Un pianeta ospitale: la missione dell'Europa
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Un pianeta ospitale: la missione dell'Europa
Il nostro continente non è più al centro del mondo. E il mondo è sempre più insicuro. Ma non è con la potenza militare che si batterà il terrorismo, né con l’egoismo consumistico che si ridurrà il divario tra ricchi e poveri. Occorre costruire una comunità globale tra diversi, a cui l’Europa, forte della sua secolare esperienza, potrà dare un contributo decisivo
buonasera e benvenuti a tutti quello che si leggeva sui giornali stamattina era dunque vero e cioè lo straordinario concorso di pubblico che sta arricchendo questo festival dell'economia io sono dietro veronese giornalista di repubblica e sono qui per dire poche parole di presentazione di bauman sono un giornalista come ho detto mi sono sempre occupato di di mondo di politica internazionale prima viaggiando per molti anni come inviato speciale di repubblica poi adesso in redazione e credo che nulla in particolare mi qualifichi per presentare un ospite della statura di zygmunt bauman se non il fatto che nei suoi libri lui è stato per tutti quelli che mi hanno eletto parte alcuni così capace di pensare la contemporaneità di aiutarci a capire la contemporaneità e anche di parlare a tutti di parlare anche a chi non è un pensatore di professione ecco questa capacità di presentare di descrivere a tutti la contemporaneità è qualcosa che chi lavorando nei giornali lavorando nel oggi cerca anche di capire che cosa sta accadendo un po di più può apprezzare zygmunt bauman a via radunato tutti qua ci ha radunato tutti qua perché e io credo un maestro del pensiero contemporaneo ha vissuto sufficientemente a lungo ha scritto un'opera sufficientemente vasta e anche formulato un pensiero sufficientemente profondo da farne quello che io considero un maestro e c'è un'altra qualità secondo me che mi danno voglia di dargli questo titolo cioè quella che a me pare una classicità che cosa intendo per classicità intendo per il classico un'opera del pensiero umano sia un'opera d'arte o un'opera del pensiero tra concettuale che è in grado poi una volta che esiste di imporsi agli altri con auto evidenza una volta che noi la vediamo una volta che noi la contempliamo diciamo ma certo è così che deve essere naturalmente però questo soltanto dopo e questo è vero secondo me di opere d'arte dicevo è anche di opere del pensiero ecco ci sono alcuni concetti che zygmunt bauman ci ha dato nella sua opera che hanno secondo me la caratteristica della classicità mi riferisco alla formulazione all'attributo che lui ha dato al tempo moderno alla nostra epoca che ha definito una un epoca liquida un'epoca fluida a lui dobbiamo appunto questo concetto di modernità fluida che penso sia uno sia oggi ha da oggi la dimensione la statura della classicità un'altra caratteristica che mi ha colpito molto negli ultimi anni è quella che chiamerei l'urgenza del dire la voglia di dire zygmunt bauman e della classe 1925 con questo non voglio assolutamente ridurre l'apporto che lui ci può dare come lui sanno italiani abbiamo appena eletto un presidente della repubblica che della sua stessa generazione della sua stessa leva e quindi ci aspettiamo molto da questa classe da questa generazione ecco in questi ultimi anni vi ci ha dato un libro all'anno praticamente ho riguardato i copyright delle sue ultime opere sono praticamente una ogni anno e sono molto impressionato dal fatto che avendo già lasciato un opera così grande egli sente ancora il bisogno di dirci e di parlare l'ultima caratteristica che voglio sottolineare è la sua identità di europeo questa sera ci parlerà dell'europa del dei compiti dell'europa oggi e vorrei per concludere ricordare un aneddoto della sua vita che lui stesso ha raccontato nell'intervista sull'identità raccolta dal giornalista mio collega vecchie pubblicata dall'editore laterza nella quale racconta appunto quello che gli accade quando andò a ricevere la laurea honoris causa all'università carlo di praga in cielo slovacchia il rito vuole il rituale vuole che chi riceve la laurea honoris causa in quel pezzo quell'università abbia il proprio inno nazionale eseguito prima della cerimonia e quindi fu chiesta bauman se quale inno nazionale volesse questa domanda apparentemente semplice costituì per lui un problema perché egli appunto è nativo della polonia ha vissuto la prima parte della sua vita del suo insegnamento in polonia e poi a causa delle circostanze politiche a causa del fatto che fu privato del suo insegnamento nel 1968 dovette lasciare la polonia quindi è sicuramente polacco di origine ma questa identità come non era più cittadino della polonia al momento in cui riceveva questa laurea d'altra parte da allora ha vissuto e insegnato in inghilterra a un certo punto ha ricevuto è stato naturalizzato cittadino inglese ma questa è una identità acquisita e quindi anche anche di fronte alla possibilità di far eseguire l'inno nazionale il god save the queen forse aveva qualche problema e allora non sapeva come gestire come rispondere e racconta che trova una risposta grazie anche all'aiuto di sua moglie giannina che è qui questo pomeriggio la quale la quale gli suggerì di far eseguire l'inno europeo dunque l'inno alla gioia di beethoven della nona sinfonia di beethoven ecco questa fu la sua scelta quindi anche un modo di rivendicare questa identità e racconta ancora racconta infine che soprattutto non solo quindi una scelta di appartenenza europea di identità europea ma poi anche un adesione alle parole all'inno alla fratellanza degli uomini che è contenuta appunto in quell'inno ecco quindi ascoltiamo insieme le parole di un grande europeo adesso hacker e white air france air atleta è anche una merdina da tutte collegate questo stesso siete sostanza stati invitati cui la regione per la terza è uno degli inventori questo festival siete venuti massicciamente e vorrete sicuramente imparare qualcosa sull'economia e la scienza economica beh io forse sono stato invitato per errore perché sono completamente ignorante sia di economia reale che di scienza economica devo dire che è molto lungo per più di 60 anni ho cercato di capire si sa cosa sia l'economia reale si sa cosa sia la scienza economica in che modo la scienza economica possa descrivere l'economia e in quale modo l'economia reale cerchi con abbastanza successo di confutare l'insegnamento della scienza economica è però non sono mai riuscito a raggiungere nessuna conclusione solida o certa ad esempio cito proprio un evento recentissimo informazioni che ho letto sul numero odierno del herald trivium informazioni che riguardano lo stato dell'economia americana e sembra che gli americani sono molto soddisfatti dello stato dell'economia americana più del però cosa succede in sostanza che solo il 4 per cento ritengono che