicazioni e si sviluppano quali sono i vantaggi per esempio il co investimento in questo caso è distribuito investimento una parola chiave in questo momento l'avrete sentita l'ho sentita in questi giorni citare per lo sviluppo delle reti future beh questo è un co investimento distribuito si sviluppano lo riporti si sviluppano le strade le ferrovie ed investono direttamente i service provider scusate se l'ho scritta con un punto esclamativo ma volevo sottolineare un punto che è l'assoluta novità e lo ritirò in conclusione alla prossima slide e l'assoluta novità rispetto al futuro i service provider in testa non usano la rete che qualcun altro ha realizzato catone quello che è importante la rete di connessione quella che qui ho disegnato il rosso e cioè la rete che connette fra loro tutte le vie di servizi come deve essere beh sicuramente neutrale non faccio nessun discorso sull'unicità o nomi citati questa rete anche se da un punto di vista teorico generale la sua unicità potrebbe essere naturale però sicuramente deve essere neutrale e cioè deve trasportare i dati fra le varie reti servizi o senza favorirne uno e favorirne un anno e poi deve essere universale deve coprire tutto il territorio il 100 per cento non della popolazione è molto concentrata al cento per cento del territorio perché le reti servizio lasceranno ovunque e questo va aggiunto ad un altro elemento fondamentale le reti servizio locali offrono un altissima protezione ai dati e garantiscono il controllo della e cycle degli apparati ai fornitori di servizi ai service provider e questi sono due elementi che hanno spinto la germania che hanno spinto il terra e che dovrebbero spingere anche il nostro paese ad andare nella direzione di una realizzazione è parallela sia di slice verticali di reti pubbliche ma anche di reti servizio locale concludo e questi permesso un ipad wales che vi vorrei lasciare per la discussione archi che seguirà il 5 g abilità la materializzazione di internet spero di averlo spiegato con l'internet il sottolineando l'importanza internet delle cose ma sicuramente questo avviene i servizi della rete diventano reti servizi non è un gioco di parole ma i servizi della rete tutto quello che fino adesso era stato chiamato il materiale quindi che poteva tranquillamente andare over the top diciamo sulla rete che era lì sotto a disposizione diventa una rete semplice le reti pubbliche cioè le reti esistenti le telecomunicazioni diventano fondamentali per la connessione neutrale delle reti servizio ci sono incentivi alla copertura universale delle reti pubbliche étienne rr è una grande occasione e cell co investimento la possibilità del co investimento distribuito cioè i service provider investano nelle reti e infine bisognerà fare di tutto per sviluppare l'ecosistema dai veti servizio come sta facendo il resto d'europa anche nei loro pnr piani di rinascita e resilienza è di nuovo possiamo immaginare ecco volevo concludere dicendo ecco la mutazione buona verso il web 3.0 che i service provider investiranno nelle reti e questo è un elemento che va coltivato e sviluppato anche da parte dei decisori politici industriali grazie a lei professor o se le facce chiudere questo primo giro quindi il telefono di cui dicevamo all'inizio ha 31 anni dal telefono dal primo telefonino il telefonino non c'entra più assolutamente niente in questo mondo di quinta generazione mi lasci un attimo riprendermi dalle varie vertigine e mi sono venute per le cose molto interessanti ma anche molto complicate che che ha detto sassano torniamo un attimo indietro all'epidemia torniamo all'epidemia perché è da lì che dobbiamo partire che qualunque discorso fatto oggi deve partire l'epidemia ci ha fatto molto male ci ha colpiti flagellati però ci ha costretti tutti come società come individui a fare un salto formidabile nell'addestramento alle nuove tecnologie e nell'abitudine di usarle perché le tecnologie di videochiamata di videoconferenza era c'erano già erano erano disponibili però un po perché non sapevamo molto usarle un po perché per inerzia psicologica per abitudine non lo facevamo l'epidemia ci ha costretti a farlo a questo punto siamo diventati un po più bravini io parlo per me stesso io sono il primo che sapevo della esistenza della possibilità di fare riunioni da remoto non le facevo non le convoca voi io e non ero convocato a riunioni da remoto prix poi a un certo punto ho cominciato a farlo ho bestemmiato un po