La società liquida
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La società liquida
Durante il talk è stato presentato il libro “Società liquida” di Thomas Leoncini, scrittore e psicologo. È stato introdotto il tema centrale dello scritto, ovvero il concetto di società liquida ed è stato spiegato come questo termine sia diventato di uso comune, ma spesso poco chiaro nella sua genesi. In merito a ciò, è stato sottolineato come questo concetto faccia riferimento all’incertezza strutturale che caratterizza la realtà odierna, con ricadute sulla formazione di un’identità.
Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Buongiorno buongiorno a tutti, grazie di essere qui, sono Daniele Bellasio, sono un vicedirettore del sole 24 ore, ringrazio ovviamente il mio giornale ma soprattutto Trentino Marketing e la provincia di Trento che sta organizzando questo splendido festival assieme a noi del sole 24 ore. Devo dire che sono particolarmente felice e onorato di presentare insieme all'autore questo libro perché seguo Thomas Leoncini da tempo, perché è uno scrittore, un psicologo, è stato il coautore dell'ultimo libro di Sittembauman quindi per me veramente è un onore ssere qui oggi e in più devo dire anche c'è un piccolo aspetto personale che svelo all'inizio in parte e poi come dire definitivamente nell'ultima domanda così creo un attimo di suspense tra l'inizio e alla fine di questa presentazione perché in questo libro che si intitola appunto la società liquida, una delle definizioni più diffuse nell'ultimo periodo per spiegare l'epoca che stiamo vivendo mi ha spiegato una cosa interessantissima su un mio figlio che riguarda i tatuaggi, ve la butto lì non ve la spiego del tutto ma giuro io ho un figlio di 15 anni e come capita a chi come me ha un figlio adolescente è sottoposto a determinate richieste un po' strane ecco in questo libro che si può pensare essere un libro anche molto alto perché ovviamente si occupa con accuratezza di tematiche complesse in realtà ci sono spiegazioni anche molto semplici della nostra vita quotidiana Thomas Leoncini appunto è psicologo, scrittore, giornalista, docente, in questo libro si cerca di spiegare edito per altro libro al sole 24 ore e che potete acquistare anche all'ingresso oltre che nelle libri e in dicola si cerca di spiegare in modo semplice ma accurato come dicevo prima che cosa significa società liquida e io in questa conversazione con Thomas Leoncini vorrei proprio partire da questo partiamo dalla definizione dal titolo del libro che cosa significa società liquida cco intanto grazie mille per l'invito e grazie a voi che siete qua presenti è un onore un piacere ssere a Trento non ci sono mai stato ed è una città che mi ha lasciato sconvolto a livello proprio inconscio dalla bellezza che ha e anche in questo museo insomma è qualcosa di meraviglioso quindi grazie intanto a tutti la società liquida diciamo che cos'è un po' proprio il tema del libro da dove sono partito perché questo tema è stato diciamo è di uso comune è di grande facilità utilizzarlo ma spesso va un po' in contrasto oppure non è non è così chiaro su quello che è la genesi di questo concetto quindi perché è nato in questo libro cerco di rintracciare un po' faccia un libro tributo a Zygmunt Bauman che è a tutti gli effetti il mio maestro e sono fiero onorato che sia così tra l'altro qui abbiamo in sala Riccardo Mazeo che saluto e ringrazio tantissimo di essere qua lui amico fraterno di Zygmunt è una persona che ha lavorato con lui è un grande studioso scrittore traduttore e grazie mille per essere qua e quindi la società è liquida intanto perché perché si può definire liquido come qualcosa di incerto come qualcosa che che in qualche modo ci porta la creazione di interminabili inizi che non troveranno mai per logica conseguenzialità la una conosce una un riferimento e quindi una fine che si può in qualche modo programmare cosa c'è di differenza tra quello che è l'incertezza in cui viviamo oggi e l'incertezza delle epoche passate che oggi l'incertezza è un fenomeno di tipo strutturale non è più un fenomeno di inciampo del non è più il quello che sennett e lo sociologo sennett definiva un inciampo un po della modernità ma è esattamente quello che noi sappiamo che ci aspetterà uscendo di casa quindi l'incertezza è in qualche modo entrata a livello inconscio a livello psichico nelle funzioni cognitive a tutti gli effetti dell'essere umano come non era mai successo nelle epoche precedenti questa incertezza chiaramente ci porta a una frammentarietà intanto soprattutto dell'identità della persona