l'economia americana sia iniziato eccellente e solo il 25 per cento ritengono che l'economia americana si è in un buono stato quindi il 70 per cento ritiene che l'economia è in uno stato insoddisfacente e nonostante il fatto che gli utili siano aumentati nonostante il fatto che gli stipendi degli amministratori delegati dei dirigenti siano alle stelle però i lavoratori l'occupazione stanno sempre peggio e tuttavia qual è la linea ufficiale ma si dice che l'economia americana sta benissimo è però sembra che i cittadini americani non siano in grado di sentire queste buone notizie sulla colme americana così come non sentono le buone notizie sull'iraq il presidente bush cerca in qualche modo di spiegare ai lavoratori americani che i problemi che essi hanno nel pagare le bollette sono puramente immaginari allora visto con le giuste informazioni provenienti da economisti competenti io non posso che confessare la mia impotenza non capisco non capisco sinceramente l'unica cosa che posso dirvi è che nella mia lunga vita da sociologo ho imparato una cosa ho imparato che posso pensare ad alta voce condividere con voi dei pensieri e chiediamoci allora insieme come è possibile che ci siano delle opinioni così contraddittorie sullo stato dell'economia e così autorevoli cioè da un lato ci sono un grandi economisti o anche i grandi media che dicono una cosa dall'altra ci sono le massime autorità nella nazione che dicono una cosa completamente opposta entrambi questi schieramenti coesistono nella stessa nazione questo è un problema sociologico molto interessante e andrebbe probabilmente approfondito però io appunto non vorrei concentrarmi sull'economia in effetti colm intervento odierno ma su altri aspetti avrete forse visto che il titolo del mio intervento e come rendere il pianeta ospitale per l'europa avrete notato quindi dal titolo stesso che ovviamente c'è qualcosa che non funziona nell'ospitalità che il mondo fra l'europa sarà nomi capirei come o perché rendere il pianeta più ospitale non avrei nemmeno affrontato il tema 66 finita fosse già dal secondo ospite della parola e devo dire che c'è un fenomeno molto interessante che sembrano appena parlato devo dire dedicato una parte la sua vita a visitare per lavoro varie regioni dell'africa e ha avuto le informazioni che sicuramente da un turista considerò con quelle che ho io le mie informazioni vengono da un altro grande giornalista richard kapuscinsky che anche lui alla fine girando per l'africa ma anche per l'asia per l'america meridionale ha riscontrato l'esistenza di un fermano interessante 30 40 anni fa quando lui per la prima volta arrivava in questi paesi del cosiddetto terzo mondo tutti lo fermavano signor kapuscinsky se un capo shins che ci dica che succede in europa cosa fa l'europa cosa c'è di nuovo in europa cioè in sostanza tutti in questi altri paesi erano interessati a vedere a sapere cosa sarebbe successo in europa magari anche a trento in questa piccola pays penisola del continente europeo e così via oggi come oggi invece all'improvviso capucin skinny continuando a viaggiare e credo che abbia lo stesso tipo di sì l'impressione viaggiando cioè ci si rende conto che andando in questi paesi gli abitanti di quei paesi non chiedono più che succedeva europa perché non si aspettano più che dall'europa venga qualcosa di interessante di affascinante l'importante per loro vita e dall'europa da qui per loro e poi è un'altra cosa sempre viaggiando per il mondo 30 40 anni fa chiunque fosse un europeo che viaggiava nel mondo che arrivava in un altro angolo del mondo anche un europeo mediocre uno europeo non particolamente rispettato in europa non appena arrivava non so e mozambico in uganda e in qualsiasi altro angolo dell'africa poteva aspettarsi di venir trattato come una persona estremamente importante e anche potrà aspettarsi di raggiungere posizioni molto elevate in quelle società così non è più per tutto perché sono già molti indigeni che aspirano alla protezione di elite in quella società e gli europei non conta però più granché in quelle società tutto ciò in sostanza è sempre correlato all argomento centrale che vorrei approfondire qui noi abbiamo un vagone cordo magari anche per sentito dire di quello che era il mondo 50 anni fa un secolo fa due secoli fa il mondo sicuramente oggi è diventato meno ospitale nei confronti degli europei cosa aggiungere a questa considerazione ma signore e signori a mio modo di vedere il mondo nel nostro immaginario pensiamoci un attimo come rappresentiamo noi il resto del mondo dei nostri giornali nelle nostre televisioni nelle nostre menti e anche nei nostri incubi come lo rappresentiamo beh se andiamo a vedere questo immaginario questa nostra immagine del mondo di un secolo fa ma anche cinquant'anni fa e call di oggi vediamo che cambiato completamente prima era un mondo di avventure affascinanti un luogo di divertimenti appassionante 1 cosa ci sono tesori nascosti scoperte da fare e da questo tipo di immagine nel nostro immaginario il mondo oggi è diventato una sede di minacce di pericoli e qui torna utilissimo ciò che scrivevano gli antichi romani quando disegnavano le mappe dell'ecumene del universo abitato e all'estremità scrivevano kick sunt leones cui sono i leoni cioè un avvertimento non entrata in questa zona della mappa ci sono le giungle ci sono i pericoli non andate oltre il confine e in effetti è così che si vede il mondo moderno è chiaro se si va da un'agenzia di viaggi questi vi proporranno delle immagini di paradisi di vacanze in luoghi esotici però questi paradisi pre vacanze questi paradisi esotici sono attentamente selezionati si pensa moltissimo e problemi di sicurezza soprattutto prima di offrire queste vacanze esotiche e malgrado tutto ciò ricordiamo quello che successo a bali a sharm el sheikh anche in località di vacanze che teoricamente dovrebbero essere a prova di bomba purtroppo a prova di bomba letteralmente non sono state poi ovviamente c'è una nostra elite come da fare l'intellettuale che scambiano idee oppure scambiano merci beni e servizi loro seguono delle rotte per il loro spostamento molto selezionata e molto protette al riparo dagli indigeni pericolosi cercano di andare in alberghi o il cintati completamente diciamo separati dal mondo circostante quando escono dai confini dell'europa quindi è il mondo è diventato inospitale ed è votato un mondo pericoloso un mondo pieno di minacce e devo dire che questa idea di pericolo ormai ha superato la passione el eccitazione dell'avventura deve andare a visitare terre incognite a scoprire chissà che cosa e questo sicuramente una grossa modifica un grosso cambiamento nel nostro immaginario collettivo è poi un altro fattore di cui vorrei parlarvi questo l'europa ha senz'altro perso lo status il ruolo che aveva mantenuto per secoli cioè la posizione della forza principale da la posizione