Antologia del serpente corallo
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Antologia del serpente corallo
Liveshow musicale dei Ciappter Ileven che pesca dal "rettilario" del Serpente Corallo, alcune delle truffe più significative e memorabili raccontate ai microfoni di Radio 24. Il titolo è tratto dalla nota trasmissione radiofonica “Il serpente corallo” che va in onda ogni domenica alle 11:45 su Radio24 e che parla di truffe, truffatori e truffati.
Ehi quanta gente, dai cominciamo? Dai foto. C'è una al telefono che mi dice che se metto i soldi da loro mi danno il 10% al mese, che fa più del 120% all'anno perché c'è l'interesse composto. Io mi fido. Lo sai che mi hai richiamato quelli del 120% che dicevi tu? Ma dai. Ho detto che è tutta una truffa. No. E allora? E allora però se gli faccio un bonifico mi aiuta a recuperare i soldi. Ma io quasi in cosa mi fido. A me invece mi è arrivato un messaggino della mia banca che mi dice che mi blocca il conto. No. Subito dopo però mi ha chiamato uno mi ha detto che ci pensa lui, mi ha chiesto tutti i codici, le password, glielo date. Io mi fido. C'era una volta un bel algoritmo che si muoveva di qua e di là, gironzolava sul web col ritmo di chi sa già quello che farà, andava matto per Cipro e Malta, dove si fanno le società. I trust di diritto turco se ti piace una bella spa, costruisci una piattaforma che ti permette di investire online, compri oro pure e petrolio se ti piace di più il bitcoin, poi telefoni a un pensionato lo convince a investire lì, tanto non ha grande confidenza con l'elettronica e col pc, con l'elettronica e col pc. Prima gli opri una consulenza e una cifra per iniziare, gli dai un bel conto e un saldo così comincia a trasferire, se non capisce c'è pure un numero dove risponde un operatore che lo consiglia su cosa scegliere, così lo attira, lo fa invogliare, però gli parla solo in inglese, lo fa sbagliare, ma poco a poco quel conto in banca comincia a diminuire, ma il pensionato non se ne accorge, un algoritmo mostrerà, un bel guadagno tutto finto e quel conto sparirà, quel conto sparirà. A tua tasca c'è un algoritmo, cosa c'è scritto tu non lo sai, quello ti segue ma resta zitto, sa cosa hai fatto e cosa farai, sa che ti piace mangiare il sushi che lo paghi con credit card che delle vongole succhi gusci, hai messo il video su Instagram. Conosce tutti i tuoi amici, a dire il vero li sceglie lui e indovina quel che gli dici, fa le parole coi gusti suoi, tu scrivi mai e lui maiale, tu scrivi banca lui gli c'è manca, come il conto che avevi a Malta, un algoritmo festeggerà, e un algoritmo festeggerà. E' arrivato l'algoritmo, risolve, prevede, indovina e vi rimbambisce a puntino. Vostro marito vi mette le corna? Noi vi diciamo dove e con chi. Scusate, visto che abbiamo avuto poco tempo, com'è l'uscita del suono? Si capisce, si capiscono le parole, gli strumenti si sentono? Ok, una richiesta di sopra, ma le luci dobbiamo tenerle tutte così tipo sala operatoria, non si riesce a creare un momento pochino più intimo, magari qualcuno vuole limonare, pare brutto che è venuto qua apposta. Quella era la canzone che volevo cantare io. Sai buono, perché lui fa così, va beh, dopo ve lo dico perché. Adesso raccontiamo una storia vera, lo so che sembra inverosimile, ma è vero, è tutto vero. E' la storia di una truffa che abbiamo messo in salsa musicale messicana. E' la storia di un notario desgraciato, turlupinato. E' la storia di erogito. In apparenza era un immobile normale, con il suo bel certificato cadastrale, la contravendita sembrava regolare, i contraenti erano convinti dell'affare, c'era la dichiarazione peritale, insomma un atto rutinario fin banale, un tre locali, più servizi a residenza, col suo bel post che noi chiamiamo pertinenza. Il finto erogito che dolor me da, un dolore acutissimo, ai ai ai ai ai ai. Il finto erogito, oi che dolor me fa, e con la firma apocrypa, ai ai ai ai ai. Sembrava libero da sé virtù prediali, o d'altri vincoli, o d'ostacoli legali, senza ipoteche, senza gravami, fede e uscioni, o d'altri pesi, oppure legami, i contraenti erano contenti. Sembravano veri quei documenti, li ho controllati, li ho registrati, ma poi ho scoperto che erano falsificati. Il finto erogito che dolor me fa, un dolore acutissimo, ai ai ai ai ai. Il finto erogito, oi che dolor me fa, e con la firma apocrypa, ai ai ai ai ai. Ma l'ho scoprì soltanto dopo il compromesso, con la caparra di conferma già avversata. Era estalì, da solo, in studio come un fesso, a meditare sulla firma autenticata. Qualcuno pensa che il lavoro dei notai sia sedentario e che procuri pochi guai, gli lo disse a quel PM che indagava, sembrava onesto, chi se lo immaginava? Il finto erogito che dolor me fa, un dolore acutissimo, ai ai ai ai ai. Il finto erogito, oi che dolor me fa, e con la firma apocrypa, ai ai ai ai ai. Adesso, come si usa a dire in questi tempi, vi sblocco un ricordo. I giovani escono dalla scuola e devono trovare un'occupazione. Devono anche non essere troppo ciusi, come dicono gli inglesi, cioè i giovani escono dalla scuola e devono trovare un'occupazione. Devono anche non essere troppo ciusi, come dicono gli inglesi, cioè i giovani escono dalla scuola e devono trovare un'occupazione. Devono anche non essere troppo ciusi, come dicono gli inglesi. Mia mamma dice che si è stufata di cucinarmi la peperonata, di trovare me a letto a l'una passata a pagare la retta all'università. Sono un po' ricorsa, 16 anni, lei è un po' stanca di dirlo ai nonni, ma si vergogna che a 40 anni sono sempre qua. E adesso viene questo ministro a riformare la previdenza, a suggerire che forse è il caso di fare un minimo di esperienza, perché il lavoro non lo si trova. La fortuna agli occhi chiusi. Chiusi, chiusi o ciusi, ciusi. Chiusi, chiusi o ciusi, ciusi, ciusi. Oh yeah! Invece io, laureato giusto, ho fatto un master, ci ho preso gusto. Nonostante abbia chiuso presto di lavorare, ancora non mi va. Mi dico un po' che sono