soprattutto dei giovani il libro con bauman appunto nati liquidi perché parlavamo di giovani parlavamo di come i giovani sia normale che si trovino in una società dalla quale non si sentono rappresentati perché di fatto la società aggrega una serie di gocce d'olio buttandole in acqua e facendo credere a tutti che l'olio possa diventare acqua e quindi mentre invece è molto lontana da creare una comunità questa società anzi spinge a un individualismo che è esasperato che però vede nel concetto di comunità l'unica speranza di rinascita però già un controsenso questo perché se noi pensiamo mi avete perso adesso sostituiamo ra meglio il partire avevo avuto colpa mia colpa mia la comunità c'è questa grande speranza di un ritorno alla comunità no e questo perché non abbiamo un po' perso se vogliamo il vero significato della parola comunità la comunità è qualcosa alla quale apparteniamo per nascita non possiamo uscire dalla comunità è qualcosa che per natura stessa è invisibile e dire sogno un futuro in una comunità è solo una scusante per proteggere l'io attraverso il noi e tendiamo in qualche modo a confondere la comunità con l'identità stessa del soggetto che quella invece si può costruire quindi per fare un appunto cercando di essere il più veloce possibile c'è questo questa incertezza è nutrita da tutti questi aspetti che inconsciamente noi cavalchiamo senza riconoscerli ed è questo il nostro problema di fondo motivo per cui poi ti do la parola motivo per cui io ci tengo tantissimo al fatto che bauman diventi fondamentale per esempio nell'università di psicologia perché essere consapevoli di questo fenomeno sociale ci porta avere un rapporto più coerente con il nostro inconscio e quindi con noi stessi mentre bauman viene più comunemente associato forse in questo ti riferivi alla sociologia intanto vi dico che ovviamente alla fine ci saranno ci sarà la possibilità di prendere qualche domanda dal pubblico anche se dobbiamo essere appunto puntuali perché ci sono molte presentazioni in questa società che ha fatto dell'incertezza un elemento strutturale quindi il concetto di benessere perché poi noi alla fine vogliamo stare bene a che cosa si associa sclusivamente all'utile immediato cioè il benessere oggi esclusivamente inteso come quel momento in cui sono felice non più in una prospettiva lineare almeno a livello inconscio sto parlando non più in una prospettiva lineare che porta la nascita consapevole di uno stato emotivo e poi la successiva realizzazione di questo è tutto in funzione del momento anziché del tempo nel quale nel momento nel quale viviamo quindi è tutto esclusivamente frammentato e voi capite che insomma appunto parlava di ragazzi io in questo ne vedo tanti e ho la fortuna di poterci lavorare e devo dire che è un fenomeno assolutamente normale per un ragazzo vivere nella totale incertezza di quello che è oggi e di quello che sarà perché una società che spinge al godimento e non al desiderio molto spesso noi ci illudiamo di vivere in una società del desiderio ma non viviamo assolutamente in una società del desiderio noi viviamo in una società del godimento nella società dove l'utile immediato è solo ciò che spinge deve spingere anche i profitti bancari i profitti del mercato insomma sono tutti costruiti su questo e il desiderio invece è qualcosa che si consuma soprattutto nell'immaginazione noi pensiamo a Dante per sempio che è nostro padre fondatore della letteratura è tutto lui ha vissuto tutta la vita con un solo desiderio Beatrice non ha mai realizzato il suo desiderio ha scritto la divina commedia se Dante avesse potuto vedere Beatrice su facebook quindi avrebbe visto tutti i difetti di Beatrice avrebbe visto al mare esattamente con che tipo di bikini va e quindi come insomma avrebbe consumato di fatto a livello immaginifico quindi a livello inconscio già la relazione con Beatrice e forse la divina commedia non ci sarebbe arrivata cioè questo è un aspetto fondamentale secondo me nel libro a un certo punto abbiamo deciso di darci del tu quindi possiamo usarlo anche in pubblico scrivi che noi non oggi non vogliamo essere felici vogliamo diventare felici che differenza c'è è il potenziale noi viviamo esclusivamente nel potenziale di ciò che saremo anche la bellezza stessa è sempre ipotecata è sempre possibile ipotecare attraverso la chirurgia plastica attraverso il futuro cioè io posso anche decidere di essere giovane fra dieci anni sostanzialmente quindi è diventato un potenziale la bellezza esteriore eccetera posso decidere di ingannare il tempo attraverso una qualcosa che in qualche