del centro del mondo rispetto all'europa tutto il resto del mondo della periferia e oggi l'europa ha avuto un risveglio doloroso molto doloroso l'europa si è resa conto che al massimo arriva seconda dopo il reale centro del mondo è però si pone anche interrogativi sul fatto se l'europa sia veramente seconda o addirittura non terza quarta se l'europa magari scrive in parte la musica che deve suonare anche se come secondo o terzo violino o invece la musica è scritta da qualcun altro quindi l'europa si trova in una condizione che non avrebbe mai previsto nella sua storia passata e di fatto l'europa non ha mai avuto la possibilità di imparare a vivere a funzionare in una situazione del genere cioè a a vivere a funzionare in un mondo governato da un altro impero da un impero che sta al di fuori dell'europa e devo dire che il problema non è tanto quella del fatto che ci sia un altro stato più potente dell'europa e neanche il fatto che tutte le decisioni principali vengono prese o bloccate molto efficacemente da quest'altra potenza no è proprio come dire il modus operandi il modo di funzionare di quest'altra potenza che causa veramente ansia allarme negli europei ovviamente sto parlando negli stati uniti l'unica superpotenza mondiale che esista oggi beh il potere degli stati uniti in cosa consiste consiste soprattutto nel fatto che gli stati uniti hanno un vantaggio militare indiscutibile è indiscutibile e indiscusso dal punto vista economico gli stati uniti non sono affatto la superpotenza vivono sui loro debiti gli stati uniti negli istituti sono uno stato pesantemente indebitato nei confronti del resto del mondo non deficit commerciale un deficit finanziario aver continuano a crescere quindi dal punto di vista economico gli stati uniti non sono una superpotenza contrariamente all europa che a suo tempo 100 200 anni fa fu una su vera superpotenza economica e anche per quanto riguarda lo sviluppo di nuove tecnologie nuove idee nuovi stili di vita che vengono imitati volentieri dal resto del mondo anche lì gli stati uniti non sono più tanto una superpotenza neanche da questo punto di vista rispetto ad altri paesi emergenti quelli l'unico indiscutibile vantaggio statunitense e militare e di fatto nessuno può neanche concepire l'idea di confrontarsi con gli stati uniti dal punto di vista militare gli stati uniti in armamenti spendono ogni anno quanto spendono gli altri 25 paesi che più spendono al mondo è largamente nello stesso anno quindi un paese che spende come altri 25 con gli altri 25 più spendaccione dal punto di san militare da solo quindi vantaggio militare indiscutibile e gli europei hanno questa sensazione di di ansia ed irrequietezza rispetto stati uniti perché è perché stiamo parlando di una potenza che si definisce come superpotenza soltanto in base a un unica risorsa la sua risorsa militare e cosa fa allora questa super potenza esclusivamente militare e tende a rimodellare il mondo in tal modo che solo questa risorsa quella militare si è veramente importante e decisiva quindi in modo da mantenere il suo status di superpotenza quindi la causa dell'irrequietezza della preoccupazione dell'angoscia europea dipende dal fatto che gli statuti d'america hanno l'inclinazione a tradurre tutte le problematiche sociali economiche e religiose culturali del mondo intero in termini militari quindi in termini di confronto militare e i risultati di questo lavoro di traduzione degli stati uniti di tutto inter militare i risultati non sono incoraggianti anzi al contrario sono decisamente allarmanti le forze armate inviate in afghanistan e in iraq anni fa ormai devo dire che non sono le levatrici della democrazia queste forze armate solo piuttosto le baby sitter dell'anarchia se andiamo a pensare proprio a quello che sta succedendo in iraq in afghanistan con una forte presenza militare americana beh vediamo che l'anarchia lo sta facendo altro che proliferare in quei paesi e mi viene da pensare a quello che ho letto poco tempo fa il 19 maggio sul new york times velocità le persone istruite in iraq la classe media dell'iraq coloro che se lo possono permettere stanno veramente scappando a sciami dall'iraq è un professore altamente istruito molto l'udito iracheno ha dichiarato all intervistatore il mio obiettivo principale è quello di scappare dall iraq e secondo statistiche provvisorie ormai già un milione 850mila iracheni hanno abbandonato il paese dopo l'invasione americana non per venire a trento in italia ma per la giordania la siria paesi è relativamente più tranquilli proprio per sfuggire a questa situazione di anarchia e cito ancora questo articolo del new york times questi immigrati iracheni hanno dichiarato restando in iraq eravamo come pecore al macello il governo iracheno fa pochissimo se non nulla per fermare la violenza che ci minaccia quindi sempre citando una persona istruita dell'iraq intervistata da questo giornale e cito tra virgolette non ci governa questo paese non c'è nessun governo che mi protegga chiunque può entrare in casa mia a rapirmi ammazzarmi e buttarmi in un fosso quindi non stiamo parlando di considerazioni teoriche stiamo parlando di considerazioni molto concrete molto importanti che fanno sì che ci possa essere comunque la ripulsa della violenza l'odio nei confronti di violenza ma nel contempo la coscienza sempre più profonda sempre più minacciosa e allarmante del pericolo che deriva da questa traduzione ritorno a quello che tu prima traduzione di problematiche molto complesse culturali religiose politiche sociali in termini di puro confronto militare è chiaro che questa traduzione è una traduzione completamente errata perché non è così che noi tutti sul pianeta ci sentiremo più sicuri beh a questo punto abbiamo avete la sensazione che il mondo è un mondo sempre più minaccioso e che noi europei singolarmente e collettivamente poco possiamo fare per interrompere per modificare con situazione minacciosa non siamo i protagonisti siamo solo dei comprimari forse solo delle spalle in questo spettacolo terrificante e ci rendiamo conto che qualsiasi cosa facciamo o non facciamo avrà pochissimo impatto avrà un effetto minimo pensate per l'affronto all'immagine dell'europeo di un secolo fa sicuro di sé pieno di fiducia in sé è invece alla sensazione che all'europeo di oggi un europeo depresso potremmo dire è peraltro pensate anche alla grande popolarità del libro di morris bergman pubblicato insieme in america che in europa con grande successo questo libro raf raffronta paragona lo stato contemporanee del mondo allo stato dell'impero romano nel terzo secolo nel terzo secolo in effetti nel iii secolo ac fu proprio come caratteristiche l'intero secolo una serie di confronti in italia di guerre continua il crollo del potere d'acquisto del denaro e l'ascesa al potere dei militari e dopo il terzo secolo cosa successe beh arrivo al iv