Fragilità
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Fragilità
La “fragilità” è una condizione diffusa nella popolazione anziana in Europa. La cronicità di alcune patologie è spesso accompagnata da condizioni difficili anche da un punto di vista economico-sociale. Cosa può fare la prevenzione per ridurre il rischio di fragilità? E quali sistemi di Long Term Care sono più efficaci quando insorge?
c'è sempre posto epidemia medico del lavoro se almeno per tre minuti la gente che non ha fatto niente più realiste nel resa tutto qua devo spegnere ci ha fatto vedere che facciano tesi buongiorno si sente buongiorno benvenuti a tutti allora è un piacere personale oltre che un grande onore poter ripresentare la professoressa brugiavini che è docente di economia politica presso l'università ca foscari di venezia ha ricoperto ruoli di alta responsabilità in svariati ambiti a cominciare dalla sua università dove è stata prorettrice alla didattica direttrice della scuola regionale di dottorato direttrice litri ceo di in meglio della venice international university che un network di didattica avanzata a livello internazionale è attualmente ancora direttrice del collegio internazionale da foscari ma anche a livello di sistema universitario nel più ampio nazionale dove è stata coordinatrice per la sotto area economica del gruppo di esperti della valutazione delle scienze economiche e statistiche e attualmente anche membro del consiglio di amministrazione della nostra università di cui sono particolarmente felice è stata ha svolto ruoli anche presso istituzioni di ricerca internazionali come membro di comitati scientifici di vari istituti di ricerca ea livello nel settore dell'editoria essendo membro del comitato territoriale della società di edizioni il mulino è anche consigliere indipendente nel cda del gruppo editoriale l'espresso ecco la sua attività di ricerca è molto ricca e ha dato luogo svariata pubblicazione livello internazionale ciò che come ambiti si è occupata principalmente di analisi teoriche empiriche relative alle scelte di consumo risparmio offerta di lavoro di individui e famiglie gli effetti di riforme in particolare ha analizzato gli effetti delle riforme pensionistiche sulle decisioni di risparmio del famiglie le scelte di pensionamento in quanto tale e alcuni aspetti assicurativi delle diverse soluzioni pensionistiche negli ultimi 10 15 anni si è occupata più approfonditamente del nesso tra condizioni di salute e scelte comportamenti economici principalmente livello europeo ma non solo questo filone di ricerca è stato sviluppato anche partecipanti anche grazie alla partecipazione a svariati progetti internazionali il primo su questo tema credo sia stato nel 2001 2006 un progetto coordinato dall'istituto di ricerca rand americano che molte ma aveva proprio l'invecchiamento e successivamente vari progetti a livello europeo in particolare sullo sviluppo di una indagine longitudinale su un saluto in salute invecchiamento e pensionamento a livello europeo un'indagine armonizzata presente che attualmente viene svolto in 27 paesi europei di israele l'acronimo creeps indagine share e vedremo brevissimamente alcuni dati con la professione del suo abuso gerini e poi nella seconda relazione del professor weber verranno presentati più ampiamente allora oggi la professoressa ci introdurrà la parola fragilità innanzitutto sarà interessante capire che cosa si intende per fragilità e perché è importante da fare attenzione a questa dimensione che conseguenze a questa dimensione sia a livello di disuguaglianza ma soprattutto che implicazioni può avere per le nostre scelte individuali e per le scelte collettive soprattutto quali strumenti quali scelte possiamo adottare per riconoscere e far fronte a questo problema lascio quindi la parola alla professoressa poi verso la fine ci sarà lo spazio per alcune domande grazie gabriella io ringrazio tutti per questo invito gli organizzatori e tutto lo staff del festival che come al solito è meraviglioso e questo ci dà l'occasione per raccontare questo lavoro di ricerca che come ha detto gabriella va avanti ormai da 15 anni e forse di più che è un gruppo di lavoro tra l'università ca foscari venezia all'università di padova e durante questo festival avrete diverse e diverse diciamo presentazioni episodio in cui potrete apprezzare questo i risultati di questo lavoro e fatemi dire due parole sul sul colore il colore arancione che non è solo il colore del festival ma anche il colore dell'indagine share e quindi è una bella coincidenza che vedrete tutto arancione sempre durante tutte le slide ieri abbiamo sentito questa bellissima presentazione di sam michael marmot che ci ha illustrato le l'importanza socio e quando la relazione tra l'aspetto socio economico è l'aspetto più