IA, Metaverso e cryptoasset: tra opportunità e diritto
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IA, Metaverso e cryptoasset: tra opportunità e diritto
Dario Deotto, commercialista e giornalista pubblicista, è intervenuto per parlare di “IA, metaverso e cryptoasset: tra opportunità e diritto”, in dialogo con il direttore de Il Nuovo Trentino, Paolo Mantovan. Il mondo virtuale da un lato affascina, dall’altro crea timore e solo conoscendolo possiamo comprenderlo e utilizzarlo correttamente.
Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Buon pomeriggio, buon pomeriggio a tutti, benvenuti a questo appuntamento che ci porta immediatamente dentro il titolo stesso di tutto il festival, un titolo sul quale magari possiamo anche scherzare un po' il futuro del futuro, la fine della fine, l'inizio dell'inizio, chi lo sa, sicuramente il futuro e parlando di intelligenza artificiale metaverso crypto asset tra opportunità diritto con il dottor Dario De Otto, buongiorno benvenuto, sicuramente entriamo direttamente, pur io essendo qui con una matita molto analogico, in una realtà davvero che ci riguarda in parte ma che sicuramente è già verso il futuro e si allarga sempre di più. Allora, Dario De Otto naturalmente vi dico che è commercialista, socio fondatore dello studio De Otto, lo vecchio in Partners ve lo dico perché poi ha una sua particolarità questa cosa, autore di numerosi volumi e pubblicazioni in materia di diritto tributario ma anche docente e già professore della scuola superiore delle economie e delle finanze. Allora, con Dario De Otto comincerei subito a entrare nella questione del rapporto tra i diritti e questi fenomeni, perché? Perché chiaramente metaverso per esempio prima ancora di criptovalute sulle quali siamo già un po' attrezzati e tutti quanti, però metaverso è una cosa sulla quale cominciamo a indagare, a pensare tra tanta fascinazione ma insieme anche insomma qualche timore. Allora, il diritto chiaramente è la parte che regola, che ci dà certezze, sicurezza e tranquillità, che può fare molta pulizia rispetto a tanti aspetti e quindi con Dario De Otto partiamo da lì. Beh, innanzitutto buon pomeriggio. Peraltro un piccolo appunto circa il titolo, il futuro del futuro. Se non ricordo male Sant'Agostino diceva esiste il presente del presente che è adesso, esiste il presente del passato, cioè in questo momento mentre noi pensiamo al passato e siamo anche in grado di rielaborarlo, esiste il presente del futuro perché in questo momento pensiamo al futuro e secondo me forse è la sintesi perfetta di tante cose. Vedete che non è soltanto commercialista chiaramente ma utilizza il pensiero in ogni modo, però chiaramente forse il presente del futuro in questo caso potrebbe essere a pennello. Noi siamo sempre nel presente che non vuol dire qui ed ora, però dopo parlerai di cose filosofiche che non vi interessano, però secondo me è la fotografia perfetta. Quanto al discorso tecnica e diritto, cioè dico semplicemente questo, io riassumo tutto questo in tecnica, però tecnica dobbiamo pensare che non è soltanto la tecnologia, cioè la tecnica è l'universo di mezzi di cui ha fruito sempre l'uomo e anche l'uniformità dei comportamenti, le procedure che presiedono l'utilizzo del mezzo del mezzo tecnico. E cos'è successo? E' successo questo che mentre l'uomo ha utilizzato la tecnica come mezzo, cioè ad esempio il fuoco è stato il primo mezzo tecnico, oggi siamo di fronte a un rapporto che è capovolto sostanzialmente, è la tecnica che utilizza l'uomo come mezzo fino a farne un suo funzionario. Basterebbe, vedo giustamente i ragazzi, penso tutti quanti, quando basta aprire un social, link, ti dice fai questo, fai quest'altro, è la fotografia perfetta di questo e di tante altre cose parlando di intelligenza artificiale e altro. Il rapporto tra diritto, e quindi io questo intendo come tecnica, Nietzsche diceva tecnica è volontà di potenza, tecnica non è pensiero, la tecnica persegue indefiniti scopi. Però dopo la chiudo qui, pensate che Heidegger nel 1952, nell'abbandono, scrisse la cosa terribile non è che l'universo si sta trasformando in un grande universo tecnico, ma la cosa terribile è che, e lo diceva nel 1952, l'uomo non se n'è ancora accorto e di questo secondo me, e lo diceva nel 1952, no? E quindi secondo me anche oggi non ci siamo accorti di tutto quello. Ed è un dramma questo, e è un dramma questo De Otto. Così dice Heidegger, lei ha detto che dice che è un dramma che non se ne accorgeva. E' un dramma, dopo non vorrei andare fuori il tema, però io penso che le nostre generazioni, non so se possiamo darci del tuo, hanno delle grandi responsabilità in tutto quello che si è creato e penso all'intelligenza artificiale, e non