modo mi faccia sentire più attraente in primis verso me stesso che poi è quello che conta cioè non è che chi si rifà lo fa perché vuole essere apprezzato dagli altri vuole guardarsi allo specchio e poi conseguentemente gli fa piacere se anche gli altri apprezzano questo perché anche questo è un errore comune della dell'essere facile nel criticare anche persone che fanno operazioni chirurgiche particolarmente invasive c'è tutta una struttura psichica che sorregge questo quindi insomma questo è un po il anche in questo c'è la necessità del consumo immediato perché ciò che non si può consumare oggi è sinonimo di scarto di totale inutilità di totale incapacità e soprattutto di invisibilità che poi la grande paura dei giovani di oggi ma di anche di molti adulti è l'invisibilità ciò che non è visibile ciò che gli altri non possono vedere dimostra che non valgo niente dimostra che non che non sono ai passi con la società non posso rappresentare la modernità che poi altro non è la modernità che non riuscire a stare mai fermi non riuscire a fermarsi in una parola così antica ma così sottovalutata a meditare su se stessi fenomeno introspettivo è qualcosa che fa paura come non ha mai fatto nella storia tutto quello che vediamo in questo museo diocesano nasce dalla dall'introspezione degli autori quindi da un contatto dell'autore con il proprio inconscio e anche un contatto pacifico e anche di grande lotta e di guerra interiore ora tutto questo è anestetizzato dall'eccesso da tutto l'eccesso che ci portiamo continuamente eccetera e per cui quando si dice ma questo ragazzo io come psicologo mi viene sempre consigliato di dire quando insomma soprattutto da persone che mi hanno portato a questa disciplina mi raccomando valuta sempre che cosa questa persona che cosa questo ragazzo no e io dicevo ma cosa significa che cosa questo ragazzo questo ragazzo che è significa confrontarsi con gli psichiatri che hanno scritto il dsm 5 quindi manuale diagnostico statistico e disturbi mentali e verificare attraverso le loro nozioni quali caratteristiche ha questo ragazzo quindi quale sintomo quale sintomo ha questo ragazzo e quindi sembrerebbe che cos'è e chi è questo ragazzo allora qui c'è un errore secondo me straordinario perché quando è stato fatto il dsm non si teneva conto delle grandi trasformazioni degli ultimi trent'anni dove il ragazzo di fatto inserito in un contesto tra virgolette malato non può che essere portatore della malattia perfettamente normale tutti i ragazzi se noi le analizziamo con gli sm sono nevrotici malati psichici e questo è assurdo è una cosa totalmente fuori luogo ed è ancora qui che ritorna l'importanza di bauman nelle università di psicologia di di letteratura di tutte questi fenomeni qua perché noi assomigliamo molto di più alla società in cui viviamo che ai nostri genitori se ci pensiamo bene è questo il passaggio fondamentale perché la società in cui viviamo è la società che vediamo tutti i giorni in tv sui social non sono i nostri amici non sono i nostri i nostri vicini di casa come era negli anni 70 60 ma sono quelli che vivono un altro capo del mondo che però sono globalizzati e ci raccontano come dovremmo vivere sostanzialmente e quindi tutti questi aspetti non possono essere sottrati da un'analisi empirica psicologica scientifica della materia in questo appunto penso all'importanza straordinaria di bauman nella tua descrizione di questo perenne diciamo di venire mentre leggevo il libro mi veniva come in mente sempre l'idea di fare cioè l'elogio dello stare che è una delle cose più difficili però appunto se tutta la società è così il singolo individuo come trova gli antidoti per stare in qualcosa chiaramente io parto sempre dal concetto di autoanalisi io non inviterai mai nessuno a andare da uno psicologo o a perché non lo ritengo tutti portatori di qualcosa già dentro che va risvegliato cioè bisogna capire ripartire all'alfabeto dell'inconscio tema in cui credo tantissimo che è servito anche a me in maniera importante ho verificato sul campo quanto l'autoanalisi sia fondamentale e solo conoscendo e diventando se stessi si possono attivare quel coraggio quella tenacia quella speranza di vivere sempre fortemente per il proprio obiettivo che poi quello che in psicoanalisi e in psicologia analitica junga chiama processo di individuazione che non esiste senza la presa di coscienza di un dell'inconscio della persona ma guarda caso questa società ci sta portando anche a livello psicologico verso un tipo di psicologia che analizza molto di più il sintomo rispetto al mondo interiore della persona