strettamente di salute e come questi due non sono separabili e le relazioni fra i due sono fortissime e molta della disuguaglianza di salute può essere spiegata da aspetti socio economici ecco in questa relazione io mi concentrerò su un aspetto che è quello della fragilità e cercherò prima di tutto di illustrare il tema e poi di vedere alcuni risultati che si possono ottenere utilizzando appunto i dati scegliere di cui voi vedrete poi gli aspetti più dettagliati nella seconda relazione ecco la noi ci concentriamo in questa presentazione io mi concentro sulla popolazione anziana perché dove la fragilità si manifesta in maniera rilevante nell'età più avanzate e non è solo una domanda di natura medica che noi ci poniamo qui ma è anche una domanda legata alla non autosufficienza perché la fragilità è la porta per e in molti casi la porta per la non autosufficienza che come potete immaginare è la prossima sfida delle delle società sviluppate come anche l'italia è quello che noi vogliamo fare di individuare i punti focali nel ciclo di vita in cui si può intervenire in cui è utile intervenire è però per individuare questi punti focali dobbiamo capire come gli aspetti diciamo di salute si sviluppano nel ciclo di vita ovviamente ci sono due momenti rilevanti uno è quello di samo ex ante quindi la prevenzione è uno è quello ex post se volete quindi mitigare le conseguenze delle delle implicazioni della fragilità dunque la legge la longevità è in aumento questo è un tema di cui si è parlato anche ieri e qualcuno di voi avrà visto questo numero del time che annunciava che i bambini nati nel 2000 e oltre vivranno forse fino a 140 anni questa è una buona notizia in generale cioè vivere più a lungo è un risultato un risultato delle società più evolute e effettivamente anche in italia la speranza di vita alla nascita è qui avete diciamo i dati effettivi dal dalle rilevazioni istat sulla speranza di vita alla nascita vedete la dinamica a partire dal 1985 al 2016 sono stati sono stati pubblicati po poco tempo fa i dati per gli ultimi anni le donne come vedete sono la riga arancione ben noto che le donne hanno la sopravvivenza maggiore rispetto agli uomini è un tema di ricerca molto rilevante questo in tutti i paesi questo è vero tranne negli stati uniti come ha detto come ha rilevato ieri anche michael marmot ma la cosa interessante è che cosa succede negli ultimi anni e le proiezioni sempre dell'istat per il futuro allora guardate quello che succede per gli uomini e guardate quello che succede per le donne queste sono le proiezioni e di longevità fino al 2065 quindi quello che il times prevedeva diciamo a livello globale in italia è anche verificata allora questa accresciuta longevità ha un impatto sulla struttura della popolazione che è molto rilevante per tutta una serie di questioni legate al welfare queste sono quelle che i demografi chiamano le piramide delle età una è quella del 1982 e l'altra è quella del 2016 allora nel 1982 sembra effettivamente un po una piramide vedete una base abbastanza ampia e quelli sono i bambini i giovani e una punta piuttosto ristretta e quelli sono gli anziani già nel 2016 vedete che non è più un una piramide ma una specie di anfora e quelle corti che sono molto presenti in questa piramide sono le corti dei baby boomers quelli che sono nati dopo la guerra e vedete che questi inesorabilmente stanno andando verso la punta della piramide quindi avremo quella che demografi chiamano una piramide rovesciata cioè tanti anziani e pochi giovani questo impatto sulla popolazione diciamo a un altro aspetto diciamo non solo nella composizione quindi giovani anziani adulti anziani ma anche nel fatto che avremmo molti di età 65 più o anche 80 più all'ora questa è una graduatoria diciamo a livello globale del luisi di e la prima non so se è riuscito a vedere ma il primo paese il giappone poi la germania e corea italia questi sono i paesi in cui ci sarà maggiore presenza di individui 65 e oltre ma è molto rilevante per noi anche 80 e oltre di età 80 e oltre ecco quindi la speranza di vita penso di avervi convinto ma lo sapete già cresce e quello che è per rilevante per noi però non è tanto la reale della speranza di vita alla nascita perché quello diciamo riguarderà le generazioni molto in là ma la speranza di vita a 65 anni quindi condizionale al fatto che noi siamo arrivati a 65 anni quanto ci aspetta da vivere e di nuovo vedete che le donne in tutti i paesi hanno una speranza di vita elevata è accresciuta perché il dato 2009 è quello grigio rispetto al dato a 2005 e ma anche per gli uomini vedete c'è stato un salto in avanti notevole nella speranza di vita l'italia come sapete diciamo come vi ho credo di avervi convinto qui avete le donne hanno più di vent'anni a 65 anni da aspettarsi in avanti diciamo da vivere