solo, andranno a sostituire l'uomo, sicuramente in tutte le attività ripetitive, non so, io mi ricordo ero a fare la spesa un giorno col mio carrello, arriva una signorina carina e mi dice, per quelle interviste mi dice, ma posso farle un questionario così? Prima cosa mi dice che lavoro fa? Io su quel momento dico, se dico commercialista, questa penso sono sfigato, no? E quindi siccome sono anche giornalista, ho detto giornalista, lei mi dice, interessante, e questo vedi come cambiano le cose. Però ha un po' barato, vero che giornalista ma non ha detto commercialista. E quindi io dico questo, la tecnica, quindi intelligenza artificiale, non solo, farà tante cose che hanno reso l'uomo un funzionario della tecnica, no? Cioè le attività ripetitive, tutto questo. E questo secondo me farà sì che l'uomo dovrà necessariamente, e i giovani, perché i giovani basta ascoltarli, bisogna dare molto credito, i giovani hanno tanto dentro di sé, solo che non vengono ascoltati dalla... La scuola, l'università, è tecnica, e procedui i test, è tecnica. E in tutto questo io penso che questa situazione costringerà l'uomo a tornare antropos, cioè antropos in greco antico significa guardante in alto, colui che si meraviglia, tornerà a essere pensante necessariamente. E questo secondo me, io credo fermamente che tra 50 anni, quando ci saremo tutti quanti, ci sarà una sorta di nuovo rinascimento. Ecco, io su questo sono... Però 50 anni? Non lo so, però sì, c'è bisogno, cioè insomma è chiaro che se parliamo per me intelligenze artificiali, metaverse, insomma ci sono già, no? Anche se ci sono tanti tentativi, non siamo ancora quella che sarà la versione definitiva, molte volte si demonizza le criptovalute, mentre si sta lavorando l'euro, il dollaro digitale. Ricordo anche un'altra cosa, è molto più facile demonizzare che cercare di capire. E questo è fondamentale. Io quando vedo le interviste non voglio... Dove scrivo, dove il solo viene di vero, ha sempre i soldi che parlano di globalizzazione, ma la globalizzazione è un concetto... Cioè voglio dire, di cosa stiamo parlando? Tant'è che il problema, scusate perché avrei tante cose davvero da dire, il problema della tecnica, il diritto, quello che hai sottoposto, la tecnica mette fortemente in crisi il diritto. E questo, intanto c'è un concetto fondamentale da capire. Cioè il diritto ha sempre inseguito la tecnica, non so chi di voi fa sport o segue cose vicende, è come il rapporto tra il doping e l'antidoping, cioè voglio dire, il doping corre molto di più e poi arriva l'antidoping. Il diritto ha sempre inseguito la tecnica. Di cosa stiamo parlando? Anche il VAR per andare sul calcio. Sì, ma vogliamo buttare sul calcio. Ma il leasing, se qualcuno di voi ha studiato, fatto giurisprudenza, è stato disciplinato dopo 40 anni che lo utilizzavamo, regolare. Di cosa stiamo parlando? È sempre stato così. Cioè il diritto ha sempre inseguito perché la tecnica, Nicce, è volontà di potenza, è morto avanti e quindi il diritto ha sempre arrancato e questo sta nelle cose. Però oggi siamo di fronte a un fenomeno che molti non comprendono, che è il seguente. Il diritto ha bisogno di un territorio, le leggi hanno bisogno di un territorio. Territorio viene da terreo, intimorire, no? Cioè la legge è radicata a un territorio. Questi fenomeni sono tutti fenomeni atopici, scardinano il concetto del territorio. Ok? E questo cosa comporterà? La faccio davvero molto breve. Comporterà necessariamente che se noi facciamo quando vede fatta in Italia la norma sulla webtax, no? Io scrisse a me fa sorridere questo. Dove vuoi andare? Lasciamo perdere questioni politiche, noi vogliamo tassare i grandi, è ovvio, è ovvio, è ovvio per il popolo. Non è questo, il problema è che se tu fai una legge che disciplina un certo modo un fenomeno territoriale come le criptovalute, ok, e in Francia ne fanno un'altra, è un problema perché dopo lo vedremo, non so, dove stanno le criptovalute? Stanno nella blockchain, chissà queste cose, no? Ok? E quindi tu hai poco da dire, no? Stanno come ha fatto fino a poco tempo fa l'agenzia dell'entrante italiana, stanno all'estero, no scusami un attimo, no? Stanno in qualche cosa che è atopico, no? A territoriale questo cosa comporterà? Ed è terribile se ci pensate, qualche uno pensa anche alla fine del diritto e parlo di grandi, irti, Severino, chi ha letto, studiato queste cose, i loro dialoghi, perché evidentemente, sostanzialmente, dovendo uniformare questi fenomeni, ma non li uniformi in Italia, li devi uniformare e non bastano anche a livello UE, li devi uniformare a livello mondiale e perché irti, Severino, altri dicono, questo potrebbe portare alla fine del diritto? Perché è una società uniformata che la tecnica non