cioè quando arriva una persona per esempio da un dal punto in analisi spesso si fanno test iniziali oppure gli si chiede che cosa hai spiegami che cosa hai in modo che in 45 50 minuti si abbia un'idea di che cosa questa persona invece secondo un altro tipo di visione chiaramente per arrivare all'inconscio bisogna chiedere che cosa sei perché secondo te sei qua da me e tutto un insieme di cose che riportano il soggetto a guardarlo negli occhi cioè avere un confronto non col sintomo che è una piccolissima parte della persona e questo è un altro aspetto che secondo me è un fondamentale per attivare anche nella persona che abbiamo davanti quel processo che è già dentro di noi cioè lo psicologo non inventa nulla lo psicologo se è bravo è strumento esclusivo per aiutare la persona a risvegliare ciò che già ha cioè è come un'opera d'arte io rimango colpito da un'opera d'arte perché dentro un'opera d'arte vedo qualcosa che già conosco sostanzialmente nei dettagli non la conoscerò mai ma ci sono dei simboli che già conosco e io li rinterpreto quindi è lo strumento ogni persona può essere uno strumento di un'altra non necessariamente lo psicologo quindi il primo passo per riconquistare la capacità dello stare nelle cose l'autocrescenza assolutamente e diciamo il secondo è quello della relazione con gli altri è in un mondo in una società liquida in un mondo di divenire strutturale le relazioni con gli altri quindi sono un caos totale e basta contare che noi su facebook per un giovane per esempio abbiamo 5.000 amici 5.000 amici su facebook 1 milione di follower su tiktok automaticamente a livello lessicale significa per una persona per esempio giovane 5.000 persone su cui contare e contare avere 5.000 persone su cui contare vuol dire essere delusi 4.999 volte al giorno sostanzialmente automaticamente essere delusi 4.999 volte al giorno significa non avere fiducia nella parola amicizia questo è il concetto di base e su cui il marketing di facebook è stato geniale cioè facebook ha inaugurato questo termine diciamo che ti coccola come dire io ho 5.000 amici quindi io ho 5.000 persone che mi amano che è stato quello che ha permesso l'interesse nelle persone di entrata in un determinato network che non va mai confuso con la comunità perché mai un social network sarà una comunità perché noi spegniamo il computer e il social network non c'è più la comunità invece è qualcosa che proprio vive in te come respiro cioè se non è quello non è comunità nel libro racconti una cosa che appunto tu prima dicevi un'opera d'arte ti fa venire in mente qualcosa che tu già più o meno conoscevi sapevi sei riuscito nel libro farmi venire in mente una cosa che pensavo senza sapere di pensare sul tema dell'inconscio cos'è l'inconscio è quello a cui non pensi ma c'è e riesce costantemente mi hai fatto uscire sul tema del litigio cioè nel senso che effettivamente i genitori un tempo litigavano adesso i genitori non possono non si come è che funziona non si devono mostrare litigare non possono litigare non litigano più no per dire questo devo fare una parentesi breve ve lo prometto su quello che è successo ieri ieri sera arrivo a trento e vedo l'università di sociologia che stava manifestando prima di vedere tutto il resto sono andato subito lì perché volevo capire perché volevo capire una cosa fondamentale il motivo per cui non si manifesta molto in italia sono fortemente convinto di questo ma non solo in italia parliamo di italia nella società globalizzata parliamo di tutto l'occidente non si manifesta più perché per avere un conflitto bisogna credere nella società e quindi automaticamente è più un retaggio degli anni 80 90 se vogliamo primi anni 2000 vedere nella città meravigliosa in cui arrivo per prima cosa la università di sociologia che manifesta mi ha creato un interesse spasmodico tant'è che rischiando di essere mandato via in un modo perché non mi ero accorto che avevo questo chiaramente e vedevo che tutti mi guardavano malissimo e entro e dico mi fa no non si può entrare guardi e ho chiesto però quali sono le spiegazioni per cui che ero un amico che volevo semplicemente capire questo purtroppo la cosa che mi ha deluso fortemente è che mi hanno detto che non potevano rispondere perché stavano facendo un'assemblea e io ho chiesto cosa state discutendo in questa assemblea posso saperlo mi interessa vero giuro mi interessa perché mi interessa veramente e loro mi hanno detto stiamo discutendo se continuare o no questa manifestazione e ieri era il primo giorno che la facevano questo cosa significa che c'è una base ma non c'è la fiducia