supponente, voglio un contratto da dirigente. Di competenze ne ho mica tante, ma puntare in alto male non fa. E adesso viene questo ministro, questo ministro fin da Torino, a segnalare che ultimamente deve esserci stato un po' di casino, perché lavoro ce n'è pochino. E la fortuna agli occhi chiusi. Chiusi, chiusi o ciusi, ciusi. Chiusi, chiusi o ciusi, ciusi, ciusi. Potete, anche voi, sì. Non è prevista l'iscrizione all'albo. Non è esercizio abusivo della professione. Dopo l'esame da giornalista, collaboravo ad una rivista. Mi pagavano con una busta, quando l'aprivo trovavo il tè. Anche basta, anche basta. Deve mettere nel curriculum. Grazie, basta. Ora scrivo di più, così penso meno, faccio un'ostagio in un quotidiano. Il capo dice, ti assumeremo con i soldi del PNRR. E adesso viene questo ministro degli esodati, a segnalare che se va bene, potremo fare i disoccupati, perché lavoro non ce n'è più. E la fortuna agli occhi chiusi. Chiusi, chiusi o ciusi, ciusi. Chiusi, chiusi o ciusi, ciusi, ciusi. Chiusi. Chiusi, chiusi o ciusi, ciusi, ciusi. Chiusi, chiusi o ciusi, ciusi, ciusi. Chiusi, chiusi o ciusi, ciusi, ciusi, ciusi. Grazie Elsa Fornero, we do love you. Me lo rimanda per favore, secondo me si è perduto. Lavoro, lavora nei convegni che dicono che non c'è lavoro e infatti non ce n'è e ci va di lusso perché così si possono fare questi convegni sul lavoro per dire che non c'è il lavoro tra un convegno e l'altro ti diventa un lavoro. Allora l'importante è che non ci sia un lavoro, così si fanno questi convegni e io il lavoro ce l'ho, finché non c'è lavoro. Una volta a un convegno uno ha detto che oggi chi vuole lavorare deve essere un nomade. Non ho mica capito, ma mi è venuto di farci su una canzone. Se tu guardi proprio al centro dell'ufficio troverai quello a cui tutti domandano che non lavora mai. Non potrai sbagliarti caro, il mio sorriso tu vedrai e sono quello brizzolato, tu a chiedere verrai. Se non sai qual è la regola per fare quel che fai, se non sai più come uscire dal groviglio dei tuoi guai, c'è qui pronto il vecchio zio, tu a chiedere potrai, dovrai saper attendere il turno che riceverai. Sono nomade, vivo al limite, sono cinico, sono rapido, emergenza è la sostanza della quotidianità, sono nomade, insaziabile, sono ibrido, sono cinico, vivo al massimo, anarrestabile, so la roccia mentre tu dalla palude guarderai, sono nomade, insaziabile. Aspettare il tuo momento, questa arte imparerai, un caffè ben zuccherato in tazza grande porterai, non temere, sono sposato e una donna, basta stai, tieni pure le tue grazie, non saprei che ne farei, questa giungla è casa mia, non sto a tempo per i lai, cito Dante non ti piace, beh, ti abituerai, spero nel tuo storytelling so che non te luderai, facci dentro, il mondo è tuo. Sono nomade, vivo al limite, sono cinico, sono rapido, emergenza è la sostanza della quotidianità, sono nomade, implacabile, sono cinico, sono ibrido, giro al massimo, inarrestabile, so la roccia mentre tu dalla palude guarderai, sono nomade, insaziabile. Essere nomade è una arte che da me tu imparerai, così qui domani boh, ma tu non deciderai, io so vivere in salita, tu in discesa morirai, la tua cecca d'evozione è eccitante, la berrei, si lo so potrai cadere, tu non mi rimpiazzerai, ti capisco caro mio, vuoi scalzarmi, ma vedrai, se io casco poi mi appiglio, dove beh tu non lo sai, faccio una telefonata e più un futuro non avrai. Presidente, presidente, chiamo per il ragazzo, bravo no, però adesso basta, finito basta, ah no lui resta, lui resta, io vado e io sono nomade, vado, sono nomade, sono nomade, molto nomade, sono nomade, un esubero incollocabile, sono nomade, pensionabile, quanto rosico sono acido, sono nomade, senza un abitato, prendo il busco, pancio la minima, sono nomade, una monade, sono un mona sai, ero un nomade, sono nomade, molto nomade, un esubero incollocabile, sono un nomade, pensionabile, sono un mona sai, ero un nomade. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Grazie, per lavorare oggi bisogna essere nomadi, come perdonate ma insomma siamo tra amici, Giulia siediti, vi conosco tutti per nomi oramai, possimo a Milano vi porterei tutti a casa mia, ci stiamo, non è una cosa così grande ma questa canzone io la vorrei dedicare in particolare alla nostra collega Elena Lijos perché voi non lo sapete ma molte delle cose che vedete qui fatte da Radio24 sono possibili perché esiste Elena Lijos, Elena. Allora, tanto salutiamo il presidente nazionale del notariato che è venuto a vederci e così potrà certificare che siamo dei cialtroni. Però mi dicono che è fuori distretto quindi non può certificare che siamo dei cialtroni però abbiamo anche dei notari del distretto. Allora, volevo spiegarvi, avete capito che noi parliamo quindi di truffe, di soldi, di fisco, poi ne parleremo di fisco, di lavoro. Ad esempio c'è un lavoro molto interessante che va sempre di moda diciamo però poi assume magari denominazioni diverse. Il lavoro è il lavoro del guru. Un guru magari adesso non va più tanto di moda, si chiamano consulenti, si chiamano in altri modi però in sostanza il guru è uno che ti spiega il lavoro che tu fai da vent'anni, ti dice come farlo e per dirte lo si fa dare dei soldi. Chiaramente non è che così susciti una simpatia istintiva, anche una così è perché ci sono anche, per dire qui a Trento potreste vederne qualcuno però io non vorrei fare nomi. Però se andate a qualche incontro li riconoscete perché il guru non risponde mai a una domanda. Cioè se voi gli chiedete, scusa guru, ma noi abbiamo investito cinque anni di ricerca su questo prodotto, abbiamo fatto test, controtest, abbiamo sentito dei focus group, insomma tutte quelle robe lì inglesi che ci hai detto di fare e non vendiamo un cazzo. Cioè guru, come dobbiamo fare? Gli fate la domanda, c'è una cosa che è proprio quella, no? Lui non risponde, lui vi caccia un aneddoto. Ma questa cosa che mi chiedi, mi fa ricordare quando ero in terza elementare, la maestra ha