secolo ovviamente è cosa successe nel iv secolo il iv secolo fu un secolo caratterizzato da una reazione una versione drastica allo stato di caos dovuto a uno stato di guerra guerreggiata perdurante per l'interno iii secolo ci fu quindi la reazione al caos nel iv secolo è il quinto secolo ci fu il crollo completo di tutta la struttura dell'impero romano quindi ci vollero tre secoli per l'antica roma ma noi adesso viviamo nella modernità liquida e quindi temiamo che ci vogliano meno di tre secoli per arrivare a un corallo tornare so che l'europa può fare qualcosa può rinegoziare lo stato del mondo in modo da renderlo chiuro ospitale invece che siano gli americani a fare tutto invece che il mondo diventi ospitale per la supremazia militare dunque quali sono i talenti d'europa cosa può fare l'europa per rinegoziare le regole del gioco del mondo in modo da avvicinarsi all'idea di un coesistenza pacifica e reciprocamente vantaggiosa un idea che adesso ci sembra un obiettivo molto lontano dunque ci sono dei punti di forza in europa e dove sono questi punti di forza e con queste sono le grandi domande che ci poniamo alcune risposte sono chiarissime ovviamente non è la potenza militare questo punto di forza noi non siamo forti dal punto di vista militare come magari talvolta pensiamo di essere e e poi non crediamo forse più nel fatto che la guerra possa rispondere a tutti i problemi così come facevano i nostri antenati o i nostri predecessori durante la prima e la seconda guerra mondiale dunque forse non abbiamo più appetito per queste cose e se anche ce l'avessimo non avremmo comunque le risorse militari necessarie per competere con gli altri paesi del mondo poi dal punto di vista economico l'europa sta bene ma ci sono già delle potenze economiche ben consolidate gli stati uniti il giappone e le tigri emergenti e quelle più giovani come la cina l'india il brasile e anche altri paesi latinoamericani ebbene anche in questo ambito i vantaggi d'europa non sono così chiari non sono cose che balzano agli occhi in maniera così convincente dunque quello di cui voglio parlare non è la ricostituzione la ripetizione del vecchio status imperiale d'europa non stiamo parlando di questo l'europa in passato ha trattato il resto del mondo come paese in cui esportare i propri problemi problemi creati qui in loco in europa e poi trasportati all'estero uno dei problemi principali in cui noi siamo diventati i beneficiari e non tanto gli autori del problema è il problema di produrre persone cosiddette esuberi cioè persone che non possono essere ben ali alloggiate nel sistema infatti la modernità intrinsecamente and image endemicamente produce un certo numero di persone in eccesso e come lo fa creando nuovi ordini e quando si creano nuovi ordini ci sono sempre delle nuove categorie di persone che non rientrano in quell'ordine che devono essere eliminate e poi il secondo modo in cui si producono questi esuberi e attraverso il progresso economico così come lo chiamiamo progresso economico che è misurato dalla nostra capacità di fare le stesse cose che facevamo in passato ma con minore intensità di lavoro con minori risorse e così via dunque le persone che si concentravano in settori ad alta intensità di lavoro diventano degli esuberi che non ci servono più dunque abbiamo due categorie di persone che non rientrano più in questo quadro tuttavia per diversi secoli l'europa è stata l'unica piccola parte del mondo che si è avviata verso la modernità dunque queste persone questi esuberi sono stati creati proprio qui in europa nel resto del mondo questo problema non esisteva il resto del mondo guardava al l'europa come un luogo dove esportare la propria popolazione probabilmente chiunque qui a qualcuno qualche membro della propria famiglia che in passato se n'è andato dall'italia alla ricerca di un lavoro e di un esistenza decente in america in perù in brasile negli stati uniti in africa o in altre parti del mondo per esempio l'asia ecco non è successo solo all'italia è successo anche a molti altri paesi europei è stato un tempo di migrazioni di massa che andavano fuori dall'europa verso altre parti del mondo del mondo era l'epoca del colonialismo della diffusione dell'impero dunque conosciamo tutti la storia non serve riparlarne comunque questa esclusività dell'europa è finita fintantoché durata all'europa ha avuto lo speciale privilegio di trovare delle soluzioni globali a problemi prodotti in loco gli esuberi venivano prodotti in loco male con soluzioni erano globali questo periodo è finito adesso non è più così perché ci sono stati dei cambiamenti nei rapporti di forza nel mondo adesso tutti hanno intrapreso il percorso della modernizzazione abbiamo il trionfo del libro commercio della vita moderna e tutti producono i propri esuberi e la migrazione continua il fenomeno tipico della modernità continua ma nella direzione opposta adesso noi riceviamo gli immigrati non esistono però più soluzioni globali ai problemi locali e la gran parte dei paesi del mondo devono disperatamente trovare delle soluzioni locali a problemi globali e fino ad ora non abbiamo ancora cominciato a cercare soluzioni globali a problemi globali la globalizzazione fino ad ora è stata negativa è stata la globalizzazione del commercio del capitale degli investimenti del terrorismo del crimine del traffico di droga ecco la globalizzazione fino ad ora è stata negativa e la globalizzazione ha minato la stabilità dei confini della sovranità territoriale e così via e non è stata seguita da una globalizzazione positive che consisterebbe secondo me nel ricreare a livello globale qualcosa che è stato creato dai nostri antenati a livello degli stati antichi vale a dire una sorta di potere legislativo e legale incorruttibile con una rappresentanza democratica e con un controllo democratico sulla politica sugli obiettivi e così via ecco non esiste niente di simile a livello mondiale ora in questo contesto che nessuno di noi ha scelto deliberatamente non è stato programmato ma piuttosto è una conseguenza anticipata di altre azioni parziali diffusa e così come dicono i sociologi e in queste condizioni che cosa può fare l'europa ha qualcosa da offrire al resto del mondo questa è una grossa domanda un grosso quesito e mi sono ispirato per trovare una risposta a ansa di governance che ha dedicato un libro al futuro dell'europa un libro molto interessante in cui dice più o meno quanto segue vale a dire i veri punti di forza e i punti di forza che sono necessari nel mondo e che sono speciali per l'europa sono la varietà della cultura e questo è l'unico merito dell'europa un merito speciale dell'europa non perché noi siamo più saggi o più bravi degli altri ma per per via delle convulsioni della nostra storia in questo modo abbiamo imparato a vivere con gli altri e sto citando hans georg gadamer e abbiamo imparato a vivere