ancora e gli uomini stanno raggiungendo quindi stiamo arrivando a una popolazione che ha sia uomini che donne molto longevi ora il tema successivo però è questa longevità si accompagna a uno stato di salute che diciamo protegge gli individui anche nell'età più anziane e nel tempo l'organizzazione mondiale della sanità è andata cambiando la definizione di stato di salute per gli anziani e invecchiamento e l'ultima definizione è questa che vedete c'è un invecchiamento in buona salute vuol dire andare oltre l'assenza di malattie e quindi non è solo non essere malati ma qualcosa in piu di non essere malati e in particolare nel 2016 si è parlato di un processo di sviluppo e conservazione delle abilità funzionali cioè della capacità di essere autonomi sostanzialmente è l'altro elemento importante che sta emergendo dai nostri studi e che l'invecchiamento è un processo inizia all'età 1 all'età 0 e cresce durante il tempo fino alle età più anziane quindi questa importante dal punto di vista delle politiche pubbliche o anche nei momenti di intervento perché non si può intervenire quando si è già molto in avanti bisogna intervenire prima se è un processo che si sviluppa nel tempo che cos'è la fragilità è una condizione che causa la maggiore esposizione a malattie e un cattivo stato di salute e questo perché si è più vulnerabile e quindi tutta una serie di capacità e di funzionalità sono soggette a un deterioramento a un rischio maggiore questo e non solo uno dei temi molto rilevanti per le persone fragili e quella della morbilità multipla cioè la presenza di più condizioni sfavorevoli nello stesso tempo per farvi un esempio qui avete un diciamo una malattia un evento negativo che abbastanza comune ad esempio un'infezione nelle vie euri alle vie urinarie che in una persona non fragile e vedete un episodio breve e che da cui si ci si risolleva o si ritorna alla normalità rapidamente in una persona fragile diventano episodio molto rilevante e che dura per molto tempo quindi questo è il rischio a cui ci si espone quando si è in una situazione di fragilità ora va detto per correttezza che non tutti l'invecchiamento non è necessariamente fragilità quindi non tutti gli anziani sono fragili e quindi non si può dire che l'età è il segnale della fragilità e quindi questa diciamo associazione diretta non ci aiuta molto perché noi dobbiamo capire quando si innesca questo elemento di fragilità e neanche si può dire che se uno è malato e anche fragile quindi non c'è un'associazione 1 a 1 con delle evidenze così dirette oppure non basta contare i sintomi non basta dire questo a questo problema problema 1 il problema 2 il problema 3 bisogna vedere se questi sintomi hanno delle implicazioni e quindi come vedete un tema complesso perché bisogna mettere assieme più aspetti della funzionalità e dell'autonomia uno degli elementi a cui si guarda in questa letteratura e la sarcopenia perdita di massa muscolare e forza che va misurata in varie modi e poi riduzione della densità minerale ossea questi sono due indicatori molto utilizzati nella letteratura però voi capite anche che se si fa uno studio della popolazione a livello molto ampio non è che possiamo andare a misurare la densità minerale ossea di tutta la popolazione anziana quindi dobbiamo avere indicatori più immediate che siano immediatamente rilevabili e se tornando indietro da questi due indicatori una delle domande che ci si pone da dove vengono queste carenze diciamo condizioni pregresse stili di vita sono molto importanti e questo sempre nel in questa ottica di ciclo di vita o di andamenti pungolati se come nel tempo si cumulano queste queste condizioni quali sono i sintomi della fragilità difficoltà nel compiere le attività di vita quotidiana e perdita di forza fisica affaticamento quindi se un anziano va dal medico per intenderci che cosa dovrebbe guardare questo medico per rendersi conto se l'anziano è fragile questi sono i sintomi che vedete che dovrebbe rilevare non apro un capitolo qui su come funziona questa questa valutazione da parte dei medici di base sulle la presenza di queste condizioni perché è un capitolo molto ampio e non è il tema di oggi comunque la cosa che invece volevo sottolineare l'elemento importante a mio avviso è la minore cosiddetta riserva dorgan cioè il fatto che c'è un capitale che è stato accumulato nel tempo come vi mostrerò va a breve e questo capitale di salute si deteriora ci si può fare qualcosa non necessariamente si deteriora in maniera automatica ma la fragilità si associa a una significativa caduta di questa riserva d'organo cioè di questo capitale di salute e in questo caso si innesca un circolo vizioso perché la persona fragile non è in grado di muoversi bene se non si muove bene perde massa muscolare e così via non sto a raccontarvi tutti