detto al mio compagno di banco, posa la penna, il mio compagno di banco ha risposto, io la poserò quando lei avrà finito di spiegare. E questa è la leadership. Ah sì? Ah sì? Guru è il prodotto? Racconta un altro aneddoto. Quindi lo riconoscete. Allora è chiaro che a questo punto il guru è un lavoro, diciamo così, che va incontro degli inconvenienti, è un lavoro duro, diciamolo. Noi abbiamo voluto, così, riabilitarlo, riabilitarru il guru, e abbiamo composto un brano per il guru che si chiama la saudagido guru. E' un brano che suoniamo guru. Io ero un guru, vedevo chiaro, dentro il futuro, come un siluro, ro un gran guru, ho e senza urare, io mica ero un operare, mi alzavo tardi, a che bei tempi, che gioia quando apparivo a un mondo verso le 4 del pomeriggio, col mio bagaggio di affurismo. La competenza non è una scienza, uno più uno per me fa tre, pensa globali, resta locali, la crisi è un'opportunità, quando l'amore viene il campanello suonerà. E' quando l'amore viene. Se non capisci, non mi stupisci, io parlo scuro, perché son guru, il coro, la solo. Io ero un guru, dal cuore puro, guardavo avanti, coi tuoi palangi, da guru vero, vestivo in nero, giacca superba, scarpe superga. Non c'era tempo di fare un shampoo, la chioma al vento e il capello unto, che guru ero, quando ero un guru, vedevo chiaro, dentro il futuro, poi sono triste, un'imprevista, alla sprovvista do una risposta, a una domange sulla Financi, e truria, sicuro, lo dice il guru. Che figuro, brutto figuro, ma vaffan guru, partì quel coro, e proprio senza riconoscenza, che guru ero, quando ero un guru. Ora fa male, ma scendo a Ponale, che ormai è sera, prendo il Rofiera, il metro, noi con suscina, voi monetina, poiché son guru, lascio un pensiero. Mi spiace assai, I beg your pardon, non c'ho la slide. Se nasci guru, fai sempre il duro, vedi il futuro come un siluro, quindi è chiaro, è chiaro dove il futuro prenderà anche te. A furisma finale, o futuro ti sta davanti, ma qualche volta ti sorprende dietro, o futuro del futuro ti sta davanti. Non si può? Il futuro del futuro è più dietro che mai, basta. Va bene, si sente bene, sentite bene? Vi state divertendo? Siete contenti di non essere a vedere Noemi? Mentite! Volevate vedere Pennacchi? Sappiate che quei due che si sono alzati sono usciti, sono stati rinchiusi in un camerino? Va bene, per la prossima canzone ho bisogno di spiegarvi alcune cose, perché abbiamo visto che molte cose sono cambiate nel mondo della comunicazione in questi ultimi anni e quindi vorrei che tutti fossimo davvero allo stesso livello di conoscenze, che le nozioni fossero uguali per tutti. Questo che sto mostrando è un particolare device che ci è stato consigliato da un guru e adesso pare che lo faremo spesso così, proprio questa cosa, questo si chiama giornale, così ha detto il guru. Poi lui diceva news containment, delle robe così, però a noi sembrava più giornale, si capisce, nel senso che esce tutti i giorni. Questa qui è l'idea, è bella, perché questo è molto ISG, è molto sostenibile. Infatti, per dire, no energy needed, non c'è bisogno di collegarlo alla presa di corrente, completely shareable, io posso darlo a lui e quindi lo no. And also, quella cosa che ha detto il guru di fare, also wearable, e questo dopo lui dice, il guru ha detto che si fanno dei posti, come dei chioschi, dei capannoni piccoli, e noi abbiamo detto chiamiamoli edicole, fighissimo. No, è bello, io lo trovo molto utile, è molto innovativo, è molto avanti, pensa che noi abbiamo riscoperto con Instagram le pitture rupeste. Poi adesso c'è il podcast che è la tradizione orale, se teniamo duro torna a Gutenberg e vedi che vendiamo anche sta roba qua. Vabbè, comunque no, questo tra l'altro è molto user friendly, perché si può usare in tantissimi modi. Una volta che l'avete visto e letto, potete lavare i vetri della macchina, vengono benissimo, potete imbiancare, quello potete farlo anche col tablet, però dovete averne molti. Invece questo qua si può aprire, si fa tanti pezzi, e cos'altro? Ad esempio se succede questo, prova a farlo col tablet. Il mio bancario è un consulente, lui mi risponde di domenica, risolve tutti i miei problemi senza neanche farla predica. Il mio bancario è il confidente di quasi tutti i miei segreti, mi amministra le sostanze senza tante formalità. Lui mette insieme derivati, strutturati, compensati, con i fondi correlati, con tanta liquidità. Poi mi aggiunge un ETF con un edge fatto a fette che mi aggancia con la cina, per puntare un po' più in là. Il mio bancario di finanza, lui sa tutto, è un portento, io sono sicuro che guadagnare mi farà. Il mio bancario è assai discreto, lui mette tutto in cassaforte, mi si destreggia con il fisco, con cara ippica agilità, tiene nascosti tutti quanti i rendi conti, io sono sicuro che sempre zitto lui starà. Mi ha messo in piedi un trattus beco che controlla Singapure, fiduciari e taiwanesi con sede all'isola di Mann, mi ha schermato la misura catastale sull'immobil veneziano del seicento che si affaccia sul canal. Il mio bancario, lo conosco, ora lui è un banchiere, per davvero si è messo in proprio, io gli giuro fedeltà. Il mio banchiere è un po' più assente, non mi risponde più al telefono, la segretaria dice, lui segue un master di finanza adulterata, è spesso in giro per il mondo, ma tornerà, sto diventando un po' impaziente, ho la rata già incumvente, rischio di essere insolvente, se non si appalesa qua, è mia moglie chi la sente, dice, sono un deficiente, che mi fido come niente di un tipo come quello là, ma per fortuna è sabato, vado a prendere il giornale, mi leggo il sole e tutto si chiarirà. Banchiere matto, matto da legare, banchiere matto che ti vuole bene, banchiere matto, matto da legare, banchiere matto che ti vuole bene, dimmi la verità, la verità. Il mio banchiere è un latitante, c'è scritto sul settimanale, lo dicelli, anche lo conte, che alle Antille su uno yacht, il mio denaro, lui mi ha detto, è in mani amiche, l'ha giurato