con gli altri a vivere come gli altri e in questo modo abbiamo capito che questa arte un'arte molto difficile e molto elusiva è un compito umano fondamentale e anzi ghada amer conclude che questo è un vantaggio particolare dell'europa che ha dovuto e ha potuto imparare l'arte di vivere con gli altri ora in linea teorica questo è un capitale preziosissimo perché precisamente questa arte di vivere come vivono gli altri di vivere nella speranza e nella pace e proprio da questa varietà da quest'arte che viene la conclusione che quest'arte è ciò di cui abbiamo bisogno a livello mondiale se vogliamo uscire da questa insicurezza da queste incertezze e se vogliamo utilizzare questi valori e il contesto europeo e qui cito ancora una volta hans georg gadamer il contesto europeo è caratterizzato dal multilinguismo e chi altri se non i trentenni conoscono il multilinguismo che particolarmente pronunciato qui in questa provincia dunque il multilinguismo la vicinanza degli altri e valori il valore di vivere assieme agli altri in uno spazio ristretto ebbene tutti questi valori rendono l'europa una scuola da cui il resto del mondo può trarre delle lezioni cruciali facendo la differenza tra sopravvivenza e progresso una scuola un laboratorio perché ovviamente non abbiamo ancora completato il nostro compito perché spesso ci troviamo di fronte a dei conflitti che ci sembrano insolubili e abbiamo ancora un po di paura e nei confronti degli altri i nostri rapporti nei confronti degli altri sono un misto di simpatia e di paura ma siamo già un laboratorio dove giorno dopo giorno noi sperimentiamo dei modi per trasformare questi sospetti in qualcosa che è più plausibile accettabile e piacevole ecco questa è una dote che la sposa l'europa può portare nel matrimonio mondiale e dobbiamo veramente cercare seriamente di trovare questa integrazione positive per potenziare il processo di globalizzazione veramente se cerchiamo di costituire delle forme di istituzionalizzazione per condividere la vita sul pianeta vedete che parlò al futuro perché questo non è ancora successo siamo all'inizio di questa strada di questo viaggio ma forse non siamo ancora all'inizio del viaggio siamo ai preparativi e da una parte questa situazione sembra essere una ripetizione di quanto succedeva 100 150 anni fa per esempio in italia con l'unificazione dell'italia quando si è cercato di mettere insieme diversi dialetti diverse colture in un'unica nazione ecco si è trattato di un processo di costruzione di nazione che naturalmente si è scontrato spesso con degli ostacoli ma che tutto sommato ho avuto successo e questo ha permesso di dividere il pianeta in stati nazione sovrani e cosa è trattato di un processo di unificazione di formazione di stati nazione che hanno vissuto in pace per un certo periodo e che hanno cominciato a sentirsi solidali nell'ambito di una comunità più ampia ora dovremo ripetere questa avventura stavolta a livello più alto cioè livello planetario da una parte abbiamo un precedente e potremo ripeterlo d'altra parte però le cose non stanno del tutto così perché come jurgen habermas ha affermato il filosofo tedesco più grande vivente ebbene lui ha parlato del fatto che la solidarietà dei cittadini si basava sulla sensazione di appartenenza si basava sul principio dell'appartenere tutte alla stessa comunità mentre la storia cambia le cose cambiano quando abbiamo questa solidarietà planetaria cosmopolita come dice habermas e quando questa solidarietà si deve basare non solo sulle o meglio non sulle istituzioni ma su concetti astratti relativi ai diritti umani dunque è molto più difficile è una sfida più impegnativa dunque da una parte abbiamo una ripetizione della storia e questo ci incoraggia ma d'altra parte abbiamo delle sfide nuove che non hanno precedenti in questo forse ci scoraggia un po dunque abbiamo una situazione un po mista e io comunque vi dico che è importante affrontare questa questione perché questa questione deciderà il destino del prossimo secolo io non ci sarò e magari molti di voi invece saranno ancora qui fra 50 anni 70 anni e credo che questa sia veramente la scelta da fare è impossibile prevedere oggi quale forma assumerà questa risoluzione del problema globale con mezzi globali non sapremo se funzionera e non sapremo come sarà raynal cose net un altro pensatore germanico ha descritto come l'europa è progredita con un grosso balzo nell'ottocento e usando questa metafora de ronch io che adesso noi voi siete ad un passo montano siamo io su un passo montano e che cosa significa salire verso un passo montano beh non si può costruire una casa su un passo montano perché la pendice molto molto ripida non si può stare in piedi anche se si mette una tenda arriva un corrente di vento che spazza via la tenda dunque bisogna continuare a spingere spingere salire salire come si fa in bicicletta a meno che non si pedali si cade e poi un altro aspetto del l'alpinismo del salire su un passo è che non si sa che cosa c'è dall'altra parte del passo lo scopriremo solo quando saremo in cima dunque non sappiamo che cosa succederà quando arriveremo la e anche noi siamo in questa posizione usando questa metafora non sappiamo come saranno le cose beh ci spaventa un po pensare che queste soluzioni globali a problemi globali saranno le soluzioni trovate dagli stati nazione ha problemi nazionali vale a dire sappiamo che queste soluzioni possono dissolversi non stiamo parlando di avere un parlamento con mille 2005 mila rappresentanti ecco queste istituzioni democratiche che abbiamo sviluppato per un paese potrebbero essere sviluppate per un livello più alto mondiale galter un altro sociologo e politico che attinge ad entrambi gli ambiti quello sociologico e politico in uno in durante la conferenza a venezia ha risposto ad una domanda sull'elezione del parlamento mondiale e galton ha risposto beh cominciamo a pensarci seriamente lui è norvegese ha detto ci saranno non so se i norvegesi 30 italiani 50 tedeschi mille indiani 2000 cinesi e poi si è fermato se guardati intorno beh non vi vedo entusiasti di questo parlamento mondiale ma una cosa è certa signore e signori io credo o perlomeno spero la speranza non è una prognosi è una speranza spero che alla fine arriveremo ad una sorta di soluzione plausibile accettabile ad un equivalente del controllo democratico a livello mondiale così come abbiamo a livello dei nostri stati e alla fine quando ci arriveremo quando voi ci arriverete sarà del tutto diverso dall istituzione democratica che abbiamo nei nostri paesi così come le nostre democrazie sono diverse dalle democrazie restie descritte da aristotele elabora e stata proprio descritta quel tempo noi adesso chiamiamo democrazia quello che si chiamava in un altro modo in passate ma sono sicuro che se aristotele venisse a roma oggi sarebbe davvero sorpreso del fatto che la stessa cosa