i cicli viziosi che si innescano in questo in questo caso ecco la uno delle conseguenze per noi estremamente rilevanti è eventualmente la non in ultima analisi la non autosufficienza e questa è chiaramente quello che più ci preoccupa da un punto di vista di delle politiche le conseguenze sono ben note una più bassa qualità della vita maggiore tasso di mortalità un maggiore tasso di mobilità cioè a essere più soggetto alle malattie e come abbiamo visto possono anche durare più a lungo e una maggiore probabilità di essere ricoverato in ospedale o in residenze sanitarie assistenziali tutte queste conseguenze voglio sottolineare non sono solo dell'individuo ma sono anche della famiglia e questo è un tema di nuovo di cui oggi non avrò modo di occuparmi ma è un tema molto rilevante c'è le famiglie di persone fragili che poi diventano non autosufficienti sono ovviamente soggette a una pressione molto elevata specialmente le figlie e la figura femminile nella famiglia è tipicamente che è quella più soggetta diciamo alla deputata alla cura degli anziani ecco io trovo questo questo grafico esplicativo di quella che è la situazione c'è un ente una capacità intrinseca che è legata all'invecchiamento biologico e questa diciamo è decrescente con l'età e inesorabilmente decrescente con l'età ma c'è una abilità funzionale che può rimanere anche piuttosto elevata anche nell'età più anziane quindi l'importante per la politica economica è quello di poter mantenere o per le politiche sociali è quello di poter mantenere questa funzione abilità funzionale questo è un grafico che viene dalla letteratura medica e che mostra due cose a mio avviso mostra una fase iniziale dove più elevata e e stabile è la capacità intrinseca e più siamo come dire in buona e una buona situazione e poi qual è la parte declinante cioè se si riesce a mantenere questa abilità funzionale elevata le misure della fragilità sono molto importanti e una misura che appare sempre in tutti gli indicatori e sono le activities of daily living a dl che misurano appunto alla capacità della persona di lavarsi vestirsi usare i servizi igienici eccetera quindi una batteria di indicatori che permette di mantenere una certa autonomia se ora tipicamente queste però non vengono a mancare tutte assieme ed è questo se volete il problema grosso della misura della fragilità perché si parla di un modello pediatrico al contrario cioè i bambini prima di tutto imparano a mangiare per ultimo imparano a lavarsi vestirsi nella fragilità e nell'anziano tipicamente nei casi di fragilità nell'anziano si perdono in ordine inverso quindi per primo non ci si lava più non ci si veste più autonomamente poi gradualmente si va verso l'incapacità di nutrirsi ci sono poi altre altre valutazioni che non sto raccontarvi per non entrare nel dettaglio e ora è la letteratura medica individuato quindi le diverse dimensioni che sono rilevanti nella misura della fragilità sono la capacità funzionale di cui vi ho detto la capacità muscolo scheletrica le capacità aerobiche c'è la capacità di respirare neurologiche che sono molto importanti un capitolo su cui non mi soffermo perché un tema molto rilevante di cui si parlerà nella prossima relazione assieme alle capacità cognitive e l'altro tema importante in questa letteratura e come si aggregano queste dimensioni perché come vi dicevo prima non basta contarle non posso dire la persona all l'indicatore 1 l'indicatore 2 l'indicatore 3 e contro le limitazioni bisogna anche pesarle bisogna sapere quanto ciascuna di queste è rilevante nella vita delle persone e qui andiamo in una letteratura molto molto complessa e molto molto ampia alcuni indicatori come quello di friggere arrivano a 5 variabili altri come il robot al 92 variabili che prende quasi impraticabile la misura di fragilità e quindi normalmente ci si ci si ferma all indicatore di freud che semplicemente prende le dimensioni di cui vi ho detto e propone un modello di aggregazione cioè di peso delle varie dimensioni queste sono le dimensioni perdita di peso non intenzionale affaticamento ridotta attività fisica lenta velocità del cammino ridotta forza muscolare e queste sono indicatori che noi possiamo misurare anche su una popolazione molto ampia perché questo è un po il tema cioè non non possiamo permetterci né da un punto di vista economico né da un punto di vista proprio fisico perché non riusciamo a raggiungere tutte le persone tutti gli anziani e sottoporli a queste misurazioni ma queste sono misurazione che sono praticabili quindi sulla base di queste definizioni e noi siamo anche in grado di utilizzare i dati di cui vi è stato già accennato e che verranno approfonditi più avanti e vedere ad esempio come la fragilità viene misurata dai nostri dati in vari paesi europei e anche in italia ovviamente