sulle prime perché non sono nero molto pratico perché la connessione andava e veniva tuttora va e viene certe volte però poi a un certo punto ci siamo tutti abituati e quindi avevamo fatto questo formidabile salto che ormai l'abbiamo capito tutti in parte resterà perché è vero che abbiamo tutti una gran voglia di tornare a contatti umani apro una brevissima parentesi il titolo di questo festival è il ricordo è lo stato poteva essere il ritorno del festival di trento perché io al festival di trento pepe laterza lo sa ci vengo da un sacco da anni anzi dal primo anno dall'anno della fondazione amy è sempre tanto piaciuto per l'atmosfera da agorà ateniese che c'è sempre stata si passeggia per strada si incontra gente si chiacchiera si parla l'anno scorso che pure il festival ha voluto tenere una sua edizione non non era così l'anno scorso mi ricordo in questo stesso teatro non per un evento in cui io personalmente fossi coinvolto e roero spettatore ma era uno dei cinque spettatori era tutto molto malinconico invece quest'anno qui si respira quasi la stessa aria degli altri anni questo è anche un bel segnale del fatto che stiamo ripartendo che stiamo forse incrociando tutte le dita possibili uscendo da questo incubo allora tornando al punto quindi abbiamo fatto tutti quanti questo salto questo salto in larga parte anche se torneremo ad avere contatti umani resterà perché è troppo comodo fare riunioni in video in viaggio conferenze per esempio tutto questo però mostra ha mostrato anche oltre e accanto alla importanza della commissione dell'essere connessi dell'essere connessi bene anche quanto quante disuguaglianze ci siano nella offerta di queste connessioni disuguaglianze sia territoriali perché ci sono territori molto peggio serviti di altri ma anche anche soprattutto direi disuguaglianze sociali la didattica a distanza ci ha mostrato con grandissima evidenza come gli studenti meno abbienti avessero molte meno possibilità di usare questo strumento comunque utile in tempi di chiusura che la la didattica a distanza quindi le connessioni sono fondamentali le connessioni io quando sono arrivato in in team ho subito capito che ci sono due mercati quello del fisso e quello del mobile e sono due tecnologie ci sono i cavi fisici e ci sono i segnali elettromagnetici i due le due tecnologie sono apparentemente distantissime fra di loro l'una l'opposto dell'altra in realtà sono molto convergenti come si dice in gergo faccio un esempio scemo se non è tema molto utile a capire le antenne che trasmettono il segnale mobile ai nostri cellulari sono collegate fra di loro da cavi fisici quindi c'è una commistione fra fisicità e virtualità che è ineliminabile la rete unica di cui si parla è una rete fissa e la fibra che entra nelle nostre case la fibra ottica che entra nelle nostre case e ci consente di collegarsi via internet a tutto il mondo col wifi di casa non è l'unica tecnologia possibile per fare questo si può si può anche immaginare è soprattutto col 5 g con la quinta generazione sì perché i 5 g come sassano ha detto molto meglio di me ovviamente consente una velocità di segnale una reattività disegna enormemente enormemente più potenti di quelle che le quattro generazioni precedenti hanno hanno consentito allora col 5 g uno può anche pensare di piazzare un antenna vicino casa anziché mandarci un cavo fisico se questo è molto difficile e molto costoso con un segnale 5 g comunque si può navigare in internet con prestazioni quasi equivalenti a quelle dico quasi perché la fibra rimane in questo momento perché io abbia capito adesso sassano molto più esperto di me di queste cose ma insomma che io abbia capito al momento la fibra a delle prestazioni in termini di velocità soprattutto comunque superiori a quelle del 5 g poi magari 6g di cui già si comincia a parlare perché molti esperti molti addetti ai lavori già lavorano alacremente attivamente alla creazione della sesta generazione ma già la quinta ci fa venire il mal di testa che non cita sesto quindi una sesta la lasciamo a chi la quinta cambierà sarà quella che cambierà il modo di le fabbriche cioè le cambierà la produzione cambierà la quinta la robotica esatto vanessa che sono più che forse la vita è come giustamente ha detto sassano in realtà la differenza fondamentale sta in questo che fino a questo momento la telefonia la stessa parola fonia dice voce non sono più le voci cioè gli esseri umani ad essere importanti ma sono