abbia due nomi diversi e lo stesso succederà in futuro recentemente ho tenuto diverse conferenze in giro per l'europa assieme a mia moglie e alla fine di ogni conferenze mi si fanno delle domande e ho visto che c'è sempre una domanda che mi si fa perché signor bauma lei così pessimista ma c'è un'unica eccezione quando parlo dell'europa e allora mi si chiede allora signor va ma perché così ottimista è effettivamente nel caso d'europa mi sento proprio ottimista nonostante il fatto che ci siano molti segni molti indicatori e sono d'accordo che non si predispongono ad essere molto ottimisti non è un buon posto da cui cominciare a rifare il mondo abbiamo imparato solo recentemente come lasciarci alle spalle gli antagonismi conflitti a vivere in pace con i nostri vicini abbiamo imparato solo recentemente a trarre vantaggi invece che ansia e paura da dai nostri vicini e ciò che abbiamo imparato ancora molto fragile e molto fresco ecco sarebbe meglio cominciare forse da un altro luogo c'è un una storiella irlandese che mi piace ripetere a questo punto sempre c'è un automobilista in auto ferma l'auto e chiede al suo passeggero come posso andare da qui a dublino e l'altro gli dice beh se io dovessi andare a dublino non partirei da qui e non so se quel passeggero aveva ragione o no ma questa è una storiella irlandese che ci dice che non c'è nessun altro punto da cominciata da cui partire o partiamo da qui oppure è terribile pensare alle possibili alternative permettetemi adesso di concludere citando di nuovo un concetto relativo alla speranza ho parlato della speranza e siccome poi l'ho detto che io vengo tacciato di essere pessimista è ottimista in realtà pratico una mescolanza di entrambi cerco di essere molto pratico e in effetti per concludere vorrei incitarvi franz kafka e france kakà in effetti considera una situazione molto simile alla nostra è una situazione nella quale dobbiamo fare uno sforzo cercare di arrampicarci ma non sappiamo se siamo in grado di arrampicarsi fino in cima alla montagna è però li vorremmo arrivare e vorrei citare kafka non citerò molto lentamente perché ognuna di queste sue parole e importantissime scrisse casca se nei corridoi non trovate nulla aprite le porte se non trovate nulla dietro con le porte che prevede ebbene troverete altri piani salite ai tende superiori se non trovate nulla neanche bene superiori non vi preoccupate salite ancora un piano di scale e fintanto che non smetterete di salire le scale non finiranno mai e sotto i vostri piedi continueranno a crescere ea permettervi di salire sempre di più verso l'alto grazie grazie davvero a bauman adesso viene il tempo delle domande 1 vorrebbe almeno io vorrei che ci fosse una pausa come un tempo per illuminare per riflettere un po prima di fare le nostre domande siamo moltissimi e il tempo e molto poco io naturalmente le mie domande però a differenza di tutti gli altri presenti non ho fatto la coda per entrare qui dentro quindi penso che chi ha fatto la coda abbia diciamo diritto un diritto di precedenza farò la mia domanda soltanto se non vedo braccia che si alzano tanto più che il tempo come ho già detto non è molto abbiamo più o meno un quarto d'ora quindi chi vuole chiedere chi vuole a parlare di una domanda per impegno che nei cie non funzionano le mie cuffie per la traduzione simultanea quindi ho bisogno di altre cuffie per la traduzione simultanea per cortesia e costante dice che si interrompono e intermittente interruption alter ego ora casi è assai cantieri o fatti ecco vedo un braccio alzato lì c'è un ragazzo con una giacca rossa se c'è un microfono per lui per piacere sì ho visto anche lei professore vogliamo sentire due o tre domande spesso barbacane via mi dovessi all amico che vuole come vuole lei il presidente faccia come vuole io farei così visto appunto prenderei due o tre e poi lascerei la risposta a al professor barman prego vi prego di essere veramente concisi provo a parlare forte non so sembra dottori la sentono funziona il professor bauman ho letto un'intervista che uno degli estrattori preferiti e calvino e con dei suoi romanzi preferiti sono le città invisibili a leonia la felicità la ricchezza dei suoi abitanti è basata sul numero sulle quantità di rifiuti che vengono gettati spensieratamente secondo lei è nella nostra società e paragonabili acquista e quali sono i rifiuti che vengono prodotti gli scarti non solamente gli scogli che vengono prodotti la nostra società qual è il loro ruolo e quale sarà il loro ruolo nel progresso di questa nostra società quel signore prego si sono bauman il discorso che ha fatto sull'europa come fulcro diciamo dell'umanità presuppone un collegamento anche da un punto di vista oltre che sociologico politico ieri proprio in questa sala il ministro padoa schioppa ha parlato dell'europa e a25 dell'unificazione di tutta l'europa purtroppo quello che stiamo vedendo è invece una europa da un punto di vista politico frammentata la francia che ha riuscita che non ha ratificato la costituzione europea la polonia suo ex paese lo stesso altri paesi che sono dubbiosi allora quale consiglio dà in questo caso ai nostri politici affinché si possa avere si possa raggiungere il più presto possibile un europa che parli un'unica lingua pur rispettando le diversità di ogni paese e che da un punto di vista politico possa come posso dire controbilanciare quella che all'inizio lei hub di cui lei ha parlato la potenza militare americana nei problemi globali del mondo prego micro microfono che la terza fila buona sera io vorrei sapere secondo lei dato che parla di vita fluida e di modernità fluida se in realtà non sia per la nostra società uno spreco di risorse vivere in continui adattamenti e soprattutto che cosa può fare la società per contenere questo liquido e quindi dargli una forma e quindi una linea di progresso che sia positiva per la collettività grazie c'è spazio per un antico e molto velocemente e non ho ben capito se può avere un po più dei dettagli sul perché esattamente l'europa sarebbe più dotata rispetto ad esempio agli stati uniti a far fronte a questa situazione in base a una diversità che io vedo molto presente pure negli stati uniti una società basata sull'immmigrazione una società che ha un segretario è stato e di colore che ha avuto sindaci di importanti città di tutte le nazionalità che a un'immigrazione forte dalla cina dall'india e dall'america latina praticamente dove il vantaggio comparativo dell'europa nel senso dell'esperienza accumulata e della varietà nella seconda parte la domanda invece si riferisce alla soluzione globale a problemi globali se ci potrebbe dire che visione a delle nazioni unite che ruolo potrebbero opposto non stanno giocando in questa soluzione globale a problemi globali grazie bene grazie lasciamo la parola adesso per le prime risposte al professor baumer devo dire mi sentite