è qui il ritorno al tema delle disuguaglianze perché noi vedremo importantissime disuguaglianze nella fragilità definita con questo criterio chiamiamolo così oggettivo e comunque che con criterio diciamo condiviso su cui tutti sono d'accordo che è un criterio corretto per misurare la fragilità questo ad esempio è un grafico che vi mostra i risultati dell'indice di fragilità come verrà poi spiegato meglio tra diversi paesi europei germania svezia olanda nella prima riga spagna italia francia nella seconda riga e qui si distinguono in non fragili in arancione i pre fragili in grigio e i fragili in nero e qui vedete un enorme variabilità tra paesi guardate l'italia quanti pre fragili e fragili a al crescere dell'età rispetto ad esempio nella svezia e ovviamente la domanda come è stata posta ieri da marmotte perché queste grosse differenze è dovuto a una struttura biologica fondamentalmente diversa o è dovuto al fatto che ci sono diverse politiche sociali o diverse coperture diciamo dei rischi ovviamente qui dietro ci sono tante variabili che noi non stiamo controllando correttamente per esempio può darsi che la composizione per età dell'italia sia molto diversa dalla composizione per età della svezia e così via però è comunque colpisce colpisce la differenza anche fra paesi che sono relativamente simili come potrebbe essere ad esempio la germania e l'olanda non popolazione che non sono così profondamente diverse ovviamente uno dei degli elementi determinanti di questa disuguaglianza è l'istruzione l'istruzione sappiamo che sempre emerge come una delle motivazioni importanti della disuguaglianza e qui come vedete per gli uomini la differenza e notevole tra coloro che hanno un'istruzione elevata vedete come il nero è molto molto piccolo rispetto a coloro che hanno invece una prestazione più bassa ora uno potrebbe vi ho detto non necessariamente tutti sono fragili non tutti gli anziani sono fragili però è il non necessariamente poi sono malati non è detto che la fragilità corrisponda un uno stato di malattia però c'è una forte correlazione ecco questi sono individui in cattiva salute e nei dati share non riusciamo a misurare la cattiva salute per esempio sappiamo le malattie croniche sappiamo tutta una serie di condizioni vedete che dove c'è una cattiva salute è più probabile che ci siano persone fragili e invece dove la salute è buona molto prevalente il caso dei non fragili quindi importante vedere subito il nesso tra fragilità e malattia l'ultimo elemento entra l'ultima parte della mia presentazione entra più nel tema delle policies è una delle politiche sociali è uno dei temi qui che ho accennato è quello della protezione per noi non autosufficienti che nella letteratura si chiama long term che ltc e questo quello che noi possiamo fare con i nostri dati e di incrociare le informazioni sulla possibilità di ottenere una protezione lontani che è quindi una protezione per i non autosufficienti e la definizione di fragilità e possiamo vedere se c'è corrispondenza tra una definizione chiamiamola così medica che noi riusciamo a rilevare è una definizione data dal sistema istituzionale dall'assetto istituzionale vedere come incrociano queste due definizioni allora avete due grafici e da un lato avete coloro che si qualificano per il lontano perché quindi secondo la definizione dei vari paesi di accesso alla lontano kerr si qualificano a ricevere questa prestazione e quelli che non si qualificano e vedete come quelli che si qualificano per il long tanker non a caso sono anche fragili o pre fragili quindi la relazione tra fragilità e non autosufficienza secondo la definizione di non autosufficienza dei vari paesi perché quella è la definizione che permette di ricevere la prestazione lontan che è molto molto elevata e quindi la fragilità è certamente una delle determinanti della non autosufficienza secondo le definizioni di ciascun paese e qui di nuovo vedete la frazione di individui in possesso dei requisiti per livello di fragilità e qui vedete che tutti quelli che sono fragili tutti quelli che si qualificano sostanzialmente sono certamente anche fragili quindi la correlazione tra queste due caratteristiche è altissima e quindi io torno su questo su questo grafico perché questo è quello che noi dobbiamo tenere in mente a mio avviso per spiegare le disuguaglianze e per intervenire se si può intervenire prima di tutto il tema è favorire la formazione mantenimento di questo capitale iniziale e secondo è quello di intervenire quando si è innestata la condizione di fragilità e diciamo di mantenimento o cura ex post e chiaramente noi abbiamo una serie di interazioni e importanti qui di cui io non ho tempo di parlarvi ma che sappiamo che l'invecchiamento è un processo dinamico la perdita di salute e fragilità è uno degli aspetti