in ogni caso anche se avessero delle idee buone anche se una persona sa che insieme non ci può essere perché chi ti guarda ti guarda come guarda lo smartphone cioè come guarda tiktok quando cambia le immagini quell'interesse vero cui credevi forse non c'è più e qui arriva la coppia e ti ringrazio per per l'assist la coppia che dura è una coppia che litiga continuamente perché se no se smette di litigare l'opposto dell'amore non è l'odio come ci fanno credere è l'indifferenza l'odio è sintomo di amore che ci piaccia o no a livello inconscio e simbolico se odiamo una persona odiamo quella parte della persona che rifiutiamo di proiettare cioè quella parte di persona che abbiamo dentro e che però non accettiamo quindi siamo già fregati se odiamo una persona l'indifferenza invece non ti porta no al conflitto certamente ed è l'opposto di fatto del concetto di amore quindi quando si parla di coppia nella società liquida quando anche si dice ma le coppie oggi sono più deboli secondo me no perché riuscire a resistere 15 anni 10 20 in una società attuale mantenendoli litigio che è fondamentale perché vuol dire che c'è ancora fiducia e queste sono coppie incrollabili che hanno resistito a tutte le tutti i sintomi di come dire del mondo sociale al al cercare di godere di qualcos'altro e questo è un aspetto secondo me positivo lo dico senza paura positivo della società liquida non è tutto un mostro la società liquida per natura in sé non è che può essere buona attiva tutto e sia buono che cattivo questo è un passo è un passaggio fondamentale secondo me nel capitolo il capitolo delle relazioni si si apre con una citazione di vaumann appunto il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione ci l'ho sì questo è collegato alla la trasformazione di alcune parole che hanno subito nella società liquida la trasformazione proprio lessicale se io parlo di libertà e per me la libertà essendo una diciamo facendo parte facciamo finta che io stia una un rappresentante della società solida quindi approssimativamente quindi insomma non sarei più però un centinaio di anni fa io direi che la libertà è possibilità di entrare in un posto ok se lo chiediamo inconsciamente invece a un attivo libero la libertà è possibilità di uscire quando voglio da qualsiasi luogo lo vediamo anche dalle dalle cioè da qualsiasi impegno definitivo compriamo una macchina ci danno sette anni di garanzia ci danno sette anni di garanzia è ovvio che c'è lo scherzetto dei tagliandi ogni venti minuti per mantenere la garanzia lasciamo perdere questo questo scherzetto però a livello inconscio i simboli sono importantissimi cioè io ti garantisco che se non sei soddisfatto ti rimborso io ti garantisco che se non sarò non ti non godrai abbastanza con mi puoi togliere e questo bauman diceva è lui che ha identificato nei social network la grande forza del social network proprio in questo nella possibilità comunque di farsi un'infinità di identità di nemmeno dichiarare chi si è e di in qualche modo poter uscire in qualsiasi momento senza dare spiegazioni a nessuno da questa cosa ma se per esempio già un concetto così antico come la libertà si può cambiare in così pochi anni voi capite che la comunicazione anche nelle coppie nelle relazioni per forza di cose va incontro a una trasformazione se l'amicizia diventa qualcosa che 4.999 persone mi deludono ogni giorno amicizia non può essere la stessa parola che usava dante per tornare a nel concetto dantesco di due amici tutta la vita e non ne ho altri quindi è qua che dobbiamo secondo me anche nei litigi non solo di coppia ma anche ristabilire l'importanza della parola proprio la singola parola e cercare di capire che cosa intende quella persona con quella parola che non è la stessa cosa che intendo io necessariamente questo prima non poteva succedere o perlomeno era molto più raro di ora che invece è così comune allora voglio lasciare gli ultimi 10 minuti le domande perché immagino che ce ne siano tante quindi ne abbiamo sette allora a un certo punto del libro si dice che la delusione dell'amicizia trasportata invece nell'amore che noi vogliamo solo essere amati esattamente e quindi siamo continuamente frustrati quindi non sappiamo più amare non sappiamo più amare perché non abbiamo non amiamo noi stessi cioè se io dico facciamo finta sempre se una persona se un vostro compagno vi dice sai io ti amo perché hai una bella macchina io ti amo perché hai un bel lavoro io ti amo perché sei bello e io ti amo perché lavi i piatti tutte le sere come vi sentite amati o non amati non amati ok se invece io vi dico una