e un giorno tornerà, e quando tornerà dalla sua vacanza, io sempre qui, sempre lo aspetterò, quando lo beccherà la guardia di finanza, io qui alla mensa dei poveri lo aspetterò. Grazie, allora, come ho detto per quelli che erano arrivati già dapprima, noi ci esibiamo spesso e volentieri per beneficenza, ci siamo esibiti per sostenere iniziative degli enti più diversi, prego, prego, c'è ancora qualche posto, si, c'è ancora qualche posto. Avete prontato? Sono contento perché è arrivato anche un avvocato molto importante, così se ci facessero causa per dire, abbiamo a chi rivolgerci. Avrei una preghiera, ma la hostess, poverina, che vedo in piedi, se vuole sedersi, c'è ancora qualche posto, facciamo alzare qualcuno, caso mai. Come dicevo, noi suoniamo appunto per beneficenza e scriviamo queste cose nostre che poi gli amici che suonano con noi, i musicisti veri, insomma, ci aiutano a presentare a voi. A volte ci vengono delle canzoni che non sono divertenti, magari sono carine, sono belle, però io vi dico che adesso vi facciamo sentire una canzone che si intitola La Radio, che ci piace suonare qui, ci piace suonare perché ci sono diversi colleghi della radio e altri che conoscono molto bene la radio e altri che ascoltano la radio, d è una canzone sbagliata, diciamo noi, perché sono sbagliate quando non sono quelle che servono per far ridere. Però siccome è molto bella, vi diciamo che se il mondo fosse un posto giusto, questa canzone scalerebbe le classifiche. Purtroppo il mondo non è un posto giusto. Stefano Eli, La Radio. La radio che avevo da giovane, più che una radio era un mobile, di legno con dentro il pusibile, con la grata smontabile. La radio che avevo da giovane, era una radio incredibile, ci sentivo il polacco, il russo e il malgascio, perfino il francese e il cilese a rovesce. Come una sola stazione che andava senza interruzione, tra i fischi e i rumori di fondo, sentivo i singhiozzi del mondo. Da quella curiosa emittente, le voci spiegavano la gente, i giochi, le bombe e le cose, tremende, che capitano a chi non si arrende. Nave incagliate di dritta, migranti salvati in diretta, misfilite nei guidati, lezzetta sui carri armati. La radio che avevo da giovane, era una radio incredibile, e adesso lo so di sicuro, che mi raccontava il futuro. Ma allora io non lo sapevo, e dunque per qualche motivo, pensavo che portasse Iella, ed ho tolto la mano vella. Non giuro che non so più quando, un giorno che stavo invecchiando, ho preso di corsa un badile, l'osso atterrata in cordile. Ma hanno ancora le sere d'inverno, col buio che spegne i colori, non sono sicuro se è spento, la radio seppolta là fuori. Ma ancora le sere di nebbia, con l'aria che gela i polmoni, se ascolti in favore di vento, proseguono le trasmissioni. Stefano Elli Grazie Adesso il tema è che bisogna riportare tutto in vacca, ma io so come fare. Te lo dico come fare? Max, la prossima volta ricordati di prendermi questo coso qua, di prendermi quello giusto, perché questo qua è quello dello zecchino d'oro. L'è arrivato il virus roba asiatica, che là fa un rebelote in tutto il mondo. Tu già fai il lockdown anche in America, però noi con il Conte e lui col Trump. In che mi veri di l'è no normal de distanziarsi e dir che l'è social. O mia bella mascherina che te pende in sul nas, con i guanti e la mucchina, ti te domina Milano. Insieme a te viviamo la vita senza perdere un'età simana. Cantiamo tutti dalla ringhiera, dai balconi, però siamo già pieni di balle. Adesso che lo smart working è un miracolo. Te vedi Laura anche in sul Trump? Ecco, tutti connessi, che spettacolo. Mi pare che sta la Nasa qui in Marseille. Ma forse sto gran comodo però. Poi l'è un sistema che mi paga e no. All together tutti insieme con sentimento. O mia bella mascherina che te pende in sul nas, con i guanti e la mucchina, ti te domina Milano. Insieme a te viviamo la vita senza perdere un'età simana. Cantiamo tutti dalla ringhiera, dai balconi, però siamo già pieni di balle. Sì. Chi va con lo zoppo? Arriva da Ardi. L'uomo propone? Questa non me la ricordate. La donna? Ho studiato. La donna cannone. Bravo. Ho ripassato. La lingua batte? Dove cazzo vuole. Non era così. No. Il colmo dell'insicurezza? Prendere il Viagra anche quando sei da soli. Andiamo con la canzone che ha fondato il pop. Cuneo fiscale non lo dici? Cuneo fiscale. Cuneo fiscale? Briatore preoccupato. Perché poi mi serviva dopo ma fa niente. Cosa? Cuneo? No. La banana aziendale. Perché dovete sapere che alla sede meravigliosa di Viale Sarca 223 a Milano il sole 24 ore nella sua infinita generosità il gruppo 24 ore ha messo a disposizione la frutta. Frutta fresca per il benessere dei dipendenti. Anche banane. Volendo uno ne prende due, una la mangia. Cioè, dovete sapere la roba che la sede nuova del sole 24 ore in Viale Sarca 223 è una via di mezzo tra un call center e una clinica psichiatrica di lusso svizzera. Il call center è il contenitore, dentro ci sono quelli che sarebbero... Per la clinica psichiatrica ci siamo portati avanti con i giornalisti. Andiamo con la canzone che ha fondato il pop tributario. Anche perché è arrivato il commercialista digitale. È arrivato il commercialista digitale? Si faccia vedere il commercialista digitale. Commercialista digitale, alzi la mano. Commercialista digitale è lei? Perfetto. Allora, il nomade l'abbiamo dedicata alla nostra collega Elena Lijos. Questa la dedichiamo a lei. È la canzone che ha fondato tanti anni fa il pop tributario. E la presentiamo in un arrangiamento un po' diverso dal nostro primo CD che si intitola Ma ce l'avete il CD. Lo trovate su Spotify, se cercate trovate Ma ce l'avete il CD. Invece il secondo CD si chiama Il nostro prossimo CD. Così suoniamo le canzoni e diciamo che sono sul nostro prossimo CD. È la canzone che, diciamo così, speravo di vedere di nuovo Michele Iori che è un commercialista qui di Trento che mi dice che in studio praticamente la sentono sempre. Mi piaceva perché la facciamo con