anche se sto seduto bene allora partiamo dalla domanda sull'europa poi passeremo al mondo più ampio il vasto mondo liquido moderno ma sicuramente ci può essere a differenza di opinioni tra di noi la persona che ha posto la domanda ha detto che l'europa soffre del fatto di essere frammentata queste diverse anche opinioni politiche e così via la vista come una debolezza dell'europa la personale fatto la domanda beh io lo vedo come un vantaggio per l'europa cioè la capacità di funzionare di vivere insieme e funzionare insieme malgrado le differenze con la risoluzione di andare avanti negoziando rinegoziando se necessario la capacità di essere pazienti di andare avanti in questo lavoro di negoziato fintanto che sarà necessario questo per me è un vantaggio dell'europa e peraltro è soprattutto il fatto che noi riconosciamo che queste differenze tra noi europei ci sono e ci saranno sempre questo riconoscimento in sé rappresenta un vantaggio per l'europa e io effettivamente qui c'è un'altra domanda che è stata fatta l'ho detto ritengo che l'europa sia dotata abbia una dote particolare per fare qualcosa di buono per il mondo qual è questa dote è proprio questo vantaggio che a questa diversità e questo riconoscimento della propria diversità ovviamente io sono completamente all'oscuro riguardo a quella che sarà la forma futura della coabitazione planetaria però sono certo di una cosa questa coabitazione planetaria non potrà venire realizzata tramite una glide alto né tramite un informazione una standardizzazione tutti uguali a tutti tutti genuflessi di fronte allo stesso dio tutti che professano la stessa ideologia no di sicuro non sarà tramite un informazione che si arriverà a questa nuova combinazione tra italia ma piuttosto tramite un impostazione affascinante emozionante avventurosa basata sul riconoscimento della varietà vorrei citare lo splendido libro di hannah arendt purtroppo non abbastanza letto tempi bui una raccolta dei saggi sui grandi pensatori dei nostri tempi confusi amaranth dicevo e dedicò un saggio in particolare a lessing uno dei grandi filosofi del luminismo tedesco e in questo saggio a nara lodava lessing prima di tutto per il suo riconoscimento il riconoscimento del fatto che è veramente improbabilissimo che gli esseri umani mai smettano di essere diversissimi 2 dagli altri e in secondo luogo ancora più importante hannah arendt lodava lessing per il fatto che lei si trovava bellissima questa enorme diversità tra gli esseri umani esattamente all'opposto direi di jurgen habermas che dedicò la sua teoria alla possibilità di raggiungere un consenso universale perché abrams partiva dall'assunto secondo il quale divergenza d'opinioni dipendono soltanto da una distorsione comunicativa quindi se noi come dire guarisse modà queste ritorsioni la comunicazione potremmo avere il consenso universale lo so forse io sono un nuovo molto strano forse anche un po matto però io credo che se arrivassimo veramente il consenso universale forse l'umanità diventerebbe in necessaria basterebbe un unica persona vissuto ci sarebbero uniformati è questa l'unica persona potrebbe essere a brema su un altro filosofo perché conoscerebbe la verità assoluta valida per tutti è invece il contributo di persone di qualsiasi persona alla vita in generale all'arricchimento della vita sta proprio nella differenza tra gli uni e gli altri ed è questa diversità che ci impedisce di bloccarci di accumulare polvere su di noi ad impolverarsi non andare più avanti e quindi l'europa ritengo io ha imparato nel modo più difficile è il modo più duro e la sto ancora imparando sta imparando l'arte di vivere con la differenza di andare avanti senza senza smettere di essere diversi e questo nuovo sviluppo attenzione ancora 50 anni fa la reazione alla differenza qual'era era la richiesta di assimilazione l'invito l'appello alla segnalazione il grande antropologo del tesimo secolo claude lévi strauss scrisse che l'umanità avere inventato solo due modi di gestire la differenza la prima modalità era quella di altra pof g cioè in sostanza a mangiarsi la differenza in senso anche letterale cioè i cannibali potevano mangiarsi quelli che erano diversi se non si era cannibale si poteva comunque fagocitare la differenza degli estranei in senso metaforico cioè distruggendo l'alterità degli altri forzando gli altri a assimilarsi costringendoli a diventare parte particelle i tessuti del proprio organismo l'altra possibilità andoni secondo lévi strauss era la modalità opposta a quella antropofagi che era la modalità antropo è mica antropo emetica cioè vomitare la differenza prendere gli stranieri per raggruppare tutti insieme e deportarli vomitare al di fuori di sé distruggermi magari è meglio ancora ecco strauss parlava di due sulle strategie noi adesso stiamo ancora imparando la terza state c'è una strategia inaudita per ora nella sala umana cioè la coabitazione gioiosa vantaggiosa mutualmente profittevole per tutti quanti tra altre il sale il pepe della vita il godimento della vita consiste nel condividere differenza attenzione non sto dicendo che abbiamo imparato questa arte difficile ma dico che noi siamo gli unici che stiamo prevete sperimentando quest'arte a livello un quotidiano e poi c'è un'altra domanda che mi è stata fatta in sostanza la domanda riguardava come mettere in pratica questa nostra capacità di competere con altre mondiali con l'altra torta mondiale e al riguardo quale ruolo potrebbe venire attribuito alle istituzioni che possediamo attualmente ancora una volta vorrei raccontare la storia neri mandese solo come andare a dublino le nazioni unite come punto di partenza per andare a dublino o dovunque vogliamo andare non mi sembrano un punto di partenza molto adeguato lo sapete benissimo che le nazioni unite vennero create subito dopo la seconda guerra mondiale come reazione ai massacri al genocidio della seconda guerra mondiale con uno slogan con un mandato molto chiaro molto potente molto netto difendere con le unghie e con i denti la sovranità territoriale degli stati nazione a questo rimandato questo queste erano le istruzioni da tradizionalmente e così hanno cercato di funzionare il che non mi sembra essere proprio punto di partenza adeguatissimo per arrivare la coabitazione universale perché perché indipendentemente da ciò che poi sceglieremo di fare erano arrivati alla coabitazione universale comunque una parte della sovranità territoriale assoluta dovrà venir meno e questo già chiaro e in buona parte già si rinunciato a una parte della sovranità territoriale assoluta pensate ma ciò che è stato fatto a livello di economia cultura informazione potere militare ancora rifiutiamo di farlo a livello politico e in ambito giuridico però già ricevuta buona parte della sovranità in tanti ambiti come superare questo blocco non lo so se ci avete non sono un profeta c'è una cosa