ha bisogno di diritto, perché saranno regole, necessariamente regole uniformate per tutti e quindi il diritto viene messo fortemente in crisi e aggiungo semplicemente una cosa, dopo andiamo su cose più magari sostanziali, in tutto questo si pone una crisi terribile dell'interpretazione del diritto, delle leggi. La parola interpretare è un atto importante, interprestatio, radice presa, atto di fede, pegno, è un qualcosa di impegnativo. Oggi, molte volte, parlo del mondo, io non so chi è commercialista, molti volte anche si demanda tutto, non so, all'agenzia dell'entrata, nessuno interpreta, non si ha il coraggio di interpretare. Quindi nel metaverso non ci sarà l'agenzia dell'entrata? Quella c'è sempre, però dopo ne parliamo, lì c'è un altro problema. Però vi faccio un esempio non da commercialista. Che scusate, chi è commercialista? No, ma uno se c'è si vergogna non lo dice, se c'è uno poi non lo dice. Pensate una cosa banale, ho visto, c'era la festa del lavoro, vedevo questi, però l'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro, tu dici l'articolo 1 della Costituzione cosa dice? Lo chiede un giovane, sul libro di mio figlio di giurisprudenza, ha riportato l'articolo 1, l'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro, è scritta così, dice così l'articolo 1 della nostra Costituzione. Sì, ma quale lavoro? No, aspettate, vedi l'interpretazione, se voi andate a leggere l'articolo 1 della Costituzione, cosa che tutti dovrebbero conoscere, ti dice l'Italia è una repubblica democratica, virgola, fondata sul lavoro, libri di testo universitari non ti riportano la virgola e dietro quella virgola, io mi emoziono ancora, ci sono discussioni, studi, perché quella virgola vuole dire che l'Italia è una repubblica democratica, è la virgola fondata sul lavoro, perché il lavoro è funzionale, è servente per garantire la democrazia dello Stato, ha un significato altissimo dietro quella virgola, come nel 12 delle preleggi, nell'applicazione delle leggi, virgola e dall'interpretazione del legislatore, dove l'interpretazione della razio è funzionale rispetto al dato normativo, mentre tutti se ne fregano di queste cose ed è davvero emozionante d ecco perché c'è una fortissima crisi, la tecnica c'è su e fatto, non c'è la passione dell'interpretazione, dello studio e questo è terribile, però io ho fiducia nei giovani, assolutamente ho fiducia in questo. Ma nessun lavoro si sente all'inseguimento? Si sente all'inseguimento o si sente che è cambiato veramente tutto punto? No, il problema è che non si accorgono, per esempio stamattina io ho scritto sui social, io ogni tanto scrivo, cerco di farmi di non essere usato ma di usarli, ho scritto una cosa sulle intelligenze artificiali, perché c'è un programma delle intelligenze artificiali sulla rottamazione, cos'è? Lasciate stare, che tutto salute non occuparsi di fisco. E io da un po' scrivo a poco a poco e poi all'improvviso, e tu allora ti dicono ma no ma c'ha gpt e si dice delle cavolate, aspetta, aspetta tutti questi fenomeni, parlo di banche dati, non esisteranno più, aspetta, devi solo aspettare. Hai citato il chat gpt, questi allarmi che vengono lanciati anche tra intelligenze artificiali e chat gpt, delle moratorie si vorrebbero attendere, fermare, che ne pensi? Sono andato al tuo eh? Sì assolutamente, ma che ne penso? Allora è un po' tutto come un po' prima parlavamo di tutte queste questioni, no? Chiamiamolo del mondo digitale perché sarebbe limitativo soffermarsi alle intelligenze artificiali, no? In sostanza io penso questo che come nel mondo chiamiamolo inchiaro, no? C'è delle cose ottime e c'è, parlo non so, della fiscalità e c'è chi fa il nero, no? Ci sono cose belle se vogliamo dirla delle cose brutte se vogliamo proprio dirla elementare, no? E così accade del mondo in questo mondo. Cioè se pensiamo, non so, le criptovalute sono nate come mezzo di scambio che non è in mezzo di pagamento, c'è una differenza tra mezzo di scambio e mezzo di pagamento e sono rivenute gli strumenti di investimento. Gli nft sono nati con i cripto gatti pensando, no? Gli nft diventeranno fondamentali come asset che certifica la titolarietà di un diritto, no? Su un asset generalmente digitale, quello che avrò nel metaverso, il mio avatar probabilmente passerà attraverso le nft. Cioè le nft diventa un qualche cosa che certifica la titolarietà di un determinato diritto qualunque il suo sia. Ecco perché però sono dire, io ho sempre detto il diritto viene dopo, cioè arriva arriva dopo, ok? Il fatto è che in tutto questo mondo quello che io comprendo, io mi sono approcciato per questioni anche filosofiche poi di studio, juridiche, tributarie, perché purtroppo mi occupo un po' di fisco. Però diciamo che questo