un arrangiamento un po' diverso rispetto a quella che potete ascoltare nel nostro disco. Prego, venite, c'è ancora qualche posto. C'è ancora qualche posto, pochi però vediamo che piano piano, insomma. Ecco sì, lì c'è ancora un po' di posto. Non mangio prima di cantare, quindi puoi... Dai, basta. Il piatto del contabile. Il cuore ha una sua posta Io so quanto mi costa Se tu non sei con me Lo vede ormai anche un presbite Che sei un immenso cespite Nella mia parte, ah, ah Di te mi resta anche questa E' la mia partita E' la mia partita E' la mia partita Di te mi resta anche questi versi Qui tra gli oneri diversi Qui vicino al cuor Domande senza più risposte Come un utile anteimposte È vasto il mio dolore Ah, sto qui col mio frizzera E quando si fa sera Lo sfoglio vanamente Mi cerco un esimente Un'agevolazione Contro la commozione Per questo mio impossibile Amore indeducibile E tengo qui tra i dendi I pochi dividendi Del nostro grande amor Ma se faccio un bilancio Sento che non è finita, no Sei un'imposta di ferita Ah, senti come guaisco Aspetto il telefisco Aspetto il telefisco Come fosse un messia Aspetto l'agenzia Che mi dia una speranza La luce di un'istanza Per questo mio impossibile Amore indeducibile Amore fiordiconio Introdito straordinario Tu sei il mio patrimonio Sei il mio master tributario Amore sei il mio habit Amore sei incredibile Tu sei l'unico asset Che mi esalta l'imponibile T'ho scritta nell'attivo Ma dove sei finita? Amore, tu sei il rigo Che raddoppia la partita Tu sei la mia scrittura Però sei un benemobile Non farmi la fattura Perché sei indeducibile Amore fiordiconio Introdito straordinario Tu sei il mio patrimonio Sei il mio master tributario Amore sei il mio habit Amore sei incredibile Tu sei l'unico asset Perché sei indeducibile Bello E' indeducibile Bello E' indeducibile Bello E' indeducibile Bello I giorni dell'IRAP PULP FISCON Mangia, prega, paga TAX DRIVER Abbiamo anche noi la nostra piattaforma NETFLIX, LORDFLIX Questa si capisce anche un po' dopo, eventualmente Ammortamento al buio Molto bello questo, un po' spinto Dichiarazioni pericolose Poi c'è un thriller presunto incapiente Detrazione fatale Il western, il buono, il brutto e l'attivo Torniamo sull'horror, questo qui lo mandiamo nella seconda serata Non aprite quell'imposta Un trust chiamato desiderio L'età dell'incapienza, questo bellissimo, molto romantico Questo specialmente per i geometri, belli e trainati Conto in rosso non avrà il mio sgravio, questo è un altro western F24, Fuga da New York Poi l'ultimo, l'ultimo che a me piace molto Questo qui, tutte le volte che lo rimandano lo vedo perché mi piace veramente Viale del Tremonti Andiamo con una canzone, una delle prime nostre canzoni sugli animali Poi ne facciamo altre Il maschio della foca monaca Non era contento perché Andava un po' stretta la tonaca Quell'ome non gli stava un gran che Chi sa perché è proprio monaca Pensava ad un maschio sta male E poi anche a fare autocritica Mi sento piuttosto virile Ma c'è un uomo normale Un uomo da bestia ordinaria Lo dico, gorilla, leone E al limite anche dromedario Per giunta non sono cattolico Non credo nell'aldilà E quindi cazzo c'entra la monaca Con le mie priorità Poi sono da sempre la vittima E si, degli altri animali Qui l'accordo va in settima E partono gli altri orchestrali Riecco il signor foca monaca Ridevano i leoni marini Sollevati un po' con la tonaca E facci vedere i maroni E per non parlar dei trichechi E per non parlare dei trichechi E per non parlare dei trichechi E per non parlar dei trichechi Con quei denti strani da sciabola Che ridono come macacchi Appena ti aggiusti la cintola E poi si, gli altri animali Poi sono da sempre la vittima E quindi cazzo c'entra la monaca E quindi cazzo c'entra la monaca E per non parlare dei trichechi E per non parlare dei trichechi E per non parlare dei trichechi ways Io dico, ma quel grande biologo è troppo mandarlo a cagare Stefanoelli Ciao Allora, prima di partire per un finale che speriamo vi sorprenderà, intanto il pubblico è decisamente aumentato e questo ci fa piacere Dove andiamo a contare Noemi? Qualcuno mi ha detto, allora il chapter 11 contro Noemi è come Manchester City contro Inter Io ho detto ok Noemi, però il microfono è come la palla, è uguale per tutti Quindi, cara mia, vediamo? Vediamo! Il maestro Filippo Bentivoglio è un musicista, vero? Un musicista, vero? È un insegnante, un arrangiatore, un compositore, insegnante di musica alla scuola Antonia Pozzi di Corsico Anche dirige un coro che si chiama Shekinac, è un coro formato da 120 elementi ed è della pastorale giovanile di Milano, quindi è una cosa importante Poi lui, se anche dedicato, si è dedicato perché aveva la vocazione di insegnare i rudimenti musicali a tre giornalisti Questa è una missione decisamente impossibile Filippo Bentivoglio Avete già visto cosa è capace di fare e vi assicuro non avete visto niente Mattia Bertani Mattia Bertani suona in diversi gruppi ovviamente perché, essendo molto bravo, è anche molto ricercato Il suo gruppo di riferimento si chiama Scassapanca, quindi fanno un genere difficilissimo, lo Scapanca Sono quanti elementi siete adesso, Mattia? 