ma noi abbiamo reddito e ricchezza di cui abbiamo parlato molto ieri ma anche parenti amici l'esclusione sociale anche quella molto molto probabilmente probabilmente si associa a situazione di fragilità e su tutto questo entrato pesantemente i sistemi di welfare perché i sistemi di welfare modificano le situazioni individuali ecco quello che che vorrei ricordarvi appunto è che c'è una teoria economica che ci aiuta a spiegare tutto questo è ciò che pensa alla salute come un capitale e un capitale che può essere mantenuto con delle azioni positive ma che può essere anche distrutto e ridotto se ad esempio si hanno dei comportamenti scorretti quindi cattiva alimentazione fumo abuso di sostanze e esiste anche un collegamento con un prezzo ombra cioè quanto costa mantenere questo capitale in salute di salute ecco e c'è anche quindi un elemento di assicurazione questo è l'altro punto rilevante cioè se noi valutiamo questo come un rischio rischio che riusciamo a valutare perché possiamo dire quali sono le situazioni in cui si innesta un rischio di un evento di fragilità allora se c'è un rischio su questo rischio si può assicurare ma questo mercato della lontani kerr è un mercato molto molto particolare ancora più complesso del mercato delle pensioni per chi ha familiarità con questi temi cioè ci sono problemi in forma di asimmetrie informative che lo rendono molto che rendono molto complesso trovare diciamo un prezzo equo della assicurazione a livello individuale e quindi noi osserviamo così come osserviamo per le pensioni un intervento pubblico che favorisce la possibilità di assicurarsi come collettività e quindi ridistribuendo i rischi su un pool di su un bacino di persone molto più ampio e e quindi questo è un po il ciclo di cui noi dobbiamo tener conto questo capitale iniziale di salute e l'invecchiamento che può essere comunque in buona salute ma può essere anche un invecchiamento che porta la fragilità una ridotta autonomia e in alcuni casi anche un intervento di lontan kerr e rispetto a questo grafico noi come possiamo intervenire noi possiamo intervenire o come ho detto a livello di prevenzione e questo è un tema che richiederebbe un capitolo intero o al livello di cura ecco in europa come questa situazione sul di assicurazione pubblica per la lontana che abbiamo diversi molta molta diversità e questo va alla pari con la diversità che abbiamo visto nelle nella presenza di fragilità altrettanta variabilità noi troviamo nei sistemi di long tanker e qui volevo solo mostrarvi perché anche questo argomento verrà sviluppato più avanti dal collega rebba quindi non mi dilungo ma la spesa per prestazioni per anziani non autosufficienti e vedete molto variabile fra paesi quello che spende di più quella che spende di più e l'olanda e e noi siamo ben sotto la media quindi questo vuol dire che gli interventi sono molto vari anche la percentuale di coloro che beneficiano di questa prestazione varia molto tra paesi vedete l'italia ad esempio è fra i più bassi israele altissimo alla svizzera altissima e la composizione anche interessante tra diciamo una spesa a livello di istituzione e una spesa a livello di prestazioni a domicilio ma quello che volevo mostrarvi e questo volevo mostrarvi come come questa copertura in europa si differenzia allora ci sono programmi nazionali dove vedete come il regno unito la germania quindi dove c'è la macchia arancione quelli sono programmi a livello nazionale poi ci sono programmi di tipo regionale come in italia anzi addirittura ancora al livello più localizzato e poi ci sono casi in cui diciamo non sono del tutto coperti quindi questa è la mappa di sono di come si sviluppa il lontano che in europa e quello che lontan che alfa e di valutare se una persona si qualifica non si qualifica a ricevere la prestazione sulla base di scale di non autonomia che sono sostanzialmente molto simili alle scale di fragilità qui vedete che sono estremamente complesse queste queste misure di accesso alla prestazione molto diverse fra paesi e quindi quando è che uno immagina la disuguaglianza si deve chiedere se queste differenze così enorme nelle valutazioni della non autosufficienza non genere generino loro stesse del degrado di disuguaglianza anche in italia la situazione è molto complessa sostanzialmente diverse regioni si sono dotate del della prestazione di long time che e ciascuna di loro comunque segue delle procedure diverse ad esempio misurano le attività di vita quotidiana le a dl quasi tutte vedete però solo alcune per esempio guardano alle abilità cognitive alla memoria o altri fattori e in alcuni casi vediamo anche un'intensità molto diversa di misura di queste di queste limitazioni non solo la ponderazione che viene data a queste diverse limitazioni è diversa da paese a paese e anche in italia