mondo dopo oggi è comunque in pulizia, no? Sta facendo delle grosse pulizia al suo interno, perché mi dicono eh beh ma hai visto quello è saltato, quest'altro è saltato, beh poi vogliamo parlare delle banche. Quante sono saltate o stanno saltando, no? Cioè arriva a dirci che è molto facile demonizzare. Quindi serve conoscenza innanzitutto, attendere un po' per capire anche meglio, si stanno facendo lavori di pulizia per cui arriveranno anche situazioni diverse e un problema che viene posto spesso di carattere però economico industriale è sul punto del lavoro anche, rispetto soprattutto intelligenza artificiale, se vogliamo anche volendo forse anche metaverse, ma soprattutto intelligenza artificiale e tutte le tecnologie. C'è un rischio di maggiori, ci saranno pochi ingegneri, programmatori e alcuni che magari dovranno, io sto parlando di quelli che dramatizzano, no? Però è un modo per curare sicurità. No, sicuramente questo mondo parlando intelligenza artificiale andrà sostanzialmente a sostituire gran parte delle attività che sono attività ripetitive e quindi, parlo del sottoprofilo legale, già negli Stati Uniti qualche anno fa se tu avevi una causa per un incidente strattale ti rivolgevi, tra virgolette, la macchina, mica all'avvocato in carne e ossa, per quelle no? Ed è quello che noi siamo ancora indietro, cioè chi i giovani sanno che in Cina, attraverso WeChat, noi ci trasferiamo l'oliente digitale, non le cripto perché sono vietate, però di cosa stiamo parlando? E si arriva lì? Cioè non dobbiamo, però questo io dico, non dobbiamo avere paura di tutto quello che sta... Io insisto però, scusami, però non è che magari sta andando molto veloce la situazione, noi non siamo abbastanza pronti, le cose cambiano rapidamente, magari abbiamo delle sacche di, come dire, di difficoltà, di alfabetizzazione. È quello che diceva Heidegger, cioè nel 1000 lo diceva però nel 52, la cosa terribile è che, no ma lo dicono, io se voi leggete, non so, ma anche chi ha studiato il Galgano quando parlava dell'ex mercatoria, se non so se avete letto Severino o altri, cioè di queste cose, insomma, venivano, ho letto un libro del 1982 di Severino sulla legge il caso dove diceva delle cose incredibili. 82 è l'anno di Blade Runner, giusto? Non so, cioè non so, anche i mondiali di calcio. Sì, anche, quella era la realtà. Ecco, però ecco, secondo me, l'importanza è di tornare a essere antropos, guardanti in alto, non con la testa bassa. Noi siamo molte volte con la testa bassa e non riusciamo a cogliere tutto quello che c'è intorno e secondo me tante di queste cose portano sicuramente a degli aspetti positivi. Prima, non so se possiamo, già mi parlavi di metaverso. Ecco, io faccio riferimento anche a quello che ho detto all'inizio, ho detto lo studio De Otto Lo Vecchio, è uno studio che ha realizzato il primo a livello di studi, no, associato a sito, luogo virtuale del metaverso, insomma, giusto? Sì. Avete fatto un convegno anche. Sì, vabbè. Bisognava andare con l'Avatar, giusto? Sì, sì, assolutamente. Cioè, non fatelo. Cioè, noi abbiamo fatto uno studio, quindi io non voglio assolutamente pubblicare, io ho sempre il profilo basso. Comunque, abbiamo voluto sperimentare, abbiamo fatto un convegno del metaverso, lo scorso anno a luglio, no? Provi, però, ed è stato forse il primo in Italia che abbiamo fatto. Cioè, io in questo momento non lo farei di nuovo, no? Però, è chiaro, è chiaro, che si va lì. Cioè, anche lì dice, ma meta va male, meta va male, e quindi il metaverso è un blef, no? Meta è... datelo a chiedere al Politecnico di Milano o al Politecnico di Torino, altre cose. Noi, ad esempio, faremo a giugno un convegno col Politecnico anche su metaverso queste cose qua. Datelo a chiedere a loro. Cioè, meta è stato uno degli ultimi interlocutori che si è buttato in questo mondo. Il fatto è, io penso in questo momento, no? Cioè, non so, se pensate Teams. Teams, no? Lo usate, giusto? Teams ha già fatto Teams for Mesh, che è sostanzialmente le riunioni di Teams che si possono fare già nel metaverso. Cioè, quindi non solo si va con l'Avatar in una realtà virtuale, ma si fanno pure le riunioni a distanza... Allora, la questione è molto semplice. Il metaverso, innanzitutto, cos'è? No? È sostanzialmente una dimensione digitale nella quale vengono incorporati vari elementi, no? Dalla realtà virtuale, quella aumentata, la blockchain, non è fondamentale, la blockchain, gli NFT, le criptovalute eventualmente, domani l'euro, il dollaro digitale, cioè è un connubio, un coaccervo di varie tecnologie, ok? È in dubbio, è in dubbio, che io lo dico sinceramente, io una volta facevo un sacco, non voglio parlare della mia vita, facevo un sacco di convegni, ma per me molte volte fare, oggi