i dati e quindi gli oggetti e quindi per esempio il robot nelle fabbriche che fino a questo momento sono stati collegati da fili potrebbero anzi possono perché come raccontava ieri in radio il team ha già per esempio abilitato una fabbrica veneta a fare questo a collegare il robot i molti robot che agiscono nella fabbrica via 5g senza figli senza ingombri senza impicci senza possibilità di incidenti eccetera il tempo reale no si muovono diciamo con una contemporaneità tra loro quindi ricapitolando il 5 g sicuramente ripeto per le ragioni che molto bene ha detto sassano cambia la vita nel mondo la faccia del mondo per che abilita la connessione fra oggetti per fare migliaia di cose quelle che possiamo immaginarci anche quelle che non possiamo immaginarci dalla telemedicina le automobili a guida autonoma a mille altre cose possibili e immaginabili il 5 g è una tecnologia che riguarda il mobile però mobile e fisso abbiano capito anche che sono praticamente la stessa cosa è comunque sono strettamente intrecciati tra di loro tutto il dibattito sulla rete unica che stiamo avendo e un dibattito è che riguarda la rete fisica è un dibattito tra l'altro mi faccia dire anche molto politico molto più politico che tecnico perché sul piano tecnico siamo più o meno l'accordo siano gli economisti sia gli ingegneri e tecnici su come potrebbe essere fatta o andrebbe fatta sono scelte politiche però che a questo punto devono riguardare l'assetto effettivo di una eventuale rete unica però è tutto un mondo che sta cambiando con una velocità è enorme e che bisogna cercare di capire l'epidemia appunto ci ha comunque costretti a fare un salto verso la comprensione oltre che l'addestramento all'uso dei diversi device che a questo punto bisogna continuare a fare cioè cogliamo anche quel po di buono che è venuto fuori da questa epidemia e facevano opportunità grazie e torno non dico andrei di contorno un attimo il professor stava per chiederle questo diciamo questo il mondo iperconnesso vorrà anche un tema di regole però anche un tema di regole e di di quello che si chiama diritto alla disconnessione perché diciamolo è molto bello poter diciamo aumentare di molto il nostro accesso all'informazione quindi a tutta tutti i tipi di informazione quindi probabilmente ridurre anche le disuguaglianze territoriali sociali di conoscenza però ci sono senza arrivare alla geopolitica però dei temi si parla del ritorno dello stato dei temi di di vita dei cittadini di privacy di anche di diritto dei lavoratori per esempio a ad avere la disconnessione posso dire anche mar difficilissimo da affrontare soprattutto però mi faccio dire questo la disposizione mi sembra un estrema ratio in realtà quello di cui noi abbiamo bisogno ha una rete che sia più possibile distribuita e una rete tra pari una rete nella quale non ci siano degli aspetti gerarchici perché qualcuno controllo a qualcun altro qualcuno raccogliere dati su qualcun altro il lavoro dei social ads un boss sul capitalismo della sorveglianza è comunque un contributo interessante alla riflessione però se non credo che la conclusione sia guerra di disconnettersi la conclusione è creare delle reti distribuite per pari nei quali tutti possono interagire con tutti senza che nessuno abbia il controllo dell'interazione degli altri e questa è la parte difficile e complicata diciamo nella quale bisogna lavorare e soprattutto una rete nella quale il trust sia più affidato alla matematica mi tornò alle parole meravigliose diciamo della dottoressa capparelli all'inizio sia più affidato alla matematica che è entità che garantiscono il trust cioè fidiamoci della matematica nel interagire tra pari ed evitare una rete gerarchia dopotutto chi ha inventato internet tanto tanto tempo fa l'ha immaginata come una struttura che fosse in grado di funzionare tra pari anche quando tutti i centri nevralgici di un paese lo dico pensando a quale era la motivazione originale di internet funzionare anche quando un attacco atomico avesse distrutto completamente tutti i centri di comando e controllo negli stati uniti eco una rete tra pari che era il sogno originario dei creatori di internet che infatti è nata con con delle provisions diciamo che ti serve di sicurezza cibernetica molto limitata era era una rete pensata per essere una comunicazione fra il professore universitario università e in questo senso debole e quindi bisogna aumentare la cyber security ad aumentare della rete