abbiamo delle diversità di ponderazione quindi questa diversa impostazione che cosa generano ecco allora io volevo mostrarvi per chiudere per lasciare un po di tempo basato sui dati scegliere di cui vi ho già stato detto noi abbiamo misurato queste dimensioni di accesso alla prestazione cioè noi possiamo vedere se i partecipanti al nostro dalla nostra indagine campionaria sono in grado di fare alcune attività se non sono in grado secondo i criteri applicati dai vari paesi noi possiamo dire o delle varie regioni se si qualificano o non si qualificano teoricamente quindi non se lo ricevono ma se teoricamente si qualifica questa è la situazione vedete che con con la regolamentazione esistente date le condizioni fisiche dei nostri intervistati questi sono i cosiddetti tassi grezzi di copertura cioè sono la possibilità di accedere alla prestazione secondo le regole vigenti in in ciascun paese e cosa vedete che la copertura più elevata è in spagna in francia in austria situazione intermedia l'italia con bolzano che l'informazione più vicino a che avevo a trento quindi l'italia con bolzano si pone in una situazione intermedia di copertura l'italia toscana vedete è l'ultima di questa di questa di questo grafico è quella che ha la copertura più bassa tra i casi rilevati cioè questo che cosa vuol dire che considerando la situazione della popolazione così come rileviamo nelle varie regioni o nei vari paesi e le regole vigenti questi sono le percentuali di copertura della assicurazione l'ont anche a repubblica ma questo è soggetto a un problema questo confronto il problema quale è che le popolazioni sono tra loro diverse quindi noi non sappiamo dire se effetto della regole o effetto della composizione della popolazione allora abbiamo fatto un esperimento e questo esperimento a tassi standardizzati cioè abbiamo detto prendiamo una popolazione europea cioè prendiamo tutto il nostro campione quindi annulliamo le differenze dovute alla composizione per età per sesso per per altre caratteristiche e applichiamo delle regole diciamo delle regole locali e allora vedete che l'italia toscana comunque arriva in fondo l'italia bolzano comunque si pone al centro e la francia passa in testa ma diciamo sono comunque livelli di copertura molto alti quindi quei risultati che abbiamo visto e non erano dovuti alla la composizione della popolazione ma erano dovuti alle regole e allora quindi questo è un po il messaggio della presentazione cioè le regole di accesso ad alcune prestazioni possano creare importanti disuguaglianze di salute perché quando c'è una popolazione fragile questa popolazione se non ha accesso alla prestazione come abbiamo visto a conseguenze di cattiva qualità della vita ospedalizzazione eccetera e ovviamente qui non mi occupo dei costi che tutto questo a per la società perché ospedalizzazione vuol dire un costo molto elevato in alcuni casi di nuovo qui abbiamo fatto un esperimento cioè abbiamo detto e se noi tutti li mettessimo col sistema austriaco che cosa succederebbe allora vedete l'italia come viene fuori lì al centro l'italia con le regole locali e quella chiara 6 per cento l'italia con le regole austriache e passa al 17 per cento noi con le regole austriache daremo ai nostri anziani fragili italiani una copertura molto molto più alta di quella corrente allora io mi fermo qua sono andata fuori fuori tempo alla grande però credo spero di avervi un po informati intanto sulla fragilità come si misura la fragilità perché rilevante considerando la probabilità di sopravvivenza che che abbiamo e quindi la crescita della popolazione anziana e spero di aver focalizzato l'attenzione su questi elementi la prevenzione che si opera in maniera complessa ma che è molto rilevante e la cura ex poste come questa cura ex post può generare importante disuguaglianze se le regole di accesso sono così diverse fra paesi o addirittura all'interno dello stesso paese come nel caso italiano grazie la gara abbiamo cinque minuti se qualcuno ha delle domande da fare avevamo visto la prima volta che la prospettiva di vita nel 2016 è calata per cui a me non mi convince che nuovamente la curva di risalita dovrebbe praticamente aumentare le prospettive di vita non mi convince questo stato di cose grazie se lo ha parlato all'inizio conferenza di aumento di speranza di vita volevo sapere a livello del sistema pensionistico di sostenibile nel lungo per il sistema pensionistico quali sarebbero gli effetti di questo aumento e ai vari modi per farne fronte grazie che effetto può avere su queste stime di andamento della speranza di vita il fatto che in effetti le nuove generazioni che stanno entrando arrivano da condizioni di vita molto più favorevoli per le precedenti per cui proiettare semplicemente nel futuro all'attuale situazione potrebbe portarci ad