persona un partner vi dice sai sei veramente brutto però ti amo lo stesso non lavi i piatti però ti amo lo stesso sei disoccupato ma ti amo lo stesso come vi sentite cco questo è l'amore incondizionato tutti cerchiamo questo inutile girarci intorno noi cerchiamo questo ci sarebbero infinità di temi di cui parlare su questo ma non si può però noi cerchiamo questo fondamentalmente e invece una società che punta all'amore che mi dovete fare un corso su come la parte finale del microfono microfono troppo liquido quindi lo devi tenere su c'è qualcosa che non torna e tutte le volte mi cambio argomento mentale e poi devo ripartire scusatemi ma e quindi dicevo scusami essere amati essere amati incondizionatamente incondizionati vogliamo questo tutti vogliamo questo assolutamente e la società però ti spinge a un amore di tipo sclusivamente egocentrico invece non c'è solo l'io nella nostra psiche c'è anche l'inconscio che non fa parte dell'io fa parte di una totalità psichica e questo è un punto importantissimo e dobbiamo ritornare il più possibile alle origini di noi stessi fermarci fare introspezione per cercare di capire il vero significato delle parole di questo sono fortemente convinto e l'ho provato sulla mia pelle dico che funziona vorrei farti l'ultima domanda poi prendiamo qualche domanda volevo chiudere poi sul tatuaggio perché ho aperto il capitolo tatuaggio lo voglio chiudere alla fine è una domanda che non c'entra con il libro sei stato più o meno accostato spesso al mondo di papa francesco nel senso che ho letto recensioni dei tuoi lavori sulla stampa cattolica secondo te perché che cosa pensi della figura no è perché no lì nasce perché abbiamo scritto insieme dio e giovane che è il libro appunto del che è stato il viatico del sinodo mondiale dei giovani io ho sempre trovato e questo devo tutto a bauman che mi ha aperto appunto il mondo di papa francesco perché lui vedeva in papa francesco veramente la nuova comunicazione io pagherei non so quanto per poter rivedere zigmunt e chiederli oggi tante cose sinceramente ma non si può e quindi purtroppo bisogna farsi una ragione papa francesco era quando l'ho conosciuto nel 2017 era veramente interessato ma profondamente al lavoro di bauman profondamente voleva capire la società liquida e che cosa lui da papa poteva fare per far per capirla per capirla veramente io penso che già un papa che dica io vorrei capire cosa fare per capire la società liquida di oggi dove capisco che c'è qualcosa di diverso e penso che insomma dobbiamo tenercelo stretto e quindi una persona che sa mettersi in discussione una persona che che è andato contro tutti diciamo che puntualmente va contro tutti perché un po per volta alla fine si va contro tutti ma perché è veramente puro la sua purezza mi disarma ogni volta che mi è capitato anche di rivederlo di sentire ha una purezza una tenerezza io identifico in lui io quando nel libro gli ho chiesto ma qual è stata la la la tua più grande paura da bambino aveva una paura e lui mi ha detto si aveva una paura e abbiamo dovuto parlarne mezz'ora e dopo è venuta fuori avevo paura di non essere amato io penso che ecco questa autoanalisi cioè questo è al di là del ruolo che recupi che cioè lui ha una tale pace con se stesso e ce l'aveva anche a 40 anni per cui aveva in parte già capito il mondo capendo il mondo se l'è inserito dentro inserendosi dentro il mondo ha cominciato a amare se stesso e amare il mondo allo stesso tempo cioè questo è un passaggio che manca chi non riesce a fare questo questo ragionamento molto intimo e profondo con se stessi domande prego come di solito c'è sempre il ghiaccio da rompere nel tuo caso non ho fatto tempo a dire domande prego grazie mille di tutto sono uno studente qui dell'università ero dentro l'occupazione di ieri anche io come curioso confermo ogni sillaba che ha detto anche molto ma era molto peggio di quello che ha detto tu e no a parte che non era una critica nei loro confrutti io li ho amati veramente vedendo questa cosa io volevo partecipare poi ho visto che mi hanno detto di non venire è un'autocritica generazionale in questo senso anche se io magari sono diverso a loro e voglio dire che l'analisi che che lei ha fatto usa metodi intellettuali che sono della cultura del presente cioè riuscire a darci una descrizione fantastica in molti problemi del presente ora per risolverli per andare oltre per fare qualcosa di prescrittivo si possono usare metodi intellettuali del presente io posso usare la scienza la psicologia per superare il presente se sono basati sulla scienza la psicologia ok tu stai