bisogna aumentare la sua capacità di connettere tutti di connettere tutti senza che nessuno prenda il controllo questa è la e la via difficile più che la via mi permetto di dire facile del disconnettersi della soluzione è diciamo ritirarsi in un bosco senza nessuna connessione meraviglioso ma non so quanto sia una una soluzione per un'umanità di 8 miliardi di individui che poi vedere cosa succede nel tempo in cui invece se connessi nel senso che non è detto che e caffè via al festival e ha detto che le multinazionali dovrebbero essere considerati alla stregua di statici e zac dovrebbe essere quasi gestite regolato come un governo il mondo di zuckerberg cosa ne pensa di questo no io penso che deve cambiare la struttura del mondo cioè 20 anni dell'ecosistema 20 anni fa facebook cioè stiamo parlando di grandi over the top dominanti in questo momento 21 anni fa erano sulla o non esistevano erano sulla via dell'estinzione apparentemente come come amazon questo vuol dire che questi cicli sono cicli che tendono a essere anche abbastanza veloci diciamo nella loro di nascita e morte l'importante è che non si crei una situazione per cui il web 3.0 diventa viene costruito a immagine e somiglianza del web 2.0 questo è vero in un altro la tecnologia deve fare in modo che il web 3.0 sia diverso il web 3.0 che forse avremmo bisogno non so se poi d'accordo di trovargli un altro nome apre e però mi rivolgo alla dottoressa apre anche nuove abbiamo accennato già nell'intervento di prima però nuovi diciamo orizzonti nell'informazione potrà ridurre per esempio le disuguaglianze secondo lei cioè è un sì grazie dunque io penso che sicuramente diciamo un accesso più diffuso è una risposta importante a quello che è un fatto diciamo oggi è che esiste diciamo nel digital divided penso che ognuno diciamo abbia come dire una sfida da cogliere rispetto alle opportunità che abbiamo davanti è sicuramente noi come servizio pubblico anche nel diciamo parlare a tanti pubblici diversi nel lavorare sui contenuti nel nel proporre diciamo attraverso delle proposte editoriali e anche di formazione anche di alfabetizzazione abbiamo diciamo una grande opportunità di allargare anche e quindi di allargare quindi lasciasse quindi di restringere anche le disuguaglianze pensavo prima mentre si parlava diciamo che il tema solito che si affronta e che abbiamo affrontato anche noi e che un tema ancora centrale e quello appunto del far crescere le competenze le competenze dei singoli nell'accesso a ai contenuti in modalità digitale e anche le competenze dei singoli rispetto al mondo in cui si trovano no perché c'è una grande come dire anche infatuazione dei grandi big player una scarsa diciamo spesso consapevolezza di quello che succede dei nostri dati sia da parte delle generazioni più giovani sia da parte di chi approccia magari anche in maniera spaventata un mondo che conosce meno perché non è il mondo in cui è nato no ma che allo stesso tempo oggi gli offre delle possibilità che sono molto interessanti quindi su questo tema diciamo io sono sempre molto attenta a appunto a queste forme di infatuazione che penso vadano come dire ricondotte a una maggiore consapevolezza e competenza poi veniva in mente diciamo che in tutto questo mondo di parcellizzazione di contenuti di materializzazione da una parte dematerializzazione dall'altra si ritrova un ruolo centrale per quella che anche la competenza sul contenuto oggi noi assistiamo a dei fenomeni di affaticamento nella selezione dei contenuti che sono molto interessanti che qualche modo chiudono il cerchio ridanno però un ruolo all'editore cioè quando io mi trovi immerso in una quantità di proposte per esempio diciamo in enormi library è tutto appare sullo stesso livello ritorno come in un luogo sicuro diciamo da colui il quale dal broadcaster che mi propone però diciamo una proposta di contenuti dove io non devo scegliere e mi affido a diciamo a questa selezione quindi la disintermediazione come strumento unico non è la soluzione per l'accesso ai contenuti no anche lì va creato una nuova competenza e bisogna anche lì guardare con molta diciamo attenzione a quella che esca quelli che sono i sistemi di raccomanda shaun quello che è la lettura dei nostri comportamenti sa qual è il mondo poi nel quale ci ritroviamo se l'abbiamo scelto ne siamo consapevoli e quali sono le proposte che invece possiamo diciamo trovare interessanti e che secondo me diciamo vanno riportate sulla