se io devo parlare a uno schermo, l'altro giorno ho fatto tre ore di conferenza senza vedere nessuno, c'è una terribile, però se tu crei un'esperienza nella quale io sono a Reggio Emilia, tu sei a Trento, voi siete... così, avendo la percezione di essere nello stesso luogo, sai quanto tempo risparmi, sotto profilo anche ecosostenibile, se voi avete, io non so, scusa di interrompere, è chiaro che stiamo in un mondo in itinere, non so se avete qualche di voi approvato i visori, no? Io no. Hai una sensazione di essere lì, giusto? Il problema è che più di mezz'ora, 40 minuti non ce la fai, dopo sei stordito, ma hai la dimensione di essere lì, allora io dico, hai quasi la percezione, dici ma hai i rapporti, allora io penso che questa diventa anche la questione di valorizzare certi rapporti, ma per i rapporti di lavoro, in greco antico, il lavoro veniva coniugato con schiavitù, cioè il lavoro è lavoro, poi c'è tutto il resto della vita, del mondo, e quindi sai cosa, io per fare certi riunioni mi accontento di fare i convegni, i rincontri di lavoro, mi accontento di avere l'appestando a casa o il spiaggio dove volete, mi accontento di questa situazione, ma senza pensare anche il mondo, se ci pensate, della medicina, tutta l'attività ovviamente di formazione universitaria, i processi produttivi, cioè non so, da noi c'è Mutti ad esempio, ma anche Fincantieri e altri, cioè aziende provano i loro progetti produttivi, i processi produttivi, è una realtà che è una realtà tra virgolette simulata, ma sai quanto risparmio io, senza pensare tutto, non so, mi viene il mondo del turismo, vengo attraverso, che domani non saranno i visori, perché a noi potevi accedere col telefonino, ma una buffonata, cioè in questo momento non fatelo, però è lì che stai andando, cioè domani io non ho il cellulare, tu ti passerai il cellulare così e ti crei il tuo avatar e tu avrai la percezione di essere a provare, non so, il mondo del turismo ad esempio, la stanza d'albergo, quel luogo, fare le lezioni di storia come fossimo, se non ci sono confini non ci saranno neppure lingue, nel senso ci sarà, tutto verrà tradotto simultaneamente in questa... Ma no, io parlo con lui che ha provato, io sono a Reggio Emilia, tu sei qui, parliamo come fossimo allo stesso posto e parliamo in italiano se vuoi, e quindi è questo, e quindi francamente andiamo verso questo mondo, che è un mondo in costruzione, ma io non credo che si torni indietro su questo, ha degli aspetti giuridici, tutto questo. Posso chiedere, vorrei restare ancora sulla parte un po' filosofica sulla quale entri spesso, se diventa comunque un luogo in cui rimane, anzi, si amplifica la centralità dell'emozione. Si amplifica la centralità. La centralità dell'emozione, cioè nel senso, io prendevo esempio da quello che hai detto prima, cioè io se faccio tre ore di stanza non vedo nessuno, eccetera, mi sembra di morire in sostanza, se invece sono in relazione, la relazione, e comunque poi sono emozioni in qualche modo, il modo di sentirsi in relazione uno con l'altro. Piuttosto che stare contro il muro sì, è meglio, però io francamente se devo avere una relazione, un'empatia preferisco di persona, però ribadisco che la tecnica... Ma ci sono questioni ovviamente filosofice anche qui, cioè la creazione di un altro mio io, però non sarà così perché se ci pensate, andando a cose più tecniche, ad esempio il Principato di Monaco ha già regolato la figura dell'avatar, voi sapete che ci sono stati casi di violenza sessuale. Ecco, tra avatar. E quindi bisogna regolamentare ed ecco perché secondo me, dopo magari dico una cosa che voglio raccontarvi, se io lo so, la mia sensazione è che domani l'avatar venga regolato attraverso l'NFT che certificherà che l'avatar sei tu, verrà associato a te stesso. Sei unico e ripetibile di nuovo quindi? Sì, sei tu nella dimensione digitale e questo è questo, no, volevo raccontarvi solo un episodio. E quindi è un sdoppiamento un pochino, è proprio uno sdoppiamento questo un po', no? Sì, è uno sdoppiamento, ma in realtà ovviamente se parliamo del medico che deve fare un determinato intervento, cioè non c'è sdoppiamento, sei tu che opri nella realtà digitale, che poi dopo tu voglia vestire il tuo avatar con la borsetta di Gucci o con le scarpe Nike, perché voi sapete, no, c'è il negozio, per me sono, cioè io non lo so, per me è una cavolata, ci sono progetti seri delle, non so, nel campo della moda, io ho visto senza far nomi, un'azienda italiana nel campo della moda ha tredici progetti di metaverso, no uno, tredici, ma dove non è quello di vestire il tuo avatar, dove sei tu che puoi sostanzialmente, anziché utilizzare le commerce, tra virgolette, cioè sostanzialmente... Vai in camerino digitale? Vai