studiando hai detto cosa relazione internazionale ecco ritieniti già non studente studioso ritieniti già non aspettare il potenziale di quello che può succedere tutto già ora cerca di fare quello che vorresti fare da laureato perché sennò dopo non puoi farlo cioè questo intanto è già una base fregatene di tutto quello che ti dicono fregatene di chi ti dirà guarda non puoi ancora farlo ma chi ti credi di essere utilizza questo aspetto perché nella società liquida le cose vanno affrontate stimolando l'autocoscienza stimolando quello che tu vorresti essere detto questo penso che non esistano categorie a quello che dici cioè come lo faccio io come dico io queste cose potremmo dirle a tutti non più io non le dico perché sono scritto psicologo lì non mi interessa nulla neanche del fatto che ho fatto i libri con queste cose le dicevo ed ero convinto di questo anche molto prima quando insomma sembrava che non andasse tutto in questa direzione come parlavo spesso parlo anche delle scuole cioè non conta non è il professore che deve insegnare o spiegare come intervenire in questa società molto spesso dovrebbero essere gli studenti che per me non sono studenti ma sono studiosi devono rappresentare già quello che vorranno essere perché sennò vengono tagliati fuori rimangono delusi e questo è terribile però ci sono due caratteristiche fondamentali del quale non si può rinunciare l'autocoscienza e l'autoresponsabilità perché nell'individualismo nessuno verrà aiutarti dopo quindi autocoscienza e autoresponsabilità e cercare di essere ora ora già essere già quello che si vorrà essere domani sennò non si diventerà mai così non so se ho risposto sembra di sì altre domande si salve prima sempre tornando al discorso dell'occupazione il termine fondamentale la parola fondamentale che io ho recepito è stata fiducia quindi mancava fiducia però non ho capito bene mancava la fiducia verso la società verso il di fuori verso quello che si contestava perché non ci si crede più cioè la società che c'è adesso non ha neanche senso mettersi a protestare perché tanto da lì la risposta non arriverà o fiducia verso se stessi cioè i giovani che protestavano non credevano neanche più di tanto a quello cioè al fulcro della questione però rigiro la domanda ti rigiro se posso darti del tuo la domanda se si ha se non si ha fiducia nella società si può avere fiducia in se stessi e dipende come sei sì ma io la società io sono di un altro io sono di un'altra epoca rispetto ai giovani per cui probabilmente una volta c'era la voglia di protestare di andare in piazza non so la protestare per lo stipendio per i diritti dei lavoratori c'erano altre cose per lo stipendio perché si protestava per lo stipendio perché si immaginava che facendo la protesta lo stipendio aumentasse giusto certo ora non si non si può manifestare per questo perché si sa che chi dovrebbe darti l'aumento si fa una risata e questa è la base principale per cui si sa che insomma nella maggior parte dei casi se non ti tiri fuori tu dalla situazione in cui sei mescolare le teste non è più l'ideale comunitario è qui che manca cioè non è più è tutto un insieme di persone con tanti pensieri diversi simili ma molto diversi simili ma diversi un aspetto sì ok quindi ritorniamo all'individualismo assolutamente sì quindi la loro a sé cioè lo so il loro chiedersi continuiamo la manifestazione domani oppure no significa ci serve a qualcosa farla o ci fa essere stanchissimi incapaci di criticati perché comunque loro era veramente stanchi io ci sono ripassato ieri alle 11 di sera 10 e mezza erano lì dalle otto del mattino erano degli stracci non possono essere così stanchi persone così giovani se non c'è una stanchezza psicologica dietro la stanchezza psicologica è data dal fatto che veri che non serve a nulla quindi è la qui la che la fiducia è tradita e per cui conflitto non esiste più l'unico modo è spostarla sull'indifferenza e sulla speranza di costruire da soli quindi in autonomia col proprio computer eccetera un'alternativa al loro malessere e questo è la comunità della comunità e della invece del perseguire dello scambio diciamo della parola anche qui torniamo all'alfabeto la parola comunità per identità che sono due posti in realtà sono due parole che non possono essere accostate ma qui si parla addirittura di comunità di identità ma di che stiamo parlando comunità di identità è come dire siamo tanti tante comunità diverse un'ultima domanda prego hai parlato di autoanalisi volevo farti due rapide domande in merito e tempi cioè l'auto analisi in qualche cosa che si fa in età giovanile