9, 10? Ah, vi siete ridotti Hanno pubblicato credo 5 cd, non ho perso il conto, se cercate Scassapanca è scritto col K Devo dire, noi che siamo dei generi della comunicazione ci siamo chiamati Chapter 11 che è un nome difficilissimo da scrivere, da ricordare Però anche voi con Scassapanca, diciamo, vi siete abbastanza portati avanti Potevate fare di più, Chapter 11 deve essere lui che ha una passione per i nomi di gruppi difficili da ricordare per le missioni impossibili, insegnare i quattro quarti a tre giornalisti Mattia Bertani Alessandro Esposti, detto Poto È un musicista vero, assolutamente eclettico, cioè lui parte da qualsiasi cosa, non ha bisogno A volte cominciamo la canzone e lui sa già dove va a finire anche se non l'ha mai sentita E suona, qualsiasi cosa, abbia i tasti bianchi e neri, quindi la tastiera, il pianoforte, l'ammond, l'organo, la fisa armonica, ecco, sostanzialmente qualsiasi cosa E anche diciamo che mette lo zampino in diverse gag che avete visto Alessandro Esposti, detto Poto Il dottor professor Stefano Gastone Arrigo Mariaelli È giornalista al sole 24 ore, cioè diciamo è retribuito con questo titolo Laureato con plaude in Filosofia del Solipsismo all'Università Brebemi Docente di diritto delle comunicazioni tra i popoli all'Università di Gaza Docente a contratto all'Università Luis Suarez di Barcellona Tra le sue pubblicazioni modellare Creta per donna moderna, modellare Cipro area turca per donna moderna E poi metodi innovativi per la risoluzione delle controversie, la guerra civile Stefano Gastone Arrigo Mariaelli Marco Loconte Dottor professor Marco Loconte Mi raccomando che la L è minuscola È Marco Loconte, sono tre parole E' da lì che poi ce l'ho notato di fare chapter 11, così tenevamo un po' il filone Lui anche lui è inspiegabilmente retribuito con la mansione di giornalista al sole 24 ore È il bassista, come avete potuto notare, del gruppo Ed essendo il bassista, ma forse anche poiché così è il bassista, non si sa se è come l'uovo e la gallina Essendo il bassista è il sex symbol del gruppo Perché nella storia del rock e del pop, cioè Sting, quello lì che faceva l'amore tantrico Che sei, otto, dodici ore, venti ore lì quanto stava, che strumento suonava? Il basso Tra Lennon e McCartney, chi c'aveva la moglie carina, graziosa, che non rompeva le palle? Il bassista Non so se possiamo fare n esempi, però tanto vi basti E gli è associato alla Facoltà di Sessologia Empirica, all'Università Intima di Carinzia E poi va detto che lui è un grande appassionato di fantascienza, infatti parla e scrive spesso di pensioni Lui sostiene che esistono Tra le sue pubblicazioni infatti c'è, voglio citare, pensioni, scie chimiche e avvistamenti di Elvis Presley E poi invece per quanto riguarda la sua altra specialità, 10 mosse per farla addormentare a letto Pancia piatta in 10 giorni e anche pancia gonfia in 9 mesi Dottor Professor Mauro Meazza Inspiegabilemente retribuito per motivi che mi sfuggono, però alla mattina disturbo la trasmissione di Deborah Rosciani al Soraya 24 Dico solo poche cose di me, già sapete che sono un fan assoluto del test unico delle imposte sui redditi E tra le mie pubblicazioni, senza voler essere troppo modesto però ve lo voglio dire, c'è la famosa flat tax is on the table E' un manuale di inglese per aspiranti ministri Ho anche dato alle stampe Euro Tassa, Neuro Tassa, Neuro Deliri E poi una cosa molto recente a cui sono molto legato, il diritto d'autore nei selfie, fatevi causa da soli se non vi siete dati la liberatoria Vabbene apriamo il gran finale che si comporrà di speriamo, un crescendo di ben tre brani al termine del quale voi sarete enthusiastic chapter fan e direte Noemi ma chi cazzo sei? Su Facebook mi domandano amicizia, un vescovo anglicano nato in Svezia La fabbrica ungherese di un tabasco e un cane da pastore bergamasco Peraltro sono già amico di un consorzio che fabbrica prosciutti a Monte Porzio di un agriturismo nel Bresciano che vuole convertirmi a mangiarpiano Un'agenzia di viaggi di Livorno mi offre un'amicizia, vado e torno E poi la casalinga di Voghera mi tacca e mi messaggia verso sera Sono influencer, mica son deficiente, è tutto un progresso se poi tu itti dal cesso è tutto un progresso se poi tu itti dal cesso Loading Persino a Bombay sanno dei casi miei, persino il computer appena lo accendo Chiede, a che stai pensando? Una mia fidanzata di Mallorca che io credevo aver seminato per colpa dei motori di ricerca mi ha visto, mi ha anche ricattato Un mio compagno delle elementari a cui rubavo sempre la focaccia mi scrive che se non mi metto in pari mi aspetta sotto e mi spacca la faccia poi mi ha ritrovato il primo amore, quella che mi riempiva di sei corna adesso che somiglia ad un trattore mi dice caro amore mio ritorna Sono connesso ma mi sento depresso, questa ha messo una foto di quando ero più grasso Loading Dal mio passato tutto il peggio è tornato, persino il computer appena lo accendo Chiede, a che stai pensando? Un bravo informatico come i nostri amici Team Price e Vittorio Vignati che fanno finta di non essere presenti Un bravo, sono i responsabili dell'IT, sappiate che io da domani non avrò più un computer per il giornale Forse non avrò neanche un posto di lavoro ma fa niente Un bravo informatico usa sempre solo 3 risposte, 3, 3 Guardate che nessuna delle 3 è spegni e riaccendi La prima risposta che vi danno è impossibile Allora, guarda scusami, scusami, io stavo lavorando da qualche mese a un'inchiesta Avevo messo da parte un centinaio di file, c'erano delle cartelle, adesso è tutto vuoto Ci sono degli omini, delle palle da tennis che mangiano i puntini dentro lo schermo È impossibile? No, lo so, ma infatti io volevo che tu lo vedessi perché deve essere un miracolo Se non vieni tu, viene un mio amico esorcista e ci pensa lui La seconda risposta è non si può fare Senti, questo è vero, il mio computer, porca miseria, quello portatile Ogni tanto io sto lavorando, magari sono in onda con Debora, si spegne Ha deciso che si è creato un conflitto, cioè in che senso? E quindi deve essere riavviato, lui lo decide Allora io ho chiesto, ho detto ma no, non si può fare qualcosa, non si può fare No, no, no, perché bisogna fare tutto un upgrade, un brainstorming, un meeting, un briefing Non si può fare, ma è la terza risposta, la terza risposta è quella decisiva, quella che chiude ogni discorso E la terza risposta è... è semplicissimo Senti, guarda, c'è un sistema, c'è un sistema per ritrovare tutti i tuoi file o almeno una parte O per far spegnere il tuo computer magari solo a rari prefissati Cioè si spegnerà sempre da solo, però almeno sai quando Guarda, ti spiego, è molto facile perché tu basta che fai control alt tastierino 9 sulla tastiera alfanumerica Poi digiti Elon Musk, tutto