in camerino digitale, provi, così, non so, ex fiat se non posso se non voglio, no? Cioè ci sono già i saloni dove tu puoi provare, se stando da casa puoi provare la tua la tua automobile, quello che vorrei provare, cioè io non so, però andiamo andiamo andiamo lì e tutto questo, se posso dirvi una cosa, volevo raccontarvi questo, noi parliamo di aspetti digitali, no? Io vedendo qui che ci sono montagne e cose, diciamo, vado in bicicletta, sono da corsa, e tempo fa ma per comprendere il concetto di nft, no? Che non è quello che viene demonizzato, no? Il nft vuole dare certificazione, no? La titolarità di un diritto, un bene, chiamiamolo unico, voi sapete che la differenza tra unico e non fungibile non è la stessa cosa, perché io posso avere una banconota da 10 euro che è unica perché ha quel numero di progresso, non lo cambio con altri 10 euro, quindi unico e non fungibile non è la stessa cosa, però diciamo da bar, no? Un bene unico o scarso, ok? Però questo non riguarda soltanto beni digitali, ad esempio io dissi ai miei soci, un paio d'anni fa, ma si potrebbe far visto che i telai delle bici da corsa vengono rubate, si potrebbe creare un nft che certifica la titolarità di quel telaio, ad esempio col naggolo affatto, sarà assicurazione assicura, no? Per far capire che gli nft, adesso non so, penso che voi sapete cosa sono, no? Token non fungibili, possono addirittura, come ha fatto l'alfa romeo con l'astelvio, con un'altra macchina, con la tonale, ti dà la certificazione anche di un bene fisico, io credo molto nella certificazione del bene digitale, il problema è che in questo momento quelle dentro l'nft ho essenzialmente codice e quindi bisogna capire se il giudice riconosce che ho quella titolarietà. Ecco, ma questa singularità digitale, no? E soprattutto la sua garanzia, sarà oggetto di mercato anche, questo può portare anche a quegli effetti che conosciamo del nostro mondo, anche discriminazioni, quelli più abbienti avranno comunque più facilità quelli altrimenti. Per esempio, adesso io non è che voglio parlare, noi abbiamo creato, non fatto, abbiamo creato anche un nft come studio, no? Cioè l'idea era creare un magazine dove dai la possibilità di interloquire direttamente con l'autore, no? Il concetto di unicità. Pensate al mondo della musica, io ho fatto casa a San Remo eccetera, le case discografiche sono tutte molto ma molto preoccupate perché i giovani cantanti e non solo i giovani cantanti si creano la loro comunità attraverso no? Gli nft creano la possibilità all'utilizzatore di avere determinati diritti, cioè l'nft è in questo senso importante capire, la certificazione di essere titolari di un bene essenzialmente unico o scarso e questo diventa fondamentale, ci sono tutti una serie di problemi sul diritto d'autore, altre cose, ma negli Stati Uniti, bigliandate la partita di baseball, di basket eccetera, vuoi sederti vicino a Jack Nicholson alla partita dei Lakers? Viaggio sotto forma di nft e noi demonizziamo, c'è lo sport, c'è sicuramente delle cose che non vanno bene ma guardate che funziona così, è per me affascinante, guarda che ti costruisci una nuova gioventù, lo dico per me, è fondamentale questa idea affascinante, piuttosto che stare lì a demonizzare. Il diritto serve però anche per regolare un po' la situazione, per dare ancora di più la possibilità che tutto sia positivo però sappiamo che come in tutte le cose prima parlavi di buono e di brutto, cioè di bello di brutto, di buono e di cattivo, i primi che arrivano sono sempre anche i primi, comunque presto dopo il diritto che insegue, subito dopo arriva magari criminali, maffie eccetera, ma magari ci sono prima anche i criminali, ma come c'è nel mondo in chiaro? Il diritto è positivo, oggi abbiamo il diritto positivo ma è anche impositivo e il fatto è che se posso semplicemente dire una cosa, arriva il diritto, pensiamo dopo non so se abbiamo il tempo, hanno voluto regolare con la legge di bilanciola le aspetti fiscali delle criproattività, è che è un disastro, hanno fatto, vabbè lasciamo stare, che se posso dire, perché io vedo che il tempo va avanti, è una cosa assurda, io l'ho scritto però, diciamo i ministri poi hanno telefonato, hanno fatto una norma che dice tu devi dichiararli una norma di legge, dice dal 2023 vanno dichiarate un determinato quadro, le leggi di bilancio e hanno fatto una sanatoria anche per il passato, però io ho scritto, scusa lo chiedi a un uomo della strada chiunque, dice ma dal primo gennaio c'è una legge che dice vanno inseriti in quel determinato quadro, come fai una sanatoria anche per il passato, un ossimoro, ossimoro sapete, ghiaccio bollente, piano, forte, e quindi se il diritto arriva, bisogna vedere poi come arriva, io ho un grande