Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org E' il momento di ariete Mi piace molto che tu, nei tuoi testi, che stanno tutti a memoria, e questa cosa è stupenda, racconti tanto della tua generazione. Mi piace molto che tu, nei tuoi testi, che stanno tutti a memoria, e questa cosa è stupenda, racconti tanto della tua generazione. Lo so che è una banalità magari per voi, però per noi che siamo più grandi quando leggiamo, ascoltiamo i testi di Arianna, capiamo molto di voi. Questo mi fa molto piacere, sono molto contenta che si sia sbloccata un po' questa cosa qui, ma si sia sbloccata anche una musica più giovane, tra virgolette. Io ho ascoltato tanta musica, mio padre è un grande ascoltatore di altre cose che per me sono sacrosanze. Cosa ascolta tuo padre, che è un mio collega giornalista? Siamo quasi coetani, un po' più grande. Cosa si ascoltava in casa? Guccini, Pino Daniele, insomma tutt'altro. C'è stato un periodo nella musica italiana in cui, se non avevi più di tot anni, non facevi tot cose, radio, quei festival, non eri nessuno. Adesso puoi riuscire ad esprimere le due cose tramite social, tramite una nuova wave musicale che si sta prendendo. E quindi è molto bello che molti ragazzi della mia età siano in questo flusso con me. Dalla quarantena soprattutto, o un po' prima, ne sono usciti tanti. Ci sono tanti amici miei che poi formalmente li chiamiamo colleghi, ma sono amici miei tipo psicologi, madame, blanco. Ne sono usciti una marea, solo negli ultimi quattro o cinque anni della mia età. Quindi io sono contenta, ma scrivo le cose così come mi vengono. Il mio obiettivo non è mai quello di rappresentare qualcosa. Parlo come una ragazza di vent'anni e quindi vengo ascoltata da ragazzi di vent'anni, o ventitre anni, o diciotta anni, che ovviamente si rivedono in quello che dico io.