essere delle cassandre che presto verranno smentite è un altro esempio ad esempio l'eccesso di mortalità del 2015 che in effetti era solo un artefatto dall'epidemia di influenza le e della l'ondata di calore ma non aveva niente a che fare con comunque generalmente la speranza di vita una seconda domanda e metodologica e in che misura e confronti geografici di share sono viziati dal fatto che la quota di istituzionalizzati cambia molto tra i paesi per cui siccome share intervista persone che stanno a casa in famiglia e probabile che nel sud dove si istituzionalizza molto di meno noi siamo molto più fragili del nord dove invece gli istituzionalizzati sono più frequenti e quindi degli intervistati sono meno fragili potrebbero essere meno fragili per queste ragioni grazie e grazie tutte scuse chi è vivo e la domanda è conoscere il tasso di incidenza della disabilità all'interno delle persone della del tasto di fragilità vi ringrazio della domanda e tutte molto interessanti allora sulla prospettiva di vita sono stime e sono soggette a tutte come dire tutte la variabilità che che queste portano ieri per esempio abbiamo visto che la mortalità in alcuni paesi come negli stati uniti è fortemente determinata da cause fra virgolette esogene come possa essere l'uso di alcol non strettamente biologica e quindi è possibile che fra qualche anno queste queste proiezioni vengano smentite sono proiezioni fatte dall'istat non da noi e quindi io ve lo presento come diciamo come sono state come sono però è vero che la stimare la longevità è una delle difficoltà maggiori che noi abbiamo perché basta una piccola innovazione medica che fa saltare le stime completamente ci sono state grosse innovazioni sulle malattie di tipo cardiovascolare che hanno portato degli aumenti di longevità enormi magari fra un anno avremo un'altra di queste grosse innovazioni che ci farà saltare di nuovo le le proiezioni mi collego quindi alla domanda di giuseppe costa che è stata fatta alla fine come i dati share sono utilizzabili allo scopo non tanto di predire la probabilità di sopravvivenza ma di capire come le diverse persone sono in uno stato di fragilità o meno considerando la natura del campione è vero che la popolazione iniziale di share non si consideri dagli istituzionalizzati però li segue nelle istituzione nel momento in cui entrano nelle case di riposo o nelle resi quindi diciamo stiamo andando un po a coprire anche quella parte però è vero che differenze dovute a questa diversa condizione possono in qualche modo inficiare i dati devo dire che ora però il campione a livello dei singoli paesi è molto grande e quindi con tutte le cautele del caso credo che abbiamo dei campioni che anche a livello dei singoli paesi sono abbastanza rappresentativi dunque le nuove generazioni sempre alla domanda di giuseppe costa ecco qui le nuove generazioni effettivamente sono una bella sfida perché partono forse da un capitale di salute più elevato rispetto alle precedenti ma con dei fattori di rischio che noi ancora non abbiamo non abbiamo valutato seriamente e qui non voglio aprire dei capitoli di cui tra l'altro non sono neanche molto competente ma da un punto di vista di quello che sarà la società del futuro anche dal punto di vista della salute io credo che i rischi di abuso di sostanze di comfort quindi cup comportamenti rischiosi sarà molto molto rilevante nello spiegare cosa succederà alle prossime generazioni e infine la domanda sulle pensioni beh è chiaro che che se usiamo le le stime di sopravvivenza così come le abbiamo queste dovrebbero portare a revisioni e diciamo dei coefficienti di aggiustamento delle pensioni sapete che ora comunque il sistema pensionistico a cui stiamo tendendo a dei meccanismi automatici che tengono conto della probabilità di sopravvivenza e quindi in teoria dovremmo in qualche modo mantenere questo equilibrio è chiaro che per chi ha già ricevuto la pensione se avrà un aumento della speranza di vita questo andrà a carico come dire del del sistema di sicurezza sociale allora professor boeri appena andato via se non glielo chiedeva ma lui cosa cosa ne pensava di questo fatto la sull'ultima domanda noi possiamo all'interno dei nostri dati anche misurare la disabilità non verranno mostrati perché diciamo in qualche modo entra in una sfera ancora più dettagliata la fragilità è un concetto un po più ampio che in qualche modo è quello che dobbiamo prepararci a dobbiamo essere pronti a misurare la fragilità negli anziani e perché sarà uno dei temi rilevanti del futuro e quindi attrezzarci in quella direzione ecco di cui una parte rilevante sarà anche la disabilità sono d'accordo grazie grazie insomma ci sarà la presentazione del professor herbert e con completerà quanto abbiamo simone
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