rispetto di chi scriveva le norme, dico sembra L apostrofo enorme, che non è una cosa pornografica, è qualcosa che più in alto rispetto a tanti aspetti, il fatto è che anche quello che vivendo non ho la certezza del diritto, anche questa è opio secondo me, se posso dire senza, c'è una bellissima frase di Natalino Irti che dice il diritto è una tregua tra due conflitti, è bellissima, il conflitto risolto dalla parte che ha, vogliamo dirla da bar, vinto le elezioni, ok, e il conflitto che altre forze ostili muoveranno avverso la norma appena deliberata, è bellissima se ci pensate, e a noi ci vendono, cioè ci vendono a certezza del diritto questo, chi si occupa, voi che vi occupate di fisco sapete che l'ha presa in giro la certezza del diritto, e quindi secondo me forse ecco, questa sanatoria quindi bocciata, come principio direi di sì, assolutamente, però prima mi hai detto che l'agenzia delle entrate la troveremo anche dentro il metaverso, ma io penso che insomma ci saremo, tanti di noi utilizzeranno già l'agenzia delle ntrate impiegherà e sta impiegando l'intelligenza artificiali per fare i controlli, per monitorare, la dico diciamo in termini tecnici, per monitorare tutta una serie e poi selezionare da tutta una serie di dati i soggetti a cui sottoporre a controllo, lo fa già adesso e quindi non mi meraviglia che magari un domani anziché andare all'agenzia delle entrate fisica magari potranno ssere costituite delle situazioni virtuali dove, ma già adesso molte volte lo si può fare non attraverso il metaverso, verrò da te casomai, ma no non venite da me, io spero di fare altro per quella volta, il futuro del futuro questo però, ecco lo interrompo un attimo perché stiamo quasi per concludere, volevo sapere se ci sono delle domande, si sente, aspetta un secondo che portiamo e qualcuno porta qui per cortesia il microfono che così, perché qui siamo in una sala bellissima, analogica, stupenda, ecco e non virtuale. Volevo ritornare un attimo al concetto di territorialità e diritto, se l'agenzia delle entrate sarà nel metaverso, l'agenzia delle ntrate nel metaverso sarà l'agenzia dell'entrata italiana, quindi questo faccio un po' fatica capire. Ma voi non pensate, io quando dico questo, al di là dell'agenzia delle entrate, che è un soggetto specifico, che è un soggetto che dovrebbe, in Italia in realtà è quella che nelle leggi fiscali e questa è l'anomalia che io definisco la supremazia della prassi, in Italia le leggi non le fa i fiscali, le fa il Parlamento, come sanno i colleghi, ma il 90% di queste leggi sono fatte direttamente dall'agenzia delle entrate. È una situazione tutta italica sulla quale io non vi voglio tediare. Abbiamo scritto un libro che si chiama Apocalisse fiscale e dove il senso di Apocalisse noi ne diamo, tanti ne diamo quello dell'Antico Testamento, invece Apocalisse vorrebbe dire apocalipso, calipso è colei che nasconde, letteralmente, e quindi Apocalisse vorrebbe dire svelare, togliere il velo, ma al di là di questo, della situazione tutta italiana, quello che io volevo semplicemente dire è questo, che occorrerà necessariamente uniformare le leggi, non potranno ssere solo la legge italiana che va a regolamentare il metaverso, dove anche ci saranno degli scambi economici che avranno ovviamente delle ripercussioni giuridiche e fiscali. Quello che io voglio dire è che le leggi dovranno necessariamente essere uniformate, che tant'è chi segue un po' di queste cose, c'è il regolamento MICA che va a disciplinare la situazione, gli aspetti legati ai crypto asset, che è un regolamento che dovrà essere recepito a livello quindi sostanzialmente, ma già se pensate al nostro articolo 117 della Costituzione, abbiamo perso certe prerogative, perché dobbiamo tenere conto non soltanto del territorio italiano ma di, chiamiamo le direttive che vengono dall'alto, questi fenomeni dovranno necessariamente regolamentare a livello di, e io dico non basta gruppi di Stati a livello UE, perché ci pongono i problemi ad sempio con gli Stati Uniti e Cina, necessariamente dovremo arrivare ad aggiungere a una regolamentazione uniforme. Poi sarà l'agenzia delle entrate che dovrà, all'alto entrate, in base a queste regole uniforme, svolgere il suo compito istituzionale che è quello di reperire le entrate, ma di là della fisicità, cioè questo significa regole uniformi. Posso riportarti da un'altra parte, ossia riportarti invece all'aspetto del gioco, metaverso come anche altre cose hanno in sé profondo anche la dinamica del gaming, ci entreremo così, cioè quando chiedo l'alfabetizzazione rispetto a questi mondi, ci entreremo così o dovremo alfabetizzare proprio attraverso, gli abbiamo tolto la parola, mi scusi, siamo quasi in conclusione? No, no, beh