in età più avanzate eccetera e luogo cioè hai parlato anche di di comunità però io magari l'ho interpretata male dico la comunità è quella è il paese di 50 anni fa in una città puoi fare autoanalisi bellissima domanda intanto l'età non assolutamente no assolutamente non conta nulla ci sono persone che che ha 80 anni cominciano l'auto analisi ma l'auto analisi che cos'è per esempio la lettura è autoanalisi la lettura è fatta bene se io leggo un libro siamo un romanzo una favola per bambini leggiamo una favola una favola oggi il delfino di bambane partiamo da qua però leggiamolo per quello che è veramente non leggendo una pagina in 10 secondi stando magari su una pagina una ventina di minuti lo fa difficilissimo impossibile quasi impossibile se stiamo venti minuti su una pagina comincia l'auto analisi perché tutte parole ventano in sequenza dei sensi diversi dei significati diversi e ci si contrasta con quello che sia dentro quindi la lettura però voi capite appunto le librerie sono in crisi cioè ma ma non perché come fanno credere la gente se questi mostri non vogliono entrare in libreria ma perché è normale perché è esattamente tutto perfettamente in linea con questo e in una città ecco una città è un tema straordinario perché le città se noi allora molto spesso si vuole cambiare il mondo cambiare il mondo è impossibile c'è quella bellissima frase cambiare il mondo dentro di sé invece si può fare per farlo bisogna fare l'auto analisi in realtà l'unica cosa che potremmo fare con certezza è cambiare la città in cui viviamo per esempio questo si può fare in qualche ma non si può cambiare la città si può cambiare il rapporto inconscio che noi abbiamo con la città perché siamo individui quindi siamo singoli e non possiamo più contare sulla comunità ne vale la pena di fare questo forse sì forse no su questo non sono sarei bugiardo a dire sì ne vale la pena o no non ne vale la pena ciò che ne vale la pena è veramente trovare tutti quegli strumenti per arrivare in in in contatto con il sé più profondo e con ciò che siamo più profondo per sempio i giovani ascoltano molto la musica spesso si viene si critica anche questo aspetto che ascoltano la musica la musica soprattutto se si ascolta una canzone in particolare più volte ed è quella definita preferita e guardate che è un autoanalisi straordinaria questa cioè se noi abbiamo una canzone preferita e la ripetiamo e l'analizziamo per quello che è veramente ci sono significati all'interno che ci ci abitano sostanzialmente ci abitano proprio e ci aiutano a capirci davvero e quindi poi è più facile capire tutto il resto nell'ultimo minuto voglio ringraziarti e nel farlo spiego perché secondo me valetto questo libro è il tatuaggio è un minuto e io ho un figlio 15 anni che da tre anni vuole fare un tatuaggio è un incubo se prendo nove e se faccio questo e io sono contrarissimo ma proprio ma era la cosa che più odiavo poi ho letto il suo libro e ora sono meno contrario glielo spieghi tu perché ora sono meno contrario perché il tatuaggio in molti casi inconsciamente è una richiesta di identità impressa sul corpo cioè la persona trova qual è allora il corpo diventa sempre più qualcosa di sacro e di eterno rispetto a tutto il resto che cambia no su questo siamo d'accordo cioè mentre una volta al corpo sembrava e femero in quest'epoca invece il corpo è un come dire un monastero da accudire con tutte le caratteristiche ed è normale perché l'unica cosa che ci porteremo dietro fino fino alla fine avendo perso i riferimenti con l'eternità sull'esterno abbiamo quello il tatuaggio che cos'è è un dire con la sofferenza io sono sì perché comunque soffri facendo tatuaggio seppur poco ma soffri metto in me qualcosa che non potrò mai cancellare allora qui si dirà no ma si possono cancellare i tatuaggi no perché quando si fanno a livello inconscio sono per sempre i tatuaggi quindi con prendiamo il fatto psichico cioè la realtà psichica faccio il tatuaggio per non togliermelo mai è un dire ecco la mia identità sono forte fiero e ho qualcosa di me che cercherò di portare avanti nel tempo quindi tatuaggio contro ogni ipotesi è invece una presa di coscienza in molti casi di se stessi e dire questo sono io e da così non cambio cioè sono io io sono questo quindi ti ringrazio anche rocco ma glielo faccio a 18 anni grazie potete trovare il libro giù all'ingresso e il festival continuo grazie grazie a tutti se qualcuno vuole per caso una firma io sono più che contento perfetto io intanto se qualcuno ha una penna la voglio io la prima firma
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