che me lo vedo con chiarezza sarà solo retrospettivamente che saremo in grado o che sarete in grado di dire come e qualmente già nel 2006 si stavano muovendo delle forze si stavano sviluppando le iniziative sovraterritoriali che poi a lungo termine si sarebbero dimostrate essere l'inizio di nuove istituzioni mondiali e non so se l'istituzione attualmente esistenti siano veramente il punto di partenza migliore per arrivarci poi sono ancora un paio di domande sulla vita liquida e sulla mia passione italo calvino su quanto ho imparato nel giardino io sono grato gratissimo e dal calvino perché ho imparato moltissimo da lui non solo dalle città invisibili ma anche da tanti altri nei suoi libri e si leonia una di queste città invisibili penso che fosse una metafora del nostro stile di vita il nostro consumismo post moderno tipico della società moderna liquida effettivamente il vero come i cittadini di leoni a noi dichiariamo che siamo interessati a facciamo finta di essere interessati ai mercati ai centri commerciali perché ci piace la bellezza ci piace la novità ma qual è il nostro interesse principale ma è sbarazzarci di ciò che non vogliamo delle cose cioè che per noi hanno già perso attrattiva che per noi sono già diventate noiose non ci interessa a comprare quello centrista sbarazzarci di quelle vecchie e il nostro timore nostra paura principale è quella di impegnare troppo il nostro futuro diventando emotivamente legati ai nostri acquisti acquisti che possono essere animati o inanimati oggetti che comprerà un negozio o anche dei partner e abbiamo paura di un attaccamento troppo forte l'attaccamento eterno perché perché se cambiassero le opportunità se magari la struttura alla gamma delle opportunità offerte cambiasse e io mi trovassi con questo impegno con questo attaccamento indissolubile quindi la nostra vera preoccupazione e di andare avanti fino a nuovo avviso in sostanza avendo la possibilità di eliminare qualsiasi impegno precedente qualsiasi attaccamento precedente c'è un esempio riguardo che colpisce moltissimo andiamo a vedere gli studi che sono i fatti sul successo inatteso delle agenzie che organizzavano appuntamenti per persone in cerca di partner tramite internet fino a poco tempo fa e in sostanza i singoli cosa facevano quelli che giocavano parte andavano ai bar in sostanza sapevano che in un bar si poteva rimorchiare o si poteva incontrare una persona che volesse entrare in rapporto con una persona che cercava un partner così via questo almeno è ciò in gran bretagna e sono proprio questi bar per i single e questi barbari single adesso in gran bretagna stanno fallendo tutti quanti e tutti si incontrano attraverso internet chiaramente i sociologi si fa mandare un sacco di soldi nelle fondazioni per fare ricerche e scoprire perché per come succedono queste cose si sono fatte nelle ricerche che io ho seguito per capire soprattutto qual è la giustificazione data ebbene con gli appuntamenti o di incontri su internet è facilissimo premere il tasto canc cancellare il rapporto cancellare l'incontro cancellare il proprio indirizzo mail non si ricevono più messaggi e fine nessuno impegno nessun attaccamento molto più facile che nella vita reale cioè nella vita reale è che se si è come dire un rapporto di prova con un partner un partner in prova si sa benissimo che si si potrebbe dire no basta non ce la faccio più bisogno di spazio e così via per rompere è molto più traumatico bisogna spiegarsi con una persona vera ci sarà molta amarezza ricriminazioni così via qui basta premere il tasto canc è tutto finito sapete poi alla fin fine questa è la stessa strategia che viene applicata dalle agenzie di marketing qual è il loro slogan se non siete interamente soddisfatti riportate il vostro acquisto e vi daremo i soldi ecco questo immaginiamo che sia il mondo ideale cioè ci rimborsano non c'è il rischio cioè fino a nuovo avviso tutto quanto siano vi avviso tutto quanto temporaneo perché possiamo sempre riportare il nostro acquisto indietro ed essere rimborsati signore e signori lasciate che lo dica per quanto possa apparire godevole godibile scusate una vita così priva di rischi il prezzo elevatissimo e io sono d'accordo con una persona che ha sollevato la questione la nostra civiltà oggi si basa sullo spreco societari dei rifiuti sull'eccesso e c'è un sacco di gente che sa che è di fatto finisce con l'essere vittime collaterali dei piaceri altrui la nostra civiltà si basa sul oblio sull'eccesso e sullo spreco questi sono i tre flagelli del consumismo contemporaneo peraltro c'è con prezzo di questa civiltà un prezzo molto alto ma c'è anche un prezzo molto più soggettivo molto più personale lei che ci si rende conto che si sta pagando di solito abbastanza tardi troppo tardi quando veramente troppo tardi all'inizio insomma sembra molto attraente molto seducente non ci sono veri legami neanche nascosti non c'è nessun pericolo si può sempre restituire la merce e finché si è giovani e belli ma allora perché assumersi questione fintanto che sia un futuro che è molto più lungo del proprio passato estramente il contrario mio io lunghissimo passato e un futuro molto breve davanti a me e la proporzione tra futuro e passato cambia sempre molto rapidamente nel mio caso rapidissimamente beh però a un certo punto si arriva al momento in cui ci si guarda dietro le spalle si guarda al proprio passato ci si chiede ma che cosa ho accumulato cosa ho guadagnato che si è veramente durevole affidabile nella mia vita a quel punto ci si rende conto che le cose assumono un aspetto molto diverso da quello che avevano tanti anni prima e poi c'è un altro prezzo da pagare molto importante che per me è in particolare molto importante perché io ho iniziato a lavorare in ambito sociologico a partire dalle questioni etiche in effetti credo che questo tipo questo stile di vita abbia un effetto devastante sulla nostra capacità di agire moralmente cioè tenendo contro il benessere degli altri esseri umani assumendoci la responsabilità del benessere degli altri e cercando di rendersi conto che in alcuni casi proprio nell'interesse del bene altrui dobbiamo magari rinunciare a una parte dei vantaggi per noi ecco tutto questo di cui sto parlando e proprio come dire la base stessa della socialità dell'essere insieme e così via e tutto questo è oggi messo in pericolo da questo stile di vita la corsa società spero che non venga distrutto ma siccome voi avete più tempo di mesi dai quei giorni di meno i tempi tempo di me per fare qualcosa vi voglio lanciare questo avvertimento attenzione la testa grazie a tutti grazie ancora a sigmund bauman le prime quattro domande sono state anche le ultime quattro domande perché il nostro tempo è scaduto e quindi il mio ultimo compito è quello di ringraziare e salutare tutti quanti l'attentato
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