il gaming è sicuramente una situazione prodromica di metaverso, però io non credo che ci arriveremo così, perché il gaming è un aspetto assolutamente, ma tutto il resto del mondo, la medicina, l'attività di formazione, gli scambi economici, ci sarà la nostra trasposizione in un mondo digitale, che abbiamo detto, il connubio di tanti elementi da blockchain, FTI, realtà virtuali, ccetera, ma è tutto qui, però come oggi noi giochiamo e lavoriamo, altrettanto accadrà nella realtà virtuale, cioè giocheremo ma anche lavoreremo. Saremo seri e saremo allegri un po' tutto, saremo anche magari tristi anche dentro lì, o no? Sì, sì, possiamo essere sì, assolutamente, pensate al caso che si è avuto di violenza sessuale tra avatar, è una cosa tristissima se vogliamo andare un fatto di cronaca, quindi il nostro io riprodotto in un'altra realtà che però, questo importante, alimenta anche vicende economiche che hanno conseguenze giuridiche e ovviamente anche fiscali. Non so, chiedo a regina, abbiamo ancora un po' di tempo, possiamo, c'è ancora qualche altra domanda? Sì, rapidamente, allora ci proviamo velocissimamente. Ecco, sì dai, teniamoci cinque minuti, ci puoi portare il microfono? Siete proprio affrentiti. Dobbiamo pure avere qualcosa con cui distinguerci e dare un senso di identità, prego. Buonasera, è una domanda un po' provocatoria. Negli scorsi mesi si è parlato tantissimo della diatriba in Italia tra chat GPT e il garante della privacy. La sensazione è quella che tante volte si utilizza il diritto come freno, come tappo e quindi mi chiedo dottor De Otto quale sia la sua visione in merito, se il diritto in realtà viene sempre utilizzato come protezione verso il singolo o più come freno? Io dico sempre questo, no? Intanto il diritto è un diritto positivo e quindi fatto da uomini per altri uomini, no? E quindi c'è diritto e diritto, purtroppo la legge e legge al di là del fatto che ci piace o non ci piace, ok? Il fatto che il diritto venga utilizzato come freno può essere, nell'esempio che ha fatto sicuramente è accaduto, il diritto dovrebbe secondo me, cioè diceva Platone, il legislatore è l'uomo più, dovrebbe essere l'uomo più illuminato tra tutti, no? Il problema è che il diritto viene fatto da uomini e viene fatto anche per limitare, no? Questa frase di Platone dovremmo portarla in tutte le assemblee legislative nostre? Sì, è il più illuminato tra gli uomini, penso che sia nel cratilo. Io penso questo che però il diritto, che intendo leggi, ordinamento eccetera, noi lo vediamo molte volte sotto profilo anche solo dei diritti, no? Io vedevo anche, il problema è che il diritto ha una doppia faccia, no? Come la lancia del pelide che la parte ferisce dall'altra guarisce, no? Il diritto ha l'altra faccia che sono i doveri, che molte volte, no? Si inneggia ai diritti, però dobbiamo ricordare che ci sono anche dei doveri, no? È chiaro che molte volte il legislatore interviene più per, a volte, per limitare. Io non so se lei segue questioni fiscali, non lo so. Ok, no, pensiamo a questa cosa della regolamentazione delle criptoattività, è stata fatta con una norma scritta da persone che non hanno copiato, no? Hanno copiato un po' da, hanno fatto la traduzione da Google del mica senza capire, ok, e non voglio dire chi è stato, va bene, così, e hanno fatto una norma terribile e quindi diceva è chiaro che questi fenomeni devono essere regolamentati, devono ssere, no? Anche l'intelligenza artificiale, ovviamente, deve essere regolamentata, però occorrebbe regolamentare con persone che sanno di cosa si sta, no? Che si sta per lo meno parlando non con visioni di chiusura, no? Se penso alle letture che voi trovate, non so, senza far nomi di magari sarà anche ospita del festival, non so, di savona contro le criptovalute, così sono tutte truffe, cioè non avete capito, vogliamo parlare della tecnologia sottostante a bitcoin, le blockchain, dove oggi se no, gran parte di determinate situazioni passano attraverso la blockchain, alla quale io personalmente tanti di questi progetti non credo troppo perché secondo me ha un senso ciò che già nasce all'interno della blockchain, ok? Però ormai siamo andati verso questa fase e quindi sarebbe davvero affascinante parlarne, però confido nel fatto che anche il nostro legislatore torni antropos. La parola chiave di oggi direi proprio, grazie grazie a Dario De Otto anche per il fatto che ci ha portato nel presente del futuro, no? Soprattutto direi, ci ha fatto vedere il presente del futuro e grazie per averci dato anche questi lati così affascinanti del lato giuridico fiscale, addirittura, che talora anche sono quasi insospettabili. Grazie, grazie a tutti e buona giornata.
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