giusto giusto piano sante varie responsabilità che si farà ancora più cruciale pensa che il professor paolo voglia intervenire a proposito se no diciamo in generale mi sembra che dalle molte contenuti riflessioni di oggi emerga un dato importante durante questa pandemia è stato il messaggio che da parte del governo delle forze politiche ma della gente è stato fortemente condiviso è nessuno deve essere lasciato indietro oggi ci avviamo è uno dei pilastri del pnr r verso un obiettivo sfidante di transizione digitale anche qui è importante che nessuno venga lasciato indietro e quindi è importante mappare e capire dove sono le aree di frizione di resistenza di difficoltà di adattamento al nuovo che cambiano a seconda dei soggetti penso sia molto interessante prima elena citava i dati sull'utilizzo di rapelay troverei molto interessante capire una analisi dei fruitori di rapelay quindi di un servizio comunque digitale che richiede un minimo di dimestichezza per età perché la distruzione per reddito se e in che misura questi ci sono nel senso che non dico nulla di insultante ma le caratteristiche demografiche della televisione tradizionale sono tendenzialmente diverse e più diciamo legate a fasce di età più avanzate ea volte livelli di istruzione minori rispetto a piattaforme come netflix o prime eccetera quindi capire poi nel pubblico generale della rai chi si muove su questo nuovo sentiero può essere anche un un strumento interessante per capire il maestro manzi 3.0 cosa dovrà fare per guidare certe fasce magari in meno meno abituate al digitale verso questo mondo c'è il mondo dell'industria ne parleremo oggi mi insegna elena un lancio su un'altra iniziativa di oggi col ministro colao nel mondo dell'impresa sicuramente c'è un problema di difficoltà da parte del mondo delle piccole e medie imprese alla transizione g digitale c'è un impegno forte del pnr alla transizione digitale nella pubblica amministrazione che a sua volta pone problemi importanti sia dal lato dell'offerta dei servizi digitali da parte della pubblica amministrazione che da parte dell'utilizzo di questi da parte del pubblico non vorrei avere una pubblica amministrazione fortemente digitalizzata e le code che continuano per avere il certificato cartaceo perché il pubblico non ha dimestichezza all'uso di questi nuovi servizi quindi diciamo io penso che con l'esperienza di questo anno e mezzo e con le prospettive che abbiamo davanti con i finanziamenti che arrivano dall'europa sia fondamentale avere un'attenzione individuare le aree di maggiore resistenza perché nessuno venga lasciato indietro grazie professor rasi la faccio chiudere che amore quanto della ripresa con o economica è affidata a questi progetti di digitalizzazione del paese e parecchio ovviamente parecchio lo ha detto anche michele polo a questo punto abbiamo capito che il salto di cui parlavo che ha fatto la cittadinanza bisogna che lo facciano per le imprese gli stati governi tutto il mondo deve a questo punto uso questo termine un po ambiguo digitalizzarsi su questo non c'è dubbio per gran parte delle risorse europee messe a disposizione l'anno scorso una buona fetta di quelle risorse sono appunto dedicate alla transizione digitale che a questo punto deve deve veramente impegnarci tutti e qui non parlo più da presidente di team parlo da cittadino è appunto uno sforzo collettivo che dobbiamo fare tutti quanti per fare il salto definitivo verso quel mondo futuro di internet 3.0 di internet of times di connessioni diffusissimi disponibili a tutti certamente neutrali certamente efficienti e sicure soprattutto sicure perché la cybersecurity deve a questo punto anch'essa fare un grande salto perché lì dove appunto le utopie come quelle dei fondatori di internet si dimostrano ben presto carta straccia di fronte ai rischi e alle malignità che i malintenzionati poi mettono in campo grazie allora il professor polo sarà alle 14 se non sbaglio con il ministro cola o quindi ci ridiamo appuntamento a questo è importante incontro pubblico al festival dell'economia di trento io vi ringrazio abbiamo qualche minuto per prendere se ci sono domande dal pubblico un paio di domande possiamo prenderli altrimenti so che tutti vogliono a seguire gli eventi successivi vi ringrazio molto è stato bellissimo a rincontrarvi qua a trento e con il forum della voce vi diamo appuntamento alla prossima edizione grazie
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