di corsa sulla tastiera E poi con altri 12-13 passaggi vedi che il computer si rimette a funzionare Stai attento, non chiedere niente, non chiedere perché la risposta è... è semplicissimo No, in effetti, in effetti lui viene lì, lo esegue E gli funziona, cioè funziona, fa questa roba complicatissima Poi ce ne va, appare e scompare come la Madonna Pellegrina E uno resta lì con gli appunti e dice, cazzo la stelle di Rosetta era più chiara però Vabbè, se non c'è un Egitologo, quasi quasi lo richiamo Non richiamatelo, perché la terza risposta è... è semplicissimo Se penso poi al colmo della rogna su OnlyFans con una di Bologna Mia moglie è entrata piano, se ne ha accorta e mi ha sbattuto fuori dalla porta Lo raccontavo in rete il giorno avanti, dal posto di lavoro come tanti L'ufficio personale mi ha beccato e anche dal lavoro mi ha cacciato Sono connesso ma mi sento depresso, questa ha messo una foto di quando ero più grasso Loading, dal mio passato tutto il peggio è tornato, persino il computer appena lo accendo Chiede a che stai pensando Avun, adù, avun, due, tre, quattro Io non mi ricordo la scaletta però È quello che viene sempre a tutti i concerti Quello lì che va a vedere i cantieri, poi viene qui Lui non ha trovato cantieri stasera, buonasera, come stai, è un po' che non la vediamo Lui che ha una bella vus Eh sì, grazie, grazie, molto gentile Che ha una bella vus, la signora che ha una radio Ma lei non sa mai un cazzo da fare, che è sempre qui È personnato Ah, personnato certo No, personnato Ah Personnato Non ho capito Guardi i cantieri Aveva bisogno di qualcosa, non so, un bicchiere d'acqua No, voleva raccontare la mia storia Voleva raccontare la sua storia Ah, gli ho lasciati che muovevamo molto, ho fatto un passo falso Bisogna anche essere comprensivi, non è che possiamo No, si sieda, si sieda, non si stanchi, non si stanchi Basta, ma che merda fuori C'è una bulla, c'è già un dottore insieme, che è un dottore insieme No, abbiamo solo notai, avvocati, influencer C'è un dottore? No Greta roba, eh, la economia Cioè, cos'è che deve dire? Ma no, io vorrei dire che oggi ho visto la mia amicalina Oggi ha visto la sua amicalina, voleva dircelo Che la ma di Che gli ha detto? Che a Santa Caterina Sì? In Brasile In Brasile? Che è una colonia di Trentini C'è una colonia di Trentini a Santa Caterina in Brasile, ma è vera questa cosa? Ma dì che festeggiano anche l'Octoberfest in un posto che si chiama Belo Horizonte Mi sono venuto, eh No, eh E dicei che sei nel Minas Gerais, che mi sono come si dice Minas Gerais, sì, sì Nonostante che Miso sta in Brasile Ah, lei è stato in Brasile Sì, cioè, qualche essere giovane lo girà tutto il mondo, eh Aspetta Quando era giovane Era viaggiato tutto il mondo Sì Bravo Che schifo, capisci Eh, eh, eh Capisci E' sverto lei L'ho visto del negra, mulatto, rosso e biondo Ha visto le persone nere Le persone colorate No, si dice beige Va bene Red hair and blonde hair people Che roba lì Si sta in America e in Australia e anche in Giappone Si sta in America, Australia e in Giappone anche Può mangiare? Cos'è come mangiare? He ate Rondi Swallows Nidi di rondi Non c'è nel copione È il nest Nest Nest, no? Eh Me l'ha suggerito lui lì, quello dietro, quello da fare grado Bastardo Avrai bisogno di chiedere un rimborso Vedi il segretario di redazione Come te lo parla Prego, please Purcell Pigs Eh, scorpions Scorpions So he ate swallows, swallows next, pigs and scorpions I beg your pardon Però, des che son chi Che mi trovi bello a mio agio Che sono bello proprio a mio agio Ma ora è in un mood molto confortabile Ha bisogno di raccontarci una storia Che viene dalla sua memoria E era quando era in Brazil A casa dei cimes con il fissile Prego Quando che tossisco devo spegnere il microfono sennò lo fastidio, capito? Certo Ma dite e fai il mascarozzi, perché mi ha dato la roba del risichino d'oro Facciamo un applauso a Massimo Carozzi, ha montato i suoni Insieme allo staff, che poi ringraziamo in un tempo inumano Quindi, è un tempo di valore olimpico Prego All'è una stronda mura ed erogna Ma capitano in quel dell'Amazonia Che ha di presente i pescini L'è in un brutt ricagna C'è il meiterone In me par proprio se c'ha un piragna Mi vengono i fiumi andando e che l'acqua stagna Tra due dei piragna che che indenta a dire Ad il rave non pu particolare All'era il piragna, all'era il piragna All'era il piragna che il me la barogna All'era il piragna, all'era il piragna All'era il piragna che il me la barogna Un bel dì se ridrei a passà la frontera Faceva un cal proprio della malura E che era un ghisa, sì, una guardia locale Che il me busava, tre, te sentis mal E il me busava, sto via, sta lontan de la rogia Che c'è il piragna, te che no sgaggia Se te vede ente, te ciappa e te scagna E l'è finita con la cucagna All'era il piragna, all'era il piragna All'era il piragna che il me la barogna All'era il piragna, all'era il piragna All'era il piragna che il me la barogna Ba il ghisa il gusala, porco d'un can Nel suo dialetto, portoghese, brasiliano Dici io capì proprio un bel accidente E se tu edrai nell'acqua, dici mai bel content E intanto che stavi lì dentro, bel bel senti un gnaak proprio in me sei bal, un can di coglioni preggendo una morsa, e intanto sul sorti della rogia di corsa All'està il piragna, all'està il piragna All'està il piragna che il me la barogna All'està il piragna, all'està il piragna All'està il piragna che il me la barogna E da quel dia sta più che indefatto Non è il momento! E da quel dia sta più niente fa Sta più verso e fa al funzionare E qualche miseria in sul più sebele Me se smorzava l'ardura e il piril E sono andata anche in depressione Che me veniva gnaak e il magone E aidò che mi domandava in risù che cantavi questa canzone All'està il piragna, all'està il piragna All'està il piragna che il me la barogna All'està il piragna, all'està il piragna All'està il piragna che il me la barogna Si, ma... Ad es che il viagra Ad es che il viagra Ad es che il viagra Pronchia la bisogna Ad es che il viagra Ad es che il viagra Che va a gravia i chap Al piragna e alla rogna Avete suonato questa canzone Il maschio della foca monaca Di solito uno torna a casa E dice, ma era un doppio senso No, non era un doppio senso Era proprio così, maschio della foca monaca Perché c'è una bestia da tre quintali Che tu la chiami foca monaca Giustamente se era un maschile Diceva, vabbè però un po' di rispetto Santa pazienza Poi abbiamo suonato la canzone piragna Poi dite, ma quante canzoni con le bestie dentro? Il motivo c'è Perché... Aspetti, aspetti Poto, aspetti Perché voi dovete sapere che Nella musica pop Per avere successo Che c'è fatto stamina? Porti il diario Porti Nella musica pop Per avere... Nella musica leggera Per avere... Per avere successo Dovete avere una canzone con dentro La bestia Una bestia a caso, qualsiasi Voi dite, non è vero Seconda edizione del festival di Sarremo Anni 50, vola colombo Prima ancora Papaveri e papere Prima ancora, vipera Più venendo più vicino La gatta Quattro cani Il cobra Forse era un po' come la banana aziendale però Il piccione Hanno fatto anche la canzone sul piccione Guardate che anche all'estero è uguale Crocodile rock Shock the monkey I musicisti non vogliono che questa cosa si sappia Noi essendo giornalisti invece Vogliamo farvela sapere E allora anche noi Anche noi siamo andati Alla Società Italiana Autori Editori E abbiamo detto, cara Società Italiana Autori Editori C'è una bestia per noi chapter 11 Che vogliamo diventare un gruppo di successo? La Società Italiana Autori Editori ha detto Non è rimasto più niente Il piragna per dire C'era ancora, non lo voleva nessuno La focca monaca non l'ha voluta nessuno Non c'è una roba più Andate giù in cantina Vedete se è rimasto colpa Però certo che la Società Italiana Autori Editori Sei buona Non sei carino, sei gentile Va beh Siamo scesi nello scantinato della Società Italiana Autori Editori E abbiamo trovato La bestia Che i cantautori hanno scartato E io vi dico che la bestia che i cantautori hanno scartato Ora è una bestia angolare E noi su questa canzone Costruiremo Una canzone Un cd Ma ce l'avete il cd Un programma radiofonico E per cos'è? Un podcast E questa bestia Dileggiata Dimenticata Dal cantautorato nazionale E da noi riportata alla gloria È Il Sertente Corallo Ehi Ehi Lungo la via Per Mazzara del Vallo Ho incontrato un serpente corallo Che strisciava Sulla battigia Unandosi una valigia A un paio di metri Poco distante Seguiva un crotalo crepitante E più in là A fare da ronda Un terzo serpente tipo anaconda Ma quanto sei bello serpente corallo Tutto colorato Di rosso e di giallo Ma quanto sei bello serpente corallo Tutto colorato Di rosso e di giallo Lai la la la Lai la la la Lai la la la Lai la la la Lui mi sorride Mi mostra i dentini Con i suoi occhietti appuntiti piccini Mi guarda Proprio diritto in faccia Quindi io mi illudo Che un poco gli piaccia E allora arrischio una confidenza Corallo perdono Porta pazienza In quella valigia Che ti trascini Sulla battigia Ma quanto sei bello serpente corallo Tutto colorato Di rosso e di giallo Ma quanto sei bello serpente corallo Tutto colorato Di rosso e di giallo Lai la la la Lai la la la Lai la la la Lai la la la Lai la la la E ancora vuota per dirla davvero Risponde il corallo Con fare sincero Poi sollevandosi sul suo codino Mi dà un grammozzico Sobra la mano E ancora vuota ma lo sai perché? Perché ad entrarci Sarai proprio te Ma quanto sei stronzo serpente corallo Tutto colorato Di rosso e di giallo Ma quanto sei stronzo serpente corallo Tutto colorato Di rosso e di giallo Lai la la la Lai la la Lai la la Lai la la Lai la la Questa Che è la nostra ultima canzone Ha Per motivi a noi sconosciuti Un potere apotropaico Cioè I giovani, no quella era la canzone di prima Cioè Ognuno di noi ha uno O spesso più serpenti corallo Tra i piedi Potrebbe essere una suocera Potrebbe essere un suocero Potrebbe essere un capufficio Un direttore Un qualsiasi collega Ebbene Questa canzone ha il potere Eseguendo un certo rito collettivo Di farvi Tenere lontano per un po' di tempo Il serpente corallo Che scegliete Voi vi concentrate Molto sul serpente corallo Che volete tenere distante Può essere anche il marito, sì signora Si può fare Un periodo anche Di tranquillità Concentratevi molto bene Dopo l'ultima strofa Eseguiremo questo rito collettivo Apotropaico Che vi consentirà di tenere lontano Il serpente corallo Devo avvertirvi, devo dirlo per trasparenza Ha un effetto limitato Dopo un po' di settimane Magari un paio di mesi L'effetto svanisce Dovete tornare a sentire i chapter 11 Potete rinforzarlo Ascoltandoci su Radio24 Tutte le domeniche Dalle 10.45 alle 11 E poi scaricando I nostri podcast Il Serpente Corallo Social Club Concentrati sul vostro corallo Mi raccomando, guardate che funziona Non so perché ma funziona La morale Della mia vicenda è Fidati pure dei tipo anaconda Anche i crotali Che fan bara onda Beh non sono mica una cosa tremenda Ma non fidarti Mai, proprio mai Dei coralli che portano Guai! Ci siete? Avete immaginato, avete individuato Il Serpente Corallo che volete tenere lontano? Ripetete dopo di me Quanto sei? Quanto sei? Quanto sei? Quanto sei? Stronzo Stronzo Stronzo Stronzo Stronzo Stronzo La la la La la la La la la La la la La la la I chapter 11 sono Stefanoelli Filippo Bentivoglio Alessandro Poto Esposti Marco Loconte Mattia Bertani Signori e Signore Mauro Meazza Mattia Bertani Grazie a tutti Grazie al Service 3P A Marco A Jacopo Grazie a Debora L'angelo dello auditorium Grazie a Massimo Carozzi Al Sound Grazie a Giulia Cannarella Elena Lijos Roberta Casa E a tutti voi che siete venuti stasera Noemi, ma chi sei? Avun Adun Avun Avun, due, three, four Avun, due, three, four Grazie a tutti Grazie Grazie Grazie a tutti Grazie E adesso Andate nelle strade di Trento Sete Ma Noemi, chi? Grazie a tutti grazie vi amo Ciao
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